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Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.

Ricerca articoli per giovani

Di Marta (del 11/12/2007 @ 23:47:21 in generale, linkato 4070 volte)

L'altra sera, mentre si stavano facendo quattro chiacchiere, tra una birra l'altra (ma non certo a causa di queste!) alcune floride giovani menti visionarie hanno avuto un'idea!

Tra i soliti pettegolezzi su quello che piace o meno del nostro piccolo paesello è emerso che tra circa un anno e mezzo ci saranno le elezioni amministrative.

Dato che a lamentarci siam buoni tutti, ma poi non ci sforziamo per proporre qualcosa di costruttivo e migliore, perchè non chiederci in modo costruttivo ciò che desidereremmo fosse fatto nel nostro paese?
A tal proposito si potrebbe fare un "sondaggio" in cui chiunque lo voglia può proporre, liberamente, ciò che vorrebbe fosse fatto, costruito, attuato, abolito, cambiato...in quel di Piasco.

E se da questo brainstorming emergessero buone idee, che una volta elaborate potrebbero essere la fonte d'ispirazione per un ipotetico programma elettorale di un futuro sindaco?
Sia chiaro che i succitati giovani piaschesi non nutrono alcuna velleità politica, ma piuttosto le loro idee sono i postumi del desiderio adolescenziale di cambiare il mondo, a cui non si sono del tutto arresi. Ciò non sminuisce la serietà di questa proposta di democrazia attiva.

Quindi siano bandite le proposte fantascientificoinsurrezionalespansionistiche, quali conquistare paesi limitrofi, occupare il castello per farne un disco night, bombardare preventivamente i nostri rivali alle sfilate di Carnevale, trasformare i bagni vicino al cimitero in una spiaggia nudista (zona troppo fredda), servire alcolici nei bar ai minorenni...qualsiasi cosa vada contro alla legge e al buon senso insomma.

Detto questo, chiunque abbia idee su come attuare tale sondaggio si faccia avanti. Allo stesso modo chi ritenga sia una folle idea, si faccia sentire con le sue motivazioni.

Commentate, prego!

Marta

 
Di Marta (del 25/03/2008 @ 23:26:49 in generale, linkato 2536 volte)
Visto che il post dell’ 11/12/07( Piasco come ti vorrei…) ha scatenato i lettori del blog che hanno scritto moltissimo,ben 55 commenti (WOW!!!!), ho deciso di fare il punto della situazione.
Quindi riporto in riassunto le verie proposte che sono state fatte per il nostro paesello (che sono parecchie, RiWOW!!)
 
Proposte:
Creare una sezione del blog dove ognuno può scrivere le proposte. Ciò che non è ancora stato fatto a causa dei troppi impegni del nostro mago dei pc, in ogni caso le proposte sono pervenute come commento al post.

• Mettere una buca delle lettere, magari in biblioteca dove si possano imbucare le proposte per chi non usa il pc. • Un bel giardino o parco attorno alle nuove scuole, con panchine e quant'altro in modo che si possa creare un'area di svago e di ritrovo.
• Per le prossime elezioni comunali un incontro-dibattito tra i candidati sindaci, con domande da parte dei cittadini (per comodità di gestione inviate per esempio per mail o messe in un'urna in sala prima dell'inizio).
• Internet point in biblioteca con almeno 3 postazioni, con l’utilizzo di vecchi pc dismessi donati da qualche generoso, e l’utilizzo di Linux come sistema operativo.
• Sviluppare la rete Wireless Wi-fi sistemando diversi router in Piasco, attraverso la quale i cittadini possono collegarsi gratuitamente alla Rete (cittadini, turisti, commercianti, ...) e telefonando quasi gratuitamente tramite Internet. Ciò sarebbe molto costoso per il comune, ma tra Unione Europea, Regione e Banche, i contributi potrebbero essere davvero tanti!
• Un'area sosta camper (anche vicino al cimitero) con possibilità di sosta al massimo per 4-5 giorni consecutivi . • Qualche parcheggio in meno (o almeno auto) e qualche rastrelliera per biciclette, e incentivare l’uso della bicicletta.
• Chiarire quali saranno gli utilizzi della casa sulla piazzetta tra via Assandria e via Mario Del Pozzo.
• Bacheca su cui appendere info utili un po' per tutti (magari in biblioteca). Visto che non c'è un'informagiovani da noi, è necessario che certe informazioni (tipo su: Leonardo, scambi internazionali, opportunità di lavoro qua e all'estero, eurocultura, eurodesk, eures, viaggi a prezzo stracciato...) vengano fatte girare direttamente da noi per chi abbia voglia e tempo di vederle ed interessarsene. Questo sarebbe utile sia per i giovani sia per i ragazzini.
• Celebrare le persone famose nate,vissute o passate a Piasco.
• Fare dei corsi di pc usando software open source.
• Corsi come quello per imparare a usare il pc in riguardo ai più svariati argomenti dal cucito al giardinaggio etc, dove chi sa fare qualcosa lo insegna ad altri in scambio costruttivo di conoscenze.
• Ripristinare il wc pubblico di S. Antonio, sventrare e rifare i gabinetti pubblici di via Cavour, lasciare aperto per il libero utilizzo un wc nella “casa-cosa” della piazzetta tra via Assandria e via M. del Pozzo, e realizzare uno o due wc pubblici nel gabbiotto del peso pubblico in piazza Biandrate. Dotare inoltre tutti i punti di un sistema di lavaggio automatico ed eventuale sistema di sorveglianza esterno per prevenire atti vandalici.
• Viabilità: senso unico in via Umberto , direzione chiesa – campo sportivo.
• Ad ultimo è nato l’interessante dibattito riguardante i fabbricati rurali o finti tali. In riguardo a questo l’unica proposta concreta per dare una svolta alla polemica è stata in riguardo al commento: ”Vorrei che anche gli uffici competenti del Comune di Piasco facessero una SERIA selezione dei "fabbricati rurali" che sono nati con tale dicitura solo per evadere gli oneri di urbanizzazione, l'ICI e le altre tasse statali.” Ed è stata: “A questo punto non sarebbe più semplice e forse anche utile fare una circolare farla firmare a dieci o quindici persone e farla pervenire al Comune con una raccomandata così devono per forza fare un controllo e magari far pagare l'urbanizzazione agli alloggi "abusivi"?”

Per ora è tutto,e non è poco…
Spero che la gente continui a pensare e a condividere le sue idee!!
 
Di beppe.olivero (del 25/04/2011 @ 22:53:26 in Politica, linkato 2281 volte)
Oggi, 25 aprile 2011, ho corso il Gp Liberazione classica del ciclismo amatoriale organizzata a Piasco dallo Sc Vigor. Claudio Mattio ha avuto il coraggio di proporre un tracciato inedito, difficile e suggestivo che andava a toccare molti luoghi simbolo della Resistenza partigiana. Confesso che, tra una pedalata e l'altra, ho avuto modo di pensare più volte al sacrificio di tanti nostri antenati coraggiosi e di quanto ci sarebbe bisogno anche oggi di una lotta di Liberazione per ripulire l'Italia dalla feccia politica di destra, sinistra e centro che ci sta portando alla deriva. Questa sera sulla mia bacheca FB ho trovato il testo del discorso di Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano. Credo valga la pena condividerlo con i lettori del nostro blog. E' un'occasione per riflettere e per tentare di svegliarci, prima che sia troppo tardi...... Oggi è il 66° anniversario della Liberazione. Il 25 aprile 1945 l’Italia ritrovava la Libertà e si incamminava verso la democrazia. L’anno dopo, il 2 ...giugno 1946, il popolo Italiano sceglieva la Repubblica. Il 1° gennaio 1948 entrava in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana. I padri costituenti, grazie alle loro teste ed ai loro cuori saldamente ancorati al movimento partigiano di liberazione dal nazifascismo, consegnavano all’Italia e alle generazioni future, quindi a noi tutti, un testo che è molto più di una serie di principi e valori. La Costituzione è l’Italia. La Costituzione siamo noi. La Costituzione è la base su cui poggiano le nostre vite. Padri costituenti. Quante volte sono stati evocati negli ultimi 60 anni. Quante volte sono state proiettate le loro foto in convegni, celebrazioni, manifestazioni. Quante volte i loro pensieri sono stati portati a supporto dei ragionamenti dei politici e dei governanti del nostro paese. Quante volte sono state citate loro dichiarazioni o affermazioni. E quante volte abbiamo letto sui monumenti d’Italia le loro frasi, i loro propositi, i principi e i valori che volevano trasmetterci. Oggi è il 66° anniversario della Liberazione. Non è passato molto tempo. Neanche 2/3 di secolo. Eppure, sembrano lontanissime quelle immagini di volti italiani, che con gioia ed entusiasmo, ma anche con serietà, austerità e senso del dovere, si accingevano a ricostruire il nostro paese. Ci sembrano lontanissimi tutti quegli occhi carichi di ritrovata speranza. Speranza liberata. Liberata dalla rabbia provocata dall’arroganza di un piccolo podestà di paese. Liberata dal terrore incusso dal libero arbitrio di un gerarca nazista. Speranza che tornava ad albergare nei cuori di tanti italiani onesti, che magari pur non essendone consapevoli, si stavano riconnettendo al movimento risorgimentale. Per ricominciare a costruire l’Italia, unita. Per costruire uno Stato nuovo. Uno stato un cui riconoscersi. Uno stato in cui credere. Uno stato di cui fidarsi. Uno Stato che mettesse tutti i cittadini sullo stesso piano. Uno Stato e dei rappresentanti che restituissero agli italiani la fiducia nelle Istituzioni. Noi oggi intitoliamo alla Costituzione della Repubblica Italiana questa Pista Ciclabile. I primi dodici articoli, i principi fondamentali che dovrebbero guidare e orientare come una bussola l’agire politico di tutti i governanti e di tutti i cittadini. Ma oggi, invece, da più parti si levano schiamazzi e brusii che, solo per motivi di bassa e misera lotta di potere, vorrebbero mettere in discussione la Costituzione, addirittura il suo primo articolo, laddove recita che “La sovranità appartiene al popolo”. E allora oggi, qui a Cassinetta di Lugagnano, abbiamo deciso di piantarla per Terra la nostra Costituzione. Affinché siano sempre visibili e ben chiare a tutti quali siano le vere fondamenta su cui si basa la nostra libertà, la nostra democrazia e la nostra civile convivenza. Fondamenta che purtroppo non devono essere note, ed è responsabilità di tutti noi, ai vandali che l’altra sera hanno divelto la stele di piazza 25 aprile sui cui sono incise le bellissime parole di Pier Paolo Pasolini: “Venne il giorno della morte e della libertà, il mondo martoriato si riconobbe nuovo nella luce…” Il 25 aprile 1945, l’Italia si riconobbe nuova nella luce. Ma quella luce oggi, ci fa vedere un’Italia molto diversa da quella che i partigiani sognavano mentre cadevano, mitragliati alle spalle. Oggi, l’Italia non è certo quella che sognavano le donne e gli uomini che dopo la resistenza si rimboccarono le maniche per restituire ai loro figli una speranza di futuro. L’Italia che oggi vediamo tutti i giorni bistrattata da una politica senza etica e senza responsabilità è davvero cosa ben diversa da quella che volevano avviare con questa Costituzione che oggi vogliamo ripiantare per terra, nei nostri cuori e nel nostro agire. Eccola qui, sotto i nostri occhi l’Italia. La vediamo l’Italia di oggi? Ci specchiamo nell’Italia di oggi? Ci riconosciamo nelle parole di chi oggi dovrebbe essere lo Stato? Ci riconosciamo nelle parole di chi dice che i magistrati sono brigatisti? Ci riconosciamo nelle parole di chi non perde occasione per gettare discredito sulle altre alte cariche dello stato soltanto per perseguire o salvaguardare il proprio interesse di parte? Ci riconosciamo nelle battute di cattivo gusto a sfondo sessuale, nelle barzellette con bestemmia, nell’atteggiamento deteriore di chi gioca al tanto peggio tanto meglio? Ci riconosciamo, noi popolo di migranti, nelle parole cariche di odio e di retorica di chi vede negli stranieri il capro espiatorio di tutti i mali? La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Così recita l’articolo 1. Ed a proposito di sovranità, tanto evocata da chi ritiene di non essere giudicabile da un magistrato in quanto eletto dal popolo, è davvero gravissimo ed ai limite dell’eversione quanto è accaduto e sta accadendo in queste ore. Sapete che il 12 e 13 giugno si dovrebbero tenere 4 importanti referendum. Per fermare il ritorno al nucleare, per l’Acqua Pubblica, per abrogare la legge sul legittimo impedimento. Referendum richiesti da quasi un milione e mezzo di elettori italiani. Ebbene, il Governo guidato dall’on. Silvio Berlusconi e sostenuto dal PDL, dalla Lega Nord per l’Indipendenza della Padania e dai Responsabili di tale Scilipoti, probabilmente per paura di una sonora sconfitta su Acqua e Nucleare che trascinerebbe anche l’affermazione del principio dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, il Governo della Repubblica, sta cercando di impedire al popolo di esercitare nelle forme e nei limiti della Costituzione la propria sovranità. Vogliono bloccare i referendum. Ormai non ci si limita alle sole leggi ad personam. Si pensa di poter arrivare all’impedimento dell’esercizio dei diritti democratici. La responsabilità che si stanno assumendo in queste ore è altissima. Perché bloccare l’espressione dei cittadini, facendosi forza di maggioranze parlamentari, non è altro che EVERSIONE. È questo lo Stato? È in questo stato che dovrebbero riconoscersi le giovani generazioni? So che non è molto istituzionale. Me ne rendo conto. Ma voglio prendere a prestito le parole di un urlo di un giovane cantautore, Michele Salvemini, in arte Caparezza. Non siete Stato voi che parlate di libertà come si parla di una notte brava dentro i lupanari. Non siete Stato voi che trascinate la nazione dentro il buio ma vi divertite a fare i luminari. Non siete Stato voi che siete uomini di polso forse perché circondati da una manica di idioti. Non siete Stato voi che sventolate il tricolore come in curva e tanto basta per sentirvi patrioti. Non siete Stato voi che trattate chi vi critica come un randagio a cui tagliare le corde vocali. Non siete Stato voi, servi, che avete noleggiato costumi da sovrani con soldi immeritati, siete voi confratelli di una loggia che poggia sul valore dei privilegiati come voi che i mafiosi li chiamate eroi e che il corrotto lo chiamate pio e ciascuno di voi, implicato in ogni sorta di reato fissa il magistrato e poi giura su Dio: “Non sono stato io”. Un urlo disperato, rassegnato, sofferente. Al quale dobbiamo dare tutti insieme una risposta. Una risposta che pur nascendo dall’indignazione, deve ritrovare quella gioia e quell’entusiasmo di costruire una nuova Italia. Una risposta che faccia emergere in ciascuno di noi, la voglia di muoverci, in fretta! Voglia spinta dal sentimento di dovere che proviamo nei confronti dei nostri figli, e dei figli di chiunque altro in questo paese, Voglia di non lasciare nulla di intentato. Oggi, cari cittadini, è giunto il momento per tutti coloro che amano profondamente l’Italia, di impegnarsi in prima persona per dare una risposta al degrado politico, morale e ambientale ed ai gravi problemi economici e sociali che segnano il nostro tempo. Non servono sindaci, presidenti o assessori. Non servono eroi. Servono i cittadini. Come 70 anni fa. È giunto il momento, per tutti coloro che non vogliono rassegnarsi e che vogliono restituire la dignità perduta al nostro paese, di uscire allo scoperto e sporcarsi le mani per togliere, il fango politico che ricopre il nostro paese. Oggi è giunto il momento per i cittadini che assistono passivamente e sconsolati sul divano, di alzarsi di scatto, spegnere la TV e cercare di ridestare dal torpore mediatico anche i loro vicini. È ora di mettersi in gioco, tutti, ed assumersi ciascuno di noi il proprio pezzetto di nuova responsabilità. In molti stanno abbandonando o vorrebbero abbandonare il nostro paese. Io, come molti altri, non me ne andrò. Non lascio questo Stato a chi lo Stato non è. Perché il tempo che stiamo vivendo non va lasciato scorrere. Perchè non dobbiamo cambiare paese, ma dobbiamo cambiare il paese. E costruire quell’Italia che durante il ventennio fascista e l’occupazione nazista sognavano quei giovani che a vent’anni, abbandonando le loro famiglie senza neanche un saluto alla cara mamma, senza neanche un ultimo bacio alla cara amata, senza neanche una dolce carezza al proprio figlioletto, salivano in montagna in cerca della libertà e della democrazia. Molti di loro non sono mai tornati. Reclusi, umiliati, mutilati, giustiziati, passati per un camino. Molti di loro non hanno avuto l’opportunità di provare a costruire un bel paese. Molti di loro non hanno potuto guardarla la nuova luce e l’anima dell’Italia liberata. Quell’anima splendente che oggi pare proprio smarrita. È davvero giunto il tempo, oggi, che gli italiani onesti e per bene, aiutino questo paese a ritrovarla quest’anima smarrita. Quest’anima smarrita nel buco nero dell’assenza di valori, di etica pubblica e di principi, addormentata davanti ad un reality televisivo, drogata dall’avidità del potere fine a se stesso, rubata alle prossime generazioni, ai nostri figli. Figli che tra qualche anno ci chiederanno conto di cotanto degrado! Figli ai quali dobbiamo restituire un paese migliore di quello che stiamo ricevendo in eredità dalla classe politica che oggi governa questo paese. Una classe politica, e mi assumo la responsabilità di quanto dico, che non ha nessuna idea di futuro collettivo, ma si esercita solamente a mantenere il potere. Allora, alziamoci tutti dai nostri divani, e ricominciamo a camminare verso il paese che sognavano i nostri padri costituenti, i nostri nonni mai tornati, le giovani staffette partigiane, quei piccoli bambini italiani che con un pigiama a righe guardavano il mondo attraverso il filo spinato. Viva la Resistenza, Viva la Democrazia, Viva la Costituzione! Viva Cassinetta di Lugagnano, Viva l’Italia libera. Di: Domenico Finiguerra
 
Di Sara G (del 01/09/2011 @ 22:21:51 in Cultura, linkato 1695 volte)
Sotto la pioggia torrenziale in questo angolo del sud del mondo si stanno verificando movimenti profondamente rivoluzionari. Il Chile è oggi una democrazia fortemente militarizzata, dove il scendere in piazza a manifestare non è solamente un diritto ma anche il ricordo vivo e dolente di una passato recente che non si può dimenticare. Sarà questa la forza del movimento studentesco di oggi, che fa marciare i giovani liceali e li fa urlare “PRESENTE!” con la stessa intensità dei loro professori e dei loro padri in passato, per una differente ma uguale ricerca di libertà e giustizia. L’indignazione accomuna le lotte di ieri e quelle di oggi, le prime contro la dittatura di Pinochet, le seconde contro uno Stato che non vede nell’educazione dei cittadini un Diritto e un Bene Fondamentale, ma solo un lucro aziendale. Vi segnalo il bollettino della Comunità Papa Giovanni XXIII sul tema: http://www.antennedipace.org/antennedipace/articoli/art_8905.html e altri articoli usciti sul sito di Antenne di Pace: http://www.antennedipace.org/antennedipace/articoli/art_8997.html Il Chile sta lottando per ottenere un sistema educativo simile al nostro, che purtroppo stiamo pian piano distruggendo. Pensiamoci
 
Di Polin (del 19/06/2011 @ 22:16:28 in Urbanistica, linkato 2665 volte)
Il prossimo 1 luglio, presso il Municipio di Piasco, ci sarà la prima conferenza dei servizi che valuterà la Variante Strutturale al Piano Regolatore Comunale. Il Vas ha chiesto ed ottenuto di poter partecipare per contribuire a portare le istanze della popolazione, in particolare delle famiglie giovani e dei giovani particolarmente coinvolti dal futuro disegno urbanistico del paese. Vogliamo provare a coinvolgere più cittadini possibile nel Progetto al fine di far arrivare nel Palazzo le nostre istanze. Proponiamo, quindi, un piccolo sondaggio, online e cartaceo, che riassume in poche domande dirette le principali novità del Nuovo Piano Regolatore di Piasco, dando la possibilità ad ogni cittadino di esprimersi liberamente e direttamente sulla questione. Il parere di ognuno conta uno, insomma. Online sarà possibile votare soltanto dopo essersi iscritti compilando i form che compaiono nella finestre in corrispondenza di ogni singola domanda per evitare abusi. Una volta che ci si è registrati per rispondere alla prima domanda, per rispondere alle domande successive, sarà sufficiente cliccare su "Socio Toluna > Accedi" ed inserire username e password
 


Si può votare anche in forma cartacea, sulle schede stampabili dal web oppure disponibili in alcuni esercizi del paese, purché la scheda sia corredata da nome e cognome e firma dell'interessato.
Le schede compilate si raccolgono presso la buca delle lettere della Società Operaia in Salita Castello 2, oppure presso Alessio Rosso via Umberto I 18 e Beppe Olivero via Verzuolo 6

Il primo punto preso in considerazione è quello che, verosimilmente, sarà realizzato nei tempi più rapidi: cioè la conversione dell'area produttiva esistente 02PE05 (Isaia) situata all’interno del concentrico, ad area residenziale (8000 mc) e, in parte, a servizi di interesse comune.

Ecco il disegno di com'è e come sarà la nuova area:


La nostra amministrazione comunale, nel progettare il nuovo disegno dell'area, ha escluso a priori la necessità futura di nuovi ampliamenti per la Casa di Riposo (che ha appena concluso tutta una serie di adeguamenti ed ampliamenti) privilegiando l'espansione di Piazza Biandrate per le attività mercatali e di eventi pubblici.

 
 
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Mini alloggi nell'area residenziale vicino alla Casa di Riposo
 
 
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Il secondo punto importante preso in considerazione nella Variante è la nuova area servizi lungo la provinciale nella parte opposta alla Palestra Comunale.
Nella zona che dovrebbe essere accessibile a pedoni e ciclisti mediante un sottopasso stradale, troveranno posto:  
  • il nuovo campo sportivo;
  • un centro polifunzionale di servizi, articolato intorno a una piazza per manifestazioni pubbliche, con spazio coperto per manifestazioni ed eventi di circa 200 posti, oltre agli spogliatoi per le attività sportive, un ricovero mezzi comunali, la sede della Protezione Civile e spazi per attività di ristoro, promozione e di servizio;
  • parcheggi pubblici sistemati lungo i viali di accesso ed ambientati nel verde;
  • percorsi pedonali; 
  • una pista ciclabile che assume vera e propria caratteristica di circuito amatoriale sportivo. Ecco come si presenta sulla Mappa
In merito a questo punto, piuttosto articolato, della Variante, il gruppo Vas, pur condividendo l'idea di fondo dell'amministrazione comunale, che vuole riservare vicino all'attuale polo scolastico sportivo una vasta area a servizi per tutta la collettività, ha posto in evidenza diverse questioni.
Buona parte di queste nascono dal terzo punto della Variante Strutturale in oggetto e cioè dalla trasformazione da area servizi dell'attuale campo sportivo e delle vecchie scuole Medie in area residenziale.

 

 
 
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- Il Vas, nel caso si procedesse alla trasformazione, pone come condizione essenziale per una scelta così difficile lo scambio (compensato eventualmente anche in altre forme) del Vecchio Campo Sportivo con l'ultima area residenziale di Via Mario del Pozzo ancora da costruire. In questo modo la Comunità non andrebbe a perdere una vasta area pubblica verde entro i confini naturali del paese. Area da adibire a parco che potrebbe essere utilizzata anche per le attività ricreative e sportive dagli alunni della limitrofa Nuova Scuola Media

Sei d'accordo
 
 
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 - Riguardo alla nuova area servizi, prima di andare a costruire nuove strutture pubbliche per le occasioni di Festa, proponiamo di ricercare la soluzione fra i vari locali di cui il Comune dispone (Ala della Pace e Palestra in primis) evitando di consumare nuovo territorio e risparmiando spese di realizzazione e gestione.

