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Fonte: http://elezioni2009.interno.it/europee/euro090607/EI1010271660.htm giu08lun
Provincia di CUNEO
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Elettori | 2.377 | |
---|---|---|
Votanti | 1.886 | 79,34 % |
Schede bianche | 84 | 4,45 % |
---|---|---|
Schede nulle | 67 | 3,55 % |
Schede contestate e non assegnate | - | - |
Sezioni scrutinate | Presidente | 3 su 3 |
---|---|---|
Consiglio provinciale | 3 su 3 |
Candidati presidente e gruppi | Voti | % | ||||
---|---|---|---|---|---|---|
GANCIA GIANNA | 823 | 47,43 | ||||
IL POPOLO DELLA LIBERTA' | 350 | 21,72 | ||||
LEGA NORD | 317 | 19,67 | ||||
LISTA LOCALE - LISTA COSTA LIBERALI PER LA GRANDA | 62 | 3,84 | ||||
LISTA LOCALE - DONNE PER LA GRANDA | 15 | 0,93 | ||||
LISTA LOCALE - IL POPOLO DEL FUTURO | 12 | 0,74 | ||||
DEMOCRAZIA CRISTIANA - LIBERTA' - DC | 10 | 0,62 | ||||
MOVIMENTO PER L'ITALIA | 6 | 0,37 | ||||
Totale | 772 | 47,92 | ||||
TARICCO GIACOMINO DETTO MINO | 514 | 29,62 | ||||
LISTA LOCALE - CUNEO PROVINCIA GRANDE TARICCO PRESIDENTE | 216 | 13,40 | ||||
PARTITO DEMOCRATICO | 195 | 12,10 | ||||
MODERATI | 26 | 1,61 | ||||
LISTA LOCALE - PROGETTO CUNEO TARICCO PRESIDENTE | 17 | 1,05 | ||||
SINISTRA - PER LA PROVINCIA DI CUNEO | 17 | 1,05 | ||||
PARTITO SOCIALISTA E LIBERALE | - | - | ||||
Totale | 471 | 29,23 | ||||
DELFINO TERESIO | 245 | 14,12 | ||||
UNIONE DI CENTRO | 225 | 13,96 | ||||
LISTA LOCALE - INDIPENDENTI PER LA GRANDA | 7 | 0,43 | ||||
Totale | 232 | 14,40 | ||||
PONSO TULLIO | 56 | 3,22 | ||||
DI PIETRO ITALIA DEI VALORI | 53 | 3,28 | ||||
CARPANI MARCO | 49 | 2,82 | ||||
PARTITO SOCIALISTA | 37 | 2,29 | ||||
DI GIAMBATTISTA IVANO | 27 | 1,55 | ||||
RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI | 25 | 1,55 | ||||
CURETTI LUCIANO | 14 | 0,80 | ||||
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI | 14 | 0,86 | ||||
CHIARENZA PAOLO | 7 | 0,40 | ||||
LA DESTRA | 7 | 0,43 | ||||
Totale voti ai candidati presidente | 1.735 | |||||
Totale voti ai gruppi | 1.611 |
Elettori | 480.644 | |
---|---|---|
Votanti | 358.697 | 74,62 % |
Schede bianche | 16.008 | 4,46 % |
---|---|---|
Schede nulle | 11.306 | 3,15 % |
Schede contestate e non assegnate | 11 | 0,00 % |
Sezioni scrutinate | Presidente | 695 su 695 |
---|---|---|
Consiglio provinciale | 695 su 695 |
Candidati presidente e gruppi | Voti | % | Seggi | |||
---|---|---|---|---|---|---|
GANCIA GIANNA | 179.172 | 54,06 | ||||
IL POPOLO DELLA LIBERTA' | 70.286 | 23,26 | 8 | |||
LEGA NORD | 67.876 | 22,46 | 8 | |||
LISTA LOCALE - LISTA COSTA LIBERALI PER LA GRANDA | 16.115 | 5,33 | 2 | |||
LISTA LOCALE - IL POPOLO DEL FUTURO | 5.458 | 1,80 | - | |||
LISTA LOCALE - DONNE PER LA GRANDA | 4.808 | 1,59 | - | |||
DEMOCRAZIA CRISTIANA - LIBERTA' - DC | 1.869 | 0,61 | - | |||
MOVIMENTO PER L'ITALIA | 1.754 | 0,58 | - | |||
Totale | 168.166 | 55,66 | 18 | |||
TARICCO GIACOMINO DETTO MINO | 100.658 | 30,37 | ||||
