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Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.

Ricerca articoli per idee

Di Marta (del 11/12/2007 @ 23:47:21 in generale, linkato 4067 volte)

L'altra sera, mentre si stavano facendo quattro chiacchiere, tra una birra l'altra (ma non certo a causa di queste!) alcune floride giovani menti visionarie hanno avuto un'idea!

Tra i soliti pettegolezzi su quello che piace o meno del nostro piccolo paesello è emerso che tra circa un anno e mezzo ci saranno le elezioni amministrative.

Dato che a lamentarci siam buoni tutti, ma poi non ci sforziamo per proporre qualcosa di costruttivo e migliore, perchè non chiederci in modo costruttivo ciò che desidereremmo fosse fatto nel nostro paese?
A tal proposito si potrebbe fare un "sondaggio" in cui chiunque lo voglia può proporre, liberamente, ciò che vorrebbe fosse fatto, costruito, attuato, abolito, cambiato...in quel di Piasco.

E se da questo brainstorming emergessero buone idee, che una volta elaborate potrebbero essere la fonte d'ispirazione per un ipotetico programma elettorale di un futuro sindaco?
Sia chiaro che i succitati giovani piaschesi non nutrono alcuna velleità politica, ma piuttosto le loro idee sono i postumi del desiderio adolescenziale di cambiare il mondo, a cui non si sono del tutto arresi. Ciò non sminuisce la serietà di questa proposta di democrazia attiva.

Quindi siano bandite le proposte fantascientificoinsurrezionalespansionistiche, quali conquistare paesi limitrofi, occupare il castello per farne un disco night, bombardare preventivamente i nostri rivali alle sfilate di Carnevale, trasformare i bagni vicino al cimitero in una spiaggia nudista (zona troppo fredda), servire alcolici nei bar ai minorenni...qualsiasi cosa vada contro alla legge e al buon senso insomma.

Detto questo, chiunque abbia idee su come attuare tale sondaggio si faccia avanti. Allo stesso modo chi ritenga sia una folle idea, si faccia sentire con le sue motivazioni.

Commentate, prego!

Marta

 
Di Marta (del 21/05/2008 @ 23:32:49 in generale, linkato 3361 volte)
idee STRANE PER L'ESTATE....
Sto leggendo su “Altreconomia ”un articolo riguardante vacanze alternative, ecologiche, culturali, naturali, speriamo economiche etc…mi sembra interessante per cui condivido!

LA’ DOVE IL VENTO FA IL SUO GIRO:
progetto creativo di comunicazione e ricognizione territoriale “l’Occitania a piedi dalle valli occitane del Piemonte alla Valle d’Aran in Catalunya”, dal 30 agosto al 7 novembre 2008. Una marcia di 1300 km anche per promuovere presso l’Unesco la lingua occitana come patrimonio immateriale dell’ umanità.
Chi si vorrà aggregare in qualsiasi punto dell’ itinerario camminerà con una delegazione di 7 persone dell’ associazione promotrice Chambra d’Oc ,accompagnati da enti istituzionali, associazioni e testimonial.
Sul sito www.chambradoc.it/Occitania_a_Pe.page si troveranno a breve tutte le indicazioni sulle modalità per poter aderire al cammino. Tutte le tappe sono descritte su una guida appena pubblicata consultabile anche on line.

UN' ESTATE IN PUNTA DI PIEDI:
un cammino di 20 giorni lungo tutta la costa ligure(ma non si è obbligati a farlo tutto!) è “CamminAmare liguria 2008”. I camminatori partono da Marina di Carrara il 7 luglio e arrivano a Ventimiglia il 25 luglio2008.
Uno degli obiettivi dell’ impresa è sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche ambientali, focalizzandosi sul turismo sostenibile e i suoi vantaggi.
Lungo il percorso saranno organizzate conferenze stampa e proiezioni di foto del cammino.
L’invito è rivolto a tutti in modo da formare una massa critica che dimostri la reale possibilità di un diverso concetto di vacanza.
Al più presto sarà attivo il sito www.camminamare.it per informazioni, dove saranno descritte le singole tappe con cenni storici e gastronomico -culturali, e verranno indicate soluzioni per pernottamenti a basso costo.

UN’ISOLA DA SCOPRIRE TRA LEGALITà E INTERCULTURA: quelli di “viaggi solidali” di Torino pensano che si possa contribuire ad alimentare la cultura dell’ antimafia andando in vacanza.
Infatti questa estate organizzano un tour nella Sicilia occidentale fra legalità e intercultura. Un’ occasione di incontro e scoperta che prevede la visita a varie realtà locali, a gruppi italiani e migranti che agiscono sul territorio.
Il tour è di 5 giorni alla scoperte del centro storico di Palermo, del mercato di Ballarò, della comunità tunisina di Mazara del Vallo, delle cooperative di Libera che lavorano sulle terre confiscate dalla mafia, etc..
Molte altre proposte e informazioni su www.viaggisolidali.it
 
Di Marta (del 25/03/2008 @ 23:26:49 in generale, linkato 2531 volte)
Visto che il post dell’ 11/12/07( Piasco come ti vorrei…) ha scatenato i lettori del blog che hanno scritto moltissimo,ben 55 commenti (WOW!!!!), ho deciso di fare il punto della situazione.
Quindi riporto in riassunto le verie proposte che sono state fatte per il nostro paesello (che sono parecchie, RiWOW!!)
 
Proposte:
Creare una sezione del blog dove ognuno può scrivere le proposte. Ciò che non è ancora stato fatto a causa dei troppi impegni del nostro mago dei pc, in ogni caso le proposte sono pervenute come commento al post.

• Mettere una buca delle lettere, magari in biblioteca dove si possano imbucare le proposte per chi non usa il pc. • Un bel giardino o parco attorno alle nuove scuole, con panchine e quant'altro in modo che si possa creare un'area di svago e di ritrovo.
• Per le prossime elezioni comunali un incontro-dibattito tra i candidati sindaci, con domande da parte dei cittadini (per comodità di gestione inviate per esempio per mail o messe in un'urna in sala prima dell'inizio).
• Internet point in biblioteca con almeno 3 postazioni, con l’utilizzo di vecchi pc dismessi donati da qualche generoso, e l’utilizzo di Linux come sistema operativo.
• Sviluppare la rete Wireless Wi-fi sistemando diversi router in Piasco, attraverso la quale i cittadini possono collegarsi gratuitamente alla Rete (cittadini, turisti, commercianti, ...) e telefonando quasi gratuitamente tramite Internet. Ciò sarebbe molto costoso per il comune, ma tra Unione Europea, Regione e Banche, i contributi potrebbero essere davvero tanti!
• Un'area sosta camper (anche vicino al cimitero) con possibilità di sosta al massimo per 4-5 giorni consecutivi . • Qualche parcheggio in meno (o almeno auto) e qualche rastrelliera per biciclette, e incentivare l’uso della bicicletta.
• Chiarire quali saranno gli utilizzi della casa sulla piazzetta tra via Assandria e via Mario Del Pozzo.
• Bacheca su cui appendere info utili un po' per tutti (magari in biblioteca). Visto che non c'è un'informagiovani da noi, è necessario che certe informazioni (tipo su: Leonardo, scambi internazionali, opportunità di lavoro qua e all'estero, eurocultura, eurodesk, eures, viaggi a prezzo stracciato...) vengano fatte girare direttamente da noi per chi abbia voglia e tempo di vederle ed interessarsene. Questo sarebbe utile sia per i giovani sia per i ragazzini.
• Celebrare le persone famose nate,vissute o passate a Piasco.
• Fare dei corsi di pc usando software open source.
• Corsi come quello per imparare a usare il pc in riguardo ai più svariati argomenti dal cucito al giardinaggio etc, dove chi sa fare qualcosa lo insegna ad altri in scambio costruttivo di conoscenze.
• Ripristinare il wc pubblico di S. Antonio, sventrare e rifare i gabinetti pubblici di via Cavour, lasciare aperto per il libero utilizzo un wc nella “casa-cosa” della piazzetta tra via Assandria e via M. del Pozzo, e realizzare uno o due wc pubblici nel gabbiotto del peso pubblico in piazza Biandrate. Dotare inoltre tutti i punti di un sistema di lavaggio automatico ed eventuale sistema di sorveglianza esterno per prevenire atti vandalici.
• Viabilità: senso unico in via Umberto , direzione chiesa – campo sportivo.
• Ad ultimo è nato l’interessante dibattito riguardante i fabbricati rurali o finti tali. In riguardo a questo l’unica proposta concreta per dare una svolta alla polemica è stata in riguardo al commento: ”Vorrei che anche gli uffici competenti del Comune di Piasco facessero una SERIA selezione dei "fabbricati rurali" che sono nati con tale dicitura solo per evadere gli oneri di urbanizzazione, l'ICI e le altre tasse statali.” Ed è stata: “A questo punto non sarebbe più semplice e forse anche utile fare una circolare farla firmare a dieci o quindici persone e farla pervenire al Comune con una raccomandata così devono per forza fare un controllo e magari far pagare l'urbanizzazione agli alloggi "abusivi"?”

Per ora è tutto,e non è poco…
Spero che la gente continui a pensare e a condividere le sue idee!!
 
Di Geo (del 12/01/2009 @ 22:51:00 in generale, linkato 2277 volte)
I risultati del sondaggio “Sindaco come ti vorrei” sono in Biblioteca Comunale!!





Dalle ore 21 di questa sera (lunedì 12 gennaio 2008) è possibile visionare, studiare, analizzare, fotocopiare, tracopiare, fotografare etc. etc. tutti i risultati del sondaggio popolare “Sindaco come ti vorrei” al quale, ricordiamo hanno partecipato nei giorni 24, 25 e 26 ottobre 200 persone.

Sono state appunto lasciate presso la Biblioteca Comunale (in Via Vittime di Bologna n° 26) a disposizione di tutti 2 copie dei risultati di cui: una la si potrà prendere in prestito e portare a casa (secondo le regole di prestito in vigore...), l'altra invece, rimarrà nel locale in sola consultazione.

Con l'occasione il comitato la Boulé ringrazia ancora tutti coloro che hanno partecipato e sostenuto l'iniziativa..è proprio grazie a tutti voi che si è riusciti a creare questo fascicoletto di 40 pagine ricco di proposte, idee e consigli.

