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Di dottore (del 08/06/2009 @ 23:58:58 in Politica, linkato 4643 volte)

Provincia di CUNEO
Comune di PIASCO

Comune inferiore a 15.000 abitanti



Elettori 2.382  
Votanti 1.889 79,30 %


Schede bianche 46 2,43 %
Schede nulle 46 2,43 %
Schede contestate e non assegnate - -


Sezioni scrutinate 3 su 3

Candidati sindaco e liste Voti  %  Seggi
 
PONTE ROBERTO eletto  1.061 59,04  
  LISTA CIVICA - PER UN PAESE MIGLIORE LISTA CIVICA - PER UN PAESE MIGLIORE       8

ARTUSIO GIUSEPPE
PITTAVINO LUCA CHIAFFREDO
KADLECOVA IVETA IN ANGHILANTE
BARBERO FULVIO
CORRADO LUCA COSTANZO
RINAUDO FRANCESCO
GIRAUDO LUCA
RINAUDO LAURA
esclusi:
RICHARD MATTEO
GARNERO PIERPAOLO
CAPORGNO PATRIZIA PAOLA MARGHERITA
MANA ADELE
  84
80
61
52
50
48
44
38

32
24
16
8
 

BERGIOTTI MAURO   736 40,95  
  LISTA CIVICA - UNITI PER IL PROGRESSO LISTA CIVICA - UNITI PER IL PROGRESSO       4

BARBERIS RICCARDO
FINA LUIGI
MARINO FRANCESCO
esclusi:
DALMASSO STEFANIA
BARRA RINALDO
DALMASSO ENRICO
GARNERO DANIELA
MARGARIA MARCO
REYNAUDO ENRICO
BARBERO SILVANO
RIVOIRA FRANCO
DALMASSO GIANPIERO
163
71
31

30
22
20
19
18
17
17
16
13
 
 
Totale       1.797   12
 
Di dottore (del 08/06/2009 @ 23:58:00 in Politica, linkato 2359 volte)

Provincia di CUNEO



Elettori 480.644  
Votanti 358.697 74,62 %


Schede bianche 16.008 4,46 %
Schede nulle 11.306 3,15 %
Schede contestate e non assegnate 11 0,00 %


Sezioni scrutinate Presidente 695 su 695
Consiglio provinciale 695 su 695

Candidati presidente e gruppi Voti  %  Seggi
 
GANCIA GIANNA eletto  179.172 54,06  
  IL POPOLO DELLA LIBERTA' IL POPOLO DELLA LIBERTA'   70.286 23,26 8
  LEGA NORD LEGA NORD   67.876 22,46 8
  LISTA LOCALE - LISTA COSTA LIBERALI PER LA GRANDA LISTA LOCALE - LISTA COSTA LIBERALI PER LA GRANDA   16.115 5,33 2
  LISTA LOCALE - IL POPOLO DEL FUTURO LISTA LOCALE - IL POPOLO DEL FUTURO   5.458 1,80 -
  LISTA LOCALE - DONNE PER LA GRANDA LISTA LOCALE - DONNE PER LA GRANDA   4.808 1,59 -
  DEMOCRAZIA CRISTIANA - LIBERTA' - DC DEMOCRAZIA criSTIANA - LIBERTA' - DC   1.869 0,61 -
  MOVIMENTO PER L'ITALIA MOVIMENTO PER L'ITALIA   1.754 0,58 -
    Totale   168.166 55,66 18
 
TARICCO GIACOMINO DETTO MINO   100.658 30,37  
  PARTITO DEMOCRATICO PARTITO DEMOCRATICO   57.252 18,94 6
  LISTA LOCALE - PROGETTO CUNEO TARICCO PRESIDENTE LISTA LOCALE - PROGETTO CUNEO TARICCO PRESIDENTE   13.101 4,33 1
  LISTA LOCALE - CUNEO PROVINCIA GRANDE TARICCO PRESIDENTE LISTA LOCALE - CUNEO PROVINCIA GRANDE TARICCO PRESIDENTE   8.491 2,81 1
  MODERATI MODERATI   5.190 1,71 -
  SINISTRA - PER LA PROVINCIA DI CUNEO SINISTRA - PER LA PROVINCIA DI CUNEO   4.569 1,51 -
  PARTITO SOCIALISTA E LIBERALE PARTITO SOCIALISTA E LIBERALE   434 0,14 -
    Totale   89.037 29,46 8
 
DELFINO TERESIO   25.062 7,56  
  UNIONE DI CENTRO UNIONE DI CENTRO   18.678 6,18 1
  LISTA LOCALE - INDIPENDENTI PER LA GRANDA LISTA LOCALE - INDIPENDENTI PER LA GRANDA   2.918 0,96 -
    Totale   21.596 7,14 1
 
PONSO TULLIO   13.775 4,15  
  DI PIETRO ITALIA DEI VALORI DI PIETRO ITALIA DEI VALORI   12.314 4,07 -
 
DI GIAMBATTISTA IVANO   6.011 1,81  
  RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI   5.322 1,76 -
 
CHIARENZA PAOLO   3.494 1,05  
  LA DESTRA LA DESTRA   2.963 0,98 -
 
CARPANI MARCO   1.662 0,50  
  PARTITO SOCIALISTA PARTITO SOCIALISTA   1.382 0,45 -
 
CURETTI LUCIANO   1.538 0,46  
  PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI   1.349 0,44 -
 
Totale voti ai candidati presidente 331.372    
Totale ai gruppi 302.129   27
 
Di Mirko Sil (del 09/01/2013 @ 23:52:51 in Solidarietà, linkato 2540 volte)
A.D.A.S. associazione donatori autonomi del sangue Di Saluzzo e sue Valli Gruppo di Piasco Piasco 13/01/2013 Cari amici donatori, siamo alla prima donazione…. dopo un buon anno come donazioni fatte nel 2012 … ripartiamo con grinta.. e generosità fitwalking a Saluzzo • Domenica 20 gennaio ci sarà la 10° camminata di fitwalking a Saluzzo. La camminata è aperta a tutti ,l’iscrizione e di € 5 devoluti per un progetto di solidarietà.il progetto e di aiutare la cooperativa il casolare nella loro attività di aiuto dei soggetti emarginati dalla società moderna vengono inseriti nel mondo del lavoro grazie al non indifferente sforzo dei nostri soci lavoratori e di tutti i soci volontari che partecipano alle numerose attività di sostegno. • come già gli anni scorsi (la quota per tutti i donatori verrà pagata dall’ associazione ADAS). La partenza (prevista per le ore 10,15) e l’arrivo si terranno a Saluzzo in Piazza Cavour. E’ possibile iscriversi sino a giovedì 10 gennaio 2013 . Iscrizioni al sottoscritto …… PORTATE UN NUOVO DONATORE SARA’ COME DONARE DUE VOLTE DONAZIONE Domenica 27 gennaio 2013 p.s. nel 2013 vorrei diminuire il cartaceo e mandare gli avvisi tramite sms dal mio pc al vostro cellulare quindi gradirei che mi inviaste il vostro… al mio indirizzo di posta o al mio cellulare con nome e cognome.. naturalmente nel rispetto della privacy .. il mio cell : 3478276568 Saluti……… ILCAPOGRUPPO (Silvestro Mirko)
 
Di Polin (del 29/10/2009 @ 23:44:06 in NO alla centrale, linkato 2723 volte)

Le ragioni del Comitato Valle Sostenibile e le 1200 firme sin’ora raccolte saranno consegnate alla Presidente della Provincia di Cuneo, Martedì 3 novembre 2009 alle ore 14.30.   

Partenza da Piazza Biandrate alle ore 13.30  

 

L’APPUNTAMENTO IN PRECEDENZA ERA ALLE ORE 17.00, MA E’ STATO ANTICIPATO PER IMPEGNI DELLA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

 

 

 

 
Se vuoi dire NO:
- alla guerra convenzionale e preventiva come strumento di risoluzione dei conflitti tra i popoli (art. 11 della Costituzione Italiana);
- allo scambio guerra / lavoro / occupazione / risorse;
- alla ricerca, alla produzione, al commercio e all’accumulo di armi;
- all’aumento costante delle spese militari e dei bilanci militari, che hanno raggiunto 1.250 miliardi di dollari nel mondo e che in Italia sono in continua crescita;
- al modello di difesa armato che paga militari professionisti, veri e propri mercenari della guerra da impiegare al di fuori dei confini nazionali nelle cosiddette “missioni militari di pace” il cui vero obiettivo è tutelare e rafforzare gli interessi economici dominanti;
- allo scandaloso divario tra Nord e Sud del mondo, che il Nord continua ad alimentare con la sua supremazia culturale, scientifica ed economica e con lo strapotere militare; non lavorando per gli impegni formalmente assunti, tra i quali gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio sottoscritti nel 2000 da tutti i 189 membri ONU (eliminare la povertà, la fame e la disparità tra i sessi, combattere il degrado ambientale, assicurare a tutti l’accesso all’educazione, alle cure sanitarie e all’acqua entro il 2015).

Se vuoi dire SI’:
- al cambiamento del sistema di difesa offensivo attuale in un modello difensivo non armato e nonviolento;
- ad una riduzione progressiva delle spese militari;
- all’approvazione di una legge per l’opzione fiscale con la possibilità di finanziare la pace anziché la guerra;
- ad una Difesa Popolare Nonviolenta.

Scegli la Difesa Popolare Nonviolenta (DPN) che:
- difende le relazioni umane presenti su un territorio;
- mantiene i diritti umani, sociali ed economici per tutta la popolazione;
- organizza un sistema istituzionale per fare tutto ciò con la nonviolenza.

La DPN ha acquisito le basi giuridiche per la creazione di istituzioni, modelli ed esperienze alternative alla difesa militare.
Esiste in materia un’ampia letteratura internazionale con studi e ricerche di alto valore giuridico.
La DPN cresce e si sperimenta nelle pratiche di lotte territoriali che possono rappresentare esperienze di difesa popolare di base.
La sperimentazione attuale può portare con azioni civili non armate e nonviolente alla nascita dei Corpi Civili di Pace.
Alcuni esempi si possono ritrovare nelle PBI (Peace Brigades International), i Volontari di Pace in Medio Oriente, i Caschi Bianchi, i Berretti Bianchi e le forme di cooperazione decentrata su progetti di difesa dei diritti umani.
Storicamente la DPN ha sperimentazioni autorevoli come quelle di Gandhi in India, dei numerosi casi di resistenza nonviolenta contro l’occupazione nazifascista, delle lotte contro la repressione nei paesi del blocco sovietico senza ricorrere alle armi, dei movimenti di opposizione agli euromissili, delle lotte contro le servitù e le basi militari (alcuni esempi: Larzac in Francia, La Maddalena in Sardegna, le Murge in Puglia).

Aderisci alla campagna 2010 di obiezione di coscienza alle spese militari

Può dichiararsi Obiettore/Obiettrice qualsiasi persona maggiorenne, anche senza reddito, che vuole aderire per proprie convinzioni ad una riduzione delle spese militari in Italia ed impegnarsi per la costruzione di un modello di difesa nonviolento e non armato.

Per saperne di più e scaricare il modulo di adesione visita il sito:
www.osmdpn.it
 
Di Geo (del 11/06/2009 @ 23:33:52 in generale, linkato 2924 volte)


Questi sono i titoli dei giornali e dei telegiornali di questi giorni: Gheddaffi arriva a Roma..Roma blindata per l'arrivo dal Colonnello..Gheddaffi a Roma firmati 4 accordi..Gheddaffi appuntamento con mille donne..Gheddaffi viene da amico..etc.
Le televisione e i giornali non parlano del perchè delle così tante polemiche attorno a questa visita, vengono solo accennati velocemente e poi si passa alla notizia vera e propria: il numero di amazzoni accompagnatrici o di cibo mangiato a colazione e a pranzo...
Le proteste derivano dalla vera e propria dittatura del colonnello, aiutata economicamente di nostri governi.

Vorrei riuscire a mettere insieme alcune notizie raccolte in rete e cercare di far capire che forse un accoglienza simile se la meriterebbero i migranti che in Libia arrivano e per loro sfortuna vengono arrestati e letteralmente deportati nei carceri del colonnello con mezzi e attrezzature finanziate dal dal nostro Governo dalla nostra civilissima U.E.

L'italia infatti inviò alla Libia 100 gommoni, 6 fuoristrada, 3 pullman, varie attrezzature da campo e 1000 sacchi per cadaveri nel 2003 in seguito ad un accordo segreto stipulato tra il leader Libico e il nostro premier per fermare e arginare l'immigrazione.
 Da allora (o anche prima) centinaia addirittura migliaia di rifugiati ogni anno vengno arrestati dalla polizia libica e detenuti in carceri, in attesa del rimpatrio.
Secondo la Commissione Europea, nel 2004 l'Italia finanziò la costruzione di tre campi di detenzione per immigrati in Libia: a Gharyan, Sebha e Kufrah.
Le condizioni dei lager libici non si possono immaginare perchè per fortuna nessuno di noi è mai stato arrestato in quei luoghi, quello che si può fare è solo raccontare le storie e le testimonianze terribili di chi dentro quei carceri è entrato e fortunatamente è riuscito a uscire..si tratta di uomini resi prigionieri per aver commesso il reato di trovare un lavoro, accalcati a centinaia dentro celle troppo piccole per contenerli, senza cibo né acqua, costretti a bere e a volte a mangiare i loro escrementi. "La gente soffre! Il cibo è pessimo, l’acqua è sporca. Ci sono donne malate e altre incinte!". Questa è la frase di Gift (29 anni – Nigeria) urlata dalla prigione di a Zlitan a 2 giornalisti inviati in libia per un reportage.  "Indossa ancora il vestito che aveva quando l'hanno arrestarono tre mesi fa, ormai ridotto a uno straccio sporco e consumato. - raccontano i giornalisti - ha detto che stava passeggiando con il marito. Non avevano documenti...furono portati a Zlitan. Da allora non vede il marito, che nel frattempo è stato rimpatriato. Dice di avere lasciato i due figli a Tripoli. Di loro non ha più notizie. Viveva in Libia da tre anni. Lavorava come parrucchiera e non aveva nessuna intenzione di attraversare il Canale di Sicilia. Come molti degli arrestati, all’Europa non aveva nemmeno pensato".

 A 210 km a est da Tripoli c'è il centro di detenzione, anzi carcere di Misratah nel quale i detenuti sono quasi tutti rifugiati eritrei. Stando al racconto dei due giornalisti al momento del loro passaggio nel carcere c'erano più di 600 persone, comprese 58 donne e neonati. Le dimensioni delle camere/celle erano e purtroppo sono di 4 metri per 5, dentro questi 20 mq. devono starci ammassati in 20. Nessuna finestra, solo di giorno viene concessa un po' di luce in un cortile.
Oltre a queste condizioni di “vita” pessime i prigionieri vengono torturati sia fisicamente che mentalmente. Grazie a una mobilitazione internazionale un paio d'anni fa la Libia ha bloccato i rimpatri degli eritrei iniziando così a concentrarli nel campo Misratah.

