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Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.

Ricerca articoli per latte

Di Marta (del 07/01/2008 @ 23:15:58 in generale, linkato 3709 volte)

Giornali e televisioni ci stanno bombardando di notizie sull'emergenza rifiuti in Campania.

Da qui non ci possiamo chiamare fuori con la semplice scusa che sta succedendo a qualche centinaio di km dalle nostre case: siamo direttamente responsabili dell'emergenza e contribuiamo ogni volta che alziamo il coperchio della pattumiera in cucina (quante volte al giorno?).

C'è chi solidarizza con la popolazione in protesta e chi, da lontano, ricorda che da qualche parte tutta sta spazzatura si dovrà pur mettere...il punto sta nel METTERLA AL POSTO GIUSTO!!!E facendolo all'origine, ovvero quando è un oggetto singolo e distinto nella nostra mano, non quando è ormai ammucchiata indistintamente in un sacco nero in mezzo alla strada.

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA è una via per non rendere il nostro pianeta una discarica gigante, per non morire respirando fumi tossici e cancerogeni, per conservare la bellezza della natura (le discariche non sono decisamente estetiche), per lasciare un posto dove vivere alle generazioni future e per la nostra vecchiaia e per non dilapidare le risorse naturali.

Se non vogliamo vedere il nostro paesino ridotto come Napoli differenziamo i nostri rifiuti, ma soprattutto PRODUCIAMONE MENO!

Da qui nascono i quattro grandi pilastri dell'ecologista:

  • Ridurre, ossia badare all'essenziale

  • Recuperare, cioè riutilizzare e riclare tutto ciò che può essere rigenerato

  • Riparare, ossia non gettare gli oggetti al primo danno

  • E su tutto Rispettare!

La raccolta differenziata e il riciclaggio sono un nostro dovere di abitanti del pianeta e un diritto che dobbiamo pretendere dal nostro vicino!

Se non li pratichiamo per spirito ecologista. facciamolo almeno per egoismo (penso che nessuno voglia morire di tumore intossicato da diossina), e per risparmio economico (riduzione delle tasse a partire da quella dei rifiuti).

Sorretta da queste considerazioni, ecco un “bignami” della raccolta differenziata di Piasco e dintorni.

Ricordo che farla male è inutile perché si rischia che venga buttata nell'indifferenziato (e quindi abbiamo perso tempo inutilmente) e si rischiano sanzioni economiche che inizialmente ricadono sui comuni, e poi su noi contribuenti!
Ho notato che molti, anziani ma non solo, non hanno capito come si fa , sia perchè non riescono a leggere le composizioni dei materiali, sia perchè dimenticano dove mettere le cose.

Insomma, fino a pochi anni fa, si buttava tutto nella “drugia” del prato dietro casa o peggio nel canale..

Prendiamo il vizio della raccolta differenziata e diffondiamolo!!
Quindi mettete nell'apposito contenitore:

PLASTICA:

bottiglie dell'acqua e delle bibite

flaconi di detersivi, detergenti, prodotti per la casa

vaschette di plastica per alimenti, vasetti di yogurt , budini e simili

polistirolo

cellofan

borse della spesa

cassette di plastica per ortaggi

NON si devono mettere nella plastica, ma nell'indifferenziato:

piatti, bicchieri e posate di plastica

cartocci del latte e dei succhi (tetrapak)

gommapiuma

giocattoli di plastica

bacinelle e secchielli

appendiabiti

vasi e sottovasi

tubi di gomma per l'irrigazione

nylon per orti e serre.


CARTA :

giornali, libri vecchi, quaderni, fogli, fotocopie

opuscoli e riviste (liberi dall'involucro di nylon...)

scatoloni e scatole di cartone (opportunamente schiacciati)

NON si devono mettere nella carta ma nell'indifferenziato:

cartocci del latte e dei succhi (tetrapak)

carta stagnola, carta carbone, carta oleata (compresi i cartoni della pizza!), carta argentata (quella delle patatine), carta sporca di grasso o vernice.

