Di Dulce (del 20/03/2009 @ 23:50:14 in Eventi, linkato 10184 volte)
Quasi quasi ci siamo……
Tutti in piazza alla scoperta del cielo dell'equinozio di primavera guidati dal geologo Enrico Collo e dall'astrofilo Andrea Mantero
Sabato 21 marzo alle ore 21.00 , Piazza Biandrate nelle manifestazioni legate all'iniziativa "M'illumino di meno" promossa da Caterpillar Rai Radio 2 e al progetto scolastico "L'uomo e il cielo" sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e che coinvolge i bambini delle scuole elementari della valle varaita, il Comune di Piasco spegnerà le luci pubbliche del paese per incentivare il risparmio energetico, ridurre l'inquinamento luminoso e osservare le stelle dell'equinozio di primavera.
Sostengono l’iniziativa VAS verdi ambiente e società, Proloco,le Scuole,i Parroci e Oratori.
Le stelle verranno proiettate su un maxi schermo ma se siete curiosi portate un binocolo (si vedono più cose di quante immaginate)
Anche una sedia e una bella coperta potrebbero aiutarvi a trascorrere una serata più piacevole.
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Mercoledì 14 aprile alle 21.00, nella Sala Meeting della Palestra Comunale di Piasco
avrà luogo la riunione mensile del Vas, il gruppo di cittadini piaschesi più attenti alle tematiche ambientali.
Gran parte della serata sarà dedicata alla Centrale a Biomasse di Molino Varaita, ragion per cui l'invito a partecipare è esteso anche a tutto il Comitato Valle Sostenibile, nonché a tutti i gruppi, amministratori pubblici e cittadini della nostra vallata e della pianura saluzzese.
In primo luogo cercheremo di aggiornarci sull'iter burocratico ed autorizzativo dell'impianto della discordia che, a quanto pare, è ancora lungi dall'esser concluso.
Pronti a dar battaglia legale sino all'ultima virgola del procedimento amministrativo della Centrale con il ricorso al Tar, mercoledì sera, ci porteremo un po' avanti con il lavoro andando a conoscere nel dettaglio uno studio effettuato dal Cerigefas (Università di Torino), sull'uso sostenibile delle biomasse nel nostro territorio. Interverrà il dott. Andrea Dematteis di Rore, autore dello studio commissionato dal Comune di Sampeyre, che ci permetterà di approfondire il tema dell'utilizzo delle biomasse legnose vergini per produrre energia.
Il nostro intento è cercare di dare un'informazione corretta e completa a tutta la popolazione,
per evidenziare, punto per punto, quelle che sono le “contraddizioni” che stanno dietro al Progetto della Benarco e capire se è veramente possibile valorizzare, in modo sensato e sostenibile, il patrimonio boschivo delle nostre montagne.
Si perché, contrariamente a quanto sostiene il sindaco di Rossana paragonando chi contesta la Centrale di Rossana a coloro che alla fine dell'ottocento osteggiavano le locomotive a vapore per paura che spaventassero le mucche al pascolo, più ci informiamo e più siamo convinti che la Centrale della Benarco, nella nostra zona, lascerà soltanto le polveri sottili ed un generale peggioramento delle condizioni dell'aria.
Carpani, evidentemente, è convinto che la gente, oggi come 150 anni fa, continui ad esser poco informata e si faccia condizionare da vecchi luoghi comuni e da pregiudizi.
Per fortuna, invece, c'è ancora chi cerca di distinguere intenti puramente speculativi da progetti veri di valorizzazione di un territorio.
Informarsi e farsi un'idea diretta di quanto succede attorno a noi, quindi oggi più che mai, è un dovere oltreché un diritto di ogni cittadino, tanto più se si ricopre qualche carica pubblica. Per questo motivo saremo particolarmente contenti se al nostro incontro vorranno partecipare anche alcuni amministratori dei Comuni della valle varaita, Rossana compresa.
Per agevolare la partecipazione e la conoscenza del problema stiamo predisponendo la trasmissione in diretta streaming della serata sul nostro blog, con possibilità di collegamento in video conferenza per i gruppi e le associazioni che saranno interessate. Vogliamo fare “rete” nel vero senso del termine, insomma, per continuare ad informare e contribuire al bene della collettività.
Questi candidati alle prossime elezioni politiche non li troviamo, o li troviamo di rado, in Tv e gran parte dei quotidiani nazionali, se deve parlarne, ne parla male. Del resto non c'è da meravigliarsi in quanto le due “caste” dell'informazione, che vivono (mooolto bene) soltanto grazie ai contributi pubblici, dall'eventuale successo del Movimento 5 stelle avrebbero tutto da perdere.
La loro campagna elettorale si gioca, quindi, tutta sul web e nelle piazze, sulle strade, oppure nei vari incontri sul territorio.
Uno di questi è in programma a Piasco nella sala Polivalente mercoledì 6 febbraio 2013 alle 21.00.
Se vogliamo conoscere da vicino e confrontarci, senza filtri, con Fabiana Dadone, Fabrizio Ghiradi, Mauro Campo, Fabrizio Viglietti, Gianfranco Bussone. Andrea Sessa ed altri candidati cuneesi del MoVimento 5 Stelle, questa è un'occasione ghiotta per tutta la valle varaita.
Ricordo ancora che il M5stelle è l'unica forza politica che rinuncia alla truffa dei rimborsi elettorali ( cioè li respinge al mittente, ovvero nelle casse disastrate dello Stato) per cui la campagna è low-cost e totalmente autofinanziata.
L'attività elettorale del Movimento 5stelle cuneese culminerà con l'arrivo di Beppe Grillo a Cuneo giovedì 14 febbraio.
Per chi volesse approfondire ancora alcuni aspetti del programma ecco un link recentissimo ed interessante....
http://www.beppegrillo.it/2013/01/silvana_carcano__candidata_presidente_portavoce_m5s_regione_lombardia.html
Chi ci crede e lo ritiene opportuno ( non so se avremo un'altra occasione per mandare a casa tutti coloro che hanno ridotto così il nostro Paese)può contribuire al passa parola, invitando altri amici alla serata, stampando qualche locandina (anche 4 in un foglio) e distribuendola, in particolare, a chi non si informa sul web.
Grazie a tutti ed arrivederci. Beppe Olivero
Sabato scorso, 21 novembre a Frassino, un bel gruppo del Comitato Valle Sostenibile ha partecipato alla serata informativa organizzata dal centro studi della valle varaita dal tema: “Centrale a biomasse a Rossana? Riparliamone.”
In questa sede c'è stata, finalmente, l'occasione di un confronto con il Sindaco di Rossana Marco Carpani, oltre che con Tebaldi e Pastorino, tecnico e titolare della ditta Benarco, l'azienda che vuole costruire la Centrale a Molino Varaita. Un riassunto sintetico della serata i lettori del nostro blog lo possono leggere nell'articolo del Corriere di Saluzzo pubblicato di seguito. Lo spazio maggiore e l'occasione di dibattito che offre questo strumento magnifico messoci a disposizione da Dottore e Cagio, però, è uno stimolo per fornire a tutti un informazione ancor più dettagliata ed efficace. Rispetto alla serata del 30 settembre scorso, mi è parso, che si sono fatti passi avanti nella conoscenza del problema. Innanzitutto i proponenti, sindaco Carpani in testa, non hanno più minimizzato l'impatto ambientale della Centrale. Ricordate, a Piasco , gli accenni all'inquinamento simile ad uno o due camion che passano? Ebbene, forse dopo le comparazioni esatte che abbiamo pubblicato sul blog nelle settimane scorse, nessuno ha più tirato fuori quella bugia. La linea difensiva adesso è: “anche la Burgo, la Calce Piasco o la centrale di Costigliole inquinano”. Mal comune mezzo gaudio, insomma. L'obiezione è talmente ridicola che non merita un commento. Solo per scrupolo mi sono informato, sommariamente, in merito alla Centrale ad olio vegetale di Costigliole Saluzzo. Lì è successo l'esatto opposto di quanto vorrebbero fare a Rossana. L'impianto è partito come teleriscaldamento, quindi, a fronte di una caldaia grande in più, si sono spente circa 600 utenze private. Contemporaneamente si genera anche energia elettrica, per voi è la stessa cosa? Un altro arcano, in merito al teleriscaldamento che non c'è, ce l'ha svelato, forse inconsapevolmente, Riccardo Tebaldi il progettista dell'impianto. La centrale potrebbe fornire acqua calda gratis ad un temperatura media durante l'anno di circa 52°. Per ogni grado in più di energia termica la centrale dovrebbe rinunciare a qualche punto di resa elettrica. Hai capito perché ci vogliono aggravare l'aria con immissioni supplementari in più? Perché il business lo fanno sui certificati verdi (che gli paghiamo noi), favorire il teleriscaldamento non gli conviene poiché l'energia elettrica gli rende troppo. Già, in fondo realizzano solo un 20% all'anno, dato presentato da qualche tecnico in sala e mai contestato. Un siparietto interessante si è aperto con Carpani quando si è tentato di capire come è nato questo progetto. Il Sindaco di Rossana non ha fatto mistero di aver cercato lui stesso Pastorino per proporgli di fare una centrale a biomasse vicino a casa nostra. I due si conoscevano da tempo per via di un socio - amico comune. Bella storia vero? Il pretesto è sempre quello di valorizzare e dare un mercato al nostro patrimonio boschivo. Se poi si butta addosso ai paesi vicini tonnellate di polveri sottili ed altre porcherie è un dettaglio trascurabile. E pensare che la soluzione ideale, forse, ci sarebbe. Si chiama bio o piro gassificatore, ovvero un impianto che trasforma qualsiasi tipo di biomasse in un gas simile al metano per poi impiegarlo per produrre energia. Questo tipo di centrali sono più versatili, efficienti energeticamente e, soprattutto, ad impatto ambientale minimo, quindi più semplici da insediare sul territorio. Oggi pomeriggio sono stato a Dronero dove l'amministrazione comunale ha indetto una piccola conferenza stampa per presentare un progetto di un impianto di questo tipo nel suo Comune. Si tratterebbe del terzo realizzato in Piemonte. Prossimamente sul blog e sul Corriere di Saluzzo cercherò di dare più informazioni possibili anche su questo progetto. Spero di essere stato esauriente in merito alla serata di Frassino. Invito tutti quelli che hanno qualcosa da dire sull'argomento ad integrare e commentare questo post. Fate correre la voce...