Spostandoci sulla carta a 2000 chilometri a sud di Tripoli si arriva in centro al deserto e qui si trova il campo di concentramento Libico peggiore, al confine con il Sudan. I migranti arrestati sulla costa vengono trasportati stipati come bestiame dentro container arrugginiti, che sotto il sole diventavano forni alla volta di un luogo il cui nome fa ancora venire i brividi a chi ci è passato: Kufrah.
Cinque celle in verticale, il cesso in mezzo. Senza acqua, "nemmeno le bestie potrebbero starci" racconta un prigioniero sopravvissuto.
La versione ufficiale delle autorità libiche è che il centro di Kufrah sia chiuso. Ma nei sobborghi di Tripoli non ci crede nessuno. Anche tra gli ultimi eritrei arrivati la storia è sempre la stessa: fermati dalle pattuglie libiche nel deserto, portati al carcere di Kufrah Un “centro di custodia temporaneo”, dove entri senza tribunale e da dove non sai mai quando uscirai. E ne esci, paradosso, se hai la “chance” di essere “comprato” da un contrabbandiere sudanese. Oppure abbandonati in pieno deserto, lungo la frontiera, di nuovo dentro i containers. "Sono stato arrestato sette volte, incarcerato, rivenduto cinque volte" racconta John, uno dei testimoni. E aggiunge, ancora incredulo, "Questo, essere “venduto”, non l’avrei mai immaginato. Perché sono un uomo".
 Si tratta infatti di vero e proprio traffico di esseri umani, un business che fiorisce con 400 dollari a testa per ogni “passaggio”. Kufrah è uno dei campi di detenzione finanziato dall’Italia in Libia.

Gli Stati delegano la responsabilità del controllo in cambio di accordi commerciali (non è indifferente il petrolio libico come moneta di scambio) ai Paesi del Maghreb, che non brillano certo per la difesa dei diritti umani.Tutti i mezzi sono permessi.

Il coordinatore di Frontex (l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne), parla solamente di “flussi” e mai di uomini.
La Frontex ha un budget europeo di 71 milioni di euro per chiudere un occhio sulle violazioni dei diritti dell’uomo in atto in Libia, un Paese che non ha mai firmato le Convenzione internazionale sui profughi, né quella di Ginevra.

Ritorno un attimo sui containers i mezzi di trasporto dei detenuti, ne esistono di 3 tipi (finanziati anch'essi dal governo Italiano e dall' U.E.).piccolo è un pick-up furgonato. Quello medio è l’equivalente di un camioncino. E quello più grande è un vero e proprio container, blu, con tre feritoie per lato, trainato da un auto-rimorchio.

Amnesty International e Human Rights Watch hanno spesso accusato la Libia per il trattamento inumano dei migranti ma al momento nulla sembra voglia essere cambiato.

Se vi capita di trovarvi in giro e vedere scritto su una locandina: questa sera proiezione del film Come un uomo sulla terra, non vi resta che liberarvi la serata e partecipare alla proiezione.

        



ciao a tutti

Geo
 
Di Marta (del 21/05/2008 @ 23:32:49 in generale, linkato 3298 volte)
IDEE STRANE PER L'ESTATE....
Sto leggendo su “Altreconomia ”un articolo riguardante vacanze alternative, ecologiche, culturali, naturali, speriamo economiche etc…mi sembra interessante per cui condivido!

LA’ DOVE IL VENTO FA IL SUO GIRO:
progetto creativo di comunicazione e ricognizione territoriale “l’Occitania a piedi dalle valli occitane del Piemonte alla Valle d’Aran in Catalunya”, dal 30 agosto al 7 novembre 2008. Una marcia di 1300 km anche per promuovere presso l’Unesco la lingua occitana come patrimonio immateriale dell’ umanità.
Chi si vorrà aggregare in qualsiasi punto dell’ itinerario camminerà con una delegazione di 7 persone dell’ associazione promotrice Chambra d’Oc ,accompagnati da enti istituzionali, associazioni e testimonial.
Sul sito www.chambradoc.it/Occitania_a_Pe.page si troveranno a breve tutte le indicazioni sulle modalità per poter aderire al cammino. Tutte le tappe sono descritte su una guida appena pubblicata consultabile anche on line.

UN' ESTATE IN PUNTA DI PIEDI:
un cammino di 20 giorni lungo tutta la costa ligure(ma non si è obbligati a farlo tutto!) è “CamminAmare liguria 2008”. I camminatori partono da Marina di Carrara il 7 luglio e arrivano a Ventimiglia il 25 luglio2008.
Uno degli obiettivi dell’ impresa è sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche ambientali, focalizzandosi sul turismo sostenibile e i suoi vantaggi.
Lungo il percorso saranno organizzate conferenze stampa e proiezioni di foto del cammino.
L’invito è rivolto a tutti in modo da formare una massa critica che dimostri la reale possibilità di un diverso concetto di vacanza.
Al più presto sarà attivo il sito www.camminamare.it per informazioni, dove saranno descritte le singole tappe con cenni storici e gastronomico -culturali, e verranno indicate soluzioni per pernottamenti a basso costo.

UN’ISOLA DA SCOPRIRE TRA LEGALITà E INTERCULTURA: quelli di “viaggi solidali” di Torino pensano che si possa contribuire ad alimentare la cultura dell’ antimafia andando in vacanza.
Infatti questa estate organizzano un tour nella Sicilia occidentale fra legalità e intercultura. Un’ occasione di incontro e scoperta che prevede la visita a varie realtà locali, a gruppi italiani e migranti che agiscono sul territorio.
Il tour è di 5 giorni alla scoperte del centro storico di Palermo, del mercato di Ballarò, della comunità tunisina di Mazara del Vallo, delle cooperative di Libera che lavorano sulle terre confiscate dalla mafia, etc..
Molte altre proposte e informazioni su www.viaggisolidali.it
 
Stream videos at Ustream Mercoledì 14 aprile alle 21.00, nella Sala Meeting della Palestra Comunale di Piasco avrà luogo la riunione mensile del Vas, il gruppo di cittadini piaschesi più attenti alle tematiche ambientali. Gran parte della serata sarà dedicata alla Centrale a Biomasse di Molino Varaita, ragion per cui l'invito a partecipare è esteso anche a tutto il Comitato Valle Sostenibile, nonché a tutti i gruppi, amministratori pubblici e cittadini della nostra vallata e della pianura saluzzese. In primo luogo cercheremo di aggiornarci sull'iter burocratico ed autorizzativo dell'impianto della discordia che, a quanto pare, è ancora lungi dall'esser concluso. Pronti a dar battaglia legale sino all'ultima virgola del procedimento amministrativo della Centrale con il ricorso al Tar, mercoledì sera, ci porteremo un po' avanti con il lavoro andando a conoscere nel dettaglio uno studio effettuato dal Cerigefas (Università di Torino), sull'uso sostenibile delle biomasse nel nostro territorio. Interverrà il dott. Andrea Dematteis di Rore, autore dello studio commissionato dal Comune di Sampeyre, che ci permetterà di approfondire il tema dell'utilizzo delle biomasse legnose vergini per produrre energia. Il nostro intento è cercare di dare un'informazione corretta e completa a tutta la popolazione, per evidenziare, punto per punto, quelle che sono le “contraddizioni” che stanno dietro al Progetto della Benarco e capire se è veramente possibile valorizzare, in modo sensato e sostenibile, il patrimonio boschivo delle nostre montagne. Si perché, contrariamente a quanto sostiene il sindaco di Rossana paragonando chi contesta la Centrale di Rossana a coloro che alla fine dell'ottocento osteggiavano le locomotive a vapore per paura che spaventassero le mucche al pascolo, più ci informiamo e più siamo convinti che la Centrale della Benarco, nella nostra zona, lascerà soltanto le polveri sottili ed un generale peggioramento delle condizioni dell'aria. Carpani, evidentemente, è convinto che la gente, oggi come 150 anni fa, continui ad esser poco informata e si faccia condizionare da vecchi luoghi comuni e da pregiudizi. Per fortuna, invece, c'è ancora chi cerca di distinguere intenti puramente speculativi da progetti veri di valorizzazione di un territorio. Informarsi e farsi un'idea diretta di quanto succede attorno a noi, quindi oggi più che mai, è un dovere oltreché un diritto di ogni cittadino, tanto più se si ricopre qualche carica pubblica. Per questo motivo saremo particolarmente contenti se al nostro incontro vorranno partecipare anche alcuni amministratori dei Comuni della Valle Varaita, Rossana compresa. Per agevolare la partecipazione e la conoscenza del problema stiamo predisponendo la trasmissione in diretta streaming della serata sul nostro blog, con possibilità di collegamento in video conferenza per i gruppi e le associazioni che saranno interessate. Vogliamo fare “rete” nel vero senso del termine, insomma, per continuare ad informare e contribuire al bene della collettività.
 
Di Marta (del 25/03/2008 @ 23:26:49 in generale, linkato 2467 volte)
Visto che il post dell’ 11/12/07( Piasco come ti vorrei…) ha scatenato i lettori del blog che hanno scritto moltissimo,ben 55 commenti (WOW!!!!), ho deciso di fare il punto della situazione.
Quindi riporto in riassunto le verie proposte che sono state fatte per il nostro paesello (che sono parecchie, RiWOW!!)
 
Proposte:
Creare una sezione del blog dove ognuno può scrivere le proposte. Ciò che non è ancora stato fatto a causa dei troppi impegni del nostro mago dei pc, in ogni caso le proposte sono pervenute come commento al post.

• Mettere una buca delle lettere, magari in biblioteca dove si possano imbucare le proposte per chi non usa il pc. • Un bel giardino o parco attorno alle nuove scuole, con panchine e quant'altro in modo che si possa creare un'area di svago e di ritrovo.
• Per le prossime elezioni comunali un incontro-dibattito tra i candidati sindaci, con domande da parte dei cittadini (per comodità di gestione inviate per esempio per mail o messe in un'urna in sala prima dell'inizio).
• Internet point in biblioteca con almeno 3 postazioni, con l’utilizzo di vecchi pc dismessi donati da qualche generoso, e l’utilizzo di Linux come sistema operativo.
• Sviluppare la rete Wireless Wi-fi sistemando diversi router in Piasco, attraverso la quale i cittadini possono collegarsi gratuitamente alla Rete (cittadini, turisti, commercianti, ...) e telefonando quasi gratuitamente tramite Internet. Ciò sarebbe molto costoso per il comune, ma tra Unione Europea, Regione e Banche, i contributi potrebbero essere davvero tanti!
• Un'area sosta camper (anche vicino al cimitero) con possibilità di sosta al massimo per 4-5 giorni consecutivi . • Qualche parcheggio in meno (o almeno auto) e qualche rastrelliera per biciclette, e incentivare l’uso della bicicletta.
• Chiarire quali saranno gli utilizzi della casa sulla piazzetta tra via Assandria e via Mario Del Pozzo.
• Bacheca su cui appendere info utili un po' per tutti (magari in biblioteca). Visto che non c'è un'informagiovani da noi, è necessario che certe informazioni (tipo su: Leonardo, scambi internazionali, opportunità di lavoro qua e all'estero, eurocultura, eurodesk, eures, viaggi a prezzo stracciato...) vengano fatte girare direttamente da noi per chi abbia voglia e tempo di vederle ed interessarsene. Questo sarebbe utile sia per i giovani sia per i ragazzini.
• Celebrare le persone famose nate,vissute o passate a Piasco.
• Fare dei corsi di pc usando software open source.
• Corsi come quello per imparare a usare il pc in riguardo ai più svariati argomenti dal cucito al giardinaggio etc, dove chi sa fare qualcosa lo insegna ad altri in scambio costruttivo di conoscenze.
• Ripristinare il wc pubblico di S. Antonio, sventrare e rifare i gabinetti pubblici di via Cavour, lasciare aperto per il libero utilizzo un wc nella “casa-cosa” della piazzetta tra via Assandria e via M. del Pozzo, e realizzare uno o due wc pubblici nel gabbiotto del peso pubblico in piazza Biandrate. Dotare inoltre tutti i punti di un sistema di lavaggio automatico ed eventuale sistema di sorveglianza esterno per prevenire atti vandalici.
• Viabilità: senso unico in via Umberto , direzione chiesa – campo sportivo.
• Ad ultimo è nato l’interessante dibattito riguardante i fabbricati rurali o finti tali. In riguardo a questo l’unica proposta concreta per dare una svolta alla polemica è stata in riguardo al commento: ”Vorrei che anche gli uffici competenti del Comune di Piasco facessero una SERIA selezione dei "fabbricati rurali" che sono nati con tale dicitura solo per evadere gli oneri di urbanizzazione, l'ICI e le altre tasse statali.” Ed è stata: “A questo punto non sarebbe più semplice e forse anche utile fare una circolare farla firmare a dieci o quindici persone e farla pervenire al Comune con una raccomandata così devono per forza fare un controllo e magari far pagare l'urbanizzazione agli alloggi "abusivi"?”

Per ora è tutto,e non è poco…
Spero che la gente continui a pensare e a condividere le sue idee!!
 
Di Mirko Sil (del 15/12/2009 @ 23:20:14 in Associazioni, linkato 2037 volte)
NUOVA A.D.A.S. –FIDAS- associazione donatori autonomi del sangue Di Saluzzo e sue Valli Gruppo di Piasco Piasco, 14 dicembre 2009 Carissimi amici Donatori, il NATALE si sta avvicinando. Come tutti gli anni colgo l’occasione per ricordarVi l’importanza del dono del sangue e ringraziarVi per le vostre preziose donazioni. Nel 2009 si sono iscritti 16 donatori nuovi e record come donazioni circa 280, veramente un OTTIMO risultato, mio e vostro, quindi un augurio di buona salute per proseguire e incrementare le donazioni…. ma anche i nuovi donatori!! Vi invito, pertanto: MERCOLEDI’ 22 DICEMBRE 2009 alle ore 21 nella Sala Comunale di Piasco per uno scambio di auguri di buon Natale e felice Anno Nuovo. Come di consueto offriremo il panettone natalizio e il calendario 2010 (da tenere in considerazione perché sono evidenziate tutte le date delle donazioni nei Comuni con la Banca del Sangue, i giorni per le donazioni che si effettuano all’ospedale di Saluzzo e di Savigliano e da quest’ anno anche a CUNEO), come semplice segno di riconoscenza. Chi non potesse essere presente, sia così gentile da delegare qualche altro donatore o familiare per il ritiro del pacco natalizio (anche perchè portare il panettone a casa di tutti diventa un servizio un po’ complicato e difficile). Vi ringrazio anticipatamente , e porgo distinti saluti. PER TUTTI... PER EVENTUALI CHIARIMENTI CONTATTATEMI TRANQUILLAMENTE... Il Capogruppo: Mirko Silvestro
 
Di Marta (del 07/01/2008 @ 23:15:58 in generale, linkato 3650 volte)

Giornali e televisioni ci stanno bombardando di notizie sull'emergenza rifiuti in Campania.

