Di Marta (del 11/12/2007 @ 23:47:21 in generale, linkato 4067 volte)
L'altra sera, mentre si stavano facendo quattro chiacchiere, tra una birra l'altra (ma non certo a causa di queste!) alcune floride giovani menti visionarie hanno avuto un'idea!
Tra i soliti pettegolezzi su quello che piace o meno del nostro piccolo paesello è emerso che tra circa un anno e mezzo ci saranno le elezioni amministrative.
Dato che a lamentarci siam buoni tutti, ma poi non ci sforziamo per proporre qualcosa di costruttivo e migliore, perchè non chiederci in modo costruttivo ciò che desidereremmo fosse fatto nel nostro paese? A tal proposito si potrebbe fare un "sondaggio" in cui chiunque lo voglia può proporre, liberamente, ciò che vorrebbe fosse fatto, costruito, attuato, abolito, cambiato...in quel di Piasco.
E se da questo brainstorming emergessero buone idee, che una volta elaborate potrebbero essere la fonte d'ispirazione per un ipotetico programma elettorale di un futuro sindaco? Sia chiaro che i succitati giovani piaschesi non nutrono alcuna velleità politica, ma piuttosto le loro idee sono i postumi del desiderio adolescenziale di cambiare il mondo, a cui non si sono del tutto arresi. Ciò non sminuisce la serietà di questa proposta di democrazia attiva.
Quindi siano bandite le proposte fantascientificoinsurrezionalespansionistiche, quali conquistare paesi limitrofi, occupare il castello per farne un disco night, bombardare preventivamente i nostri rivali alle sfilate di Carnevale, trasformare i bagni vicino al cimitero in una spiaggia nudista (zona troppo fredda), servire alcolici nei bar ai minorenni...qualsiasi cosa vada contro alla legge e al buon senso insomma.
Detto questo, chiunque abbia idee su come attuare tale sondaggio si faccia avanti. Allo stesso modo chi ritenga sia una folle idea, si faccia sentire con le sue motivazioni.
Di Marta (del 21/07/2009 @ 20:45:31 in Eventi, linkato 2065 volte)
E' estate: è tempo di vacanza, sta arrivando agosto: sta arrivando il CAMPEGGIO a Castello di Pontechianale!!!!
Per chi lo ama da quando è bambino, per chi non c'è mai stato, ma ne ha sentito parlare, che chi ci torna sempre volentieri, per chi non lo conosce ma chi si fida che è bello ...
quindi
Anche quest’anno, a grande richiesta, in quel di PONTECHIANALE(frz Castello):
CAMPO GIOVANI 2009
Per chi: è aperto a tutti dalla prima superiore (fatta!!!!! ) in su (qui non ci son limiti!!!)
Requisiti minimi: nessuno! A parte voglia di impegnarti, di condividere una bella settimana, di riflettere , di parlare, di giocare …..
Siete tutti invitati!!!
Tema del campo:
EDUCHIAMOCI ALLA NON VIOLENZA PER COSTRUIRE LA PACE
Quando: il campo inizia domenica 9 agosto ore 17 circa e finisce venerdì 14 agosto dopo il pranzo.
Iscrizioni: entro e non oltre il 30 luglio da don Rocco
Di Geo (del 22/09/2008 @ 20:38:08 in Notizie, linkato 2767 volte)
Nel mese di settembre un gruppo di baldi giovani piaschesi ha istituito il Comitato “Boulé” il quale, in attesa dell'autorizzazione da parte dell' Amministrazione Comunale, sta organizzando un sondaggio popolare “Sindaco come ti vorrei”.
Il Comitato nato è nato dalla presa di coscienza che vivendo in una democrazia occorre che ogni singolo individuo prenda parte della vita pubblica esprimendo le proprie idee ed esigenze. Per di più come giovani non possiamo limitarci ad osservare la società ma dobbiamo esserne parte viva ed attiva.
