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Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.

Ricerca articoli per consumatori

Di Dulce (del 26/11/2008 @ 23:11:44 in Eventi, linkato 2459 volte)
Cos'è il Buy nothing day
La giornata mondiale del non acquisto. Iniziativa gioiosa e creativa, nata nel 1992 in Nord America allo scopo di provocare e far pensare rispetto al sistema consumista nel quale viviamo.
Il Buy nothing day, esportato dagli Stati Uniti in molti Paesi del mondo grazie ad associazioni di attivisti locali, si celebra a fine novembre, alla vigilia del Thanks-giving day, la "giornata del ringraziamento" che negli Usa corrisponde -dal punto di vista consumistico- al nostro Natale.
Quello che si propone è una moratoria di 24 ore sugli acquisti: non comprare nulla per un giorno. Un gesto importante per sfuggire all'imperativo del consumismo e riappropriarsi di una fetta di tempo trascorsa a fare shopping.
Che cos'è la giornata del non acquisto
Una giornata dedicata a tutto tranne che alle compere, per rendere concreto il dissenso verso il consumismo e la pressione che esso esercita su tutti gli aspetti della nostra vita. 24 ore per buttare fuori dal nostro stile di vita l'immagine della famiglia felice al sapore del "Mulino bianco", le raccolte punti che soddisfano l'immaginario più che i bisogni delle casalinghe, i piccoli mostri dei cartoni animati che ipnotizzano le fantasie dei piccoli e svuotano i portafogli degli adulti. La giornata del non acquisto è un invito alla sobrietà e a ripensare alla solidarietà e alla gratuità quali componenti attive di un'economia sostenibile.
Perché la giornata del non acquisto
Una piccola idea con grandi implicazioni. Vorremmo che ognuno trovasse le sue ragioni per concedersi una giornata di astensione dal consumismo. Il Buy nothing day commemora le vittime delle politiche orientate alla massimizzazione dei consumi: dalle popolazioni del Sud del mondo più deboli di fronte alla globalizzazione dei mercati, all'ambiente deturpato da rifiuti e inquinamento, alla colonizzazione dell'immaginario a opera di pubblicitari che propongono modelli di vita irrealizzabili per la maggior parte della popolazione del mondo. La giornata del non acquisto è un invito a "demarketizzare" la nostra vita.
A chi è rivolto il messaggio
A tutti coloro che condividono l'antipatia per l'invadenza del consumismo. Agli aderenti alle associazioni ambientaliste, terzomondiste, di consumatori, alle Organizzazioni non governative. Ai media. A tutti i comitati che hanno lanciato una campagna di boicottaggio all'acquisto di qualsiasi prodotto o azienda perché la giornata del 29 novembre possa ricordare tutte le malefatte delle multinazionali, spesso passate sotto silenzio.
A casa nostra intanto..
Berlusconi dice che che l'Italia sarà davvero toccata dalla crisi economica soltanto se i consumatori smetteranno diconsumare allo stesso ritmo di sempre e gli fanno eco tutti i principali telegiornali e programmi televisivi.
Intanto vorrei sapere con che soldi, secondo lui, un'Italia sempre più povera dovrebbe continuare a comprare come prima.
I cassaintegrati aumentano ogni giorno e le persone non hanno la certezza del futuro roseo da lui dipinto.
Forse prima di acquistare un auto,un televisore,un telefonino preferiscono comprare il pane quotidiano e tenere qualche risparmio per l’avvenire.
Inoltre continuare a produrre e consumare, consumare e produrre inseguendo il mito della crescita economica infinita ci ha portati ad una crisi finanziaria ed economica che affama i più poveri: non solo i poveri del mondo, ma anche quelli che vivono nei Paesi cosiddetti sviluppati.
Oltre a tutto viviamo in debito ecologico cosumando  tutte le risorse molto più in fretta rispetto al tempo che occorre loro per rigenerarsi.
 
Io ritengo il Buy nothing day un buon motivo di riflessione su quello di cui ho realmente ho bisogno, una sfida alla dipendenza dal consumismo che non dovrebbe essere svolta solo una volta all’anno ma un modo di vivere quotidiano
In questo senso l’autoproduzione mi sta dando molte soddisfazioni.
 
 
Su Agenzia multimediale italiana Berlusconi, la crisi economica e il consumo

Resisteremo almeno per 24 ore?

 
Di Polin (del 24/05/2010 @ 20:22:45 in Ambiente, linkato 3109 volte)
Visto che probabilmente stiamo arrivando al dunque in relazione alla Centrale a Biomasse di Rossana, vorrei sottoporre alla Vostra attenzione un esempio di centrale a biomasse sostenibile, che valorizza il territorio locale e che permette di ottenere risultati ottimali dal punto di vista del bilancio ambientale ed economico. La Centrale in esame è quella di Dobbiaco - San Candido, in provincia di Bolzano. L'innovazione dell'impianto, sta nella gestione attraverso una "cooperativa di consumatori". Il principio è che l'utente acquisti l'energia di cui necessita dalla cooperativa di cui diviene socio egli stesso (comprandone le quote). Ciò crea un forte legame tra la centrale e gli utenti che partecipano alle scelte di investimento e alla definizione dei prezzi di vendita dell'energia. Lo stesso Comune di Dobbiaco è un socio della cooperativa. Questa centrale inoltre alimenta, tramite una rete di teleriscaldamento, oltre mille utenze permettendo quindi l'utilizzo del legno in modo davvero efficiente. L'impiego del legno locale produce un valore aggiunto per il territorio, supportando l'economia forestale locale e la manutenzione del bosco. Questo è davvero un esempio di Centrale a Biomasse come si deve, che nasce dalla comunità locale che tramite la cooperativa partecipa attivamente nella gestione dell'impianto e ha interesse a che funzioni in modo efficiente. L'utilizzo del legno locale nell'ottica della filiera forestale locale e il completo sfruttamento del calore, rendono tale impianto davvero sostenibile. Direi che la centrale di Rossana in confronto a questa è davvero un progetto che non ha nessun senso: non è per nulla efficiente, non utilizza legno locale, non utilizza il calore che produce e non coinvolge in nessun modo la gente locale nella gestione dell'impianto se non nelle 5 o 6 persone che Vi lavoreranno. E' un impianto che non nasce dalla volontà della gente, ma dagli interessi economici di un grande commerciante di legname, che per'altro non è nemmeno del posto, che ha bisogno di un impianto per riciclare del legno detanizzato che altrimenti sarebbe rifiuto, triplicando il rendimento elettrico tramite l'effetto drogato dei certificati verdi.
Non ho parole......