Concludiamo riportiamo di seguito gli orari della Biblioteca Comunale (consultabili anche sul sito del Comune di Piasco: http://www.comune.piasco.cn.it)

Orario di apertura:

LUNEDI' dalle20:30 alle 22:00
MARTEDI' dalle 20:30 alle 22:00 
MERCOLEDI' dalle 16:00 alle 18:00
SABATO dalle 15:00 alle 18:00


ciao a tutti

il comitato La Boulé
 
Di beppe.olivero (del 12/10/2010 @ 22:21:47 in Politica, linkato 2718 volte)
Sono passati più di 15 giorni oramai da quella fantastica due giorni di musica ed attivismo qual'è stato il Woodstock 5 stelle di Cesena.

Chi vi scrive queste righe era là, in camper con moglie e figli, curioso di partecipare all'evento ma, soprattutto,di incontrare dal vivo la gente del M5Stelle per vedere di che pasta è fatta, quali sono i sentimenti, i valori che la tengono insieme e la spingono ad impegnarsi contro corrente socialmente e politicamente nell'Italia di oggi. Al termine di 48ore intensissime, confrontandomi con Paola ed i bimbi, devo dire in tutta sincerità che lo spettacolo più grande non è stata l'ottima musica e neanche i tanti interventi interessanti ma incontrare un'altra Italia ed un'altra umanità rispetto a quella descritta quotidianamente da giornali e televisioni. Potrei fare diversi esempi e citare decine di casi. L'ha fatto, sicuramente meglio di me, Roberta Covelli una diciottenne che mi restituisce speranza per il futuro dell'Italia, cosi come ognuna delle centomila persone che erano là a Cesena. Alle parole di Roberta aggiungo solo un invito personale. Chi è curioso di saperne di più su questo Movimento che sta crescendo in tutta Italia abbia la pazienza di farsene un'idea dal Web o dalle testimonianze dirette è non dalle cronache “ufficiali” dei mass media imperanti. Quello che propone il M5 stelle (nato il 4 ottobre 2009 giorno di San Francesco perché Lui, ha detto Grillo a Cesena, era il pazzo di Dio e noi vogliamo diventare i pazzi della democrazia) è il contrario esatto dell'antipolitica con cui viene spesso etichettato frettolosamente dai giornali del potere. Il guaio per la casta che ci governa ormai da decenni è che esso propone soluzioni ai problemi del nostro tempo con l'obiettivo di perseguire l'interesse generale di tutti e non quello particolare dei “soliti” noti. Qualche esempio concreto?
 Guardate qua. http://www.corriereinformazione.it/201009283862/politica/politica/decine-di-migliaia-per-woodstock-5-stelle-cronaca-di-un-evento-tra-un-max-gazze-e-un-fabri-fibra-collegamenti-video-con-esperti-di-economia-ambiente-e-innovazione.html


 

Io ci credo (Roberta Covelli dal blog del Fatto Quotidiano)



 Ognuno è responsabile, ognuno ha diritti, ognuno ha doveri. Ed è questo che si è notato sabato e domenica a Cesena, a Woodstock. Scrivo di questo argomento con qualche giorno di ritardo rispetto a quando avrei voluto, perché, nostro malgrado, siamo abituati a dare la precedenza alle notizie negative e lasciar passare in secondo piano quelle positive. Scrivo, anche se in ritardo, perché le belle notizie possono passare in secondo piano, ma non devono passare inosservate. La due giorni di musica e futuro organizzata dal MoVimento 5 Stelle è stata entusiasmante. Mi sarei aspettata, a dir la verità, di ricordare e raccontare dei gruppi, dei cantanti e degli interventi dal palco. Invece, più di quel che è accaduto sul palco, mi ha piacevolmente colpito quel che succedeva sotto al palco. Più di centomila persone (tante eravamo a dispetto delle previsioni meteo inclementi) su un prato, tra gli stand o tra i camper mi hanno colpito. Non tanto il numero, ma l’atteggiamento di tutte quelle persone dovrebbero far notizia: perché camminando non si calpestavano bottiglie o avanzi di cibo, perché in fila per comprarsi il pranzo nessuno superava furbescamente, perché allo staff sono stati riportati portafogli persi, aperti per il semplice motivo di controllare il documento per cercare i proprietari, perché l’acqua potabile era gratis, perché le stoviglie dei ristorantini erano biodegradabili, perché i cestini per la raccolta differenziata erano dappertutto. Sono piccole cose, semplici attenzioni che evidenziano la differenza sostanziale tra chi sabato e domenica era a Cesena e chi demonizza chi cerca di cambiare concretamente l’Italia. “Ognuno vale uno” ha ribadito ancora una volta Beppe Grillo dal palco. Nessuno è leader, non esiste l’uomo della Provvidenza: certo è difficile; ci vuole responsabilità (già Gaber cantava che l’uomo “nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà”). Non è Grillo il leader: tutti sono responsabili della politica, del futuro, ma anche del presente (e le idee per rendere Woodstock a “rifiuti zero” sono una prova che non si pensa solo al futuro). Quando volete pensare al MoVimento 5 stelle, non pensate a Beppe. Quando dovete definire il MoVimento pensate ai tanti ragazzi che animano i MeetUp, cercatene uno, che conoscete di persona. Chiedetevi se la competenza che dimostra riguardo a economia, energie rinnovabili, ambiente, è paragonabile a quella di tanti dei nostri dipendenti: scoprirete che mentre i nostri politici bisticciano ancora sulle parole (termovalorizzatori, dissociatori…) i ragazzi del MoVimento si informano e propongono innovazioni. Quando penso al MoVimento, io penso a Giulia, ventiquattro anni, che l'altra sera era ad Annozero. Giulia non è brava perché è giovane: Giulia merita perché si interessa, perché agisce, perché non si limita, come molti della mia e della sua generazione, a digitare proclami da una tastiera. Ecco, anche se ad Annozero non le è stato concesso lo spazio che avrebbe meritato, quando penso al MoVimento penso a lei e all’impegno che traspare dalle sue parole e dal suo sguardo e alla competenza che si nota dalle sue idee e dai suoi discorsi. Un impegno che ha contribuito a realizzare quei due giorni memorabili, di speranza e di coraggio. Una competenza che speriamo le farà fare molta strada.
 
Di Dulce (del 15/01/2012 @ 22:00:00 in Eventi, linkato 2256 volte)



TERRE DI CULTURA “altri mondi, altre menti, altrimenti”

Organizzato dall’ASSOCIAZIONE CULTURALE TOPINABO’ in collaborazione con le COMMISIONI CULTURA di PIASCO, ROSSANA, BROSSASCO.

INGRESSO LIBERO

SABATO 21.01.2012
- ore 15:00 – Biblioteca di Rossana
MARCO BOSCHINI PRESENTA “COMUNI VIRTUOSI”
Marco Boschini coordina l’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi (www.comunivirtuosi.org),una rete di enti locali impegnati nella riduzione della propria impronta ecologica.
E’ autore dei volumi: “Comuni virtuosi. Nuovi stili di vita nella pubblica amministrazione”; “In Comune. idee semplici,concrete ed efficaci”, tutti editi con la EMI.

 
Associazione Culturale Topinabò
P.Iva 03084520042
Via Provinciale 29, Venasca (CN) 12020


 
Di Dulce (del 19/04/2009 @ 21:11:27 in Eventi, linkato 2128 volte)

Oggi pioveva e c’è stato anche un terremoto perciò ho deciso di andare in un luogo sicuro e asciutto....
Invito anche voi a visitare la mostra davvero splendida che giustifica a pieno i 25 mila visitatori che ha avuto nel mondo.
Le opere esposte sono espressione della materia nelle sue molteplici forme colori e suoni  hanno suscitato in me emozioni ma quella che mi ha impressionato di più è stata dipinta con il sangue dell’artista che davvero sentiva la sua creazione come una parte di se stesso.
ENERGIE SOTTILI DELLA MATERIA
Castiglia - Castello dei Marchesi di Saluzzo
Piazza Castello - Saluzzo
 Fino al 10 maggio 2009
 Orari: Venerdì (15.00 – 19.00) sabato (15.00 – 23.00) e domenica
Ingresso 5 euro
Venerdì 24 e sabato 25 aprile  ingresso gratuito.
Possibilità di abbinare alla mostra d’arte la visita guidata alla Castiglia le sue celle e camminamenti.
 
Energie Sottili della Materia è una collettiva di scultura contemporanea che dal 3 aprile al 10 maggio presenterà le opere di oltre 30 artisti italiani in un percorso ideale che affiancherà i lavori di alcuni maestri riconosciuti come Melotti, Consagra, Zorio, Paolini, alle sculture di alcuni giovani emergenti meno noti al grande pubblico, con l’obiettivo di offrire al visitatore una possibile sintesi del sistema dell’Arte Contemporanea italiana degli ultimi decenni.
Selezionate dai curatori Marisa Vescovo e Alessandro Carrer, le opere che compongono “Energie Sottili della Materia” sono affiancate spesso da bozzetti e fotografie che illustrano le fasi più salienti del processo creativo di ciascun artista.
La collettiva, infatti, intende mostrare come, negli ultimi quarant’anni, le tecniche e le poetiche scultoree si siano progressivamente modificate ed abbiano subìto importanti trasformazioni, muovendo verso l’integrazione e la molteplicità dei generi: gli artisti hanno lavorato sui materiali, sullo spazio, sulla relazione con lo spettatore, disintegrando ogni volta le forme cristallizzate dell’arte per produrre nuove idee e nuovi mondi. Ciò che emerge è l’impossibilità di scegliere una risposta univoca, un vortice fatto di incroci ed attraversamenti disciplinari che produce un sistema articolato in cui ciascuno prova a conquistare una voce, un punto di vista, una sempre diversa organizzazione della forma e dell’idea. In questo processo il dialogo tra artista e “materia” subisce continue variazioni, ma resta la capacità per quest’ultima di liberare l’energia sottile, risultato e traccia palese di ogni processo creativo.
L’allestimento nello splendido complesso della Castiglia a Saluzzo segna la conclusione di un viaggio di oltre 20.000 km che ha portato le opere di Energie Sottili della Materia in alcuni tra i più importanti musei dell’Estremo Oriente: a Shanghai, a Pechino e a Shenzhen in Cina e a Seoul nella Corea del Sud. In queste occasioni, durante il 2008, il successo di pubblico è stato enorme, con oltre 25.000 visitatori.
Energie Sottili della Materia è allestita da IGAV – Istituto Garuzzo per le Arti Visive – un’associazione culturale senza scopo di lucro con sede a Torino, che dal 2005 organizza e gestisce collettive internazionali di Arte Contemporanea, con l’obiettivo di sostenere e valorizzare l’opera degli artisti italiani all’estero e nel nostro paese.

 

 
Di Geo (del 22/09/2008 @ 20:38:08 in Notizie, linkato 2767 volte)
Nel mese di settembre un gruppo di baldi giovani piaschesi ha istituito il Comitato “Boulé” il quale, in attesa dell'autorizzazione da parte dell' Amministrazione Comunale, sta organizzando un sondaggio popolare “Sindaco come ti vorrei”.

