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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
nov07ven
Di cagio (del 07/11/2008 @ 19:02:23, in generale, linkato 2327 volte)
Pubblico il comunicato ufficiale del comitato con la prima parte dei dati del sondaggio, il file dettagliato lo potete scaricare da qua.

Dopo una settimana di elaborazioni sono ora disponibili i dati ufficiali del sondaggio popolare “Sindaco come ti vorrei” promosso dal comitato la Boulé.
I numeri e le percentuali che troverete nel file sono relativi alle “domande chiuse”, ovvero:
dati anagrafici anonimi dei partecipanti al sondaggio (sesso,età, titolo di studio, occupazione, lavora a Piasco);
la risposta 1 (Come valuta la qualità dell’ambiente cittadino in cui vive?); la risposta 4 (Nuove proposte per il paese);
la risposta 5 (A chi vorrebbe si ponesse maggiore attenzione? Categoria di persone a cui l’amministrazione dovrebbe interessarsi maggiormente);
la risposta 6(Caratteristiche del suo sindaco ideale);
la risposta 7 (Chi potrebbe soddisfare le sue esigenze come sindaco? E come giunta?).

SI PRECISA INFINE CHE LE AMPIE MOTIVAZIONI PORTATE A SOSTEGNO DELLE RISPOSTE VERRANNO ELABORATE E PUBBLICATE IN SEGUITO.
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nov12mer
Di Dulce (del 12/11/2008 @ 11:33:19, in Cultura, linkato 2530 volte)
Volevo segnalare questa splendida rassegna cinematografica che è iniziata sabato scorso.
Una grande iniziativa di integrazione che mi piacerebbe fosse proposta anche nel nostro paese
             
 
CINEMIGRANTE
 
E’ partita da Bagnolo Piemonte l'avventura di CineMigrante, proiezione gratuita di film popolari, italiani e internazionali, rappresentativi delle comunità più numerose residenti nei comuni di Barge e Bagnolo Piemonte (provincia di Cuneo). L'obiettivo di CineMigrante è quello di creare occasioni di incontro, aggregazione e comunicazione tra le culture autoctone e migranti, attraverso la preparazione e la realizzazione di un evento. La migrazione è intesa come occasione di conoscenza reciproca e di scambio culturale e non ridotta a fenomeno di emergenza sociale. Questa rassegna ideata e organizzata dall’Associazione i313 si realizza grazie alla Regione Piemonte che conferma impegno e sensibilità rispetto alle tematiche trattate, alle modalità di azione sul territorio e grazie all’interesse e alla collaborazione dei due comuni che ospitano l’iniziativa e dal Consorzio Monviso Solidale, punto di riferimento sul territorio.

Saranno presenti: 8 film in lingua originale con sottotitoli in italiano scelti dagli stessi abitanti in due paesi ad alta densità migratoria, 1 prima nazionale, 2 prime regionali, film provenienti da Cina, Hong Kong, Italia, Marocco, Francia, Albania e Argentina, 4 rinfreschi realizzati da associazioni locali, produzione di 2 filmati. La migrazione è occasione di scambio culturale e non fenomeno di emergenza sociale. La specificità del progetto risiede nella proiezione di film in lingua originale con sottotitoli in italiano e nella scelta partecipata dei film. Infatti, attraverso un’inchiesta sul territorio svolta nei mesi precedenti alla rassegna, gli abitanti stessi indicano le loro preferenze cinematografiche, contribuendo così alla programmazione delle serate. Si sono voluti coinvolgere in modo particolare i giovani; non a caso 5 film hanno come protagonisti adolescenti e giovani(Secret, Ali zaoua, Xanda, Slogans, la Schivata) e l’apertura è stata affidata a Non pensarci, una commedia italiana fresca e divertente rivelazione dell'ultima stagione.

Oltre ai film ci saranno anche quattro rinfreschi organizzati da associazioni locali: due rinfreschi organizzati dall'Associazione amicizia Italia-Cina (8 novembre e 17 gennaio), gruppo di lavoro composto dai ragazzi cinesi di II generazione e della cosiddetta generazione di mezzo che vivono nei comuni della valle Infernotto e che hanno come obiettivo principale l'interscambio tra le due culture; un rinfresco organizzato dall'Associazione Famiglie 0Insieme per...0 (1 febbraio), che da anni è attiva nel campo dell'inserimento e dell'accoglienza dei nuovi abitanti della zona; il rinfresco sarà organizzato da un gruppo di donne marocchine che frequentano abitualmente un corso di italiano per stranieri a Barge e che preparerà una merenda con dolci e specialità marocchine; un rinfresco organizzato dall'Associazione Culturale Italo-Albanese Vatra (22 novembre) con sede a Torino e attiva su tutto il territorio regionale.