VETRO:

bottiglie e damigiane (senza paglia)

barattoli

lastre e frammenti di vetro

PS: bottiglie e barattoli vanno sciacquati, bisogna togliere il tappo, e buttarli nell'apposito cassonetto senza la borsa di plastica utilizzata per trasportarli

NON si devono mettere nel vetro ma nell'indifferenziato:

piatti e scodelle di ceramica, pirex

lampadine e tubi al neon

specchi e cristalli

schermi televisivi

Infine ricordo l'esistenza: dell' isola ecologica per i rifiuti ingombranti, e del compostaggio per riciclare l'umido e concimare i fiori!

PS: Ma lo sapete che anche a Piasco c'è una discarica!Si trova a Pilone Rocche. Non so quale genere di rifiuto vi portino. Qualcuno ne sa qualcosa?

 
Di dottore (del 06/10/2010 @ 20:56:11 in Associazioni, linkato 2512 volte)
DOMENICA 10 OTTOBRE 2010
ANCHE A PIASCO TORNA “UNA MELA PER LA VITA”


FERMA LA SCLEROSI MULTIPA. FAI ANDARE AVANTI LA RICERCA

E per sostenere la ricerca sulla sclerosi multipla fino al 13 ottobre sarà
possibile anche inviare un sms al 45593 da cellulare personale Tim,
Vodafone, Wind, 3 e Coopvoce e donare 1 euro, oppure chiamare lo
stesso numero da telefono fisso Telecom Italia e contribuire con 2 euro

4 milioni di mele saranno distribuite da AISM per sostenere la ricerca sulla
sclerosi multipla e il programma sanitario e sociale AISM “Giovani oltre la SM”.
“Una mela per la vita” è dedicato ai giovani, i più colpiti dalla malattia.
L’Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha pensato a tutti i giovani, dedicando loro
un concorso letterario in collaborazione con la prestigiosa Scuola Holden, offrendo
l’opportunità di vincere un corso di scrittura creativa.

L’elenco delle piazze di “Una mela per la vita” sarà disponibile su:
www.aism.it e www.unaproa.com

In Italia, sono 60 mila le persone con SM: circa il 50% sono giovani, cui spesso,
la malattia, viene diagnosticata tra i 20 e i 30 anni, nel periodo della vita più
ricco di progetti. Una malattia cronica, invalidante e imprevedibile; una delle più
gravi del sistema nervoso centrale che si manifesta con disturbi del movimento,
della vista e dell’equilibrio seguendo un percorso diverso da persona a persona.

Ed è proprio ai giovani che AISM dedica “Una Mela per la Vita”, giunta alla sua sedicesima
edizione. Sabato 9 e domenica 10 ottobre, anche nelle piazze di Cuneo e provincia verranno
distribuiti 3.400 sacchetti di mele a fronte di un’offerta di 8 euro ciascuno, fornite da Apo
Conerpo.

La manifestazione di solidarietà che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente
della Repubblica, è promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla
sua Fondazione, l’unica associazione che in Italia si occupa a 360° della sclerosi multipla:
promuove ed eroga servizi sia a livello nazionale sia locale, rappresenta e afferma i diritti delle
persone con SM e indirizza, promuovere e finanzia la ricerca scientifica. Insieme ad AISM
è promotrice dell’iniziativa anche UNAPROA, la principale Unione di organizzazioni
di Produttori Ortofrutticoli d’Europa. “Una mela per la Vita” ha anche il patrocinio di
Pubblicità Progresso Fondazione per la Comunicazione Sociale.

Gli atleti Gianluca Zambrotta, Massimiliano Rosolino, l’attore Gabriele Greco insieme a
Michela Andreozzi attrice e conduttrice televisiva e Antonella Ferrari, attrice e madrina
dell’Associazione, sono i personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo che insieme
all’AISM contribuiranno a sensibilizzare il pubblico a partecipare a “Una mela per la vita”.

L’iniziativa permetterà di raccogliere fondi per sostenere la ricerca scientifica, per
incrementare i servizi sanitari e sociali per garantire una maggiore qualità di vita alle
persone con SM, e per sostenere il Programma “Giovani oltre la SM”.