Il nome del Comitato non è stato preso a caso sfogliando distrattamente un libro di funghi ma deriva dall'antica Grecia... la Boulé infatti era l’organo fondamentale della vita della polis ateniese, l’assemblea nella quale venivano prese le decisioni più importanti per la vita sia dei singoli cittadini sia per l’intera comunità. È nella Boulé che si rendeva reale il vero senso della democrazia come governo del popolo e per il popolo. Nella polis attica, i cittadini hanno voluto sostituire l’utilizzo della forza e di altri mezzi più rapidi per la ricerca del consenso, con la parola e la discussione.
A questo punto vi sarete chiesti cosa vogliono fare questi ragazzuoli... eccovi la risposta: gli obiettivi della nostra iniziativa sono essenzialmente tre:
raccogliere nuove proposte, far emergere le esigenze del paese e individuare chi potrebbe impegnarsi per realizzarle;
far riflettere su cosa vuol dire amministrazione comunale;
dare la possibilità alla gente di esprimersi, in modo tale da creare spunti di riflessione comune nell’ambito amministrativo e della vita socio-politica di Piasco
Probabilmente chiaccherando tra le vie del paese qualcuno potrebbe sentir volare la fatidica frase: << Sti qua vogliono solo entrare in politic...etc. etc..>> La risposta è semplice e chiara:
NESSUNO DEI MEMBRI DEL COMITATO HA INTENZIONE DI ENTRARE IN POLITICA, dobbiamo tutti ancora crescere come cittadini coscienti e consapevoli.
Per concludere, il sondaggio sarà un modo per individuare chi vorrebbero i piaschesi in Comune, con la speranza che chi raccoglierà più preferenze si decida a candidarsi per amministrare il Paese.
L'autoscatto dei membri del Comitato “Boulé”
I nomi:
marta Garnero, Sara Garnero, Gabriella Mattio, Elisabetta Giraudo, Giorgia Mattio, Luigi Cagioni, Diego Botta, Gabriele Marchetti Mariapaola Bonamico (non in foto)
Di cagio (del 08/05/2007 @ 20:35:56 in generale, linkato 2181 volte)
Ultimamente sto trascurando abbastanza il blog, e non dovrei, visto che mi sono preso quest'impegno, ma tra lavoro, università, proloco e tutto il resto fatico a trovare il tempo per leggere la posta... figuriamoci scrivere qualcosa. Per fortuna che c'è marta che ci scrive da lontano, buona lettura!
Achabua- Chalna bazar , domenica 29/4/2007 Sono le 7,20 ora locale del 24 aprile quando atterro a Dacca per la seconda volta nella mia vita. Dopo venti giorni passati a casa in Italia, visto scaduto in Bangladesh equivale a rimpatrio e non a rinnovo del suddetto, riprende la mia avventura bengalese. Uscita dall’ aereo vado immediatamente in bagno, vengo colpita inaspettatamente dai rumori della strada che entrano da una piccola finestra: urla, clacson di auto pulman e camion, lo sferagliare di mezzi do ogni tipo che procedono aldilà di qualsiasi legge meccanica e dell’ usura. “...bangladesh!” penso. E di colpo mi assale l’emozione e anche il timore di tornare in questo paese orientale che per questo anno sarà “casa”. All’ ufficio immigrazioni assaporo il particolare atteggiamento riservato dai bengalesi agli occidentali, misto di riverenza, gentilezza e ostentata efficenza/inflessibilità: un poliziotto fa spostare una lunga fila di uomini bengalesi per far passare prima al controllo 4 donne “bianche”(compresa io). In modo tale che in pochi minuti vengo catapultata fuori, tra la ressa dei parenti e amici urlanti venuti ad attendere i nuovi arrivati, stipati contro i cancelli perchè a loro è vietato l’ingresso all’ aereoporto per ragioni di sicurezza. Il calore della gente non e’ l’unico, infatti il clima sub tropicale si fa sentire nella sua estate torrida e umida, il cielo e’ velato di foschia e in un attimo sono madida di sudore. Il tasso di umidita’ allarmante e’ lo spiacevole compagno che non ti abbandona mai; di giorno ti stordisce e di notte ti impedisce di dormire, e i ventilatori presenti ovunque in case e uffici risultano piuttosto inefficaci a sconfiggere il caldo. Fortunatamente individuo subito Gilbert che e’ venuto ad attendermi, saliamo su un taxi e attraversiamo Dhacca diretti alla stazione degli autobus, dove prenderemo il pulman per Khulna. Mancano ancora sette ore di bus e trenta minuti di barca prima di arrivare a destinazione. Fatico a tenere una soddisfacente conversazione in inglese con Gilbert , perche’ sono stordita dal viaggio e soprattutto dalla terrificante guida del nostro autista. Caratterizza