Il Comitato nato è nato dalla presa di coscienza che vivendo in una democrazia occorre che ogni singolo individuo prenda parte della vita pubblica esprimendo le proprie idee ed esigenze. Per di più come giovani non possiamo limitarci ad osservare la società ma dobbiamo esserne parte viva ed attiva.

Il nome del Comitato non è stato preso a caso sfogliando distrattamente un libro di funghi ma deriva dall'antica Grecia... la Boulé infatti era l’organo fondamentale della vita della polis ateniese, l’assemblea nella quale venivano prese le decisioni più importanti per la vita sia dei singoli cittadini sia per l’intera comunità. È nella Boulé che si rendeva reale il vero senso della democrazia come governo del popolo e per il popolo. Nella polis attica, i cittadini hanno voluto sostituire l’utilizzo della forza e di altri mezzi più rapidi per la ricerca del consenso, con la parola e la discussione.

A questo punto vi sarete chiesti cosa vogliono fare questi ragazzuoli... eccovi la risposta:
gli obiettivi della nostra iniziativa sono essenzialmente tre:
  1. raccogliere nuove proposte, far emergere le esigenze del paese e individuare chi potrebbe impegnarsi per realizzarle;
  2. far riflettere su cosa vuol dire amministrazione comunale;
  3. dare la possibilità alla gente di esprimersi, in modo tale da creare spunti di riflessione comune nell’ambito amministrativo e della vita socio-politica di Piasco
Probabilmente chiaccherando tra le vie del paese qualcuno potrebbe sentir volare la fatidica frase: << Sti qua vogliono solo entrare in politic...etc. etc..>>
La risposta è semplice e chiara:
NESSUNO DEI MEMBRI DEL COMITATO HA INTENZIONE DI ENTRARE IN POLITICA,
dobbiamo tutti ancora crescere come cittadini coscienti e consapevoli.


Per concludere, il sondaggio sarà un modo per individuare chi vorrebbero i piaschesi in Comune, con la speranza che chi raccoglierà più preferenze si decida a candidarsi per amministrare il Paese.



L'autoscatto dei membri del Comitato “Boulé”





I nomi:

Marta Garnero,
Sara Garnero,
Gabriella Mattio,
Elisabetta Giraudo,
Giorgia Mattio,
Luigi Cagioni,
Diego Botta,
Gabriele Marchetti
Mariapaola Bonamico (non in foto)




Un saluto a tutti...


Il Comitato "Boulé"
 
Di cagio (del 30/08/2010 @ 20:28:48 in generale, linkato 2511 volte)
A settembre è tempo di guardarsi attorno e valutare un po' come andrà la ripresa delle attività, di tutte le attività. Negli ultimi mesi a Piasco si è parlato molto della GrandeStufa di Molino Varaita e non si è ancora ben capito come andrà a finire, ma di certo non è l'unica cosa in un paese a ridosso della pianura, delle industrie e che ha sempre dimostrato una certa vitalità. A meno che Piasco non stia diventando il dormitorio dei paesi vicini!
A distanza di 16 mesi si può già dire qualcosa sull'amministrazione comunale, adesso un po' di tempo l'ha avuto, giusto? Quali sono i primi giudizi? Come valutano i lettori del blog quanto è stato fatto? Ci sono delle idee in cantiere?
Siccome conosco la poca propensione ad esporsi dei piaschesi inizio io:
Federalismo fiscale a la buna. Quanti piaschesi hanno fatto la conoscenza dell'autovelox in questi mesi? E dove? Alcuni di noi hanno lasciato punti e soldi sulla circonvallazione in pieno giorno a velocità attorno ai 70 km/h, altri? Personalmente non trovo sia servito a molto, almeno io non ho notato delle differenze significative, chi vive nelle zone dove le strade sono più pericolose ha visto dei miglioramenti?
Feste popolari. C'è stata la festa della Lega Nord ad agosto, cosa ne pensate della partecipazione? Io non riesco a quantificare se i presenti fosseto tanti o pochi, non sono un frequentatore dei politici. Però ho molto apprezzato la musica, e mi ha anche divertito, soprattutto le ultime due canzoni, una di Luciano Ligabue, (che fece per qualche tempo politica nel suo comune, con Rif Com o PDCI) e dei Nomadi. Alle feste non è richiesta coerenza musicale, per fortuna, e la musica bella è di tutti e di nessun colore, però mi ha fatto sorridere.
E delle altre feste cosa si dice? Piaciute le feste estive? Suggerimenti agli organizzatori (solo suggerimenti che le critiche arrivano da sole)
Scuole. Novità dal cantiere, chi abita in zona cosa dice? C'è movimento?
Scatenatevi, voglio vedere il grafico delle visite ai livelli di 18 mesi fa, come minimo!
 
Di Marta (del 08/04/2009 @ 20:13:20 in Politica, linkato 1857 volte)
Per:

- Un maggior coinvolgimento e interessamento della popolazione nella vita amministrativa

 - Stimolare una partecipazione attiva alla vita politica

- Dare una possibilità pratica di partecipazione con espressione di idee e proposte

- Offrire aiuto e collaborazione agli amministratori locali per conoscere le esigenze e le proposte dei cittadini (ribadiamo che il Comitato non sostiene alcuna lista alle elezioni comunali)

…………….c’è il COMITATO BOULè.

 Se vuoi entrare a farne parte o semplicemente saperne di più contattaci , inviando una mail a: comitatoBoule@gmail.com
 
Di cagio (del 20/04/2009 @ 19:23:08 in Politica, linkato 2077 volte)
Si parla poco delle liste che si presenteranno alle amministrative per il Comune a giugno. Questo accade perché sembra gli schieramenti stiano ancora cercando i candidati consiglieri e stando alle voci che circolano in paese sembra sia piuttosto difficile per i due schieramenti che sono usciti, più o meno, allo scoperto trovare delle persone che si candidino a sostenere i programmi e le idee che vengono proposte, e sopratutto pare che alcuni dei candidati (non faccio nomi: Dalmasso, Bagnus, Rosso, Margaria, Carpani, Olivero...) che parevano certi stiano dando o abbiano definitivamente dato forfait.
Questo accade sia alla lista di Bergiotti che di Ponte a quanto ne so. Le mie fonti non sono ovviamente gli interessati ma altre, quindi potrebbero essere imprecise, ma il fenomeno c'è.
Perché accade questo?
Chi me lo spiega?
È solo un problema legato all'impegno o ci sono dei problemi di compatibilità tra persone ed obiettivi?
Obiettivi diversi all'interno dei gruppi?
Incompatibilità tra persone?
Timore di lavorare con gente poco credibile o di cui non condividono i metodi?
 O cos'altro?
 
Di Marta (del 03/04/2008 @ 18:29:22 in generale, linkato 2753 volte)
FANTA PIASCO
 Ispirata da un recente convegno di Maurizio Pallante *e da uno degli ultimi commenti del blog (di Pauligno), che chiede chiarimenti sulle future scuole, mi lancio in alcune riflessioni, più o meno personali e provocatorie, sull’ urbanistica piaschese e in particolare sulle fantomatiche nuove scuole medie, di cui si parla da 15 anni (chissà se le vedranno i nostri bis-bis nipoti!)
Premetto che non sono una esperta di urbanistica, né un architetto o geometra, ma ammetto di essere parecchio galvanizzata (sto cercando di informarmi e capirci qualcosa) da efficienza energetica , riciclo, riutilizzo, rispetto dell’ambiente, per cui mi avventuro nella …Fantapiasco .
Secondo me, urbanisticamente parlando, il nostro paese è in ritardo di anni, soprattutto dal punto di vista del rispetto dell’ambiente, e dei suoi abitanti di conseguenza; ne è limpido esempio la cementizzazione selvaggia dell’ ultimo decennio.
Oltretutto basta guardarsi attorno per vedere che le strutture di cat A in base al risparmio energetico (ed economico del suo abitante) sono assolutamente sconosciute a Piasco.
 Essere in ritardo non è necessariamente una colpa, può essere un vantaggio, in quanto possiamo solo migliorare, guardandoci attorno per imparare dagli errori altrui, ad esempio delle grandi città. Insomma, siamo sicuri che tra qualche anno il nostro paese non avrà l’aspetto e la scarsa vivibilità di una periferia torinese, quando i nuovi palazzoni odierni avranno perso la lucentezza dei primi anni???? Io sinceramente vedo molti presupposti …
Oltretutto per legge europea entro il 2020 si dovranno attuare misure per ridurre l’emissione di Co2, che ci coinvolge in ogni aspetto quotidiano dalla casa, al trasporto,viaggi, stile di vita. Per cui è bene portarsi avanti , prevenendo misure drastiche a cui saremo obbligati per legge e per forza.

 Ma ora basta criticare, passiamo alle… proposte:
Le nuove scuole medie dovrebbero sorgere in via Mario del Pozzo, dietro la palestra, in uno spazio che risulta ormai parecchio angusto. Il risultato sarà una scuola piccola (sufficiente?Piasco cresce..), senza un cortile (per la pausa dell’intervallo etc.), con pochi parcheggi (tutti in bici almeno!), con al massimo 2 arbusti di recinzione (se no il pollice verde del paese si lamenta!).
Il nuovo quartiere di via Mario del Pozzo è a mio avviso già sufficientemente saturo di cemento e asfalto, assolutamente privo di verde e irrispettoso dell’ ambiente, con i suoi bei giardinetti tappabuchi (e coscienze) da guardare ma non toccare.
 E i bimbi dove giocano? Nei giardinetti no, sotto i portici no, nel parcheggio di cemento no ( ci sono i camper, furgoni etc)… a sì, IN STRADA!

Allora perché non fare dietro la palestra un bel parco da vivere, calpestare, giocare, respirare per tutti con panchine, alberi e prato e un bel campo da gioco???( questo era già apparso in un commento sul blog) .
Si guadagnerebbe dal punto di vista estetico, ma soprattutto di salute, e di conseguenza di umore!

 Per la scuole medie proporrei di riutilizzare il sito dove già si trovano. Di posto ce n’è da vendere, perlopiù in quel luogo un campo sportivo regolamentare non si può fare perché la metratura non è sufficiente. (x curiosità il campo sportivo “vero” dovrebbe essere in via Tivoletto, come da piano regolatore)
Quindi si potrebbe ristrutturare (impresa ardua credo), rivalutare, ottimizzare, riciclare la vecchia struttura scolastica o perlomeno sfruttarne l’area in modo intelligente.
L’ideale sarebbe costruire una scuola secondo i principi del risparmio energetico, con pannelli solari, aule adeguate (numericamente e qualitativamente), senza barriere architettoniche etc… ovvero una scuola funzionale ed economica.
 Con il vantaggio di avere una valvola di sfogo nel prato di fronte.
La palestra non serve, già c’è quella supermegafantastica del comune, che è comodamente raggiungibile a piedi!