PARTITO DEMOCRATICO | 57.252 | 18,94 | 6 | |||
LISTA LOCALE - PROGETTO CUNEO TARICCO PRESIDENTE | 13.101 | 4,33 | 1 | |||
LISTA LOCALE - CUNEO PROVINCIA GRANDE TARICCO PRESIDENTE | 8.491 | 2,81 | 1 | |||
MODERATI | 5.190 | 1,71 | - | |||
SINISTRA - PER LA PROVINCIA DI CUNEO | 4.569 | 1,51 | - | |||
PARTITO SOCIALISTA E LIBERALE | 434 | 0,14 | - | |||
Totale | 89.037 | 29,46 | 8 | |||
DELFINO TERESIO | 25.062 | 7,56 | ||||
UNIONE DI CENTRO | 18.678 | 6,18 | 1 | |||
LISTA LOCALE - INDIPENDENTI PER LA GRANDA | 2.918 | 0,96 | - | |||
Totale | 21.596 | 7,14 | 1 | |||
PONSO TULLIO | 13.775 | 4,15 | ||||
DI PIETRO ITALIA DEI VALORI | 12.314 | 4,07 | - | |||
DI GIAMBATTISTA IVANO | 6.011 | 1,81 | ||||
RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI | 5.322 | 1,76 | - | |||
CHIARENZA PAOLO | 3.494 | 1,05 | ||||
LA DESTRA | 2.963 | 0,98 | - | |||
CARPANI MARCO | 1.662 | 0,50 | ||||
PARTITO SOCIALISTA | 1.382 | 0,45 | - | |||
CURETTI LUCIANO | 1.538 | 0,46 | ||||
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI | 1.349 | 0,44 | - | |||
Totale voti ai candidati presidente | 331.372 | |||||
Totale ai gruppi | 302.129 | 27 |
Elettori | 2.382 | |
---|---|---|
Votanti | 1.889 | 79,30 % |
Schede bianche | 46 | 2,43 % |
---|---|---|
Schede nulle | 46 | 2,43 % |
Schede contestate e non assegnate | - | - |
Sezioni scrutinate | 3 su 3 |
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Candidati sindaco e liste | Voti | % | Seggi | ||||
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PONTE ROBERTO | 1.061 | 59,04 | |||||
LISTA CIVICA - PER UN PAESE MIGLIORE | 8 | ||||||
ARTUSIO GIUSEPPE PITTAVINO LUCA CHIAFFREDO KADLECOVA IVETA IN ANGHILANTE BARBERO FULVIO CORRADO LUCA COSTANZO RINAUDO FRANCESCO GIRAUDO LUCA RINAUDO LAURA esclusi: RICHARD MATTEO GARNERO PIERPAOLO CAPORGNO PATRIZIA PAOLA MARGHERITA MANA ADELE |
84 80 61 52 50 48 44 38 32 24 16 8 |
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BERGIOTTI MAURO | 736 | 40,95 | |||||
LISTA CIVICA - UNITI PER IL PROGRESSO | 4 | ||||||
BARBERIS RICCARDO FINA LUIGI MARINO FRANCESCO esclusi: DALMASSO STEFANIA BARRA RINALDO DALMASSO ENRICO GARNERO DANIELA MARGARIA MARCO REYNAUDO ENRICO BARBERO SILVANO RIVOIRA FRANCO DALMASSO GIANPIERO |
163 71 31 30 22 20 19 18 17 17 16 13 |
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Totale | 1.797 | 12 |
1° Quesito Premio di maggioranza alla lista più votata CAMERA DEI DEPUTATI |
2° Quesito Premio di maggioranza alla lista più votata |
3° Quesito Abrogazione delle candidature multiple |
Il 1° e il 2° quesito: premio di maggioranza alla lista più votata e innalzamento della soglia di sbarramento
Le attuali leggi elettorali di Camera e Senato prevedono un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Tale premio è attribuito su base nazionale alla Camera dei Deputati e su base regionale al Senato. Esso è attribuito alla “singola lista” o alla “coalizione di liste” che ottiene il maggior numero di voti.