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 - Infine, per quanto riguarda il nuovo campo da calcio, la pista ciclabile e pedonale

 
 
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 - Al fine di salvare dalla cementificazione futura una vasta area agricola dalle pregiate caratteristiche che si sviluppa dalla futura nuova area servizi sino alla rotonda di Costigliole

 
 
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- Pensi che lo stesso vincolo sia da porre in gran parte delle aree ancora a vocazione agricola del paese, onde evitare un ulteriore consumo del territorio piaschese, andando a privilegiare e favorire, nello stesso tempo, il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente?.
Cosa ne pensi?
 
 
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Di Dulce (del 05/01/2011 @ 22:15:13 in Eventi, linkato 2630 volte)






http://www.ilpopolochemanca.it/

La Fondazione Nuto Revelli onlus invita Martedì 11 gennaio 2011  ore 20,45 al Cinema MONVISO - Via XX Settembre,14 -  CUNEO, alla prima visione nazionale del film IL POPOLO CHE MANCA di Andrea Fenoglio e Diego Mometti.

L’opera è il  risultato di 5 anni di ricerca e di lavoro intrapreso dai due giovani registi, il film è stato presentato al TORINO FILM FESTIVAL, dove ha ricevuto il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA, la MENZIONE SPECIALE DEL “PREMIO UCCA – VENTI CITTÀ e la segnalazione della Giuria Premio Avanti! (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani)per la distribuzione nel circuito culturale, curata da Lab 80 Film.

Presenterà il film Carlo Grande, giornalista e scrittore.

Il popolo che manca è un film sull’assenza fisica e spirituale della civiltà contadina. Mostra la cesura delle nostre radici, di conseguenza è anche la nostra assenza contemporanea, noi stessi siamo “popolo che manca”. Le testimonianze raccolte tra i contadini della provincia di Cuneo da Nuto Revelli negli anni 70’ del secolo passato, raccontano un mondo al confine. Uomini e donne che hanno lasciato la campagna per contribuire all’industrializzazione del nostro paese. Una memoria inconscia, lasciata latitare, cancellata per vergogna, per volontà legittima di progresso.
Persone che hanno attraversato due guerre mondiali e il boom economico, nate in un mondo contadino trasformatosi rapidamente in società industrializzata del consumo di massa.
Ora, ai discendenti di quegli stessi testimoni, mancano le prospettive. La catena dello sviluppo industriale si è inceppata, la memoria della civiltà contadina è stata rimossa.
Eppure anche i testimoni di oggi si può dire che riflettano una civiltà di confine. A distanza di mezzo secolo vivono l’insostenibilità di uno sviluppo senza limiti e cercano altre vie possibili che riescano a superare l’utilitarismo fine a se stesso di una società bulimica, senza futuro e senza passato, sospesa.
Per questo l’intreccio di vecchie e nuove testimonianze e la stratificazione temporale dei luoghi, ambiscono a tracciare una visione olistica e futuribile del contesto geografico e sociale. Il loro messaggio assume, dunque, un valore metonimico, evoca le trasformazioni globali attese dalla nostra epoca.
Le voci registrate da Revelli parlano una lingua che restituisce un nuovo respiro e può dare risposte inaspettate ai discendenti. I paesaggi sono il volto trasfigurato di quelle testimonianze, i
resti, i silenzi, le distanze svuotate. Da qui ripartiamo per contribuire a dare una nuova identità al popolo che manca, oggi, domani.

Andrea Fenoglio e Diego Mometti
 
Di cris (del 26/10/2010 @ 22:00:17 in Notizie, linkato 2372 volte)
Udite udite!

Venerdì 29 ottobre ricomincia il gruppo Jovani e Jovanotti con l'incontro su:

"Economia di Condivisione e Banca Etica"
h20.45 in Oratorio!

All'Incontro Zero abbiamo deciso di unire il gruppo Jovanotti ed il gruppo Jovani e fare un cammino comune in autogestione. Gli incontri saranno una volta ogni 2 settimane, cercando di alternare il venerdì con la domenica sera. I temi scelti avranno almeno una serata a loro dedicata: la serata è organizzata a turno tra i componenti del gruppo, in modo che ognuno possa dare il proprio contributo.

Ricordiamo che il mezzo di comunicazione principale sarà la mail e che abbiamo creato un indirizzo apposito per gestire il gruppo: jovanijovanottipiasco@gmail.com
Se volete essere messi in rubrica mandate una mail a questo indirizzo, così rimarrete aggiornati sulle novità.

Oltre a questo continueremo anche a tenere aggiornato il gruppo Jovanotti su Facebook!

E alla fine, eccovi il calendario degli incontri 2010-2011, anche in versione pdf.
Calendario
 
Di cagio (del 25/02/2008 @ 21:59:57 in Carnevale, linkato 2913 volte)
operarockEccoci qua reduci dal carnevale delle meraviglie, con una coppa in più e con una festa imminente!
Andiamo con ordine, qua trovate le foto della premiazione di giovedì sera a Paesana.
Per la festa organizzata in tempi record e da un numero record di presone (raga' dove siete finiti?) il programma è piuttosto figo: venerdì sera il sindaco consegnerà una targa celebrativa a “Quelli che.. il Carro!” e poi suoneranno gli Operarock (www.myspace.com/operarockband), sentiti dal sottoscrtto al Red House: spettacolo! I casinisti andiamo a nozze con 'sti qua! Molti li avranno già sentiti suonare, infatti nella vita precedente si chiamavano X-over e facevano quello che fanno tutte le cover band, poi sono stati bravi e si sono reincarnati in rocketari incazzati. Astenersi tromboni e gente che non vuole muovere le chiappe.
Sabato sera siamo ai fornelli, capo cuoco Pelu ci ha già lasciato le consegne e questa settimana Davide ed io impazziremo a trovargli tutto il necessario per una cena grandiosa. Il menù: due antipasti (si parlava d'insalata d'oriente e cammello tonnato : - D) un primo, la porchetta del mitico Tarciso con le patate fritte preparate dai due patatosi per eccellenza, dolce, caffe acqua e vino alla ridicola cifra di 18 euri! prenotarsi in fretta da Davide al 348 9187939. dopo cena ci sarà un dj ma non si sa ancora chi: sono in lizza 1 matteo dj, 2 dj kamillo, 3 dj pagnotta, 4 dj teo sammy. Votate il preferito!

Poi per chi come me in queste settimane vive a pane e carnevale e ama navigare un po' il web un sito immancabile è www.carnevale-cento.it, uno dei siti non ufficiali dello splendido carnevale di Cento. Visto che non ho una gran voglia di scrivere vi segnalo due post apparsi sul sito in questione che mi hanno fatto pensare a quanto sia piccola l'Italia e come tutti abbiamo gli stessi problemi.
Il primo è un pezzo dedicato a chi pensa che per far belle figura basta comprare un carro, infatti ho sentito con le mie orecchie: “Piasco ha vinto perché ha comprato il carro a Cento, facile così”, “Luserna ha montato il carro in mezza giornata”, “una volta era più bello perché ogni gruppo partiva da zero”.
A parte che chi non ha mai fatto un carro, e per carro intendo uno coi movimenti, un po' grande, non ha idea dei problemi tecnici che ci sono in un montaggio di figure che provengono da altri carnevali e di come sia difficile fare i tacun a dei giganti di cartapesta credo sia illuminante per tutti sapere come vanno le cose qualche chilometro più a sud, anche perché il Grand Prix di Luserna – Saluzzo – Racconigi grazie alla decina di gruppi presenti tutti gli anni ed ai carri “comprati” (che tanto piacciono al pubblico che vuole essere stupito) sta diventando uno dei carnevali più importanti del Nord Ovest

VIAREGGIO VS CENTO, LA SAGA INFINITA !!
Pochi giorni fa sui siti più famosi di informazione viareggina, sono apparsi degli articoli dove il bozzetto della Soc.Risveglio e Ribelli, venivano presi di mira a causa dei pezzi di Viareggio che formeranno il loro carro. Esprimendo la loro strampalata opinione e additandoci come dei parassiti del loro carnevale, vorremmo specificare alcune cose.
La prima è che Cento non compra più carri in blocco da molto tempo. La compra vendita diretta di carri completi è finita agli inizi degli anni 90 e i pezzi che sono giunti successivamente sono arrivati dopo che hanno sfilato in altri carnevali, come il carro di Alfredo Ricci e del Malfatti, che hanno sfilato completi a Busseto e a Vercelli. Di certo il viareggino che ha scritto “non ha scoperto l’acqua calda” ed è assolutamente inutile rivangare una questione vecchia trita e ritrita nei confronti di Cento.
Perché allora non rivolgere la stessa critica a tutti i carnevali che sfilano con carri di Viareggio ??
Si poteva dire qualcosa a Busseto per il carro di Emilio Cinquini “Vamos a Sposar” che ha sfilato nel 2007, come lo stesso carro delle borse e di una precedente opera del Ricci sulla pasta…
Si poteva dire qualcosa a Vercelli dove il carro del Politi 2006 ha sfilato quest’anno e nel 2008 vedremo nelle loro vie “Lo stato di salute del dissenso”.
Ma forse il nocciolo della questione è un altro: Il carnevale di Cento, negli ultimi 10 anni è riuscito ad ottenere una copertura mediatica che ha eguagliato e superato Viareggio per alcuni anni. E forse vedere carri di Viareggio sfilare da noi, con il successo che abbiamo, per alcuni viareggini doc viene interpretato come “un farsi belli con il lavoro degli altri”, ma si sa che compriamo carri e alcuni pezzi li creiamo noi.
Molti forse non sanno che i carristi centesi (volontari e non professionisti come a Viareggio) nel corso degli anni hanno instaurato un ottimo rapporto con i costruttori viareggini e molti di loro sarebbero felici di vedere sfilare le loro opere nelle nostre vie, perché dopo essere state in altri carnevali, dove di certo non le hanno trattate con i guanti d’oro, i carristi centesi hanno la pazienza di farle rinascere e di riportarle al loro vecchio splendore.
Cento, ha anche comprato carri in blocco da altri carnevali, ripresentandoli uguali e con lo stesso titolo. Ma mai nel corso degli anni, i costruttori originali hanno accusato Cento di sfruttare il loro lavoro; anzi sono venuti a sfilare con noi.
Quando compriamo i carri, portiamo soldi alle associazioni che ce li vendono, perché siamo gli unici a disporre di cifre per permetterci di comprare pezzi di una certa rilevanza.
E’ ora di smetterla di vederci come uno spauracchio che si approfitta degli altri e se non si vuole vedere sfilare i propri carri in altre città, bisognerebbe chiudere il mercato a Vercelli e a Busseto, ma come abbiamo detto in precedenza, i soldi derivanti dalla compravendita dei carri sono oro colato per garantire il futuro del carnevale in questo periodo di crisi per voi, per noi e per tutti gli amanti della cartapesta….

Un altro punto interessante è che a Cento hanno i problemi che forse noi abbiamo superato, almeno nelle sfilate diurne, specie se precedute da una notturna o da una serata al Fortino : - )
Il problema però secondo me non va sottovalutato, ragazzi quando qualcuno dei “capi carro” vi urla contro non è per sentirsi importante,e che col costume siete al centro dell'attenzione ed un giudizio negativo su uno qualunque dei figuranti va ad infangare mesi di lavoro volontario, pensateci... per il 2009.

I GRUPPI MASCHERATI ? LA VERA VERGOGNA DEL CARNEVALE

Prego i due web-master di pubblicare la mia mail con la speranza che qualcuno sollevi questo problema che sta affliggendo la nostra manifestazione...

Ieri ho assistito per la prima volta da spettatore al nostro amato carnevale; e oltre a lodare le costruzioni in gara, devo dire che sono disgustato dai gruppi mascherato delle società. Sono lontani i tempi dove 300 persone ballavano e si divertivano davanti ai carri con sorprendenti coreografie; oggi l'unico obiettivi è ubriacarsi, fare danni e ridurre i gruppi ad un'orda di bufali scatenati. Non esiste più l'appartenenza alla società, non esiste più il sano modo di ballare e passare le domeniche con serenità. Oggi vediamo i ragazzi che si passano il bere dalle barricate, ubriachi duri alle due, fare risse e ridursi ad un'orda selvaggia che schiaccia tutto e tutti. Addirittura si trovano pezzi di costumi lungo il corso; ma è anche ora che le società si mettano una mano sulla coscienza e dire basta a questo schifo. Orribile anche la scena del Riscatto, che obbligato a spegnere la musica si è ritrovata tutta la marmaglia a gridare ogni tipo di improperio ai carristi, una scena a dir poco scandalosa. Dovete riorganizzare la distribuzione dei costumi; basta darne via 300, dove solo 50 te li ritrovi davanti al carro e gli altri te li ritrovi in giro a bere o mischiarsi agli altri carri. Fate come fa già qualcuno, tutti sul carro e risolvete i problemi, o se amate così tanto il gruppo a piedi fate un'attenta selezione di 60 persone che ti garantiscono serietà e costume integro. La vera rovina del carnevale non sono i problemi di classifica finale o i soldi che non arrivano, ma sono la maggior parte dei giovani che stanno rovinando, e ci stanno riuscendo molto bene, una caratteristica principale del nostro carnevale.

Grazie e buon carnevale a tutti...

 
Di Muraglia.Lo (del 17/04/2008 @ 21:47:42 in generale, linkato 2338 volte)
Eccomi qua, alle prese con il mio primo intervento da autore del blog... Beh vorrei subito gettarmi in un argomento che a me sta molto a cuore. Mi rendo conto, anche grazie a recenti avvenimenti che mi hanno fatto pensare molto in questo periodo, che nel nostro bel paesino di fondovalle è praticamente impossibile tenere nascosti "fattacci" soprattutto riguardanti noi giovani; e questa è una cosa ovvia, dato che Piasco è un paese piccolino, dove bene o male ci conosciamo tutti e dove quindi le voci circolano in modo massiccio. Quello che non capisco e che personalmente mi da molto da pensare è come mai un ragazzo/a non si possa permettere una "cavolata" senza per forza perdere la sua reputazione di "bravo ragazzo"; dato che le notizie oltre a circolare, vengono storpiate quasi alla follia. Viene da pensare che qualcuno si diverta a mettere in giro alcune voci di corridoio che di verità ne hanno ben poca... Credo di aver parlato anche a nome di tutti i miei coetanei o comunque con poco margine di differenza d'età... Lascio a voi la parola perchè di più non saprei cosa dire in effetti... per piacere commentate perchè credo che questo sia un argomento importante, ed è di conseguenza molto importante lo scambio di opinioni Grazie!!!
 
Di Dulce (del 17/12/2009 @ 21:38:07 in Ambiente, linkato 1859 volte)




Cari amici,



L’ultimo tentativo del vertice a Copenhagen per fermare la catastrofe del riscaldamento globale sta fallendo; soltanto una forte azione pubblica puo' salvare il pianeta. Firma la petizione qui sotto – puo essere la petizione piú imponente della storia:

FIRMA LA PETIZIONE
A soli 2 giorni dalla sua conclusione, lo storico vertice di Copenhagen sta fallendo.

I leader mondiali hanno gia' iniziato l'ultima fase di trattative dirette. Il capo di governo britanico ha chiesto direttamente ad Avaaz di promuovere l'ondata di pressione pubblica necessaria per raggiungere un accordo che fermi il catastrofico aumento della temperatura globale di 2 gradi.

Clicca qui sotto per firmare la petizione per un vero accordo -- la campagna ha ormai atratto l'enorme cifra di 11 milioni di sostenitori -- facciamo entro le prossime 48 ore la piú imponente petizione della storia! Il nome di ogni firmante si sta' leggendo ad alta voce nel salone pubblico del vertice - firma nel link qui sotto e inoltra questo e-mail a tutti quanti!

http://www.avaaz.org/it/save_copenhagen

A Copenhagen in questi giorni stiamo scrivendo la storia. Un gruppo di giovani hanno fatto una seduta nel mezzo del vertice e hanno iniziato a leggere il nome di ogni persona che ha firmato la petizione per un vero accordo. Un'altro gruppo sta facendo lo stesso nell'ufficio del capo di governo del Canada, e si commenta che ulteriori azioni del genere potrebbero accadere anche domani. Ieri, in una telefonata di emergenza con 3000 membri di Avaaz, il capo di governo britanico, Gordon Brown, ha detto

"Ciò che voi state facendo in tutto il mondo tramite internet è  cruciale per lo sviluppo del vertice. Nelle prossime 48 ore non sottovalutare l'impatto che potete esercitare sui leaders qui a Copenhagen."

Milioni di persone hanno visto pochi giorni fa in TV la veglia organizzata da Avaaz al vertice di Copenhagen, in cui l’Arcivescovo Desmond Tutu ha detto a centinaia di delegati e bambini:
“Marciammo su Berlino e il muro cadde.
"Marciammo per Sudafrica e l’apartheid cadde.
Adesso marciamo a Copenhagen – e OTTERREMMO un Vero Accordo.
A Copenhagen stiamo cercando il mandato piú grande della storia per fermare la piú seria minaccia che l’umanita abbia mai fronteggiato. Le prossime 48 ore scriveranno la storia. Come ricorderanno i nostri figli questo momento storico? Diciamo loro che noi abbiamo fatto tutto il possibile.

http://www.avaaz.org/it/save_copenhagen

Con speranza,

Walter Dulce Melissa & Rodrigo
 
Di beppe.olivero (del 04/11/2011 @ 21:36:24 in Ambiente, linkato 3556 volte)
Sabato 29 ottobre 2011 sono stato a Cassinetta di Lugagnano (Mi) dove si è svolta la prima assemblea plenaria del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori. Ero là in rappresentanza del Vas Piasco, insieme ad altri centinaia di rappresentanti di associazioni e comitati locali provenienti da 17 regioni italiane.

L'obiettivo del Forum
che riunisce in un'unica voce tutti i movimenti italiani per la salvaguardia della terra e del paesaggio, è sensibilizzare l’opinione pubblica su uno dei più grandi scempi che sta subendo il nostro Paese, sotto silenzio e da troppo tempo: il consumo del suolo libero e fertile, principalmente a favore di cemento e asfalto.

Il Forum intende mettere in campo almeno tre azioni concrete per fermare il consumo di suoli fertili e lo scempio del paesaggio italiano:
1) Elaborare una proposta di legge di iniziativa popolare, la cui bozza è stata presentata sabato all’assemblea per la condivisione e discussione.
2) Proporre un censimento in tutti i Comuni degli immobili (abitazioni, capannoni, edifici pubblici, eccetera) vuoti e non utilizzati.
3) Promuovere una campagna di comunicazione e sensibilizzazione a livello nazionale.

L'assemblea si è aperta con l'introduzione di Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano, primo comune italiano a “crescita zero”, Carlo Petrini, presidente Slow Food e Giulia Crespi, presidente onorario Fai. Il congresso è proseguito, nella mattinata, con decine di testimonianze (tra cui Igor Staglianò, giornalista inviato di Tg3 Ambiente Italia; Paolo Carsetti, Forum Movimenti Acqua; Pietro Raitano, direttore di Altreconomia; Roberto Ronco, assessore all’ambiente Provincia di Torino; Luigi De Falco, assessore all’urbanistica Comune di Napoli, prima città d'Italia a prendere l'esempio da Cassinetta di Lugagnano adottando un piano regolatore a zero consumo di nuovo territorio.

A tarda mattinata è arrivato pure l'assessore all'Expo di Milano, arch. Stefano Boeri, che ha preso la parola per dire d'esser venuto ad “imparare” dalle associazioni e dagli amministratori locali presenti (tantissimi) un nuovo modello di sviluppo per le nostre città.

Nel pomeriggio i partecipanti si sono impegnati, invece, nei due gruppi di lavoro previsti: il primo verteva sulla proposta di legge di iniziativa popolare, il secondo si è concentrato sull'organizzazione interna e sulla campagna di comunicazione nazionale.

Io ho aderito a questo secondo gruppo dove ho incontrato tanti connazionali, dal nord e dal sud d'Italia, decisi ad invertire la rotta intrapresa dal nostro paese negli ultimi cinquant'anni.
Del resto non c'è più tempo da perdere considerata la velocità con cui, ogni anno, si distruggono per sempre migliaia di ettari (50.000 secondo Lega Ambiente) di terreno fertile.

Noi a Piasco abbiamo già dato abbastanza, in termini di consumo di terreno agricolo. E' sotto gli occhi di tutti, credo, l'espansione incredibile delle aree residenziali ed artigianali.

Dobbiamo dire basta se vogliamo assicurare un futuro alle prossime generazioni piaschesi.
L'esempio di Cassinetta di Lugagnano, tra l'altro, dimostra che tutto questo è possibile e non va contro gli interessi legittimi del comparto edile locale che da lavoro a decine di operatori. Si tratta di elaborare proposte e soluzioni che rendano decisamente più conveniente ed opportuno la riqualificazione, conversione e ristrutturazione del patrimonio immobiliare che già c'è.
Il Forum Nazionale Salviamo il paesaggio – difendiamo i territori alcune proposte le ha già nel cassetto.

Nei prossimi mesi è previsto il lancio della campagna nazionale che potrà contare sulla stessa organizzazione capillare dal basso sperimentata ed attuata in occasione dei referendum dal Forum per l'Acqua Pubblica. Pubblico qui di seguito un estratto degli interventi introduttivi di Finiguerra, Petrini e Crespi.



Ricordo che il Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio - Difendiamo i Territori, è nato su impulso dell’associazione Slow Food e del Movimento Stop al Consumo di Territorio, a cui si sono presto aggregate numerose organizzazioni nazionali (tra cui Legambiente, LIPU, Pro Natura, Eddyburg, Movimento Decrescita Felice, Altreconomia, Associazione Comuni Virtuosi, Rete del Nuovo Municipio, Borghi Autentici d’Italia, Medici per l’Ambiente, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, organizzazioni agricole), oltre 350 associazioni e comitati locali e migliaia di adesioni individuali, tra cui quelle di urbanisti, docenti universitari, sindaci, architetti, giornalisti, produttori agricoli ecc.

 «Siamo partiti da questa stessa cittadina nel 2009 per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gestione del territorio, ed eravamo pochissimi» – ha esordito Finiguerra. «Da allora sono nati tanti piccoli germogli in tutta Italia e adesso siamo qui per lanciare una grande campagna nazionale, così che gli amministratori locali possano avere lo strumento legislativo per attuare l’art. 9 della Costituzione che tutela il paesaggio. Con questa proposta di legge chiameremo i partiti politici a prendere una posizione chiara e univoca sull’argomento. Questa zona sente l’Expo 2015 sulla propria pelle e sarebbe stato bello avere una proposta di evento a cemento zero, purtroppo al momento le pressioni sono troppo forti ed è necessario che la spinta contraria sia altrettanto forte e determinata».