Alla raccolta fondi è legato l'sms solidale. Dal 1 al 13 ottobre basta inviare un
sms al 45593 dal proprio cellulare personale Tim, Vodafone, Wind, 3 e Coopvoce

donando così 1 euro, oppure chiamare lo stesso numero da telefono fisso Telecom Italia e
contribuire con 2 euro. I fondi con sms solidale andranno a sostenere nello specifico
il progetto di un nuovo protocollo per la diagnosi della CCSVI (insufficienza cerebro
spinale venosa cronica) e di validazione dell’associazione tra CCSVI e sclerosi
multipla.

E presso le oltre 700 filiali del Gruppo bancario Cariparma Friuladria sparse per tutta
l’Italia continua l’iniziativa “Aiutaci con una donazione a fermare la Sclerosi Multipla“,
sul territorio nazionale o tramite home banking sarà possibile effettuare un bonifico “zero
spese” sul conto corrente n. 49222234 intestato a FISM – Fondazione Italiana
Sclerosi Multipla.

Negli ultimi dieci anni molti progressi sono stati compiuti dalla ricerca sulla sclerosi multipla,
ma ancora non sono state trovate le cause e la cura risolutiva. Per questo AISM con la
sua Fondazione, FISM, promuove, finanzia e indirizza la ricerca d’eccellenza: oggi
i ricercatori italiani – tra i migliori al mondo – sono impegnati nello studio dei
meccanismi della malattia e di terapie innovative.

AISM è al fianco dei giovani con il programma “Giovani oltre la SM”, tramite il quale
l’Associazione intende dare supporto proprio a loro in tutti i progetti di vita: famiglia, lavoro,
studio, attraverso diversi strumenti come incontri, pubblicazioni, siti internet. Da questo
programma è nato un Gruppo Nazionali Giovani con SM che ha aggiunto un importante
tassello nell’approfondire la conoscenza di come i giovani vivano la SM, nel rafforzare con loro
il rapporto e coinvolgere altri giovani alla vita associativa.

Media sponsor è lattemiele che in occasione di “Una mela per la vita” contribuirà con
spazi di informazione sulla malattia, sui giovani e sulla ricerca scientifica.

VOLONTARI: tante associazioni e 10 mila persone in 3.000 piazze italiane
Come ogni anno, saranno l'Associazione Nazionale Bersaglieri unita alla Protezione Civile,
all'Associazione Nazionale Carabinieri, all’Associazione Nazionale del Fante e a quella dei Vigili
del Fuoco ad affiancare i 10 mila volontari AISM nelle piazze italiane.

Un CONCORSO di parole per parlare di sclerosi multipla
Per la prima volta, in occasione di “Una Mela per la Vita”, AISM dedica soprattutto ai giovani un
concorso letterario, nato in collaborazione con la Scuola Holden.
“Le parole sono semi. Da cui nascono grandi frutti” è il titolo di questo concorso, che
vede AISM e la Scuola Holden uniti nel medesimo grande progetto: costruire un unico
grande laboratorio di parole… “parole che servono a crescere, parole che aiutano
a capire e a pensare, parole che insegnano a credere e che invitano all’ascolto…“.
Queste parole, accumulate negli anni, avranno l’intento di costruire un “vocabolario” attraverso
cui i giovani – soprattutto i giovani legati al movimento AISM - possano riuscire a raccontarsi
con occhi nuovi.

Per le modalità del concorso consultare il sito www.aism.it e www.scuolaholden.it

Per informazioni:

Sezione provinciale di Cuneo: tutte le mattine dalle 9 alle 12,30 e i pomeriggi del
lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 17,00

Via Vittorio Amedeo II°, 18 Tel. 0171/66398

Vice Presidente Sig.ra Rita Fiato Tel. 338/3478567
 
Di Marta (del 31/03/2008 @ 20:09:00 in generale, linkato 2165 volte)
ATTENZIONE ATTENZIONE
Novità(MIGLIORAMENTI) in vista sul nostro modo di fare la RACCOLTA DIFFERENZIATA!

La principale è che dal 15 marzo 2008 nel nostro paese si ricicla il famigerato TETRAPAK
quindi i cartocci del latte, vino, succhi di frutta,... vanno messi nel cassonetto della carta!!

solamente il tetrapak, non carta stagnola, carta delle patatine, delle uova di Pasqua,... che non sono riciclabili.