Sono passati più di tre mesi dal mio ultimo contributo al nostro blog ed è venuta l'ora di aggiornare il discorso iniziato con “qualcosa a cui pensare”, dedicato a tutti coloro che, come il sottoscritto, non ne possono più del degrado politico e sociale di questi ultimi vent'anni. Da novembre ai giorni nostri il panorama generale non mi sembra sia migliorato, anzi. Qualcosa di nuovo, però, per le prossime elezioni regionali sembra stia nascendo e con un gruppo di amici.... che in questi ultimi tempi si stanno battendo per difendere il nostro paese da una centrale a biomassa costruita con il solo scopo di “far cassa”, abbiamo deciso di dargli la possibilità di presentarsi e farsi conoscere. Il Movimento Piemonte a Cinque Stelle le 13000 firme necessarie (alla fine hanno abbondato per sicurezza raccogliendone più di 17000) per presentarsi alle prossime amministrative del Piemonte le hanno raccolte ad una ad una trascorrendo decine di giornate al freddo sotto i portici delle città oppure in piazze innevate. Con i tempi che corrono e con gli esempi poco edificanti che abbiamo visto in questi giorni mi sembra sia già questo un buon biglietto da visita. Venerdì 12 marzo è in programma una serata per conoscere più da vicino questo nuovo nuovo soggetto politico che corre da solo in alternativa ad entrambi gli schieramenti politici oggi dominanti.
La Sala Polivalente alle ore 21.00, ospiterà un incontro pubblico con il candidato presidente Davide Bono e gran parte della lista provinciale di Piemonte a 5stelle A Piasco, alla fine dell'anno scorso, si è formato un Comitato di Cittadini contro la centrale a biomasse di Rossana che ha ottenuto l'appoggio di 1200 cittadini di Piasco e della valle varaita. Nel programma elettorale del Movimento a 5 stelle si fa riferimento in modo diretto alle cause che portano sempre più spesso migliaia di cittadini, a Piasco come a Scarnafigi, Santena, Canale d'Alba, Millesimo o in centinaia di altre località ad unirsi per contrastare la realizzazione di opere che finiscono sempre per produrre grossi profitti per pochi ai danni di molti. ”Un sistema politico ed economico che ha prodotto e produce ogni giorno tutti questi problemi non li può risolvere”, dicono spesso quelli del Movimento a 5 stelle. Come fare allora? Esistono e quali sono le alternative? Ecco alcuni motivi per cui può essere interessante partecipare alla serata di venerdì sera a Piasco. Naturalmente l'incontro sarà l'occasione per riparlare ed aggiornarci sulla centrale di Molino Varaita, nonché per fare il punto circa la corsa al nucleare ed allo sfruttamento delle biomasse in relazione al reale fabbisogno di energia della Granda. Successivamente i candidati di Piemonte a 5 stelle saranno il 17 marzo a Cuneo (ore 21,00 - Fondazione Delfino - Corso Nizza 2). Il clou sarà il giorno 19 marzo quando Beppe Grillo sarà in Granda per sostenere la candidatura dei candidati provinciali, Fabrizio Biolè, Mauro Campo, Fabrizio Ghirardi e Manuele Isoardi; gli appuntamenti confermati al momento sono due: nel tardo pomeriggio a Cuneo (ore 17,30 - Largo Audifreddi) ed in serata ad Alba (ore 21,00 - Piazza Savona).Variazioni o aggiunte al programma si possono apprendere consultando il sito
29 anni – Torino – medico – attivo negli “amici di Beppe Grillo” di Torino, nel comitato acqua pubblica Torino, nel circolo della decrescita felice, nel comitato non grattiamo il cielo di Torino. Fondatore del comitato Rifiuti Zero Torino – perseguo stili di vita coerenti al nuovo paradigma della sostenibilità felice, conscio che ogni nostra azione ha un impatto politico, economico, ambientale e sociale. La rete è la nuova democrazia
Il programma del nostro movimento nasce da una traccia nazionale per venire poi declinato da ogni lista civica e dai cittadini della regione, in base alle proprie esigenze. Vogliamo sviluppare il nostro programma per il Piemonte con la partecipazione diretta dei cittadini: vi invitiamo dunque a discutere nel nostro blog, commentando gli articoli che verranno via via pubblicati sui vari argomenti. In questa sezione raccoglieremo poi i risultati della discussione.
32 anni – Cuneo – impiegato – lavoro nel settore librario – ho partecipato ai due V-day e all’organizzazione di serate sull’informazione, l’inquinamento ambientale e i problemi della giustizia italiana – sono consigliere comunale presso il comune di Gaiola per il quale mi sono occupato del problema dei rifiuti – sono membro del tavolo delle Associazioni del Cuneese e Ass. Organizer del Meetup 607 di Cuneo
41 anni – Cuneo – impiegato – sposato – laureato in ingegneria nucleare, ho lavorato nell’automazione industriale, ai primi internet Service Provider piemontesi, alle nuove tecnologie ICT e all’innovazione tecnologica in agricoltura – appassionato del problema energetico, di fonti rinnovabili e delle tematiche dell’immigrazione e integrazione – sono stato Organizer del primo Meetup di Cuneo
47 anni – Alba – imprenditore – sposato – laurea in lingue – lavoro nella comunicazione per il turismo e ho lavorato nel settore delle energie rinnovabili – Organizer del Meetup di Alba, collaboro dal 2007 alle iniziative dei “grillini” in provincia di Cuneo – promuovo scelte di vita rispettose per l’ambiente – l’amministrazione pubblica può fare moltissimo se assume decisioni per il vero benessere della collettività
37 anni – Cuneo – operaio metalmeccanico – diploma universitario in amministrazione aziendale – celibe – iscritto al Meetup di Cuneo – sono interessato alla gestione dei rifiuti ed a promuovere lo sviluppo sostenibile, la diffusione della rete e delle energie rinnovabili – mi metto in gioco per cambiare dal basso quest’Italia che non ci rappresenta più
Di cris (del 29/05/2009 @ 20:46:57 in Politica, linkato 2110 volte)
Faccio semplicemente da tramite, pubblicando queste poche righe di Giorgio!
ciao
Cris
Ciao a tutti, sono Giorgio Barbero e ho deciso di “sottopormi” al blog di Piasco dove scrivono molte persone che conosco e molti amici. Come ormai quasi tutti sanno sono candidato come consigliere alla provincia di Cuneo per una lista civica che si chiama “Cuneo provincia Grande” la quale sostiene la candidatura alla presidenza di Mino Taricco.
Qualche settimana fa ho ricevuto una telefonata da un segretario di Taricco che mi proponeva la candidatura dicendo che aveva avuto il mio nominativo da alcune persone di Piasco che erano state contattate. Subito ho pensato di rifiutare per via dei miei già molti impegni e perché proprio nei giorni delle elezioni diventero papà per la terza volta. Mentre stavo per rifiutare mi sono però venute alla mente le parole di papa Paolo VI il quale dice che la politica è la più alta forma di carità e il risultato del sondaggio della Boulè che mi vedeva al secondo posto (seppur con pochi voti) dietro all’attuale Sindaco. Ho così deciso di prendere tempo e di incontrare queste persone per saperne di più. Nel primo contatto che ho avuto ho chiarito che avrei potuto dedicare pochissimo tempo alla campagna elettorale, non avevo soldi da investire e volevo vedere i contenuti. Avute queste rassicurazioni, visto il programma che mi è parso semplice e concreto come anche il candidato presidente che sarei andato a sostenere ho deciso di buttarmi e accettare dopo essermi ovviamente confrontato con mia moglie. Fino ad oggi la mia campagna elettorale si è ridotta a due serate: una a Fossano per la presentazione della lista e una a Verzuolo dove Mino ha presentato i candidati del collegio Verzuolo e valle varaita. Sabato 30 Maggio dovrebbe esserci un ultimo incontro in vallata al quale non so se potrò partecipare. Spero di poter approfittare dello spazio del Blog di Piasco per poter ricevere domande, critiche, suggerimenti alle quali cercherò di rispondere soprattutto la sera sul tardi. Se qualcuno volesse sostenermi (per esempio distribuendo volantini) ne sarei molto felice. Il mio indirizzo mail è giori.ba@tiscali.it il cell. 3498906171.
Grazie per il tempo che mi avete dedicato.
Ciao
giorgio
Di Polin (del 15/02/2010 @ 20:27:33 in Eventi, linkato 3003 volte)
Quello che verrà proposto mercoledì 17 febbraio a Sampeyre sarà un modello di scuola lontano dai vecchi stereotipi.
Gli alunni infatti parteciperanno ad una lezione tenutadal noto meteorologo Luca Mercalli.
Essi, però, non saranno i soli a beneficiare di questo insegnante d’eccezione, poiché saranno collegati in videoconferenza i plessi di Venasca e Piasco (facenti anch’essi parte dell’Istituto Comprensivo di Venasca), la scuola di Paesana e, dalla sede del Parco delle Alpi Marittime, la scuola di Valdieri: tutti loro potranno seguire e interagire direttamente con Sampeyre.
Questa particolare occasione, affiancandosia diverse altre avvenute fino ad ora, si inserisceall’interno di un importante progetto promosso dalla Regione Piemonte, con la partecipazione di Piemonte Parchi che, nel caso specifico di Sampeyre, vede la collaborazione del Parco delle Alpi Marittime.
“Parola di albero-Vivere i nostri luoghi con gli occhi del futuro" propone agli alunni della scuola primaria un percorso, che ogni istituto può ampiamente personalizzare e caratterizzare, volto alla scoperta delle piante.
A Sampeyre la scelta intrapresa dai docenti, sotto la guida e la supervisione del personale del Parco delle Alpi Marittime, è stata quella di compiere un viaggio alla scoperta delle caratteristiche e dell’importanza delle piante nel proprio territorio, in particolare in relazione all’affascinante tema neve e valanghe, che tanto coinvolge i ragazzi della Valle, soprattutto negli ultimi anni, caratterizzati da abbondanti precipitazioni invernali.
Il progetto, che si svolge nel corso dell’intero anno scolastico, havisto il coinvolgimento di diverse figure esperte tra cui: geologi, appassionati conoscitori e frequentatori abituali della montagna, abitanti del luogo quali portatori di una propria cultura fatta di esperienze e conoscenze tramandate anche attraverso detti e proverbi.
Mercoledì, dunque, sarà la volta della meteorologia: gli alunni dalle diverse scuole della valle varaita e della Valle Po chiederanno a Luca Mercalli di spiegare loro cosa sono le perturbazioninevose, come si formano e come le si prevedono.