«Questa giornata ci dà la grande speranza che da qui possa iniziare la liberazione da un senso di impotenza nel cambiare la situazione attuale, determinata da un concetto di sviluppo giunto alla sua fase terminale, ma che ha radicalmente plasmato la società zittendo ogni voce contraria» – ha proseguito Petrini. «Con pazienza slow possiamo radicarci in tutto il territorio nazionale e verificare che siamo tantissimi a non pensarla come chi, con arroganza, ha distrutto questo Paese. Il referendum sull’acqua è stato la dimostrazione tangibile di come la nuova politica possa diventare incisiva.
La proposta di legge che vogliamo lanciare deve essere formulata in maniera giuridicamente chiara e precisa. I contadini sono la parte più debole del Paese, ma sono anche quelli che presidiano il territorio. Dobbiamo intervenire adesso sulla nuova Pac, affermando che siamo anche noi contadini, abbandonando la logica del consumo e scegliendo di diventare coproduttori. La distruzione del paesaggio è la rovina del futuro dei giovani, invece il nuovo paradigma deve essere il ritorno alla terra. In Italia i prezzi dei terreni agricoli salgono ma i prodotti della terra vengono pagati pochissimi centesimi, anche se li ritroviamo nei templi del consumismo a prezzi insostenibili, per poi finire sprecati. Questo paradigma dell’assurdo deve essere invertito, solo così i prodotti dell’agricoltura non saranno più considerati una commodity soggetta alle regole di mercato, e sarà restituito valore al cibo.»

Secondo Giulia Crespi la forza della società civile sta crescendo enormemente, e questa può essere la grande speranza per cambiare il futuro di questo Paese. In tutta Italia ci sono tante persone che semplicemente non sono consapevoli, non hanno la percezione del degrado cui è soggetto il nostro bene più prezioso. È necessario unire tutte le forze in campo e superare le differenze che in un movimento così articolato come quello che si presenta oggi inevitabilmente possono esserci. Sempre secondo la Crespi l’obiettivo comune è difendere il territorio e non dare la spalla a chi invece lo sta distruggendo.
 
Di Geo (del 14/10/2009 @ 21:36:17 in Notizie, linkato 2151 volte)
Gruppo giovani Calendario incontri 2009-10

Tutti gli incontri del GRUPPO avranno inizio alle ore 20:45 con ritrovo sul piazzale della Parrocchia di S. Giovanni. Eventuali cambiamenti di orari e luoghi verranno comunicati durante l’anno. Le condivisioni saranno organizzate con l’aiuto di Don Berna da 3-4 responsabili che decideremo insieme.

QUANDO?

COSA?

Domenica 18 ottobre ‘09

Riflessione con Don Bernardino

Venerdì 30 ottobre ’09

Condivisione

Domenica 15 nov. ’09

Riflessione con Don Marco Gallo

Venerdi 27 nov. ‘09

Condivisione

Domenica 6 sera, Lunedì  7 tutto e Martedì 8 mattina, dicembre ‘09

3 Giorni

INVERNALE…

…con Diocesi di Pinerolo a Pianezza

Venerdì 18 dic. ‘09

Confessioni

Domenica 10 genn. ‘10

Riflessione con Don Bernardino

Venerdì 22 gennaio ‘10

Condivisione

Venerdì 29 gennaio ‘10

Marcia della Pace e della Vita (camminata verso Sant’Orso)

Venerdì 12 febbraio  ‘10

Incontro Saluzzo su Sindone

Domenica 28 febbr.  ‘10

Riflessione con Don Bernardino

Venerdì 12 marzo ’10

Condivisione

Domenica 28 marzo ’10

Riflessione sulla Pasqua (D.Berna)

Giovedì 1 aprile ’10

Adorazione Giovedi Santo

Ven9 o Dom11 apr. ’10

Riflessione con Don Bernardino

Venerdì 23 aprile ’10

Condivisione

Sabato 1 maggio ’10 –

Domenica 2 maggio ’10

2 Giorni PRIMAVERILE…

…a SORPRESA!


Vi aspettiamo per il primo incontro domenica prossima in cui vi daremo notizie più precise sui temi dei vari incontri! Venite almeno a curiosare...e fate correre la voce!

I Coordinatori del gruppo, Don Rocco e Don Bernardino.
 
Di cagio (del 22/01/2008 @ 21:15:30 in Carnevale, linkato 2884 volte)
Come ogni anno anche nel 2008 alcune fervide giovani menti piaschesi hanno composto è inciso quella che sarà la hit del carnevale.
Il testo parla di noi, di come realizziamo il carro, delle nostre aspettative, nella prima parte della canzone; nella seconda affrontiamo alcuni argomenti che nei mesi scorsi hanno animato il dibatto nei salotti piaschesi, cioè la quasi querela a Diego (e forse non solo), la nuova struttura in costruzione tra la provinciale e via Mario del Pozzo, e alcune stranezze sulla viabilità locale. Tra le due strofe abbiamo messo una piccola provocazione rivolta ai nostri amici del carro di Brossasco che quest'anno partecipano anche al Grand Prix di Carnevale, così si anima un po' il derby dei carri della Val Varaita; Abbiamo tirato in ballo loro e non altri carri, perché sappiamo che non si offendono!
La canzone è cantata da: Matteo, Pitta, Monica, Sara, Kissy, Elena, Marianna, e soprattutto è stata fatta sotto la supervisione di Massimo

Chi vuole la può anche scaricare in versione mp3 "alleggerita" così che è piu comoda da scambiare coi cellulari bluetooth cliccando qua , mentre le canzoni del 2005 e 2007 le trovate qua:
Piascao Meravigliao
Siamo Noi!

Pitta e Cagio, a nome anche degli altri autori (Monica, Matteo, Rizzo, Ivan...)

ormai son nove anni
che i carri noi facciam
e sotto quella lobbia
ogni sera lavoriam
cul fer cul bosc paranc
la carta e la pitura
faruma belissima figura

puoi essere geloso
se con gli altri sfilerai
non essere furioso
se poi non vinci mai
con noi con noi con noi
col carro che strabilia
noi siamoo la quarta meraviglia

Come sempre, noi di Piasco,
lo diciamo al figurante
partecipare è importante
ma alla fine, ma alla fine ovviamente noi vinciamo

non essere geloso
se con gli altri leggo il blog
non essere furioso
se non querelerò
con te con te con te
che sei il mio assessore
io cambio il pian regolatore

Lentamente, in Val Varaita,
Stan crescendo nuovi pesci,
tu mi dici, che son squali
misurando, misurando resta lunga ma na truta!!!!!
la dove c'è una piazza
noi facciamo un capannon
e in mezzo alle rotonde
poi mettiamo dei pietron
da noi se vuoi tu puoi
passare con il rosso
ma occhio perché c'è un gran bel dosso
 
Di Dulce (del 19/04/2009 @ 21:11:27 in Eventi, linkato 2131 volte)

Oggi pioveva e c’è stato anche un terremoto perciò ho deciso di andare in un luogo sicuro e asciutto....
Invito anche voi a visitare la mostra davvero splendida che giustifica a pieno i 25 mila visitatori che ha avuto nel mondo.
Le opere esposte sono espressione della materia nelle sue molteplici forme colori e suoni  hanno suscitato in me emozioni ma quella che mi ha impressionato di più è stata dipinta con il sangue dell’artista che davvero sentiva la sua creazione come una parte di se stesso.
ENERGIE SOTTILI DELLA MATERIA
Castiglia - Castello dei Marchesi di Saluzzo
Piazza Castello - Saluzzo
 Fino al 10 maggio 2009
 Orari: Venerdì (15.00 – 19.00) sabato (15.00 – 23.00) e domenica
Ingresso 5 euro
Venerdì 24 e sabato 25 aprile  ingresso gratuito.
Possibilità di abbinare alla mostra d’arte la visita guidata alla Castiglia le sue celle e camminamenti.
 
Energie Sottili della Materia è una collettiva di scultura contemporanea che dal 3 aprile al 10 maggio presenterà le opere di oltre 30 artisti italiani in un percorso ideale che affiancherà i lavori di alcuni maestri riconosciuti come Melotti, Consagra, Zorio, Paolini, alle sculture di alcuni giovani emergenti meno noti al grande pubblico, con l’obiettivo di offrire al visitatore una possibile sintesi del sistema dell’Arte Contemporanea italiana degli ultimi decenni.
Selezionate dai curatori Marisa Vescovo e Alessandro Carrer, le opere che compongono “Energie Sottili della Materia” sono affiancate spesso da bozzetti e fotografie che illustrano le fasi più salienti del processo creativo di ciascun artista.
La collettiva, infatti, intende mostrare come, negli ultimi quarant’anni, le tecniche e le poetiche scultoree si siano progressivamente modificate ed abbiano subìto importanti trasformazioni, muovendo verso l’integrazione e la molteplicità dei generi: gli artisti hanno lavorato sui materiali, sullo spazio, sulla relazione con lo spettatore, disintegrando ogni volta le forme cristallizzate dell’arte per produrre nuove idee e nuovi mondi. Ciò che emerge è l’impossibilità di scegliere una risposta univoca, un vortice fatto di incroci ed attraversamenti disciplinari che produce un sistema articolato in cui ciascuno prova a conquistare una voce, un punto di vista, una sempre diversa organizzazione della forma e dell’idea. In questo processo il dialogo tra artista e “materia” subisce continue variazioni, ma resta la capacità per quest’ultima di liberare l’energia sottile, risultato e traccia palese di ogni processo creativo.
L’allestimento nello splendido complesso della Castiglia a Saluzzo segna la conclusione di un viaggio di oltre 20.000 km che ha portato le opere di Energie Sottili della Materia in alcuni tra i più importanti musei dell’Estremo Oriente: a Shanghai, a Pechino e a Shenzhen in Cina e a Seoul nella Corea del Sud. In queste occasioni, durante il 2008, il successo di pubblico è stato enorme, con oltre 25.000 visitatori.
Energie Sottili della Materia è allestita da IGAV – Istituto Garuzzo per le Arti Visive – un’associazione culturale senza scopo di lucro con sede a Torino, che dal 2005 organizza e gestisce collettive internazionali di Arte Contemporanea, con l’obiettivo di sostenere e valorizzare l’opera degli artisti italiani all’estero e nel nostro paese.

 

 
Di dottore (del 07/01/2008 @ 20:57:29 in Eventi, linkato 2061 volte)
Ieri a mezzogiorno presso il salone dell'oratorio di Piasco si è svolta la premiazione del concorso Presepi e del concorso Alberi di Natale.
29 i partecipanti delle due Parrocchie San Giovanni e Sant'Antonio.

Ecco i vincitori:

Concorso Alberi di Natale

1° Classificato
Classe III Elementare per l'allestimento dell'Albero davanti alla Chiesa della Confraternita
2° Classificato
Baby Parking "Coccolandia"
3° Classificato
Maero Elvio e Angela
Premio Speciale
Condomino "Casa Fanfani"
Premio Originalità
Vassallo Rodrigo e Melissa
Premio Particolarità
Gruppo giovanissimi - Parrocchia San Giovanni


Concorso Presepi

1° Classificato
Bertaina Michele e Alberto
2° Classificato
Chiari Alessandro
3° Classificato
Revello Mattia
Premio Speciale
Paolo Mattio
Premio Originalità
Trovò Agostino
Premio Particolarità
Scuola Elementare - Capanna sul laghetto

Compliementi a tutti i partecipanti.

Per visualizzare la FotoGallery di tutti i Presepi ed Alberi in concorso clicca qui

 
Di dottore (del 06/10/2010 @ 20:56:11 in Associazioni, linkato 2530 volte)
DOMENICA 10 OTTOBRE 2010
ANCHE A PIASCO TORNA “UNA MELA PER LA VITA”


FERMA LA SCLEROSI MULTIPA. FAI ANDARE AVANTI LA RICERCA

E per sostenere la ricerca sulla sclerosi multipla fino al 13 ottobre sarà
possibile anche inviare un sms al 45593 da cellulare personale Tim,
Vodafone, Wind, 3 e Coopvoce e donare 1 euro, oppure chiamare lo
stesso numero da telefono fisso Telecom Italia e contribuire con 2 euro

4 milioni di mele saranno distribuite da AISM per sostenere la ricerca sulla
sclerosi multipla e il programma sanitario e sociale AISM “giovani oltre la SM”.
“Una mela per la vita” è dedicato ai giovani, i più colpiti dalla malattia.
L’Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha pensato a tutti i giovani, dedicando loro
un concorso letterario in collaborazione con la prestigiosa Scuola Holden, offrendo
l’opportunità di vincere un corso di scrittura creativa.

L’elenco delle piazze di “Una mela per la vita” sarà disponibile su:
www.aism.it e www.unaproa.com

In Italia, sono 60 mila le persone con SM: circa il 50% sono giovani, cui spesso,
la malattia, viene diagnosticata tra i 20 e i 30 anni, nel periodo della vita più
ricco di progetti. Una malattia cronica, invalidante e imprevedibile; una delle più
gravi del sistema nervoso centrale che si manifesta con disturbi del movimento,
della vista e dell’equilibrio seguendo un percorso diverso da persona a persona.

Ed è proprio ai giovani che AISM dedica “Una Mela per la Vita”, giunta alla sua sedicesima
edizione. Sabato 9 e domenica 10 ottobre, anche nelle piazze di Cuneo e provincia verranno
distribuiti 3.400 sacchetti di mele a fronte di un’offerta di 8 euro ciascuno, fornite da Apo
Conerpo.

La manifestazione di solidarietà che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente
della Repubblica, è promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla
sua Fondazione, l’unica associazione che in Italia si occupa a 360° della sclerosi multipla:
promuove ed eroga servizi sia a livello nazionale sia locale, rappresenta e afferma i diritti delle
persone con SM e indirizza, promuovere e finanzia la ricerca scientifica. Insieme ad AISM
è promotrice dell’iniziativa anche UNAPROA, la principale Unione di organizzazioni
di Produttori Ortofrutticoli d’Europa. “Una mela per la Vita” ha anche il patrocinio di
Pubblicità Progresso Fondazione per la Comunicazione Sociale.

Gli atleti Gianluca Zambrotta, Massimiliano Rosolino, l’attore Gabriele Greco insieme a
Michela Andreozzi attrice e conduttrice televisiva e Antonella Ferrari, attrice e madrina
dell’Associazione, sono i personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo che insieme
all’AISM contribuiranno a sensibilizzare il pubblico a partecipare a “Una mela per la vita”.

L’iniziativa permetterà di raccogliere fondi per sostenere la ricerca scientifica, per
incrementare i servizi sanitari e sociali per garantire una maggiore qualità di vita alle
persone con SM, e per sostenere il Programma “giovani oltre la SM”.

Alla raccolta fondi è legato l'sms solidale. Dal 1 al 13 ottobre basta inviare un
sms al 45593 dal proprio cellulare personale Tim, Vodafone, Wind, 3 e Coopvoce

donando così 1 euro, oppure chiamare lo stesso numero da telefono fisso Telecom Italia e
contribuire con 2 euro. I fondi con sms solidale andranno a sostenere nello specifico
il progetto di un nuovo protocollo per la diagnosi della CCSVI (insufficienza cerebro
spinale venosa cronica) e di validazione dell’associazione tra CCSVI e sclerosi
multipla.

E presso le oltre 700 filiali del Gruppo bancario Cariparma Friuladria sparse per tutta
l’Italia continua l’iniziativa “Aiutaci con una donazione a fermare la Sclerosi Multipla“,
sul territorio nazionale o tramite home banking sarà possibile effettuare un bonifico “zero
spese” sul conto corrente n. 49222234 intestato a FISM – Fondazione Italiana
Sclerosi Multipla.

Negli ultimi dieci anni molti progressi sono stati compiuti dalla ricerca sulla sclerosi multipla,
ma ancora non sono state trovate le cause e la cura risolutiva. Per questo AISM con la
sua Fondazione, FISM, promuove, finanzia e indirizza la ricerca d’eccellenza: oggi
i ricercatori italiani – tra i migliori al mondo – sono impegnati nello studio dei
meccanismi della malattia e di terapie innovative.

AISM è al fianco dei giovani con il programma “giovani oltre la SM”, tramite il quale
l’Associazione intende dare supporto proprio a loro in tutti i progetti di vita: famiglia, lavoro,
studio, attraverso diversi strumenti come incontri, pubblicazioni, siti internet. Da questo
programma è nato un Gruppo Nazionali giovani con SM che ha aggiunto un importante
tassello nell’approfondire la conoscenza di come i giovani vivano la SM, nel rafforzare con loro
il rapporto e coinvolgere altri giovani alla vita associativa.

Media sponsor è Lattemiele che in occasione di “Una mela per la vita” contribuirà con
spazi di informazione sulla malattia, sui giovani e sulla ricerca scientifica.

VOLONTARI: tante associazioni e 10 mila persone in 3.000 piazze italiane
Come ogni anno, saranno l'Associazione Nazionale Bersaglieri unita alla Protezione Civile,
all'Associazione Nazionale Carabinieri, all’Associazione Nazionale del Fante e a quella dei Vigili
del Fuoco ad affiancare i 10 mila volontari AISM nelle piazze italiane.

Un CONCORSO di parole per parlare di sclerosi multipla
Per la prima volta, in occasione di “Una Mela per la Vita”, AISM dedica soprattutto ai giovani un
concorso letterario, nato in collaborazione con la Scuola Holden.
“Le parole sono semi. Da cui nascono grandi frutti” è il titolo di questo concorso, che
vede AISM e la Scuola Holden uniti nel medesimo grande progetto: costruire un unico
grande laboratorio di parole… “parole che servono a crescere, parole che aiutano
a capire e a pensare, parole che insegnano a credere e che invitano all’ascolto…“.
Queste parole, accumulate negli anni, avranno l’intento di costruire un “vocabolario” attraverso
cui i giovani – soprattutto i giovani legati al movimento AISM - possano riuscire a raccontarsi
con occhi nuovi.

Per le modalità del concorso consultare il sito www.aism.it e www.scuolaholden.it

Per informazioni:

Sezione provinciale di Cuneo: tutte le mattine dalle 9 alle 12,30 e i pomeriggi del
lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 17,00

Via Vittorio Amedeo II°, 18 Tel. 0171/66398

Vice Presidente Sig.ra Rita Fiato Tel. 338/3478567
 
Di Marta (del 21/07/2009 @ 20:45:31 in Eventi, linkato 2069 volte)
E' estate: è tempo di vacanza,
sta arrivando agosto: sta arrivando il CAMPEGGIO a Castello di Pontechianale!!!!

Per chi lo ama da quando è bambino,
per chi non c'è mai stato, ma ne ha sentito parlare,
che chi ci torna sempre volentieri,
per chi non lo conosce
ma chi si fida che è bello ...

quindi

Anche quest’anno, a grande richiesta, in quel di PONTECHIANALE(frz Castello):

 

CAMPO giovani 2009

 

Per chi: è aperto a tutti dalla prima superiore (fatta!!!!! ) in su (qui non ci son limiti!!!)

 

Requisiti minimi: nessuno! A parte voglia di impegnarti, di condividere una bella settimana, di riflettere , di parlare, di giocare …..

Siete tutti invitati!!!

 

Tema del campo:

EDUCHIAMOCI ALLA NON VIOLENZA PER COSTRUIRE LA PACE

 

Quando: il campo inizia domenica 9 agosto ore 17 circa e finisce venerdì 14 agosto dopo il pranzo.

 

Iscrizioni: entro e non oltre il 30 luglio da don Rocco

 

Costi: l’intera settimana: 60 euro

         

 

 NON PUOI MANCARE!

 

Per dubbi o chiarimenti:  luisa:   3403649946                          

                     marta:  3407871846    martagarnero@gmail.com

 
Di Geo (del 22/09/2008 @ 20:38:08 in Notizie, linkato 2771 volte)
Nel mese di settembre un gruppo di baldi giovani piaschesi ha istituito il Comitato “Boulé” il quale, in attesa dell'autorizzazione da parte dell' Amministrazione Comunale, sta organizzando un sondaggio popolare “Sindaco come ti vorrei”.

Il Comitato nato è nato dalla presa di coscienza che vivendo in una democrazia occorre che ogni singolo individuo prenda parte della vita pubblica esprimendo le proprie idee ed esigenze. Per di più come giovani non possiamo limitarci ad osservare la società ma dobbiamo esserne parte viva ed attiva.

Il nome del Comitato non è stato preso a caso sfogliando distrattamente un libro di funghi ma deriva dall'antica Grecia... la Boulé infatti era l’organo fondamentale della vita della polis ateniese, l’assemblea nella quale venivano prese le decisioni più importanti per la vita sia dei singoli cittadini sia per l’intera comunità. È nella Boulé che si rendeva reale il vero senso della democrazia come governo del popolo e per il popolo. Nella polis attica, i cittadini hanno voluto sostituire l’utilizzo della forza e di altri mezzi più rapidi per la ricerca del consenso, con la parola e la discussione.

A questo punto vi sarete chiesti cosa vogliono fare questi ragazzuoli... eccovi la risposta:
gli obiettivi della nostra iniziativa sono essenzialmente tre:
  1. raccogliere nuove proposte, far emergere le esigenze del paese e individuare chi potrebbe impegnarsi per realizzarle;
  2. far riflettere su cosa vuol dire amministrazione comunale;
  3. dare la possibilità alla gente di esprimersi, in modo tale da creare spunti di riflessione comune nell’ambito amministrativo e della vita socio-politica di Piasco
Probabilmente chiaccherando tra le vie del paese qualcuno potrebbe sentir volare la fatidica frase: << Sti qua vogliono solo entrare in politic...etc. etc..>>
La risposta è semplice e chiara:
NESSUNO DEI MEMBRI DEL COMITATO HA INTENZIONE DI ENTRARE IN POLITICA,
dobbiamo tutti ancora crescere come cittadini coscienti e consapevoli.


Per concludere, il sondaggio sarà un modo per individuare chi vorrebbero i piaschesi in Comune, con la speranza che chi raccoglierà più preferenze si decida a candidarsi per amministrare il Paese.



L'autoscatto dei membri del Comitato “Boulé”





I nomi:

Marta Garnero,
Sara Garnero,
Gabriella Mattio,
Elisabetta Giraudo,
Giorgia Mattio,
Luigi Cagioni,
Diego Botta,
Gabriele Marchetti
Mariapaola Bonamico (non in foto)




Un saluto a tutti...


