Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.
C'era da aspettarselo, prima o sarebbe toccato anche a noi. Tra Piasco, Costigliole, Verzuolo, Manta, Busca e Villafalletto vivono quasi 30.000 persone. E tutta questa gente utilizza dei servizi, consuma e produce immondizie. Non si poteva certo pretendere di continuare ad utilizzare la corrente prodotta in altri posti e mandare via i rifiuti. La notizia, che non tarderà ad essere ufficiale, è trapelata da fonti ben informate; il progetto non è stato discusso nei consigli comunali per non creare inutili allarmismi e gli isterismi che creano inevitabilmente questo tipo di strutture. A cavallo tra i comuni di Piasco, Verzuolo e Costigliole (a muiane, per chi conosce la zona) verrà costruita (sono già stati identificati i lotti e gli scavi inizieranno in maggio) una centrale termoelettrica a fonti fossili associata ad un
termovalozzitore, per la produzione di circa 10 megawatt di elettricità. Certo che 10 MW non sono neanche un terzo del consumo locale ma le dimensioni dell'impianto sono comunque considerevoli. L'inceneritore avrà tutte le caratteristiche dei moderni bruciatori: portando l'immondizia – combustibile a temperature altissime non produrrà i classici fumi ma solamente
particelle piccolissime, dal diametro inferiore ai
2,5 micron, così piccole che in Italia fino a poco tempo fa c'era una sola apparecchiature in grado di rilevarle,
adesso ne sta entrando in funzione un altra; le dimensioni nanoscopiche di queste
particelle consentiranno ai fumi di distribuirsi su una zona di diversi km dalla centrale, in particolare di notte viaggeranno col vento verso valle e di giorno con le correnti ascensionali colpiranno più Piasco e la vallata.
Non è il massimo, lo so, ma non possiamo pretendere che i nostri rifiuti continui a smaltirli qualcun altro, inoltre abbiamo bisogno di energia per cui non abbiamo scelta: o le nanopolveri della centrale a carbone + spazzatura sul bedale del corso (serve acqua fresca per l'impianto) o stare al buio! A dire il vero di una possibile alternativa se ne parla, ma pare improbabile e fantasiosa: raddoppiare la raccolta differenziata (superare il 70%) e ridurre i consumi energetici di un quarto. E' vero che in certe realtà la raccolta differenziata supera anche l'85% e che con la finanziaria 2007 c'è la possibilità di detrarre il 55% delle spese per le opere di miglioramento dell'efficienza energetica, che oltretutto consentono di risparmiare un bel mucchio di soldi su luce e riscaldamento, ma ognuno deve fare la sua parte... Sappiamo com'è: la gente preferisce continuare a pagare 3 volte di più e starsene tranquilla. Magari una centrale nucleare sotto casa difficilmente viene accettata, ma per una centrale a carbone ed un inceneritore nessuno ha mai fatto storie. Il 4 maggio alla Sala Polivalente ci sarà una serata in cui si parlerà di risparmio energetico come risorsa economica, in particolare degli esperti affronteranno anche i temi dei nuovi contributi pubblici per le fonti rinnovabili, le nuove regole per le costruzione e ristrutturazione di edifici, le opportunità che si vengono a creare, le possibilità di risparmio immediato ed altri temi cari agli idealisti e a chi ha paura ad investire i soldi nelle grandi imprese agroalimentari emiliane e laziali, o di telecomunicazioni nazionali, o in titoli di paesi lontani in grande crescita economica. Io non ci andrò, sarò a Muiane a guardare dove mettere la ciminiera dell'inceneritore, cioè del termovalorizzatore, in modo che sia ben visibile a tutti quelli che vogliono spalancare le finestre d'inverno e tenere la tv accesa per far vedere ai ladri che c'è qualcuno in casa.
Ho fatto parlare Piasco di energia per una settimana. Non male, anzi decisamente più di quanto mi aspettassi.