Eccovi il link all’articolo comparso su Piemonte Parchi:

http://docs.google.com/fileview?id=0Bx-RHIPfPC-5N2RkYmFhNmQtY2Q0Zi00ODZkLTg1ZTItNDZkMzQwMmQ5ZTE2&hl=it

 
Di Dulce (del 05/03/2009 @ 18:18:59 in Agricoltura, linkato 2569 volte)

 

banner orizzontale piccolo

campagna popolare per una legge che
 
RICONOSCA L’AGRICOLTURA CONTADINA
 
E LIBERI IL LAVORO DEI CONTADINI DALLA BUROCRAZIA 
 
ESISTE un numero imprecisato di persone che praticano un’agricoltura di piccola scala, dimensionata sul lavoro contadino e sull’economia familiare, orientata all’autoconsumo e alla vendita diretta; un’agricoltura di basso o nessun impatto ambientale, fondata su una scelta di vita legata a valori di benessere o ecologia o giustizia o solidarietà più che a fini di arricchimento e profitto; un’agricoltura quasi invisibile per i grandi numeri dell’economia, ma irrinunciabile per mantenere fertile e curata la terra (soprattutto in montagna e nelle zone economicamente marginali), per mantenere ricca la diversità di paesaggi, piante e animali, per mantenere vivi i saperi, le tecniche e i prodotti locali, per mantenere popolate le campagne e la montagna.
 
Per quest’agricoltura che rischia di scomparire sotto il peso delle documentazioni imposte per lavorare e di regole tributarie, sanitarie e igieniche gravose,
 
per ottenere un riconoscimento che la distingua dall’agricoltura imprenditoriale e industriale, per ottenere la rimozione degli ostacoli burocratici e dei pesi fiscali che ostacolano il lavoro dei contadini e la loro permanenza sulla terra,
 
CHIEDIAMO CHE
 
punto 1
 
Chi coltiva un appezzamento di terra, qualunque sia la sua dimensione, per l’autoconsumo familiare e per la vendita diretta e senza intermediari, possa liberamente:
 
a.    trasformare e confezionare i propri prodotti nell’abitazione o nei suoi annessi, attraverso le attrezzature e gli utensili usati nella consueta gestione domestica;
 
b.    vendere i propri prodotti agricoli (comprese le sementi autoriprodotte), alimentari e di artigianato manuale ai consumatori finali, senza che ciò sia considerato atto di commercio.
 
punto 2
 
I contadini che, come occupazione prevalente, praticano la coltivazione del fondo e del bosco o l’allevamento o la raccolta di erbe e frutti spontanei, esclusivamente per l’autoconsumo familiare e per la vendita diretta ai consumatori finali e agli esercenti locali di vendita al dettaglio e ristorazione, e che non siano anche lavoratori dipendenti o liberi professionisti né abbiano dipendenti, salvo eventuali avventizi impiegati in attività di raccolta
SIANO ESONERATI DA
 
a.   il regime Iva, la tenuta di registri contabili, l’obbligo di iscrizione alla camera di commercio; ogni imposta o tassa relativa all’occupazione prevalente, alla propria abitazione e al fondo, comprese quelle di registrazione e proprietà relativa all’acquisto di terreni confinanti con i propri e confinanti tra loro;
 
b.   l’applicazione del sistema HACCP e, più in generale, le norme vigenti in materia di igiene e sicurezza degli alimenti;
 
c.    i vincoli progettuali e urbanistici per:
 
-    la costruzione di stalle, serre e altri annessi sui propri terreni e per l’esclusiva occupazione prevalente, purché realizzati con una dimensione massima di 30 mq e a un piano fuori terra, secondo tipologie bene inserite nel contesto ambientale, con strutture solo rimovibili e senza possibilità di cambio della destinazione d’uso;
 
-     la ricostruzione di manufatti preesistenti in terra, in legno o in pietra a secco;
 
ABBIANO DIRITTO DI
 
d.    macellare direttamente nel proprio fondo il bestiame nato e allevato nel podere, limitatamente a un numero di capi proporzionati ai membri della famiglia e ai propri ospiti, e seppellirne i resti secondo le consuetudini locali, fatti salvi gravi motivi sanitari o la non idoneità dei terreni;
 
e.   esercitare nella propria abitazione e sul proprio fondo attività di ospitalità rurale, fino a un massimo di dieci coperti e posti letto, senza necessità di autorizzazioni e senza essere soggetti a regole fiscali e sanitarie;
 
f.     pagare i minimi contributi assistenziali e previdenziali;
 
g.     ricevere, attraverso le regioni, servizi gratuiti a domicilio di:
 