Una proposta è quella di coinvolgere nel progetto istituti, quali ad esempio il Politecnico con la Facoltà di Architettura, indicendo un concorso per nuove idee, magari fresche e moderne!
Piasco all’ avanguardia , dai!!! I

n conclusione anche il paese ci guadagnerebbe, perché via Mario del Pozzo sarebbe più vivibile e si eviterebbe di mantenere in piedi il rudere spettrale delle vecchie scuole inutilizzate, o peggio di vedere sorgere un altro palazzone al suo posto.

Chiaramente i problemi logistici ci sono, ma tutti risolvibili con un po’ di buona volontà.

Insomma, abbiamo il centro del paese poco utilizzato, con vecchie case potenzialmente belle trascurate, e si continua a costruire costruire costruire altrove. La logica del produrrre a consumare ci divora, ma siamo sicuri che nuovo sia sinonimo di utile, funzionale, di rispetto ?

Vorrei sapere da voi se questa è solo una mia idea bislacca o siamo in molti a condividere lo stesso ideale di luogo in cui vivere.

*Maurizio Pallante è saggista, laureato in lettere ha svolto lavori di consulenza per il Ministero dell'Ambiente riguardo l'efficienza energetica. È stato tra i fondatori del Comitato per l’uso razionale dell’energia (CURE) nel 1988, ha svolto l'attività di assessore all'Ecologia e all'Energia del comune di Rivoli. Svolge attività di ricerca e di pubblicazione saggistica nel campo del risparmio energetico e delle tecnologie ambientali. Collabora con Caterpillar per la festa della Decrescita felice, di cui è il principale ispiratore. È membro del comitato scientifico di "M'illumino di meno".
 
Di Dulce (del 25/02/2009 @ 18:23:34 in Raccolta differenziata , linkato 3285 volte)

 

Michela ne aveva parlato http://blog.piasco.net/dblog/articolo.asp?articolo=234 in occasione della visita di Paul Connett a Cuneo il 3 febbraio ma era necessario ampliare il discorso a seguito della foto al cassonetto fatta da Alessio http://blog.piasco.net/dblog/articolo.asp?articolo=243

Il principale teorico e sostenitore della strategia rifiuti zero è il professor Paul Connett , che negli ultimi mesi ha partecipato a moltissimi convegni e seminari in tutta la penisola per diffondere le sue idee e sensibilizzare le amministrazioni sull’opportunità di un cambiamento.
Il professore statunitense ha illustrato i passaggi salienti della sua teoria, che si basa sulla concreta differenziazione (porta a porta) dei rifiuti mediante un’azione sinergica di cittadini ed istituzioni. Connett ha parlato, infatti, di non sostenibilità delle tecniche di incenerimento e di problemi connessi all’incenerimento dei rifiuti: emissioni tossiche, smaltimento delle ceneri, costi finanziari, spreco di energia, opposizione dell’opinione pubblica. “Viviamo – ha detto - come se avessimo a disposizione un altro pianeta su cui trasferirci. Non si può continuare a vivere secondo la filosofia usa e getta, secondo la filosofia del fast food su un pianeta che ha delle risorse finite”. L’obiettivo, dunque, è quello di risolvere le questioni legate agli inceneritori e alle discariche, smettendo di produrre rifiuti gradualmente entro il 2020 anche attraverso una migliore strategia industriale.
Dopo San Francisco, Los Angeles, San Jose-Silicon Valley, San Diego, Oakland, Seattle, Toronto, Canberra e tante altre città negli Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda anche l’Italia si affaccia alle nuove Politiche Sostenibili a RIFIUTI ZERO.
In Toscana, più precisamente a Capannori (Lucca), il primo comune italiano a rifiuti zero. Entro il 2020 Capannori riciclerà praticamente il 100% dei suoi rifiuti.
Alessio Ciacci, Assessore all’Ambiente di Capannori spiega come funziona il progetto. RIFIUTI ZERO sebbene sembri un progetto utopico è una realtà della provincia lucchese. Una realtà fortemente proiettata verso il futuro al fine di evitare una grave emergenza e, ovviamente, migliorare la vita di se stessi e del pianeta.
RIFIUTI ZERO significa molteplici cose. E’ prima di tutto raccolta differenziata spinta -porta a porta- (65% in estensione) che riesce ad arrivare a 26000 dei 45000 abitanti del comune.
RIFIUTI ZERO è anche, e soprattutto, riduzione dei rifiuti.Una filosofia di vita che tende al compostaggio domestico della frazione organica; alla distribuzione del latte alla spina per ridurre imballaggi e avere una filiera corta del latte fresco locale; all’eliminazione dell’acqua minerale e degli imballaggi dalle mense scolastiche con accordi con grandi distributori ed istallazione di distributori alla spina di acqua (e anche di detersivi nel caso dei supermercati); agli accordi con i grandi gestori delle sagre estive al fine di limitare i prodotti usa e getta; a costruire politiche legate alla riduzione dei rifiuti. RIFIUTI ZERO tende fortemente a ridurre la filiera e punta ad una partecipazione attiva e piena dei cittadini.
Obiettivo: eliminare inceneritori e discariche. Entro il 2020 il comune di Capannori si propone di superare l’80 % della raccolta differenziata e di ridurre i rifiuti anche nella parte indifferenziata (il 20% dei prodotti indifferenziati è composto da pannolini. RIFIUTI ZERO promuoverà una politica di sensibilizzazione dedicata alle famiglie al fine di incentivare l’utilizzo di pannolini ecologici).
Alessio Ciacci racconta così l’esperienza del piccolo comune toscano:innanzitutto deve funzionare in maniera capillare la raccolta porta a porta abbinata ad una politica di informazione rivolta a tutte le famiglie e incentivi economici per cui chi produce meno rifiuti meno paga. E i cittadini di Capannori oltre a differenziare rifiuti, autoproducono compost (è il 96% a farlo e a cui viene riconosciuto un ulteriore 10% di sconto sulla TARSU) che viene poi immesso in tre filiere: in agricoltura, per la produzione di terriccio o come fertilizzante e anche la plastica viene a sua volta suddivisa in trasparente, azzurrata, blu, verde e ad alta densità per riciclarla meglio, e gli scarti  invece sono usati per la produzione di pancali in materiale riciclato. E se già i cittadini sono stati abituati a differenziare anche quelle bombe ecologiche che sono i pannollini per bambini (a livello nazionale ogni giorno vanno in discarica 6 milioni di pannolini usa e getta al giorno e 2 miliardi in un anno), dal 10 settembre è partita una sperimentazione che coinvolge 50 famiglie a cui è stato fornito un kit di pannolini riciclabili. Il Comune invece si è impegnato nell’e-Procurement aderendo alla procedura GPP (Green Public Procurement) dando una preferenza a quelli prodotti con materiale riciclato come ad esempio le cartucce dei toner che sono raccolte assieme ad altri rifiuti speciali e avviati alla rigenerazione. Altro fiore all’occhiello di Capannori è l’uso massiccio di acqua pubblica grazie ad una campagna mirata che ha informato i cittadini.
A chiare lettere  elenca qualche dato sulle conseguenze di questa drastica riduzione dei rifiuti conferiti in discarica a Capannori:
Grazie alla sola raccolta differenziata della carta nel 2007 si è risparmiato l’abbattimento di 100.000 alberi, il consumo di 2.85 milioni di litri di acqua, l’emissione di 9.100 tonnellate di CO2. Per un termine di paragone 2,85 milioni di litri di acqua risparmiati equivalgono al risparmio idrico del consumo annuo di ben 31.647 cittadini.
Grazie al riciclo del vetro e della plastica, la mancata emissione in atmosfera di CO2 è stata pari a ben 821.200 kg. Grazie all’utilizzo di sfalci e potature si è ottenuto un risparmio di 1.074.500 kg di CO2.
Sommando questi dati si ottiene la mancata emissione di 1.904.800 tonnellate di CO2 in atmosfera, dato che coincide con il mancato consumo di 676.204 barili di petrolio.
Nel 2007 sono state raccolte 15.723 tonnellate di materiale differenziato. In Provincia di Lucca il costo medio di conferimento dell’indifferenziato è di 160 euro alla tonnellata. Se queste 15.723 tonnellate fossero finite nel circuito dei rifiuti indifferenziati sarebbero stati necessari ben 2.515.680,00 euro per il loro smaltimento.
La spesa di conferimento agli impianti di riciclaggio di queste 15.723 tonnellate è stata invece di 507.688 euro. Inoltre, occorre considerare che la carta è una risorsa. Infatti, dalla vendita delle 6.439 tonnellate di carta raccolta nel 2007, sono stati ricavati ben 340.010 euro.
Andando dunque a sottrarre il costo di smaltimento dei materiali differenziati, al ricavo ottenuto con la vendita della carta, si ottiene un costo complessivo per le 15.723 tonnellate di rifiuti differenziati di 167.678 euro.
Se confrontiamo questo dato con il costo che sarebbe derivato dallo smaltimento nel ciclo dell’indifferenziato, il risparmio nel conferimento agli impianti è dunque pari a 2.348.000 nel solo 2007. Speriamo che il futuro veda molti altri esempi di comuni come Capannori e Piane Crati, pronti a mettere in pratica le idee del professor Connett, in un paese come l Italia dove i fondi per le energie rinnovabili vengono spesi per costruire inceneritori  pardon,termovalorizzatori.
 
Vivere in un mondo più pulito non è poi un’impresa impossibile. L’importante è iniziare e Capannori mi sembra un ottimo esempio.
 