Da qui non ci possiamo chiamare fuori con la semplice scusa che sta succedendo a qualche centinaio di km dalle nostre case: siamo direttamente responsabili dell'emergenza e contribuiamo ogni volta che alziamo il coperchio della pattumiera in cucina (quante volte al giorno?).

C'è chi solidarizza con la popolazione in protesta e chi, da lontano, ricorda che da qualche parte tutta sta spazzatura si dovrà pur mettere...il punto sta nel METTERLA AL POSTO GIUSTO!!!E facendolo all'origine, ovvero quando è un oggetto singolo e distinto nella nostra mano, non quando è ormai ammucchiata indistintamente in un sacco nero in mezzo alla strada.

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA è una via per non rendere il nostro pianeta una discarica gigante, per non morire respirando fumi tossici e cancerogeni, per conservare la bellezza della natura (le discariche non sono decisamente estetiche), per lasciare un posto dove vivere alle generazioni future e per la nostra vecchiaia e per non dilapidare le risorse naturali.

Se non vogliamo vedere il nostro paesino ridotto come Napoli differenziamo i nostri rifiuti, ma soprattutto PRODUCIAMONE MENO!

Da qui nascono i quattro grandi pilastri dell'ecologista:

  • Ridurre, ossia badare all'essenziale

  • Recuperare, cioè riutilizzare e riclare tutto ciò che può essere rigenerato

  • Riparare, ossia non gettare gli oggetti al primo danno

  • E su tutto Rispettare!

La raccolta differenziata e il riciclaggio sono un nostro dovere di abitanti del pianeta e un diritto che dobbiamo pretendere dal nostro vicino!

Se non li pratichiamo per spirito ecologista. facciamolo almeno per egoismo (penso che nessuno voglia morire di tumore intossicato da diossina), e per risparmio economico (riduzione delle tasse a partire da quella dei rifiuti).

Sorretta da queste considerazioni, ecco un “bignami” della raccolta differenziata di Piasco e dintorni.

Ricordo che farla male è inutile perché si rischia che venga buttata nell'indifferenziato (e quindi abbiamo perso tempo inutilmente) e si rischiano sanzioni economiche che inizialmente ricadono sui comuni, e poi su noi contribuenti!
Ho notato che molti, anziani ma non solo, non hanno capito come si fa , sia perchè non riescono a leggere le composizioni dei materiali, sia perchè dimenticano dove mettere le cose.

Insomma, fino a pochi anni fa, si buttava tutto nella “drugia” del prato dietro casa o peggio nel canale..

Prendiamo il vizio della raccolta differenziata e diffondiamolo!!
Quindi mettete nell'apposito contenitore:

PLASTICA:

bottiglie dell'acqua e delle bibite

flaconi di detersivi, detergenti, prodotti per la casa

vaschette di plastica per alimenti, vasetti di yogurt , budini e simili

polistirolo

cellofan

borse della spesa

cassette di plastica per ortaggi

NON si devono mettere nella plastica, ma nell'indifferenziato:

piatti, bicchieri e posate di plastica

cartocci del latte e dei succhi (tetrapak)

gommapiuma

giocattoli di plastica

bacinelle e secchielli

appendiabiti

vasi e sottovasi

tubi di gomma per l'irrigazione

nylon per orti e serre.


CARTA :

giornali, libri vecchi, quaderni, fogli, fotocopie

opuscoli e riviste (liberi dall'involucro di nylon...)

scatoloni e scatole di cartone (opportunamente schiacciati)

NON si devono mettere nella carta ma nell'indifferenziato:

cartocci del latte e dei succhi (tetrapak)

carta stagnola, carta carbone, carta oleata (compresi i cartoni della pizza!), carta argentata (quella delle patatine), carta sporca di grasso o vernice.

VETRO:

bottiglie e damigiane (senza paglia)

barattoli

lastre e frammenti di vetro

PS: bottiglie e barattoli vanno sciacquati, bisogna togliere il tappo, e buttarli nell'apposito cassonetto senza la borsa di plastica utilizzata per trasportarli

NON si devono mettere nel vetro ma nell'indifferenziato:

piatti e scodelle di ceramica, pirex

lampadine e tubi al neon

specchi e cristalli

schermi televisivi

Infine ricordo l'esistenza: dell' isola ecologica per i rifiuti ingombranti, e del compostaggio per riciclare l'umido e concimare i fiori!

PS: Ma lo sapete che anche a Piasco c'è una discarica!Si trova a Pilone Rocche. Non so quale genere di rifiuto vi portino. Qualcuno ne sa qualcosa?

 
Di Dulce (del 26/11/2008 @ 23:11:44 in Eventi, linkato 2384 volte)
Cos'è il Buy nothing day
La giornata mondiale del non acquisto. Iniziativa gioiosa e creativa, nata nel 1992 in Nord America allo scopo di provocare e far pensare rispetto al sistema consumista nel quale viviamo.
Il Buy nothing day, esportato dagli Stati Uniti in molti Paesi del mondo grazie ad associazioni di attivisti locali, si celebra a fine novembre, alla vigilia del Thanks-giving day, la "giornata del ringraziamento" che negli Usa corrisponde -dal punto di vista consumistico- al nostro Natale.
Quello che si propone è una moratoria di 24 ore sugli acquisti: non comprare nulla per un giorno. Un gesto importante per sfuggire all'imperativo del consumismo e riappropriarsi di una fetta di tempo trascorsa a fare shopping.
Che cos'è la giornata del non acquisto
Una giornata dedicata a tutto tranne che alle compere, per rendere concreto il dissenso verso il consumismo e la pressione che esso esercita su tutti gli aspetti della nostra vita. 24 ore per buttare fuori dal nostro stile di vita l'immagine della famiglia felice al sapore del "Mulino bianco", le raccolte punti che soddisfano l'immaginario più che i bisogni delle casalinghe, i piccoli mostri dei cartoni animati che ipnotizzano le fantasie dei piccoli e svuotano i portafogli degli adulti. La giornata del non acquisto è un invito alla sobrietà e a ripensare alla solidarietà e alla gratuità quali componenti attive di un'economia sostenibile.
Perché la giornata del non acquisto
Una piccola idea con grandi implicazioni. Vorremmo che ognuno trovasse le sue ragioni per concedersi una giornata di astensione dal consumismo. Il Buy nothing day commemora le vittime delle politiche orientate alla massimizzazione dei consumi: dalle popolazioni del Sud del mondo più deboli di fronte alla globalizzazione dei mercati, all'ambiente deturpato da rifiuti e inquinamento, alla colonizzazione dell'immaginario a opera di pubblicitari che propongono modelli di vita irrealizzabili per la maggior parte della popolazione del mondo. La giornata del non acquisto è un invito a "demarketizzare" la nostra vita.
A chi è rivolto il messaggio
A tutti coloro che condividono l'antipatia per l'invadenza del consumismo. Agli aderenti alle associazioni ambientaliste, terzomondiste, di consumatori, alle Organizzazioni non governative. Ai media. A tutti i comitati che hanno lanciato una campagna di boicottaggio all'acquisto di qualsiasi prodotto o azienda perché la giornata del 29 novembre possa ricordare tutte le malefatte delle multinazionali, spesso passate sotto silenzio.
A casa nostra intanto..
Berlusconi dice che che l'Italia sarà davvero toccata dalla crisi economica soltanto se i consumatori smetteranno diconsumare allo stesso ritmo di sempre e gli fanno eco tutti i principali telegiornali e programmi televisivi.
Intanto vorrei sapere con che soldi, secondo lui, un'Italia sempre più povera dovrebbe continuare a comprare come prima.
I cassaintegrati aumentano ogni giorno e le persone non hanno la certezza del futuro roseo da lui dipinto.
Forse prima di acquistare un auto,un televisore,un telefonino preferiscono comprare il pane quotidiano e tenere qualche risparmio per l’avvenire.
Inoltre continuare a produrre e consumare, consumare e produrre inseguendo il mito della crescita economica infinita ci ha portati ad una crisi finanziaria ed economica che affama i più poveri: non solo i poveri del mondo, ma anche quelli che vivono nei Paesi cosiddetti sviluppati.
Oltre a tutto viviamo in debito ecologico cosumando  tutte le risorse molto più in fretta rispetto al tempo che occorre loro per rigenerarsi.
 
Io ritengo il Buy nothing day un buon motivo di riflessione su quello di cui ho realmente ho bisogno, una sfida alla dipendenza dal consumismo che non dovrebbe essere svolta solo una volta all’anno ma un modo di vivere quotidiano
In questo senso l’autoproduzione mi sta dando molte soddisfazioni.
 
 
Su Agenzia multimediale italiana Berlusconi, la crisi economica e il consumo

Resisteremo almeno per 24 ore?

 
Di Marta (del 18/03/2008 @ 23:09:58 in notizie, linkato 1680 volte)
Lo sapevate che a partire dagli anni '90, 57 guerre si sono combattute sul suolo di 45 paesi?
Se siete interessati potete consultare l'interessante sito (segnalatomi dall'Ufficio Nazionale del Servizio Civile all' estero):

www.conflittidimenticati.it


promosso insieme da Caritas Italiana e da Pax Christi Italia. All'interno sono raccolte informazioni storiche sulle varie situazioni di crisi in corso, approfondimenti sul tema del conflitto e del diritto internazionale, strumenti per la formazione e l'animazione pastorale, nonchè i racconti delle vittime.
Il taglio è volutamente storico, di animazione e di approfondimento, per la cronaca e l'informazione giornaliera ci sono già altri siti.
Io l'ho visitato e nonostante sia un sito "giovane" (è nato solo il 1 gennaio 08) e sia ancora un po' lacunoso e da migliorare, è assolutamente interessante e fonte di informazioni che difficilmente si possono reperire in altro modo.
Inoltre è fatto dalla gente che in situazione di conflitto vive e opera per svariati motivi, e chiunque vi può contribuire con esperienze personali e informazioni.

PER CONOSCERE,PER NON DIMENTICARE, PER USCIRE DAL NOSTRO PICCOLO ANGOLO DI MONDO.
 