-  assistenza veterinaria e agronomica;
 
-  assistenza burocratica e ricezione per qualunque domanda, dichiarazione, denuncia o modulistica di altro genere a qualunque titolo richiesta dall’amministrazione pubblica o comunque dovuta per legge.
 
punto 3
 
I contadini definiti nel punto 2 siano registrati in uno specifico albo del comune di residenza e possano attestarsi con autocertificazione, vera fino a prova di falso.
 
punto 4
 
Il lavoro prestato ai contadini definiti nel punto 2, nel loro fondo, gratuitamente o come apprendistato o come scambio di opere, sia assimilato al volontariato e – salvo l’uso di scale o di macchine e attrezzature elettriche o a motore - non sia assoggettato a obblighi contributivi e previdenziali.
 
punto 5
 
Siano abolite le limitazioni sui contratti agrari in natura, purché favorevoli ai conduttori per una misura non inferiore al 70% del raccolto.
 
 
 
 
In che modo puoi partecipare anche tu alla campagna popolare:
innanzitutto firmando e facendo firmare la petizione web in questa pagina;
puoi raccogliere firme stampando questo modulo e facendolo firmare; se hai un'attività aperta al pubblico    potresti organizzare un punto fisso di raccolta dove far trovare i moduli cartacei da firmare; puoi segnalarlo tramite questa pagina;
discuti sulla Campagna Popolare in queste pagine; ogni punto della petizione è stato riportato suddividendoli nelle pagine del sito lasciando aperta la possibilità di commento; puoi commentare anche senza iscriverti al sito e dalla discussione possono emergere i punti di vista che aggiungono maggiore valore alla proposta;
lascia in "Di la tua" la tua proposta per il futuro della campagna: questa campagna non è un punto di arrivo ma di partenza e noi che la stiamo promuovendo sappiamo molto bene che i punti della campagna non sono sufficienti ma da qualche parte occorre cominciare; lancia la tua proposta e sarà vagliata con attenzione;
linkaci al tuo sito: se hai un tuo sito esponi un nostro link per farci arrivare visitatori; vedi i banners disponibili in questa pagina;
se fai parte di una organizzazione proponile di entrare anch'essa fra i promotori di questa campagna per portare questa petizione a diventare legge; per aderire leggi questa pagina
 
 

17 gennaio - 11 novembre 2009
da sant'Antonio abate (patrono dei contadini e degli animali rurali)
a san Martino (termine dell'annata agraria)


PROMOTORI

 

civcont

IL
COMPASCUO
 
  Civiltà Contadina
associazione
nazionale
Rete Bioregionale
rete
nazionale
Corrispondenze
Informazioni Rurali

nazionale
Consorzio della Quarantina
Appennino ligure
Antica Terra Gentile
associazione
Lessinia
 

SOSTENITORI

Circolo Matteotti
circolo
Sestri Levante
Critical Wine
collettivo
Genova
Rete Ruralpina
rete
Alpi e prealpi
AAM Terra Nuova
rivista
nazionale
Sorgente del Vino
agenzia
Piacentino
Filiera Zero
associazione
Roma
Officina Enoica
associazione
Milano

 
Di Dulce (del 28/04/2009 @ 17:47:53 in Eventi, linkato 2094 volte)

Come ogni anno condividiamo e aiutiamo l'organizzazione di questa serie di eventi dei quali vogliamo farvi partecipi.   Walter & Dulce

INCONTRO CONTADINO A VALDIERI - CN     30 aprile 2009
 
 
Promosso da : Comune di Valdieri - Comitato “ I Sentieri della Libertà “ -
                         Associazione Solidarietà Campagna Italiana - Banca Etica
 
 
PER UN’ AGRICOLTURA CONTADINA ECOLOGICA E SOLIDALE
 
Programma
 
Ore 9,30 - 12,30     PATATE DI MONTAGNA
Recupero e valorizzazione di varietà tradizionali e adatte al territorio
Partecipano Consorzio della Quarantina ( GE ) , Produttori Patata di Entraque , Consorzio Patata della Bisalta , Consorzio Patata della Valle Belbo , Scuola Malva Arnaldi di Bibiana ( TO )
 
Ore 13 – 14,30   Pranzo conviviale
 Per mangiare e stare insieme portandoci il cibo
 
Ore 14,30 – 19,30   PER UNA NUOVA AGRICOLTURA CONTADINA
 Seminario di incontro e discussione tra agricoltori sui problemi e le prospettive di una agricoltura contadina , ecologica e solidale.
Un dialogo anche con Associazioni , Enti Pubblici , Tecnici e chiunque sia interessato a questi temi.
Sono previste tre aree tematiche:
 
- Oltre la burocrazia
Come affrontare il ginepraio di Norme che nei fatti ostacolano la vita dei produttori agricoli
Costruire nuove possibilità a misura contadina
Campagna popolare “ Per una Legge che riconosca l’agricoltura contadina e liberi il lavoro dei contadini dalla burocrazia “
 
- Liberi semi in libera terra 
Recupero e valorizzazione di semi , piante e animali di specie e razze tradizionali in alternativa agli ibridi commerciali , alle varietà brevettate e contro la diffusione degli OGM , che sopprimono la libera coltivazione e distruggono la biodiversità naturale
 
- Contadini G.A.S.ati 
Le esperienze positive di un nuovo rapporto tra agricoltori e cittadini consapevoli per costruire insieme nuove pratiche di produzione e consumo equo e solidale
 