Tutta l’iniziativa è promossa dalla Scuola di Sampeyre e coordinata dall’insegnante piaschese Serena Margaria
La lezione si terrà dalle ore 10.00 alle 12.00 e sarà inoltre trasmessa sul sito:
Di cagio (del 17/04/2008 @ 20:14:59 in Eventi, linkato 2511 volte)
Con colpevole ritardo pubblico il programma dei fil che vengono proiettati ad isasca il giorno dopo che al festifal della montagna a Cuneo. Personalmento invito gli amanti della montagna a farsi un giro a Cuneo, ma per correre piu' sere in citta' Isaca e' senz altro piu' comodo!
La rassegna culturale della Comunità Montana valle varaita prosegue con una intensa settimana di proiezioni cinematografiche. L’inziativa della “Settimana del cinema di montagna” è realizzata in collaborazione con il Festival della Montagna di Cuneo in occasione del quale verranno presentate numerose e interessanti pellicole che trattano aspetti e problematiche della montagna non solo italiana, ma europea: la guerra, la solitudine, l’avventura, il cambiamento, la musica. Ad Isasca presso il Centro Servizi ogni sera alle ore 21 da mercoledì 16 aprile a sabato 19 e domenica 20 aprile al pomeriggio (h. 14.30) verranno proiettate le pellicole presentate la sera precedente a Cuneo, corredate dei dibattiti e delle presentazioni effettuate dai singoli registi e protagonisti. Al termine della proiezione saranno consegnate delle schede per votare il film preferito e dare così il proprio contributo alla nomina del vincitore del Filmfestival per d’edizione 2008.
L’ingresso e libero e gratuito.
LA MONTANHA: IER, ENCUEI E DEMAN
Settimana del cinema di montagna in collaborazione con il Festival della montagna di Cuneo. Nella sala del Centro Servizi di Isasca saranno proiettate le riprese effettuate la sera precedente a Cuneo comprensive di films e dibattiti.
ISASCA, MERCOLEDI’ 16 APRILE, H. 21
L’ISOLA DESERTA DEI CARBONAI di Andrea Fenoglio (Italia, 2007) durata: 72 minuti Attraverso l’azione degli ultimi due carbonai della Val Lemina, in provincia di Torino, si scopre come dal legno si possa ottenere carbone. Il film non solo illustra in modo didascalico una serie di azioni produttive, ma con i racconti dei carbonai e le immagini dei boschi e delle borgate abbandonate, scopre un territorio “desertificato” che pur senza l’uomo, reca le tracce del suo stanziamento, della sua scomparsa e del suo possibile ritorno. IL REGISTA Esordisce nel 2005 con "Scritti di Pietra". "L’isola deserta dei Carbonai" è la sua seconda opera, con la quale è premiato nel 2007 nei festival di Trento e Valtournenche. Con la Fondazione Nuto Revelli sta realizzando una serie di documentari dove, partendo dalle testimonianze de “Il mondo dei vinti” e de “L’anello forte”, raccoglie una serie di “nuove” testimonianze dei discendenti, trattando gli stessi temi in tempi e luoghi diversi.
NANI DI PIETRA GIGANTI DI CARTA di Fabio Gianotti e Silvia Bongiovanni (Italia, 2006) durata: 21 minuti L’incontro con Cesarìn, Margherita e Venanzio, ultimi abitanti di una piccola borgata della Valle Stura, testimoni di un modo di vivere diverso, pratico, misurato, lento ma forte, si contrappone al modo frenetico di guardare alla vita tipico della società moderna. Con l’aiuto di alcune riflessioni del meteorologo Luca Mercalli, raccolte durante una delle sue conferenze, il film si propone di delineare alcuni possibili percorsi per iniziare a cambiare rotta e cercare una nuova via di sviluppo. I REGISTI Fabio Gianotti, laureato al D.A.M.S. di Torino, e Silvia Bongiovanni, psicologa, realizzano insieme dal 2005 film e documentari sperimentali; tra questi “Nani di pietra, giganti di carta”, premiato nel 2007 a Cinemambiente di Torino. Attualmente stanno lavorando al progetto “Le due guerre” per la realizzazione di un museo multimediale della Valle Stura in guerra, nel comune di Valloriate.
ISASCA, GIOVEDI’ 17 APRILE, H. 21
PRIMAVERA IN KURDISTAN di Stefano Savona (Francia/Italia, 2006) durata: 79 minuti Il regista intraprende un viaggio sul confine tra Iraq e Iran, insieme a un’unità di combattenti del PKK, per raggiungere la frontiera con la Turchia. L’intero viaggio è narrato dal punto di vista di Akif, curdo figlio di emigrati in Germania, che ha lasciato l’Europa per ricercare le proprie origini e lottare per il suo popolo. I suoi pensieri, i dubbi, le speranze, le paure e le discussioni con i compagni di viaggio danno una visione intima del dramma che da decenni coinvolge un intero popolo e le grandi nazioni mediorientali che lo ospitano. IL REGISTA Stefano Savona, dapprima archeologo e antropologo, nel 1995 inizia a lavorare come fotografo indipendente e dal 1999 come documentarista. Tra le sue opere “Roshbash Badolato” e “Un Confine di Specchi”, premiato al Torino Film Festival. Con “Primavera in Kurdistan”, pluripremiato, ha ricevuto anche una nomination ai David di Donatello.
ZA KIM ZVONO ZVONI PER CHI SUONA LA CAMPANA di Dzemal Sabic (Bosnia, 2006) durata: 9 minuti “... non chiedere mai per chi suona la campana: essa suona per te” (J. Donne). Un cortometraggio sul male della solitudine e della morte provocato dalla guerra. La vecchia Ana negli ultimi 29 anni si è occupata di far suonare la campana del suo paese, nel centro della Bosnia. Nel 1993, durante la guerra, tutti gli abitanti del villaggio abbandonano le loro case e emigrano in diverse parti del mondo. Ana invece rimane, resiste, per combattere contro il male. IL REGISTA È nato nel 1976 a Sarajevo, dove si è laureato in giornalismo con la tesi "Il film documentario come illusione della realtà“. Lavora dal 2000 come regista e sceneggiatore al dipartimento programmi documentari presso la Federal TV B&H. Ha realizzato numerosi film e documentari, tra i quali i pluripremiati “Cor(n)e(r) of the matter”, “Per chi suona la campana” e “Due sorelle”.
ISASCA, VENERDI’ 18 APRILE, H. 21 REVOLUZIUN di Urs Frey (Svizzera, 2005) durata: 42 minuti La rivoluzione del ‘68 ha lasciato la sua traccia anche nei Grigioni, in Svizzera. Si era contro l’establishment, si voleva cambiare il mondo. L’amore libero, esperimenti di droga, capelli lunghi, eventi di musica e d’arte facevano parte del nuovo stile di vita. Dove sono oggi, questi ex-rivoluzionari? Vedono il mondo come allora? A cosa hanno rinunciato e dove sono rimasti fedeli a se stessi? Tentano una risposta il contadino e montanaro Niculìn Gianotti, la moglie, la figlia ed altri amici del ‘68. IL REGISTA Pedagogo museale, esperto di geografia culturale, storia paesaggistica e agraria, giornalista, regista e produttore. Vive in Engadina occupandosi di vari progetti nei suoi ambiti di specializzazione. Nella sua filmografia i pluripremiati “L’è uscia”, “La scola da Soj”, “Chaus e muntognas” e il provocatorio “Donne a caccia”, presentato a Cuneo nella scorsa edizione del Festival.
EIGER NORDWAND EIGER, PARETE NORD di Gerhard Baur (Germania, 2000) durata: 45 minuti Nel 1983, Holger e Thomas, alpinisti di 18 e 19 anni, conoscono sulla parete nord dell’Eiger il confine tra la vita e la morte. Impegnati nella scalata, a causa di un improvviso cambiamento delle condizioni meteorologiche e al conseguente verificarsi di una incredibile catena di eventi, lottano in quell’inferno per nove giorni. Vent’anni più tardi Thomas racconta il dramma che ha cambiato del tutto la sua vita. IL REGISTA Alpinista e regista, comincia a scalare montagne nel 1959 con il padre e, dal 1965, con la macchina da presa. Realizza nel 1968 il suo primo film e già nel 1976 vince il Gran Premio del Filmfestival di Trento col film “Kangchendzonga”. Guadagna ulteriore fama internazionale con le ricostruzioni storiche delle drammatiche prime salite dell’Eiger e le Grandes Jorasses: “Der Weg ist das Ziel - Die Grandes Jorasses Nordwand” e “Der Weg ist das Ziel – Die Eiger Nordwand”.
ISASCA, SABATO 19 APRILE, H. 21 SIACHEN, UNA GUERRA PER IL GHIACCIO di Fulvio Mariani e Mario Casella (Svizzera, 2005) durata: 82 minuti La storia e la quotidianità della più alta, meno conosciuta e più assurda guerra del pianeta: il conflitto in atto dal 1984 sul ghiacciaio del Siachen, nel cuore dell’Himalaya, all’estremo nord del confine indo-pakistano. In un luogo in cui nessuna telecamera fino ad oggi aveva mai potuto illustrare gli eccessi di una guerra moderna, condotta in condizioni primitive da due stati in via di sviluppo, il documentario trasmette un potente messaggio di pace e denuncia la futilità degli argomenti spesso addotti per motivare un’entrata in guerra. I REGISTI Mario Casella è giornalista, guida alpina, autore di documentari e libri. Dagli anni ’80 lavora per la TSI, dove è stato capo della redazione esteri del TG e corrispondente dagli USA. Nel 2004 pubblica il libro “Cime di guerra” sul conflitto indo-pakistano. Ora realizza documentari per la TSI e come indipendente.
Sognando GROZNY DREAMING Presentazione in anteprima assoluta di alcuni brevi estratti della nuova opera di Fulvio Mariani e Mario Casella durata: trailer di 3 minuti Un’orchestra da camera i cui componenti provengono da tutte le repubbliche del Caucaso vuole dimostrare come si possa convivere e lavorare anche tra etnie, culture e religioni diverse. I musicisti vorrebbero chiudere la tournée con un sogno: un concerto a Grozny, la capitale cecena rasa al suolo da 10 anni di guerra. Il documentario racconterà la genesi, i retroscena, le gioie e i dolori di un progetto musicale le cui note risuonano tra le montagne del Caucaso, teatro da secoli di guerre, massacri e tensioni interetniche. I REGISTI Fulvio Mariani inizia la carriera nel 1981. Nell’83 partecipa ad una spedizione all’Everest dove realizza il suo primo documentario. Nel 1985 filma la prima salita solitaria al Cerro Torre realizzando il film pluripremiato “Cumbre”. Crea la sua casa di produzione “Icebergfilm”, con la quale realizza decine di documentari premiati nei festival di tutto il mondo.