Ho giocato a fare l'Orson Wells della Val Varaita, ma il mio non è uno scherzo finalizzato al diventare famoso, ne un pesce d'aprile in ritardo. Non è in progetto nessun inceneritore, ma le premesse rimangono: consumiamo energia che fanno altri e facciamo un mucchio d'immondizia che altri “smaltiscono”. Ma l'idea di diventare autonomi sotto questo profilo con un inceneritore non è gradita. Il titolo del post “Not im my back yard” è stato quanto mai azzeccato, infatti come qualcuno ha scritto nei commenti “vogliamo l'uovo, la gallina ed il culo caldo”.
Chi fino a qualche giorno fa, a Piasco, parlava di risparmio energetico o di raccolta differenziata veniva da molti etichettato come un fanatico, un hippy in ritardo col '68, un fondamentalista dell'ambiente, uno va contro il progresso. Adesso qualcuno parla dei tumori causati da micro e nano
particelle. Ho creato il panico ma forse qualcuno avrà pensato cosa sia meglio fare:
a) continuare a fare comodamente come fa e beccarsi una malattia mortalmente moderna e figlia del progresso*
b) cambiare registro e fare uno uso razionale dell'energia e di ciò che non può più riutilizzare?
Secondo me è già qualcosa, poi quando tutti capiranno che chi fa la raccolta differenziata come si deve, a gennaio sta in casa col maglione e non in t-shirt, beve l'acqua del rubinetto o della fontana e non quella in plastica, sostituisce le lampadine ad incandescenza, spegne le luci e chiude i rubinetti al momento giusto, va in bici, e magari usa anche Linux, TROMBA molto di più, e soprattuto mooolto meglio, degli sfigati che buttano l'erba sfalciata del giardino nella pattumiera e pensano ancora che faccia fighi far le accelerate a vuoto al semaforo e farsi un giro in macchina per rilassarsi, beh... allora a quel punto i problemi si risolveranno da soli; per il momento noi ci godiamo l'esclusiva
Mi spiace invece constatare che in una settimana ho solo avuto UNA richiesta di chiarimento (da una persona del '78, grande annata!), mentre molta gente, oltre a non verificare la veridicità del testo che contiene anche degli errori tecnici bestiali, è andata direttamente a rompere le balle a Bergj ed amministratori vari. Cacchio ma prima di andare a far perdere tempo al sindaco, che ha anche altro (molto altro) da fare, telefonatemi, leggete l'albo pretorio, pensate, porca miseria, se un'opera parte a maggio avrà ben avuto una concessione edilizia o ci sarà stata una delibera che la autorizza! Ci si fida un po' troppo di chi da informazioni, di chi le riporta e di chi al bar o al mercato le modifica-ingigantisce-adatta; in un paese all'ottantesimo posto al mondo per la libertà di stampa questo è preoccupante; mi fermo altrimenti ne scrivo un libro.
Ah, se qualcuno se ne stesse dimenticando il 4 maggio alla Polivalente si parlerà di energie rinnovabili, risparmio energetico, incentivi pubblici, pannelli solari termici e fotovoltaici e tutte quelle cose tanto care ai talebani dell'ambiente ma anche, come si è visto questa settimana, a quelli che non gradiscono l'idea che in futuro, magari tra 5 o 10 anni si costruisca, qualche inceneritore o centrale a carbone dalle nostri parti. Non si sa mai, alle volte la realtà supera la fantasia.
* piccola digressione filosofica sul progresso: il progresso è quella cosa che ci fa rubare il petrolio in Africa e Medio Oriente, così possiamo produrre di tutto il più in fretta possibile con migliaia di morti all'anno sul lavoro, per comprarci una bela macchina potente con cui suicidarci; inoltre grazie al progresso possiamo finalmente bere l'acqua vecchia di tre mesi nella bottiglie di plastica, perché i nostri nonni che la prendevano alla fontana erano dei pirla.
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