dic01mar
NIENTE REGALI ALLE MAFIE
Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all'unanimità le legge 109/96. Si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre, aveva pagato con la propria vita l'impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente.
Oggi quell 'impegno rischia di essere tradito. Un emendamento introdotto in Senato alla legge finanziaria, infatti, prevede la vendita dei beni confiscati che non si riescono a destinare entro tre o sei mesi. E' facile immaginare, grazie alle note capacità delle organizzazioni mafiose di mascherare la loro presenza, chi si farà avanti per comprare ville, case e terreni appartenuti ai boss e che rappresentavano altrettanti simboli del loro potere, costruito con la violenza, il sangue, i soprusi, fino all'intervento dello Stato.
La vendita di quei beni significherà una cosa soltanto: che lo Stato si arrende di fronte alle difficoltà del loro pieno ed effettivo riutilizzo sociale, come prevede la legge. E il ritorno di quei beni nelle disponibilità dei clan a cui erano stati sottratti, grazie al lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura, avrà un effetto dirompente sulla stessa credibilità delle istituzioni.
Per queste ragioni chiediamo al governo e al Parlamento di ripensarci e di ritirare l'emendamento sulla vendita dei beni confiscati. Si rafforzi, piuttosto, l'azione di chi indaga per individuare le ricchezze dei clan. S'introducano norme che facilitano il riutilizzo sociale dei beni e venga data concreta attuazione alla norma che stabilisce la confisca di beni ai corrotti. E vengano destinate innanzitutto ai familiari delle vittime di mafia e ai testimoni di giustizia i soldi e le risorse finanziarie sottratte alle mafie. Ma non vendiamo quei beni confiscati che rappresentano il segno del riscatto di un'Italia civile, onesta e coraggiosa. Perché quei beni sono davvero tutti "cosa nostra"
don Luigi Ciotti presidente di Libera e Gruppo Abele
IL NOSTRO INVITO A TUTTI I LETTORI DEL BLOG A FIRMARE LA PETIZIONE ALLA PAGINA
http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1780
INOLTRE INVITO L' AMMINISTRAZIONE DI PIASCO E ALTRI COMUNI A DISCUTERE IL SEGUENTE ORIDINE DEL GIORNO COME AVVERRA' A IN CONSIGLIO COMUNALE A CUNEO IL 15 E 16 DICEMBRE.
( HO INVIATO UNA COPIA DI QUESTO AI COMUNI DI PIASCO E COSTGLIOLE)
Ordine del Giorno contro la vendita dei beni confiscati alle mafie
Il Consiglio Comunale di Cuneo
Ricordato che
Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all'unanimità le legge 109/96. Si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio
La Torre , aveva pagato con la propria vita l'impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente.
Preso atto che
Il 13 novembre, nell’ambito del maxi emendamento presentato dal governo alla Legge Finanziaria, l’Aula del Senato ha approvato a maggioranza il provvedimento che introduce la possibilità di vendere i beni confiscati alla criminalità mafiosa
Il nuovo provvedimento stabilisce che se trascorsi i 90 giorni che devono intercorrere tra la data della confisca e quella dell’assegnazione – previsti dalla legge 575/65 – i beni non sono stati assegnati, essi possono essere venduti.
La competenza viene affidata al dirigente del competente ufficio del territorio dell'Agenzia del demanio che dovrà espletare il procedimento di vendita entro sei mesi. In questo modo la competenza in materia di beni confiscati passa dal Ministero dell’Interno al Ministero dell’Economia, per evidenti ragioni di natura economico-finanziaria: le risorse incamerate dalla vendita andranno a finanziare i bilanci del Ministero degli Interni e del Ministero della Giustizia.
Ritenuto che
Il provvedimento approvato dal Senato indebolisce la lotta alle mafie in quanto genera uno stravolgimento inaccettabile di quanto previsto dalla legge 646 del 1982 – Legge Rognoni –
La Torre e del principio di utilizzo sociale dei beni sottratti alla criminalità organizzata previsto dalla legge 109/96.
Condanna
Questo grave atto: confiscare i beni ai mafiosi e utilizzarli per finalità di carattere sociale è fondamentale se si vuol portare avanti una seria e concreta lotta alle mafie da parte di uno Stato credibile e autorevole. Fondamentale perché si sottrae quella ricchezza illecita e quel consenso sociale che sono due pilastri portanti della forza e della prepotenza mafiosa.
L’uso sociale dei beni confiscati è uno strumento formidabile di grande valore e impatto simbolico, utile sia per costruire un tessuto sociale e istituzionale capace di riconoscere realmente i diritti dei cittadini, liberandoli dall’oppressione mafiosa, sia per porre le basi di uno sviluppo economico legale concreto, come testimonia il lavoro delle Cooperative sociali del circuito Libera – Terra.