ISASCA, DOMENICA 20 APRILE, H. 14.30
DIE ENTSCHEIDUNG LA DECISIONE di Gerhard Baur (Germania, 1985) durata: 10 minuti Franz Seeberger, alpinista e sciatore esperto, scala da solo il pilastro est del Piz Palü. Ha legato gli sci allo zaino e continua a fermarsi per guardare oltre il pericoloso ghiacciaio pensile vicino al pilastro: vuole scendere per la prima volta con gli sci dalla vetta, attraversando la ripida parete di ghiaccio. Si imprime nella mente i singoli passaggi della pericolosa discesa; il rischio è grande, ma deve decidere. IL REGISTA Ha realizzato più di 60 documentari. Vincitore di due medaglie d’oro al Festival Internazionale per film e televisione di New York oltre ai numerosi riconoscimenti in tutti i maggiori Festival del Cinema di Montagna del mondo. Nel 2002 l’International Alliance for Mountain Film gli ha assegnato il premio alla carriera. Ha lavorato anche per produzioni internazionali quali “Il grido di pietra” di Werner Herzog dove è stato operatore per le riprese in montagna.
DAS KALB IN DER KUH UND DAS KORN IN DER KIST IL GRANO NELLA CASSA E IL VITELLO NELLA VACCA di Josef Schwellensattl (Germania, 2006) durata: 89 minuti I fratelli Luis e Wascht, con l’anziana madre Zilla, si trasferiscono in estate a malga Tufer, 2000 metri, e in agosto falciano il prato attorno anche ai sassi più piccoli. D’inverno, il fieno viene caricato sulle slitte e legato con le corde ricavate da pelle di vacca, costruite pazientemente dai fratelli stessi. La discesa delle slitte è una festa. Un tempo le ragazze sceglievano il ragazzo con la slitta più bella e si ballava, tutti insieme. Ora, invece, non si balla più: mancano le ragazze. IL REGISTA Nato in Val d’Ultimo, in un maso poco distante da quello raccontato nel film. Dopo il diploma alla Scuola d’Arte di Ortisei, si trasferisce a Monaco dove frequenta la Hochschule für Film un Fernsehen. Dal 1981 è autore e regista per la Bayerisches Fernsehen. Ha realizzato circa 70 documentari.
L’ABISSO di Alessandro Anderloni (Italia, 2006) durata: 75 minuti Due anni di riprese e oltre 70 speleologi coinvolti raccontano la storia delle esplorazioni nella Spluga della Preta, sui monti Lessini, la più esplorata e celebre grotta del mondo. Alessandro Anderloni, che ha pure scritto le musiche del film, ha realizzato personalmente le riprese diventando appositamente un esperto speleologo e percorrendo lui stesso gli stretti cunicoli dell’abisso fino alla Sala Nera, a più di 800 metri di profondità, che è stata qui ritratta per la prima volta in video. IL REGISTA Autore e regista di cinema e di teatro, compositore, direttore di coro, direttore artistico del Film Festival della Lessinia, fondatore de “Le Falìe”, associazione culturale diventata un caso nazionale in quanto ne sono parte attiva quasi tutti i 700 abitanti di Velo Veronese, paese in cui è nato e in cui vive, sui monti Lessini. Con “L’Abisso” ha vinto più di dieci premi internazionali. L'ABISSO, IL LIBRO In occasione della presentazione del film "L'Abisso", verrà presentato al pubblico anche il libro "L'Abisso, ottant'anni di esplorazioni nella Spluga della Preta", scritto da Francesco Sauro, già protagonista, soggettista e sceneggiatore del film di Anderloni. Francesco Sauro, uno dei più assidui frequentatori dell'abisso veronese, presenterà personalmente il libro al termine della proiezione del film.
Di Dulce (del 19/05/2012 @ 19:44:45 in Associazioni, linkato 2042 volte)
CANTAPRIMAVERA 2012 Peralba di VENASCA (valle varaita – CN) 25, 26 e 27 maggio 2012 A Venasca è…Cantaprimavera! Ritorna l’eco-festa delle tradizioni culturali e musicali italiane a cura dell’Associazione Culturale Topinabò: tre giorni di concerti, canti e balli da Valle d’Aosta, Toscana, Piemonte e Puglia, affiancati da stand gastronomici con pietanze e golosità biologiche e a km0, bibite equosolidali e birra Baladin. La festa inizierà venerdì 25 maggio con la cantante fiorentina Ginevra di Marco, seguita dall’interprete pugliese Rosapaeda e il suo sound system. Subito dopo sarà la volta di della coppia di dj al femminile Ladies Collage di Firenze, con un repertorio che spazia dalla musica balcanica al vintage italiano anni ’50. Sabato 26 musica e danze con il gruppo piemontese-valdostano Abnoba, seguito dai salentini Nidi D’Arac e da dj Grissino. Domenica 27 per tutta la giornata spettacoli itineranti, intrattenimenti per grandi e piccini, mostra sui maggi toscani, canti spontanei delle nostre valli, musica e balli tradizionali (+EVENTI, maggio 2012, p.8) Venerdì 25 maggio dalle 19,30 alle 22,30 - Ristoprimavera (vedi sez.) ore 21,30 – GINEVRA DI MARCO ore 23,00 – ROSAPAEDA Sound System ore 00,30 – LADIES COLLAGE (dj set) Sabato 26 maggio ore 16,00 - “Maggi Toscani”, convegno a cura di Daniele Poli-Tuscae Gentes dalle 19,30 alle 22,30 - Ristoprimavera (vedi sez.) ore 21,30 – ABNOBA ore 23,00 – NIDI D’ARAC ore 00,30 – Dj GRISSINO (dj set) Domenica 27 maggio ore 08,30 - “Mr Tannunzio & His Orkestra” , spettacolo itinerante de LA PARANZA DEL GECO (partenza alle ore 08,30 da Venasca – piazzale del cimitero – e alle ore 09,15 da “Madonna del Vernetto” – prima chiesa che si incontra risalendo l’asfaltata che daVenasca porta a Peralba) dalle 12,00 alle 14,00 – POLENTA per tutti ore 14,30 - “Mamma di Terra”, spettacolo a cura della Compagnia IL MELARANCIO ore 16,00 - “il castello stregato”, spettacolo di burattini a cura de LA GARISENDA dalle 19,30 alle 22,30 - Ristoprimavera (vedi sez.) ore 21,00 - BALLI TRADIZIONALI con Vittorio Fino, Ottavio Boglione, Giorgio Volpi, Stefano Protto …Canto popolare spontaneo, Mostra di burattini, Banchetti delle associazioni, Mostra sui maggi toscani, Cantastorie Daniele Poli, Musica e balli tradizioniali… RISTOPRIMAVERA: Stand Bio e/o a Km0 Stand 01-Carne: Tagliata o Spezzatino preparati dal ristorante ALBERO FIORITO Stand 02-Primi Piatti: Pasta Bio (Iris Bio) o Zuppa di Verdure Stand 03-Verdure: insalate miste Stand 04-Dolci: crepes dolci o frittelle di mele Al Cantaprimavera BIRRA e BIBITE BALADIN Il Cantaprimavera è una Eco-Festa Per informazioni: ASSOCIAZIONE CULTURALE TOPINABO’ cell. 3478050753 fax 0175567215 info@topinabo.it
Di cagio (del 20/10/2009 @ 19:14:17 in Politica, linkato 4473 volte)
In realtà qualcosa in più, perché non tutti gli abitanti di Verzuolo e Costigliole Saluzzo sono cittadini della ex Comunità Montana valle varaita, ma voglio estender anche a loro il diritto ad essere risarciti. Già perchè se la sentenza di primo grado nei confronti di Silvano Dovetta dovesse essere confermata anche nei gradi successivi di giudizio e lo Stato stabilirà un pena per chi ha fregato circa 90k€ alla CMVV, nessuno restituirebbe il “mal tolto”, o i soldi rubati per essere chiari. La possibilità ci sarebbe anche stata ma giunta e consiglio dell'ente decisero di non costituirsi parte civile nel processo. Adesso è il momento di battere cassa, siamo circa 18.500 persone dal Colle dell'Agnello a Falicetto, e ognuno di noi può scegliere da chi farsi restituire i sui 4,50 € abbondanti. Io consiglio di andare a chiedere agli ex componenti della giunta che adesso sono il lizza per la Grande Comunità del Monviso come:
da una parte: - Alberto Anello, ex assessore a commercio, turismo, attività produttive, candidato alla presidenza ed “ex amico” di Dovetta e negli ultimi mesi principale rivale politico;
dall'altra: - Bernardino Matteodo, ex Vice Presidente con delega ad iniziative comunitarie, cultura e istruzione, bilancio e programmazione e da sempre l' “eminenza grigia” della CM, storico braccio destro di Dovetta, nonostante si dice che dovrebbe essere uno di sinistra. Avesse i baffi verrebbe da fare il paragone con un'altra coppia di pelato e baffuto, ma non ha i baffi. - Giuseppe Moi, ex assessore ai lavori pubblici, viabilità, servizi associati ed attualmente sindaco di Valmala. - Alessandro Bianco di Pontechianale, ex assessore a caccia e pesca.
Quando poi avremo raggiunto la cifra che la Giustizia stabilirà che manca dalle casse decideremo cosa farne, ci sono un mucchio di possibilità: dalla seggiovia o il chiosco sul lago a Pontechianale, a finanziare i giovani imprenditori della valle, alle proloco, alla Croce Rossa... Sempre che la sentenza di appello non smentisca il Tribunale. Se invece dovesse intervenire la prescrizione io i soldi li voglio indietro lo stesso, anche perché Dovetta a suo tempo dichiarò che voleva dimostrare la propria innocenza, e non allungare i tempi per mandare tutto a monte. Se vi capita chiedete a questi signori, e agli assessori e consiglieri uscenti dalla CM, se la pensano ancora come allora, se sostengono che il giudice si sia sbagliato, o se vogliono metterceli di tasca loro i soldi che non vollero chiedere indietro al loro “capo”. I loro nomi li trovate sul sito della CM valle varaita.
Di Anna76 (del 27/02/2009 @ 18:33:44 in Ambiente, linkato 2437 volte)
In queste ultime settimane in campagna hanno preso il via le potature delle piante, anche gli alberi del viale hanno subito la doverosa "spuntatina" ) .
Fin qui tutto normale.
Ma ora si iniziano a vedere i fumi salire da più parti, perchè la maggior parte degli agricoltori, giardinieri, e addetti ai lavori, preferiscono bruciare le sterpaglie e i rami secchi.
Ora, io mi chiedo: nel 2009 dobbiamo ancora sempre bruciare questi scarti della natura con conseguente emissioni nocive e male odoranti?