Ore 20,30 LIBERA cena   con contorno di festa
Cena di solidarietà con l.’ Associazione LIBERA
Con prodotti locali e prodotti dalle terre liberate dalla mafia
 
Aderiscono ad oggi , oltre alle realtà già citate - Rete Semi Rurali , Associazione Rurale Italiana Antica Terra Gentile , Via Campesina , ACLI Pace e nuovi stili di vita , Assoc. Solare Collettivo ,Movimento consumatori Cuneo , GAS Torino , WWOOF Italia , Legambiente , Biovalgrana , Asso. Mercato Contadino Caraglio
 
Libertà a nuove adesioni
Per ogni contatto utilizzare questo indirizzo e-mail o tel. A Roberto Schellino 3351741213  
 
Di beppe.olivero (del 13/03/2010 @ 16:57:03 in Politica, linkato 2192 volte)


Ora che li abbiamo incontrati e sappiamo chi sono quelli del Movimento a 5 Stelle la prima impressione,almeno per i candidati della lista provinciale, è che
ci troviamo di fronte a persone normali che in politica possono sembrare “dilettanti allo sbaraglio”, tanto sono lontani dallo stereotipo dell'uomo politico italiano stile “So tutto Io” degli ultimi decenni.
 
La percezione, all'inizio, disorienta un po' tanto siamo abituati alla (finta) democrazia delegativa che in Italia ci ha portato alla situazione di oggi. I “professionisti” della politica è vero, in campagna elettorale, sanno fare ben di più. Tutti slogan e certezze rassicurano le “pecorelle smarrite” con i loro programmi fatti sempre di più: più lavoro, più salute, più educazione, ecc.ecc. In campagna elettorale, sembra quasi una parola d'ordine tra i politici di mestiere, guai ad essere pessimisti oppure semplicemente realisti.
Peccato che, appena superato lo scoglio dell'urna, tutti o quasi tutti si dimenticano delle promesse fatte. I contatti con gli elettori diventano sporadici o superflui.
La “delega” a governare li fa chiudere nei palazzi, sordi alle istanze della gente specie quando queste si vanno a scontrare con gli interessi delle “famiglie potenti” che si sono impossessate di tutti (o quasi) i partiti.

L'alternativa di Davide Bono e di Piemonte 5 stelle richiede innanzitutto uno sforzo culturale. Occorre passare da un modello di democrazia delegativa ad uno di democrazia partecipativa dove ognuno, nella propria sfera di competenze ed interessi, si occupa o meglio si preoccupa di migliorare il mondo intorno a se.

Non esistono alternative se vogliamo costruire un futuro migliore.
Il modello lo abbiamo già sperimentato a Piasco, negli ultimi anni, in campo ambientale o in quello sportivo-ricreativo. Associazioni e gruppi di cittadini, collaborando con l'assessore o l'amministratore di riferimento, hanno fatto fare dei passi avanti alla nostra comunità.
La filosofia politica alla base del Movimento a 5 stelle ora la conosciamo. In due parole l'ha riassunta Fabrizio Ghirardi di Alba quando ha fatto cenno all'ideologia della Decrescita Felice di Maurizio Pallante.

Il sito dedicato la riassume così: La decrescita è la consapevolezza che non c’è progresso senza conservazione; indifferenza alle mode e all’effimero; attingere al sapere della tradizione; non identificare il nuovo col meglio, il vecchio col sorpassato, il progresso con una sequenza di cesure, la conservazione con la chiusura mentale; non chiamare consumatori gli acquirenti, perché lo scopo dell’acquistare non è il consumo ma l’uso; distinguere la qualità dalla quantità; desiderare la gioia e non il divertimento; valorizzare la dimensione spirituale e affettiva; collaborare invece di competere; sostituire il fare finalizzato a fare sempre di più con un fare bene finalizzato alla contemplazione. La decrescita è la possibilità di realizzare un nuovo Rinascimento, che liberi le persone dal ruolo di strumenti della crescita economica e ri-collochi l’economia nel suo ruolo di gestione della casa comune a tutte le specie viventi in modo che tutti i suoi inquilini possano viverci al meglio. In quest'ottica, capite bene, che la contrapposizione politica con gli schieramenti dominanti (ma anche, purtroppo, con la cultura) è fortissima.

Un esempio? Il problema energia.
La ricetta degli schieramenti politici dominanti è pressoché uguale. Puntare sulle biomasse (Bresso) oppure sul nucleare (Cota) per produrre più energia in modo alternativo alle fonti fossili. Gli effetti collaterali, naturalmente, sono minimizzati o nascosti in ossequio al grande business che si va a creare. Bono ed il Movimento di Beppe Grillo propongono invece il risparmio energetico, la riqualificazione energetica degli edifici, l'autoproduzione di energia con il sole, l'acqua , il vento sicuramente anche con le biomasse a patto che sia fatto in modo sensato e sostenibile.

Utopie? Forse, peccato che sia già un modello sperimentato con successo da anni in Germania ed Austria. Gli effetti collaterali: una ricaduta in termini di occupazione onesta e dignitosa incredibile in questi tempi di crisi ed un grosso passo avanti nella battaglia per un ambiente più pulito e sano in cui vivere Mi fermo qui augurandomi che altri proseguano ed integrino il discorso sul nostro blog.

Concludo, invece, riportando una lettera pubblicata sul Corriere di Saluzzo che riassume in modo esemplare il dubbio riscontrato in tanti cittadini sull'opportunità di dare il proprio voto ad uno schieramento che, se va bene, arriverà a percentuali ad una cifra eleggendo pochi candidati, virus della democrazia partecipativa, nel Consiglio Regionale.