Immaginate una città che non produce RIFIUTI
Sembra un sogno: anche i più appassionati fautori della raccolta differenziata si trovano ad avere a che fare con materiali di natura dubbia che dopo lunghe elucubrazioni finiscono per trovare inevitabilmente il proprio posto nell’indifferenziato.
Invece non è un’utopia, è la strada su cui si stanno piano piano avviando in molti.
Qualcuno c’è anche già riuscito.
Il primo paese a RIFIUTI ZERO del mondo si chiama Kamikatzu , si trova in Giappone e conta circa duemila abitanti.
Racconta Domu:
Dal 2003 dividono i loro rifiuti, dopo averli lavati e asciugati,in 34 contenitori diversi e in cambio del loro lavoro ricevono biglietti della lotteria.
Per i rifiuti organici invece, ogni cittadino fa da sé, provvedendo al compostaggio in casa. Il lavoro necessario a riciclare tutti i rifiuti è notevole, ma la cittadinanza sembra accettarlo bene. Secondo un sondaggio fatto tra la popolazione locale, il 60% degli intervistati si dichiara d’accordo con l’iniziativa.
Un’esperienza simile non nasce a caso in Giappone. E non dipende solo dal fatto che qui ci sono già leggi molto severe sul tema dell’inquinamento e del rispetto ambientale ma anche da fattori culturali e sociali.
Certo, paragonare un caso simile alla situazione italiana può risultare sconfortante, ma sorprendentemente ci sono punte di eccellenza in questo settore anche nel nostro paese.
Uno di queste è Piane Crati, un comune in Calabria in cui si riciclano il 93% dei rifiuti.
Scrive Blogeko : niente più cassonetti in strada, rifiuti ritirati solo ed esclusivamente a casa e tanti vantaggi per tutti.
Innanzitutto perché pochissimo materiale di scarto finisce in discarica - quindi meno problemi logistici e ambientali - ma soprattutto tanti vantaggi economici per tutti, dal Comune ai cittadini.
Fino a qualche anno fa l’amministrazione portava in discarica oltre 40 tonnellate di monnezza ogni mese, per un costo complessivo intorno ai duemila euro.
Negli ultimi tempi invece è cambiato tutto, i volumi si sono ridotti a meno di due tonnellate, con benefici economici facilmente quantificabili.
Il motore dell’iniziativa? I bambini. Gia, proprio loro, attraverso una campagna di informazione rivolta alle scuole, hanno permesso di far decollare l’iniziativa trasmettendo concetti come riduzione, riuso, riciclaggio.
 
Dal momento che il buon esempio per avviare la strategia RIFIUTI ZERO dovrebbe venire in primis dai leader politici mi ha fatto piacere leggere questo: http://my.barackobama.com/page/group/ReduceReuseRecycle 
Non mi aspetto che l’attuale governo coltivi la stessa idea di Obama ma i cittadini e le amministrazioni dei comuni italiani potrebbero fare la differenza seguendo l’esempio di Capannoni e Piane Crati.
 
1° gennaio 2010 l’Italia recepirà la normativa europea EN13432 che vieta la produzione e commercializzazione dei sacchetti di plastica per la spesa.
Si fa presente come ogni cittadino italiano faccia uso ogni anno di circa 30 kg di buste di plastica, con l’aggravante che molto spesso vengono buttate e non riutilizzate, contribuendo a far bruciare tonnellate e tonnellate di petrolio per produrne di nuove.
Non si potrebbe a Piasco avviare in anticipo l’applicazione di questa normativa distribuendo a ciascun cittadino una o più borse di stoffa e sensibilizzarne l’utilizzo iniziando dai commercianti?
 
Per Finire ,sono orgogliosa che il mio Comune sia arrivato nella classifica del Consorzio Sea
La strada per raggiungere i RIFIUTI ZERO è ancora lunga......
non parlatemi di utopia iniziamo a camminare insieme.
 
Il pensiero di Paul Connett espresso a Cuneo è scaricabile nella mia pagina di condivisione:
Alcuni video di chi sta lavorando per un mondo migliore:
 

Aggiungo con piacere questo link su segnalazione nei commenti augurandomi di vedere presto il nostro comune nella lista degli aderenti.

Associazione dei Comuni Virtuosi

http://www.comunivirtuosi.org/

http://www.comunivirtuosi.org/index.php/strategia-rifiuti-zero

 

 

 
Di Dulce (del 11/05/2009 @ 18:01:41 in Eventi, linkato 2061 volte)

 

Un caro amico dopo aver fatto il volontario l'anno scorso per questa associazione ha organizzato questa serata.

Si parlerà di progetti sociali

ma anche di un modo diverso di viaggiare e fare vacanza.

Associazione Urubamba Onlus    http://www.urubamba.org/sito/index.php

URUBAMBA ONLUS è un’associazione di volontariato senza fini di lucro con sede a Torino, Via Bava 19. Nasce dall’iniziativa di un gruppo di operatori che da molti anni lavorano in campo scolastico, psicologico e socio-assistenziale con lo scopo di promuovere attività di sensibilizzazione ai problemi di bambini ed adolescenti che vivono in condizioni di povertà assoluta sia economica che culturale.

L’Associazione ispirandosi ai principi della solidarietà umana si prefigge come scopo di aiutare bambini e adolescenti in stato di disagio, povertà e abbandono con attività dirette “sul campo” e di operare ai fini della divulgazione e sensibilizzazione anche “a distanza”.

In particolare per la realizzazione dello scopo prefisso e nell’intento di agire a favore di tutta la collettività, l’Associazione si propone di:

- Favorire la sensibilizzazione al tema dell’assistenza a bambini e adolescenti in stato di disagio, povertà e abbandono attraverso seminari, convegni, mostre, realizzazione di documentazione (fotografica, video, ecc.) e di materiale divulgativo, attività editoriali, pagine web e per mezzo di attività e incontri nelle scuole finalizzati a sviluppare un’educazione interculturale.

- Promuovere la nascita di “case famiglia” e “centri diurni di accoglienza” destinati a bambini e adolescenti in stato di disagio, povertà e abbandono.

- Formare e gestire gruppi di volontari e porli in grado di prestare la loro opera nell’assistenza all’interno di “case famiglia”, “centri diurni di accoglienza” o altre strutture analoghe, per assicurare condizioni ambientali e psico-pedagogiche tali da offrire una risposta globale ai bisogni fisici, emozionali, psicologici e pedagogici degli ospiti accolti.

- Istituire programmi di sostegno a distanza per bambini, adolescenti e famiglie in stato di necessità.

- Instaurare rapporti di cooperazione con organizzazioni o associazioni nazionali ed internazionali che perseguano gli stessi scopi.

- Gestire ogni altra attività direttamente o indirettamente funzionale alla realizzazione degli scopi dell’Associazione.

- Raccogliere fondi per le finalità associative.

Il primo impegno dell’Associazione, ispirandosi ai principi per i quali si è costituita, è stato quello di far nascere e sostenere dal 2001 il progetto culturale ed educativo della casa famiglia “Mosoq Runa” attraverso la sensibilizzazione, la promozione e la raccolta fondi destinati unicamente alla realizzazione del Progetto.

PERUETICO  Agenzia Viaggi Etici

http://www.peruetico.com/index.php?idioma=it 

La storia
Piccola Locanda nasce nel marzo del 2004 come ostello a Cusco in Perù. Si occupa da subito di solidarietà, diventando sede ufficiale per il Perù dell'Associazione Magie delle Ande di Vicenza. Partecipa attivamente al progetto Huaro, una scuola per bambini differentemente abili e dopo un breve periodo instaura un'altra preziosa collaborazione con la Casa Famiglia per bambini in abbandono Mosoq Runa.

L'ostello diventa rapidamente punto d'incontro per le persone che vogliono dare una mano attiva a queste iniziative: volontari ed anche semplici viaggiatori.

Vengono organizzati dei tour dove gli ospiti oltre a visitare i principali luoghi turistici, pranzano nelle Case Famiglia passando alcune ore con i bimbi e con i responsabili dei progetti.

L'iniziativa ha un successo straordinario, grazie alle donazioni dirette ed ai proventi dei tour le cose migliorano a vista d'occhio. Da cosa nasce cosa, qualcuno si ferma come volontario, altri inviano fondi e materiale, si riescono a coprire le necessità basiche dei bambini.

Per questo nel novembre 2004, dall’incontro fra Matteo e Emanuele nasce PeruEtico S.r.l. operatore di viaggi peruviano, regolarmente iscritta al Ministero del Turismo e dotata di tutte le licenze e i permessi necessari per operare ai termini di legge.

Nel 2005 nasce un'altra preziosa collaborazione con Maruja e Daniela del Ceprof (Centro di promozione familiare) di Lima.

Nel 2006 vengono posti parametri etici molto più selettivi nella scelta delle agenzie con cui collaborare sul territorio nazionale e si consolida l'appoggio all' “Hogar de las Estrellas”, Casa Famiglia di Cusco che ospita bambini in abbandono e differentemente abili.

Nello stesso anno Peruetico diventa socia AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile.

Nel 2007 siamo diventati la “Famiglia della Piccola Locanda”, un consorzio etico che comprende oltre all'agenzia, l'ostello Piccola Locanda e il ristorante “Osteria della Locanda”. Le tre strutture agiscono compatte nella raccolta dei fondi destinati ai progetti dedicandogli una chiara percentuale sul guadagno.

E per il 2008 ??? Abbiamo aperto la sezione “Viaggi equo-solidali” in collaborazione con Minka Fair Trade, una rete di organizzazioni di produttori rurali che commerciano con l’Italia attraverso le Botteghe del Mondo; altra novità importante sarà la nascita dell’Associazione Peruetico (tutta italiana), con lo scopo di promuovere il turismo responsabile, il commercio equo-solidale e ovviamente i progetti che ad essa si appoggiano.

Eccoci, questo è Peruetico, una struttura dinamica, con tante idee e tanto entusiasmo e con la ferma convinzione che il turismo in Perù non sia solo il Machu Picchu ma anche una terra fatta di volti, suoni e colori…

 

 

 
Di Anna76 (del 20/12/2007 @ 17:47:12 in generale, linkato 1965 volte)

Nel forum precedente (Piasco, che luce hai?) si accennava in un commento alle strade strette che non si possono più allargare perché i lati sono occupati da case (regolarmente costruite e approvate dai piani regolatori).

Vorrei chiedere la vostra opinione in merito: Secondo voi, ha senso un piano regolatore che consenta di costruire in un paese (Piasco, Verzuolo, Manta, … Frassino, …) le case ovunque, senza un minimo di ordine e criterio?

Mi spiego meglio: Io ho sempre inteso che un paese si debba espandere possibilmente dal concentrico verso l’esterno, lasciando ampi spazi di verde pubblico (giardinetti, parchi giochi, …), eventuali parcheggi e perché no piste ciclabili. Il nostro paese di Piasco mi sembra che sia cresciuto bene (c’è un bellissimo viale, ci sono molti spazi di respiro tra le varie costruzioni, …), ma se devo essere sincera (ed è un mio commento personale) mi dispiace che si continui a costruire alla sinistra della provinciale (salendo da Verzuolo a Venasca), perché secondo me converrebbe prima fare due cose:

1) costruire il nuovo nelle parti ancora edificabili (soprattutto zona S. Antonio) alla destra della provinciale

2) in mancanza di posti o di cifre troppo onerose da sostenere (w il caro mutui X - |), ristrutturare le tante case vuote che ci sono a Piasco.