Di beppe.olivero (del 25/04/2011 @ 22:53:26 in Politica, linkato 2200 volte)
Oggi, 25 aprile 2011, ho corso il Gp Liberazione classica del ciclismo amatoriale organizzata a Piasco dallo Sc Vigor. Claudio Mattio ha avuto il coraggio di proporre un tracciato inedito, difficile e suggestivo che andava a toccare molti luoghi simbolo della Resistenza partigiana. Confesso che, tra una pedalata e l'altra, ho avuto modo di pensare più volte al sacrificio di tanti nostri antenati coraggiosi e di quanto ci sarebbe bisogno anche oggi di una lotta di Liberazione per ripulire l'Italia dalla feccia politica di destra, sinistra e centro che ci sta portando alla deriva. Questa sera sulla mia bacheca FB ho trovato il testo del discorso di Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano. Credo valga la pena condividerlo con i lettori del nostro blog. E' un'occasione per riflettere e per tentare di svegliarci, prima che sia troppo tardi...... Oggi è il 66° anniversario della Liberazione. Il 25 aprile 1945 l’Italia ritrovava la Libertà e si incamminava verso la democrazia. L’anno dopo, il 2 ...giugno 1946, il popolo Italiano sceglieva la Repubblica. Il 1° gennaio 1948 entrava in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana. I padri costituenti, grazie alle loro teste ed ai loro cuori saldamente ancorati al movimento partigiano di liberazione dal nazifascismo, consegnavano all’Italia e alle generazioni future, quindi a noi tutti, un testo che è molto più di una serie di principi e valori. La Costituzione è l’Italia. La Costituzione siamo noi. La Costituzione è la base su cui poggiano le nostre vite. Padri costituenti. Quante volte sono stati evocati negli ultimi 60 anni. Quante volte sono state proiettate le loro foto in convegni, celebrazioni, manifestazioni. Quante volte i loro pensieri sono stati portati a supporto dei ragionamenti dei politici e dei governanti del nostro paese. Quante volte sono state citate loro dichiarazioni o affermazioni. E quante volte abbiamo letto sui monumenti d’Italia le loro frasi, i loro propositi, i principi e i valori che volevano trasmetterci. Oggi è il 66° anniversario della Liberazione. Non è passato molto tempo. Neanche 2/3 di secolo. Eppure, sembrano lontanissime quelle immagini di volti italiani, che con gioia ed entusiasmo, ma anche con serietà, austerità e senso del dovere, si accingevano a ricostruire il nostro paese. Ci sembrano lontanissimi tutti quegli occhi carichi di ritrovata speranza. Speranza liberata. Liberata dalla rabbia provocata dall’arroganza di un piccolo podestà di paese. Liberata dal terrore incusso dal libero arbitrio di un gerarca nazista. Speranza che tornava ad albergare nei cuori di tanti italiani onesti, che magari pur non essendone consapevoli, si stavano riconnettendo al movimento risorgimentale. Per ricominciare a costruire l’Italia, unita. Per costruire uno Stato nuovo. Uno stato un cui riconoscersi. Uno stato in cui credere. Uno stato di cui fidarsi. Uno Stato che mettesse tutti i cittadini sullo stesso piano. Uno Stato e dei rappresentanti che restituissero agli italiani la fiducia nelle Istituzioni. Noi oggi intitoliamo alla Costituzione della Repubblica Italiana questa Pista Ciclabile. I primi dodici articoli, i principi fondamentali che dovrebbero guidare e orientare come una bussola l’agire politico di tutti i governanti e di tutti i cittadini. Ma oggi, invece, da più parti si levano schiamazzi e brusii che, solo per motivi di bassa e misera lotta di potere, vorrebbero mettere in discussione la Costituzione, addirittura il suo primo articolo, laddove recita che “La sovranità appartiene al popolo”. E allora oggi, qui a Cassinetta di Lugagnano, abbiamo deciso di piantarla per Terra la nostra Costituzione. Affinché siano sempre visibili e ben chiare a tutti quali siano le vere fondamenta su cui si basa la nostra libertà, la nostra democrazia e la nostra civile convivenza. Fondamenta che purtroppo non devono essere note, ed è responsabilità di tutti noi, ai vandali che l’altra sera hanno divelto la stele di piazza 25 aprile sui cui sono incise le bellissime parole di Pier Paolo Pasolini: “Venne il giorno della morte e della libertà, il mondo martoriato si riconobbe nuovo nella luce…” Il 25 aprile 1945, l’Italia si riconobbe nuova nella luce. Ma quella luce oggi, ci fa vedere un’Italia molto diversa da quella che i partigiani sognavano mentre cadevano, mitragliati alle spalle. Oggi, l’Italia non è certo quella che sognavano le donne e gli uomini che dopo la resistenza si rimboccarono le maniche per restituire ai loro figli una speranza di futuro. L’Italia che oggi vediamo tutti i giorni bistrattata da una politica senza etica e senza responsabilità è davvero cosa ben diversa da quella che volevano avviare con questa Costituzione che oggi vogliamo ripiantare per terra, nei nostri cuori e nel nostro agire. Eccola qui, sotto i nostri occhi l’Italia. La vediamo l’Italia di oggi? Ci specchiamo nell’Italia di oggi? Ci riconosciamo nelle parole di chi oggi dovrebbe essere lo Stato? Ci riconosciamo nelle parole di chi dice che i magistrati sono brigatisti? Ci riconosciamo nelle parole di chi non perde occasione per gettare discredito sulle altre alte cariche dello stato soltanto per perseguire o salvaguardare il proprio interesse di parte? Ci riconosciamo nelle battute di cattivo gusto a sfondo sessuale, nelle barzellette con bestemmia, nell’atteggiamento deteriore di chi gioca al tanto peggio tanto meglio? Ci riconosciamo, noi popolo di migranti, nelle parole cariche di odio e di retorica di chi vede negli stranieri il capro espiatorio di tutti i mali? La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Così recita l’articolo 1. Ed a proposito di sovranità, tanto evocata da chi ritiene di non essere giudicabile da un magistrato in quanto eletto dal popolo, è davvero gravissimo ed ai limite dell’eversione quanto è accaduto e sta accadendo in queste ore. Sapete che il 12 e 13 giugno si dovrebbero tenere 4 importanti referendum. Per fermare il ritorno al nucleare, per l’Acqua Pubblica, per abrogare la legge sul legittimo impedimento. Referendum richiesti da quasi un milione e mezzo di elettori italiani. Ebbene, il Governo guidato dall’on. Silvio Berlusconi e sostenuto dal PDL, dalla Lega Nord per l’Indipendenza della Padania e dai Responsabili di tale Scilipoti, probabilmente per paura di una sonora sconfitta su Acqua e Nucleare che trascinerebbe anche l’affermazione del principio dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, il Governo della Repubblica, sta cercando di impedire al popolo di esercitare nelle forme e nei limiti della Costituzione la propria sovranità. Vogliono bloccare i referendum. Ormai non ci si limita alle sole leggi ad personam. Si pensa di poter arrivare all’impedimento dell’esercizio dei diritti democratici. La responsabilità che si stanno assumendo in queste ore è altissima. Perché bloccare l’espressione dei cittadini, facendosi forza di maggioranze parlamentari, non è altro che EVERSIONE. È questo lo Stato? È in questo stato che dovrebbero riconoscersi le giovani generazioni? So che non è molto istituzionale. Me ne rendo conto. Ma voglio prendere a prestito le parole di un urlo di un giovane cantautore, Michele Salvemini, in arte Caparezza. Non siete Stato voi che parlate di libertà come si parla di una notte brava dentro i lupanari. Non siete Stato voi che trascinate la nazione dentro il buio ma vi divertite a fare i luminari. Non siete Stato voi che siete uomini di polso forse perché circondati da una manica di idioti. Non siete Stato voi che sventolate il tricolore come in curva e tanto basta per sentirvi patrioti. Non siete Stato voi che trattate chi vi critica come un randagio a cui tagliare le corde vocali. Non siete Stato voi, servi, che avete noleggiato costumi da sovrani con soldi immeritati, siete voi confratelli di una loggia che poggia sul valore dei privilegiati come voi che i mafiosi li chiamate eroi e che il corrotto lo chiamate pio e ciascuno di voi, implicato in ogni sorta di reato fissa il magistrato e poi giura su Dio: “Non sono stato io”. Un urlo disperato, rassegnato, sofferente. Al quale dobbiamo dare tutti insieme una risposta. Una risposta che pur nascendo dall’indignazione, deve ritrovare quella gioia e quell’entusiasmo di costruire una nuova Italia. Una risposta che faccia emergere in ciascuno di noi, la voglia di muoverci, in fretta! Voglia spinta dal sentimento di dovere che proviamo nei confronti dei nostri figli, e dei figli di chiunque altro in questo paese, Voglia di non lasciare nulla di intentato. Oggi, cari cittadini, è giunto il momento per tutti coloro che amano profondamente l’Italia, di impegnarsi in prima persona per dare una risposta al degrado politico, morale e ambientale ed ai gravi problemi economici e sociali che segnano il nostro tempo. Non servono sindaci, presidenti o assessori. Non servono eroi. Servono i cittadini. Come 70 anni fa. È giunto il momento, per tutti coloro che non vogliono rassegnarsi e che vogliono restituire la dignità perduta al nostro paese, di uscire allo scoperto e sporcarsi le mani per togliere, il fango politico che ricopre il nostro paese. Oggi è giunto il momento per i cittadini che assistono passivamente e sconsolati sul divano, di alzarsi di scatto, spegnere la TV e cercare di ridestare dal torpore mediatico anche i loro vicini. È ora di mettersi in gioco, tutti, ed assumersi ciascuno di noi il proprio pezzetto di nuova responsabilità. In molti stanno abbandonando o vorrebbero abbandonare il nostro paese. Io, come molti altri, non me ne andrò. Non lascio questo Stato a chi lo Stato non è. Perché il tempo che stiamo vivendo non va lasciato scorrere. Perchè non dobbiamo cambiare paese, ma dobbiamo cambiare il paese. E costruire quell’Italia che durante il ventennio fascista e l’occupazione nazista sognavano quei giovani che a vent’anni, abbandonando le loro famiglie senza neanche un saluto alla cara mamma, senza neanche un ultimo bacio alla cara amata, senza neanche una dolce carezza al proprio figlioletto, salivano in montagna in cerca della libertà e della democrazia. Molti di loro non sono mai tornati. Reclusi, umiliati, mutilati, giustiziati, passati per un camino. Molti di loro non hanno avuto l’opportunità di provare a costruire un bel paese. Molti di loro non hanno potuto guardarla la nuova luce e l’anima dell’Italia liberata. Quell’anima splendente che oggi pare proprio smarrita. È davvero giunto il tempo, oggi, che gli italiani onesti e per bene, aiutino questo paese a ritrovarla quest’anima smarrita. Quest’anima smarrita nel buco nero dell’assenza di valori, di etica pubblica e di principi, addormentata davanti ad un reality televisivo, drogata dall’avidità del potere fine a se stesso, rubata alle prossime generazioni, ai nostri figli. Figli che tra qualche anno ci chiederanno conto di cotanto degrado! Figli ai quali dobbiamo restituire un paese migliore di quello che stiamo ricevendo in eredità dalla classe politica che oggi governa questo paese. Una classe politica, e mi assumo la responsabilità di quanto dico, che non ha nessuna idea di futuro collettivo, ma si esercita solamente a mantenere il potere. Allora, alziamoci tutti dai nostri divani, e ricominciamo a camminare verso il paese che sognavano i nostri padri costituenti, i nostri nonni mai tornati, le giovani staffette partigiane, quei piccoli bambini italiani che con un pigiama a righe guardavano il mondo attraverso il filo spinato. Viva la Resistenza, Viva la Democrazia, Viva la Costituzione! Viva Cassinetta di Lugagnano, Viva l’Italia libera. Di: Domenico Finiguerra
 
Di cagio (del 24/10/2007 @ 22:45:07 in generale, linkato 2567 volte)
L'inciviltà ha sempre dato risultati più immediati e facili della cultura, ma col tempo ne è sempre stata sopraffatta; però quando la vedi da vicino ti accorgi che è proprio brutta.
Cosa voglio dire? Per la sagra quest'anno ci siamo impegnati a proporre un evento che valorizzasse i prodotti locali come vorremo venissero intesi: un modo nuovo e sano di consumare. Questa visione che vogliamo dare del nostro territorio, che invita a guardare la provenienza dei prodotti, che assieme alla frutta in vendita associa il nome di un produttore, che sbuccia dal vivo le mele da usare per le frittelle, che macina il granoturco da polenta coltivato a Piasco, non va proprio d'accordo con la cultura delle strade piene di rifiuti, con le discariche puzzolenti e gli inceneritori (e degli inceneritori so che c'è una certa paura eh eh! ; - ) ). Allora ci siamo fatti un bel oluc per essere coerenti con quello che vogliamo proporre: il Comune ci ha aiutati comprando (con una tempistica degna di un privato parecchio efficiente) 16 cassonetti per la raccolta differenziata, il Consorzio S.E.A ci ha fornito (aggrattis!) 2000 piatti in materiale biodegradabile che abbiamo usato per le frittelle ed ha messo una stand per sensibilizzare sulla raccolta differenziata, la Nuova LC ci ha fatto uno sconto sui prodotti biodegradabili da renderli competitivi con quelli in plastica tradizionale, la Pro Loco ha comprato 250 vassoi per non aver mai più da usare le vaschette in plastica a 4 scomparti, noi come volontari abbiamo coordinato un po' il tutto facendo centinaia di telefonate (e non sto sparando grosso) e lavorando perchè tutto funzionasse bene. Risultato? Dovessi dare un voto darei un 4 e mezzo; se poi guardassi l'impegno di tutti quelli che sono stati coinvolti e che ci hanno creduto potrei arrivare ad un cinque più. : - (
Sono quasi deluso, sarà anche il tempo che mette malinconia, mi verrebbe da dire “morite nella vostra adrem che io che la conosco vedrò di galleggiarci più di voi”, ma siccome non perderò mai la capacità per nulla salutare d'incazzarmi come una bestia non mollo. E mi incazzo. Porca miseria, io pensavo che chi viene alla sagra sapesse leggere, e dovrebbe visto che quasi tutti arrivano in auto, ma temo seriamente che non sia così. Sule pattumiere c'erano delle scritte che le avrebbe viste anche un cieco di notte che invitavano a mettere il vetro in un cassonetto, le lattine in un altro, i materiali biodegradabili in un altro ancora... Un disatro! La differenziazione l'abbiamo fatta a mano in quattro un pomeriggio (un ora di lavoro) armati di guanti e pinze.
Posso capire che sulla raccolta degli imballaggi e dei contenitori in plastica ci sia poca chiarezza, ma capire la differenza tra una lattina ed un qualcosa che marcisce non mi sembra improponibile. Il commento più frequente che ho sentito di fronte ai cassonetti è del tipo “ madoi... bele si venta esi ingeniè per campè l'mins”. A parte la mia diffidenza verso ingegneri, architetti, geometri e periti agrari mi chiedo che titolo di studio bisognerà avere per fare cose ben più complesse che separare tre tipi di rifiuti: mia mamma non lo dice a nessuno ma prima di fare una torta di mele (che ha almeno 6 ingredienti ma lei ne usa molti di più) ha collaborato con la NASA ai progetti Apollo. Siamo cresciuti col mito dell'immondizia, buttare le cose ci fa stare bene, ci fa sentire ricchi, in grado di sostituire tutto senza dover recuperare niente, è un piacere quasi fisiologico, come quello di una bella “telefonata al papa”. Chissà quanto dovrà ancora passare prima che scopriremo altre forme di piacere più adulte?
 
Di Polin (del 05/12/2007 @ 22:31:27 in Solidarietà, linkato 2084 volte)

Lancio una proposta: quest’anno anziché andare a comprare i soliti panettoni e pandori al supermercato, che ne dite di panettoni e pandori un po’ speciali, per rendere felice chi è meno fortunato di noi?

Trovate tutti i dettagli dell’iniziativa al seguente link

 http://blog.piasco.net/public/dblog/volantino%20vendita.doc  

Il ricavato sarà destinato alla missione di Padre Paolo Angheben, missionario della Consolata che opera in Etiopia, dove sono stato personalmente nell’estate del 2005. Vi assicuro che il ricavato andrà a buon fine, potete contarci.Nel caso siate intenzionati a partecipare all’iniziativa fatemi sapere entro e non oltre il 14 dicembre direttamente qui sul blog o scrivendomi via mail all’indirizzo: paolocarpani@inwind.it, indicandomi il numero di panettoni o pandori che intendete acquistare.  

Vi chiederei un favore: PASSATE PAROLA PIU’ CHE POTETE. 

Grazie in anticipo 

 
Di Dulce (del 26/02/2010 @ 22:30:18 in Eventi, linkato 3036 volte)

Cosa succederebbe se i quattro milioni e mezzo di immigrati che vivono in Italia decidessero di incrociare le braccia per un giorno? E se a sostenere la loro azione ci fossero anche i milioni di italiani stanchi del razzismo?

PRIMO MARZO 2010  
si propone di organizzare una grande manifestazione non violenta per far capire all'opinione pubblica italiana quanto sia determinante l'apporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra società.
Questo movimento nasce meticcio ed è orgoglioso di riunire al proprio interno italiani, stranieri, seconde generazioni, e chiunque condivida il rifiuto del razzismo e delle discriminazioni verso i più deboli. Si collega e si ispira La journée sans immigrés: 24h sans nou, il movimento che in Francia sta organizzando uno sciopero degli immigrati per il 1 marzo 2010. Qui potete leggere il nostro manifesto programmatico.
Il colore di riferimento di Primo marzo 2010 è il giallo. Lo abbiamo scelto perché è considerato il colore del cambiamento e per la sua neutralità politica: il giallo non rimanda infatti ad alcuno schieramento in particolare.
Vi invitiamo, quindi, a usare già da oggi un braccialettino o un nastrino giallo come segno di riconoscimento.
 
TENDA DEL PRIMO MARZO
Cuneo, dal 26 febbraio all'1 marzo in Corso Dante la Tenda del Tavolo delle associazioni del cuneese
Dalle 16,30 alle 19 di venerdì 26, sabato 27, domenica 28 febbraio e naturalmente lunedì 1 marzo i cittadini di Cuneo che passeranno all'incrocio tra Corso Dante e Corso Nizza non potranno non vedere la Tenda del Primo Marzo.
Manifesti. volantini, musica, tè animeranno queste quattro giornate con cui il Tavolo delle associazioni del cuneese, cui partecipa anche il nostro giornale, dà vita in provincia di Cuneo al movimento del Primo Marzo che intende dimostrare alla cittadinanza l'indispensabilità e la positività della presenza dei migranti in Italia.
Vi aspettiamo numerosi
 
 
 

 
 
E’ possibile immaginare un mondo senza immigrati?
 
Per 2 miliardi di anni (da quando e sorto il Homo habilis) Fino al XV secolo (quando gli stati nazione sono sorti), la migrazione o il nomadismo è stato un modo di essere ricorrente della specie umana.
Solo negli ultimi 5 secoli, con l'avvento delle frontiere degli Stati-Nazione, il sedentarismo si stabilì come una regola o linea di principio, e il nomadismo e diventata una eccezione discutibile. Dal punto di vista storico, l'immigrazione non è e non è mai stato un problema. Più al contrario, era ed è l'occasione per un arricchimento reciproco e la trasformazione dei popoli.
 
Nei tempi attuali, gli Stati delle Nazioni Unite ha dichiarato che esistono nel mondo circa 200 milioni di persone vivono al di fuori dei loro paesi d'origine. Ciò rappresenta una media del 3% degli uomini. Naturalmente, in questa figura non contano i migranti privi di documenti. Né le centinaia di migliaia di persone morte nel tentativo di attraversare le frontiere Vera miseria dell'umanità  del XXI secolo!
 