La vendita dei beni confiscati alle cosche, così come prevista dal provvedimento approvato dal Senato, non garantisce pienamente che ad impossessarsene non saranno più i mafiosi. È notorio, infatti, come da tempo queste organizzazioni criminali, dotate di ingenti risorse finanziarie, si avvalgano di prestanome incensurati per infiltrarsi nel tessuto economico-produttivo-finanziario legale: questo non solo nel Mezzogiorno ma a livello nazionale.
Chiede
Al governo e al Parlamento di ripensarci e di ritirare l'emendamento sulla vendita dei beni confiscati.
Auspica
La costituzione di un’apposita Agenzia nazionale che si occupi in modo specifico della materia, riducendo sensibilmente i tempi che intercorrono tra la fase di sequestro, confisca, assegnazione e destinazione dei beni, favorendone il loro uso sociale,
Dispone
l’invio del presente Ordine del Giorno al referente provinciale, regionale e nazionale dell’Associazione Libera, ad Avviso Pubblico (associazione contro la delinquenza organizzata in cui si raccolgono le amministrazioni e istituzioni di tutto il paese), ai Sindaci della provincia di Cuneo, ai Consiglieri Regionali del Piemonte, ai Parlamentari eletti in provincia.
Non pensate che è un problema del sud
http://liberapiemonte.it/geobeni/
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Anche se la nostra amministrazione non ha approvato l'ordine del giorno
sono state
RACCOLTE OLTRE 200.000 FIRME. LIBERA CONTINUERA' LA SUA CAMPAGNA CON UN PRESIDIO E UN MONITORAGGIO PERMANENTE SUI TERRITORI PER SEGUIRE L'ITER DELLA VENDITA E PER EVITARE CHE I BENI POSSANO TORNARE IN MANO ALLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA.
http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1780
I mafiosi dal carcere fanno arrivare messaggi minacciosi ai referenti della politica. Abolite il 41bis e ridateci i beni sequestrati oppure noi cominciamo a parlare e il "caso Spatuzza" non sara' piu' "un caso"!!! Ci avete fatto caso che dall'omicidio in carcere di Fabio Cucchi hanno preso la palla al balzo per dire che il carcere duro e' "inumano" e che un paese civile non puo' tollerarlo? E ci avete fatto caso che con la scusa di far cassa, che ne abbiamo tanto bisogno, non possiamo permetterci di fare gli schizzinosi? E quindi via libera al rientro dei capitali illegalmente sottratti al fisco e beni sequestrati alla mafia messi all'asta, con buona pace della societa' civile che lavora e paga le tasse! Che schifo, io non ne posso proprio piu', quindi sabato saro' in piazza a Roma a dire BASTA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
I politici aiutano la mafia anche senza incoraggiamento, i politici li aiutano perchè a loro fa comodo!!!
Di
bian
(inviato il 05/12/2009 @ 18:27:51)
Qualcuno sa chi ha presentato l'emendmento in questione? L'unico modo che abbiamo per difenderci da certe proposte è firmare la petizione e conoscere i nomi di quei politici che hanno "certe idee".
Di
ausilia
(inviato il 06/12/2009 @ 10:09:22)
Questo argomento ci tocca tutti in prima persona... Come dice libera e in particolare Don Ciotti da anni la mafia non sono i mafiosi analfabeti con coppola e sigaro del sud... Quella è la facciata della mafia... Il capro espiatorio... La famosa punta dell'iceberg... Anche qui al nord sono avvenuti sequestri di edifici utilizzati dalla mafia... Non dobbiamo permettere che tornino in mano loro!!! allego il link per firmare la petizione contro la proposta di legge delle ultime settimane sull'argomento... è un gesto piccolo ma importante! http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagi na/1780
ehm... Il link c'era già... L'avevo visto eh? Volevo solo rindondare il concetto... ;)
complimenti per l'iniziativa!! un grazie infinito a chi la promossa sul blog.
Leggo con piacere il 13 ordine del giorno del consiglio comunale del 28 dicembre verteva contro la vendita dei beni confiscati alle mafie. Avevo proposto qui sopra e volevo sapere se è stato approvato non avendo potuto partecipare.
Di
walter
(inviato il 29/12/2009 @ 19:27:52)
Non è stato approvato, ma non solo quello, stò preparando un articolo, mi ci vorrà un po' di tempo, ma chiarirò la mia posizione nei confronti di questa maggioranza. Come prima reazione mi sono autoespulso dalla Commissione Cultura, di cui facevo parte come membro esterno!
Di
Alessio xx
(inviato il 29/12/2009 @ 21:25:35)
Consiglio comunale del 28.12.2009 ORDINE DEL GIORNO CONTRO LA VENDITA DEI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE Favorevoli:Bergiotti- Barberis -Fina- Marino-Kadlecova CONTRARI:PONTE-BARBERO-ARTUSIO-RINAUDO FRANCESCO-CORRADO-GIRAUDO Astenuti:Rinaudo Laura-Pittavino Risultato:MOZIONE RESPINTA Non mi sento di fare commenti, ma sono disgustata e non solo di questo.