Sempre nell' ambito carta e affini ogni martedì mattina(prima delle 10) si effettua la raccolta del cartone separato dalla carta.
Per chi vuole usufruire del servizio può posizionare gli scatoloni, liberi dal nylon e schiacciati, vicino ai cassonetti della carta che sono segnalati con l'avviso apposito della raccolta cartone (solo alcuni sparsi nel paese, non tutti).

Perché dividere ulteriormente cartone dalla carta?
Perché per ogni kilo di carta che differenziamo si risparmiano 10 centesimi!! ( e si evita di abbattere alberi)
per ogni kilo di cartone che differenziamo distinto dalla carta si risparmia 7 volte di più della carta normale ( e si evitano di abbattere più alberi!)



 
Di Dulce (del 25/02/2009 @ 18:23:34 in Raccolta differenziata , linkato 3285 volte)

 

Michela ne aveva parlato http://blog.piasco.net/dblog/articolo.asp?articolo=234 in occasione della visita di Paul Connett a Cuneo il 3 febbraio ma era necessario ampliare il discorso a seguito della foto al cassonetto fatta da Alessio http://blog.piasco.net/dblog/articolo.asp?articolo=243

Il principale teorico e sostenitore della strategia rifiuti zero è il professor Paul Connett , che negli ultimi mesi ha partecipato a moltissimi convegni e seminari in tutta la penisola per diffondere le sue idee e sensibilizzare le amministrazioni sull’opportunità di un cambiamento.
Il professore statunitense ha illustrato i passaggi salienti della sua teoria, che si basa sulla concreta differenziazione (porta a porta) dei rifiuti mediante un’azione sinergica di cittadini ed istituzioni. Connett ha parlato, infatti, di non sostenibilità delle tecniche di incenerimento e di problemi connessi all’incenerimento dei rifiuti: emissioni tossiche, smaltimento delle ceneri, costi finanziari, spreco di energia, opposizione dell’opinione pubblica. “Viviamo – ha detto - come se avessimo a disposizione un altro pianeta su cui trasferirci. Non si può continuare a vivere secondo la filosofia usa e getta, secondo la filosofia del fast food su un pianeta che ha delle risorse finite”. L’obiettivo, dunque, è quello di risolvere le questioni legate agli inceneritori e alle discariche, smettendo di produrre rifiuti gradualmente entro il 2020 anche attraverso una migliore strategia industriale.
Dopo San Francisco, Los Angeles, San Jose-Silicon Valley, San Diego, Oakland, Seattle, Toronto, Canberra e tante altre città negli Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda anche l’Italia si affaccia alle nuove Politiche Sostenibili a RIFIUTI ZERO.
In Toscana, più precisamente a Capannori (Lucca), il primo comune italiano a rifiuti zero. Entro il 2020 Capannori riciclerà praticamente il 100% dei suoi rifiuti.
Alessio Ciacci, Assessore all’Ambiente di Capannori spiega come funziona il progetto. RIFIUTI ZERO sebbene sembri un progetto utopico è una realtà della provincia lucchese. Una realtà fortemente proiettata verso il futuro al fine di evitare una grave emergenza e, ovviamente, migliorare la vita di se stessi e del pianeta.
RIFIUTI ZERO significa molteplici cose. E’ prima di tutto raccolta differenziata spinta -porta a porta- (65% in estensione) che riesce ad arrivare a 26000 dei 45000 abitanti del comune.
RIFIUTI ZERO è anche, e soprattutto, riduzione dei rifiuti.Una filosofia di vita che tende al compostaggio domestico della frazione organica; alla distribuzione del latte alla spina per ridurre imballaggi e avere una filiera corta del latte fresco locale; all’eliminazione dell’acqua minerale e degli imballaggi dalle mense scolastiche con accordi con grandi distributori ed istallazione di distributori alla spina di acqua (e anche di detersivi nel caso dei supermercati); agli accordi con i grandi gestori delle sagre estive al fine di limitare i prodotti usa e getta; a costruire politiche legate alla riduzione dei rifiuti. RIFIUTI ZERO tende fortemente a ridurre la filiera e punta ad una partecipazione attiva e piena dei cittadini.