I furbetti del "voto utile" La correttezza dell’informazione non è propriamente uno dei punti di forza della democrazia italiana. Ma sotto le elezioni, da qualche tempo a questa parte, tutti diventano dei signori, nella premura di garantire a TUTTI i candidati lo stesso spazio a disposizione. A TUTTI?
Beh, no, forse non proprio a tutti... diciamo ai rappresentanti dei due più grandi partiti, dei due osannati Monoliti della politica italiana, e alle rispettive coalizioni.
La cosiddetta “par condicio” è dovuta a loro, che, grazie agli enormi poteri economici che rappresentano e li sponsorizzano (notoriamente legati anche giornali e televisioni), monopolizzano il mercato e detengono il primato delle preferenze. Poi, ci sono anche altre liste, certo, ma... lasciate perdere, ci dicono neanche troppo tra le righe i mezzi d’informazione: votate i Monoliti, tanto vincerà uno di loro.
E i Monoliti godono. Da anni, da decenni (anche se sono nati dopo, hanno ereditato solide ceneri dai loro predecessori) fondano il loro consenso proprio sul “voto utile”, sulla finta democraticità delle campagne elettorali, dove di fatto può vincere solo chi detiene già un’ampia fetta di potere, perché degli altri non si parlerà praticamente nulla.
E i due Colossi, pur cantandosele sonoramente in campagna elettorale per mettere in mostra le differenze, diventano di fatto sempre più simili, in modo che sia sempre garantita una continuità al sistema italiano, con tutti i suoi annessi e connessi che tutti ormai dovremmo conoscere. Insomma, alle elezioni, di fatto, “possiamo cambiar tutto, a patto che si lasci tutto come era”. A meno che... a meno che i cittadini Italiani non comincino, uno dopo l’altro, a guardarsi intorno, valutando TUTTI i programmi, visionando TUTTI i candidati, e non solo quelli che si riferiscono ai Monoliti.
E inizino, sempre in maggior numero, ad assumersi la fatica e la responsabilità di informarsi personalmente, e non solo tramite i Grandi Giornali e le Grandi Televisioni. Perché quella del “voto utile” è una grandissima stupidaggine, che può esistere solo in grazia di un sistema d’informazione malato e dell’assuefazione degli elettori. Che devono rivendicare, proprio attraverso il voto, la loro vera libertà, che è quella non di scegliere quello che si ritiene “il male minore”, ma la lista che veramente, fra tutte, li rappresenta meglio. Una libertà che, se si vogliono veramente cambiare le cose, deve avere il coraggio di rischiare.
Giorgio Perino
 
Di Dulce (del 08/07/2012 @ 15:28:13 in Eventi, linkato 2471 volte)

Venerdì 13 luglio ore 21 "Ala della Pace" a Piasco l'associazione TATAWELO  www.tatawelo.it
distribuirà il caffè raccolto 2012 tostato e confezionato in questi giorni.

Tatawelo significa in idioma tzeltal “antenato”, ed è il nome del caffè prodotto dalla Cooperativa di indigeni di etnia tzotzil/tzeltal “Ssit Lequil Lum” (I Frutti della Madre Terra), dello stato del Chiapas in Messico. L’Associazione Tatawelo importa direttamente dalla cooperativa Chiapaneca, con l’obiettivo di garantire la strutturazione di una filiera etica dal produttore fino al consumatore.

Con questo intento alcuni gruppi d'acquisto solidale del saluzzese si sono uniti per partecipare nel novembre scorso alla campagna di prefinaziamento raggiungendo un importo di circa 2000 euro
restando così affianco ai produttori della Ssit Lequil Lum nei mesi della raccolta, costruendo una filiera pulita e trasparente che collega produttori e consumatori senza innescare meccanismi di indebitamento, nel Sud del mondo, né di prestiti e interessi bancari, nel Nord.
Attraverso il prefinanziamento è  stato possibile prenotare una certa quantità di caffè, acquistandolo ad uno sconto del 25% e mettendo così a disposizione delle comunità e dell’associazione risorse per sostenere il raccolto e sviluppare il progetto.

Dopo l’attracco del container Tatawelo al porto di Genova avvenuto giovedì  7 giugno e giunto in magazzino del nostro torrefattore Coffee Import di Diano d’Alba giovedì 14 giugno,abbiamo toccato il caffè verde, verificandone la consistenza direttamente dai sacchi appena arrivati, visto scendere con impeto  dalla macchina torrefattrice,  annusato l’aroma attraverso il vapore caldo  che si sprigiona al contatto dell’aria,  sentito lo scrocchiare i chicchi mentre si raffreddano nell’apposito bacino,  assaggiato per constatarne la qualità, prima in chicchi tostati e poi con le prove in tazza, stabilendone alla fine la metodica di miscela e di modalità di tostatura per ottimizzare il risultato finale del contenuto del nostro “pacchetto giallo”.

Adesso siamo pronti per la consegna che avverrà venerdì 13 luglio presso l'Ala della Pace a Piasco
dove sarà possibile degustare e acquistare il caffè TATAWELO conoscere il progetto in compagnia dei soci prefinaziatori accompagnato dalla visione del film "Corazon del Tiempo" uno sguardo sulla vita e la lotta quotidiana per difendere quelle terre dalle multinazionali o dallo stato che con ogni mezzo tentano l'esproprio. Le comunità indigene continuano anche grazie al nostro appoggio  la loro resistenza coltivando ogni giorno quella terra essenza stessa della loro vita.