Il Comitato "Boulé"
 
Di Dulce (del 13/06/2009 @ 20:07:55 in Eventi, linkato 2554 volte)

Quest'estate, salvo imprevisti, i volontari della Guardia Nazionale Italiana (Gni) dovrebbero iniziare a pattugliare le strade delle città italiane in applicazione del disegno di legge sulla sicurezza del governo Berlusconi (approvato dalla Camera lo scorso 14 maggio, ora all'esame del Senato) che all'articolo 3 (commi 40-44) prevede il concorso di "associazioni di cittadini non armati" al presidio del territorio (le cosiddette ronde).
Sono ex appartenenti alle forze armate e alle forze dell'ordine e normali cittadini "patrioti e nazionalisti" pronti a "servire la nostra terra e il popolo italiano" svolgendo attività di vigilanza "per potenziare la sicurezza nei centri urbani" ma anche di "protezione civile" e di "promozione e divulgazione della storia, delle lingue e delle tradizioni Italiane con particolare riferimento all'Impero Romano".
Hanno un Comandante Generale, il colonnello dei carabinieri in congedo Augusto Calzetta, di Massa Carrara, e un Presidente Nazionale, il giovane ex alpino Maurizio Correnti, di Torino (città in cui si trova anche la loro sede nazionale: le sedi operative sono, per ora, a Sarzana, Reggio Calabria e Siracusa).
Indossano una divisa: camicia grigia (inizialmente era prevista kaki) con cinturone e spallaccio neri, cravatta nera, pantaloni grigi con banda nera laterale nera, basco o kepì grigio con il simbolo della Gni: l'aquila imperiale romana.
Il loro equipaggiamento completo prevede elmetto, anfibi neri, guanti di pelle e una grossa torcia elettrica di metallo nero.
Al braccio portano una fascia nera con la "ruota solare", simbolo del Partito Nazionalista Italiano (Pni): la nascente formazione politica che sta dietro alla Gni.
Il sito del PniAnche i membri del Pni avranno un'uniforme: la stessa della Guardia Nazionale Italiana. Il programma politico del Pni, di stampo statalista e collettivista, prevede tra l'altro la pena di morte per "gli usurai, i profittatori e i politicanti", la lotta "contro il parlamentarismo corruttore" e la creazione di "un forte potere centrale dello Stato" e di "camere sindacali e professionali", il diritto di cittadinanza e l'accesso alle cariche pubbliche "solo per chi sia di sangue italiano", lo stop a "ogni nuova immigrazione di non-italiani" e l'immediata espulsione forzata di "tutti i non-italiani che sono immigrati in Italia dopo il 31 dicembre 1977", il divieto di pubblicazione di "giornali che contrastano con l'interesse della comunità" e l'abolizione di tutte le organizzazioni e istituzioni "che esercitano un influsso disgregatore sulla nostra vita nazionale".
La divisa grigia del Pni e della GniI paramilitari del colonnello Calzetta e le camicie grigie del Pni debutteranno ufficialmente il 13 giugno mattina (ore 11) a Milano, al numero 5 di via Chiaravalle, angolo via Larga, in occasione del congresso nazionale del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale di Gaetano Saya, che nella sua pagina internet personale si dichiara "l'ispiratore politico" della Guardia Nazionale Italiana".
Estimatore di Berlusconi e acerrimo nemico di Fini, Saya, che dopo il recente scioglimento di Alleanza Nazionale è rimasto l'unico depositario del simbolo dell'Msi di Almirante, è l'ex agente segreto della Nato ed ex 'gladiatore' legato al Sismi, che già nel 2003 provò a creare un gruppo paramilitare di 'camice grigie' (i Reparti di Protezione Nazionale) e che nel 2005 venne arrestato per l'oscura vicenda dei ‘servizi paralleli' (il Dssa, Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo, diretto da Gaetano Saya e Riccardo Sindoca): una "banda di pataccari" secondo l'allora ministro degli Interni Pisanu, che però risultò avere rapporti con i vertici degli apparati di sicurezza dello Stato, in particolare con i servizi segreti militari.
PeaceReporter ha intervistato Gaetano Saya per capire qualcosa di più sulla Guardia Nazionale Italiana e sul Partito Nazionalista Italiano. Ecco cosa ci ha detto.

Gaetano SayaSaya, una breve digressione prima di cominciare: com'è finita la storia del Dssa?

L'inchiesta contro di me fu avviata per gettare fumo negli occhi, per sviare l'attenzione dai veri servizi deviati, quelli che facevano e fanno tuttora capo a Marco Mancini, l'allora dirigente del controspionaggio del Sismi. Proprio nei giorni del mio arresto, nel luglio 2005, Mancini e soci stavano rischiando grosso per la vicenda del rapimento di Abu Omar: erano i giorni in cui il capocentro della Cia a Milano, Robert Seldon Lady, lasciava precipitosamente il territorio nazionale per sfuggire alla giustizia italiana.
Io e la Dssa siamo stati usati come capro espiatorio, sono stato vittima di una trappola, una cospirazione orchestrata dagli agenti deviati di Mancini, come il giornalista Renato Farina, l'agente ‘Betulla', che su Libero scrisse che io e la Dssa eravamo coinvolti nel rapimento di Omar.
Dopo che, nel 2006, Mancini, Pollari, Pio Pompa, Tavaroli e Cirpiani sono finiti nei guai per il caso Abu Omar e per lo scandalo Telecom-Sismi, la persecuzione contro di me non serviva più e quindi è finita nel nulla. Salvo scoprire, proprio pochi giorni fa, che la Procura di Genova ha chiesto la riapertura del caso. Stavolta questi magistrati e poliziotti eversori, legati ai servizi deviati di cui sopra e appoggiati dalla sinistra, ma anche da Gianfranco Fini, vogliono colpire me per colpire il governo Berlusconi. Ci ha già provato, senza riuscirci, la Procura di Torino, cercando di criminalizzare la Guardia Nazionale Italiana per far naufragare il decreto sicurezza del governo: pochi giorni prima della sua approvazione alla Camera, la Digos di Cuneo è andata a casa mio figlio Dario accusandolo di far parte della Gni e di detenere illegalmente armi. Speravano di scatenare un putiferio. Ma le armi erano tutte regolarmente detenute, inoltre mio figlio non ha nulla a che fare con la Guardia Nazionale Italiana. Adesso, dopo questo buco nell'acqua della Procura di Torino, torna alla carica quella di Genova con la Dssa...

La fascia con la 'ruota solare'Saya, veniamo alla Guardia Nazionale Italiana. Sembra tanto un gruppo paramilitare fascista: le divise, i riferimenti al patriottismo, l'aquila imperiale romana...

Queste sono tutte stupidaggini! La Guardia Nazionale Italiana non c'entra niente con il fascismo. Io stesso non sono fascista. Sono di destra, sono un conservatore, un nazionalista: chiamatemi come volete, ma non sono fascista. Se fossi vissuto nel 1943 e avessi visto i fascisti che rastrellavano e fucilavano dei cittadini italiani mi sarei ribellato. Ho appena visto al cinema il film ‘Vincere', che dà una visione molto negativa di Mussolini e del fascismo, e le posso dire che mi è piaciuto molto. Io mi considero un cittadino fedele, un difensore della Costituzione del 1948, sulla quale ogni membro della Guardia Nazionale Italiana dovrà giurare. Io ho sempre avuto ottimi rapporti con il governo d'Israele e i suoi servizi segreti: pensa che se fossi fascista gli israeliani lavorerebbero con me? Sulle divise, sa che le dico? Se devono suscitare tutto ‘sto clamore, vorrà dire che magari le cambieremo (dopo quest'intervista, la camicia kaki ha lasciato il posto alla camicia grigia, n.d.r.). L'aquila imperiale romana? Bisogna essere ignoranti per non sapere che è un simbolo storico della nostra patria, visibile su tanti monumenti di Roma, e che non c'entra nulla con il fascismo.
La Guardia Nazionale Italiana è un'associazione apolitica nella quale può entrare chiunque si riconosca in questa iniziativa: si figuri che hanno aderito perfino dei comunisti, persone di Massa Carrara.

Stento a crederlo. La nostra Costituzione repubblicana si fonda sull'antifascismo, ma sul gruppo Facebook della Guardia Nazionale Italiana, il Presidente Nazionale, Maurizio Correnti, scrive ai sostenitori: "Si prega di astenersi con lo scrivere ‘camerati' ecc ecc, comunque frasi e slogan tipici di altri tempi. Con questo - precisa Correnti - non vogliamo assolutamente dichiararci antifascisti, sia ben chiaro". C'è qualcosa che non torna...

Questo lo ha scritto lui, ognuno è libero di scrivere ciò che pensa. Nella Guardia Nazionale Italiana ci sono fascisti e non fascisti.

Neonazisti UsaQuesto, però, lo ha scritto lei, sulla sua pagina Internet personale, lo scorso febbraio, alla vigilia della creazione della Guardia Nazionale Italiana. Cito testualmente: "Migliaia di prostitute straniere schedate e non espulse. Migliaia di zingari che commettono furti nella totale impunità. Milioni di clandestini che si aggirano impunemente nelle città. Migliaia di stranieri che spacciano, rubano, stuprano, uccidono. Un aumento dell'80 percento di scioperi e di occupazione di uffici pubblici e privati. Centinaia di assalti armati contro la proprietà privata commessi da stranieri. Attentati contro la proprietà dello Stato. Gruppi di giovani sovversivi che agiscono al di fuori dei limiti parlamentari. Deputati e Senatori della Repubblica che istigano all'insurrezione armata contro i poteri dello Stato, un ministro dell'Interno dichiaratamente secessionista. Un numero indescrivibile di riviste e programmi televisivi politici che invitano alla rivolta. Giullari e saltimbanchi che oltraggiano e vilipendono i Ministri e il Governo. L'uso della libertà minaccia da tutte le parti i poteri e le autorità costituite. (...) Il popolo è minorenne, la Nazione malata; ad altri aspetta il compito di curare e di educare. A noi il dovere di reprimere, la repressione è il nostro credo. Repressione e Civiltà". E ancora: "Noi vogliamo ripulire l'Italia dal marcio che vi si annida, vogliamo riportare una ferrea disciplina in tutta la Nazione". "La Destra snuda la sua spada per tagliare i troppi nodi di Gordio, che irretiscono e intristiscono la vita Italiana. Chiamiamo Iddio sommo e lo Spirito immortale delle migliaia di morti a testimoni che un solo impulso ci spinge, una sola volontà ci raccoglie, un solo pensiero ci infiamma: contribuire alla grandezza e alla salvezza della Patria. Uomini della Destra di tutta Italia, tendete gli spiriti e le forze, bisogna vincere e con l'aiuto di Dio vinceremo!!!".

Ma questi sono solo degli slogan, che faccio un po' qua e un po' là! Allora, chiariamo una cosa: gli immigrati sono l'ultimo dei problemi. Non sono loro il nostro obiettivo. Se proprio vuole saperla tutta, per noi il vero pericolo per l'Italia è rappresentato dai secessionisti della Lega Nord. Loro sì che sono contro la Costituzione! Loro che vogliono distruggere la nostra unità nazionale, che offendono continuamente i simboli della nostra patria, che creano impunemente governi provvisori secessionisti e arruolano gente nella formazione anticostituzionale della Guardia Nazionale Padana. E' questa gente che dovrà fare i conti con la nostra Guardia Nazionale Italiana: se vedremo un leghista che brucia un tricolore lo faremo arrestare! Che la Lega stia attenta a dove va. E' per contrastare la Lega Nord che alle prossime elezioni ci presenteremo al nord con il Partito Nazionalista Italiano.

La sala ufficiali del castello di WewelsburgQuello che per simbolo ha lo schwarze sonne, il sole nero utilizzato da tanti gruppi neo-nazisti? Quella specie di svastica a dodici braccia, antico simbolo pagano germanico, che adorna il pavimento della sala principale del castello di Wewelsburg, il quartier generale delle Ss?

Non diciamo sciocchezze! La ruota solare non ha nessun legame provato con il nazismo, tant'è vero che in Germania essa non è vietata, come lo è invece la svastica, e viene liberamente utilizzata come logo commerciale. Questo simbolo, di cui io detengo la proprietà in Italia, è in realtà un simbolo magico dei Maya che evoca il potere...

Scusi se la interrompo, ma come appassionato di cultura Maya e mesoamericana le posso garantire che nel simbolismo di quel popolo non c'è traccia di qualcosa di simile.

Ma come no! Faccia una ricerca su Google con le parole ‘terra cava'!

Maria Antonietta Cannizzaro con BerlusconiTorniamo al Partito Nazionalista Italiano: ce ne può parlare? Abbiamo capito, dal simbolo e dalle divise comuni, che è legato alla Guardia Nazionale Italiana. Ma in che relazione sta con lei e con il suo Msi?

Il Partito Nazionalista Italiano, Pni, nascerà ufficialmente a Milano il prossimo 13 giugno, in occasione del congresso nazionale del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale. Quel giorno, io lascerò la presidenza dell'Msi-Destra Nazionale a mia moglie, Maria Antonietta Cannizzaro, che è in ottimi rapporti con il capo del governo. Il sottoscritto diventerà quindi presidente del nuovo Partito Nazionalista Italiano, che alle prossime elezioni politiche nazionali si presenterà nelle regioni settentrionali, dove la fiamma tricolore non tira molto, per contrapporre al nazionalismo padano il nazionalismo italiano. Nelle regioni centrali e meridionali, invece, si presenterà l'Msi-Destra Nazionale con il suo simbolo storico. Entrambi, spero, come alleati del Pdl di Berlusconi: se poi qualcuno ce lo impedirà, correremo da soli.

Saya, è vero che già duemila persone si sono iscritte alla Guardia Nazionale Italiana?

Abbiamo superato ampiamente le duemila adesioni. Ogni giorno ne arriva una valanga di nuove, soprattutto ex appartenenti alle forze dell'ordine. La invito al congresso del 13 giugno, al quale abbiamo invitato anche il presidente Berlusconi, così si renderà conto con i suoi occhi: noi non abbiamo nulla da nascondere.

FONTE

http://it.peacereporter.net/homepage.php

http://it.peacereporter.net/articolo/16046/Arrivano+le+ronde+nere

 

 

 
Di cagio (del 20/10/2009 @ 19:14:17 in Politica, linkato 4479 volte)
In realtà qualcosa in più, perché non tutti gli abitanti di Verzuolo e Costigliole Saluzzo sono cittadini della ex Comunità Montana Valle Varaita, ma voglio estender anche a loro il diritto ad essere risarciti. Già perchè se la sentenza di primo grado nei confronti di Silvano Dovetta dovesse essere confermata anche nei gradi successivi di giudizio e lo Stato stabilirà un pena per chi ha fregato circa 90k€ alla CMVV, nessuno restituirebbe il “mal tolto”, o i soldi rubati per essere chiari. La possibilità ci sarebbe anche stata ma giunta e consiglio dell'ente decisero di non costituirsi parte civile nel processo.
Adesso è il momento di battere cassa, siamo circa 18.500 persone dal Colle dell'Agnello a Falicetto, e ognuno di noi può scegliere da chi farsi restituire i sui 4,50 € abbondanti. Io consiglio di andare a chiedere agli ex componenti della giunta che adesso sono il lizza per la Grande Comunità del Monviso come:

da una parte:
- Alberto Anello, ex assessore a commercio, turismo, attività produttive, candidato alla presidenza ed “ex amico” di Dovetta e negli ultimi mesi principale rivale politico;

dall'altra:
- Bernardino Matteodo, ex Vice Presidente con delega ad iniziative comunitarie, cultura e istruzione, bilancio e programmazione e da sempre l' “eminenza grigia” della CM, storico braccio destro di Dovetta, nonostante si dice che dovrebbe essere uno di sinistra. Avesse i baffi verrebbe da fare il paragone con un'altra coppia di pelato e baffuto, ma non ha i baffi.
- Giuseppe Moi, ex assessore ai lavori pubblici, viabilità, servizi associati ed attualmente sindaco di Valmala.
- Alessandro Bianco di Pontechianale, ex assessore a caccia e pesca.

Quando poi avremo raggiunto la cifra che la Giustizia stabilirà che manca dalle casse decideremo cosa farne, ci sono un mucchio di possibilità: dalla seggiovia o il chiosco sul lago a Pontechianale, a finanziare i giovani imprenditori della valle, alle proloco, alla Croce Rossa... Sempre che la sentenza di appello non smentisca il Tribunale. Se invece dovesse intervenire la prescrizione io i soldi li voglio indietro lo stesso, anche perché Dovetta a suo tempo dichiarò che voleva dimostrare la propria innocenza, e non allungare i tempi per mandare tutto a monte.
Se vi capita chiedete a questi signori, e agli assessori e consiglieri uscenti dalla CM, se la pensano ancora come allora, se sostengono che il giudice si sia sbagliato, o se vogliono metterceli di tasca loro i soldi che non vollero chiedere indietro al loro “capo”. I loro nomi li trovate sul sito della CM Valle Varaita.
 
Di Muraglia.Lo (del 08/12/2008 @ 18:13:21 in generale, linkato 1850 volte)
Nella recente 2 giorni giovanissimi del 7-8 dicembre a Rore, è saltato fuori per caso in una delle nostre attività il discorso dell'illuminazione Natalizia del nostro paese,abbiamo notato che le nostre opinioni erano contrastanti: alcuni si sono dichiarati delusi da come viene gestita la "luminaria" nelle nostre strade, altri invece sono soddisfatti... Inoltre ci ha lasciati perplessi la decisione di lasciare completamente "allo scuro" (a parte l'alberello di natale sul balcone di Don Rocco) la piazza della chiesa... Voi che ne pensate?
 
Di Dulce (del 26/09/2010 @ 18:10:51 in Politica, linkato 2637 volte)
Il programma per l'Anno Scolastico 2010/2011 prevede che

23/09/2010
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In Lombardia un protocollo tra il ministero della Difesa e quello dell’Istruzione riporta nelle scuole quello che era uscito dalle caserme: la leva

Disciplina, spirito di corpo, sana competizione: valori sportivi e militari. Sembra un filmino dell’Istituto Luce, direttamente dal ventennio, invece è il programma ‘Allenati per la vita’, realtà dal 2007, materia di studio nella scuola superiore lombarda.
Sono tre anni che il Pirellone e il Comando militare regionale siglano un protocollo d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale che “si articola in due progetti”, spiega a PeaceReporter il colonnello Affini, Capo Ufficio Comunicazione del Comando regionale Lombardia dell’esercito Italiano.
 
Il progetto porta le firme del generale Camillo De Milato, comandante militare Esercito della Lombardia, nonché precedente comandante Reclutamento e forze di completamento della stessa regione, e del dott. Giuseppe Colosio, direttore scolastico per la Lombardia.
Tuttavia l’interesse dei due ministeri competenti è palese, dal momento che la circolare diramata dal comando militare per la Lombardia parla di ‘connubio tra i due dicasteri (Difesa e Istruzione) per la formazione ed educazione dei giovani’.

“I due progetti in cui si articola il protocollo” spiega il colonnello Affini “sono un ‘Concorso civico culturale’ e il programma ‘Allenati per la vita’. Il concorso civico prevede un bando diffuso tra tutte le scuole della regione su base provinciale, al quale gli studenti partecipano con un elaborato scritto, i primi dieci ricevono una borsa di studio. Nell’anno scolastico 2010 - 2011 il tema sarà il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, mentre lo scorso anno il tema era: ‘Lettera ad un amico impegnato in operazioni di pace’

Ma  il vero pezzo forte del protocollo è il programma ‘Allenati per la vita’ che prevede esercitazioni pratiche di tipo militare e dà anche crediti formativi agli studenti. “Il progetto comprende attività extracurriculari” specifica il capo Comunicazione per la Lombardia dell’esercito “da svolgersi fuori dai normali orari di lezione. Scopo del programma è avvicinare i ragazzi al mondo sportivo militare. Sono previste esercitazioni pratiche, esercizi ginnici  ma anche aspetti teorici come un’educazione alla legalità e al diritto costituzionale, con lezioni in aula. Temi cari al ministro Gelmini”, ci tiene a specificare il colonnello.

Resta il fatto che tra le varie attività oggetto di studio e di pratica, come si può leggere già nel documento di realizzazione del 2009 emanato dalla regione Lombardia, c’è cultura militare, difesa nucleare, batteriologica e chimica, trasmissioni, armi e tiro, mezzi dell’esercito e sopravvivenza in ambienti ostili.

Il colonnello Affini replica affermando “che la realizzazione pratica del progetto era ed è affidata ad associazioni varie, che forniscono gli istruttori” tra le quali spicca l’Unuci, l’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, che ha fornito alcuni degli istruttori del programma, ex ufficiali dell’esercito.
“Le principali attività tendono a diffondere quei valori come la disciplina, lo spirito di corpo e la sana competizione che sono utili nella vita.
Non a caso alla fine il programma prevede una giornata di gare in cui i ragazzi sono divisi in squadre composte da quattro elementi, e si devono cimentare con una serie di prove pratiche”.

Il colonnello parla di squadre, ma nel documento del 2009 si trova il termine ‘pattuglie’: “pattuglie è un termine militare, ma in questo caso è più corretto dire squadre” precisa comunque Affini.

Fra questi propositi “encomiabili” spicca addirittura il tiro con armi ad aria compressa, in poligono.
“L’attività di tiro non è stata realizzata sempre, dipende dalla disponibilità economica dei distretti scolastici provinciali coinvolti. C’è una serie di linee guida che noi diamo, di carattere generale, all’interno delle quali i distretti scolastici che aderiscono possono scegliere le attività da realizzare. Il tiro si è svolto sempre in poligoni autorizzati e questi hanno un costo” continua Affini “non dobbiamo soffermarci sul tiro ma vedere cha al fianco di queste attività c’è per esempio l’educazione al primo soccorso. Tutto questo è un potente antidoto al bullismo, in quanto educa al rispetto delle regole e al rispetto degli altri”.

Nel corso dell’anno scolastico il rischio è quello di realizzare un vero e proprio addestramento militare, quasi un mini servizio militare spalmato nell’anno e con tanto di benestare del sistema pubblico di istruzione.
Il colonnello da parte sua nega il coinvolgimento del ministero della Difesa e del ministro La Russa, a livello di progettazione “il protocollo è esclusivamente regionale” precisa. “È chiaro che il ministero ne è a conoscenza, non potrebbe essere altrimenti, ma che io sappia non c’è nessuna intenzione di renderlo nazionale”. Eppure, negli stampati del 2009 il simbolo dei ministeri c’è.

Ultimo dubbio: è un modo di farsi pubblicità per l’esercito e per spargere un po’ di fertilizzante nelle scuole? Il colonello Affini smentisce: “L’esercito usa altri canali per il reclutamento, ci sono uffici appositi e materiale di propaganda che viene diffuso secondo altri canali, compresa la pubblicità. In realtà non sono militari gli istruttori che realizzano la fase pratica del progetto, ma membri competenti di associazioni varie”.
Associazioni varie che sono sempre, per lo più, di ex militari.

Alessandro Micci

FONTE:  http://it.peacereporter.net/articolo/24331/Libro+e+moschetto,+italiano+perfetto

Scuola, educazione militare

Non si spengono le polemiche sul corso che prevede la divisione degli studenti in "pattuglie", lezioni di tiro con la pistola ad aria compressa e percorsi "ginnico-militari".

25/09/2010
I ministri Gelmini, La Russa e Tremonti.
I ministri Gelmini, La Russa e Tremonti.

Si chiama “allenati per la vita”. E’ il corso teorico e pratico, valido come credito formativo scolastico (alla sua quarta edizione), rivolto agli studenti delle scuole superiori, frutto di un protocollo tra Ufficio scolastico lombardo, Comando regionale dell'esercito, ministero dell’Istruzione e della Difesa (per la prima volta c'è l'investitura ufficiale dei due ministeri). E che cosa serve a un ragazzo per allenarsi per la vita? Esperienze di condivisione sociale, culturale e sportive , informa la circolare del comando militare lombardo rivolta ai professori della regione. Dopo le lezioni teoriche “che possono essere inserite nell’attività scolastica di “Diritto e Costituzione” seguiranno infatti corsi di primo soccorso, arrampicata, nuoto e salvataggio e “orienteering”, vale a dire sopravvivenza in ambienti ostili e senso di orientamento, (ma l’autore della circolare scrive orientiring, coniando un neologismo). Non solo, ma agli studenti si insegnerà a tirare con l’arco e a sparare con la pistola (naturalmente ad aria compressa). E in più “percorsi ginnico-militari”.

Gli istruttori sono militari in congedo (un centinaio). Gli allievi, tutti volontari, l'anno scorso sono stati 900.Il perché bisogna insegnare la vita e la Costituzione a uno studente liceale facendolo sparare con una pistola ad aria compressa viene spiegato nella stessa circolare: “Le attività in argomento permettono di avvicinare, in modo innovativo e coinvolgente, il mondo della scuola alla forze armate, alla protezione civile, alla croce rossa e ai gruppi volontari del soccorso”. Secondo il progetto Gelmini-La Russa, che ha già sollevato perplessità tra i professori che hanno ricevuto la circolare, “la pratica del mondo sportivo militare, veicolata all’interno delle scuole, oltre ad innescare e ad instaurare negli studenti la “conoscenza e l’apprendimento” della legalità, della Costituzione, delle istituzioni e dei principi del diritto internazionale, permette di evidenziare, nel percorso educativo, l’importanza del benessere personale e della collettività attraverso il contrasto al “bullismo” grazie al lavoro di squadra che determina l’aumento dell’autostima individuale ed il senso di appartenenza ad un gruppo”. Seguirà, a fine corso, “una gara pratica tra pattuglie di studenti (il termine è proprio pattuglie, recita la circolare, termine che ha fatto storcere il naso a molti docenti, ndr)”. Intanto si è aperto il dibattito: è giusto inserire all'interno della scuola pubblica iniziative da collegio militare? O è solo un'opportunità in più per i ragazzi di conoscere meglio il mondo della cooperazione e delle missioni internazionali di pace e di avvicinarsi a organismi e istituzioni come protezione civile, esercito e croce rossa? La circolare ha suscitato un vivacissimo dibattito in Rete avviando numerosi blog e forum di discussione, arrivando fino in Parlamento, attraverso interpellanze del Pd e dei radicali. Anche la Tavola della pace è intervenuta. "E' giusto che l'esercito entri in questo modo nelle scuole superiori?", si è chiesto Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola.