infatti la maggir parte degli autisti bengalesi una guida “sportiva ”e nervosa, fatta di continue accelerate e inchiodate. D’altronde mi chiedo come sia possibile guidare su queste strade super affollate dove non esistono troppe regole se non la prepotenza del piu’ grande, con l’aggravante dell’attraversamento pedonale selvaggio: infatti la gente non attende che il traffico rallenti e attraversa la strada di corsa rischiando la vita. Spesso a bordo strada ci sono dei mendicanti di ogni eta, essi attendono che il traffico si fermi e poi si incollano letteralmente ai finestrini delle auto chiedendo l’elemosina, le madri sporgono i bambini, i malati sventolano le ricette mediche e gli storpi non esitano a mettersi in mostra pur di ottenere qualcosa. Notando un’occidentale all’interno la nostra macchina viene presa d’assalto ad ogni stop, mi maledico per aver lasciato i soldi nella valigia senza mettermi in tasca gli spiccioli, e non posso far altro che sperare che il viaggio finisca presto perche’ restare impassibili davanti a certe scene e’ veramente impossibile. Finalmente arriviamo e salgo sul pulman, mi colpisce come sempre l’odore della gente, pungente e dolciastro, tipico di chi mastica la “foglia di pam”, usanza diffusissima paragonata al vizio del fumo.* La mia vicina di posto mi chiede come mi chiamo, da dove vengo e soprattutto se sono sposata e dove e’ mio marito, le classiche domande di conoscenza che ho imparato a capire e rispondere in bengalese. Anche chi ti ferma per strada chiede se sei sposato, infatti l’essere single in questa cultura non esiste, ed il nubilato e’ riservato a chi e’ disabile e povero. Inoltre una donna a 24 anni e’ gia’ sposata almeno da 4 anni! Insomma per questo paese esco decisamente dagli schemi. Partiamo, inizialmente siamo ancora imbottigliati nel traffico di van, rishio, camion e pulman fatiscenti, ma dopo poco ci inoltriamo nella periferia. Gli alti palazzoni del centro, precocemente corrosi dalle piogge acide e dall’umidita, si alternano ora a baracche di latta. Dacca e’ una citta’ in continua espansione , ovunque si vedono case in costruzione con impalcatura in bambu sbilenca e decisamente precaria, dove lavorano dei muratori funamboli. I miei occhi colgono cose diverse dalla prima volta che ho attraversato questa citta’ e poi la campagna che sembra un’ unica immensa risaia. La prima volta avevo visto solamente il caos, la folla rumorosa e il traffico disordinato, tanto da rimanerne disorientata e quasi spaventata; ora riesco a cogliere un certo ordine in tutto cio’ e mi colpisce soprattutto la sensazione di fermezza della compagna profusione della tranquillità e lentezza dei suoi abitanti. Probabilmente mi sto abituando alla proverbiale folla bengalese ( il Bangladesh e’ il paese con la piu’ alta densita’ di popolazione al mondo,843 ab per km2), la sensazione di essere sempre in compagnia di qualcuno sconosciuto o conosciuto che sia, l’impossibilita’ di trovare un attimo di solitudine e di fare una passeggiata da sola. Sono seduta sull’ autobus e mi chiedo che cosa ci faccio qui e perche’ dentro di me da sempre coltivo il sogno di essere in “missione”. Le risposte sono profonde e nascoste dentro di me cosi’ la stanchezza vince e mi addormento. Spero pero’ di riuscire un poco a capire il ritmo e in parte l’essenza di questo paese che sento cosi’ lontano per mentalita’ e geografia. Quando Gilbert mi sveglia siamo gia’ a Khulna ormai vicino alla missione. Mi godo il viaggio in barca, con il vento che mi sbatte sulla faccia e mi obbliga a socchiudere gli occhi. Navigare sul Gange e’ un emozione grande e farlo al tramonto e’ impareggiabile. Oltrepasso i cancelli della missione in sordina, senza i bambini, la musica e le ghirlande di fiori che attendevano gli altri viaggiatori e me la scorsa volta. Mi piace arrivare cosi’ come se fossi semplicemente uscita qualche ora prima per andare a lavorare come faccio di solito. Rubo qualche scena di normale vita di missione all’imbrunire, poi butto giu’ la malinconia di casa mia...qualcuno infatti mi ha notato e mi viene incontro per salutarmi. * la foglia di pam si mastica con calce, spezie e noci; lenisce la fame ma corrode denti e gengive colorando di rosso labbra e bocca. Le donne in Bangladesh non fumano sigarette come gli uomini ma sia uomini che donne soprattutto i poveri masticano questa foglia.