Di
Iveta Kadlecova
(inviato il 30/12/2009 @ 09:01:47)
Alessio, aspetto impaziente. Non sono stato presente a causa di un lieve malanno. Allo otto ero a letto secondo i consgli della più avanzata medicina: "ssstia al caldo, sssi copra bene"
Di
-cagio
(inviato il 30/12/2009 @ 09:32:24)
Chiedo scusa,ho fatto un piccolo errore: anhe LUCA PITTAVINO ha votato contro.
Di
Iveta Kadlecova
(inviato il 30/12/2009 @ 10:46:22)
Se veramente non è stato approvato un ordine del giorno come quello vuol solo dire che questi signori si sono totalmente bevuto il cervello, non trovo altra spiegazione.
Di
Diavolo maledetto alias Giancarlo
(inviato il 30/12/2009 @ 20:13:23)
Siamo rimasti senza parole........ eravamo felici della proposta dell'ordine del giorno e non sapevamo chi erano stati i proponenti, ma davamo per scontato che un tema del genere potesse essere condiviso da tutti. I beni mafiosi che sono stati creati sul sangue le sofferenze e la povertà di molti dovebbero essere restituiti alla collettività e non alla speculazione di pochi. I risultati di Libera sono evidenti! Brinderemo al nuovo anno con i vini della http://www.cantinacentopassi.it/ un esempio concreto di giustizia e libertà.
Di
Walter & Dulce
(inviato il 31/12/2009 @ 15:07:18)
Buon anno nuovo a tutti, nella speranza che ognuno possa ragionare con il proprio cervello! Love and peace!
Di
Anna 76
(inviato il 01/01/2010 @ 15:15:53)
attendo impaziente l'articolo di alessio per capire meglio. intanto vorrei che l'amministrazione comunale( chi ha votato contro la mozione ovviamente) motivasse il suo voto. comunque dico la mia: VERGOGNA veramente siamo immersi in una nebbia antidemocratica. infatti quando si fanno leggi palesemente contro il volere popolare( vedi questa consultazione sui beni confiscati alla mafia e il referendum sul nucleare) non si può più parlare di democrazia.
Di
marta triste d'inizio anno
(inviato il 01/01/2010 @ 22:17:41)
Cara Marta, non c'è molto da capire, questa amministrazione ha soltanto dimostrato di chi è al servizio. La motivazione del voto contrario è stata che tutto questa levata di scudi è fatta contro il governo Berlusconi. Bisognerebbe dirlo ai vari Don Ciotti, Ernesto Olivero, il giudice Caselli e chi come loro ha sempre combattuto in prima linea, rischiando la vita,contro la mafia. Tutto questo dimostra da chi siamo governati in alto come in basso. Il problema è che troppa gente nel nostro parlamento ha a che fare con la giustizia e sta cercando in tutti i modi di portarla al proprio servizio. Troppe amministrazioni specialmente nel nord, stanno lavorando per pertarci indietro di oltre mezzo secolo.Il nostro compito è fare in modo che questo non accada, usando tutti i mezzi che la Costituzione ci concede, alla faccia di chi cerca di cambiarla a suo uso e consumo. Ho fatto un pò di confusione, ma io non sono un politico e scrivo quello che mi detta il cuore. Se qualcuno si è offeso posso solo dirgli che mi dispiace,ma consigliargli un piccolo esame di coscienza.
Di
diavolo maledetto
(inviato il 02/01/2010 @ 13:52:17)
Anche io e Fabrizio siamo rimasti senza parole, e, come ha sritto Marta vorremmo sapere le motivazioni di questa decisione. Attendiamo spiegazioni se ce ne possono essere. Cristina e Fabrizio
quando, in tempo di elezioni nelle riunioni di cittadinanza attiva, mi scontrai con molti dicendo che per me era una lista assolutamente politica venni brutalmente contraddetta. non dico "ve l'avevo detto" perchè di cuore avrei voluto sbagliarmi. ci speravo anche io, come molti altri. non sono delusa, non sono arrabbiata.. sono furiosa. perchè a livello cittadino credevo ancora in una morale o giustizia come la si vuole chiamare, piccola ma reale. parlo con la consapevolezza del fatto che in politica i compromessi ci debbano essere, ma non questi compromessi. Non ci sono spiegazioni o motivazioni che tengano. Non ci sono.
Di
robymu
(inviato il 05/01/2010 @ 13:40:51)
Non so sei stata "brutalmente contraddetta", ma sicuramente avevi ragione. Proprio per questo bisogna continuare a partecipare ai Consigli, SEMPRE PIU'RARI per divulgare quanto viene discusso. Una voce sola non fa testo, ma più cittadini che non si riconoscono nelle scelte della propria Amministrazione forse...
Di
Alessio Ω
(inviato il 05/01/2010 @ 16:39:32)
scusa il "brutalmente".ero un pò arrabbiata.. lo sono ancora.
Di
733876
(inviato il 07/01/2010 @ 17:22:14)
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