A me piacerebbe tanto che il Comune riuscisse ad acquistare una macchina cippatrice, in grado di trasformare i resti delle potature e dei rami del sottobosco (quanto ce n'è in tutta la valle varaita vicino a noi...!) in utilissimo cippato .
Si potrebbe incentivare gli agricoltori, giardinieri e addetti ai lavori a conferire il materiale garantendo un "tot" al Kg (fosse anche 0,10 Euro al Kg, tanto loro li brucerebbero) e poi il cippato potrebbe essere distribuito alla futura scuola media che sta per essere costruita.
Insomma, mi sembra che sarebbe una spesa di pubblica utilità e che consentirebbe una minore emissione disostanze inquinanti nell'ambiente.
So che le casse comunali languono (soprattutto perchè ciò che si riesce a risparmiare si metterà nella futura scuola media, come è giusto che sia), ma l'idea mi frullava già da un po' e la butto lì, magari qualcuno legge e ... L'IMPORTANTE E' CHE CI SI CONFRONTI!
Di Dulce (del 29/05/2008 @ 17:54:07 in Notizie, linkato 2596 volte)
..... e continua a piovere
Po e Varaita in piena, domani scuole chiuse a Sampeyre
Non invita all’ottimismo l’ultimo bollettino emesso dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. La previsione di precipitazioni forti e persistenti per le prossime ore rende infatti ancor più precaria la situazione nelle vallate alpine. Il rischio idrogeologico elevato è ora associato a gran parte delle località alpine e prealpine della Granda con un codice 3 (il massimo della scala) per le valli Varaita, Maira, Stura e Po. Le grandi quantità di acqua scese ad alta quota gonfiano fiumi e torrenti.
In uno scenario in costante evoluzione, la situazione è al limite in valle varaita dove il torrente scende impetuoso lambendo gli argini. A Sampeyre e Frassino si fa il possibile per rimuovere alberi caduti ed altri ostacoli al deflusso delle acque. Pochi minuti fa, il Sindaco Renato Baralis ha emesso per domani l’ordinanza di chiusura per tutte le scuole di ogni ordine e grado per le difficoltà causate dal maltempo alla circolazione stradale. Si segnalano già piccole esondazioni in aree non abitate tra Pontechianale e Chianale e piccole frane sulle strade. Ad Acceglio parte del ponte sul rio Mollasco - chiuso da questa mattina per il rischio di crollo - è crollato. Apprensione anche in valle Po .A Paesana sono stati chiusi in via precauzionale due ponti in frazione Ghisola, mentre a Crissolo nel fiume è caduta parte della ‘scogliera’ del piazzale della Seggiovia. ( fonte targatocn)
Giovedì, 29 Maggio 2008 - 16:24
SITUAZIONE ATTUALE - Nel corso delle ultime 6 ore si sono registrate precipitazioni nei settori alpini nord-occidentali con valori molto forti in Val Chisone, Valle Susa, Valle Orco e valori forti in Val Sesia e Valle Anzasca con superamenti delle soglie di elevata criticità in particolare a Ceresole 83 mm, Balme 94 mm, Massello 112 mm, Val Clarea 75 mm. I livelli idrometrici sono cresciuti, nei settori alpini e prealpini dei bacini compresi tra il Toce e lo Stura di Demonte, con generalizzati superamenti dei livelli di attenzione. I Torrenti Chisone e Dora Riparia hanno superato il livello di criticità elevata rispettivamente a San Martino, Avigliana e Susa.
PREVISIONE PER LE SUCCESSIVE 12 ORE - Un flusso di correnti umide e calde meridionali, alimentate da una area di bassa pressione attualmente sul canale di Sicilia ed in risalita verso nordest, sta interessando il nordovest italiano. Il minimo di bassa pressione risalirà verso il Golfo Ligure nelle prossime 12 ore, alimentando ancora il flusso perturbato e determinando un ulteriore peggioramento delle condizioni meteorologiche in particolare dalle ore pomeridiane. Pioggia: sono previste precipitazioni diffuse, anche a carattere temporalesco, di intensità mediamente moderata con massimi locali forti o molto forti sulle zone montane e pedemontane alpine.
CORSI D'ACQUA - Nelle prossime ore si prevede il transito della piena della Dora Riparia a valle di Susa e di quella del Chisone in Pellice. Significativi innalzamenti dei livelli idrici, fino ai valori di moderata criticità, di Varaita, Maira, e Stura di Demonte.Ulteriore crescita dei livelli fino a valori di elevata criticità sono attesi dal pomeriggio di oggi, e nella nottata, in particolare nelle valli del Piemonte Occidentale e nel Po a monte di Torino. Innalzamenti dei livelli idrici, fino ai valori di moderata criticità, nei bacini del Toce e del Lago Maggiore.
Piasco: la futura centrale a biomasse allarma i cittadini
Se l’intento degli organizzatori della serata era quello di fornire il maggior numero di notizie possibili – pro e contro – all’insediamento della centrale a biomasse in regione Molino Varaita a Rossana e farle pervenire ad un gran numero di persone l’intento è stato raggiunto. Nel salone polivalente 'Serra' di Piasco, ieri sera, davanti ad un pubblico numerosissimo e quasi tutto schierato per il ‘no’ alla centrale è stata sviscerata la questione che da mesi anima i dibattiti dei residenti di Piasco e Rossana. In apertura di serata il piaschese
Giampiero Mattio , del gruppo Vas (Verdi, ambiente e società) ha detto: “Quando siamo venuti a conoscenza del possibile insediamento della centrale ci siamo resi conto che nessuno era al corrente dei rischi che una tale installazione avrebbe comportato. Ci siamo attivati subito contattando il sindaco di Rossana Marco Carpani il quale ci ha indirizzati alla Provincia. Abbiamo quindi ottenuto la documentazione necessaria e ci siamo mossi, perché era nostro preciso dovere farlo, per comunicare ed informare i cittadini”.
Due gli schieramenti presenti: quelli favorevoli all’impianto e quelli contrari. Tra i primi il titolare della ditta Benarco Energy Adolfo Pastorino e il progettista dell’impianto Riccardo Tabaldi, nonché il dirigente della Provincia Marco Fino. Tra i favorevoli è stato inserito anche il nome del sindaco di Rossana Marco Carpani assente alla serata per impegni amministrativi la cui assenza –giustificata dal primo cittadino con una lettera – è stata contestata nemmeno troppo velatamente. Nettamente contrari, invece, gli esperti dell’associazione Magna Charta invitati a Piasco dagli organizzatori. Adolfo Pastorino ha sostenuto che “con un camion al giorno la centrale produrrebbe energia ad un prezzo contenuto e che le piccole dimensioni dell’impianto garantiscono una produzione che è classificata energia rinnovabile. Inoltre non va dimenticato che il legno utilizzato sarebbe per la quasi totalità acquistato in zona con una positiva ricaduta nell’economia locale”.
Il dirigente della Provincia Marco Fino ha invece evidenziato che “ci sono state tre conferenze dei servizi in cui tutti i soggetti intervenuti hanno espresso parere favorevole all’impianto”. Fino ha poi aggiunto: “Su richiesta della ditta il rilascio della concessione è attualmente sospeso in quando la ditta stessa, attraverso campionature su impianti analoghi, sta valutando la possibilità di diminuire ulteriormente i livelli emissivi”. Molto applaudito dai presenti è stato l’intervento dell’urbanista dell’associazione Magna Charta Mino Marchetti il quale ha sostenuto che “nessun intervento può essere realizzato senza la partecipazione della gente. Un impianto – ha sostenuto - va pensato, programmato e pianificato ma sempre attraverso il coinvolgimento della gente. Si vive sul territorio 365 giorni l’anno e il territorio è di tutti, non solo di chi propone impianti. Dire sì all’impianto senza che la gente abbia avuto la possibilità di esprimersi è una palese violazione alla legge”.
Il medico Gianmarco Lege, sempre dell’associazione Magna Charta, ha parlato dell’impatto sulla salute provocato degli impianti a biomasse con particolare riferimento al benzene (cancerogeno nell’uomo e negli animali) e alla diossina e sui diossidi di azoto che provocano piogge acide e diminuiscono le difese polmonari al punto che, se esposti a concentrazioni superiori ai 400 mg/mc, possono provocare la morte per fibrosi polmonare. Ovviamente le circostanziate parole del medico hanno provocato apprensione in sala e fatto aumentare la contrarietà dell’impianto di Rossana tra i presenti, che hanno manifestato tutto il loro disappunto. Una buona conoscenza del ciclo produttivo di una centrale alimentata a cippato e legno di non grandissime dimensioni (quella di Rossana è di 1 MW) sarà fondamentale per capire rischi e pericoli, ma anche gli aspetti positivi, di un insediamento come quello rossanese.
Una cosa è però emersa in modo chiaro ieri sera: con il gruppo Vas è sorto anche il gruppo ‘Comitato valle sostenibile’: entrambi saranno costantemente impegnati non solo ad informare la popolazione ma anche a provare ad impedire con tutti i mezzi democratici che la centrale venga realizzata. “Siamo solo all’inizio – ha ricordato
Giampiero Mattio – e chi vuole sostenerci e stare al nostro fianco può iscriversi al gruppo versando una piccola quota associativa. Soldi che serviranno a proseguire nella nostra lotta contro l’insediamento di Molino Varaita”.
Rosso su centrale: "Sono state dette alcune inesattezze"
Caro Direttore, ero presente ieri sera (mercoledì 30 settembre, ndr) al convegno indetto dal Comitato VAS di Piasco e la descrizione fatta dall’articolo apparso sulla Vostra testata rispecchia solo parzialmente la realtà del dibattito che si è protratto fino a tarda ora. La posizione presa dal comitato relativa alla poca chiarezza delle procedure intervenute in fase autorizzativa e sulla poca pubblicità data alla richiesta autorizzata, sono state ampiamente smentite dai fatti e dalle dichiarazioni fatte durante al dibattito dal Ing. Fino della Provincia e dal Vostro collega giornalista Rossanese. Il primo elencava tutte le date e le procedure previste dagli attuali decreti normativi ampiamente rispettate e notevolmente migliorate sia in fattore di sicurezza che di emissioni e tempi procedurali. Elencava inoltre tutte le competenze implicate in fase decisionale da tute le funzioni pubbliche preposte alla procedura ed i tempi della stessa dilatati in tre conferenze distribuite nell’arco di un anno dalla data di presentazione. Il secondo faceva notare come gia nell’autunno 2007 in una riunione pubblica tenutasi a Rossana e con ampio riscontro giornalistico, era stata presentato il progetto proposto e nel 2008 in una seconda riunione pubblica, anche questa con rilievo sulla stampa,veniva definito il progetto. In ambo i casi erano presenti rappresentanti delle amministrazioni locali vicine ed alcuni degli organizzatori del Comitato VAS.