Di cagio (del 28/10/2008 @ 19:01:17 in generale, linkato 2874 volte)
Ciao a tutti, c'è una grande attesa
intorno al sondaggio che abbiamo “somministrato” durante il week
end a Piasco. Bene, mi fa piacere, ci fa piacere.
Inizio col numero di partecipanti: 198
età dei votanti
minori di 18: 4%
18-30: 29%
31-50: 42%
51-70: 20%
+70: 5%
primi 15 possibili sindaci:
pos
nome
tot
1
MAURO BERGIOTTI
9
2
GIORGIO BARBERO
7
3
MICHELA OLIVERO
6
3
RICCARDO BARBERIS
6
5
CLAUDIA CARONI
4
5
MAURO DALMASSO
4
5
ROBERTO PONTE
4
8
ALESSIO ROSSO
3
8
DIEGO BOTTA
3
8
ENRICO BARRA
3
8
EUGENIO BRUGIAFREDDO
3
8
LUCA BASTONERO
3
8
LUIGI CAGIONI
3
8
SERGIO GERARDI
3
8
SILVANO BARBERO
3
Quindi l'attuale giunta raccoglie 19%
di chi ha fatto nomi e l'8% dei partecipanti totali.
La minoranza si ferma al 12%.
Lascio ad ognuno la possibilità di
commentare, anche se di statistica me la cavo bene :)
Circa la meta dei votanti 46% vorrebbe
un sindaco donna, ma quando analiziamo i nomi emerge che l'84% delle
preferenze vanno agli unomini
Giunta, primi 10:
pos
nome
voti
1
MICHELA OLIVERO
11
2
PAOLO CARPANI
10
3
ALESSIO ROSSO
6
3
LUIGI CAGIONI
6
3
marta GARNERO
6
6
GIAMPIERO MATTIO
4
6
GUIDO MONGE
4
6
MAURO DALMASSO
4
6
MIRKO SILVESTRO
4
6
NADIA NASI
4
Qua emergono molti nomi nuovi, notiamo
l'assenza degli attuali componenti della giunta attuale, mentre la
minoranza piazza 2 persone sul podio (Rosso ex equo con altri)
Molti dei nominati hanno ruoli in
associazioni e gruppi piaschesi, 8 su 10 hanno meno di 50 anni e c'è
anche qua una netta prevalenza maschile
Per il momento è tutto, scusate se le
elaborazioni vanno avanti a singhiozzo, ma ho anche qualche altro
impegno imminente.
Di Marta (del 24/06/2008 @ 15:34:35 in generale, linkato 2767 volte)
Spiacente ma torno su un vecchio argomento: sentieri in collina, i "nostri" in quel di Piasco.
Sabato 21 giugno, tradizionale festa a S. Bernardo, con messa, benedizione, distribuzione dei "micun".... Tradizione vuole che si salga alla cappella con trattore e "tamagnun"(ormai pochi a farlo), e in pellegrinaggio, quindi a piedi( forse si dovrebbe anche pregare).