Obiettivo: eliminare inceneritori e discariche. Entro il 2020 il comune di Capannori si propone di superare l’80 % della raccolta differenziata e di ridurre i rifiuti anche nella parte indifferenziata (il 20% dei prodotti indifferenziati è composto da pannolini. RIFIUTI ZERO promuoverà una politica di sensibilizzazione dedicata alle famiglie al fine di incentivare l’utilizzo di pannolini ecologici).
Alessio Ciacci racconta così l’esperienza del piccolo comune toscano:innanzitutto deve funzionare in maniera capillare la raccolta porta a porta abbinata ad una politica di informazione rivolta a tutte le famiglie e incentivi economici per cui chi produce meno rifiuti meno paga. E i cittadini di Capannori oltre a differenziare rifiuti, autoproducono compost (è il 96% a farlo e a cui viene riconosciuto un ulteriore 10% di sconto sulla TARSU) che viene poi immesso in tre filiere: in agricoltura, per la produzione di terriccio o come fertilizzante e anche la plastica viene a sua volta suddivisa in trasparente, azzurrata, blu, verde e ad alta densità per riciclarla meglio, e gli scarti  invece sono usati per la produzione di pancali in materiale riciclato. E se già i cittadini sono stati abituati a differenziare anche quelle bombe ecologiche che sono i pannollini per bambini (a livello nazionale ogni giorno vanno in discarica 6 milioni di pannolini usa e getta al giorno e 2 miliardi in un anno), dal 10 settembre è partita una sperimentazione che coinvolge 50 famiglie a cui è stato fornito un kit di pannolini riciclabili. Il Comune invece si è impegnato nell’e-Procurement aderendo alla procedura GPP (Green Public Procurement) dando una preferenza a quelli prodotti con materiale riciclato come ad esempio le cartucce dei toner che sono raccolte assieme ad altri rifiuti speciali e avviati alla rigenerazione. Altro fiore all’occhiello di Capannori è l’uso massiccio di acqua pubblica grazie ad una campagna mirata che ha informato i cittadini.
A chiare lettere  elenca qualche dato sulle conseguenze di questa drastica riduzione dei rifiuti conferiti in discarica a Capannori:
Grazie alla sola raccolta differenziata della carta nel 2007 si è risparmiato l’abbattimento di 100.000 alberi, il consumo di 2.85 milioni di litri di acqua, l’emissione di 9.100 tonnellate di CO2. Per un termine di paragone 2,85 milioni di litri di acqua risparmiati equivalgono al risparmio idrico del consumo annuo di ben 31.647 cittadini.
Grazie al riciclo del vetro e della plastica, la mancata emissione in atmosfera di CO2 è stata pari a ben 821.200 kg. Grazie all’utilizzo di sfalci e potature si è ottenuto un risparmio di 1.074.500 kg di CO2.
Sommando questi dati si ottiene la mancata emissione di 1.904.800 tonnellate di CO2 in atmosfera, dato che coincide con il mancato consumo di 676.204 barili di petrolio.
Nel 2007 sono state raccolte 15.723 tonnellate di materiale differenziato. In Provincia di Lucca il costo medio di conferimento dell’indifferenziato è di 160 euro alla tonnellata. Se queste 15.723 tonnellate fossero finite nel circuito dei rifiuti indifferenziati sarebbero stati necessari ben 2.515.680,00 euro per il loro smaltimento.
La spesa di conferimento agli impianti di riciclaggio di queste 15.723 tonnellate è stata invece di 507.688 euro. Inoltre, occorre considerare che la carta è una risorsa. Infatti, dalla vendita delle 6.439 tonnellate di carta raccolta nel 2007, sono stati ricavati ben 340.010 euro.
Andando dunque a sottrarre il costo di smaltimento dei materiali differenziati, al ricavo ottenuto con la vendita della carta, si ottiene un costo complessivo per le 15.723 tonnellate di rifiuti differenziati di 167.678 euro.
Se confrontiamo questo dato con il costo che sarebbe derivato dallo smaltimento nel ciclo dell’indifferenziato, il risparmio nel conferimento agli impianti è dunque pari a 2.348.000 nel solo 2007. Speriamo che il futuro veda molti altri esempi di comuni come Capannori e Piane Crati, pronti a mettere in pratica le idee del professor Connett, in un paese come l Italia dove i fondi per le energie rinnovabili vengono spesi per costruire inceneritori  pardon,termovalorizzatori.
 