Sulla vicenda è intervenuto per gettare acqua sul fuoco il ministero della Pubblica istruzione. «Le polemiche nate dopo la firmadel protocollo Allenati per la vita sono assolutamente infondate efinalizzate solo alla distorsione del progetto», recita il ministero di viale Trastevere in una nota. "Il progetto non è stato firmato dai ministriGelmini e La Russa, come erroneamente riportato da alcuni giornali. Iministri sono stati semplicemente invitati a partecipare ma non eranopresenti‚ né alla firma né alla cerimonia. L'attività, nata in maniera sperimentale cinque anni fa, è stata ufficializzata con il primo protocollo nel settembre 2007, sotto il governo di Centrosinistra». 

Per il ministero si tratta di «un' attivià sportiva complessa e articolata che ha come primoobiettivo la conoscenza di se stessi, la capacità di lavorare in gruppo edi cooperare e l'acquisizione di competenze nei settori della protezione civile e del soccorso. Non è affatto finalizzata all'esaltazione della culturamilitare, come riportano alcuni organi della stampa. Alla firma delprotocollo infatti, erano presenti enti come la Croce Rossa e Associazionidi volontariato a vario livello, che poi parteciperanno alla realizzazionedelle attività», prosegue la nota.  «Uno degli aspetti del progetto, e non il più importante, sono le prove di tiro con l'arco e con la carabina ad aria compressa. Non sono attivitàparagonabili a tecniche militari, bensì sono le stesse che si svolgono alivello olimpionico. Sono dunque da respingere tutte le interpretazioni finora avanzate, dettate solo dalla volontà di infangare un'iniziativa a cui aderiscono esclusivamente ragazzi e ragazze volontari, nell'ambito dell'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione», conclude il comunicato del ministro.
 
Le perplessità, però, per moltissimi docenti e studenti rimangono, come testimoniano le centinaia di blog, forum e articoli di giornale che hanno dedicato spazio alla vicenda, per non parlare dei siti pacifisti. Perché, ad esempio, tra le tante discipline olimpioniche esistenti, dalla canoa alla corsa a ostacoli, nell'ambito dell'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione si è scelto proprio il tiro con la pistola? E perché mescolare salvataggio, nuoto, roccia, assistenza, orientamento con attività militaresche tipo i "corsi di sopravvivenza in ambienti ostili", le "pattuglie di studenti", vestiti in mimetica, e via dicendo? Il ministro La Russa ha precisato che, pur avendo condiviso e quindi rinnovato l'iniziativa, probabilmente la sopprimerà il prossimo anno per concentrare le risorse sulla "mini-naja". Che però è rivolta a studenti maggiorenni.


Francesco Anfossi
Fonte: http://www.famigliacristiana.it/Informazione/News/articolo/scuola--educazione-militare.aspx



 
Di Dulce (del 15/01/2009 @ 16:23:53 in Notizie, linkato 2547 volte)

*Firma anche tu. Click sulla scritta che scorre*

NON SI PUO' RIMANERE A GUARDARE

C'è un modo per evitare il massacro di civili. C'è un modo per salvare il popolo palestinese. C'è un modo per garantire la sicurezza di Israele e del suo popolo. C'è un modo per dare una possibilità alla pace in Medio Oriente. C'è un modo per non arrendersi alla legge del più forte e affermare il diritto internazionale:

> CESSATE IL FUOCO IN TUTTA L'AREA
> RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE ISRAELIANE
> FINE DELL'ASSEDIO DI GAZA
> PROTEZIONE UMANITARIA INTERNAZIONALE

Facciamo appello a chi ha responsabilità politiche e a chi sente il dovere civile perché sia rotto il silenzio e si agisca. Le Nazioni Unite e l'Unione Europea escano dall'immobilismo e si attivino per imporre il pieno rispetto del diritto internazionale
L'Italia democratica faccia la sua parte.

Le nostre organizzazioni si impegnano, insieme a chi lo vorrà, per raccogliere e dare voce alla coscienza civile del nostro paese:

ACLI, ARCI, LEGAMBIENTE, CGIL, AUSER, LIBERA, RETE LILLIPUT, Associazione ONG Italiane - Piattaforma Medio Oriente, Fondazione Angelo Frammartino, Beati i Costruttori di Pace, FIOM, CGIL Funzione Pubblica, Un ponte per, AIAB, CIES, GRUPPO ABELE, CIPAX - Centro Interconfessionale per la pace, Donne in Nero, A Sud, FAIR, Fairtrade Italia, Forum Ambientalista, UCODEP, Terres des Hommes International, Armadilla Onlus, SDL Intercategoriale, Tavola Sarda per la pace, Famiglia di Angelo Frammartino, Luigi Ciotti, Flavio Lotti, Luciana Castellina, Giuliana Sgrena, Enzo Mazzi - Isolotto Firenze, Luisa Morgantini, Vittorio Agnoletto, Giovanni Berlinguer, Sergio Staino, tanti gruppi locali, docenti, amministratori locali, pacifisti e pacifiste, cittadini e cittadine (un primo elenco è consultabile anche su www.arci.it)


Non si può rimanere a guardare! Campagna di raccolta fondi a sostegno della società civile palestinese impegnata nell'assistenza dei civili

In contemporanea con le varie iniziative sostenute dalla nostra associazione a favore della pace nella Striscia di Gaza, Arci ha lanciato una campagna di raccolta fondi per sostenere il partner locale REC (Remedial Education Center) nell'affrontare le conseguenze degli attacchi israeliani in particolare a favore dei minori.


NON SI PUò RIMANERE A GUARDARE!!

ARCI, e tutta l'Italia civile, si sta attivando per fermare il massacro di Gaza con appelli, raccolta firme, iniziative ecc.
Per dire:
CESSATE IL FUOCO IN TUTTA L'AREA
RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE ISRAELIANE
FINE DELL'ASSEDIO DI GAZA
PRETEZIONE UMANITARIA INTERNAZIONALE

Per far fronte all'emergenza socio-sanitaria che questi giorni di guerra hanno molto aggravato, Arci lancia una campagna di raccolta fondi a sostegno della società civile palestinese impegnata nel sostegno ai civili.

In particolare, con i fondi raccolti, Arci sosterrà lo sforzo del REC (Remedial Education Center), con cui collabora da diversi anni nella fornitura di servizi e strumenti ai minori palestinesi della Striscia di Gaza con l'obiettivo di combattere l'isolamente in cui sono costretti e cercare di garantire un livello minimo di normalità per le giovani generazioni, nell'assistenza ai minori principali vittime del conflitto israelo-palestinese e di questa nuova ondata di violenza. Ad oggi il nuovo attacco ha provocato più di 1.000 morti tra cui più di 300 minori, che come in ogni altra guerra, sono le prime vittime dirette e indirette della violenza.

Anche tu puoi aiutarci a sostenerli con contributi da versarea:

ARCI CULTURA E SVILUPPO
CAMPAGNA ATTIVARCI
CAUSALE - EMERGENZA GAZA

Banca Popolare Etica
IBAN IT96 N050 1803 2000 0000 0508 080

oppure direttamente on-line con carta di credito nell'apposita
sezione di questo sito
REMEDIAL EDUCATION CENTER (REC) - GAZA
Il Remedial Education Center (REC) è una ONG palestinese nata nel 1993 che rivolge il suo operato a bambini con situazioni problematiche ed attualmente conta circa 500 iscritti. I minori provengono da famiglie che, oltre a dover fronteggiare ogni giorno le criticità della situazione contingente, si trovano in condizioni di particolare povertà e disagio, hanno problemi di socializzazione, chiusura, esagerata timidezza, difficoltà di concentrazione e apprendimento con conseguente caduta della rendita scolastica, fobie, incubi ed enuresi notturne.
Gli operatori del REC sono uomini e donne palestinesi supportati, in maniera occasionale da Volontari provenienti soprattutto dai paesi Europei, legati a progetti i cooperazione internazionale. Le attività vengo portate avanti grazie a contributi finanziari provenienti per lo più dai paesi occidentali e tramite gli affidi a distanza.
Il REC opera in una struttura a tre piani in cui ci sono aule didattiche, laboratori vari, un teatrino, aule per il recupero dei disabili.
I REC persegue da sempre una politica innovativa e controcorrente se si considera il luogo in cui viene attuata e che gli operatori che ci lavorano sono anch'essi palestinesi. I bambini e le bambine infatti, svolgono collettivamente ogni attività e le classi formate da non più di 20 bambini comprendono alcuni portatori di handicap. Il recupero psichico e fisico dei disabili è infatti un'altra tipicità del REC che li segue grazie ad un gruppo di psicologi ed operatori qualificati in un paese in cui sarebbero lasciati a loro stessi senza supporto.
Tra le attività del Centro possiamo inoltre evidenziare quelle didattico-educative di sostegno alla scolarità, quelle ricreazionali, i programmi di guida e supporto alle famiglie, quelli di ricerca e sviluppo, i laboratori musicali, i programmi di sostegno alle madri. In particolare si realizzano programmi di educazione personale vera e propria, attraverso la cura all'igiene individuale, dell'alimentazione, di educazione al linguaggio ed alla non violenza nelle relazioni interpersonali.
Attraverso programmi annuali inoltre, avvalendosi della collaborazione di Associazioni estere, il REC organizza campi estivi in paesi Europei (Summer Camp). Alcuni bambini che versano in situazioni di particolare disagio psichico e comportamentale, vengono quindi inseriti in un programma semestrale che serve a prepararli psicologicamente ad affrontare l'impatto con una realtà, quella occidentale, molto diversa dalla loro.
In Europa quindi i bambini acquisiscono la consapevolezza dell'esistenza di una realtà differente che li porta a confrontarsi con i coetanei occidentali e ad aumentare la propria autostima e conoscenza delle proprie potenzialità.
Collaborazione ARCI-REC
Attraverso programmi annuali e avvalendosi della collaborazione di Associazioni estere, il REC organizza campi estivi in paesi Europei (Summer Camp). Alcuni bambini che versano in situazioni di particolare disagio psichico e comportamentale, vengono inseriti in un programma che serve a prepararli psicologicamente ad affrontare l'impatto con una realtà, quella occidentale, molto diversa dalla loro. In Europa quindi i bambini acquisiscono la consapevolezza dell'esistenza di una realtà differente che li porta a confrontarsi con i coetanei occidentali e ad aumentare la propria autostima e conoscenza delle proprie potenzialità. Negli ultimi anni, l'ARCI ha gestito i Summer Camp del REC nella Città di Grottaglie stringendo così i rapporti di collaborazione con il REC e facendosi promotore di campagne di finanziamento insieme ad alcune Associazioni Laziali e Lombarde e con il coinvolgimento degli Enti locali.
Prima della chiusura della striscia di Gaza, che ha di fatto bloccato la possibilità di continuare a sviluppare le attività, la sede del REC è stata visitata dalla delegazione nazionale dell'ARCI giunta in Palestina con l'obiettivo di espandere la conoscenza riguardo alla situazione politico-sociale della Palestina e dei suoi rapporti con lo stato Israeliano.
La metodologia prescelta per il lavoro comune sino ad oggi svolto è quella di laboratori tematici, che utilizzino varie forme di espressione, e che abbiano come filo conduttore la convenzione sui diritti dell'infanzia dell'Onu del 1989. Tale scelta è stata suggerita dal partner sulla base della propria esperienza pluriennale in questo tipo di lavoro.
La chiusura della Striscia di Gaza da parte di Israele e il riacuirsi del conflitto hanno costretto, nell'ultimo anno, a sospendere le attività progettuali programmate, mentre in questa fase vi è urgenza di affrontare la tragica situazione creata dalla nuova situazione di emergenza causata dal conflitto.

Quello che non sapete su Gaza

Il NYTimes di oggi pubblica un articolo interessante di Rashid Khalidi, professore di studi arabi alla Columbia, autore di 'Sowing Crisis: The Cold War and American Dominance in the Middle East'.
* * *
Quello che non sapete su Gaza
di Rashid Khalidi (NYTimes, 7-1-09)
Quasi tutto quello che siete stati portati a credere su Gaza è sbagliato. Alcuni punti essenziali sembrano mancare dal discorso, svoltosi per lo più sulla stampa, circa l'attacco di Israele alla striscia di Gaza.
Il popolo di Gaza
La maggioranza di chi vive a Gaza non è lì per scelta. Un milione e cinquecentomila persone stipate nelle 140 miglia quadrate della striscia di Gaza fanno parte per lo più di famiglie provenienti dai paesi e dai villaggi attorno a Gaza come Ashkelon e Beersheba. Vi furono condotte a Gaza dall'esercito israeliano nel 1948.
L'occupazione
Gli abitanti di Gaza vivono sotto l'occupazione israeliana dall'epoca della Guerra dei sei giorni (1967). Israele è tuttora considerata una forza di occupazione, anche se ha tolto le sue truppe e i suoi coloni dalla striscia nel 2005. Israele controlla ancora l'accesso all'area, l'import e l'export, e i movimenti di persone in ingresso e in uscita. Israele controlla lo spazio aereo e le coste di Gaza, e i suoi militari entrano nell'area a piacere. Come forza di occupazione, Israele ha la responsabilità di garantire il benessere della popolazione civile della striscia di Gaza (Quarta Convenzione di Ginevra).
Il blocco
Il blocco della striscia da parte di Israele, con l'appoggio degli Stati Uniti e dell'Unione Europea, si è fatto sempre più serrato da quando Hamas ha vinto le elezioni per il Consiglio Legislativo Palestinese nel gennaio 2006. Carburante, elettricità, importazioni, esportazioni e movimento di persone in ingresso e in uscita dalla striscia sono stati lentamente strozzati, causando problemi che minacciano la sopravvivenza (igiene, assistenza medica, approvvigionamento d'acqua e trasporti).
Il blocco ha costretto molti alla disoccupazione, alla povertà e alla malnutrizione. Questo equivale alla punizione collettiva -col tacito appoggio degli Stati Uniti- di una popolazione civile che esercita i suoi diritti democratici.
Il cessate-il-fuoco
Togliere il blocco, insieme con la cessazione del lancio dei razzi, era uno dei punti chiave del cessate-il-fuoco fra Israele e Hamas nel giugno scorso. L'accordo portò a una riduzione dei razzi lanciati dalla striscia: dalle centinaia di maggio e giugno a meno di venti nei quattro mesi successivi (secondo stime del governo israeliano). Il cessate-il-fuoco venne interrotto quando le forze israeliane lanciarono un imponente attacco aereo e terrestre ai primi di novembre; sei soldati di Hamas vennero uccisi.
Crimini di guerra
Colpire civili, sia da parte di Hamas che di Israele, è potenzialmente un crimine di guerra. Ogni vita umana è preziosa. Ma i numeri parlano da soli: circa 700 palestinesi, per la maggior parte civili, sono stati uccisi da quando è esploso il conflitto alla fine dello scorso anno. Per contro, sono stati uccisi 12 israeliani, per la maggior parte soldati. Il negoziato è un modo molto più efficace per affrontare razzi e altre forme di violenza. Questo sarebbe successo se Israele avesse rispettato i termini del cessate-il-fuoco di giugno e tolto il suo blocco dalla striscia di Gaza.
Questa guerra contro la popolazione di Gaza non riguarda in realtà i razzi. Né riguarda il 'ristabilire la deterrenza di Israele', come la stampa israeliana vorrebbe farvi credere. Molto più rivelatrici le parole dette nel 2002 da Moshe Yaalon, allora capo delle Forze di Difesa israeliane:'Occorre far capire ai palestinesi nei recessi più profondi della loro coscienza che sono un popolo sconfitto.'
Il boomerang di Gaza
di Nicholas Kristof (NYTimes, 7-1-09)
In un momento in cui Israele sta bombardando Gaza cercando di schiacciare Hamas, vale la pena di ricordare che Israele stesso aiutò ad allevare Hamas.
Quando Hamas fu fondata nel 1987, Israele era per lo più preoccupata del movimento Fatah di Yasser Arafat e pensò che una organizzazione religiosa palestinese avrebbe aiutato a indebolire Fatah. Israele calcolò che tutti quei fondamentalisti musulmani avrebbero passato il loro tempo a pregare nelle moschee, così diede un giro di vite a Fatah e permise a Hamas di crescere come forza alternativa.
In Medio Oriente stiamo assistendo alla sindrome del boomerang. Il terrorismo arabo ha creato un appoggio ai politici israeliani di estrema destra, che hanno reagito duramente contro i palestinesi, che hanno risposto con altro terrorismo, ecc. Gli estremisti di entrambe le parti si sostengono a vicenda e l'assalto terrestre eccessivo di Israele a Gaza creerà verosimilmente altri terroristi nel lungo periodo. (...)
(il resto dell'articolo qui.)
 
Di Sara G (del 01/09/2011 @ 15:48:07 in Associazioni, linkato 1604 volte)
Hola a todos queridos hermanos! Vi sollecito all'attenzione questo scambio giovanile che si terrà a fine settembre sul tema dell'immigrazione e della interculturalità. Mi sembra una interessante opportunità per conoscere nuove persone e il loro mondo e idee, il tutto non lontano da casa e a costi modesti (conoscendo la Comunità Papa Giò..) Avete ancora un po di tempo per iscrivervi! http://www.odcpace.org/index.php?option=com_content&task=view&id=478&Itemid=302 Ciao piaschesi!
 
Di cagio (del 29/08/2007 @ 15:14:22 in generale, linkato 4036 volte)
il versante sud del MonvisoIn questi giorni si sono verificati due incidenti mortali sulle montagne del cuneese; l'alpinismo da sempre ha molti appassionati tra i piaschesi, da chi va una volta l'anno ai laghi blu a chi è stato sull'Himalaya, sulle Ande, sul Kenya o Kilimanjaro; probabilmente dalle nostre parti è lo sport che è praticato da più persone. Luca Dalmasso ha scritto queste considerazioni nella speranza che facciano riflettere un po' di gente e che magari stimolino una discussione su un tema spesso sottovalutato.

Di incidenti in montagna ce ne sono sempre stati, e ce ne saranno sempre.
Succedono in tutte le parti del mondo, perché qualcuno dice che "la montagna è assassina". A volte, però succede che incidenti mortali capitano vicino a casa, su montagne conosciute, magari su cui ci si è saliti tante volte, magari una montagna simbolo per una grandissima parte di persone: il Monviso. Negli ultimi anni (come probabilmente anche nei "penultimi" anni, e anche quelli prima ancora...) sono successi diversi incidenti mortali, che hanno colpito tutti, giovani, vecchi, donne, alpinisti espertissimi, escursionisti della domenica...
Quella gran persona che ha tirato fuori la famosa frase "la montagna è assassina" forse dovrebbe fermarsi un attimo a riflettere. Ma soprattutto dovremmo fermarci TUTTI a riflettere: dall'alpinista più bravo del mondo, a un cazzone come me, fino all'escursionista meno esperto del mondo che va in montagna a fare una passeggiata una volta ogni 5 anni. La montagna non è un gioco. Non è andare in piscina, andare a spasso sotto i portici. Tutte le cose nella vita andrebbero sempre fatte usando la testa, ma questo mondo ci sta portando a usarla sempre meno. Per tante cose non fa niente. Per esempio per giocare alla Play Station, o per guardare un reality, se si usa poco la testa non crea nessun problema (anzi, credo che se si usasse la testa manco li farebbero sti programmi... non me ne vogliano i fanatici del GF o di qualche sperduta isola che improvvisamente diventa famosa....). Ma in montagna non si può andare senza usare la testa. Credo che se ne parli sempre troppo poco di questo discorso, ma la gente DEVE sapere, deve farsi un'idea di che cosa vuol dire e le differenze che ci sono tra salire una cima, arrampicare su una parete, fare una passeggiata in un bosco o su una pietraia, o salire una cascata di ghiaccio, cosi come fare 2 passi sulla neve.... non è tutto banale come la gente crede, ho sentito con le mie orecchie (che notoriamente sono pure grandi) mille volte dire che quella passeggiata è banale, che quella salita è talmente facile che non merita nemmeno farla, soprattutto ho sentito tante volte che la normale al Viso fa ridere, è per principianti. Nonostante sia poco tempo che frequento la montagna, credo di avere un minimo, una piccola base di esperienza, e credo di avere salito molte vie e montagne più difficili della normale al Monviso. Ma porto un rispetto incredibile per quella via, (così come per tutte le cime, le vie e i sentieri), che non ritengo banale per niente al mondo: mi piacerebbe sapere quante persone tra le decine e decine che salgono la normale in questo periodo, sanno quali pericoli oggettivi può avere quella parete, quanti salgono con un casco sulla testa, quanti si informano sulle condizioni della via prima di salire, quanti si portano dietro un pezzetto di corda (non si sa mai cosa può succedere), quanti si son allenati un minimo prima di provare questa salita. Credo che chi può rispondere a tutte queste domande si conti sulle dita di una mano.
Basta accusare, a valle è facile dirne di tutti i colori su un incidente capitato in montagna: ogni volta si sente dire "ha rischiato troppo, se l'è cercata, non avrebbe dovuto andare". Ogni volta che succede un incidente (mortale o no) sento ste frasi e sempre da persone poco o per nulla esperte, che davanti alla Tv si permettono di giudicare. Invece di gridare allo scandalo tutte le volte che ci scappa un morto, pensiamoci prima. E soprattutto facciamo funzionare il cervello, invece di lasciarcelo rubare
dalla Tv....
la montagna merita più rispetto...
 