Il fatto che sia consentito alle liste di coalizzarsi per ottenere il premio ha fatto sì che, alle ultime elezioni, si siano formate due grandi coalizioni composte di numerosi partiti al proprio interno. E la frammentazione è notevolmente aumentata.
Il 1° ed il 2° quesito (valevoli rispettivamente per la Camera dei Deputati e per il Senato) si propongono l’abrogazione del collegamento tra liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni di liste.
In caso di esito positivo del referendum, la conseguenza è che il premio di maggioranza viene attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi.
Un secondo effetto del referendum è il seguente: abrogando la norma sulle coalizioni verrebbero anche innalzate le soglie di sbarramento. Per ottenere rappresentanza parlamentare, cioè, le liste debbono comunque raggiungere un consenso del 4 % alla Camera e 8 % al Senato.
In sintesi: la lista più votata ottiene il premio che le assicura la maggioranza dei seggi in palio, le liste minori ottengono comunque una rappresentanza adeguata, purché superino lo sbarramento.
All’esito dell’abrogazione, resteranno comunque in vigore le norme vigenti relative all’indicazione del “capo della forza politica” (il candidato premier) ed al programma elettorale.
Gli effetti politico-istituzionali del 1° e del 2° quesito
Il sistema elettorale risultante dal referendum spingerà gli attuali soggetti politici a perseguire, sin dalla fase pre-elettorale, la costruzione di un unico raggruppamento, rendendo impraticabili soluzioni equivoche e incentivando la riaggregazione nel sistema partitico. Si potrà aprire, per l’Italia, una prospettiva tendenzialmente bipartitica. La frammentazione si ridurrà drasticamente. Non essendoci più le coalizioni scomparirà l’attuale schizofrenia tra identità collettiva della coalizione e identità dei singoli partiti nella coalizione. Con l’effetto che i partiti sono insieme il giorno delle elezioni e, dal giorno successivo, si combattono dentro la coalizione.
Sulla scheda apparirà un solo simbolo, un solo nome ed una sola lista per ciascuna aggregazione che si candidi ad ottenere il premio di maggioranza.
Le componenti politiche di ciascuna lista non potranno rivendicare un proprio diritto all’autonomia perché, di fronte agli elettori, si sono presentate come schieramento unico, una cosa sola. Nessuno potrà rivendicare la propria “quota” di consensi. E sarà molto difficile spiegare ai cittadini eventuali lacerazioni della maggioranza. Lo scioglimento del Parlamento una volta che è entrata in crisi una maggioranza votata compattamente dagli elettori potrebbe essere politicamente molto probabile.
L’eliminazione di composite e rissose coalizioni imporrà al sistema politico una sterzata esattamente opposta all’attuale. Piuttosto che l’inarrestabile frammentazione in liste e listine, minacce di scissioni e continue trattative tra i partiti, il nuovo sistema imporrà una notevole semplificazione, lasciando comunque un diritto di rappresentanza anche alle forze che non intendano correre per ottenere una maggioranza di Governo, purché abbiano un consenso significativo e superino la soglia di sbarramento.