Non so in quanti siano partiti da Piasco a piedi, in quanti abbiano fatto un pezzo in macchina, comunque si era un bel numero a messa. io e il mio babbo siamo partiti da casa a piedi, e a un certo punto abbiamo avuto la strada sbarrata da mucchi di legna appena tagliata. Mi spiego meglio: dopo Tetti Avena si lascia la strada sterrata per prendere sulla destra il sentiero per il bosco, tale sentiero dopo qualche centinaio di metri si trasforma nel famigerato vertical race( più' volte contestato), quella cosa verticale senza curve, senza ombra, delimitato da un lato da una rete( in basso elettrica ??) per intenderci. Tale sentierino era ostruito da svariati cumuli di legna appena tagliata, aggirabili solo risalendo la scarpata e passando nel bosco abbastanza fitto. Non so quante persone l'abbiamo percorso quel tratto, visto che una volta l'anno(per la festa appunto) si ha la possibilita' di percorrere il sentiero storico che porta a san Bernardo ( che si trova nella "cinta") e giustamente molti hanno preferito un bel sentiero al vertical race strozza fiato!
Questa e' una polemica trita e ritrita, ma mi sembra che ostruire il passaggio proprio il giorno della festa sia, per poca sensibilita' o poca attenzione, provocazione e attirarsi volutamente critiche.
Oltretutto e' sparito un cartello indicatore (di quelli in legno a pois colorati) proprio in quel posto. Quello che indicava il sentiero in salita da prendere dalla strada sterrata, ma non accuso nessuno, forse se ne e' andato lui di sua spontanea volonta', per vergogna, a indicare un sentiero che meriti tale nome.
Ancora una volta rilancio i soliti interrogativi: come possiamo tutelare il nostro territorio? A chi dobbiamo rivolgerci? Vi sono già dei responsabili in questo senso? Siamo nel far west o vi sono leggi che regolano queste cose? Chi ha ragione , chi a torto?
Di cagio (del 03/03/2007 @ 12:40:44 in generale, linkato 2064 volte)
Pubblico questa email che ho ricevuto da marta Garnero che attualmente sta trascorrendo un periodo di volontariato in Bangladesh
Ovviamente mi ha dato il permesso di farlo!
Ciao bellissimi tutti!!!!!!!!!!
Finalmente mi faccio viva...
E vergognosamente con una mail comunitaria.
Purtroppo ho la possibilità di navigare in internet circa una volta al mese,...sul Gange è decisamente più facile, meno costoso(sigh) e avventurosamente spettacolare.
Innanzitutto vi ringrazio uno ad uno con un abbraccio per le tante mail che ho ricevuto. È un tuffo al cuore vedere il vostro nome sulla letterina. Leggo ogni lettera due o tre volte , anche se in differita di quasi un mese gli auguri di compleanno hanno lo stesso commovente sapore.
Scrivetemi ogni cazzata che vi possa per la testa, gli scoop, pettegolezzi vari, cosa fate ...
Non posso risp a uno ad uno perchè ogni minuto di navigaz satellitare vale oro , ma vi assicuro che leggo tutto con voracità perchè mi fa sentire un po’ a casa.
Scusate se pretendo di ricevere info senza darle...bella presuntuosa eh!!!
Notizia bomba....mi hanno miracolosamente rinnovato il visto!!!!!!
Non sapete che avventura nei sudici uffici bengalese prima di strappare a un invisibile (qui son tutti bassi e magri) funzionario dell’ ambasciata il tanto agognato timbretto sul passaporto. Costo del tutto 50 dollari di una tassa non tanto ben identificata e una giornata di contrattazione, ora si aspetta la visita della polizia che si deve accertare se sono una persona come si deve per confermare la validità del suddetto timbrino. Sicuramente una tazza di te più biscottini e una bella mancetta faranno ricordare al capo poliziotto del villaggio che mi ha già controllato a gennaio e febbraio, ed era tutto a posto (sun na brava fia dle noste).