Di dottore (del 29/01/2007 @ 14:59:51 in Eventi, linkato 2830 volte)
Come purtroppo abbiamo potuto notare, davanti alla Sala Polivalente di Piasco sono scomparsi i poster pubblicitari dei Film. Questa è stata una decisione sofferta, ma "obbligata", per la Pro Loco. Purtroppo quest'anno non ha avuto molti titoli che hanno fatto incassi record un po' in tutta Italia, quindi anche da noi non è che la gestione sia stata molto redditizia, anzi... Ma questo non è il nostro scopo, infatti abbiamo tirato avanti anche se la decisione stava già prendendo piede prima del Natale, proprio perché questo è un servizio che la Pro Loco vuole dare alla popolazione e non essere una macchina da soldi, perché nessuno di noi vuole ingrassare a spese della Pro Loco. Il problema si è posto proprio ora con l'inizio della rassegna teatrale, per noi eliminare il sabato, vuol dire eliminare la serata che porta più gente la cinema, quindi ridurre drasticamente gli incassi, pur mantenendo gli stessi costi.. Facendo due conti la cosa non può reggere, anche perché la pro loco non ha basta soldi per poter sostenere queste spese che togliendo l'incasso del sabato diventano troppo onerose. Questo il motivo della fine della rassegna cinematografica. Ora parte una mia critica personale a tutte quelle persone che non hanno fatto niente perchè questo non accadesse. Infatti è stato chiesto e ribadito più volte di poter usufruire della sala anche il sabato e di spostare la rassegna al venerdì, ma nessuno ci è mai venuto incontro. Per carità è giusto che si facciano anche altre cose a Piasco e la Pro Loco non è proprietaria della Sala (anzi paga l'affitto al comune per proiettare i cinema), quindi via libera come tutti gli anni alla rassegna. Un'altra soluzione era quella della proiezione dei film il venerdì sera, una via di mezzo, naturalmente non avremmo avuto gli incassi del sabato, ma qualcosa è meglio di niente! Purtroppo ci sono arrivate voci per vie traverse che se avessimo occupato la sala al venerdì ci saremmo trovati sputtanati (scusate il termine, ma rende l'idea) su tutti i giornali perchè non avremmo permesso le prove dei teatri, quindi avremmo fatto saltare la rassegna. Secondo me il direttivo Pro Loco è stato fin troppo buono a lasciare la sala libera, perchè le prove si potevano benissimo fare da lunedì a giovedì, BEN 4 SERE! La cosa che mi dispiace di più è che molti se la prendono con il gestore della sala, che dicono che non ha più voglia di dare i film, che lo fa per ripicca, o se la prendono con la Pro Loco. Questo non è giusto, perchè la gente deve sapere come vanno veramente le cose, ed è per questo che ringrazio cagio che ha avuto la brillante idea di questo Blog. Penso di parlare a nome di tutti quando dico che la decisione di chiudere è stata difficile da prendere, e ci dispiace moltissimo per tutte quelle famiglie che potevano vedere in questo servizio un modo per passare coi loro figli un sabato sera diverso senza correre fino a Saluzzo, Savigliano o Cuneo (Borgo), e per tutti quei giovani che potevano tranquillamente venire al cinema senza doversi far scarrozzare con le macchine per più di 20 km, e di poter usufruire dello sconto tesserati che permetteva l'ingresso a soli 3 € (6,50€ Saluzzo e Savigliano - 7€ Borgo S.Dalmazzo). Dottore (Matteo Dalmasso)
 
Di Dulce (del 01/12/2010 @ 14:46:26 in Eventi, linkato 2890 volte)


Un'intensa storia di emigrazione vista attraverso gli occhi di un bambino e adatta a tutta la famiglia.
Non mancare!


PIASCO – Sarà proiettato martedi 7 dicembre alle ore 21 presso la sala polivalente il film Solo Andata di Fabio Caramaschi, intensa storia di emigrazione vista attraverso gli occhi di un bambino.

Sidi è un giovane Tuareg, erede degli "uomini blu" del deserto del Sahara, che è emigrato assieme alla sua famiglia a Pordenone, nel cuore del nord-est industriale italiano.Dopo avere vissuto metà della sua vita in Africa e metà in Italia, la sua identità adolescente è divisa fra il desiderio di integrarsi nella realtà italiana e la nostalgia della vita semplice e libera dell’infanzia africana negli immensi spazi della sua terra. Per affrontare i suoi dubbi e le sue paure, Sidi impugna lui stesso la telecamera, un mezzo che progressivamente impara ad usare durante il film per scoprire il nostro mondo e contemporaneamente rivelare a noi il suo.

L’ “inchiesta” di Sidi raggiunge un fondamentale punto di svolta quando finalmente il padre riesce a vincere la sua battaglia contro la burocrazia italiana e ottiene i documenti per fare venire in Italia anche il fratello più piccolo di Sidi, Alkassoum, che aveva dovuto abbandonare per anni in Niger a causa delle leggi italiane sul ricongiungimento. Mentre il loro nonno e gli ultimi custodi della tradizione, che non hanno abbandonato il loro deserto, lo percorrono ancora una volta in carovana, i due fratelli in Italia affrontano uniti una non facile integrazione in un mondo dove sembrano essere necessari, ma non sempre voluti. “Ho incontrato i protagonisti di questa storia quasi dieci anni fa in Niger e il rapporto di amicizia e di fiducia reciproca che si è instaurato tra noi è l’elemento fondamentale che ha permesso la realizzazione di questo progetto  – afferma il regista - Grazie a un paziente lavoro di avvicinamento, la mia telecamera è diventata per i giovani protagonisti Sidi ed Alkassoum, non solo un compagno di viaggio cui rivelare confidenze e desideri, ma anche un utile alleato in un difficile percorso di comprensione e di riaffermazione della propria identità Tuareg. Il fatto che sia lo stesso Sidi a filmare parte delle immagini e delle interviste diventa parte delracconto e si intreccia con le vicende dei personaggi”.

Il film ha riscosso importanti riconoscimenti all’African Film Festival di New York e all’IDFA di Amsterdam.

L’iniziativa è organizzata da Ciastralet e si inserisce all’interno di un percorso di sensibilizzazione sul tema dell’immigrazione avviato sul terriorio dal gruppo in collaborazione con l’associazionismo locale. Anche la proiezione di un film può essere occasione per riflettere su una questione importante e contribuire alla costruzione di una cultura diffusa dell’accoglienza e dell’integrazione, al di là dei luoghi comuni e delle speculazioni politiche di stampo razzista.

L' Ingresso è libero.
 
Di nicola 4 (del 07/01/2008 @ 14:29:30 in Carnevale, linkato 2132 volte)
Argomento quello del carro senz’altro più leggero rispetto agli importanti temi trattati ultimamente sul blog (leggermente monopolizzato)…..ma che ricopre la sua importanza nelle varie attività piaschesi sia perché impegna una dozzina di giovani (e uno meno giovane) per ben 6 mesi l’anno sia perché attira persone che vogliono far parte del gruppo coreografico da tutto il saluzzese e non solo…..a proposito ad oggi sfioriamo i 300 iscritti e dato che siamo buoni accettiamo ancora eventuali ritardatari…quindi chi volesse può ancora iscriversi ma….datevi una mossa! Domenica 13 gennaio si svolgerà l’ultima delle 4 prove del balletto in programma ed esorto chi non ha ancora effettuato neppure una prova a parteciparvi dato che come ogni anno puntiamo moltissimo sulla coreografia. Nonostante quest’anno i tempi siano veramente ristretti anche la costruzione del carro è a buon punto e a guardarlo bene direi che abbiamo fatto proprio un bel carro (oltre ad esserci fatti un bel c…),ma del resto uno che deve solo più portare la brandina in quel capannone come potrebbe dire il contrario! Abbiamo corso e stiamo ancora correndo per riuscire a rispettare la data della presentazione ufficiale Domenica 20 gennaio a Piasco…..ora confidiamo nelle buone condizioni del tempo! Mi giungono voci che anche la nuova canzone del carro verrà incisa a breve grazie all’ausilio di alcune fervide menti piaschesi! Chissà cosa ci aspetta quest’anno! Bene ora chiudo e vi invito a venirci a vedere oltre che a Piasco anche a Pinerolo o Luserna o Saluzzo…….non a Racconigi perché sfiliamo in quaresima e fa pecà! Ciao Quattro di “Quelli che…. il carro” PS: il carro scorso sometimes qualche fanciulla ci deliziava la sera con torte e thè caldo, durante la costruzione di questo sembra si sia persa un po’ la buona abitudine….comunque avete ancora 2 settimane di tempo per farvi perdonare……
 
Di Dulce (del 11/07/2008 @ 14:20:09 in Eventi, linkato 2356 volte)
Un seminario formativo su mafia, resistenza, costituzione e legalità. Sono questi i temi dell'iniziativa del Comune di Cuneo in collaborazione con l’Associazione Libera giunta a conclusione di un’annata intensa di lavoro con i giovani delle scuole e delle associazioni cuneesi che si terrà dal 24 al 27 luglio a Sant’Anna di Roccabruna.
Dopo il 'Treno della memoria', la fiaccolata per ricordare le vittime di mafia, gli incontri pubblici per ricordare Peppino Impastato, ecco il campeggio estivo a S. Anna di Roccabruna, piccola borgata in cui sorse, durante la II Guerra Mondiale, uno dei primi rifugi partigiani.
 
Per non dimenticare, ma soprattutto per comprendere ciò che veramente significò la lotta partigiana, le associazioni coinvolte organizzeranno una serie di incontri e dibattiti con esponenti del mondo politico, religioso e civile. Il tema centrale del seminario, oltre alla resistenza è il sessantesimo anniversario dell'entrata in vigore della costituzione italiana, una carta nella quale dovrebbe riconoscersi ogni cittadino.
  
 
Ecco nel dettaglio il programma:

Giovedì 24 Luglio
Arrivo e sistemazione, assemblea di apertura del campo e presentazione dell’iniziativa da parte di ospiti delle varie associazioni che aderiscono. Cena conviviale e serata musicale sul tema 'l’Italia una e indivisibile' con CapLeVat (gruppo occitano) e A67 (giovani napoletani di Scampia che denunciano la camorra con la musica)

Venerdì 25 Luglio
'l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro'. Interverranno: Cesare Damiano (ex ministro del lavoro), Antonio Bocuzzi (operaio della TyssenKrupp, scampato dalla strage che ha scosso l'italia), Caparezza (autore di un album musicale sulle problematiche del lavoro per i giovani). Lavori a gruppi. 'Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione'. Interverranno Beppe Giulietti (presidente nazionale dell'associazione art.21 sulla libertà di informazione), Marco Nebiolo (giornalista di narcomafie, rivista d'inchiesta sulle organizzazioni mafiose). In serata concerto di Caparezza al Nuvolari di Cuneo e per l'occasione i ragazzi scenderanno da Roccabruna in pullman.

Sabato 26 Luglio
'L'Italia ripudia la guerra come strumento d'offesa'. Interverranno Rosario Crocetta (sindaco di Gela che si è accollato in prima persona l'onere della guerra alla mafia) e personaggi che ci racconteranno di situazioni belliche dimenticate, come quella del Kosovo e quella dell'Iran. Lavori a gruppi e videocollegamento con giovani cuneesi impegnati in operazioni umanitarie in Kosovo. In serata proiezione del film 'Biutiful Cauntri' sulla situazione dei rifiuti campani con possibile incontro con il regista, a seguire musica e spettacolo teatrale.

Domenica 27 Luglio
Passeggiata sui sentieri partigiani che circondano il rifugio con letture e testimonianze dirette per ricordare gli orrori del fascismo in Italia. Nel pomeriggio incontro con i responsabili delle varie associazioni cuneesi per prendersi l’onere di testimoniare con l’impegno sociale i valori fondanti della resistenza. Assemblea conclusiva con Don Luigi Ciotti (presidente di Libera e del gruppo Abele). Serata musicale con gruppi emergenti.

I partecipanti dormiranno nelle loro tende e, in caso di pioggia, sarà possibile utilizzare il rifugio partigiano, di cui è stato appena terminato il restauro grazie all’A.N.P.I. Il costo è di 5 euro al giorno, comprensivo dei pasti e della partecipazione agli incontri per un totale di 20 euro.
Per iscrizioni e informazioni:
Gianluca: cell. 3473300525; mail: liberacuneo@libero.it;
Informagiovani di Cuneo: tel. 0171444421; mail: Informagiovani@comune.cuneo.it
 
 
  
 
 
Di cagio (del 20/04/2007 @ 14:11:13 in Eventi, linkato 2572 volte)
Fortunato Depero - Il Ciclista Attraversa la città. 1945Dal 20 al 29 aprile ci sono le giornate per la sicurezza stradale: i politicanti fanno delle dichiarazioni, l'aci appende degli striscioni che stimolano la gente a toccarsi i “gioiellini”, in qualche locale si distribuiscono foto scioccanti ed alcoltest portatili con cui i più “feroci” possono sfidarsi a chi regge di più.
Non viviamo in una grande città e molti Critical Mass non hanno idea di cosa sia. A me come idea piace un casino: tanta gente insieme che in bicicletta si riappropria della strada, mettendo in crisi chi ha scelto l'automobile! Da noi non si può pretendere di arrivare a tanto, ma una sera si può fare una bella festa tutti assieme: si esce in bici (con le luci, mi raccomando), ci si ritrova da qualche parte e poi semplicemente si va in qualche pub, bar o cosa si preferisce. In pratica una serata normale per uno scandinavo.
L'abbiamo già fatto il 4 novembre 2006, in 4 e ci siamo divertiti per 16! Io, che ho una calamita per le “grane”, ce l'ho anche fatta a litigare con primate addetto alla sicurezza di un locale (cioè un buttafuori) perché non mi lasciava parcheggiare la mountan bike dove volevo io, poi per fortuna Daffy mi ha salvato; lo ringrazio ancora adesso.
Che ne pensate? Se la cosa vi piace proponete la serata e qualche idea su dove andare nei commenti e fate girare il messaggio!

Qua sotto trovate il testo di quello che potrei chiamare “critical mass zero” visto il numero di partecipanti, o “beta test del CM”. Michele, Sonia e Daffy hanno detto che la “beta girava bene, funzionava, era solo da implementare”... rilasciamo la versione ufficiale?

Sabato 4 novembre 2006 ore 21,30
Piasco – Costigliole Saluzzo – Verzuolo

PRIMO CRITICAL MASS CUNEESE

  • dedicato a quelli che dicono faccia freddo e stanno fuori dai locali a fumare nel tempo in cui noi facciamo, con calma, ben più di un chilometro
  • dedicato a quelli che sostengono come unica causa degli incidenti stradali la poca responsabilità dei giovani, e che in sessanta anni non sono riusciti a far altro che creare una società basata sull'auto, creando i miti della velocità e dei grandi consumi come simboli di virilità
  • dedicato a chi crede che i problemi della Terra si risolvano rottamando alcune carrette non “Euro 4”
  • dedicato a chi per rilassarsi o per pensare si fa un giro in macchina
  • dedicato a chi vuole la sua stradina illuminata dal comune ma non pensa alla sicurezza di strade statali e provinciali (che tradotto vuole dire: non sarebbe l'ora di fare della piste ciclabili?)
  • dedicato a chi sponsorizza le squadre ciclistiche e poi va al lavoro a 1600 metri da casa con l'ammiraglia
  • dedicato a chi preferisce prendere la sua auto così torna quando vuole ed evita di parlare con chi gli sta antipatico
  • ...
 
Di cagio (del 02/06/2007 @ 13:49:29 in generale, linkato 2222 volte)

La nuova Pro Loco come c'era da aspettarsi non sta perdendo tempo e l'organizzazione di “slpash” 2007 sta procedendo piuttosto bene, a parte qualche intoppo di “poco conto”
Visto che però come sempre non si naviga nell'oro ci servono alcune cose che magari chiedendo in giro possiamo cavarcela a costo zero:

- Linoleum
A cosa ci servono 20 -30 metri lineari (per una larghezza di almeno un paio) di linoleum lo scoprirete a fine giugno, oppure in anteprima se riuscite a trovarci qualcuno che ce lo impresta o regala. Visto l'uso che ne andremo a fare non ha senso che lo compriamo, e non c'è bisogno che sia bello nuovo e perfetto, l'importante è che sia un po' liscio. Poi se non è linoleum ma è polietilene o policarbonato va bene lo stesso.

- Linux
Visto che i lavori in quella che era la piazza vicino alla rotonda procedono alacremente ; - ) e quindi verosimilmente a breve la Pro Loco avrà una sede avremo bisogno di un computer per gestire un minimo la contabilità ed archiviare files di domande, permessi, comunicazioni, etc... E, visto sempre che i soldi non li facciamo sulla tazza, e che non ci serve una gran macchina, non penso sia il caso di comprarlo. Infatti con Linux riusciamo tranquillamente a recuperare un pc anche piuttosto datato e farne l'uso che ci interessa. Quindi mi rivolgo a privati o ditta che vogliono sostituire le loro apparecchiature (magari perché non abbastanza potenti per vi$ta o icspì... argh!)
'Non buttate via niente!!! regalate il computer vecchio alla Pro loco ed avrà nuova vita!'
Poi se invece di uno ne arrivano di più... no problem! C'è sempre un gran bisogno di macchine per i corsi che organizza la commissione cultura, e con un bel live cd di Ubuntu piuttosto che altre distro ancora più leggere qualunque computer può andare sul web, gestire la posta, scrivere e far di conto

- Libertà di organizzare
siamo nominati da una settimana ed incontriamo i primi problemi, non male. A parte una percentuale molto piccola di persone che, con una visione piuttosto limitata, riescono a lamentarsi per il rumore, per il fumo, per la strada chiusa... (e che IMO sono le stesse che si lamenterebbero se non si facesse niente), che è comunque fisiologica e del tutto trascurabile, torniamo ad avere i “soliti” problemi burocratici... sempre i soliti da una decina d'anni (o più, ma non ero ancora in Pro Loco). Già per noi non è semplice organizzare eventi in un paese senza piazze, e vi assicuro che far stare palco piscine, calcio balilla umano, cucine, servizi e mille altre cose in quel fiorire di marciapiedi-pali-lampioni delirio di geometri e architetti schizofrenici che è piazza nuova non è affatto semplice, se poi ci troviamo ancora dei funzionari che si sentono investiti di potere decisionale diventa veramente poco piacevole. Comunque anche stavolta ce la caveremo, anche perché oltre ad essere giovani e decisi, conosciamo anche noi le leggi ed i regolamenti, per cui di certe cose ce ne facciamo un baffo anzi... un paio!

 
Di cris (del 20/07/2008 @ 13:49:18 in Eventi, linkato 1932 volte)
Ciao giovani! Vi scrivo per segnalarvi che anche quest'anno torna il campo giovani nella settimana di ferragosto al nosstro amato campeggio di Castello di Pontechianale. Quindi, per chi è nato nel 1993 e anni precedenti, la proposta è di una settimana all'insegna dell'amicizia, del divertimento, del confronto, dell'impegno, insomma...della condivisione! I vari ingredienti li porterà chi sarà presente al campo: l'importante è partecipare con un sacco di voglia di mettersi in gioco! Il campo inizierà con la cena di domenica 10 agosto e terminerà con il pranzo di sabato 16 agosto. Non sveliamo i particolari, perchè l'aspetto sorpresa fa sempre un certo effetto... A partire dai prossimi giorni saranno disponibili in oratorio i volantini per le iscrizioni, che vanno effettuate entro domenica 3 agosto inserendo il tagliando nella buca delle lettere di don Rocco. Il prezzo è di 60 euro per l'intera settimana e di 15 euro al giorno per chi può essere presente solo uno o qualche giorno. E allora...partecipate gente, partecipate! ci si vede in campeggio! cris
 
Di Dulce (del 14/02/2013 @ 13:44:05 in Carnevale, linkato 3115 volte)


Carnevale è finito ma qui sul blog i commenti sono ancora disabilitati o meglio anche se li postate restano invisibili.
Volevo sapere se si tratta di un disservizio tecnico o è una scelta degli amministratori.
Se si tratta di una scelta credo che un blog senza commenti non sia degno di chiamarsi così.
Non è che qui ci sia la folla di commentatori ma quando accade mi sembrerebbe opportuno che fossero visibili,soprattutto perchè le persone si firmano con nome cognome e mail come nel caso di Franca Torta l'ultimo commento invisibile al post   "Comizio elettorale Lega Nord 8 febbraio 2013"
Tra le altre cose volevamo raccontarvi che continuiamo a ricevere delle email da  MgP Valle Varaita (Movimento giovani Padani Valle Varaita)
ai quali siamo sicuri di non aver mai dato il nostro recapito e gradiremo essere cancellati dalla loro mail list come pure i nostri figli Melissa e Rodrigo che nonostate rifiutino l'amicizia continuano ad essere contattati.

Walter Vassallo e Dulce Chan Cab

PS
Come autori possiamo vedere i commenti ma perchè da soli?
Condividiamo!



 

 
Di cagio (del 14/08/2008 @ 13:33:37 in Cultura, linkato 2370 volte)

La settimana di ferragosto è sempre un buon momento per starsene tranquilli, riflettere, apprezzare l'estate ed il clima mite, magari stare fuori fino a tardi ed osservare il cielo: la luna quasi piena, Giove, le stelle cadenti ( o Perseidi), stare con qualcuno a cui si vuole bene, gustarsi un buon bicchiere di vino o di birra, un buon sigaro per chi fuma... E per la poesia, perché c'è poco di più poetico delle sere d'agosto. Io, che sono un grezzo nutro una grande ammirazione per chi ama la poesia (mi piace, ma lo ammetto, non sono mai andato oltre Spoon River Anthology, originale + traduzione), e per chi oltre ad amarla la fa. Mi fa veramente piacere che due piaschesi, giovani, nel giro di meno un anno abbiano la fortuna di vedere pubblicate le loro poesie, e non perché hanno dei parenti editori, ma perché apprezzati dalle giurie di concorsi nazionali! Brava Cinzia e bravo Massimo! Cinzia e Massimo sono stati così gentili da inviarmi alcune delle loro liriche da mettere sul blog, e, visto che l'ho chiesto a Massimo di sabato sera tardi e non ci guadagnano niente potevano anche dimenticarsi : - )

Godetevele, e se volete ovviamente, commentate.


Cinzia Degiovanni
LUNA

Della diletta luna non so che dire
Di sollievo in sollievo lascia strisce di seta
All’azzurro
Di passaggio in passaggio mostra il suo volto
Quieta
Sull’abisso mi sporgo appena
E anche se ogni altra cosa è perduta
Splendi mia luna
E ritorna
In eterno



Massimo Garnero

Le sere passate

La luna rimane rossa.
Poi c’ho passato
una pennellata
attorno,
altrettanto
per non darle
solitudine.
Chissà se dormirà
stanotte
con crisi di personalità.
Qualcosa
ha permeato
la pelle
fino in fondo,
fino a sfiatare
ogni sgregolato
distacco di presenza.
C’è il controsenso
e la personalità
dell’inseguire
o stare a guardare per troppo.
L’asfalto
ammorbidiva
le ore
che la luna
non passava
a riflettere.
 
Di Dulce (del 07/04/2010 @ 11:57:19 in Eventi, linkato 2091 volte)

GIOVEDI’ 8 APRILE 2010  BOVES Teatro BORELLI ore 20.45

 DON PAOLO FARINELLA

prete genovese, biblista e scrittore

Chi è Don Paolo Farinella?.......

Il mio nome è Paolo Farinella, di professione faccio il prete e mi piace farlo: lo farò - spero, penso e prego - fino alla fine della mia vita. Ho 62 anni, vengo dal millennio scorso e oggi mi trovo qui: è la prima volta che partecipo a un’assemblea veramente politica e per me è un onore e un orgoglio, perché ritengo che la politica sia l’arte più nobile che una persona possa esercitare nella propria vita, in quanto.. perché è il servizio che si avvicina più a quello che dovrebbe essere il servizio del prete, ossia un servizio disinteressato per gli altri.