Il 3° quesito: abrogazione delle candidature multiple e la cooptazione oligarchica della classe politica
Un terzo quesito referendario colpisce un altro aspetto di scandalo. Oggi la possibilità di candidature in più circoscrizioni (anche tutte!) dà un enorme potere al candidato eletto in più luoghi (il “plurieletto”). Questi, optando per uno dei vari seggi ottenuti, permette che i primi dei candidati “non eletti” della propria lista in quella circoscrizione gli subentrino nel seggio al quale rinunzia. Egli così, di fatto, dispone del destino degli altri candidati la cui elezione dipende dalla propria scelta. Se sceglie per sé il seggio “A” favorisce l’elezione del primo dei non eletti nella circoscrizione “B”; se sceglie il seggio “B” favorisce il primo dei non eletti nella circoscrizione “A”. Nell’attuale legislatura, questo fenomeno, di dimensioni veramente patologiche, coinvolge circa 1/3 dei parlamentari. In altri termini: 1/3 dei parlamentari sono scelti dopo le elezioni da chi già è stato eletto e diventano parlamentari per grazia ricevuta. Un esempio macroscopico di cooptazione!
E’ inevitabile che una tale disciplina induca inevitabilmente ad atteggiamenti di sudditanza e di disponibilità alla subordinazione dei cooptandi, atteggiamenti che danneggiano fortemente la dignità e la natura della funzione parlamentare. Inoltre i parlamentari subentranti (1/3, come si è detto) debbono la propria elezione non alle proprie capacità, ma alla fedeltà ad un notabile, che li premia scegliendoli per sostituirlo.
Con l’approvazione del 3° quesito la facoltà di candidature multiple verrà abrogata sia alla Camera che al Senato.
Buongiorno a tutti!
Come gran parte di voi saprà le recenti elezioni hanno decretato un cambiamento dell’amministrazione comunale. Pertanto il sottoscritto è entrato a far parte di quest’ultimo e, come promesso nella prima serata di presentazione della lista, cercherò di tener informata ed aggiornata, mediante questo mezzo di comunicazione, la popolazione piaschese su questo nuovo consiglio comunale.
Inizio comunicandovi la data del primo consiglio comunale: Martedì 23 Giugno alle ore 20,30.
Si metterà agli atti la costituzione del nuovo consiglio e della giunta e si parlerà delle problematiche più urgenti da risolvere.
Porgo il mio sollecito a partecipare e mi congedo salutandovi.
Luca Pittavino
Buongiono a tutti,
martedì ha avuto sviluppo il primo consiglio ed è stato decretato quanto segue:
Il Sindaco ha aperto la seduta con un discorso, a mio parere, giusto è intelligente. Lo riporto così anche voi potrete giudicarlo:
"Buonasera,
Siamo qui riuniti per la prima convocazione del Consiglio Comunale.
Le elezioni hanno avuto luogo dopo una campagna elettorale vivace e combattuta, ma corretta.
Ringrazio i miei elettori e prometto un’amministrazione imparziale per tutti.
Affermo, senza retorica, che sarò il Sindaco, in uguale misura, di tutta la Cittadinanza.
Nell’impegno di Sindaco, sarò affiancato e sostenuto dall’aiuto collegiale del mio gruppo formato da amministratori valenti, capaci, disponibili e volenterosi.
Nel contempo, conoscendo i consiglieri del gruppo di minoranza, desidero sperare che la loro opposizione, necessaria per il controllo della buona gestione della amministrazione pubblica, sia costruttiva e portatrice di idee e progettualità.
Sarà sempre presa in attenta considerazione.
Ritengo che i principi che ci hanno resi diversi nella formazione delle liste non siano stati antagonismi tra i candidati, ma la sana competizione di programmi differenti.
Gli elettori hanno evidentemente preferito il nostro programma, ma esprimo nuovamente la mia stima personale ai consiglieri tutti quanti, auspicando una fattiva collaborazione per il bene dell’intera popolazione."
Per ulteriori informazioni potete scaricarvi (.pdf) i verbali in versone integrale pubblicati sul sito del comune.
P.s. Questo articolo verrà redatto sempre dopo la pubblicazione sull'albo pretorio del verbale ufficiale pertanto dovrete sempre pazientare almeno 4 o 5 giorni prima di leggerlo e trarre informazione. Grazie.
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