L'immigrazione di persone impoverite è considerato un problema  nei paesi ricchi per una  semplice logica usata da Rousseu nell’Emilio per spiegare l'origine della proprietà  privata, provocando la violenza fratricida:
"alcuni idioti decidono di costruire recinzioni su aree di terre collettive ..., e prendono   più di quello che hanno bisogno. Così è nata la violenza per difendere la proprietà, la libertà e il benessere individuale. "
 
Nella storia degli Stati-Nazione, alcuni paesi sono diventati ricchi sottraendo e accumulando ciò che una volta è stato di tutti,una volta raggiunto lo stato di benessere,e davanti alle legittime rivendicazioni degli  impoveriti, i paesi ricchi rafforzano e militarizzano il confine , per motivi di sicurezza internazionale.
L’ONU  stima che, tutti insieme, i paesi ricchi spendono, per il controllo delle frontiere, più di 50 miliardi di dollari all'anno.
Immaginate se questi soldi fossero spesi  per gli aiuti allo sviluppo dei paesi impoveriti.
 
A fronte delle frontiere internazionali assassine è  urgente riconsiderare il  modello dogmatico di Stato-Nazione.
Non e vero che l'umanità è destinata ad essere vincolata dai limiti dello Stato-Nazione e altrettanto falso che l'accumulo
di ricchezza immorale è necessariamente l’unica sorte dell'umanità.
E 'il momento di provare a sognare  stati post-nazione con la cittadinanza universale e opportunità universali.
 
Con  creatività dobbiamo avere il coraggio di diluire i confini mentali, culturali e territoriali che ci viene imposto.
La dottrina ci insegna che la cittadinanza deve essere collegata alla nazionalità. Si è un  cittadino nella misura in cui  appartiene ad uno Stato-Nazione, la gente non ha diritti o garanzie che la sostengono senza questa appartenenza.
Ecco l'urgenza di ripensare le teorie dogmatiche della cittadinanza  dello Stato Nazione.
Si dovrebbe staccare la cittadinanza dalla nazionalità se abbiamo il coraggio di pensare, e diamo credito all'esercizio di una cittadinanza basata sulla residenza.
Senza questa svolta gli immigrati continueranno a sopravvivere in un limbo giuridico. Se non si crea  uno stato al di là della Nazione gli immigrati continueranno ad essere trasformati in strumenti monouso nei paesi di destino e come fonti appetibile (macchine) di ricambio nei paesi d'origine.
Ma, senza essere cittadini del nulla. Pertanto, nessun diritto ad avere diritti.
 
Senza una cittadinanza universale, non è possibile pensare un mondo senza stranieri o immigrati.
Senza una cittadinanza universale non è possibile un mondo di ricchezza e di opportunità distribuite e accessibili a tutti. Senza una cittadinanza universale continueremo a chiamare straniero un nostro fratello.  
Senza una cittadinanza universale l’egoismo  corroderà l'anima dei popoli trincerati nei i confini delle nazioni.
 
Così, il Primo Marzo noi dobbiamo chiedere non solo "l’esistenza" per gli immigrati non desiderati .
Dobbiamo chiedere una cittadinanza universale, un ritorno il nostro status di uomo, la vocazione di essere di questa terra e la visione globale di viverci.
 
 
Dalla Frontiera
Muro contro Muro
Dove sorgerà la barriera tra Usa e Messico, centinaia di proprietari rifiutano di consegnare le loro terreTerre di confine consegnate di forza alle autorità, cittadini che combattono contro gli espropri, la costruzione sempre più difficoltosa di una barriera lunga centinaia di chilometri che impedisca ai clandestini di passare la frontiera di nascosto. Scene da muro tra Israele e Territori palestinesi occupati, ma che da qualche tempo si ripetono invece in Texas, New Mexico, Arizona e California, in molte aree dove gli Stati Uniti stanno erigendo una rete di recinzione per contrastare l’immigrazione ispanica dal Messico. Centinaia di proprietari terrieri si rifiutano di rinunciare agli appezzamenti dove dovrebbero essere installati reticolati, sensori, lampioni. Ma dopo la causa intentata dal governo, la settimana scorsa un giudice locale ha ordinato i primi sgomberi. Peace Reporter 2008
Spagna-Marocco frontiera mobile
Nello stretto di Gibilterra la collaborazione tra Unione Europea e Marocco articola forme tecnologicamente avanzate di controllo e di internamento dei movimenti migratori.La frontiera viene spostata sempre più a sud dell’area Schengen, ossia in Marocco, dove con i soldi di Spagna ed Europa sono sorte strutture di detenzione per bloccare ed internare i potenziali migranti.In questo spazio si presenta però anche una nuova volontà, quella di un soggetto collettivo post-nazionale e trans-nazionale per una cittadinanza globale che eccede la presenza del confine e la nozione di frontiera.
La
Red Dos Orillas è una rete di gruppi spagnoli e marocchini che insieme a Madiaq.Indymedia ha elaborato una cartografia della frontiera nell’area dello stretto di Gibilterra. La mappa cartografica individua i luoghi del controllo, della detenzione, dello sfruttamento, ma anche quelli della lotta per i diritti e per la libera circolazione.                                                                                                                  
Intervista a Javier Toret della Casa de las Iniciativas 1.5 di Malaga, Spagna .Associazione Ya Basta! Bologna
La Francia chiede la 'polizia di frontiera la proposta è stata accettata anche dall'Italia
Le dichiarazioni del ministro francese dell’immigrazione non lasciano dubbi. E’ stato eletto per fronteggiare l’immigrazione clandestina sia in Francia, sia proponendo all’Europa nuove soluzioni. E proprio da questo dibattito che Eric Besson ha avanzato la proposta di costituire una “polizia di frontiera” con lo scopo di controllare le frontiere esterne e nello smantellamento delle filiere illegali. Il rischio è che dopo l’ultimo sbarco avvenuto in Corsica dove sono arrivati un centinaio di migranti, ed alcuni di loro hanno richiesto asilo, la Francia di preoccupa che possano nascere “nuove rotte” per paura di diventare un nuovo “portone d’ingresso” per l’Europa.
Anche l’Italia è d’accordo con questa proposta, infatti è stato lo stesso Besson che ha parlato con il ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi della questione. Insomma sembra proprio che l’Unione Europa si stia riorganizzando ulteriormente per non far entrare immigrati nel propri spazi.                                                    
Giovedì, 25 Febbraio 2010  La Voce
 
Link Migranti
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
UN SUCCESSO ANNUNCIATO!!
 
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/145942/
http://gabrio.noblogs.org/album/1-marzo
http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Le-piazze-anti%20razziste-nel-pomeriggio/4118
http://www.meltingpot.org/articolo15286.html
( Grazie a Gianluca del Contributo)
 
Di cagio (del 25/01/2007 @ 22:26:25 in generale, linkato 2378 volte)
Benvenuti a tutti, non so proprio come potrei cominciare diversamente, e dire che la fantasia non mi manca di certo.
Succede quando uno ha tante cose da dire e non sa da dove iniziare, quindi andiamo con ordine!
Perché ho sentito la necessità di avere un blog, e di averlo piasco.net?
Perché è comodo, infatti a volte vi sarà capitato di fare la stessa conversazione con più persone in tempi diversi, e quindi di dovervi ripetere e di sentire argomentazioni intelligenti, simpatiche, argute, e chi più ne ha più ne metta perdersi nell'aria. Questa potrebbe essere una motivazione più che sufficiente ma se sono qua adesso ascrivere è anche per merito della televisione, di cui proprio non voglio parlare nel primo post. Mi autocensuro fino a febbraio-
Cosa scriveranno gli altri autori su questo blog non lo so, da parte mia cercherò di pubblicare fatti ed opinioni il più possibile legati alla realtà locale, comunque senza fare il giornalista, che non è il mio mestiere e neanche il mestiere di molti giornalisti, e poi spero che voi lettori avrete la voglia ed il tempo di commentare, approfondire, suggerire... Questo da per scontato che il blog avrà dei lettori, ma mi pare ragionevole, per saperlo, provare a fare il blog, o no?
Se poi vorremo parlare di altri argomenti potremo farlo, se funziona Perché non allargare il discorso ad altri temi, però c'è già una marea di persone che esprime commenti su finanziaria, Iraq, Moggi, Cogne, Erba, erba...
Non ho usato servizi tipo myspace o cose del genere perché così il mitico webmaster ufficiale mega galattico Dottore mi ha risparmiato lo sbattimento di impostare una sacco di cose, ad iniziare dalla grafica, e poi perché non piace chiamare la gente a casa mia per discutere di cose di cui si può parlare in piazza. Solo che il blog è una piazza dove io ho le mani grandi come Luca Corrado e chi non sta bravo si prende gli schiaffoni :P
Ovviamente spero di poter mantenere sul web i toni della chiacchierata da bar a cui sono abituato, e che nessuno si aspetti post sempre seri, impegnati e a scadenza regolare. Mi piacerebbe che il blog diventasse un posto dove farci anche due risate quando capita.
Voglio specificare per bene, e voglio che sia chiaro da subito, che sebbene il blog sia ospitato da piasco.net (il sito della Pro Loco, per chi non lo sapesse) e che sia per definizione “il blog di Piasco, dei piaschesi degli amici” e venga gestito dal sottoscritto che è anche segretario della Pro Loco, TUTTO CIO' CHE ScriVERO' SUL BLOG SARA' UNA MIA PERSONALE OPINIONE. Per le comunicazioni ufficiali guardatevi il sito, per leggere opinioni e scrivere la vostra usate il blog. Chiaro?
Come primo post a rileggere mi fa un pelino schifo, ma del resto se fossi stato capace a scrivere in un buon italiano e a coinvolgere un casino probabilmente avrei fatto un mestiere diverso. :)
Have fun!
Cagio
...anzi visto che è il primo post mi firmo per esteso:
Luigi Cagioni
 
Di beppe.olivero (del 12/10/2010 @ 22:21:47 in Politica, linkato 2651 volte)
Sono passati più di 15 giorni oramai da quella fantastica due giorni di musica ed attivismo qual'è stato il Woodstock 5 stelle di Cesena.

Chi vi scrive queste righe era là, in camper con moglie e figli, curioso di partecipare all'evento ma, soprattutto,di incontrare dal vivo la gente del M5Stelle per vedere di che pasta è fatta, quali sono i sentimenti, i valori che la tengono insieme e la spingono ad impegnarsi contro corrente socialmente e politicamente nell'Italia di oggi. Al termine di 48ore intensissime, confrontandomi con Paola ed i bimbi, devo dire in tutta sincerità che lo spettacolo più grande non è stata l'ottima musica e neanche i tanti interventi interessanti ma incontrare un'altra Italia ed un'altra umanità rispetto a quella descritta quotidianamente da giornali e televisioni. Potrei fare diversi esempi e citare decine di casi. L'ha fatto, sicuramente meglio di me, Roberta Covelli una diciottenne che mi restituisce speranza per il futuro dell'Italia, cosi come ognuna delle centomila persone che erano là a Cesena. Alle parole di Roberta aggiungo solo un invito personale. Chi è curioso di saperne di più su questo Movimento che sta crescendo in tutta Italia abbia la pazienza di farsene un'idea dal Web o dalle testimonianze dirette è non dalle cronache “ufficiali” dei mass media imperanti. Quello che propone il M5 stelle (nato il 4 ottobre 2009 giorno di San Francesco perché Lui, ha detto Grillo a Cesena, era il pazzo di Dio e noi vogliamo diventare i pazzi della democrazia) è il contrario esatto dell'antipolitica con cui viene spesso etichettato frettolosamente dai giornali del potere. Il guaio per la casta che ci governa ormai da decenni è che esso propone soluzioni ai problemi del nostro tempo con l'obiettivo di perseguire l'interesse generale di tutti e non quello particolare dei “soliti” noti. Qualche esempio concreto?
 Guardate qua. http://www.corriereinformazione.it/201009283862/politica/politica/decine-di-migliaia-per-woodstock-5-stelle-cronaca-di-un-evento-tra-un-max-gazze-e-un-fabri-fibra-collegamenti-video-con-esperti-di-economia-ambiente-e-innovazione.html


 

Io ci credo (Roberta Covelli dal blog del Fatto Quotidiano)



 Ognuno è responsabile, ognuno ha diritti, ognuno ha doveri. Ed è questo che si è notato sabato e domenica a Cesena, a Woodstock. Scrivo di questo argomento con qualche giorno di ritardo rispetto a quando avrei voluto, perché, nostro malgrado, siamo abituati a dare la precedenza alle notizie negative e lasciar passare in secondo piano quelle positive. Scrivo, anche se in ritardo, perché le belle notizie possono passare in secondo piano, ma non devono passare inosservate. La due giorni di musica e futuro organizzata dal MoVimento 5 Stelle è stata entusiasmante. Mi sarei aspettata, a dir la verità, di ricordare e raccontare dei gruppi, dei cantanti e degli interventi dal palco. Invece, più di quel che è accaduto sul palco, mi ha piacevolmente colpito quel che succedeva sotto al palco. Più di centomila persone (tante eravamo a dispetto delle previsioni meteo inclementi) su un prato, tra gli stand o tra i camper mi hanno colpito. Non tanto il numero, ma l’atteggiamento di tutte quelle persone dovrebbero far notizia: perché camminando non si calpestavano bottiglie o avanzi di cibo, perché in fila per comprarsi il pranzo nessuno superava furbescamente, perché allo staff sono stati riportati portafogli persi, aperti per il semplice motivo di controllare il documento per cercare i proprietari, perché l’acqua potabile era gratis, perché le stoviglie dei ristorantini erano biodegradabili, perché i cestini per la raccolta differenziata erano dappertutto. Sono piccole cose, semplici attenzioni che evidenziano la differenza sostanziale tra chi sabato e domenica era a Cesena e chi demonizza chi cerca di cambiare concretamente l’Italia. “Ognuno vale uno” ha ribadito ancora una volta Beppe Grillo dal palco. Nessuno è leader, non esiste l’uomo della Provvidenza: certo è difficile; ci vuole responsabilità (già Gaber cantava che l’uomo “nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà”). Non è Grillo il leader: tutti sono responsabili della politica, del futuro, ma anche del presente (e le idee per rendere Woodstock a “rifiuti zero” sono una prova che non si pensa solo al futuro). Quando volete pensare al MoVimento 5 stelle, non pensate a Beppe. Quando dovete definire il MoVimento pensate ai tanti ragazzi che animano i MeetUp, cercatene uno, che conoscete di persona. Chiedetevi se la competenza che dimostra riguardo a economia, energie rinnovabili, ambiente, è paragonabile a quella di tanti dei nostri dipendenti: scoprirete che mentre i nostri politici bisticciano ancora sulle parole (termovalorizzatori, dissociatori…) i ragazzi del MoVimento si informano e propongono innovazioni. Quando penso al MoVimento, io penso a Giulia, ventiquattro anni, che l'altra sera era ad Annozero. Giulia non è brava perché è giovane: Giulia merita perché si interessa, perché agisce, perché non si limita, come molti della mia e della sua generazione, a digitare proclami da una tastiera. Ecco, anche se ad Annozero non le è stato concesso lo spazio che avrebbe meritato, quando penso al MoVimento penso a lei e all’impegno che traspare dalle sue parole e dal suo sguardo e alla competenza che si nota dalle sue idee e dai suoi discorsi. Un impegno che ha contribuito a realizzare quei due giorni memorabili, di speranza e di coraggio. Una competenza che speriamo le farà fare molta strada.
 