I comuni di Barge (7646 abitanti) e Bagnolo Piemonte (5832 abitanti), situati a 5 km di distanza tra loro nella Valle Infernotto in provincia di Cuneo, rappresentano dei luoghi privilegiati e molto particolari in relazione ai movimenti migratori. Queste due cittadine ospitano infatti un'eccezionale percentuale di migranti residenti sul territorio in relazione al totale della popolazione: a Bagnolo la percentuale di residenti stranieri è del 8,7% (511 residenti) e a Barge è del 10,6% (815 residenti). Quello che rende particolare il contesto di questi due comuni è la presenza di una delle comunità cinesi più grandi d'Italia. Circa due terzi della popolazione straniera è infatti di origine cinese. L'immigrazione in questi luoghi si è sviluppata attorno al lavoro nelle cave di pietra, in cui i cinesi residenti lavorano come scalpellini. Il resto della popolazione straniera residente è composta prevalentemente da persone provenienti dal Marocco, dall'America Latina, e da paesi dell’este Europa.

Gli ingressi alle rassegne sono gratuiti
per maggiori informazioni  www.associazione313.org
 
Tutte le proiezioni saranno in versione originale con sottotitoli in italiano. Ogni sera saranno proiettati degli estratti del video realizzato a Barge e a Bagnolo nei mesi precedenti alla rassegna che testimoniano la scelta partecipata dei film.

Sabato 15 novembre – BARGE – Cinema Comunale – via Cavallotta
ore 21:00 Secret di Jay Chou (Zhou Jielun), TAIWAN 2007,
V.O.con sott. it. con Jay Chou (Zhou Jielun), Kwai Lun-Mei (Gui Lunmei), Anthony Wong (Huang Qiusheng), Alice Tzeng (Zeng Kaixuan).

Jay, un giovane prodigio del pianoforte, approda ad una prestigiosa scuola di musica in cui incontra Rain, di cui si innamora perdutamente...ma un misterioso segreto renderà drammatico un legame fino ad allora perfetto. Primo film del celebre cantante cinese Jay Chou.

Sabato 22 novembre – BAGNOLO PIEMONTE Teatro Silvio Pellico, via Marconi 1
ore 21:00 Parrulat (Slogans) di Gjergj Xhuvani
ALBANIA/FRANCIA 2001, 90', V.O. con sott. it. con Artur Gorishti, Birce Hasko, Agim Qirjaqi, Luiza Xhuvani, Niko Kanxheri, Robert Ndrenika André
 
Un giovane professore di biologia, è stato destinato ad una scuola elementare sulle montagne albanesi. Da subito si troverà di fronte alle curiose ossessioni del preside e alle grottesche richieste del partito. L'opera che ha portato il regista Gjergj Xhuvani al successo internazionale.

A seguire rinfresco con specialità albanesi a cura dell'Associazione Italo-Albanese Vatra

sabato 29 novembre – BARGE – Cinema Comunale – via Cavallotta
ore 21:00 L’esquive (La schivata) di Abdellatif Kechiche
FRANCIA 2003, 117', V.O. con sott. it. con Osman Elkharraz, Sara Forestier, Sabrina Ouazani, Nanou Benhamou
 
Periferia parigina. Due adolescenti, Lidia e Krimo, preparano con i compagni di classe la recita scolastica. Il teatro permetterà loro di parlare un linguaggio comune in una banlieu abitata da tante culture diverse. Giovanissimi interpreti spontanei e intensi.

sabato 17 gennaio – BARGE – Cinema Comunale – via Cavallotta
ore 20:45 Apertura e rinfresco a cura dell’Associazione Amicizia Italia Cina “Zhong yi you yi”
ore 21:15 La città proibita, di Zhang Yimou (Zh¨¡ng Yìmóu)
CINA/HONG KONG, 2006, 111', V.O. con sott. it. - Con Chow Yun-Fat(Zh¨­u Rùnf¨¡), Gong Li (G¨¯ng Lì), Jay Chou (Zhou Jielun)

C’era una volta, nella Cina del decimo secolo, la grande dinastia dei Tang. Nella città imperiale lo sfarzo e la ricchezza si respirano ovunque; ma, come in ogni famiglia e favola che si rispettino, il segreto e l'intrigo sono dietro l’angolo.

venerdì 23 gennaio – BAGNOLO PIEMONTE - Teatro Silvio Pellico, via Marconi 1
ore 21.00 La historia oficial (La storia ufficiale) di Luis Puenzo
ARGENTINA 1985, 112', V.O. con sott. it. con Héctor Alterio, Norma Aleandro, Chunchuna Villafañe, Hugo Arana Buenos Aires, 1983.
 