Non è una presa politica la mia, ma un ragionamento che faccio molto liberamente, perché a forza di costruire a ridosso delle strade, non ci sarà più spazio per eventuali marciapiedi, piste ciclabili, …. Insomma, non vorrei che Piasco tra qualche anno avesse lo stesso problema di Frassino, ossia:

1) il problema dei cittadini che devono attraversare la strada da sinistra a destra per entrare in paese, con conseguente pericolo di incidente

2) traffico rallentato nei week end e non solo.

Mi piacerebbe sapere il vostro parere al riguardo.

La condivisione è una delle forme di cultura più bella che ci sia, perché ci da il modo di scambiarci idee e opinioni, accrescendo il nostro bagaglio culturale.

Buona giornata a tutti.

 
Di dottore (del 01/10/2007 @ 16:04:48 in generale, linkato 4462 volte)

Ecco il post che mi ha inviato Geo x chiarirci un po' le idee su Miniville...

Questa domanda se la saranno fatta un po' tutti gli amici bloggari che, navigando sul sito, hanno osato cliccare sul link in fondo a destra della pagina blog (o in centro Home Page di Piasco.net) eee.. sorpresa! una finestra con il disegno di una cittadina virtuale chiamata PIASCO..pazzesco vero??

 

Vi spiego in breve di cosa si tratta (tutto subito ho capito poco anch'io poi, tra un blog e l'altro, sono riuscito a scoprire le... “regole del gioco”), è un giochino online molto semplice: in pratica bisogna cliccare, o meglio far cliccare, il link della propria città a più persone possibili, ad ogni click la città aumenta di un abitante (o aumentano le industrie, o i trasporti, o la sicurezza etc. etc. a seconda del link).

Se si clicca con il link http://piasco.miniville.fr accederete al sito come abitante, automaticamente si crea una casetta vostra personale (magari non ve ne accorgete ma fidatavi.. la crea). Nessuno può spostare o demolire le casette, nemmeno io che ho dato origine alla città, si deve e si può solamente cliccare sul link.
Il link http://piasco.miniville.fr/ind invece, crea una fabbrica...

Con l'aumentare degli abitanti e delle fabbriche ci sarà la possibilità di cliccare con un altro link che accrescerà ulteriormente la città.. dunque CLICCHIAMO!!!!!!!!

PER GLI ABITANTI:   http://piasco.miniville.fr
PER LE INDUSTRIE:   http://piasco.miniville.fr/ind

Geo

 
Di cagio (del 20/03/2007 @ 16:03:37 in generale, linkato 1946 volte)
Per questa sera alcuni membri della Pro Loco siamo stati convocati ad una riunione con la Giunta Comunale e la Commissione Cultura.
Non so bene di che cosa si parlerà ma ci sarò anch'io, ci sarà qualcuno più dentro di me all'organizzazione del carro di carnevale (Davide), qualcuno con le idee ben chiare sulla situazione del Cinema e qualche tuttofare.
Devo dire che mi fa molto piacere che i nostri delegati alla gestione della cosa pubblica ci chiamino per una riunione. Davide, Diego, Eugenio, Matteo, io e gli altri partecipanti non saremo certo avari di opinioni e di consigli dai nostri (modesti) punti di vista..
Domani scriverò com'è andata e di che cosa abbiamo parlato, prometto!
 
Di beppe.olivero (del 22/11/2009 @ 15:52:35 in Politica, linkato 2250 volte)
Da inguaribile ottimista e da cittadino italiano che non vuole rassegnarsi al degrado politico e sociale di questi ultimi vent'anni da tempo mi guardavo attorno per vedere se da qualche parte spuntava qualche progetto concreto per cambiare le cose, pronto naturalmente a fare la mia parte. Il blog di Beppe Grillo con i suoi meetup qualcosa avevano già smosso. Mi chiedevo, però, dov'era finita la parte dell'Italia migliore, quella che ogni giorno si alza al mattino per contribuire ad un mondo più giusto ed umano. Le associazioni di volontariato, le cooperative sociali, i gruppi e movimenti cattolici, i comitati che sorgono spesso qua e là per rimediare ai disastri della politica. Realtà diverse e frastagliate che, però, se si unissero diventerebbero una forza importante. Oggi ho trovato sulla rete una risposta esemplare di Jacopo Fo e Roberta Lombardi che stanno cercando di mettere assieme tutte queste realtà con il Movimento Etico Popolare. Lo pubblico sul nostro blog per alimentare il dibattito convinto che stiamo vivendo un momento storico importante e delicatissimo dal quale possiamo uscirne solo se sappiamo mettere in campo le energie migliori. Invito tutti a farlo girare in rete, attraverso i propri contatti. Nello scenario agonizzante di questo inizio millennio italiano sta succedendo qualche cosa di grosso? Anche noi avremo a breve un effetto Obama? Sta per cominciare una rivoluzione politica che ridara' alla gente la gioia di lottare e vincere? Impossibile? Se si guardano i telegiornali certamente, ma se si vive nel Movimento dei piccoli gruppi che praticano l’alternativa si assiste a una continua crescita di iniziative e successi. Ovunque fioriscono circoli della Decrescita Felice, del Movimento della Transizione, gruppi d’acquisto, botteghe del commercio equo, feste, concerti, cooperative sociali, imprese ecologiche, filiali di Banca Etica. Un fenomeno enorme che ha poca visibilita' nel suo complesso ma che a furia di piccoli passi sta modificando casa per casa il panorama politico culturale e sociale. Una realta' che crea lavoro, risparmio energetico, imprese solidali in tutto il mondo. Migliaia di pasti cucinati ogni giorno per i disperati del pianeta, migliaia di alberi piantati, pannelli fotovoltaici finanziati e costruiti, cibi biologici prodotti, milioni di litri d’acqua e kilowatt risparmiati. E una cultura diversa che cresce non sui discorsi di chi e' bravo a parlare in pubblico ma grazie all’abilita' delle mani, alla fantasia e al sudore (quello della fronte non quello della lingua). In Italia, nonostante i Veltroni, i D’Alema, i Rutelli, il Presidente e tutte le sue vallette ucraine vestite da babbo natale in bikini, migliaia di persone si alzano ogni mattina e si chiedono: “Come posso far avanzare di un centimetro il mondo migliore?” e si mettono giu' a spremersi il cervello per creare un nuovo conto corrente ribelle, isolare un tetto, vendere un chilo di caffe' che ha dentro la speranza di un contadino peruviano, far arrivare un piccolo mulino a vento nel Kalahari. E ci riescono! Questa gente meravigliosa, questi che non sono crollati psicologicamente neanche di fronte all’ultimo disastro elettorale, se si mettono assieme cosa potrebbero combinare? Pensa per un attimo se questo Movimento del fare si saldasse con i circoli degli amici di Beppe Grillo, con i comitati di lotta contro gli inceneritori e le industrie inquinanti, con componenti di base dei verdi e della sinistra. Pensa se fosse capace di parlare anche alla gente di buon senso che oggi vota a destra perche' non vede alternative. Siamo tanti, anche se siamo divisi e incapaci di far nascere una strategia comune. Ma in questi anni abbiamo imparato a usare mezzi nuovi come il web, a organizzarci a rete, a fare impresa e costruire concretamente nuovi mestieri, attivita' commerciali, installare pannelli solari, lampioni ad alta efficienza e caldaie ecologiche, andando oltre la denuncia del marcio nel sistema. Bello ma impossibile? E se ti dicessi che qualcuno ci sta pensando? Sono stato cinque ore con Fabio Salviato, presidente di Banca Etica, Alfredo Giacon che ha fatto il giro del mondo in barca a vela come ambasciatore del movimento solidale italiano e Piera Marsilio, scrittrice e musicista. Abbiamo parlato del neonato Movimento Etico Solidale. Parlare oggi di un nuovo movimento politico puo' sembrare una follia. Ma la cosa non spaventa i fondatori di questo gruppo che credono che sia proprio questo il momento per chiamare all’unita' su obiettivi concreti il popolo che sta opponendosi con i fatti allo sfascio nazionale. Salviato mi racconta che in Francia le associazioni delle signore che amano i cani, gli ecologisti della prima ora, gli amanti dell’ambiente bucolico, i terrorizzati dalla catastrofe ambientale, i gruppi etici e solidali e i comitati spontanei di difesa del territorio sono riusciti a fare un patto che e' partito dal basso e che ha permesso al movimento ecologista-etico di ottenere un risultato formidabile: oggi sono il terzo “partito” con il 16% dei voti, solo un pelo al di sotto del Partito socialista. Perche' non facciamo lo stesso? Uniamo il Movimento del fare, dei piccoli passi, dei piccoli circoli locali, la gente concreta che non ama le chiacchiere e ha a cuore i risultati! Mentre scrivo stanno arrivando i dati sulle elezioni regionali in Germania. Anche li' una nuova sinistra ha ottenuto risultati notevoli, un segnale che qualche cosa si sta muovendo a livello internazionale. Quello che mi affascina del Movimento Etico Solidale e' il rifiuto per le divisioni ideologiche, la partenza cercando di portare idee semplici, proposte concrete. Salviato inizia dicendo che sogna un movimento che misuri l’impegno dei propri militanti con il numero di pannelli solari installati, con la quantita' di combustibile fossile risparmiato. Oggi sarebbe possibile trasformare in fatti le nostre proposte. Abbiamo decenni di esperienza e le tecnologie sono mature. Possiamo immaginare di proporre finalmente nuovi strumenti di risparmio, permettendo alle famiglie italiane di investire in modo sicuro e vantaggioso nelle fonti di energia rinnovabile, estendere la logica dei gruppi di acquisto a servizi complessi come la telefonia o le assicurazioni, far risparmiare le famiglie e valorizzare le imprese etiche. E possiamo perfino dimostrare che un comune che ha bisogno di 3 milioni di euro per costruire una scuola puo' ottenerli dando vita a un progetto globale di razionalizzazione delle risorse energetiche. Cambi le lampadine e i regolatori di flusso della corrente e tagli l’80% dei costi dell’illuminazione stradale, produci biogas dai rifiuti urbani organici, tagli del 50% i costi del riscaldamento isolando gli immobili, copri i tetti e i parcheggi con pannelli fotovoltaici, dove puoi installi generatori di elettricita' eolici, idrici, a scarti di legno. Con una semplice operazione di prefinanziamento e grazie ai finanziamenti dello Stato puoi realizzare gli investimenti senza sborsare un euro e ottenere contemporaneamente i 3 milioni di euro per la scuola, facendoti anticipare i risparmi ottenuti e gli utili provenienti dalla produzione diretta di elettricita'. Oggi possiamo non limitarci a dirlo, il Movimento contiene le professionalita' e l’esperienza per trasformare questa possibilita' in un’azione politica diretta. In campagne di riconversione dell’economia dei Comuni. Far vivere la nostra propaganda politica sulle esperienze. Quando avremo realizzato simili interventi in 10 Comuni avremo dimostrato di avere un progetto vero per la rinascita economica, ecologica e culturale dell’Italia. Non chiacchiere. Il fatto di trovarmi per la prima volta di fronte a un’organizzazione politica che si muove su questa linea di pensiero mi ha entusiasmato. E credo che sia importante in questo momento aprire una discussione su questi temi. Ben sapendo che non sara' facile, non sara' comodo ma potrebbe essere un’esperienza straordinaria di cambiamento. Vogliamo farlo? Possiamo farlo? Come? abbiamo molto parlato in questi giorni ed il sogno europe ecologique da costruire qui in italia è una sfida che ci piacerebbe vincere. un primo incontro c'è stato ad alcatraz da jacopo a metà ottobre ed hanno iniziato ad aderire tutta una serie di associazione e realtà che lavorano quotidianamente nella solidarietà, nella filiera corta, nelle energie rinnovabili. per ora hanno aderito al progetto Lifegate Planet Associazione Alcatraz El Tamiso Brio Ecor NaturaSì Cooperativa Immigrazionisti Associazione Mairi e Soliles Unaretedamore Coscienza in Rete Associazione Impronta Leggera e noi che facciamo? sì lo so, c'è il movimento a 5 stelle e le regionali, ma una cosa non esclude l'altra... ANZI l'amplifica enormemente! beppe e jacopo hanno parlato di questa cosa più volte e jacopo si è messo in contatto con i ragazzi di campania ed emilia che stanno lavorando al progetto liste civiche regionali. penso sia in contatto anche con voi. noi nel lazio stiamo anche lavorando con i ragazzi di PBC... ma voi non li sentite i passi di una MOLTITUDINE INARRESTABILE che inizia a camminare insieme verso la stessa direzione????? vogliamo fare rete con chi abbiamo vicino ogni giorno: chi fa la raccolta differenziata perchè vuole rifiuti zero, chi compra dalla filiera corta ed in modo critico, chi ha un conto in banca etica, chi si fa da solo la sua energia rinnovabile, chi vuole che l'acqua rimanga pubblica, chi coltiva l'orto di quartiere...? perchè dall'incontro di cue persone che quotidiamente tentano di migliorare il mondo si crea un legame saldo ed insieme siamo una moltitudine inarrestabile!
 