Vivere in un mondo più pulito non è poi un’impresa impossibile. L’importante è iniziare e Capannori mi sembra un ottimo esempio.
 
Immaginate una città che non produce RIFIUTI
Sembra un sogno: anche i più appassionati fautori della raccolta differenziata si trovano ad avere a che fare con materiali di natura dubbia che dopo lunghe elucubrazioni finiscono per trovare inevitabilmente il proprio posto nell’indifferenziato.
Invece non è un’utopia, è la strada su cui si stanno piano piano avviando in molti.
Qualcuno c’è anche già riuscito.
Il primo paese a RIFIUTI ZERO del mondo si chiama Kamikatzu , si trova in Giappone e conta circa duemila abitanti.
Racconta Domu:
Dal 2003 dividono i loro rifiuti, dopo averli lavati e asciugati,in 34 contenitori diversi e in cambio del loro lavoro ricevono biglietti della lotteria.
Per i rifiuti organici invece, ogni cittadino fa da sé, provvedendo al compostaggio in casa. Il lavoro necessario a riciclare tutti i rifiuti è notevole, ma la cittadinanza sembra accettarlo bene. Secondo un sondaggio fatto tra la popolazione locale, il 60% degli intervistati si dichiara d’accordo con l’iniziativa.
Un’esperienza simile non nasce a caso in Giappone. E non dipende solo dal fatto che qui ci sono già leggi molto severe sul tema dell’inquinamento e del rispetto ambientale ma anche da fattori culturali e sociali.
Certo, paragonare un caso simile alla situazione italiana può risultare sconfortante, ma sorprendentemente ci sono punte di eccellenza in questo settore anche nel nostro paese.
Uno di queste è Piane Crati, un comune in Calabria in cui si riciclano il 93% dei rifiuti.
Scrive Blogeko : niente più cassonetti in strada, rifiuti ritirati solo ed esclusivamente a casa e tanti vantaggi per tutti.
Innanzitutto perché pochissimo materiale di scarto finisce in discarica - quindi meno problemi logistici e ambientali - ma soprattutto tanti vantaggi economici per tutti, dal Comune ai cittadini.
Fino a qualche anno fa l’amministrazione portava in discarica oltre 40 tonnellate di monnezza ogni mese, per un costo complessivo intorno ai duemila euro.
Negli ultimi tempi invece è cambiato tutto, i volumi si sono ridotti a meno di due tonnellate, con benefici economici facilmente quantificabili.
Il motore dell’iniziativa? I bambini. Gia, proprio loro, attraverso una campagna di informazione rivolta alle scuole, hanno permesso di far decollare l’iniziativa trasmettendo concetti come riduzione, riuso, riciclaggio.
 
Dal momento che il buon esempio per avviare la strategia RIFIUTI ZERO dovrebbe venire in primis dai leader politici mi ha fatto piacere leggere questo: http://my.barackobama.com/page/group/ReduceReuseRecycle 
Non mi aspetto che l’attuale governo coltivi la stessa idea di Obama ma i cittadini e le amministrazioni dei comuni italiani potrebbero fare la differenza seguendo l’esempio di Capannoni e Piane Crati.
 
1° gennaio 2010 l’Italia recepirà la normativa europea EN13432 che vieta la produzione e commercializzazione dei sacchetti di plastica per la spesa.
Si fa presente come ogni cittadino italiano faccia uso ogni anno di circa 30 kg di buste di plastica, con l’aggravante che molto spesso vengono buttate e non riutilizzate, contribuendo a far bruciare tonnellate e tonnellate di petrolio per produrne di nuove.
Non si potrebbe a Piasco avviare in anticipo l’applicazione di questa normativa distribuendo a ciascun cittadino una o più borse di stoffa e sensibilizzarne l’utilizzo iniziando dai commercianti?
 