Inoltre il presidente del Comitato Vas dichiara di essere venuto in possesso di tutta la documentazione presentata già all’inizio del mese di maggio, quindi precedentemente alla conclusione del procedimento autorizzativi conclusosi solo alla fine di giugno 2009, e quindi con tutto il tempo necessario per presentare qualsivoglia osservazione prima del termine del procedimento. Al di fuori dei dati formali inoltre gli interventi dei professionisti invitati dal Comitato non portavano a conoscenza alcun dato specifico sulla centrale in progetto a Rossana ma dati riferiti ad emissioni e impatti inquinanti di impianti di dimensioni decisamente superiori di circa 50 volte a quello in progetto ed inoltre per loro stessa ammissioni non di centrali a legno ma di impianti ti termovalorizzazione che utilizzano rifiuti come combustibile e quindi sicuramente non confrontabili.
Gli interventi inoltre sulla provenienza della materia prima non tenevano in alcuna considerazione il fatto che il potenziale di produzione di Cippato da legna delle foreste locali e di gran lunga superiore alle necessità della centrale, ed il quantitativo della legna che già oggi prende la strada della Liguria e della Toscana di produzione locale è ampiamente sufficiente al fabbisogno. Non bisogna inoltre dimenticare che le emissioni della centrale equivalgono in quantità a quelle emesse da n. 2, dico due, TIR e che quindi il solo evitare il trasporto della legna stessa compensa in valore e quantità le emissioni della centrale. Molti interventi poi hanno evidenziato come la creazione di un mercato locale del cippato non può che agevolare la filiera di produzione del legname , la valorizzazione e la manutenzione dei boschi e che la creazioni di nuove attività e posti di lavoro sicuramente non sono dannosi all’economia locale, specialmente in questi periodi.
L’unico dubbio che mi resta è che tali centrali possano nascere ed esistere solo grazie agli incentivi statali e che quando gli stessi cesseranno con tutta probabilità si spegneranno anche le centrali. Discorso totalmente diverso è quello relativo alle centrali di riscaldamento a cippato che da subito, senza incentivi, permettono un effettivo risparmio economico e tempi di ritorno dell’investimento di soli tre o quattro anni. Se inoltre si tengono in conto le incentivazioni fiscali, sono convenienti da subito. Il taglio dato dagli interventi dei professionisti invitati dal Comitato VAS metteva ingiustamente in cattiva luce una fonte importante come il legno per la produzione dell’energia da fonti rinnovabili evidenziando quindi una posizione preconcetta a qualsivoglia progetto e propensi a dare una cattiva informazione, per non dire disinformazione, al fine unico di creare una posizione di diritto di Veto a qualsivoglia iniziativa al di fuori di qualsivoglia regola di buona convivenza civile e rispetto delle regole e di chi cerca nel modo migliore di applicarle, con impegno e serietà Mario ing. Rosso
Bosco: "Su Rossana alcune affermazioni non del tutto esatte"
1) sugli impianti 50 volte più grandi: se il collega si riferisce alla potenza termica, 50 volte il progetto di Rossana (9,4 MWt) significano 470 MWt e, né in Italia, né in tutto il mondo esistono centrali a biomasse, né inceneritori, così grandi (A2A di Brescia non arriva a 300). Se invece parla di potenza elettrica (1,67 MWe) superiamo gli 80 MW, troppi anche per gli inceneritori più grandi (tra i 60 e i 62, es. Silla 2, A2A, Milano).
2) sulla quantità di cloro nel legno e su micro e macro inquinanti non è sufficiente affermare, come spesso succede, "il caminetto inquina di più perché non ha filtri" e "l'inceneritore inquina di più perché brucia di tutto". Le centrali a biomasse hanno filtri meno evoluti rispetto agli inceneritori e devono selezionare attentamente i combustibili per poter competere. Il caminetto inquina di più, ma brucia meno combustibile e non 24 ore su 24 e i risultati richiamati nelle presentazioni e negli interventi dei medici provengono da lavori accettati e pubblicati nelle riviste scientifiche internazionali più prestigiose, dove i meccanismi di selezione sono severissimi.
In sintesi le prestazioni ambientali di un impianto a fonti rinnovabili non sono automaticamente migliori, ma devono essere anch'esse dimostrate con calcoli e numeri esatti e verificabili, che purtroppo non leggo nella Sua replica, né ho visto presentare durante la serata da parte degli altri intervenuti.
Noi non abbiamo preconcetti e per questo non ci piacciono quelli altrui, ma per stabilire chi ha ragione occorrono le prove e l'indicazione delle fonti, dimostrando totale indipendenza da eventuali conflitti di interesse che possano far sorgere dubbi sull'imparzialità ed obiettività.
Sono sicuro che tali norme deontologiche sono note al collega. Dunque, invece di dilungarmi, preferisco ricordare che le fonti di quanto presentato nelle nostre relazioni sono a completa disposizione di tutti gli interessati.
Cordiali saluti Ing. Massimiliano Bosco
Marchetti : " Considerazioni ulla serata "
Egregio Direttore,
leggiamo con interesse la cronaca della serata svoltasi nel Salone Polivalente di Piasco il 30 settembre scorso e riteniamo opportuno puntualizzare alcuni aspetti non precisi che si desumono dall’articolo.
Vorremmo iniziare dalla definizione degli schieramenti presenti, in particolare dell’Associazione Magna Charta, che non era presente con il ruolo di opporsi alla Centrale in questione, ma con quello di informare i partecipanti sui pericoli che l’insediamento della stessa costituisce per il territorio, attraverso dati di tipo tecnico e sanitario inconfutabili. La presenza dei nostri esperti era quindi legata ad un momento di informazione ai cittadini ea sollecitarne la partecipazione informata, operazione quest’ultima che avrebbe dovuto avvenire prima delle scelte delle varie amministrazioni, così come stabilito dalla Convenzione di Aarhus. Gli interventi tecnico-scientifici e sanitari dei nostri esperti tendevano proprio a dare nel modo più ampio possibile queste informazioni, unitamente a quelle di tipo urbanistico. Proprio queste ultime hanno tratto le conclusioni sulla compatibilità dell’insediamento di tale impianto con gli indirizzi programmatici di un territorio come quello della Val Varaita che ha grandi valenze i di tipo paesaggistico ed ambientale oltre ad interessi turistico-residenziali da non sottovalutare.
I principi di interesse collettivo sono quelli che devono prevalere per lescelte di programmazione e di pianificazione di un territorio, rispetto a quelli di prevalente interesse privato, evidenziati da alcuni interventi individuati come favorevoli dall’articolo.
Era pertanto necessario chiarire tali concetti prima di indicare glischieramenti a favore o contro.
Vogliamo quindi ribadire che l’interesse dell’Associazione era ed è assolutamente motivato dall’opportunità di iniziare un processo di partecipazione informata.
Cordiali saluti.
Il Presidente di Magna Charta
Rossana: centrale a biomasse. I Piaschesi non la apprezzano
Da qualche settimana a questa parte è uno degli argomenti più dibattuti a Piasco e dintorni. La costruzione di una centrale a biomasse in regione Molino Varaita, in un’area confinante, ubicata nel Comune di Rossana, sarà pure il tema di un confronto che un gruppo di cittadini piaschesi ha organizzato per mercoledì 30 settembre alle 20 e 45 nella Sala Polivalente Francesco Serra. Ma quali sono le criticità che il gruppo di oppositori o 'scettici' avanza di fronte all’opera? In primo luogo, i promotori dell’incontro lamentano lo scarso coinvolgimento della comunità piaschese nel processo decisionale che, attraverso tre conferenze dei Servizi, ha portato alla concessione del ‘nulla osta’ per la realizzazione dell'opera da parte degli uffici competenti della Provincia di Cuneo alla ditta ligure Benarco Energy. Il gruppo di cittadini piaschesi sostiene poi che la centrale avrà una resa molto inferiore rispetto ad impianti dello stesso tipo, che gran parte dell’energia termica prodotta andrà persa poiché non è previsto un collegamento ad una rete di teleriscaldamento e che, infine, il legname da bruciare nella centrale non proverrà dalla valle varaita, ma da località molto più distanti.
Il Sindaco di Rossana Marco Carpani risponde alle obiezioni facendo presente che il percorso seguito “è quello previsto dalla legge. Ci sono state delle conferenze sei Servizi cui hanno partecipato la Regione, l’ARPA ed il nostro Comune. La verifica dei parametri di emissione ha appurato il rispetto dei valori previsti. Ovviamente – prosegue – nessuno nega che Rossana abbia interesse nei confronti di un impianto che permette ai contadini di valorizzare una risorsa come il legname che marcisce nei boschi. La resa dell’impianto è un problema del privato che investe. Immagino che anche in questa circostanza l'imprenditore abbia interesse a guadagnare.” Il Sindaco di Rossana non ritiene fondata nemmeno l’obiezione riguardante la provenienza del legname da bruciare nella centrale. “Anche qui, penso sia interesse dell’imprenditore reperire delle risorse sul territorio per risparmiare sulle spese di trasporto. So che sono state avviate delle trattative con diverse aziende del posto e che un grosso produttore di legno di Rossana si è già accordato per fornire la materia prima. D'altra parte l'imprenditore coinvolto è uno dei più importanti produttori di legname del Nord Italia ed ha rapporti con molti clienti”
La centrale a biomasse, che produrrà energia elettrica tramite vapore, cedendo acqua calda, verrà costruita in’un area in cui il Comune di Rossana ha deciso di concentrare lo sviluppo produttivo del paese. Tra i progetti, vi è quello quello di utilizzare l’acqua calda ed il vapore per servire le attività industriali ed artigianali che si insedieranno in zona e di scaldare alcune serre in cui verranno coltivati e raccolti primizie e prodotti ortofrutticoli anche in pieno inverno. “ non bisogna dimenticare – prosegue Carpani – che con le sue attività produttive Rossana crea l’80% dell’occupazione della valle varaita. Indipendentemente dalla centrale, avevamo deciso di spostare l’area industriale dalla zona in cui si trova attualmente. Potendo disporre di acqua calda per i loro cicli produttivi a prezzi più vantaggiosi, è probabile che molti imprenditori siano interessati a trasferirsi.” Il primo cittadino di Rossana non ritiene poi che il progetto della centrale a biomasse sia stato portato avanti all’insaputa delle comunità confinanti. “Ci siamo sempre confrontati con i Comuni vicini e le leggi sono state rispettate rigorosamente. Di fronte a certe obiezioni si fa in modo che l’unica soluzione per produrre energia sia quella di bruciare il petrolio tante sono le contrarietà sorte attorno alle biomasse, all’idroelettrico o all’eolico.” Carpani parteciperà all’incontro del 30 settembre a Piasco? “Perchè no? Non abbiamo nulla da nascondere. Tutto è stato fatto alla luce del sole e siamo pronti al confronto.”
e la risposta ufficiale del Comitato Valle Sostenibile con allegati i pareri ARPA che verrà pubblicata a breve.