Di Sara G (del 01/09/2011 @ 15:48:07 in Associazioni, linkato 1599 volte)
Hola a todos queridos hermanos! Vi sollecito all'attenzione questo scambio giovanile che si terrà a fine settembre sul tema dell'immigrazione e della interculturalità. Mi sembra una interessante opportunità per conoscere nuove persone e il loro mondo e idee, il tutto non lontano da casa e a costi modesti (conoscendo la Comunità Papa Giò..) Avete ancora un po di tempo per iscrivervi! http://www.odcpace.org/index.php?option=com_content&task=view&id=478&Itemid=302 Ciao piaschesi!
 
Di Dulce (del 09/04/2008 @ 13:49:38 in Eventi, linkato 2688 volte)

Decrescita felice

Liberamente estratto dalla serata di giovedì 3 aprile a Saluzzo.

Di questi tempi tutti parlano di risparmio energetico, di raccolta differenziata,di case ecologiche,biocarburanti… questo è il segno che si sa qual è il problema e che la terra sta soffrendo e noi siamo sopra e in gioco c’è il futuro della nostra discendenza.

La verità e che da secoli che sappiamo che è così pero non facciamo nulla perché ogni uno e rimasto intrappolato nel modo di vivere del capitalismo- consumismo pensando che non tocca a noi prender la decisione di fare qualcosa.Pallante fondatore del movimento, come tanti altri pensatori posono commuoverci ma il giorno dopo continuare a lasciarsi trascinare dalla corrente .

E ora di trasformare il PIL in benessere Interno Lordo propone Pallante

Cosa vuol dire lui spiega che comperare provoca il aumento del pil  a tal punto che noi stessi siamo una merce .

Come diceva Robert Kennedy, 18 marzo 1968, Università del Kansas:
"Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL).
Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.
Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.
Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani"

E allora depiliamoci con le 8 R

Rivalutare. Rivedere i valori in cui crediamo e in base ai quali organizziamo la nostra vita, cambiando quelli che devono esser cambiati. L’altruismo dovrà prevalere sull’egoismo, la cooperazione sulla concorrenza, il piacere del tempo libero sull’ossessione del lavoro, la cura della vita sociale sul consumo illimitato, il locale sul globale, il bello sull’efficiente, il ragionevole sul razionale. Questa rivalutazione deve poter superare l’immaginario in cui viviamo, i cui valori sono sistemici, sono cioè suscitati e stimolati dal sistema, che a loro volta contribuiscono a rafforzare.

 

Ricontestualizzare. Modificare il contesto concettuale ed emozionale di una situazione, o il punto di vista secondo cui essa è vissuta, così da mutarne completamente il senso. Questo cambiamento si impone, ad esempio, per i concetti di ricchezza e di povertà e ancor più urgentemente per scarsità e abbondanza, la “diabolica coppia” fondatrice dell’immaginario economico. L’economia attuale, infatti, trasforma l’abbondanza naturale in scarsità, creando artificialmente mancanza e bisogno, attraverso l’appropriazione della natura e la sua mercificazione.

Ristrutturare. Adattare in funzione del cambiamento dei valori le strutture economico-produttive, i modelli di consumo, i rapporti sociali, gli stili di vita, così da orientarli verso una società di decrescita. Quanto più questa ristrutturazione sarà radicale, tanto più il carattere sistemico dei valori dominanti verrà sradicato.

Rilocalizzare. Consumare essenzialmente prodotti locali, prodotti da aziende sostenute dall’economia locale. Di conseguenza, ogni decisione di natura economica va presa su scala locale, per bisogni locali. Inoltre, se le idee devono ignorare le frontiere, i movimenti di merci e capitali devono invece essere ridotti al minimo, evitando i costi legati ai trasporti (infrastrutture, ma anche inquinamento, effetto serra e cambiamento climatico).

Ridistribuire. Garantire a tutti gli abitanti del pianeta l’accesso alle risorse naturali e ad un’equa distribuzione della ricchezza, assicurando un lavoro soddisfacente e condizioni di vita dignitose per tutti. Predare meno piuttosto che “dare di più”.

Ridurre. Sia l’impatto sulla biosfera dei nostri modi di produrre e consumare che gli orari di lavoro. Il consumo di risorse va ridotto sino a tornare ad un’impronta ecologica pari ad un pianeta. La potenza energetica necessaria ad un tenore di vita decoroso (riscaldamento, igiene personale, illuminazione, trasporti, produzione dei beni materiali fondamentali) equivale circa a quella richiesta da un piccolo radiatore acceso di continuo (1 kw). Oggi il Nord America consuma dodici volte tanto, l’Europa occidentale cinque, mentre un terzo dell’umanità resta ben sotto questa soglia. Questo consumo eccessivo va ridotto per assicurare a tutti condizioni di vita eque e dignitose.

Riutilizzare. Riparare le apparecchiature e i beni d’uso anziché gettarli in una discarica, superando così l’ossessione, funzionale alla società dei consumi, dell’obsolescenza degli oggetti e la continua “tensione al nuovo”.

Riciclare. Recuperare tutti gli scarti non decomponibili derivanti dalle nostre attività.   

NON  E UNA COSA FACILE!!!

Pallante dava alcun  esempi….

 

 

 

 

 

AUTO PRODURE A CASA TUTTO QUELLO QUE SI PUO’ REIMPARARE A FARE COSE DI PRIMA NECESSITA’ COME IL PANE YOGURT VINO BURRO FORMAGGI ETC  al posto di comperare e far muovere trasporti ed usare risorse non recuperabili.

Per esempio sua nonna che andava alla fontana a prendere l’acqua nel tragitto parlava con delle altre persone, faceva moto, prendeva dell’ acqua buona senza spendere.

Oggi noi possiamo seguire questa strada e non contribuire all’inquinamento con le bottiglie. 

Fare le cose per amore e non per denaro.

Gli anziani stanno meglio con i familiari che con persone pagate e a loro estranee.

I bambini necessitano più dell’ insostituibile amore materno che del asilo nido.

Il dono è una virtù da recuperare.

E’  necessario fare una riorganizzazione delle priorità nella nostra vita.

Ritrovarci sinceramente .

Dulce.

PD: alcuni link

 

http://www.decrescitafelice.it/   sito ufficiale del movimento

http://www.rtsi.ch/trasm/micromacro/welcome.cfm?idg=0&ids=0&idc=10305   un bel video che sembra il riassunto della serata di Saluzzo

 

www.depiliamoci.it  Website degli autori Roberto Lorusso e Nello De Padova  che sono impegnati in una articolata serie di incontri volti a diffondere la Cultura del Bil.

 
Di Pitta (del 27/06/2009 @ 12:03:10 in Politica, linkato 2089 volte)

Buongiono a tutti,

martedì ha avuto sviluppo il primo consiglio ed è stato decretato quanto segue:

  • costituzione del consiglio e della giunta comunale.
  • formazione della commissione elettorale.
  • approvazione della linea programmatica.

Il Sindaco ha aperto la seduta con un discorso, a mio parere, giusto è intelligente. Lo riporto così anche voi potrete giudicarlo:

"Buonasera,

 

Siamo qui riuniti per la prima convocazione del Consiglio Comunale.

Le elezioni hanno avuto luogo dopo una campagna elettorale vivace e combattuta, ma corretta.

Ringrazio i miei elettori e prometto un’amministrazione imparziale per tutti.

Affermo, senza retorica, che sarò il Sindaco, in uguale misura, di tutta la Cittadinanza.

 

Nell’impegno di Sindaco, sarò affiancato e sostenuto dall’aiuto collegiale del mio gruppo formato da amministratori valenti, capaci, disponibili e volenterosi.

Nel contempo, conoscendo i consiglieri del gruppo di minoranza, desidero sperare che la loro opposizione, necessaria per il controllo della buona gestione della amministrazione pubblica, sia costruttiva e portatrice di idee e progettualità.

Sarà sempre presa in attenta considerazione.