Di Polin (del 19/06/2011 @ 22:16:28 in Urbanistica, linkato 2582 volte)
Il prossimo 1 luglio, presso il Municipio di Piasco, ci sarà la prima conferenza dei servizi che valuterà la Variante Strutturale al Piano Regolatore Comunale. Il Vas ha chiesto ed ottenuto di poter partecipare per contribuire a portare le istanze della popolazione, in particolare delle famiglie giovani e dei giovani particolarmente coinvolti dal futuro disegno urbanistico del paese. Vogliamo provare a coinvolgere più cittadini possibile nel Progetto al fine di far arrivare nel Palazzo le nostre istanze. Proponiamo, quindi, un piccolo sondaggio, online e cartaceo, che riassume in poche domande dirette le principali novità del Nuovo Piano Regolatore di Piasco, dando la possibilità ad ogni cittadino di esprimersi liberamente e direttamente sulla questione. Il parere di ognuno conta uno, insomma. Online sarà possibile votare soltanto dopo essersi iscritti compilando i form che compaiono nella finestre in corrispondenza di ogni singola domanda per evitare abusi. Una volta che ci si è registrati per rispondere alla prima domanda, per rispondere alle domande successive, sarà sufficiente cliccare su "Socio Toluna > Accedi" ed inserire username e password
 


Si può votare anche in forma cartacea, sulle schede stampabili dal web oppure disponibili in alcuni esercizi del paese, purché la scheda sia corredata da nome e cognome e firma dell'interessato.
Le schede compilate si raccolgono presso la buca delle lettere della Società Operaia in Salita Castello 2, oppure presso Alessio Rosso via Umberto I 18 e Beppe Olivero via Verzuolo 6

Il primo punto preso in considerazione è quello che, verosimilmente, sarà realizzato nei tempi più rapidi: cioè la conversione dell'area produttiva esistente 02PE05 (Isaia) situata all’interno del concentrico, ad area residenziale (8000 mc) e, in parte, a servizi di interesse comune.

Ecco il disegno di com'è e come sarà la nuova area:


La nostra amministrazione comunale, nel progettare il nuovo disegno dell'area, ha escluso a priori la necessità futura di nuovi ampliamenti per la Casa di Riposo (che ha appena concluso tutta una serie di adeguamenti ed ampliamenti) privilegiando l'espansione di Piazza Biandrate per le attività mercatali e di eventi pubblici.

 
 
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Mini alloggi nell'area residenziale vicino alla Casa di Riposo
 
 
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Il secondo punto importante preso in considerazione nella Variante è la nuova area servizi lungo la provinciale nella parte opposta alla Palestra Comunale.
Nella zona che dovrebbe essere accessibile a pedoni e ciclisti mediante un sottopasso stradale, troveranno posto:  
  • il nuovo campo sportivo;
  • un centro polifunzionale di servizi, articolato intorno a una piazza per manifestazioni pubbliche, con spazio coperto per manifestazioni ed eventi di circa 200 posti, oltre agli spogliatoi per le attività sportive, un ricovero mezzi comunali, la sede della Protezione Civile e spazi per attività di ristoro, promozione e di servizio;
  • parcheggi pubblici sistemati lungo i viali di accesso ed ambientati nel verde;
  • percorsi pedonali; 
  • una pista ciclabile che assume vera e propria caratteristica di circuito amatoriale sportivo. Ecco come si presenta sulla Mappa
In merito a questo punto, piuttosto articolato, della Variante, il gruppo Vas, pur condividendo l'idea di fondo dell'amministrazione comunale, che vuole riservare vicino all'attuale polo scolastico sportivo una vasta area a servizi per tutta la collettività, ha posto in evidenza diverse questioni.
Buona parte di queste nascono dal terzo punto della Variante Strutturale in oggetto e cioè dalla trasformazione da area servizi dell'attuale campo sportivo e delle vecchie scuole Medie in area residenziale.

 

 
 
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- Il Vas, nel caso si procedesse alla trasformazione, pone come condizione essenziale per una scelta così difficile lo scambio (compensato eventualmente anche in altre forme) del Vecchio Campo Sportivo con l'ultima area residenziale di Via Mario del Pozzo ancora da costruire. In questo modo la Comunità non andrebbe a perdere una vasta area pubblica verde entro i confini naturali del paese. Area da adibire a parco che potrebbe essere utilizzata anche per le attività ricreative e sportive dagli alunni della limitrofa Nuova Scuola Media

Sei d'accordo
 
 
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 - Riguardo alla nuova area servizi, prima di andare a costruire nuove strutture pubbliche per le occasioni di Festa, proponiamo di ricercare la soluzione fra i vari locali di cui il Comune dispone (Ala della Pace e Palestra in primis) evitando di consumare nuovo territorio e risparmiando spese di realizzazione e gestione.

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 - Infine, per quanto riguarda il nuovo campo da calcio, la pista ciclabile e pedonale

 
 
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 - Al fine di salvare dalla cementificazione futura una vasta area agricola dalle pregiate caratteristiche che si sviluppa dalla futura nuova area servizi sino alla rotonda di Costigliole

 
 
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- Pensi che lo stesso vincolo sia da porre in gran parte delle aree ancora a vocazione agricola del paese, onde evitare un ulteriore consumo del territorio piaschese, andando a privilegiare e favorire, nello stesso tempo, il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente?.
Cosa ne pensi?
 
 
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Di Dulce (del 05/01/2011 @ 22:15:13 in Eventi, linkato 2561 volte)






http://www.ilpopolochemanca.it/

La Fondazione Nuto Revelli onlus invita Martedì 11 gennaio 2011  ore 20,45 al Cinema MONVISO - Via XX Settembre,14 -  CUNEO, alla prima visione nazionale del film IL POPOLO CHE MANCA di Andrea Fenoglio e Diego Mometti.

L’opera è il  risultato di 5 anni di ricerca e di lavoro intrapreso dai due giovani registi, il film è stato presentato al TORINO FILM FESTIVAL, dove ha ricevuto il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA, la MENZIONE SPECIALE DEL “PREMIO UCCA – VENTI CITTÀ e la segnalazione della Giuria Premio Avanti! (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani)per la distribuzione nel circuito culturale, curata da Lab 80 Film.

Presenterà il film Carlo Grande, giornalista e scrittore.

Il popolo che manca è un film sull’assenza fisica e spirituale della civiltà contadina. Mostra la cesura delle nostre radici, di conseguenza è anche la nostra assenza contemporanea, noi stessi siamo “popolo che manca”. Le testimonianze raccolte tra i contadini della provincia di Cuneo da Nuto Revelli negli anni 70’ del secolo passato, raccontano un mondo al confine. Uomini e donne che hanno lasciato la campagna per contribuire all’industrializzazione del nostro paese. Una memoria inconscia, lasciata latitare, cancellata per vergogna, per volontà legittima di progresso.
Persone che hanno attraversato due guerre mondiali e il boom economico, nate in un mondo contadino trasformatosi rapidamente in società industrializzata del consumo di massa.
Ora, ai discendenti di quegli stessi testimoni, mancano le prospettive. La catena dello sviluppo industriale si è inceppata, la memoria della civiltà contadina è stata rimossa.
Eppure anche i testimoni di oggi si può dire che riflettano una civiltà di confine. A distanza di mezzo secolo vivono l’insostenibilità di uno sviluppo senza limiti e cercano altre vie possibili che riescano a superare l’utilitarismo fine a se stesso di una società bulimica, senza futuro e senza passato, sospesa.
Per questo l’intreccio di vecchie e nuove testimonianze e la stratificazione temporale dei luoghi, ambiscono a tracciare una visione olistica e futuribile del contesto geografico e sociale. Il loro messaggio assume, dunque, un valore metonimico, evoca le trasformazioni globali attese dalla nostra epoca.
Le voci registrate da Revelli parlano una lingua che restituisce un nuovo respiro e può dare risposte inaspettate ai discendenti. I paesaggi sono il volto trasfigurato di quelle testimonianze, i
resti, i silenzi, le distanze svuotate. Da qui ripartiamo per contribuire a dare una nuova identità al popolo che manca, oggi, domani.

Andrea Fenoglio e Diego Mometti
 
Di cagio (del 07/02/2007 @ 22:11:48 in generale, linkato 3085 volte)
Ho appena finito di leggere l'articolo sul Corriere di Saluzzo sul Consiglio comunale di Piasco del 22 gennaio. E SONO INCAZZATO. Può darsi che io abbia assistito ad un altro Consiglio e allora scrivo la mia cronaca, per quello che mi ricordo, visto che è già passato qualche giorno.
Alle 20,30 i consiglieri sono quasi tutti presenti i sala e si aspetta che il deputato Costa Jr, di cui nessuno conosce il nome ma tutti sanno che è il figlio di Raffaele Costa, arrivi. Finita la chiacchierata in via Assandria tra casa di Marchetti e quella di Eugenio (l'ho visto mentre andavo in municipio) il deputato è entrato in ritardo scusandosi e giustificandosi col fatto che è molto impegnato; creduto da tutti ha iniziato un coinvolgente discorso nel più perfetto stile democristiano anni '70. A metà discorso avrebbe potuto continuare il senatore Carlotto e nessuno se ne sarebbe accorto. Di tutta l'aria fritta detta ricordo solo la promessa del suo personale impegno per la nuove scuole medie. Siamo a posto! Un deputato eletto col proporzionale (quindi non votato dai cittadini, come del resto gli altri 629), per giunta dello schieramento di minoranza, promette di interessarsi alle nostre scuole! Ma dico io: se ci sono dei fondi pubblici per le scuole dovranno mica venire distribuiti per interessamento di un deputato figlio di un deputato che ha i “ganci giusti”!? Ma sono cose da dire in un consiglio comunale? Altro che seconda repubblica, qua non siamo arrivati neanche ad uscire dal feudalesimo.
Dopo questo splendido intervento è arrivato il peggio: Berji ha ricordato l'amicizia che lo lega al deputato, fatto questo che ricopre grande importanza per la vita amministrativa del comune : - ), e soprattutto visto che nessuno se la sentiva di commentare Guido Monge ha deciso di fare un intervento dei suoi: interessante il primo minuto, forbito, acuto... ma dopo 90 secondi “coinvolgente” come sempre. Costa con uno sforzo non indifferente dei muscoli mascellari ha evitato l'incidente diplomatico trattenendo lo sbadiglio che aveva ormai contagiato tutti i presenti.
Il rampollo forzista di Mondovì sorridendo si è poi congedato ed è iniziato il Consiglio vero e proprio, scandito dalla voce nasale del segretario comunale e da asincrone alzate di mano su temi di davvero scarsa importanza. Ben più interessanti sono state le relazioni di Stefano Gherzino sull'attività della Sala Polivalente e di Guido Monge (che quando parla di cose interassanti e non tanto per coprire un imbarazzante silenzio è anche piacevole da ascoltare) sul Consorzio Monviso Solidale.
 
Di cagio (del 25/02/2008 @ 21:59:57 in Carnevale, linkato 2849 volte)
operarockEccoci qua reduci dal carnevale delle meraviglie, con una coppa in più e con una festa imminente!
Andiamo con ordine, qua trovate le foto della premiazione di giovedì sera a Paesana.
Per la festa organizzata in tempi record e da un numero record di presone (raga' dove siete finiti?) il programma è piuttosto figo: venerdì sera il sindaco consegnerà una targa celebrativa a “Quelli che.. il Carro!” e poi suoneranno gli Operarock (www.myspace.com/operarockband), sentiti dal sottoscrtto al Red House: spettacolo! I casinisti andiamo a nozze con 'sti qua! Molti li avranno già sentiti suonare, infatti nella vita precedente si chiamavano X-over e facevano quello che fanno tutte le cover band, poi sono stati bravi e si sono reincarnati in rocketari incazzati. Astenersi tromboni e gente che non vuole muovere le chiappe.
Sabato sera siamo ai fornelli, capo cuoco Pelu ci ha già lasciato le consegne e questa settimana Davide ed io impazziremo a trovargli tutto il necessario per una cena grandiosa. Il menù: due antipasti (si parlava d'insalata d'oriente e cammello tonnato : - D) un primo, la porchetta del mitico Tarciso con le patate fritte preparate dai due patatosi per eccellenza, dolce, caffe acqua e vino alla ridicola cifra di 18 euri! prenotarsi in fretta da Davide al 348 9187939. dopo cena ci sarà un dj ma non si sa ancora chi: sono in lizza 1 matteo dj, 2 dj kamillo, 3 dj pagnotta, 4 dj teo sammy. Votate il preferito!