Alicia, donna realizzata e insegnante di storia, ritrova una vecchia amica scampata alla dittatura argentina. L’incontro le farà aprire gli occhi sulla storia del proprio paese e sulle orribili verità nascoste dal marito. Vincitore del Premio Oscar come miglior film straniero nel 1986.

domenica 1 febbraio – BARGE – Cinema Comunale – via Cavallotta
ore 15.00 Ali Zaoua, prince de la rue (Ali Zaoua, principe della strada) di Nabil Ayouch
MAROCCO/FRANCIA/TUNISIA/ BELGIO 2000, 105', V.O. con sott. it. con Mounïm Kbab, Mustapha Hansali, Hicham Moussoune.
 
Il sogno e le vicissitudini di quattro bambini di Casablanca, costretti ad affrontare la dura vita di strada, con l'unico conforto della loro amicizia. Un film intenso e commovente.

A seguire, merenda con specialità marocchine a cura del gruppo Incontro di donne - Associazione Famiglie “Insieme per...”.

domenica 8 febbraio – BAGNOLO PIEMONTE - Teatro Silvio Pellico, via Marconi 1
ore 21.00 Proiezione del video realizzato nell'ambito del progetto Sguardi Migranti – Programma Gioventù in Azione
ore 21.30 Xanda di Marco Mak Chi Sin,
CINA/HONG KONG, 2003, 92', V.O.con sott. it. con Sang Wei-Lin, Zhao Zi-Long, Zhang Hong-Jun, Ni Jing-Yang.
 
Qiang ragazzo di campagna campione di Wushu decide di trasferirsi in città. Una serie di vicissitudini lo portano a scoprire una nuova arte marziale, chiamata Xanda, tanto appassionante quanto estrema.
 
LINK DIRETTO AL PROGRAMMA
 
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nov19mer
Di Dulce (del 19/11/2008 @ 10:42:18, in Notizie, linkato 2050 volte)
Con grande indignazione vi voglio parlare della legge "AMMAZZABLOG" che in questi giorni viene vergognosamente riproposta
    
  
Roma - Era ottobre 2007. Il consiglio dei ministri approvava il cosiddetto "DdL Levi-Prodi", disegno di legge che prevedeva per tutti i blog l'obbligo di registrarsi al Registro degli Operatori di Comunicazione e la conseguente estensione sulle loro teste dei reati a mezzo stampa.

La notizia, scoperta del giurista
Valentino Spataro e rilanciata da Punto Informatico, fece scoppiare un pandemonio. Si scusarono e dissociarono i ministri Di Pietro e Gentiloni, ne rise il Times, Beppe Grillo pubblicò un commento di fuoco sul suo blog. Il progetto subì una brusca frenata e dopo un po' le acque si calmarono. Cadde il governo Prodi.

Un anno dopo: novembre 2008. Un altro giurista, Daniele Minotti, si accorge che il progetto di legge gira di nuovo nelle aule del nostro Parlamento, affidato in sede referente alla commissione Cultura della Camera (
DdL C. 1269).
Minotti ne fa una breve analisi sul proprio blog, marcando le diversità fra il nuovo testo e quello precedente. Abbiamo tuttavia alcune differenze di interpretazione. Diamo insieme un'occhiata ai punti salienti del progetto di Legge per capire cosa possono aspettarsi i navigatori e i blogger italiani:
Art. 2.
(Definizione di prodotto editoriale).

1. Ai fini della presente legge, per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso.

Qualsiasi blog rientra in questa definizione.

Art. 8.
(Attività editoriale sulla rete internet).

1. L'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale sulla rete internet rileva anche ai fini dell'applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa.

3. Sono esclusi dall'obbligo dell'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un'organizzazione imprenditoriale del lavoro.

All'apparenza il comma 3 escluderebbe la maggioranza dei blog dall'obbligo di registrazione e dai correlati rischi legali. Ma non è così. Ecco alcuni esempi pratici.

