nov08dom
IL COMITATO VALLE SOSTENIBILE A PINEROLO
venerdì 13 novembre
RITROVO ORE 20 PIAZZA BIANDRATE
PIASCO
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Siamo stati invitati e parteciperemo portando la nostra esperienza alla serata organizzata dalla
ASSOCIAZIONE ECOLOGISTA PER LA SOSTENIBILITA’
a Pinerolo nella Sala de Circondario Provincia di Torino in Viale Alpi Cozie Parco Olimpico
Durante la serata oltre a Fernando Giarrusso
Presidente Associazione Ecologista per la Sostenibilita' incontreremo
Paolo Covato - Sindaco di Pinerolo
Roberto Prinzio - Presidente ACEA
Andrea Coucourde - Presidente Comunita' Montana Valli Chisone e Germanasca
Lido Riba - Presidente IPLA
Mino Taricco - Assessore Regionale all'Agricoltura (uno dei destinatari della raccolta firme)
Le modalità di partecipazione e l’organizzazione delle auto per il trasferimento saranno discusse Mercoledì 11 novembre alla consueta riunione del Comitato Valle Sostenibile presso la sala riunioni della Palestra di Piasco.
Qui sotto trovate un articolo di un giornale locale che parla
dei progetti di Benarco a None e della ferma opposizione dell'ASSOCIAZIONE ECOLOGISTA PER LA SOSTENIBILITA’
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Ieri sera a Pinerolo tra i vari comitati presenti c'era anche quello di None ha lo stesso problema Benarco. Purtroppo impegnato a discutere con Riba e Taricco non ho avuto il piacere di parlare con loro e confrontarmi sul tema. Credo ci saranno altre occasioni, intanto oggi ho fatto un giro sul loro blog e ho scoperto........
Di
Walter
(inviato il 14/11/2009 @ 19:45:10)
Centrale a biomasse - IN ARRIVO UNA PETIZIONE L’11 novembre alle 21 si sono incontrati all’angolo non ottuso di via Roma 11 Giuseppe Astore, Domenico Bastino, Roberto Cerchio, Cortese di Giovanni, Mario Dellacqua, Giovanni Garabello, Roberto, Mario Ruggieri, Gianluigi Saccione, Mario Vruna.
Prendo le scale e tento di fare una cosa che sembri un verbale.
Abbiamo concordato di distribuire il comunicato sottoforma di volantino, sia domenica prossima, sia il prossimo giovedì al mercato, sia individualmente nei caseggiati. Il passo successivo è la ricerca di un incontro con tutti i gruppi e tutti i singoli fin qui schieratisi contro la centrale per redigere un testo in calce al quale raccogliere una petizione che chieda a Sindaco e Amministrazione di non approvare l’insediamento dell’impianto. L’invito va rivolto a tutti in forma aperta senza creare discriminanti politiche, quindi alla Lega, al Pd, alle associazioni ambientaliste, alla minoranza, agli agricoltori. Tutti devono sentirsi coinvolti nell’elaborazione del testo da proporre alla sottoscrizione dei cittadini.
Specie per merito di Roberto, abbiamo discusso molto vivacemente di affari e politica, di mafia, di Peppino Impastato e del valore che hanno i gesti di ribellione compiuti in aperta rottura con gli ambienti famigliari e sociali nei quali siamo cresciuti. La discussione è stata accanita e a tratti nervosa.
Non saprei bene ricostruirla nelle sue punte più alte e più interessanti di aspra tensione. Abbiamo ascoltato “la vera voce del popolo che non ha tempo di leggere nemmeno i volantini”, ma conosce le coltellate dell’esperienza e le “cicatrici” del lavoro umiliato e non sopporta le “ipocrisie” delle cose pensate ma non dette per furbizia.
L’irruenza di quell’intervento mi dà da pensare. E’ anche l’espressione di una volontà di partecipazione rivolta a noi. Io penso che ciascuno ha le cicatrici proprie da curare, come le altrui da rispettare. Ciascuno di noi è il risultato di tanti incontri casuali e voluti e di tante circostanze che ci hanno spinto di qua o di là, se a torto o a ragione lo scopriamo sempre dopo andando avanti. Dobbiamo cercare sempre l’unità, anche se siamo diversi e non dobbiamo pretendere di conquistare o di guidare gli altri. Non dobbiamo imporre agli altri di adeguarsi alla coerenza del nostro pensiero e del nostro comportamento, perché siamo tutti un divenire e un continuo ascoltare e imparare. Non dobbiamo lasciarci intruppare in una continua dolente rivendicazione del nostro punto di vista che non è mai seguito e perciò il mondo va male. Il mondo non va male perché gli altri non fanno come dico io, ma perché i diversi non sanno mettersi insieme per diventare noi.