Gentilissimo Direttore,
Vorrei rispondere alla lettera dell’Ing. Mario Rosso comparsa sul Suo sito ieri, il quale afferma che è amareggiato in quanto noi del Comitato Valle Sostenibile, del Vas sezione di Piasco e dell’associazione Magna Charta stiamo tentando di distorcere i dati circa le emissioni della costruenda Centrale a Biomasse di Rossana, per creare allarmismo e paura. L’ing. Rosso sostiene poi ancora che ci siamo appellati più volte alla Convenzione di Aarhus, ma siamo i primi a disattenderla in quanto non stiamo dando un’informazione trasparente e puntuale.
Ci chiediamo come mai da quando abbiamo organizzato la serata del 30 settembre, per sensibilizzare la gente, l’ing Rosso abbia scritto più lettere cercando di scardinare quanto abbiamo cercato di dire senza alcun allarmismo, ma facendo presenti le criticità della centrale che sono le stesse sollevate dagli enti quale l’Arpa che ha partecipato alle 3 commissioni dei servizi che si sono svolte in Provincia. Il Signor Rosso ha forse paura che la gente sia troppo informata? Che si faccia troppi interrogativi sulla centrale?
Troviamo poi decisamente grave l’insinuazione che la costituzione del Comitato Valle Sostenibile sia stata fatto allo scopo di reperire i soldi dalle mamme e dalla gente da noi terrorizzata. A forza che pensiamo solo ai soldi, noi del comitato e del VAS, per organizzare la serata ci siamo autotassati. Quindi pregherei il Sig Rosso prima di fare certe dichiarazioni di informarsi adeguatamente e poi se parliamo di trasparenza il meno trasparente è proprio lui, che tenta di minimizzare in tutti i modi l’impatto ambientale che avrà l’impianto, perché ovvio come presidente della Cooperativa Alpiforest ha tutto l’interesse a che venga bruciata più legna possibile nell’impianto. Non nascondiamo dietro a false ragioni di tutela del bosco, interessi economici ben più consistenti. Poi questi riferimenti ai meccanismi pubblicitari sono veramente ridicoli. Il tanto studio diurno e notturno sarebbe meglio applicarlo per altre cause molto più importanti invece che per scardinare le ragioni concrete della gente della bassa valle varaita che non è disposta ad accettare un impianto a basso rendimento, inquinante e che non da nulla in contraccambio alla popolazione che deve subire le emissioni. Poi certe dichiarazioni non meritano neanche commenti e visto che l’ing. Rosso ci dice che siamo poco trasparenti e non ci basiamo su dati tecnici puntuali, ma informazioni generiche e provenienti da altri impianti, Le chiediamo gentile Direttore di pubblicare il Parere dell’Arpa (Agenzia Regionale di Protezione Ambientale) della terza Conferenza dei Servizi tenutasi in Provincia il 24 giugno scorso che inviamo in allegato.
Da questo documento pubblico emerge una verità che stride con le tesi dei proponenti e dell'ing. Rosso. Decideranno i lettori a chi credere.
Ricordiamo soltanto che gli interessi economici in gioco rendono meno credibili le tesi di chi minimizza e trascura i danni per l'ambiente e la popolazione locale.
E' per questo che ribadiamo il nostro NO ALLA CENTRALE e, per chi non lo avesse ancora fatto, Vi invitiamo a firmare in massa la petizione contro la costruzione della centrale presso il GAZEBO CHE SARA’ ALLESTITO A PIASCO IN OCCASIONE DELLA PROSSIMA SAGRA D’AUTUNNO http://www.sagradautunno.it/ DOMENICA 11 OTTOBRE a cui Vi invitiamo a partecipare numerosi.
Vi invitiamo anche a seguire le opinioni circa la centrale a biomasse sul blog al seguente indirizzo
Venerdì 3 giugno alle 21.00, presso l'Ala della Pace, il Gruppo Vas di Piasco organizza una serata sul tema “Acqua T.V.B (ti Voglio Bere)”. Protagonista principe dell'incontro sarà uno studio delle acque sorgive cuneesi effettuato dai ragazzi del Liceo Scientifico Peano di Cuneo, coordinati dal Prof. Giacomo Olivero. Il Gruppo Vas di Piasco qualche mese fa, dopo aver lanciato la proposta di installare una Casetta dell'Acqua all'amministrazione comunale piaschese, aveva sollecitato al Liceo Peano le analisi sulle sorgenti più conosciute e frequentate della bassa valle varaita. Nel corso della serata ed alla presenza di diversi amministratori locali saranno resi noti e discussi gli esiti e le proprietà dei rilievi sulla Fonte Olivetta a Rossana, Santa Cristina a Costigliole Saluzzo, Isasca e Venasca Centro e della Frazione Serravalle, Tetti Avena e Fontana Barale nel comune di Piasco. Lo studio, in ogni caso, ha ribadito l'assoluta buona qualità di gran parte delle fonti in questione così come dell'acqua del rubinetto di casa. Ritorna di attualità, dunque, la proposta di installare le Casette dell'Acqua ( che erogano anche acqua frizzante) nei nostri comuni così da offrire un servizio utile a tutta la popolazione ed ottenerne un significativo beneficio sia a livello economico e sia dal punto di vista ambientale. Tra l'altro oggi c'è la possibilità di installare queste “casette” a costo zero per le casse comunali. La serata, inoltre, sarà un'occasione in più per sottolineare l'importanza della posta in gioco nei Referendum del 12 – 13 giugno.
Proprio oggi la Corte di Cassazione ha confermato il Referendum sul nucleare allontanando lo spettro del mancato raggiungimento del quorum. Il Comitato Referendario per l'acqua di Cuneo, attraverso la proiezione di alcuni brevi cortometraggi e la mostra “Fino all'ultima goccia”, proporrà qualche ulteriore riflessione sull'importanza dell'elemento acqua quale bene comune, bene che la “casta” di dx, sx e centro sta tentando di “rubare” ai comuni cittadini. La mostra “Le nostre Sorgenti”che riassume tutto lo studio degli allievi del Liceo Scientifico Peano, infine, sarà esposta presso la Porta di Valle di Brossasco dal 2 al 5 giugno 2011, nell'ambito della popolarissima manifestazione culturale “dOCumentarsi”.
Di dottore (del 19/06/2008 @ 14:05:34 in Eventi, linkato 38023 volte)
Leggo ora sul sito del Corriere di Saluzzo che Sabato apre la Piscina!
Riporto di seguito l'articolo di Beppe Olivero tratto appunto dal sito del Corriere:
Apre la piscina
PIASCO - Con l'arrivo annunciato e tanto atteso dell'estate, sabato 21 giugno apre i battenti la nuova piscina privata all'aperto. Presso l'imponente impianto sportivo in fase di costruzione lungo la provinciale della valle varaita (che a lavori ultimati potrà contare ancora su tre vasche al coperto), si stanno completando i lavori del parcheggio e della nuova rotatoria stradale. Salvo improbabili colpi di coda del maltempo, dunque, l'impianto estivo completato già la scorsa estate aprirà ufficialmente al pubblico.
La nuova area sportiva piaschese si estende, complessivamente, su circa 3500 metri quadrati di terreno e comprende una vasca grande di 25 metri per 12,5 con un'altezza media di 125 cm. ed una più piccola per i bambini di 8 metri per 7 ed una profondità di appena 60 cm.
Completa l'offerta ludico - sportiva una terza vasca sempre di 8 metri per 7, più profonda, posta allo sbocco di un divertente acqua scivolo a 4 corsie, lungo circa 20 metri ed alto 6.
L'acqua di tutte le vasche, precisano opportunamente i gestori, è riscaldata ed è usufruibile sempre ad una temperatura di 27-28 gradi circa. Un'ampia area verde con docce e spogliatoi e tanto di vista panoramica sul Monviso e sulle altre cime della valle varaita fa da splendida cornice agli impianti natatori. La gestione è affidata alla Hydro Sport, la stessa società che da anni cura con ottimi risultati la piscina di San Salvatore.
Di dottore (del 05/11/2007 @ 13:53:46 in Eventi, linkato 2457 volte)
Il nostro Didacum (alias Diego Botta) sarà presente questo mercoledì sera ore 21 presso la sede del Museo Sòn de Lenga di Espaci Occitan a Dronero, via val Maira 19 (ex Caserme Beltricco) per presentare la sua Tesi di Laurea premiata nell’ambito del V Bando di Concorso Espaci Occitan, anno 2006.
La serata è intitolata “L’Espaci de l’ambient” dove il dott. Diego Botta presenterà lo “Studio di Fattibilità per la valorizzazione turistica e lo sviluppo rurale della valle varaita”.
Quindi cosa dirvi.. non mancate all'appuntamento!
in seguito il comunicato stampa con tutti gli appuntamenti e i relatori.