PS

IL CAFFE' TATAWELO DISTRIBUITO DEGUSTATO E VENDUTO DURANTE LA SERA E' 100% ARABICA CON COLTIVAZIONE NATURALE E' STATO RACCOLTO A MARZO SPEDITO A GIUGNO E TOSTATO A LUGLIO

IL PREZZO TRASPARENTE E' DI 3,80 EURO L'ADESIONE AL GRUPPO D'ACQUISTO PREVEDE UN PREZZO 3,23 EURO

 

 
Di Dulce (del 16/11/2009 @ 12:37:19 in Eventi, linkato 2316 volte)



Venerdi 20 Novembre
dalle 15 alle 23 si svolgerà a Cuneo un approfondimento sulle questioni legate al cambiamento climatico e alla crisi energetica.
PRESSO
LA FACOLTA' DI AGRARIA DI CUNEO (piazza Torino, ex-macello)

L'evento è promosso da Pronatura, Legambiente, consumatori e Isde.
 
Tra gli interventi:


FRANCESCO PASTORELLI (Cipra Italia)  

ELLEN BERMAN (Transition Towns Italia) 
http://transitionitalia.wordpress.com/

PAOLO HUTTER (Eco dalle città)  
http://www.ecodallecitta.it/

ALESSANDRO MORTARINO (Stop al Consumo di Territorio)
http://www.stopalconsumoditerritorio.it

FRANCESCO COMOTTO (Comuni Virtuosi)
http://www.comunivirtuosi.org

GUIDO LERDA (Assessore Ambiente Comune di Cuneo)
http://www.comune.cuneo.it/ambiente/

LUCA COLOMBATTO (Assessore Ambiente Provincia di Cuneo) 


In serata
Buffet a Kilometri Zero


Presentazione del libro "No auto"     Marcel Robert 
http://noauto.wordpress.com/

Proiezione in anteprima del film:
The age of the stupid.  
 
 

                   The Age of Stupid Global Trailer w/Italian subtitles from Age of Stupid on Vimeo.



Sabato 21 Novembre dalle 15 alle 17

Sala del Consiglio Comunale di Cuneo Via Roma 28 – 1 piano

Incontro pubblico del Piano Strategico “Cuneo 2020” sul tema

 “Acqua: bene comune da salvaguardare

Riflessioni sulla normativa europea e nazionale e sulle conseguenze

del decreto legge 135/09 art. 15, approvato dal Senato il 5 novembre scorso”

introduce e modera i lavori il Prof. Bruno Cattero, coordinatore del Piano Strategico “Cuneo 2020”

 
Di dottore (del 10/07/2009 @ 12:36:43 in Eventi, linkato 2738 volte)

“Immaginate di entrare nel vostro negozio di alimentari per trovare qualche ingrediente per la cena. Non avete in mente un menù preciso e preparerete il pasto con ciò che vi sembra più fresco e appetitoso.Deciso di iniziare con le proteine, per prima cosa andate al bancone del macellaio, che esibisce una quantità di ricchezze; c’è anche una lombata di leone del Serengeti, ma i pezzi di lupo della foresta boreale canadese hanno un aspetto davvero speciale. Forse andrebbe bene un rapace notturno arrosto, ma sono rimasti solo grossi gufi e per due è troppo. Alla fine scegliete la comodità e ve ne andate con un paio di hamburger di orso polare.”

Così inizia un articolo di John Volpe uscito sulla rivista Slow Food n° 39, ed il pensiero che nel tentativo di offrire un prodotto diverso ai consumatori possa in qualche modo avere un impatto negativo sugli ecosistemi sia terrestri, che in questo caso marini, ha convinto la Proloco di Piasco a rivedere il menù della tradizionale grigliata di pesce di Splash. L'associazione turistica piaschese infatti da anni si impegna nella tutela dell'ambiente attraverso un'attenta raccolta differenziata dei rifiuti, l'utilizzo di stoviglie compostabili anziché di quelle classiche derivate dal petrolio ed è da sempre attenta alla riduzione degli sprechi di energia. Grazie alle informazioni sugli ecosistemi marini acquisite a Slow Fish 2009 a Genova ed alla newsletter dell'associazione fondata da Carlin Petrini il direttivo della Pro Loco ha ottenuto una seria di informazioni che suggerivano una maggiore attenzione al menù di pesce presentato, in particolare evitando il salmone, i cui allevamenti sono molto inquinanti e richiedono la pesca di enormi quantità di pesci da usarsi come mangimi, ed il pesce spada specie anch'essa in declino minacciata dalle malattie e dalla pesca pirata delle spadare. Il menù della grigliata di pesce di Splash 2009 manterrà quindi tre della cinque portate dello scorso anno, ovvero la seppie, i gamberi ed i branzini (questi ultimi provenienti da un allevamento “di fiducia” del fornitore) mentre su suggerimento del personale di Slow Food e grazie alla collaborazione del fornitore (Punto Mare Blu di Tarantasca, CN) si aggiungeranno le aringhe e l'alalunga o la palamita. «Non siamo ancora sicuri di che pesce avremo tra alalunga e palamita – spiega Michele Brugiafreddo, responsabile della cucina della Pro Loco e chef in molti eventi piaschesi – perché sono specie la cui disponibilità è legata all'andamento della pesca  locale ed il nostro fornitore ne sarà a conoscenza solo pochi giorni prima della festa, anche per le aringhe l'andamento non è costante, all'ultimo minuto magari cambieremo il menù, del resto la natura ci condiziona, ed è giusto esserne coscienti ed apprezzarlo. Qualche settimana fa abbiamo fatto una prova generale per capire come questi pesci che non conoscevamo potessero essere preparati per la grigliata e devo dire che siamo molto contenti dei consigli che abbiamo ricevuto da Slow Food. Credo proprio che anche i 300 partecipanti alla cena apprezzeranno» Oltre al pesce “buono, pulito e giusto” chi parteciperà all'evento piaschese dell'11 e 12 luglio potrà apprezzare anche una birra artigianale non filtrata ne pastorizzata prodotta in esclusiva per Splash in un microbirrificio della Foresta Nera.