Poi per chi come me in queste settimane vive a pane e carnevale e ama navigare un po' il web un sito immancabile è www.carnevale-cento.it, uno dei siti non ufficiali dello splendido carnevale di Cento. Visto che non ho una gran voglia di scrivere vi segnalo due post apparsi sul sito in questione che mi hanno fatto pensare a quanto sia piccola l'Italia e come tutti abbiamo gli stessi problemi.
Il primo è un pezzo dedicato a chi pensa che per far belle figura basta comprare un carro, infatti ho sentito con le mie orecchie: “Piasco ha vinto perché ha comprato il carro a Cento, facile così”, “Luserna ha montato il carro in mezza giornata”, “una volta era più bello perché ogni gruppo partiva da zero”.
A parte che chi non ha mai fatto un carro, e per carro intendo uno coi movimenti, un po' grande, non ha idea dei problemi tecnici che ci sono in un montaggio di figure che provengono da altri carnevali e di come sia difficile fare i tacun a dei giganti di cartapesta credo sia illuminante per tutti sapere come vanno le cose qualche chilometro più a sud, anche perché il Grand Prix di Luserna – Saluzzo – Racconigi grazie alla decina di gruppi presenti tutti gli anni ed ai carri “comprati” (che tanto piacciono al pubblico che vuole essere stupito) sta diventando uno dei carnevali più importanti del Nord Ovest

VIAREGGIO VS CENTO, LA SAGA INFINITA !!
Pochi giorni fa sui siti più famosi di informazione viareggina, sono apparsi degli articoli dove il bozzetto della Soc.Risveglio e Ribelli, venivano presi di mira a causa dei pezzi di Viareggio che formeranno il loro carro. Esprimendo la loro strampalata opinione e additandoci come dei parassiti del loro carnevale, vorremmo specificare alcune cose.
La prima è che Cento non compra più carri in blocco da molto tempo. La compra vendita diretta di carri completi è finita agli inizi degli anni 90 e i pezzi che sono giunti successivamente sono arrivati dopo che hanno sfilato in altri carnevali, come il carro di Alfredo Ricci e del Malfatti, che hanno sfilato completi a Busseto e a Vercelli. Di certo il viareggino che ha scritto “non ha scoperto l’acqua calda” ed è assolutamente inutile rivangare una questione vecchia trita e ritrita nei confronti di Cento.
Perché allora non rivolgere la stessa critica a tutti i carnevali che sfilano con carri di Viareggio ??
Si poteva dire qualcosa a Busseto per il carro di Emilio Cinquini “Vamos a Sposar” che ha sfilato nel 2007, come lo stesso carro delle borse e di una precedente opera del Ricci sulla pasta…
Si poteva dire qualcosa a Vercelli dove il carro del Politi 2006 ha sfilato quest’anno e nel 2008 vedremo nelle loro vie “Lo stato di salute del dissenso”.
Ma forse il nocciolo della questione è un altro: Il carnevale di Cento, negli ultimi 10 anni è riuscito ad ottenere una copertura mediatica che ha eguagliato e superato Viareggio per alcuni anni. E forse vedere carri di Viareggio sfilare da noi, con il successo che abbiamo, per alcuni viareggini doc viene interpretato come “un farsi belli con il lavoro degli altri”, ma si sa che compriamo carri e alcuni pezzi li creiamo noi.
Molti forse non sanno che i carristi centesi (volontari e non professionisti come a Viareggio) nel corso degli anni hanno instaurato un ottimo rapporto con i costruttori viareggini e molti di loro sarebbero felici di vedere sfilare le loro opere nelle nostre vie, perché dopo essere state in altri carnevali, dove di certo non le hanno trattate con i guanti d’oro, i carristi centesi hanno la pazienza di farle rinascere e di riportarle al loro vecchio splendore.
Cento, ha anche comprato carri in blocco da altri carnevali, ripresentandoli uguali e con lo stesso titolo. Ma mai nel corso degli anni, i costruttori originali hanno accusato Cento di sfruttare il loro lavoro; anzi sono venuti a sfilare con noi.
Quando compriamo i carri, portiamo soldi alle associazioni che ce li vendono, perché siamo gli unici a disporre di cifre per permetterci di comprare pezzi di una certa rilevanza.
E’ ora di smetterla di vederci come uno spauracchio che si approfitta degli altri e se non si vuole vedere sfilare i propri carri in altre città, bisognerebbe chiudere il mercato a Vercelli e a Busseto, ma come abbiamo detto in precedenza, i soldi derivanti dalla compravendita dei carri sono oro colato per garantire il futuro del carnevale in questo periodo di crisi per voi, per noi e per tutti gli amanti della cartapesta….

Un altro punto interessante è che a Cento hanno i problemi che forse noi abbiamo superato, almeno nelle sfilate diurne, specie se precedute da una notturna o da una serata al Fortino : - )
Il problema però secondo me non va sottovalutato, ragazzi quando qualcuno dei “capi carro” vi urla contro non è per sentirsi importante,e che col costume siete al centro dell'attenzione ed un giudizio negativo su uno qualunque dei figuranti va ad infangare mesi di lavoro volontario, pensateci... per il 2009.

I GRUPPI MASCHERATI ? LA VERA VERGOGNA DEL CARNEVALE

Prego i due web-master di pubblicare la mia mail con la speranza che qualcuno sollevi questo problema che sta affliggendo la nostra manifestazione...

Ieri ho assistito per la prima volta da spettatore al nostro amato carnevale; e oltre a lodare le costruzioni in gara, devo dire che sono disgustato dai gruppi mascherato delle società. Sono lontani i tempi dove 300 persone ballavano e si divertivano davanti ai carri con sorprendenti coreografie; oggi l'unico obiettivi è ubriacarsi, fare danni e ridurre i gruppi ad un'orda di bufali scatenati. Non esiste più l'appartenenza alla società, non esiste più il sano modo di ballare e passare le domeniche con serenità. Oggi vediamo i ragazzi che si passano il bere dalle barricate, ubriachi duri alle due, fare risse e ridursi ad un'orda selvaggia che schiaccia tutto e tutti. Addirittura si trovano pezzi di costumi lungo il corso; ma è anche ora che le società si mettano una mano sulla coscienza e dire basta a questo schifo. Orribile anche la scena del Riscatto, che obbligato a spegnere la musica si è ritrovata tutta la marmaglia a gridare ogni tipo di improperio ai carristi, una scena a dir poco scandalosa. Dovete riorganizzare la distribuzione dei costumi; basta darne via 300, dove solo 50 te li ritrovi davanti al carro e gli altri te li ritrovi in giro a bere o mischiarsi agli altri carri. Fate come fa già qualcuno, tutti sul carro e risolvete i problemi, o se amate così tanto il gruppo a piedi fate un'attenta selezione di 60 persone che ti garantiscono serietà e costume integro. La vera rovina del carnevale non sono i problemi di classifica finale o i soldi che non arrivano, ma sono la maggior parte dei giovani che stanno rovinando, e ci stanno riuscendo molto bene, una caratteristica principale del nostro carnevale.

Grazie e buon carnevale a tutti...

 
Di cagio (del 22/08/2007 @ 21:58:02 in generale, linkato 2204 volte)
Rieccoci! Qualcuno è andato in vacanza e qualcuno (come me) non si è mosso molto da Piasco se non per poco tempo ma abbiamo fatto un po' di pausa. Ci voleva.
E come le aziende ritoccano i prezzi dopo la pausa estiva anche il blog e la pro loco hanno qualche novità in vista. La notizia dalla pro loco è la più prevedibile ma allo stesso tempo la più rassicurante: riusciamo ad organizzare la sagra, e non è poco! Sarà come da tradizione simile alle edizioni precedenti e con qualcosa di nuovo, magari potrà cambiare un po' di aspetto se l'ala dalla rotonda sarà pronta per ottobre; non mi sbilancio.
Anche per il blog ci saranno delle novità: si può considerare conclusa la fase di "collaudo" in cui abbiamo verificato che funzionasse dal punto di vista tecnico, che fosse seguito, che piacesse. Adesso è il momento in cui il blog dei piaschesi diventi effettivamente tale (non solo io e Dottore siamo piaschesi!) e verranno abilitati nuovi autori. Ovviamente fare parte della proloco con il diventare autore del blog serve come il campanello sulla bici da corsa (a poco) per cui ribadisco per l'ennesima volta che le due cosa NON sono legate. Chiunque può essere autore del blog, deve solo dimostrare di saper usare un briciolo il computer ed avere argomenti da scrivere che possano interessare anche gli altri. Quello che fa la Proloco è mettere a disposizione di tutti una parte del suo sito, ma non può certo essere identificata come responsabile di ciò che ognuno scrive nei post e nei commenti. Chi è interessato a scrivere non ha che da chiedere!
PS: visto che tra i mie hobby c'è da sempre quello di fare la birra specifico che il "molto malto" che ha commentato il post 80k€ non so chi sia... noi birrai seri di scuola tedesca usiamo puro malto ed anche il correttore ortografico : - )
 
Di Dulce (del 03/03/2010 @ 21:56:59 in Eventi, linkato 2751 volte)

TEMPI DURI

Avvertiamo la necessità di approfondire la storia della Resistenza al regime fascista nelle nostre valli; coltiviamo il desiderio di essere una presenza attiva sul territorio in cui viviamo, tentando, anche attraverso il recupero e la valorizzazione della memoria storica, di aprire fronti d'intervento sulla realtà che ci circonda.

Politici, storici e intellettuali in mala fede ci vorrebbero persuadere che il fascismo non esiste più, che è una storia vecchia, una storia che si può riscrivere equiparando i repubblichini di Salò, fedeli al duce e al fuhrer, ai partigiani combattenti per la libertà.

Antifascisti oggi più che mai, dunque, a testa alta e senza il timore di risultare anacronistici visto che i nostri anni sono sempre più permeati, in ogni ambito, di autoritarismo, intolleranza e repressione.

Il momento storico che stiamo vivendo è attraversato dalle tensioni e dalle incertezze proprie delle fasi di crisi economica e sociale.
Tragicamente ciò favorisce la strumentalizzazione quotidiana degli eventi volta alla costruzione di un "nemico" fatto su misura per essere disprezzato ed emarginato. Esso veste i panni dello straniero e del diverso e serve a distogliere l'attenzione dalle cause reali che avvelenano le nostre vite: guerre, distruzione dell’ambiente, sfruttamento, corruzione. L'assenza di prospettive che si cela dietro il vuoto sfavillante della società della merce e del consumo, fa paura. E la gente si rifugia nella rassegnazione e nel pregiudizio, in balia della disinformazione operata dai mass-media dominanti.
Ne abbiamo veramente abbastanza! Non siamo più disposti a subire il clima intimidatorio che, giorno dopo giorno, ci tocca respirare.

Anche nelle nostre valli, un tempo rifugio dei ribelli, è essenziale allargare gli spazi di incontro, di discussione e di critica.
Viviamo in tempi in cui è possibile accedere ad una mole enorme di informazioni e tuttavia senza la conoscenza reciproca, le relazioni solidali, l’aggregazione tra persone in carne ed ossa, non sarà possibile invertire la rotta.

Occorre, oltre alle conoscenze e alla volontà, lo slancio del cuore che sappia emozionarci, farci piangere o ribollire il sangue nelle vene, che ci renda orgogliosi di stare dalla parte giusta della barricata.

                                                                                                   CIASTRALET

 

 
Di Dulce (del 26/11/2008 @ 21:56:11 in Cultura, linkato 4215 volte)
Oggi vi voglio dire che è arrivato il freddo ma
 
 
forse lo sapevate.
Quello che potreste non conoscere sono i pannelli termoriflettenti che con piacere vedo in vendita nei fai da te e qualche ipermercato.
 
Avevo letto una presentazione su Internet ed ho voluto provare: 30 euro di spesa, un’ora di lavoro per l’applicazione ai 6 termosifoni di casa e lo stupore per il risultato. Funziona!!!
Il pannello termoriflettente (foglio di materiale isolante rivestito di un sottile strato di alluminio per la riflessione del calore) permette un immediato risparmio perché:
  • isola il radiatore dalla parete di appoggio;
  • evita dispersioni termiche all'esterno
  • riflette nel vostro ambiente tutto il calore disponibile;
  • permette di riscaldare più velocemente ogni stanza;
  • mantiene più a lungo il calore negli ambienti dopo lo spegnimento dei termosifoni.
  • I pannelli sono atossici, ignifughi e durano tutta la vita.
  • Non si deve smontare il radiatore
  • Non è necessario l’intervento di un tecnico
Sulla base di alcuni test condotti finora si parla di un miglioramento dal 5 al 10% nell'efficienza di ogni calorifero : non è poco pensando al gas sempre più caro e al pianeta sempre più inquinato.
Il pannello non si vede perché rimane seminascosto dietro al radiatore: quindi quasi nessun problema anche dal punto di vista estetico.
Io ho deciso di migliorare il pannello termoriflettente scegliendo di non fissarlo direttamente al muro con il nastro biadesivo ma bensì di spillarlo con la pinzatrice su di una lastra di cartone che ne aumenta l’isolamento,la rigidità e se si ritiene necessario quando arriverà la bella stagione lo si potrà rimuovere senza segni sulla parete.
 
Un piccolo gesto per l’ambiente e per il tuo portafoglio.
  
 
Di Polin (del 17/01/2010 @ 21:55:58 in NO alla centrale, linkato 4015 volte)

Volevo fare alcune considerazioni sull’articolo di Manuele Barbero e sulla lettera del sindaco di Rossana comparsi rispettivamente sui numeri di Dicembre dei periodici “Nost Pais” e “Informa Rossana”, che allego.

Penso che sia importante rispondere anche per chiarire alcuni punti che stanno alla base della nostra contrarietà come “Comitato Valle Sostenibile” a questo tipo di centrale.

Da più parti siamo stati considerati i soliti ambientalisti, che dicono di no a qualsiasi tipo di impianto e che fanno terrorismo psicologico. Proprio su questo punto vorrei chiarire da subito, che fin dall’inizio della nostra battaglia abbiamo sempre detto che noi ci opponiamo a questo impianto così com’è strutturato al momento attuale, perché a nostro avviso è un impianto con una bassissima efficienza energetica (solo 30% a fronte di un 80% disponibile), in quanto tutta la parte termica (9,4 MegaWatt, la più consistente) non viene praticamente sfruttata. Non si tratta di nessun argomento falso, come afferma il sindaco, ma di criticità sollevate dalla stessa ARPA nel corso dell’ultima conferenza dei servizi. Il sindaco di Rossana parla poi di inquinamento irrilevante; nel parere dell’ARPA leggo però: “i bilanci emissivi dell’impianto risultano pesantemente negativi ed i flussi di massa emessi di grandezza non trascurabile”.  

Nel corso delle riunioni tenutesi e soprattutto nella serata del 21 novembre scorso a Frassino, lo stesso costruttore ha ammesso che se fosse sfruttata la parte termica, verrebbe abbassato il rendimento elettrico che guarda caso è il più redditizio. I numeri rendono meglio l’idea: l’energia elettrica derivante da fonte rinnovabile (come la biomassa legnosa), vale 28 centesimi di euro circa al Kw a fronte di un costo medio in bolletta di 10 centesimi, vale a dire 3 volte il costo medio pagato da noi utenti per Kw. Questo rendimento “drogato” deriva dai finanziamenti europei (certificati verdi) che noi utenti paghiamo in bolletta e che durano per 15 anni. Il calore vale invece solo circa 7 centesimi di euro al Kw e quindi i conti sono presto fatti e questo spiega come mai le centrali a biomasse stanno spuntando come funghi.

Sia nell’articolo che nella lettera, si ribadisce l’enorme spreco di legno che ogni anno marcisce nei nostri boschi senza poter essere utilizzato. Sono super d’accordo in merito a tale problema, peccato però che nella centrale di Rossana il 90% del materiale conferito arrivi da 70 Km di distanza (dichiarati e poi chissà da dove arriverà), non giovando quindi al nostro territorio. Il costo medio per l’utilizzo del legno dei nostri boschi è di circa 8 eur (FONTE IPLA) al quintale: lo stesso proponente ha dichiarato che a questi prezzi non è disposto a comprare il legno locale a fronte di un 5 eur al quintale di legno proveniente dai paesi dell’est e poi portato ai famosi 70 km per rimanere nei parametri di legge. Quindi tutto il problema del mancato utilizzo del legno locale non si risolve.

Son d’accordo con Barbero quando dice che abbiamo ritmi di consumo elevati e quindi o ridimensioniamo i nostri stili di vita o la corrente dobbiamo produrla in qualche modo. E su questo punto non ci sono dubbi: perché però non installare un impianto efficiente che produca energia senza peggiorare il bilancio ambientale locale? Questo lo si può fare soltanto sfruttando il calore prodotto e spegnendo i 1100 putagè non controllati delle nostre case, ciò che invece non avviene in questo caso. Quindi oltre alle emissioni dei 1100 putagè abbiamo anche questo bel forno che riversa qualcosa come 41 tonnellate annue circa di polveri sottili, senza contare tutti gli altri prodotti di combustione. E’ inutile minimizzare gli impatti. Sono stra d’accordo sulla sostituzione delle fonti fossili con fonti rinnovabili, ma questo impianto non lo fa perché non permette lo spegnimento di impianti alimentati con fonti fossili; è un impianto che nasce con una tecnologia vecchia. A Dronero invece si costruirà un impianto a pirogassificazione del legno, producendo quindi metano dal legno della Val Maira, senza comprare legna da chissà dove e sfruttando completamente l’impianto anche a livello termico, con l’installazione dello stesso vicino ad una zona industriale e non lontano dal sito industriale come a Rossana.