Di
walter
(inviato il 14/11/2009 @ 19:46:18)
Centrale a biomasse a None: MA CHI CI GUADAGNA? Un impianto che utilizza come combustibile grosse quantità di materiale legnoso (cippato) può aver senso in zone altamente boscose mentre è sicuro che nel raggio dei prescritti 70 km. non c’è legname sufficiente per alimentare una centrale che brucerebbe 70mila tonnellate di cippato ogni anno (e si propone di essiccarne più o meno altrettante): perciò sarebbe probabile l’approvvigionamento di legname proveniente dall'estero, con il rischio di imbattersi in forniture contaminate anche da sostanze tossiche. Oltre allo spreco energetico legato al trasporto della legna su gomma per centinaia/migliaia di chilometri (e alle ripercussioni sul traffico di mezzi pesanti a None) vi sarebbe quello ben maggiore legato al bassissimo rendimento elettrico della centrale (del 20% circa): le decine di migliaia di tonnellate di legno (anche se di scarto) necessarie all'alimentazione di tale impianto potrebbero essere sfruttate in modo ben più redditizio ed ecocompatibile. Vista l'enorme quantità di legname da impiegare, non ci può essere alcuna garanzia di controlli efficaci in merito alla qualità dello stesso, con rischi di possibili ripercussioni sulla qualità dell’aria che respiriamo e faremo respirare alle nuove generazioni. Dietro alle numerose richieste di insediamento degli impianti a biomasse, tutte estranee ad ogni programmazione, è evidente l’interesse dei gruppi imprenditoriali di puntare all’accaparramento selvaggio a scopo speculativo dei “certificati verdi” che finanziano la produzione di energie cosiddette alternative con ingenti contributi pubblici. Visti gli altissimi costi (700-800mila euro al km) vi sono notevoli dubbi sulla effettiva disponibilità dell'imprenditore alla realizzazione di una rete di teleriscaldamento per None. E se anche fosse, quale sarebbe il vantaggio per le famiglie, già allacciate ad un’efficiente rete di gas e che crediamo poco inclini a sobbarcarsi le spese di riconversione degli impianti attuali? Anche senza tener conto della necessità di sventrare il paese per le opere di allacciamento, quale sarebbe la convenienza economica di tale operazione?
L’iter di questo progetto presentato da Benarco è già stato avviato in Provincia e nessuno lo sta contrastando con la necessaria determinazione. Il progetto in questione non fa parte di alcun programma elettorale. Al di là della nostra opposizione o di quella dei gruppi ambientalisti, l'intera minoranza, i sindaci dei paesi limitrofi, il PD nonese, non sono favorevoli all’opera: chi e purché sostiene la centrale a biomasse a None? Chiediamo al Sindaco e all’Amministrazione comunale di opporsi ufficialmente a questo progetto e di difendere il territorio da impianti che implicano spreco di risorse naturali, non recano beneficio alla colletti
Di
walter
(inviato il 14/11/2009 @ 19:47:06)
ringrazio benchè tardivamente dell'interese con cui seguite il nostro blog. non perdiamoci di vista perchè siamo destinati ad incontrarci ancora.
Sempre a Torino venerdì 5 marzo alle 17.30 si terrà la conferenza 'LA CITTÀ PULITA: IMPEGNO DELLA POLITICA E DELLE IMPRESE'.
Questo evento si svolge a seguito della decisione dell'azienda Eataly, il più grande mercato enogastronomico del mondo,di adottare sacchetti e stoviglie monouso biodegradabili e compostabili in Mater-bi al posto dei tradizionali sacchetti in plastica.
Alla conferenza interverranno Catia Bastioli, AD di Novamont, Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte, Carlo Petrini, Presidente Slow Food Internazionale, Roberto Tricarico, Assessore all'Ambiente e Oscar Farinetti, Presidente Eataly.
Vi aspettiamo numerosi!
Luogo: Sala dei 200 di Eataly Torino via Nizza, 230 int.14 ingresso gratuito
Di
Sisifo
(inviato il 03/03/2010 @ 16:23:57)
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