 
Di Dulce (del 05/12/2012 @ 12:27:40 in Associazioni, linkato 3189 volte)









logo tatawelo

Prefinanziamento 2013

Adesione entro il 15 dicembre 2012

Cari/e amici, amiche e sostenitori del Progetto Tatawelo, 
sulle montagne del Chiapas stanno nuovamente maturando i frutti rossi del caffè.

I soci della cooperativa Ssit Lequil Lum in Chiapas (come anche gli amici del Guatemala) si apprestano a raccoglierli e noi invitiamo nuovamente tutti voi a sostenere questa raccolta, partecipando al prefinanziamento. 

C’è tempo fino al  15 Dicembre per ordinare il caffè che i produttori raccoglieranno nei prossimi mesi.

I termini, le condizioni e il modulo d’ordine per partecipare al prefinanziamento sono compilabili a questo indirizzo: 


https://docs.google.com/spreadsheet/ccc?key=0Au-mBLWrM6uSdFdFa3pNbF9nV1gxQlZfbFFISnBYb3c#gid=0


Cosa vuol dire partecipare al prefinanziamento

Aderire alla Campagna di Prefinanziamento significa sostenere i produttori durante i mesi della raccolta e permettere all’Associazione Tatawelo di inviare l’anticipo ai produttori nel momento della definizione del contratto d’acquisto.

Il prefinanziamento è uno dei cardini del commercio equo solidale. Significa costruire una filiera trasparente che collega produttori del Sud e consumatori del Nord in una rete di solidarietà e significa rompere i classici meccanismi di indebitamento, di prestiti e interessi bancari, nel Sud e nel Nord del Mondo.

Attraverso il prefinanziamento del Cafè Tatawelo è possibile prenotare entro il 15 dicembre 2012 una certa quantità di caffè, acquistandolo ad uno sconto del 25%, mettendo così a disposizione dei produttori di caffè e dell'Associazione Tatawelo le risorse per sostenere il raccolto e sviluppare il progetto.

Il caffè, prenotato e pagato al momento dell’ordine, sarà consegnato ai prefinanzianti nell’estate 2013, dopo essere stato raccolto, lavato, asciugato, ammassato e selezionato dai produttori, spedito in Italia e qui macinato, tostato e impacchettato.

 

Referenze ordinabili attraverso il prefinanziamento


E' possibile prefinanziare le seguenti referenze di caffè:


 
Ø      Tatawelo Café Excelente (pacchetto giallo)

Prodotto dall’Associazione Tatawelo, unisce due arabiche provenienti rispettivamente dai Municipi Autonomi Zapatisti del Caracol 5 Roberto Barrios, in Chiapas (Messico) e dal Guatemala. Pregi e caratteristiche delle due varietà si uniscono armoniosamente, donando alla miscela “Excelente” gusto e aroma particolarmente equilibrati.
Il pacchetto, invece di essere sottovuoto, ha una valvola unidirezionale "intelligente" che consente il parziale sfogo dei gas naturalmente prodotti dal caffè, assicurandone la conservazione ottimale. Il caffè appena tostato e macinato viene confezionato nel sacchetto con valvola "salvaroma", che impedisce all'aria di entrare e ossidare la miscela. Il pacchetto resta morbido, mentre il caffè prosegue così la maturazione nei propri aromi, salvaguardando la purezza originaria del gusto.


Oltre al "pacchetto giallo" è possibile ordinare le referenze della linea "Café Progetto Tatawelo", prodotte dalla Cooperativa Libero Mondo in collaborazione con l'Associazione Tatawelo:


 Ø      Cialde (e cialde decaffeinate)

Le cialde vengono prodotte a partire dall'arabica del Messico (Ssit Lequil Lum) e dal Guatemala (El Bosque), e dalla robusta, proveniente dalla Tanzania (coltivata dalla coop. Kagera).


 Ø      Café espresso

Caffè proveniente dal 100% arabica Chiapas,  appositamente macinato per la  macchina espresso.


 Ø      Café decaffeinato

Proveniente dall'arabica messicana, viene decaffeinato con un metodo naturale: il processo di estrazione della caffeina avviene mediante l'utilizzo di vapore acqueo e acetato di etile, sostanza organica presente già in origine nel chicco di caffè. Il contenuto residuo di caffeina è inferiore allo 0,10%.


 Ø      Café miscela 

Miscela arabica-robusta che unisce il profumo dell’arabica messicana alla corposità della robusta africana (caffè prodotto dalla Coop Kagera in Tanzania), correttamente dosati per ottenere un gusto forte, pieno e armonioso.


 Ø      Café Chiapas arabica monorigine

Caffè monorigine coltivata nelle Comunità Zapatiste del Chiapas (Messico).  Il caffè del Chiapas è riconosciuto come una delle migliori arabiche al mondo. Il suo gusto delicato  mantiene la peculiarità aromatica dell’area di provenienza, con un equilibrio nei toni di acidità e dolcezza e un aroma fruttato e floreale.


 Ø      Grani (500 gr.)