 

Sig. Presidente «pro tempore»
del Consiglio dei Ministri
Silvio Berlusconi,
Palazzo Chigi
00100 Roma


Lettera di ripudio

Il mio nome è Paolo Farinella, prete della Chiesa cattolica residente nella diocesi di Genova. Come cittadino della Repubblica Italiana, riconosco la legittimità formale del suo governo, pur pensando che lei abbia manipolato l’adesione della maggioranza dei pensionati e delle casalinghe che si formano un’idea di voto solo attraverso le tv, di cui lei ha fatto un uso spregiudicato e illegittimo. Lei in Italia possiede tre tv e comanda quelle pubbliche nelle quali ha piazzato uomini della sua azienda o a lei devoti e proni. Nel mese di agosto 2009 ha inaugurato una nuova tv africana, Nessma, a cui ha fatto pubblicità sfruttando illecitamente la sua posizione di presidente del consiglio e dove ha detto il contrario di quello che opera in politica e con le leggi varate dal suo governo in materi di immigrazione. Se lei è pronto a smentire, come è suo solito, ecco, si guardi il seguente filmato e giudichi da lei perché potrebbe trattarsi di Veronica Lario travestita da lei:
<
http://www.youtube.com/watch?v=Se3yqycsMyg&feature=video_response >.
Faccia vedere il video ai suoi amici leghisti e nel frattempo ascolti cosa dice il sindaco di Treviso, lo sceriffo Giancarlo Gentilini del partito di Bossi, ad un raduno del suo partito xenofobo dove ha esposto «Il vangelo secondo Gentilini» con chiarezza diabolica: «Voglio la rivoluzione contro gli extracomunitari … Voglio la rivoluzione contro i bambini degli immigrati … Ho distrutto due campi di nomadi e ne vado orgoglioso. Voglio la rivoluzione contro coloro che vogliono le moschee: i musulmani se vogliono pregare devono andare nel deserto, ecc. ecc. Questo è il Vangelo secondo Giancarlo Gentilini (sindaco di Treviso): “Tutto a noi e se avanza qualcosa agli altri, ma non avanzerà niente”». Questo il link con la sua voce in diretta; si prepari ad ascoltare il demonio in persona:
<
http://www.youtube.com/watch?v=_WCZNQJkV3E&feature=related >.

Legittimità elettorale e dignità etica
Riconoscere la legittimità del suo governo, con riserva etico-giuridica, non significa riconoscere anche la sua legittimità morale a governare il Paese perché lei non ha alcuna cultura dello Stato e delle sue Istituzioni, ma solo quella di difendere se stesso dalla Giustizia e i suoi interessi patrimoniali che sotto i suoi governi prosperano alacremente. Il conflitto di interessi pesa come un macigno sulla Nazione e la sua economia, ma lei è bravo ad imbrogliare le carte, facendolo derubricare nella coscienza della maggioranza che ne paga le conseguenze economiche e democratiche. Cornuti e mazziati dicono a Napoli.
Quando la sua maggioranza si sveglierà dall’oppio che lei ha diffuso a piene mani sarà troppo tardi e intanto il Paese paga il conto dei suoi avvocati, nominati da lei senatori, cioè stipendiati con soldi pubblici. Allo stesso modo stiamo pagando i condoni fiscali che lei si è fatto su misura sua e della sua azienda, sottraendo denaro al popolo italiano. In morale questo viene definito come doppio furto.
Da quando lei «è sceso in campo», l’Italia ha iniziato un degrado inesorabile e costante che perdura ancora oggi, codificato nel termine «berlusconismo» che è la sintesi delle maledizioni che hanno colpito l’Italia sia sul piano economico (mai l’economia è stata così disastrata come sotto i suoi governi), su quello sociale (mai si sono avuti tanti poveri, disoccupati e precari come sotto i suoi governi), e su quello civile (mai come sotto i suoi governi è sorta la categoria del «nemico» da odiare e da abbattere). Lei, infatti, usa la menzogna come verità e la calunnia come metodo, presentandosi come modello di furbizia e di utilizzatore finale di leggi immorali e antidemocratiche come tutte quelle «ad personam».
Nei confronti dell’ultima illegalità, che grida giustizia al cospetto di Dio, il decreto 733-B/2009, che segna una pietra miliare nel cammino di inciviltà e di negazione di quelle radici cristiane di cui la sua maggioranza ama fare i gargarismi, sappia che siamo cento, mille, diecimila, milioni che faremo obiezione di coscienza all’ignobile e illegale decreto, pomposamente detto «decreto sicurezza»: diventeremo tutti clandestini e sostenitori dei cittadini di altri Paesi, specialmente africani, in quanto «persone», anche se clandestini, a costo della nostra vita. Dobbiamo ubbidire alla nostra coscienza piuttosto che alle sue leggi razziali e disumane. La legge che definisce l’immigrazione come illegalità è un insulto a tutte le Carte internazioni e nazionali sui «diritti», un vulnus alla dottrina sociale della Chiesa e colloca l’Italia tra le nazioni responsabili delle stragi degli innocenti, perseguitati e titolari del diritto di asilo.


Essere «alto» ed essere »grande»
Lei non è e non sarà mai uno «statista» se sente il bisogno di fare vedere alle sue donnine i filmati che lo ritraggono tra i «grandi». Per essere «grande», non basta rialzare le suole delle scarpe, ma occorre avere una visione oltre se stesso, una visione «politica» che a lei è estranea del tutto, incapace come è di vedere oltre i suoi interessi. Per potere emergere dallo squallore in cui lei è maestro, ha profuso a piene mani il virus dell’antipolitica, il qualunquismo populista, trasformando la «polis» da luogo di convergenza di ideali e di interessi a mercato di convenienza e di sopraffazione. Lei, da esperto di vecchio pelo, ha indotto i cittadini ad evadere il fisco che in uno Stato democratico è prevalentemente un dovere civile di solidarietà e per un cristiano un obbligo di coscienza perché strumento di condivisione per servizi essenziali alla corretta e ordinata convivenza civile e sociale. Durante il suo governo le tasse sono aumentate perché incapace di porre un freno alla spesa pubblica che anzi galoppa come non si è mai visto. Non faccia confusione tra «essere alto» e «essere grande», come insegna Napoleone che lei ben volentieri scimmiotta, senza riuscire ad eguagliare l’ombra del dittatore.
Lei non può negare di essere stato piduista (tessera n. 1816) e forse di esserlo ancora, se come sembra, con il suo governo cerca di realizzare la strategia descritta nei documenti sequestrati al gran maestro Licio Gelli, a Castiglion Fibocchi (Comunicato Ansa del 17 marzo 1981 ore 12:18, da cui emerge il suo numero di tesserato; cf intervista di Licio Gelli su Repubblica.it del 28-09-2003).

La maledizione italiana
A lei nulla importa dei valori religiosi, etici e sociali, che usa come stracci a suo comodo esclusivo, senza esimere di vantarsi di essere ossequioso degli insegnamenti etici e sociali della Chiesa cattolica, di cui si è sempre servito per averne l’appoggio e il sostegno. Partecipa convinto al «Family-Day» in difesa della famiglia tradizionale, monogamica formata da maschio e femmina e poi ce lo ritroviamo con prostitute a pagamento che registrano la sua voce nel letto di Putin; oppure spogliarelliste che lei ha nominato ministre: è lecito chiedersi, in cambio di cosa? Come concilia questo suo comportamento con le sue dichiarazioni di adesione agli insegnamenti della Chiesa cattolica? La «corrispondenza d’amorosi sensi» tra lei, il Vaticano e la gerarchia cattolica è la maledizione piombata sull’Italia ed una delle cause del progressivo e costante allontanamento dalla Chiesa delle persone migliori. I prelati, come sempre nella storia, fanno gli affari loro e lei che di affari se ne intende si è lasciato usare ed ha usato senza scrupoli offrendo la sua collaborazione e cercando quella della cosiddetta «finanza cattolica» legata a doppia mandata con il Vaticano. Se volesse avere la documentazione di legga il molto istruttivo saggio di Ferruccio Pinotti e Udo Gümpel, «L’unto del Signore», BUR, Rizzoli, Milano 2009.
Gli ecclesiastici, da perfetti «uomini di mondo, hanno capito che con lei al governo potevano imporre al parlamento leggi e decreti di loro interesse, utilizzandolo quindi come braccio secolare. Per questo obiettivo, devono però rinunciare alla loro religiosità e adeguarsi alla paganità del potere che esige la contropartita. Lei, infatti, è sostenuto dall’Opus Dei, da Comunione e Liberazione e da tutte le organizzazioni e sètte cattoliche che si lasciano manovrare a piacimento con lo spauracchio dei «comunisti» e con l’odore satanico dei soldi.
Il Vaticano e i vescovi, non essendo profeti, ma esercenti gestori di una ditta pagana, non hanno saputo o voluto cogliere le conseguenze nefaste che sarebbero derivate al Paese da questo connubio incestuoso; di fatto sono caduti nella trappola che essi stessi e lei avevate preparato. L’incidente di Vittorio Feltri, da lei, tramite la famiglia, nominato direttore del suo «Il Giornale» con cui uccide sulla pubblica piazza Dino Boffo, direttore di «Avvenire» portavoce della Cei, va oltre le vostre intenzioni e come un granellino si sabbia inceppa il motore. Oppure, secondo l’altra vulgata, tutto sarebbe stato progettato da lei e Bertone per permettere a questi di mettere le mani sulla Cei e a lei di fare tacere un sussurro appena modulato di critica sui suoi comportamenti disgustosi. Senza volersi arrampicare sugli specchi forse si è verificato un combinato disposto, non nei tempi e nelle forme da voi progettato.
Il giorno 7 agosto 2009, in un colloquio riservato con il cardinale Angelo Bagnasco, lo misi in guardia: «Stia attento – gli dissi – e si prepari alla guerra d’autunno perché con la nomina di Feltri al Giornale di Berlusconi (20-07-2009), la guerra sarà totale e senza esclusione di colpi. Berlusconi non può rispondere alle domande di la Repubblica e non può andare in tv a dare spiegazioni. Può continuare a negare sulle piazze per gli allocchi, ma nemmeno lui, menzognero di professione potrebbe negare davanti a domande precise e contestazioni puntuali. Per questo non lo farà mai, tanto meno in Parlamento. Non ha che un mezzo: sguazzare nel fango facendolo schizzare su tutti e su tutto, in base al principio che se tutto è infangato, nessuno è infangato». Il cardinale mi guardò come stupito e incredulo, reputando impossibile la mia previsione. Credo che ora si morda le labbra.
Eppure credo anche che lei sia finito: per la finanza internazionale e per gli interessi di coloro che lo hanno sostenuto, Vaticano compreso, lei ora è ingombrante e impresentabile e deve essere sostituito, ma lei non cadrà indenne, farà più danni che potrà, un nuovo Sansone in miniatura. Lei sa che deve andarsene, ma sa anche che passerà alla storia non come quel «grande, immenso» presidente che è stato lei, ma come «l’utilizzatore finale di prostitute che altri pagavano per conto suo». Non c’è che dire: lei è un grande in bassezza e amoralità.

Spergiuro
Nella trappola non è caduto il popolo di Dio, formato da «cristiani adulti» che tanto dispiacciano al papa «pro tempore» Benedetto XVI: lei non potrà mai manipolarli come non potrà mai possedere le coscienze dei non credenti austeri, cultori della laicità dello Stato che lei vilipende e svende, sempre e comunque, per suo inverecondo interesse. Lei ha la presunzione ossessiva di definirsi liberale, ma non sa cosa sia il liberismo, mentre è l’ultima caricatura di promettente e decadente comunista sovietico di stampo breshnieviano, capace di usare il popolo per affermare la propria ingordigia patologica di potere. D’altronde il suo amico per la pelle non è l’ex «kgb» Vladimir Vladimiroviè Putin, nella cui dacia è ospitato secondo la migliore tradizione comunista italiana?
Dal punto di vista della morale cattolica, lei è uno spergiuro perché ha giurato sulla testa dei suoi figli, senza pudore e alcuni giorni dopo il «ratto di Noemi», ha dato dello stesso fatto diverse versioni differenti, condannando se stesso e la testa dei suoi figli alla pena dello spergiuro che già Cicerone condannava con la «rovina» e l’esposizione all’umana infamia: «Periurii poena divina exitium, humana dedecus – La pena divina dello spergiuro è la rovina e l’infamia/il disprezzo degli uomini» (De legibus, II, 10, 23; cf anche De officis, III, 29, 104;in CICERONE, Opere politiche e filosofiche, a c. di Leonardo Ferrero e Nevio Zorzetti, vol. I, UTET, Torino, 1974, risp. p. 489 e p. 823). Anche il Diritto Canonico, per sua informazione, riserva allo spergiuro «una giusta pena» (CJC, can. 1368), demandata all’Autorità, in questo caso il papa, che avrebbe dovuto comminarle la pena canonica, invece di indirizzarle una lettera diplomatica per il g8 e i suoi «deferenti saluti». Non ci può essere deferenza, tanto meno papale, per un uomo che ha toccato il fondo della dignità politica e morale.
Gli ultimi fatti di Villa Certosa e Palazzo Grazioli hanno sprofondato lei (non era difficile), ma anche l’Istituto Presidenza del Consiglio in un letamaio senza precedenti. Mai l’Italia è stata derisa nel mondo intero (ormai da quattro mesi continui) a causa di un suo presidente del consiglio che, su denuncia della moglie, frequenta le minorenni e sempre per ammissione della moglie che lo frequenta da oltre trent’anni, per cui si presume lo conosca bene, è malato e come un dio d’altri tempi esige per la sua perversione, sacrifici di giovani vergini per nascondere a se stesso i problemi del tempo che inesorabilmente passa, nonostante il trucco abbondante.

Affari privati o deriva di Stato?
Lei dice di volere difendere la sua privacy, ma non c’è privacy per uno che ha portato i suoi fatti «privati» in tv attaccando indecorosamente la sua stessa moglie che ha intrapreso la strada del divorzio. Forse lei ha dimenticato che sull’immagine della sua «felice famiglia italiana» lei ha costruito se stesso e la sua fortuna politica ed economica. Lei si comporta per quello che è: uno spaccone che in piazza si vanta di tutto ciò che non ha mai fatto e poi pretende che nessuno ne parli. Se lei mette il segreto di Stato sulle sue ville, queste diventano ipso facto «affare politico» perché lei le usa anche per incontri istituzionali e quindi fanno parte dell’Istituzione della presidenza del consiglio. Lei non ha diritto alla vita privata, quando si comporta da uomo pubblico e promette carriere tv o posti in parlamento a donnine compiacenti che la sollazzano nel suo «privato». Non è lei che ha detto in una intercettazione, parlando con Saccà che «le donne più son cattoliche più son troie»? Può spiegare, di grazia, il significato di queste parole altamente religiose e rispettose delle donne e indicarci a chi si riferiva? C’entrano le due donne che siedono nel suo governo e che si vantano di essere cattoliche: la Carfagna e la Gelmini?
Lei e suoi paraninfi continuate a dire che si tratta di questioni private senza rilevanza pubblica, sapendo di mentire ancora e senza pudore. Sarebbero affari privati se Silvio Berlusconi non fosse presidente del consiglio che alle donnine che gli accompagnano anche a pagamento, non promettesse incarichi in aziende pubbliche (tv) o posti in parlamento se non addirittura al governo. Vorrei chiederle per curiosità: quali sono i meriti e le benemerenze delle ministre Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini per essere assurte, non ancora quarantenni, a posti di rilievo nel suo governo? Perché Mara Carfagna posava nuda o la Gelmini prendeva l’abilitazione in Calabria?
Le sue ville sono ancora sotto la tutela del segreto di Stato e quindi guardate a vista da polizia, carabinieri, esercito? A spese di chi? Può ancora dire che sono residenze private? Fu lei in persona ad andare dal suo devoto suddito Bruno Vespa a rispondere pubblicamente a suo moglie, Veroni Lario, rendendo pubblici i fatti che la riguardavano e attaccando sua moglie senza alcuna pietà, facendo pubblicare dal suo «killer mediatico» le foto di sua moglie a seno nudo di quando faceva l’attrice. Non credo che lei possa dire che le sue vicende sono private perché ci riguardano tutti, come cittadini e come suoi «sovrani» costituzionali perché una cosa è certa: noi non abdicheremo mai alla nostra dignità di cittadini sovrani figli orgogliosi della nostra insuperabile Costituzione. Noi non permetteremo mai che lei diventi il «padrone» della nostra dignità.
Per lei è cominciato l’inizio della fine perché il suo declino è iniziato nel momento stesso in cui è andato nella tv di Stato compiacente e, senza contraddittorio, alla presenza del solo cerimoniere e maggiordomo fidato, ha cominciato a farfugliare bugie, contraddizioni, falsità che non hanno retto l’urto dei fatti crudi. Se lei fosse onesto, anche solo per una parte infinitesimale, dovrebbe rassegnare le dimissioni, come aveva promesso nel suddetto, compiacente recital.

Strategie convergenti
Lei può fare affari col Vaticano e chiudere nel cassetto morale e dignità, ma sappia che il Vaticano non è la Chiesa, per nostra fortuna e per sua e vostra disgrazia. Noi, uomini e donne semplici, vogliamo onorare e difendere la nostra dignità e la nostra fede, contro ogni tentativo di manipolazione e di incesto tra altare e politica. Purtroppo lei, supportato da parte della gerarchia, ha fatto scadere la «politica» da arte a servizio del bene comune a mercimonio di malaffare e a sentina maleodorante. Le istituzioni cattoliche che lo hanno appoggiato ne portano, con lei, la responsabilità morale, in base al principio giuridico della complicità.
Strana accoppiata: i difensori della moralità ufficiale, costretti a tacere per mesi di fronte a comportamenti indegni e a leggi inique, perché lautamente ricompensati o in vista della mancia promessa. Trattasi solo di un baratto di cui i responsabili dovranno rendere conto. I vescovi hanno ritrovato la parola quando si sono visti attaccare, inaspettatamente, da lei con avvertimenti di stampo mafioso (per interposta persona). La gerarchia, in genere felpata e compassata, in questo frangette è risorta come un sol uomo, arruolando anche il papa alla bisogna, ma cogliendo anche l’occasione per dare corpo alle vendette interne e regolare i conti tra ruiniani e bertoniani. Come insegna l’amabile Andreotti «la vendetta è un piatto che si gusta freddo». Strategie convergenti che hanno sprigionato il disgusto del popolo cattolico e dei cittadini che ancora pensano con la propria testa.

Ripudio
Io, Paolo Farinella, prete mi vergogno della sua presidenza, per me e la mia Nazione e, mi creda, in Italia siamo la maggioranza che non è quella elettorale, ottenuta da una «legge porcata» che ben esprime l’identità della sua maggioranza e del governo e di lei che lo presiede (o lo possiede?). Lei potrà avere il sostegno del Vaticano (uno Stato estero) e della Cei che con il loro silenzio e le loro arti diplomatiche condannano se stessi come complici di ingiustizia e di immoralità.
Per questi motivi, per quanto mi concerne in forza del mio diritto di cittadino sovrano, non voglio più essere rappresentato da lei in Italia e all’Estero, io la ripudio come politico e come presidente del consiglio: lei non può rappresentarmi né in Italia e tanto meno all’estero perché lei è la negazione evidente di tutto quello in cui credo e spero di vedere realizzato per il mio Paese. sia perché non mi rappresenta sia perché è indegno di rappresentare il buon nome dell’Italia seria, laboriosa e civile e legale che amo e per la quale lotto e impegno la mia vita. Non importa che lei abbia la maggioranza parlamentare, a me interessa molto di più che non abbia la mia coscienza
Io, Paolo Farinella, prete ripudio lei, Silvio Berlusconi, presidente pro tempore del consiglio dei ministri e tutto quello che rappresenta insieme a coloro che l’adulano, lo ingannano, lo manipolano e lo sorreggono: li/vi ripudio dal profondo del cuore. in nome della politica, dell’etica e della fede cattolica. La ripudio e prego Dio che liberi l’Italia dal flagello nefasto della sua presenza.

Genova 09 settembre 2009

Paolo Farinella, prete


 
Di dottore (del 18/06/2007 @ 11:55:32 in Notizie, linkato 2397 volte)
Pubblico questo articolo che mi è stato inviato via mail da Alessio Rosso:

Vorrei cominciare con la descrizione cronologica degli avvenimenti.pino sradicato in via marconi la notte tra il 16 e 17 giugno
Trovandomi a passare poco dopo le 17 in Via Marconi, per intenderci quella che passa davanti alla Scuola Materna, di provenienza dal Camposanto, dove avevo assistito alle esequie del compianto compaesano Pier Ettore Agasso, ho notato un assembramento di persone nei presi della piccola area verde all’imbocco dello scivolo che porta in via Mario Delpozzo.
Fra le persone presenti, la “collega” consigliere Olivero Michela che mi ha informato brevemente e con palese senso d’impotenza sull’accaduto.
Uno dei pini, o abete (non chiedetemi la varietà), quello più prossimo alla Scuola Altra immagine del pino abbattutoMaterna è stato decapitato e abbattuto.
L
’eroica impresa è stata compiuta nella notte fra Sabato 16 e Domenica 17 Giugno, con il favore delle tenebre, l’azione vigliacca di alcuni individui che non voglio appellare diversamente,si è accanita contro un innocente esemplare della Natura che per fortuna  ancora ci circonda e ci consente  una vita vivibile.
Purtroppo l’oggetto delle angherie, per sua natura non ha potuto in alcun modo difendersi e tanto meno darsi alla fuga, facendo diventare più “eroica” l’azione di questi “vigliacchi individui”.
Il motivo che mi spinge a evidenziare questi fatti e personali considerazioni sul Blog  di Piasco.net è perché credo, così facendo, di raggiungere quella fascia d’età in cui si nascondono i responsabili di tali mirabili imprese.
Voglio precisare che non sto accusando nessuno, tanto meno i famigerati “giovani”, adolescenti allo sbando, per colpa di chi?
Ogni tanto dovremmo anche farci degli esami di coscienza!

A questo punto mi sembra anche doveroso chiarire la mia posizione pubblica  nei confronti di Piaco.net; per quanto mi riguarda lo trovo il sito più informato e che da più informazioni sulla nostra realtà locale e proposte di intrattenimenti.
Cosa che non succede con il nostro sito ufficiale del Comune, ma non è il posto e il momento per polemizzare……
IL BLOG…. è tutt’altra storia, personalmente mi piace e penso di essere uno dei lettori più assidui, anche se non sempre condivido il linguaggio goliardico e irriverente nei confronti delle “autorità”, sarà però un  fatto di età o ….. per dirla con i (sempre Grandi) Nomadi, …ormai fuori dal mito e fuori età!!!!!!
Come amministratore credo che le pungolature degli articolisti del blog, spogliate degli aspetti troppo folkloristici vadano interpretate come spinta a migliorarci e avere un orecchio più sensibile nei confronti di chi volontariamente opera per dare vitalità al nostro paese, senza logiche di parte  o calcoli di voti.

Concludo questa divagazione – precisazione per tornare alla questione in essere; sono sicuro che alcuni lettori del blog conosceranno gli individui sopra citati, perchè la loro stupidità li porterà a vantarsene nei bar o addirittura (appoggiandosi a tecnologie moderne) fotografandosi o filmandosi con i cellulari per poi condividere con gli amici le gesta eroiche di una notte brava!
Con questo non voglio dei delatori e non chiedo a nessuno di fare la “spia”, confido nell’intelligenza di molti di voi che conosco e apprezzo personalmente, e che saprete come riportare sulla retta via questi eroi molto negativi!!!!!! 

Grazie,
spero di non essere stato troppo noioso. 

Rosso Alessio.

 
Di Dulce (del 12/11/2008 @ 11:33:19 in Cultura, linkato 2535 volte)
Volevo segnalare questa splendida rassegna cinematografica che è iniziata sabato scorso.
Una grande iniziativa di integrazione che mi piacerebbe fosse proposta anche nel nostro paese
             
 
CINEMIGRANTE
 
E’ partita da Bagnolo Piemonte l'avventura di CineMigrante, proiezione gratuita di film popolari, italiani e internazionali, rappresentativi delle comunità più numerose residenti nei comuni di Barge e Bagnolo Piemonte (provincia di Cuneo). L'obiettivo di CineMigrante è quello di creare occasioni di incontro, aggregazione e comunicazione tra le culture autoctone e migranti, attraverso la preparazione e la realizzazione di un evento. La migrazione è intesa come occasione di conoscenza reciproca e di scambio culturale e non ridotta a fenomeno di emergenza sociale. Questa rassegna ideata e organizzata dall’Associazione i313 si realizza grazie alla Regione Piemonte che conferma impegno e sensibilità rispetto alle tematiche trattate, alle modalità di azione sul territorio e grazie all’interesse e alla collaborazione dei due comuni che ospitano l’iniziativa e dal Consorzio Monviso Solidale, punto di riferimento sul territorio.