Con la promessa di non andare vestita di sacco e cilicio per la strada a fare conversioni, e controllata a vista da Rudi e c. sull’ integrità della mia condotta morale, potrò restare fino al 6 aprile. Miracoli della contorta burocrazia bengalese...
Poi si spera nella provvidenza.
Qui lavoro tantissimo.
Ogni giorno arrivano nuovi pazienti. Dovremmo moltiplicare le ore del giorno per seguirli tutti. Arriva gente in certi stati che da noi neanche si può sopravvivere così. Non c’è veramente la cultura di andare dal medico.Innanzitutto il male deve passare da solo, poi si contattano i santoni, infine se proprio non si resiste e si è in punto di morte, si bussa alla porta della comunità . perchè andare direttamente in ospedale vuol dire avere i soldi per il viaggio fino in città.
Ieri è arrivata una signora incinta di sette mesi, in coma. Il marito l’ha portata fino al nostro cancello su un carrettino.
Mi sto inventando esercizi e costruendo ausili con tutto ciò che mi viene a tiro (il che non è molto) ma stiamo iniziando a costruire dei girelli con un fabbro. Per ora escono tutti sbilenchi e poco bilanciati, quando ci metti sopra un paziente devi tenere in piedi sia il paziente che il girello...ma non ci arrendiamo. Spero di cavarne qsa di buono da questa foga che mi è presa di costruire ausili.
Rudi mi ha chiesto di riorganizzare un po’ il servizio di riabilitazione , ma per ora mi da che sto disorganizzando e incasinando ancora di più le cose. Ogni tanto i 3 fisioterapisti qui mi guardan9o allibiti. Il mio primo lavoro concluso è stata una semplice cartella clinica per classificare i pazienti, ma ora che la uso mi vien già voglia di rifarla da capo...
Cmq poco per volta qualcosa esce di buono.
Sto dando libero sfogo alla mia creatività comunicativa. Ora parlo banglingleseitalianico di tutto rispetto.
Il bengalese è un delirio e non ho ancora iniziato a studiarlo per cui non lo imparerò mai.
Però sono diventata la maestra di italiano per i pvv , 3 volte a settimana ci ritroviamo per un ora di delirio organizzato. Ridono come pazzi probabilm perchè non capiscono niente. Però abb imparato a cantare sapore di sale che se vieni in Italia è una cosa fondamentale da sapere.
Mattina e pomeriggio lavoro, alle 18,30 tutti i giorno prego i vespri bengalese e poi cucino per gli italiani presenti. Nei ritagli di tempo gioco, leggo poco e vado un po a spasso.
Con i bimbi è un delirio, però mi fanno divertire un sacco.
Presi a piccole dosi di mezz’oretta sono la cura ideale per le piccole tristezze. La domenica gioco con loro per combattere la mia voglia di montagna che inizia a farsi sentire.
Sono abbatsnza tranquilla e serena. Con rudi sto veramente bene, quando lo vedo....conduce una vita sparata ai 100 all’ora. Con l’altra missionaria Sara le cose sono più faticose, è una tipa molto sfuggente di carattere.
Le due volontarie robi e manu arrivate con me sono diventare i miei angeli custodi e mi coccolano . c’e un via vai spaventoso di volontari dall’ italia , son arrivati certi rompicoglioni che non vi dico, ma grazie al cielo i 4 peggiori oggi hanno preso l’aereo del ritorno.
Sono le 23 e sto crollando di sonno.
Scusate la poca fluidità della lettera ma sono stanca. Appena posso vi faccio un quadretto della difficile situazione politica e amministrativa locale e nazionale, che in questa lettera vi ho risparmiato per la poca freschezza mentale mia.
Vi abbraccio tanto stretto
Vi penso
E vi voglio bene.
Balo acio, nee!!!!
Fate girare sta mail perchè di qualcuno tipo pa e ma non ho l’indirizzo giusto.
Sei di Piasco o quasi?
Hai un tuo blog e vuoi che i tuoi amici e concittadini lo vedano?
Chiedi a
Cagio e Dottore e pubblicheranno il link al tuo blog qua sotto!