Caffé miscela in grani 70% arabica, proveniente dal Messico, 30% robusta proveniente dalla Tanzania.


Come si partecipa al prefinanziamento

Per aderire al prefinanziamento:

Come lo scorso anno abbiamo formato un gruppo di sostenitori Tatawelo

il caffè lo ordiniamo insieme e il prossimo anno condivideremo un momento di festa dove avverrà la distribuzione del raccolto.

il modulo di ordine si compila online a questo indirizzo

https://docs.google.com/spreadsheet/ccc?key=0Au-mBLWrM6uSdFdFa3pNbF9nV1gxQlZfbFFISnBYb3c#gid=0

il pagamento avverrà preferibilmente con il lancio della campagna in occasione di un evento pubblico

del 13 dicembre quando al Circolo Culturale Arci Ratatoj in via ML Alessi in Saluzzo alle ore 21 ci potrete incontrare

assaggiare il caffè TATAWELO e vedere in prima visione il film

BLACK GOLD    http://vimeo.com/25666594   

Black Gold analizza l’itinerario che segue il mercato del caffè, portandoci sulle tracce di un bene la cui presenza nel nostro quotidiano è data per scontata. Già acclamato in numerosi festival, il film denuncia la drammatica situazione dei coltivatori di caffè in Etiopia. Sono gli effetti della globalizzazione: mentre le multinazionali dell’alimentazione continuano ad aumentare i loro profitti, le raccolte di caffè vengono pagate sempremeno e i coltivatori etiopi sono costretti ad abbandonare le loro coltivazioni un tempo floride.


Per Informazioni

walter vassallo e dulce chan cab

per l'associazione Tatawelo

kimako@gmail.com

0175 79311    320 055 24 43



Aumento del prezzo vendita

L'analisi dei costi componenti il Prezzo Trasparente per le varie referenze prefinanziabili, di cui alcune soltanto ipotizzabili in questo momento, ha determinato una "ridefinizione" del prezzo di vendita. Il Tatawelo Café Excelente passerà dagli attuali 3,80 a 3,90 (variazione di poco meno del 3%), i Grani arriveranno a 7,95 dagli attuali 7,50 (variazione del 6%), mentre per le altre 6 referenze verranno mantenuti i prezzi attualmente in vigore.

Queste "contenute" variazioni di prezzo sono dovute alle condizioni specifiche di produzione che ogni referenza ha, principalmente per l'aumento dei costi vivi di lavorazione, materiali di confezionamento e trasporto.
Sul sito www.tatawelo.it potete trovare la scheda del Prezzo Trasparente del Tatawelo Café Excelente.


Novità dal Chiapas:

caffè autocertificato dalle Giunte di Buon Governo zapatiste

certificazione organica
zapatista


La grande novità di quest’anno è l’autocertificazione del caffè prodotto dalla Cooperativa Ssit Lequil Lum.

Le autorità zapatiste hanno riconosciuto che si tratta di un caffè organico e di alta qualità, rilasciando alla cooperativa una certificazione.

I produttori chiapanechi non riconoscono l’efficacia dei sistemi di certificazione internazionale, che trovano eccessivamente cari e poco seri. Hanno scelto quindi, nell’ambito del loro percorso di autonomia, di dotarsi di una serie di criteri nella raccolta e lavorazione del caffè, che tutti i soci devono rispettare.

Una commissione di soci della cooperativa (cosiddetti tecnici locali e municipali), che ricevono una formazione costante dalla Ong messicana Desmi, si fanno carico della formazione degli altri soci e della verifica del loro lavoro.

Visitano annualmente le piantagioni di tutti i soci, valutano il rispetto dei criteri adottati dalla cooperativa, e danno indicazioni correttive sulle tecniche di coltivazione organica del caffè (semina, potatura, tecniche di concimatura, utilizzo di alberi per ombra, ecc..), nonché sulla coltivazione degli altri alimenti destinati al consumo quotidiano. 

L’autocertificazione rilasciata dalle autorità zapatiste è il risultato di un lavoro iniziato quasi 10 anni fa (dal momento stesso della costituzione della cooperativa), e che premia la cura e l’amore per la Madre Terra dimostrata quotidianamente dai nostri produttori.


 

Novità dal Guatemala:


I soci della Cooperativa Nueva Esperanza del Bosque continuano il processo di conversione alla coltivazione organica, anche grazie alla sensibilizzazione dei volontari italiani, con l'ente certificatore Mayacert; il loro percorso punta alla salvaguardia, al mantenimento della biodiversità e alla tutela del territorio, duramente colpito dai ripetuti uragani degli ultimi anni, che hanno causato la distruzione di intere coltivazioni.

In Guatemala non esistono autorità o enti autonomi che possano certificare o seguire un processo di autocertificazione, pertanto da quest'anno il nostro partner italiano per l'importazione del caffè da commercio equo, la nuova cooperativa Shadhilly (nata dalla cooperativa Mondo Solidale per dedicarsi esclusivamente al caffè ed ai progetti a questo collegati) ha deciso di iniziare la collaborazione con Adisque, un'associazione di Quetzaltepeque, che intende promuovere lo sviluppo delle popolazioni locali sostenendo principalmente l'istruzione degli adulti con i proventi del caffè di qualità certificato organico, prodotto ed elaborato nella zona, contrastando inoltre il riciclaggio di denaro proveniente dal narcotraffico per la compravendita del caffè attraverso i coyotes. 

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Per maggiori informazioni sul Progetto e l'Associazione Tatawelo  visita il sito: www.tatawelo.it

 

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