Il blog di Beppe Grillo ha una redazione, ha banner pubblicitari, vende prodotti. In parole povere: sia secondo il Codice Civile, sia secondo la comune interpretazione dell'Agenzia delle Entrate, fa attività di impresa. Se il progetto di legge fosse approvato, perciò, Beppe Grillo avrebbe con tutta probabilità l'obbligo di iscriversi al ROC. Non solo: sarebbe in questo modo soggetto alle varie pene previste per i reati a mezzo stampa.

Affari suoi, diranno forse alcuni. Eppure non è l'unico a doversi preoccupare. Nella stessa situazione si troverebbero decine, probabilmente centinaia di altri ignari blogger. Infatti: chiunque correda le proprie pubblicazioni con banner, promozioni, o anche annunci di Google AdSense, secondo la comune interpretazione dell'Agenzia delle Entrate, fa attività di impresa.

Il ragionamento è semplice. L'apposizione di banner è un'attività pubblicitaria continuativa che genera introiti; una prestazione continuativa è un'attività di impresa; chi fa impresa grazie alle proprie pubblicazioni deve registrarsi al ROC; chi è registrato al ROC può incorrere nei reati di stampa. Chi invece è in questa situazione e non si registra al ROC, può essere denunciato per stampa clandestina (ricordiamo un caso recente).

Per quanto in nostra conoscenza, manca ancora un pronunciamento strettamente ufficiale dell'Agenzia delle Entrate (interpello) se l'uso di qualche banner rientri nelle attività dell'impresa (ma l'orientamento è piuttosto chiaro: banner = attività lucrosa continuativa; attività lucrosa continuativa = impresa).

Per questa ragione, se il progetto di Legge venisse approvato come è ora proposto, saremmo nel migliore dei casi di fronte ad una legge passibile di più interpretazioni e quindi potenzialmente molto pericolosa. Facciamo un esempio di fantasia, ambientato a Paperopoli.

Rockerduck: "Se non cancelli l'articolo sul tuo blog che parla male di me, ti trascino in tribunale per diffamazione a mezzo stampa."
Paperino: "Ma il mio blog non è una testata!"
Rockerduck: "Però hai un banner pubblicitario, quindi potresti essere un'impresa, e quindi devi iscriverti al ROC. Anzi, se non togli l'articolo ti denuncio pure per stampa clandestina."
Paperino: "Ok. Sob."

Provate a sostituire "Rockerduck" con "picciotto" e "Paperino" con "cittadino" e il gioco è fatto.

Fonte Punto informatico

IL BLOG DI PIASCO RESISTE !!!!

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nov26mer
Di Dulce (del 26/11/2008 @ 21:56:11, in Cultura, linkato 4291 volte)
Oggi vi voglio dire che è arrivato il freddo ma
 
 
forse lo sapevate.
Quello che potreste non conoscere sono i pannelli termoriflettenti che con piacere vedo in vendita nei fai da te e qualche ipermercato.
 
Avevo letto una presentazione su Internet ed ho voluto provare: 30 euro di spesa, un’ora di lavoro per l’applicazione ai 6 termosifoni di casa e lo stupore per il risultato. Funziona!!!
Il pannello termoriflettente (foglio di materiale isolante rivestito di un sottile strato di alluminio per la riflessione del calore) permette un immediato risparmio perché:
  • isola il radiatore dalla parete di appoggio;
  • evita dispersioni termiche all'esterno
  • riflette nel vostro ambiente tutto il calore disponibile;
  • permette di riscaldare più velocemente ogni stanza;
  • mantiene più a lungo il calore negli ambienti dopo lo spegnimento dei termosifoni.
  • I pannelli sono atossici, ignifughi e durano tutta la vita.
  • Non si deve smontare il radiatore
  • Non è necessario l’intervento di un tecnico
Sulla base di alcuni test condotti finora si parla di un miglioramento dal 5 al 10% nell'efficienza di ogni calorifero : non è poco pensando al gas sempre più caro e al pianeta sempre più inquinato.
Il pannello non si vede perché rimane seminascosto dietro al radiatore: quindi quasi nessun problema anche dal punto di vista estetico.
Io ho deciso di migliorare il pannello termoriflettente scegliendo di non fissarlo direttamente al muro con il nastro biadesivo ma bensì di spillarlo con la pinzatrice su di una lastra di cartone che ne aumenta l’isolamento,la rigidità e se si ritiene necessario quando arriverà la bella stagione lo si potrà rimuovere senza segni sulla parete.
 