 

Ritengo che i principi che ci hanno resi diversi nella formazione delle liste non siano stati antagonismi tra i candidati, ma la sana competizione di programmi differenti.

 

Gli elettori hanno evidentemente preferito il nostro programma, ma esprimo nuovamente la mia stima personale ai consiglieri tutti quanti, auspicando una fattiva collaborazione per il bene dell’intera popolazione."

Per ulteriori informazioni potete scaricarvi (.pdf)  i verbali in versone integrale pubblicati sul sito del comune.

P.s. Questo articolo verrà redatto sempre dopo la pubblicazione sull'albo pretorio del verbale ufficiale pertanto dovrete sempre pazientare almeno 4 o 5 giorni prima di leggerlo e trarre informazione. Grazie.

 

 
Di Anna76 (del 19/12/2007 @ 10:13:01 in generale, linkato 3129 volte)

Lunedì sera ho accolto l'invito di Diego e sono andata al Consiglio Comunale. Durante la serata è emersa la proposta da parte di un consigliere di illuminare di meno il Comune di Piasco per un risparmio energetico, poichè sembra che in alcuni posti il paese sia esageratamente illuminato.

Se da una parte sono d'accordo di non illuminare certe parti come uno stadio (vedi provinciale dal fondo Piasco a Rio torto, dove secondo me sarebbero sufficienti la metà dei lampioni accesi X - |), dall'altra mi spaventa un po' l'idea di avere un paese un po' più buio. Solo sabato, in Via Mario Del Pozzo c'è stato un furto in casa tra le 16.30 e le 18.00, quando già iniziava ad essere buio, e nessuno si è accorto di nulla (dire che sono entrati da un balcone : - o).

Come fare per continuare ad avere il paese illuminato in maniera "giusta" (nè troppo, nè troppo poco) e dare però un contributo anche noi - come piccolo paese - in tema di risparmio energetico? L'idea di installare pannelli fotovoltaici sopra i singoli lampioni è ovviamente troppo costosa in termini di costo/benefici. Perchè non approfittare del blog per mettere in rete le idee dei piaschesi in merito a questo problema?

Io butto lì le mie:

1) il Comune potrebbe acquistare un terreno in collina, e installare un grande impianto fotovoltaico di quelli a girasole, che costano di più ma rendono anche decisamente di più (magari usufruendo di alcuni incentivi fiscali) Non è escluso che si possa arrivare a coprire il fabbisogno di tutto il paese, non solo degli impianti pubblici : - P . Ma io sono solo una ragioniera e qui devono farsi avanti i competenti in materia. : - D

2) Visto che Piasco è esposto a correnti di valle (sia estate che inverno), perchè non installare due o tre pale eoliche al fondo di S. Antonio, dove la corrente tira di più? Anche in questo caso potrebbero coprire il fabbisogno di tutti i Piaschesi. : - P

So che sembrano idee un po' strambalate, forse molto costose, ma se pensiamo a quanto paghiamo di bolletta ogni bimestre (media di 70 euro a famiglia, le più risparmiose) e che il costo aumenterà sempre di più, perchè non discuterne almeno?

Dai piaschesi, mettiamo in moto le rotelle e facciamoci venire un'idea, o semplicemente DITE LA VOSTRA!!!! : - D

 
Di beppe.olivero (del 14/05/2011 @ 09:34:04 in Urbanistica, linkato 2421 volte)
Sulla Variante Strutturale al Piano Regolatore, che la nostra amministrazione comunale sta discutendo ed approvando in queste settimane, il Gruppo Vas ha espresso (e scritto) la sua posizione “neutra” di cittadini piaschesi che si propongono di tutelare gli interessi di tutta la collettività. Lungi dall'essere una posizione definitiva e “chiusa” a nuove idee e proposte, il gruppo vuole sperimentare sul nostro blog un po' di democrazia partecipativa “dal basso” invitando tutti i piaschesi ad esprimere spontaneamente ed in forma palese (quindi non saranno presi in considerazione gli interventi anonimi) la propria opinione in proposito. Stiamo valutando anche la possibilità di effettuare un sondaggio serio online riducendo a 4-5 quesiti fondamentali la proposta della Variante che sarà discussa fra qualche settimana nella conferenza dei servizi con tutte le parti in causa. Il Vas ha chiesto di partecipare per contribuire a portare le istanze di tutta la popolazione. Pubblichiamo qui di seguito copia delle osservazioni e proposte inviate dal Vas all'amministrazione comunale e, per chi se lo fosse perso, l'articolo pubblicato sul Corriere con l'intervista al portavoce del gruppo Giampiero Mattio. Leggete, commentate e passate parola, quindi, in particolare giovani e famiglie giovani direttamente interessate dallo sviluppo futuro di Piasco.


All’attenzione del signor Sindaco del comune di Piasco Roberto Ponte a seguito del Consiglio comunale tenutosi mercoledì 30 marzo 2011 in cui è stata approvata la “Variante strutturale al piano regolatore – Documento programmatico art.31 TER L.R. 56/77 e art. 2 L.R. 1/2007 e documento tecnico di verifica V.A.S., desideriamo esprimere nuovamente il nostro punto di vista sugli interventi riguardanti: - la nuova piazza Biandrate ed il nuovo insediamento da 8000mc posto sull’attuale proprietà Isaia a pochi metri dalla proprietà della Casa di riposo; - destinazione d’uso/vendita delle attuali scuole medie e del relativo campo da calcio e la nuova area servizi da destinarsi sui terreni che fiancheggiano la strada provinciale nel tratto che va dalla rotonda per Costigliole fino al semaforo nelle vicinanze delle scuole elementari attualmente ad uso agricolo; Riflessioni: in merito alla nuova piazza Biandrate e al nuovo insediamento adiacente il VAS intende rimarcare il consenso a lavori che permettono di migliorare la vivibilità del nostro comune utilizzando spazi peraltro già urbanizzati (area Isaia), ci chiediamo se questo nuovo insediamento edilizio potrebbe essere sostituito da un’area verde adiacente alla piazza considerando che attualmente nel nostro comune sono già approvati almeno un centinaio di nuovi alloggi che non corrispondono alla crescita demografica del paese (vedi relazione arch. Rudella). In particolare per quanto concerne questo nuovo cantiere riteniamo sia opportuno pensare però all’avvenire garantendo più spazio possibile alla struttura della Casa di riposo in vista di futuri anche se attualmente impensabili nuovi ampliamenti. Area di servizi: considerato che già oggi abbiamo in centro un campetto che i nostri ragazzi possono usare liberamente e gratuitamente al pomeriggio, le chiediamo se un nuovo campo (qualora questo venisse smantellato)sarà un servizio per tutta la gioventù di Piasco o se sarà un’area riservata esclusivamente alle società calcistiche in quanto impianto sportivo da doversi mantenere in perfetta efficienza. Siamo del parere che si debba riflettere insieme se ne vale veramente la pena privare di un bene storico l’intera popolazione per favorirne una minima parte; resta certo il fatto che se il terreno dell’attuale scuola media con annesso campetto verrà venduto, si potrebbe valutare la possibilità di scambiare scuola e campo con l’ultimo lotto da costruire di via Mario del Pozzo confinante con il viale al fine di ricavarci un parco cittadino . Vantaggi che deriverebbero dall’usufruire dell’attuale area COESP: - si creerebbe un “polmone verde” in una zona fortemente urbanizzata migliorandone la qualità estetica; - facile accesso alla popolazione vista la centralità del sito (non si attraverserebbe la provinciale); - vicinanza con il polo scolastico /palestra; - si creerebbe uno spazio di cui gli alunni delle scuole (in primis le medie) potrebbero usufruire. Per quanto riguarda il nuovo campo da calcio riteniamo sensato che questo sia collocato nelle vicinanze del polo scolastico/sportivo quindi condividiamo la scelta di vincolare il terreno che fiancheggia la strada provinciale ad area servizi, siamo però convinti che vada posta sotto vincolo l’intera area di circa 40000mq (prima proposta) in quanto questo è l’unico strumento per salvarla dalla cementificazione futura che, come spiegato durante il Consiglio comunale dall’arch. Rudella proseguirà allineandosi al perimetro dell’attuale terreno vincolato. Siamo certi che quest’area dalle pregiate caratteristiche agricole vada tutelata con un vincolo che ne mantenga tale vocazione. Infine per quanto concerne la necessità di una sala festeggiamenti proponiamo di ricercare la soluzione fra i vari locali di cui il Comune dispone evitando di consumare nuovo territorio e risparmiando spese di realizzazione e gestione. In questo senso possono essere utili anche le esperienze e le scelte di buon senso adottate in Comuni vicini a noi (Busca ,Roccabruna). In conclusione , il VAS Circolo di Piasco ritiene prioritario che al più presto vengano definiti i limiti entro cui contenere il consumo di territorio fertile del nostro Comune anche per salvaguardare alle generazioni future un’area prossima al polo scolastico-sportivo da destinarsi alla creazione di un grande parco cittadino. L’idea che la crisi economica fermerà la corsa alla cementificazione, riteniamo non sia una garanzia sufficiente a tutelare il territorio di Piasco che non è illimitato, anzi, ben delimitato dalla morfologia del fondovalle. Se non modifichiamo l’attuale concezione di sviluppo, cosa lasceremo ai nostri figli e nipoti? Distinti saluti. Piasco, 7 maggio 2011 IL PRESIDENTE

http://blog.piasco.net/public/dblog/articolo%20variante0001.pdf
 
Di Dulce (del 23/08/2010 @ 01:14:14 in Eventi, linkato 1756 volte)

La discriminazione razziale e la pena di morte sono temi tristemente attuali e anche se qui in provincia  quasi facciamo finta che BARTOLOMEO VANZETTI (Villafalletto, 11 giugno 1888 – Charlestown, 23 agosto 1927) non era cuneese.

Il 23 agosto di ogni anno si celebra in molte parti del mondo ed in Italia il SACCO E VANZETTI MEMORIAL DAY  fin dal 1977 quando  il governatore del Massachusetts, Michael s. Dukakis istituendolo scrisse che

“il processo e l’esecuzione di Sacco e Vanzetti devono ricordarci sempre che tutti i cittadini dovrebbero stare in guardia contro i propri pregiudizi, l’intolleranza verso le idee non ortodosse, con l’impegno di difendere sempre i diritti delle persone che consideriamo straniere per il rispetto dell’uomo e della verità”.

Chi erano Sacco e Vanzetti? 

"Sono così convinto di essere nel giusto, che se voi aveste il potere di ammazzarmi due volte ed io per due volte potessi rinascere, rivivrei per fare esattamente le cose che ho fatto."  

Bartolomeo Vanzetti (orgogliosamente italiano)

 

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