Per Finire ,sono orgogliosa che il mio Comune sia arrivato nella classifica del Consorzio Sea
La strada per raggiungere i RIFIUTI ZERO è ancora lunga......
non parlatemi di utopia iniziamo a camminare insieme.
 
Il pensiero di Paul Connett espresso a Cuneo è scaricabile nella mia pagina di condivisione:
Alcuni video di chi sta lavorando per un mondo migliore:
 

Aggiungo con piacere questo link su segnalazione nei commenti augurandomi di vedere presto il nostro comune nella lista degli aderenti.

Associazione dei Comuni Virtuosi

http://www.comunivirtuosi.org/

http://www.comunivirtuosi.org/index.php/strategia-rifiuti-zero

 

 

 
Di cagio (del 12/12/2008 @ 15:45:38 in Agricoltura, linkato 3144 volte)
E' di questi giorni la notizia che il crudo sia pericoloso per la salute umana almeno quanto il fumo e l'alcol; le televisioni, le radio, il web ed i giornali ne parlano a gran voce ed all'unisono, come sempre.
Ecco, adesso tra un po' esco, con 50 centesimi in tasca ed il boccale da mezzo litro in mano, vado all'Alapacis, accarezzo la “vacca con le corna bianche” (che è una rarità) e mi sparo mezzo litro di latte crudo alla volè. Se qualcuno vuole venire a cantare “la bicera” per farmi da accompagnamento è benvenuto : - )
Perché sarei disposto a correre questo rischio enorme, rischiando chissà quale infezione per non aver fatto bollire il latte?
Perché oltre ad aver una discreta esperienza nel settore (ed un paio di pezzi carta) mi informo, e spero di riuscire ad informare anche i lettori del blog.
L'infezione che ha colpito una decina di bambini (9 secondo alcune fonti) in Italia in 2 anni è causata dall'Escherichia coli O157, un ceppo patogeno del comunissimo batterio che abita gli intestini degli animali a sangue caldo. Non è certo, almeno non per tutti casi, che i bambini siano stati infettati da E. coli proveniente dal latte crudo, e stiamo parlando di un numero molto basso. Questo non vuol dire che vale la pena rischiare ma non vale nemmeno la pena ascoltare quello che dal ministro all'ultimo dei giornalisti stanno dicendo a gran voce: bollire il latte. Ma fate furb, fate còsi ti.
Il ministro rievoca i consigli della nonna... che risalgono a prima della guerra, inevitabilmente, quando il latte veniva munto a mano, in secchi che venivano lavati con n po' d'acqua fresca, le stalle erano un po' diverse da quelle attuali, non esistevano analisi sul prodotto, non c'erano i frigoriferi, molti animali erano affetti da tubercolosi e da brucellosi (responsabile delle febbri maltesi, roba seria): forse bollire il latte era il minimo che si potesse fare. Chissà se il buon Zaia ascolta anche la nonna quando dice che “maunèt fa grasèt”, “l'eva endebliss”...
A parte le battute, non ritengo necessario che una persona adulta, in buon stato di salute rinunci a tutti benefici del latte crudo per lo spauracchio, nel peggiore dei casi, di una dissenteria, e soprattutto voglio dire che non è il caso di bollire il latte nemmeno per i bambini o le persone debilitate, che dalla E. coli O157 potrebbero avere conseguenza peggiori: 70 – 75 ° C per pochi minuti sono più che sufficienti per avere un prodotto sicuro dal punto vista microbiologico, anzi basterebbe anche meno.
Spero che i piaschesi continuino a preferire la qualità e non si facciano terrorizare dai media, poi se uno vuole può scegliere di bere cosa vuole, per carità, l'importante è che pensi sempre a cosa consuma.