Un piccolo gesto per l’ambiente e per il tuo portafoglio.
  
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nov26mer
Di Dulce (del 26/11/2008 @ 23:11:44, in Eventi, linkato 2459 volte)
Cos'è il Buy nothing day
La giornata mondiale del non acquisto. Iniziativa gioiosa e creativa, nata nel 1992 in Nord America allo scopo di provocare e far pensare rispetto al sistema consumista nel quale viviamo.
Il Buy nothing day, esportato dagli Stati Uniti in molti Paesi del mondo grazie ad associazioni di attivisti locali, si celebra a fine novembre, alla vigilia del Thanks-giving day, la "giornata del ringraziamento" che negli Usa corrisponde -dal punto di vista consumistico- al nostro Natale.
Quello che si propone è una moratoria di 24 ore sugli acquisti: non comprare nulla per un giorno. Un gesto importante per sfuggire all'imperativo del consumismo e riappropriarsi di una fetta di tempo trascorsa a fare shopping.
Che cos'è la giornata del non acquisto
Una giornata dedicata a tutto tranne che alle compere, per rendere concreto il dissenso verso il consumismo e la pressione che esso esercita su tutti gli aspetti della nostra vita. 24 ore per buttare fuori dal nostro stile di vita l'immagine della famiglia felice al sapore del "Mulino bianco", le raccolte punti che soddisfano l'immaginario più che i bisogni delle casalinghe, i piccoli mostri dei cartoni animati che ipnotizzano le fantasie dei piccoli e svuotano i portafogli degli adulti. La giornata del non acquisto è un invito alla sobrietà e a ripensare alla solidarietà e alla gratuità quali componenti attive di un'economia sostenibile.
Perché la giornata del non acquisto
Una piccola idea con grandi implicazioni. Vorremmo che ognuno trovasse le sue ragioni per concedersi una giornata di astensione dal consumismo. Il Buy nothing day commemora le vittime delle politiche orientate alla massimizzazione dei consumi: dalle popolazioni del Sud del mondo più deboli di fronte alla globalizzazione dei mercati, all'ambiente deturpato da rifiuti e inquinamento, alla colonizzazione dell'immaginario a opera di pubblicitari che propongono modelli di vita irrealizzabili per la maggior parte della popolazione del mondo. La giornata del non acquisto è un invito a "demarketizzare" la nostra vita.
A chi è rivolto il messaggio
A tutti coloro che condividono l'antipatia per l'invadenza del consumismo. Agli aderenti alle associazioni ambientaliste, terzomondiste, di consumatori, alle Organizzazioni non governative. Ai media. A tutti i comitati che hanno lanciato una campagna di boicottaggio all'acquisto di qualsiasi prodotto o azienda perché la giornata del 29 novembre possa ricordare tutte le malefatte delle multinazionali, spesso passate sotto silenzio.
A casa nostra intanto..
Berlusconi dice che che l'Italia sarà davvero toccata dalla crisi economica soltanto se i consumatori smetteranno diconsumare allo stesso ritmo di sempre e gli fanno eco tutti i principali telegiornali e programmi televisivi.
Intanto vorrei sapere con che soldi, secondo lui, un'Italia sempre più povera dovrebbe continuare a comprare come prima.
I cassaintegrati aumentano ogni giorno e le persone non hanno la certezza del futuro roseo da lui dipinto.
Forse prima di acquistare un auto,un televisore,un telefonino preferiscono comprare il pane quotidiano e tenere qualche risparmio per l’avvenire.
Inoltre continuare a produrre e consumare, consumare e produrre inseguendo il mito della crescita economica infinita ci ha portati ad una crisi finanziaria ed economica che affama i più poveri: non solo i poveri del mondo, ma anche quelli che vivono nei Paesi cosiddetti sviluppati.
Oltre a tutto viviamo in debito ecologico cosumando  tutte le risorse molto più in fretta rispetto al tempo che occorre loro per rigenerarsi.
 
Io ritengo il Buy nothing day un buon motivo di riflessione su quello di cui ho realmente ho bisogno, una sfida alla dipendenza dal consumismo che non dovrebbe essere svolta solo una volta all’anno ma un modo di vivere quotidiano
In questo senso l’autoproduzione mi sta dando molte soddisfazioni.
 
 
Su Agenzia multimediale italiana Berlusconi, la crisi economica e il consumo

Resisteremo almeno per 24 ore?

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