L’Espaci del Mercre
Per quattro mercoledì consecutivi a partire dalle ore 21 presso la sede del Museo Sòn de Lenga di Espaci Occitan a Dronero, via val Maira 19 (ex Caserme Beltricco), si terranno le presentazioni delle tesi di laurea premiate nell’ambito del V Bando di Concorso Espaci Occitan, anno 2006. Quattro serate a ingresso libero in nome delle cultura e della scoperta delle peculiarità locali. Il primo appuntamento è per mercoledì 07 novembre con “L’Espaci de l’ambient”, interverranno: dott. Diego Botta - “Studio di Fattibilità per la valorizzazione turistica e lo sviluppo rurale della valle varaita”; dott.ssa Elisabetta Barbero - “Attività zootecniche in Valle Maira e caratterizzazione di produzioni lattiero-casearie”; dott. Matteo Cesano - “Studio della biocenosi del cinipede orientale del castagno Dryocosmus Kuriphilus Yasumatsu (Hymenoptera cynipede) recentemente introdotto in Europa”. Seguirà l’appuntamento di mercoledì14 novembre con “L’Espaci de l’art”, interverranno: dott.ssa Federica Natta - "Vie di pellegrinaggio e devozioni tra Liguria, Piemonte, Provenza. Il culto di Santa Maria Maddalena"; dott. Giulio Antonio Borsarelli - “Occupazioni e oggetti d’uso quotidiano nella pittura sacra del cuneese (secc. XV-XVI)”; dott.ssa Zelda Beltramo - “Comunicare una residenza. Il Castello del Roccolo a Busca”. Il terzo appuntamento è per mercoledì 21 novembre con “L’Espaci de la societat”, interverranno: dott.ssa Elisa Andreis - “Senso di appartenenza e identificazione in un’azienda sanitaria”; dott.ssa Elisabetta Ottonelli - “Analisi di un comprensorio montano (alta Val Varaita) e formazione di un repertorio architettonico-urbanistico in funzione di una proposta progettuale”; dott.ssa Manuela Soldà - "Il fenomeno del revival nel repertorio coreutica e musicale di alcune valli occitane”. Il programma si conclude con la serata di mercoledì 28 novembre con “L’Espaci de la lenga e de la cultura”, interverranno: dott.ssa Chiara Galleano - “Il kje di Prea: aspetti fonetici e morfologici di un dialetto provenzale alpino con forti influenze liguri e piemontesi”; dott.ssa Stella Di Carlo - “La toponomastica del comune di Usseaux”; dott. Martino Laurenti - “Terra di confine. La Comunità di Perosa tra dominazione sabauda e francese nella prima metà del XVII secolo”. Fiduciosi di potervi proporre trattazioni originali e condotte ad alto livello, confidiamo nella vostra partecipazione. Per ulteriori informazioni 0171 904075 osegreteria@espaci-occitan.org.
Espaci Occitan Via Val Maira 19 - Dronero (Cn) tel/fax 0171 904075 www.espaci-occitan.org
Di Dulce (del 14/02/2013 @ 13:44:05 in Carnevale, linkato 3105 volte)
Carnevale è finito ma qui sul blog i commenti sono ancora disabilitati o meglio anche se li postate restano invisibili. Volevo sapere se si tratta di un disservizio tecnico o è una scelta degli amministratori. Se si tratta di una scelta credo che un blog senza commenti non sia degno di chiamarsi così. Non è che qui ci sia la folla di commentatori ma quando accade mi sembrerebbe opportuno che fossero visibili,soprattutto perchè le persone si firmano con nome cognome e mail come nel caso di Franca Torta l'ultimo commento invisibile al post "Comizio elettorale Lega Nord 8 febbraio 2013" Tra le altre cose volevamo raccontarvi che continuiamo a ricevere delle email da MgP valle varaita (Movimento giovani Padani valle varaita) ai quali siamo sicuri di non aver mai dato il nostro recapito e gradiremo essere cancellati dalla loro mail list come pure i nostri figli Melissa e Rodrigo che nonostate rifiutino l'amicizia continuano ad essere contattati.
Walter Vassallo e Dulce Chan Cab
PS Come autori possiamo vedere i commenti ma perchè da soli? Condividiamo!
Di dottore (del 21/09/2007 @ 13:42:10 in Notizie, linkato 2440 volte)
E' on-line già da alcuni giorni su youtube il video dell'incidente avvenuto durante il Rally valle varaita dello scorso Week-end. Putroppo questo incidente è costato la vita di una persona, e logicamente i commissari hanno deciso di fermare la manifestazione in segno di lutto. I commenti su internet sono già molteplici riguardo al filmato, chi dice si tratti di cinismo e chi invece lo indica come spunto per evitare incidenti futuri. Secondo me una cosa è certa, dobbiamo metterci in testa che esistono sport pericolosi da andare a vedere, e non possiamo metterci a fare quello che vogliamo, a meterci in posti dove non possiamo, ma dobbiamo usare la testa. Perchè in quella gincana senza protezioni c'erano quei fotografi? non è che perchè si ha una macchina foto in mano si ha lo scudo spaziale addosso...
Di didacum (del 20/09/2007 @ 13:05:42 in Notizie, linkato 6905 volte)
Ciao a tutti con questo articolo (se così si può definire)esordisco anch'io come autore del blog. Ne approfitto di questo mezzo per rendere pubblico un comunicato stampa fatto da alcuni colleghi tedeschi guide di MTB che operano in Valle Maira e che verrà pubblicato su alcune testate estere. L'articolo riguarda la questione dell'asfaltatura e sistemazione della strada dei cannoni (per intenderci quella che dal colle della Capra sopra Valmala porta al colle di Sampeyre percorrendo la cresta tra valle varaita e Valle Maira) e di alcune strade di accesso alla stessa. Martedì sera si è infatti svolta una Riunione a S.Anna di Rocca Bruna sulla questione che da tempo era nell'aria e da qui è emerso che le Comunità Montane valle varaita e Maira in collaborazione con alcune altre amministrazioni pubbliche hanno intenzione di spendere circa 1.000.000 di € per realizzare quella che loro hanno battezzato "la più alta pista ciclabile d'Europa". Il problema è che l'intervento prevede in teoria l'asfaltatura completa di alcune strade sterrate di accesso alla Strada dei Cannoni (normalmente percorse durante l'anno da molti escursionisti e bikers) e la risistemazione del piano viabile di quest'ultima in modo da renderla accessibile oltre che alle biciclette da corsa anche ai mezzi motorizzati. Ora questa notizia ha avuto poca risonanza sui quotidiani locali, ma sta nascendo una vera protesta in quanto si sta cercando di compiere un vero e proprio scempio della natura e come se non bastasse si sta cercando di mascherare il tutto e farlo apparire agli occhi delle persone come un favore a chi adora immergersi nella natura con la propria 2 ruote!! Vi posso garantire che quest'estate quelle strade le ho percorse più e più volte; li sopra ho incontrato decine di turisti di almeno 2 o 3 nazionalità diverse (oltre ai local naturalmente) e tutti erano entusiasti dei tracciati proprio per la loro condizione di "natura selvaggia". Ora che vi ho introdotto la situazione (spero senza aver creato troppa confusione) allego il comunicato stampa che mi è stato inoltrato e nella speranza che una volta tanto anche qualche amministratore locale si esponga a dirci la propria opinione vi invito a riflettere su quel che sta capitando proprio vicino a "casa nostra".
La strada dei cannoni non deve essere asfaltata!
Propongono di asfaltare la strada ex-militare dei cannoni e si dice che questo progetto “avrà notevole rilievo ed importanza, oltre che per la viabilità del territorio, per il turismo religioso, enogastronomico e ambientale; un’opera che darà certamente unforte contributo alla crescita turistica del territorio…” L’intervento costerà circa 1 milione di Euro, senza contare i costi annuali per la manutenzione.
I mountainbiker dalla Svizzera, rappresentati da Lukas Stöckli e Peter Vogt, che passano da anni parrecchi giorni in Valle Maira vedono le cose totalmente diverse e sono molto preoccupati per questo progetto. Sono convinti che questo progetto non sia un “forte contributo alla crescita turistica” ma al contrario sarà un investimento dannoso e controproducente.
La maggioranza dei turisti che passano alcuni giorni in Valle Maira (vuol dire pernottan-do)sono camminatori e mountainbiker, sopratutto dalla Germania, dalla Svizzera, dall’Austria, dall’Olanda. In valle forse sono circa 20 000 pernottamenti all’anno. Si trovano anche ciclisti da strada che fanno i colli(Colle d’Esischie, Colle dei Morti, Colle Sampeyre). Questi sono prevalentemente Cuneesi e fanno escursioni di un giorno. Per i camminatori e per i mountainbiker una strada asfaltata non fa piacere, di solito loro evitano l’asfalto. In questo contesto scriveno Boggia/Pellegrino nella Guida”La Valle Maira” Ambiente-Cultura-Escursioni”, Edizioni L’Arciere, 2006, pag.146 “La recente asfaltatura della strada che scende dal Colle del Preit nel vallone omonimo ha reso questo itinerario meno interessante dal punto di vista escursionistico” e quest’ itinerario non è più proposto! Ecco. La Strada dei Cannoni è ottimo come percorso mountain bike e molto apprezzato dei biker (parecchi mountainbiker vengono dall’estero in Valle Maira esclusivamente per fare questa strada) ed è anche meta di molti camminatori. Asfaltare la strada dei cannoni sarebbe una forte svalutazione per questi gruppi di turisti(che fanno la maggioranza dei pernottamenti).E per i ciclisti da strada? A prima vista sarebbe un vantaggio per loro ma devono purtroppo pagare questo con un aumento di traffico motorizzato, su questa strada stessa e sulle strade di collegamento come Colle d’Esischie e Sampeyre già adesso frequentati dei ciclisti. Una chiusura della strada dei Cannoni asfaltata per il traffico motorizzato(non sappiamo se questo è previsto) invece sarebbe un vantaggio per loro, ma non per i camminatori e i mountainbiker. Il gruppo dei turisti che fanno tours con mezzi motorizzati è di poco valore per la Valle, sono turisti che fanno in gran parte picnic(con alimenti portati da casa, lasciando spesso rifiuti), non pernottano, inquinano l’ambiente. Non vediamo nè enogastronomia nè rispetto per l’ambiente.Non lasciano soldi in Valle. L’asfaltatura della Strada dei Cannoni e anche di altre strade ancora sterrate attira questo tipo di turisti. Dov’è dunque la crescita turistica per il territorio? Inesistente, al contrario un abbandono della clientela che pernotta sarà la conseguenza. E in più si fanno investimenti considerevoli per produrre questo danno! Assurdo.
Per uno sviluppo di un turismo persistente e sostenibile in Valle Maira si dovrebbero prendere le misure seguenti. I costi sono di sicuro molto minori che asfaltare la strada dei cannoni, ma hanno uneffetto positivo per l’economia della valle e per la tutela dell’ambiente.
Chiusura per il traffico motorizzato delle strade sterrate ex-militari: strada dei Cannoni dal Colle della Ciabra al Colle Bicocca; Strada del Altopiano della Gardetta dal Colle del Preit al Colle della Bandia.
Non asfaltare le strade sterrate ex-militari ma garantirne una manutenzione minimale (ripristinare zone franate e dissestate).
Tenere aperte le strade di accesso già asfaltate come sul Colle d’Esischie, sul Colle dei Morti e sul Colle Sampeyre dal 15 maggio al 30 ottobre(per prolungare la stagione turistica) e ripristinare regolarmente la pavimentazione.
Edizione di una carta geografica dei sentieri attendibile, precisa e aggiornata, scala 1:25000, che comprenda tutta la Valle Maira da Busca fino al confine con la Francia.
Lukas Stöckli, Stans, Svizzera, professionista di mountain bike
Peter Dott. Vogt, Zürich, Svizzera, promotore della Valle Maira all’estero
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