Saranno presenti: 8 film in lingua originale con sottotitoli in italiano scelti dagli stessi abitanti in due paesi ad alta densità migratoria, 1 prima nazionale, 2 prime regionali, film provenienti da Cina, Hong Kong, Italia, Marocco, Francia, Albania e Argentina, 4 rinfreschi realizzati da associazioni locali, produzione di 2 filmati. La migrazione è occasione di scambio culturale e non fenomeno di emergenza sociale. La specificità del progetto risiede nella proiezione di film in lingua originale con sottotitoli in italiano e nella scelta partecipata dei film. Infatti, attraverso un’inchiesta sul territorio svolta nei mesi precedenti alla rassegna, gli abitanti stessi indicano le loro preferenze cinematografiche, contribuendo così alla programmazione delle serate. Si sono voluti coinvolgere in modo particolare i giovani; non a caso 5 film hanno come protagonisti adolescenti e giovani(Secret, Ali zaoua, Xanda, Slogans, la Schivata) e l’apertura è stata affidata a Non pensarci, una commedia italiana fresca e divertente rivelazione dell'ultima stagione.

Oltre ai film ci saranno anche quattro rinfreschi organizzati da associazioni locali: due rinfreschi organizzati dall'Associazione amicizia Italia-Cina (8 novembre e 17 gennaio), gruppo di lavoro composto dai ragazzi cinesi di II generazione e della cosiddetta generazione di mezzo che vivono nei comuni della valle Infernotto e che hanno come obiettivo principale l'interscambio tra le due culture; un rinfresco organizzato dall'Associazione Famiglie 0Insieme per...0 (1 febbraio), che da anni è attiva nel campo dell'inserimento e dell'accoglienza dei nuovi abitanti della zona; il rinfresco sarà organizzato da un gruppo di donne marocchine che frequentano abitualmente un corso di italiano per stranieri a Barge e che preparerà una merenda con dolci e specialità marocchine; un rinfresco organizzato dall'Associazione Culturale Italo-Albanese Vatra (22 novembre) con sede a Torino e attiva su tutto il territorio regionale.

I comuni di Barge (7646 abitanti) e Bagnolo Piemonte (5832 abitanti), situati a 5 km di distanza tra loro nella Valle Infernotto in provincia di Cuneo, rappresentano dei luoghi privilegiati e molto particolari in relazione ai movimenti migratori. Queste due cittadine ospitano infatti un'eccezionale percentuale di migranti residenti sul territorio in relazione al totale della popolazione: a Bagnolo la percentuale di residenti stranieri è del 8,7% (511 residenti) e a Barge è del 10,6% (815 residenti). Quello che rende particolare il contesto di questi due comuni è la presenza di una delle comunità cinesi più grandi d'Italia. Circa due terzi della popolazione straniera è infatti di origine cinese. L'immigrazione in questi luoghi si è sviluppata attorno al lavoro nelle cave di pietra, in cui i cinesi residenti lavorano come scalpellini. Il resto della popolazione straniera residente è composta prevalentemente da persone provenienti dal Marocco, dall'America Latina, e da paesi dell’este Europa.

Gli ingressi alle rassegne sono gratuiti
per maggiori informazioni  www.associazione313.org
 
Tutte le proiezioni saranno in versione originale con sottotitoli in italiano. Ogni sera saranno proiettati degli estratti del video realizzato a Barge e a Bagnolo nei mesi precedenti alla rassegna che testimoniano la scelta partecipata dei film.

Sabato 15 novembre – BARGE – Cinema Comunale – via Cavallotta
ore 21:00 Secret di Jay Chou (Zhou Jielun), TAIWAN 2007,
V.O.con sott. it. con Jay Chou (Zhou Jielun), Kwai Lun-Mei (Gui Lunmei), Anthony Wong (Huang Qiusheng), Alice Tzeng (Zeng Kaixuan).

Jay, un giovane prodigio del pianoforte, approda ad una prestigiosa scuola di musica in cui incontra Rain, di cui si innamora perdutamente...ma un misterioso segreto renderà drammatico un legame fino ad allora perfetto. Primo film del celebre cantante cinese Jay Chou.

Sabato 22 novembre – BAGNOLO PIEMONTE Teatro Silvio Pellico, via Marconi 1
ore 21:00 Parrulat (Slogans) di Gjergj Xhuvani
ALBANIA/FRANCIA 2001, 90', V.O. con sott. it. con Artur Gorishti, Birce Hasko, Agim Qirjaqi, Luiza Xhuvani, Niko Kanxheri, Robert Ndrenika André
 
Un giovane professore di biologia, è stato destinato ad una scuola elementare sulle montagne albanesi. Da subito si troverà di fronte alle curiose ossessioni del preside e alle grottesche richieste del partito. L'opera che ha portato il regista Gjergj Xhuvani al successo internazionale.

A seguire rinfresco con specialità albanesi a cura dell'Associazione Italo-Albanese Vatra

sabato 29 novembre – BARGE – Cinema Comunale – via Cavallotta
ore 21:00 L’esquive (La schivata) di Abdellatif Kechiche
FRANCIA 2003, 117', V.O. con sott. it. con Osman Elkharraz, Sara Forestier, Sabrina Ouazani, Nanou Benhamou
 
Periferia parigina. Due adolescenti, Lidia e Krimo, preparano con i compagni di classe la recita scolastica. Il teatro permetterà loro di parlare un linguaggio comune in una banlieu abitata da tante culture diverse. giovanissimi interpreti spontanei e intensi.

sabato 17 gennaio – BARGE – Cinema Comunale – via Cavallotta
ore 20:45 Apertura e rinfresco a cura dell’Associazione Amicizia Italia Cina “Zhong yi you yi”
ore 21:15 La città proibita, di Zhang Yimou (Zh¨¡ng Yìmóu)
CINA/HONG KONG, 2006, 111', V.O. con sott. it. - Con Chow Yun-Fat(Zh¨­u Rùnf¨¡), Gong Li (G¨¯ng Lì), Jay Chou (Zhou Jielun)

C’era una volta, nella Cina del decimo secolo, la grande dinastia dei Tang. Nella città imperiale lo sfarzo e la ricchezza si respirano ovunque; ma, come in ogni famiglia e favola che si rispettino, il segreto e l'intrigo sono dietro l’angolo.

venerdì 23 gennaio – BAGNOLO PIEMONTE - Teatro Silvio Pellico, via Marconi 1
ore 21.00 La historia oficial (La storia ufficiale) di Luis Puenzo
ARGENTINA 1985, 112', V.O. con sott. it. con Héctor Alterio, Norma Aleandro, Chunchuna Villafañe, Hugo Arana Buenos Aires, 1983.
 
Alicia, donna realizzata e insegnante di storia, ritrova una vecchia amica scampata alla dittatura argentina. L’incontro le farà aprire gli occhi sulla storia del proprio paese e sulle orribili verità nascoste dal marito. Vincitore del Premio Oscar come miglior film straniero nel 1986.

domenica 1 febbraio – BARGE – Cinema Comunale – via Cavallotta
ore 15.00 Ali Zaoua, prince de la rue (Ali Zaoua, principe della strada) di Nabil Ayouch
MAROCCO/FRANCIA/TUNISIA/ BELGIO 2000, 105', V.O. con sott. it. con Mounïm Kbab, Mustapha Hansali, Hicham Moussoune.
 
Il sogno e le vicissitudini di quattro bambini di Casablanca, costretti ad affrontare la dura vita di strada, con l'unico conforto della loro amicizia. Un film intenso e commovente.

A seguire, merenda con specialità marocchine a cura del gruppo Incontro di donne - Associazione Famiglie “Insieme per...”.

domenica 8 febbraio – BAGNOLO PIEMONTE - Teatro Silvio Pellico, via Marconi 1
ore 21.00 Proiezione del video realizzato nell'ambito del progetto Sguardi Migranti – Programma Gioventù in Azione
ore 21.30 Xanda di Marco Mak Chi Sin,
CINA/HONG KONG, 2003, 92', V.O.con sott. it. con Sang Wei-Lin, Zhao Zi-Long, Zhang Hong-Jun, Ni Jing-Yang.
 
Qiang ragazzo di campagna campione di Wushu decide di trasferirsi in città. Una serie di vicissitudini lo portano a scoprire una nuova arte marziale, chiamata Xanda, tanto appassionante quanto estrema.
 
LINK DIRETTO AL PROGRAMMA
 
 
Di dottore (del 15/10/2008 @ 11:24:12 in Eventi, linkato 2121 volte)
Venerdì 17 ottobre alle ore 20:30
tutti i giovani di Piasco e Sant’Antonio dalla 1a superiore in su sono invitati davanti al piazzale della Parrocchia di Piasco.

Perché???
Ci sarà un gioco ambientato nelle fredde nevi delle montagne..

LA CACCIA ALLO YETI

Munitevi di voglia di avventura, cervello attivo e muscoli tonici.. dovrete catturare lo Yeti prima che sia lui a catturare voi!

Ci divertiremo e… …chissà che non ci scappi uno spuntino!

Avremo occasione per rincontrarci dopo le vacanze estive e perché no incontrarci per la prima volta…
e cominciare un nuovo anno di gruppo giovanissimi, giovani e…
un nuovo gruppo intermedio tutto in fase di costruzione ..

Vi aspettiamo!

Don Rocco, Don Vittorio, Don Bernardino e gli Animatori
 
Di Dulce (del 23/01/2010 @ 10:43:42 in Eventi, linkato 2371 volte)

Nel 2008 vi avevo segnalato la rassegna CINEMIGRANTE http://blog.piasco.net/dblog/pubblicazioni.asp?d=20081112

Avevo anche scritto :

“Una grande iniziativa di integrazione che mi piacerebbe

fosse proposta anche nel nostro paese”

Copio e incollo il programma forse stavolta a qualcuno viene la voglia di tentare……

Terminata da poco la VI edizione di CINEMAinSTRADA che ha registrato ben 3.500 spettatori, l’Associazione Culturale i313 ha avviato dal 14 novembre 2009 la II edizione di CineMigrante la cui seconda parte si svolgerà fino al 13 febbraio 2010 nei Comuni di Bagnolo Piemonte e Barge. Da quest'anno CineMigrante rientra nel circuito del Festival Itinerante di Cinema di Comunità, un progetto dell'Associazione i313 suggerito e sostenuto dalla Regione Piemonte che unisce le manifestazioni CINEMAinSTRADA e CineMigrante, inserendole in una dimensione territoriale più ampia che coinvolge diverse località del territorio piemontese ad alta densità migratoria ispirandosi alla filosofia del cinema di comunità, che coniuga la dimensione artistica e culturale con quella sociale, relazionale e comunitaria.

Le specificità di CineMigrante consistono nella proiezione gratuita di film in lingua originale sottotitolati in italiano e nel coinvolgimento delle comunità locali sia nella scelta delle pellicole che nella organizzazione e promozione dell’evento. Ne scaturisce una rassegna eclettica e originale che mescola lingue e paesaggi, generi e stili, proponendo film popolari, italiani e internazionali, rappresentativi delle comunità più numerose residenti nei due Comuni cuneesi. La scelta partecipata dei film si è svolta attraverso un’inchiesta-video sul territorio realizzata nei mesi precedenti la rassegna dall’Associazione i313 con la collaborazione dei ragazzi del doposcuola di Barge 'La formica'. Durante questa fase un gruppo di giovanissimi di varie provenienze nazionali ha affiancato la troupe sul territorio intervistando gli abitanti sui loro gusti cinematografici. Con le riprese realizzate è stato prodotto un divertente video che documenta il lavoro di indagine e che sarà proiettato ogni sera prima dei film.

La programmazione è divisa in due parti da 4 proiezioni l’una. La prima parte si è svolta dal 14 novembre al 4 dicembre 2009 ed ha registrato la partecipazione di un folto pubblico. Le pellicole sono provenienti da Cina, Hong Kong, Taiwan, Italia, Francia e Argentina, sono soprattutto all'insegna della commedia (Una vita difficile, Cercando una stella, Generazione 1000 euro, Conversationes con mamà) ma non mancano i film d'amore (Cercando una stella e Secret) e di avventura (La foresta dei pugnali volanti e La battaglia dei tre regni). In linea con una composizione demografica caratterizzata da una forte presenza di giovani famiglie si è voluta dedicare un'attenzione particolare alle tematiche giovanili (Generazione 1000 euro, Cercando una stella e Secret) e femminili (Insh'Allah Dimanche e Conversationes con mamà). L'apertura e la chiusura della rassegna sono dedicate alla Cina, paese dal quale proviene la maggior parte dei migranti dei due comuni, con due film che sono all'insegna dell'epica e delle arti marziali, elementi fortemente apprezzati dal pubblico cinese. Il primo, La foresta dei pugnali volanti del mostro sacro Zhang Ymou, ha conseguito un enorme successo sia in Asia che nei paesi occidentali; l'ultimo, La battaglia dei tre regni del celebre John Woo, uscito da poco nelle sale italiane dopo aver riempito quelle del continente asiatico. Il cinema viene utilizzato come strumento trasversale e universale capace di raccontare storie e culture che possano contrastare i pregiudizi sulle popolazioni migranti. La migrazione è intesa come occasione di conoscenza reciproca e di scambio culturale e non come fenomeno di emergenza sociale.

TUTTE LE PROIEZIONI SONO GRATUITE E IN VERSIONE ORIGINALE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO

PROGRAMMA:

Ogni sera sarà proiettato anche un divertente video che documenta il lavoro di indagine svolto nei mesi precedenti la rassegna per la realizzazione della scelta partecipata dei film con gli abitanti dei due paesi coinvolti.

Sabato 23 gennaio 2010 – BAGNOLO PIEMONTE Teatro Silvio Pellico, via Marconi 1
ore 20:45 Apertura e rinfresco a cura del Comune di Bagnolo Piemonte
ore 21:15 'Cercando una stella' di Andrew Lau - HONG KONG 2009, 117', V.O. con sott. it. Con Andy Lau Tak-Wah, Shu Qi, Denise Ho Wan-Si, Zhang Hanyu, Lam Ka-Wah, Zhang Xinyi, Maria Cordero, ecc. Una raffinata commedia incentrata sulla domanda se le differenze di classe sociale abbiano o meno un ruolo nelle storie d’amore, Andy Lau ritorna al genere sentimentale, dopo una parentesi epica, sotto la direzione di Andrew Lau.

Sabato 30 gennaio 2010 – BARGE – Cinema Comunale – via Cavallotta
ore 21.00
Generazione 1000 euro di Massimo Venier, ITALIA 2009, 101’
con Valentina Lodovini, Carolina Crescentini, Paolo Villaggio, Natalino Balasso, Francesco Mandelli, Alessandro Tiberi, Francesco Brandi, Francesca Inaudi, Roberto Citran, Lucia Ocone. Una commedia ambientata a Milano sulle figure di diversi trentenni alle prese con il problema del precariato occupazionale tra mancate prospettive di carriera, l'affitto da pagare e amori che sembrano risentire della stessa incertezza dell'ambito lavorativo.

Sabato 6 febbraio 2010 – BAGNOLO PIEMONTE Teatro Silvio Pellico, via Marconi 1
ore 21.00
Conversaciones con mamà (Conversazioni con mamma) di Santiago Carlos Oves, ARGENTINA 2004, 90', V.O. con sott. it. con China Zorrilla, Eduardo Blanco, Ulises Dumont, Silvina Bosco. La crisi in Argentina attraverso il rapporto tra Jaime, cinquantenne di successo e l'anziana madre che vive una seconda giovinezza. Commedia brillante.

Sabato 13 febbraio 2010 – BARGE – Cinema Comunale – via Cavallotta
ore 21.00
La battaglia dei tre regni di John Woo, CINA 2008, 125', V.O.con sott. it., titolo originale Chi bi; Con Tony Leung, Takeshi Kaneshiro, Zhang Fengyi, Chen Chang, Wei Zhao. Ottanta milioni di dollari fanno del film la produzione più costosa della storia del cinema cinese; un epico kolossal sulla battaglia di Red Cliff

 

(fonte TargatoCN)

http://www.associazione313.org/index.html

 
 
Di beppe.olivero (del 14/05/2011 @ 09:34:04 in Urbanistica, linkato 2429 volte)
Sulla Variante Strutturale al Piano Regolatore, che la nostra amministrazione comunale sta discutendo ed approvando in queste settimane, il Gruppo Vas ha espresso (e scritto) la sua posizione “neutra” di cittadini piaschesi che si propongono di tutelare gli interessi di tutta la collettività. Lungi dall'essere una posizione definitiva e “chiusa” a nuove idee e proposte, il gruppo vuole sperimentare sul nostro blog un po' di democrazia partecipativa “dal basso” invitando tutti i piaschesi ad esprimere spontaneamente ed in forma palese (quindi non saranno presi in considerazione gli interventi anonimi) la propria opinione in proposito. Stiamo valutando anche la possibilità di effettuare un sondaggio serio online riducendo a 4-5 quesiti fondamentali la proposta della Variante che sarà discussa fra qualche settimana nella conferenza dei servizi con tutte le parti in causa. Il Vas ha chiesto di partecipare per contribuire a portare le istanze di tutta la popolazione. Pubblichiamo qui di seguito copia delle osservazioni e proposte inviate dal Vas all'amministrazione comunale e, per chi se lo fosse perso, l'articolo pubblicato sul Corriere con l'intervista al portavoce del gruppo Giampiero Mattio. Leggete, commentate e passate parola, quindi, in particolare giovani e famiglie giovani direttamente interessate dallo sviluppo futuro di Piasco.


All’attenzione del signor Sindaco del comune di Piasco Roberto Ponte a seguito del Consiglio comunale tenutosi mercoledì 30 marzo 2011 in cui è stata approvata la “Variante strutturale al piano regolatore – Documento programmatico art.31 TER L.R. 56/77 e art. 2 L.R. 1/2007 e documento tecnico di verifica V.A.S., desideriamo esprimere nuovamente il nostro punto di vista sugli interventi riguardanti: - la nuova piazza Biandrate ed il nuovo insediamento da 8000mc posto sull’attuale proprietà Isaia a pochi metri dalla proprietà della Casa di riposo; - destinazione d’uso/vendita delle attuali scuole medie e del relativo campo da calcio e la nuova area servizi da destinarsi sui terreni che fiancheggiano la strada provinciale nel tratto che va dalla rotonda per Costigliole fino al semaforo nelle vicinanze delle scuole elementari attualmente ad uso agricolo; Riflessioni: in merito alla nuova piazza Biandrate e al nuovo insediamento adiacente il VAS intende rimarcare il consenso a lavori che permettono di migliorare la vivibilità del nostro comune utilizzando spazi peraltro già urbanizzati (area Isaia), ci chiediamo se questo nuovo insediamento edilizio potrebbe essere sostituito da un’area verde adiacente alla piazza considerando che attualmente nel nostro comune sono già approvati almeno un centinaio di nuovi alloggi che non corrispondono alla crescita demografica del paese (vedi relazione arch. Rudella). In particolare per quanto concerne questo nuovo cantiere riteniamo sia opportuno pensare però all’avvenire garantendo più spazio possibile alla struttura della Casa di riposo in vista di futuri anche se attualmente impensabili nuovi ampliamenti. Area di servizi: considerato che già oggi abbiamo in centro un campetto che i nostri ragazzi possono usare liberamente e gratuitamente al pomeriggio, le chiediamo se un nuovo campo (qualora questo venisse smantellato)sarà un servizio per tutta la gioventù di Piasco o se sarà un’area riservata esclusivamente alle società calcistiche in quanto impianto sportivo da doversi mantenere in perfetta efficienza. Siamo del parere che si debba riflettere insieme se ne vale veramente la pena privare di un bene storico l’intera popolazione per favorirne una minima parte; resta certo il fatto che se il terreno dell’attuale scuola media con annesso campetto verrà venduto, si potrebbe valutare la possibilità di scambiare scuola e campo con l’ultimo lotto da costruire di via Mario del Pozzo confinante con il viale al fine di ricavarci un parco cittadino . Vantaggi che deriverebbero dall’usufruire dell’attuale area COESP: - si creerebbe un “polmone verde” in una zona fortemente urbanizzata migliorandone la qualità estetica; - facile accesso alla popolazione vista la centralità del sito (non si attraverserebbe la provinciale); - vicinanza con il polo scolastico /palestra; - si creerebbe uno spazio di cui gli alunni delle scuole (in primis le medie) potrebbero usufruire. Per quanto riguarda il nuovo campo da calcio riteniamo sensato che questo sia collocato nelle vicinanze del polo scolastico/sportivo quindi condividiamo la scelta di vincolare il terreno che fiancheggia la strada provinciale ad area servizi, siamo però convinti che vada posta sotto vincolo l’intera area di circa 40000mq (prima proposta) in quanto questo è l’unico strumento per salvarla dalla cementificazione futura che, come spiegato durante il Consiglio comunale dall’arch. Rudella proseguirà allineandosi al perimetro dell’attuale terreno vincolato. Siamo certi che quest’area dalle pregiate caratteristiche agricole vada tutelata con un vincolo che ne mantenga tale vocazione. Infine per quanto concerne la necessità di una sala festeggiamenti proponiamo di ricercare la soluzione fra i vari locali di cui il Comune dispone evitando di consumare nuovo territorio e risparmiando spese di realizzazione e gestione. In questo senso possono essere utili anche le esperienze e le scelte di buon senso adottate in Comuni vicini a noi (Busca ,Roccabruna). In conclusione , il VAS Circolo di Piasco ritiene prioritario che al più presto vengano definiti i limiti entro cui contenere il consumo di territorio fertile del nostro Comune anche per salvaguardare alle generazioni future un’area prossima al polo scolastico-sportivo da destinarsi alla creazione di un grande parco cittadino. L’idea che la crisi economica fermerà la corsa alla cementificazione, riteniamo non sia una garanzia sufficiente a tutelare il territorio di Piasco che non è illimitato, anzi, ben delimitato dalla morfologia del fondovalle. Se non modifichiamo l’attuale concezione di sviluppo, cosa lasceremo ai nostri figli e nipoti? Distinti saluti. Piasco, 7 maggio 2011 IL PRESIDENTE

http://blog.piasco.net/public/dblog/articolo%20variante0001.pdf
 
Di cagio (del 06/07/2007 @ 07:52:23 in generale, linkato 1947 volte)
Visto che dottore ha detto che me la tiro piùu di ***** ****** vedo di dargliene un motivo:
Stasera giovani, Canun ed io partiamo per Pamplona dove festeggeremo San Fermin, io ritroverò compagni di università in Danimarca, sarà Fiesta e correremo l'Encierro.
Visto che la tradizionale corsa si fa vestiti di bianco e rosso e con un giornale arrotolato come "portafortuna - difesa dai tori" ho pensato che non dobbiamo per forza correre col Diario di Navarra in mano, ma va bene anche qualunque altro giornale (Il Corriere di Navarra, Navarra Oggi, La Gazzetta di Navarra...) ; - )
A questo punto ci mettiamo all'asta: cosa guadagnamo a fare la foto con un giornale arrotolato al posto di un altro? Poi le foto le mettiamo sul blog, e visto che non capita tutti i giorni che tre piaschesi si facciano rincorrere per le vie di Pamplona con una giornale in mano, e le fotogallery sono piuttosto viste, possiamo essere dei semi testimonial... fate le vostre offerte!

Poi quando torno dalla fiesta scrivo anche qualcosa di serio... ho due o tre chicche pronte!
 

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