Ecco un sintesi della filiera del latte pastorizzato, ipotizzando una provenienza locale del latte:
- Mungitura
- Refrigerazione
- Trasporto in autocarro coibentato (miscelazione con altre partite di altri allevamenti)
- Stoccaggio in centrale (miscelazione con altre partite di altri giri di raccolta)
- Degassatura
- Pastorizzazione
- Raffreddamento
- Confezionamento in plastica o tetrapak
- Stoccaggio (refrigerato)
- Trasporto (refrigerato)
- Eventuali stoccaggi in piattaforme logistiche, viaggi su altri camion
- Stoccaggio presso il punto vendita
- Banco frigo di vendita

e la filiera del latte del distributore automatico:
- Mungitura
- Refrigerazione
- Trasporto al distributore (pochi minuti di viaggio)
- latte in vendita nel distributore (refrigerato)

Quale filiera risulta più controllabile?
 
Di Dulce (del 30/04/2011 @ 14:25:17 in Eventi, linkato 1880 volte)

è iniziata la distribuzione delle mele

“2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE”

a sostegno della campagna referendaria

 

le troverete al banchetto informativo in occasione della

25° Festa del Legno a Brossasco

il 30 aprile e 1 maggio 2011

 

 

 

Le mele sono state offerte dalla

“Cooperativa il Casolare” in Piasco Pzza Tommaso Rosso

che produce latte fresco, formaggi, frutta e verdure di produzione propria

a loro i più sentiti ringraziamenti.

Comitato Referendario Cuneese 2Si per l’Acqua Bene Comune

SI VOTA IL 12 13 GIUGNO

http://www.attac-cuneo.it/

http://it.groups.yahoo.com/group/acquapub/

FACEBOOK Comitato cuneese 2 sì per l'acqua bene comune

 
Di beppe.olivero (del 22/11/2010 @ 10:08:38 in Eventi, linkato 3299 volte)




La svolta epocale in materia smaltimento rifiuti che stiamo vivendo in questi giorni a Piasco con il passaggio alla raccolta porta a porta ( scelta di cui sono veramente grato all’amministrazione ed al nostro “mitico” assessore Luca Pittavino), la prima reazione che sta suscitando in tutti i cittadini di buona volontà è una maggior consapevolezza della “rumenta” che ogni giorno produciamo. Differenziare e riciclare in modo virtuoso, indubbiamente, è già un grosso passo avanti, perché non scarica vigliaccamente in casa d’altri il pericolo di una discarica o di un inceneritore. La questione di fondo però, secondo me,  rimane un’altra: se vogliamo un futuro veramente più sostenibile e vivibile dobbiamo, innanzitutto, produrre meno rifiuti e consumare di meno. Come fare però? Ormai le logiche di mercato ed il sistema economico impongono determinate scelte e stili di vita. Mettendo in campo un po’ di buon senso e tanta buona volontà, però, possiamo pian piano cambiare la realtà che ci circonda, magari guardando alle esperienze positive che nascono da altre parti. Una di queste è stata attuata recentemente dal Comune di Beinette e sta ottenendo, pare, un successo clamoroso.

Si tratta della Casetta dell’Acqua, una fontana pubblica che eroga acqua dell’acquedotto comunale depurata con un sistema evoluto di filtri e rilasciata in tre modi: naturale a temperatura ambiente, naturale refrigerata e refrigerata gassata, addizionata cioè di CO2.

Guardate qui cosa ci ha scritto in proposito l’assessore ai Lavori Pubblici di Beinette Valerio Garelli.

Il Vas sezione di Piasco, in questi giorni, ha presentato ufficialmente all’amministrazione comunale la richiesta di valutare l’opportunità di installare un impianto simile a Piasco.

Oltre ad una riduzione drastica nella produzione di rifiuti la casetta dell’Acqua costituirebbe pure un risparmio nella spesa mensile di ogni famiglia (anche nel caso l’amministrazione comunale decidesse di erogarla a prezzi “sostenibili” pari a qualche centesimo di euro a litro), elemento da non trascurare in tempi di vacche sempre più magre per tutti (o quasi).

L’acqua del Sindaco che, tra l’altro, da’ la possibilità di realizzare in casa in modo economico bibite naturali, ottimi surrogati di coca-cola, aranciata, limonata ecc.ecc, unita al distributore di latte crudo, i detersivi alla spina che già sono realtà nel nostro paese mi sembrano dei notevoli passi avanti verso un mondo più sostenibile. Cosa ne pensate??

 

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