Il succo di tutto è questo: visto che le tecnologie lo permettono, costruiamo impianti efficienti, che veramente riducano le fonti fossili e non impianti come questo che non è cogenerativo nel vero senso della parola e che è concepito solo per incassare i certificati verdi e smaltire quintali di legno detanizzato proveniente da chissà dove. E non venga a raccontarmela il costruttore che il calore viene sfruttato con il cippatino di qualità che vorrei capire chi compra, visto che le caldaie a cippato sono molto poche e non parliamo poi delle serre in un posto che non vede il sole per 4 mesi all’anno. Sono tutte scuse per giustificare in qualche modo l’impianto.  

E’ INUTILE LAMENTARSI POI DOPO QUANDO L’IMPIANTO SARA’ POI COSTRUITO.

FORSE LA VERA GIUSTIFICAZIONE DELL ’IMPIANTO STA NELLA DISCRETA SOMMA CHE IL COMUNE DI ROSSANA PERCEPIRA’. DIRE CHE “L’AMMINISTRAZIONE DI ROSSANA DEVE RENDER CONTO DEL PROPRIO OPERATO SOLO AI ROSSANESI”, MI STA BENE PER TEMATICHE CHE RIGUARDANO SOLO ROSSANA, MA VISTO CHE IN QUESTO CASO LA CENTRALE IMPATTA SOPRATTUTTO SUI PAESI LIMITROFI, RITENGO SIA UN DISCORSO MOLTO EGOISTICO.

 

 

 

 

Articolo sul periodico “NOST PAIS”:

http://blog.piasco.net/public/dblog/Centrale_su_Nost_Pais.pdf 

 

Articolo sul periodico “INFORMA ROSSANA”:

http://blog.piasco.net/public/dblog/Informa_Rossana_su_Centrale.pdf 

 

Parere ARPA dell’ultima Conferenza dei Servizi del 24 giugno 2009:

http://blog.piasco.net/public/dblog/Parere_Arpa_24_06_09.pdf

 

 

 

 
Di cagio (del 20/03/2012 @ 21:55:27 in Eventi, linkato 2704 volte)

La compagnia Oltre il Sipario del teatro del Marchsato in collaborazione con la proloco Piasco presenta:

L’AFFARE DEL SECOLO
di Alberto Decostanzi

Sabato 24 Marzo 2012 ore 21

Piasco - Sala Polivalente "Dott. Serra" - Via Umberto I, 145

- L'INCASSO DELLA SERATA SARA' DEVOLUTO ALLA COOPERATIVA SOCIALE IL CASOLARE DI PIASCO -

Prevendita biglietti:
“Tessuti di Calvetti Irene” - C.so Piemonte, 25 – Saluzzo
"Tabaccheria Tallone Davide" - Piasco
"Tabaccheria del Borgo" - Fr.San Antonio, Piasco

LA TRAMA:

2012, Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna, Italia. USA. E' la nuova crisi globale! Come fareste se foste senza lavoro, senza più soldi e sul punto di... farla finita? Niente paura non è un dramma, è una commedia per il nostro Gabriel Nevins che risolverà tutto con determinazione e fantasia. Perché è impossibile conoscere gli uomini senza conoscere la forza delle parole. Perché la coerenza è l’ultimo rifugio delle persone prive d’immaginazione. Una metafora dolcissima e divertentissima sul mondo del lavoro, un meccanismo dove soltanto il pubblico e due personaggi conoscono la verità. La commedia è travolgente! Riuscirà il nostro eroe a sventare la crisi e costruire l'affare del secolo? Volete sapere come andrà a finire??? Non potete perderla!!!

PERSONAGGI E INTERPRETI

HAROLD Fincher, presidente della banca - Lionello Nardo
PHOEBE Fincher, sua figlia - Luana Pes
DANIEL Adamson, impiegato della banca - Matteo Rosso
GABRIEL Nevins, amico di Daniel - Alberto Decostanzi
Dr. COLDHEART direttrice generale - Daniela Levrone
Dr. DAVIDS, direttore della banca - Giovanni Ciraso
Dr. HOFFENBACH, direttore della banca - Alessandro Oreglia
Dr. LOCKE, direttrice della banca - Leonora Arnolfo
Miss DE FAZIO, Segretaria del presidente - Laura Sassone
OLIVIA, donna delle pulizie - Valentina Calice
CLARA, stagista presso la banca - Ilaria Papa
Lady Henrietta BLOCH - Irene Calvetti
Il DISOCCUPATO - Luigi Cagioni

Regia: Valter Scarafia

Ecco cosa dicono di noi in TV, o meglio cosa diciamo noi in TV!

all'interno del telegiornale di GRP TV


e come speciale dedicato allo spettacolo, sempre in onda su GRP TV
 
Di beppe.olivero (del 08/03/2010 @ 21:38:35 in Politica, linkato 2947 volte)

 

Sono passati più di tre mesi dal mio ultimo contributo al nostro blog ed è venuta l'ora di aggiornare il discorso iniziato con “qualcosa a cui pensare”, dedicato a tutti coloro che, come il sottoscritto, non ne possono più del degrado politico e sociale di questi ultimi vent'anni. Da novembre ai giorni nostri il panorama generale non mi sembra sia migliorato, anzi. Qualcosa di nuovo, però, per le prossime elezioni regionali sembra stia nascendo e con un gruppo di amici.... che in questi ultimi tempi si stanno battendo per difendere il nostro paese da una centrale a biomassa costruita con il solo scopo di “far cassa”, abbiamo deciso di dargli la possibilità di presentarsi e farsi conoscere. Il Movimento Piemonte a Cinque Stelle le 13000 firme necessarie (alla fine hanno abbondato per sicurezza raccogliendone più di 17000) per presentarsi alle prossime amministrative del Piemonte le hanno raccolte ad una ad una trascorrendo decine di giornate al freddo sotto i portici delle città oppure in piazze innevate. Con i tempi che corrono e con gli esempi poco edificanti che abbiamo visto in questi giorni mi sembra sia già questo un buon biglietto da visita. Venerdì 12 marzo è in programma una serata per conoscere più da vicino questo nuovo nuovo soggetto politico che corre da solo in alternativa ad entrambi gli schieramenti politici oggi dominanti. La Sala Polivalente alle ore 21.00, ospiterà un incontro pubblico con il candidato presidente Davide Bono e gran parte della lista provinciale di Piemonte a 5stelle A Piasco, alla fine dell'anno scorso, si è formato un Comitato di Cittadini contro la centrale a biomasse di Rossana che ha ottenuto l'appoggio di 1200 cittadini di Piasco e della Valle Varaita. Nel programma elettorale del Movimento a 5 stelle si fa riferimento in modo diretto alle cause che portano sempre più spesso migliaia di cittadini, a Piasco come a Scarnafigi, Santena, Canale d'Alba, Millesimo o in centinaia di altre località ad unirsi per contrastare la realizzazione di opere che finiscono sempre per produrre grossi profitti per pochi ai danni di molti. ”Un sistema politico ed economico che ha prodotto e produce ogni giorno tutti questi problemi non li può risolvere”, dicono spesso quelli del Movimento a 5 stelle. Come fare allora? Esistono e quali sono le alternative? Ecco alcuni motivi per cui può essere interessante partecipare alla serata di venerdì sera a Piasco. Naturalmente l'incontro sarà l'occasione per riparlare ed aggiornarci sulla centrale di Molino Varaita, nonché per fare il punto circa la corsa al nucleare ed allo sfruttamento delle biomasse in relazione al reale fabbisogno di energia della Granda. Successivamente i candidati di Piemonte a 5 stelle saranno il 17 marzo a Cuneo (ore 21,00 - Fondazione Delfino - Corso Nizza 2). Il clou sarà il giorno 19 marzo quando Beppe Grillo sarà in Granda per sostenere la candidatura dei candidati provinciali, Fabrizio Biolè, Mauro Campo, Fabrizio Ghirardi e Manuele Isoardi; gli appuntamenti confermati al momento sono due: nel tardo pomeriggio a Cuneo (ore 17,30 - Largo Audifreddi) ed in serata ad Alba (ore 21,00 - Piazza Savona).  Variazioni o aggiunte al programma si possono apprendere consultando il sito

www.piemonte5stelle.it (sezione calendario) o su

facebook cercando MoVimentiamoci Cuneo (sezione eventi).

 

 

 

 

Davide Bono

Candidato presidente della Regione

29 anni – Torino – medico – attivo negli “amici di Beppe Grillo” di Torino, nel comitato acqua pubblica Torino, nel circolo della decrescita felice, nel comitato non grattiamo il cielo di Torino. Fondatore del comitato Rifiuti Zero Torino – perseguo stili di vita coerenti al nuovo paradigma della sostenibilità felice, conscio che ogni nostra azione ha un impatto politico, economico, ambientale e sociale. La rete è la nuova democrazia

Provincia: Torino

Presentazione completa

Il programma del nostro movimento nasce da una traccia nazionale per venire poi declinato da ogni lista civica e dai cittadini della regione, in base alle proprie esigenze. Vogliamo sviluppare il nostro programma per il Piemonte con la partecipazione diretta dei cittadini: vi invitiamo dunque a discutere nel nostro blog, commentando gli articoli che verranno via via pubblicati sui vari argomenti. In questa sezione raccoglieremo poi i risultati della discussione.
Candidati nella provincia di Cuneo
Fabrizio Biolé
32 anni – Cuneo – impiegato – lavoro nel settore librario – ho partecipato ai due V-day e all’organizzazione di serate sull’informazione, l’inquinamento ambientale e i problemi della giustizia italiana – sono consigliere comunale presso il comune di Gaiola per il quale mi sono occupato del problema dei rifiuti – sono membro del tavolo delle Associazioni del Cuneese e Ass. Organizer del Meetup 607 di Cuneo
Mauro Campo  
41 anni – Cuneo – impiegato – sposato – laureato in ingegneria nucleare, ho lavorato nell’automazione industriale, ai primi internet Service Provider piemontesi, alle nuove tecnologie ICT e all’innovazione tecnologica in agricoltura – appassionato del problema energetico, di fonti rinnovabili e delle tematiche dell’immigrazione e integrazione – sono stato Organizer del primo Meetup di Cuneo
Fabrizio Ghirardi  
 
47 anni – Alba – imprenditore – sposato – laurea in lingue – lavoro nella comunicazione per il turismo e ho lavorato nel settore delle energie rinnovabili – Organizer del Meetup di Alba, collaboro dal 2007 alle iniziative dei “grillini” in provincia di Cuneo – promuovo scelte di vita rispettose per l’ambiente – l’amministrazione pubblica può fare moltissimo se assume decisioni per il vero benessere della collettività  
Manuele Isoardi  
37 anni – Cuneo – operaio metalmeccanico – diploma universitario in amministrazione aziendale – celibe – iscritto al Meetup di Cuneo – sono interessato alla gestione dei rifiuti ed a promuovere lo sviluppo sostenibile, la diffusione della rete e delle energie rinnovabili – mi metto in gioco per cambiare dal basso quest’Italia che non ci rappresenta più
 
 

 

 

 
Di Dulce (del 17/12/2009 @ 21:38:07 in Ambiente, linkato 1800 volte)




Cari amici,



L’ultimo tentativo del vertice a Copenhagen per fermare la catastrofe del riscaldamento globale sta fallendo; soltanto una forte azione pubblica puo' salvare il pianeta. Firma la petizione qui sotto – puo essere la petizione piú imponente della storia:

FIRMA LA PETIZIONE
A soli 2 giorni dalla sua conclusione, lo storico vertice di Copenhagen sta fallendo.

I leader mondiali hanno gia' iniziato l'ultima fase di trattative dirette. Il capo di governo britanico ha chiesto direttamente ad Avaaz di promuovere l'ondata di pressione pubblica necessaria per raggiungere un accordo che fermi il catastrofico aumento della temperatura globale di 2 gradi.

Clicca qui sotto per firmare la petizione per un vero accordo -- la campagna ha ormai atratto l'enorme cifra di 11 milioni di sostenitori -- facciamo entro le prossime 48 ore la piú imponente petizione della storia! Il nome di ogni firmante si sta' leggendo ad alta voce nel salone pubblico del vertice - firma nel link qui sotto e inoltra questo e-mail a tutti quanti!

http://www.avaaz.org/it/save_copenhagen

A Copenhagen in questi giorni stiamo scrivendo la storia. Un gruppo di giovani hanno fatto una seduta nel mezzo del vertice e hanno iniziato a leggere il nome di ogni persona che ha firmato la petizione per un vero accordo. Un'altro gruppo sta facendo lo stesso nell'ufficio del capo di governo del Canada, e si commenta che ulteriori azioni del genere potrebbero accadere anche domani. Ieri, in una telefonata di emergenza con 3000 membri di Avaaz, il capo di governo britanico, Gordon Brown, ha detto

"Ciò che voi state facendo in tutto il mondo tramite internet è  cruciale per lo sviluppo del vertice. Nelle prossime 48 ore non sottovalutare l'impatto che potete esercitare sui leaders qui a Copenhagen."

Milioni di persone hanno visto pochi giorni fa in TV la veglia organizzata da Avaaz al vertice di Copenhagen, in cui l’Arcivescovo Desmond Tutu ha detto a centinaia di delegati e bambini:
“Marciammo su Berlino e il muro cadde.
"Marciammo per Sudafrica e l’apartheid cadde.
Adesso marciamo a Copenhagen – e OTTERREMMO un Vero Accordo.
A Copenhagen stiamo cercando il mandato piú grande della storia per fermare la piú seria minaccia che l’umanita abbia mai fronteggiato. Le prossime 48 ore scriveranno la storia. Come ricorderanno i nostri figli questo momento storico? Diciamo loro che noi abbiamo fatto tutto il possibile.

http://www.avaaz.org/it/save_copenhagen

Con speranza,

Walter Dulce Melissa & Rodrigo
 
Di Dulce (del 28/01/2009 @ 21:37:51 in Raccolta differenziata , linkato 2614 volte)

TOKYO - Poesia dedicata ai rotoli di carta igienica per salvaguardare l'ambiente: è l'eccentrica trovata di un gruppo di ecologisti giapponesi, che sostiene di aver trovato un modo efficiente per tagliare lo spreco di carta nelle toilette pubbliche.

Secondo il centro di ricerca 'Japan Toilet Labo', una "poesia da bagno" - come viene ufficialmente definita - ben posizionata all'altezza degli occhi di chi sta sulla tavoletta é in grado di diminuire fino a un massimo del 20% l'utilizzo di carta igienica per ogni 'sessione' privata. "Ama la toilette", recita una di queste 'poesie', e ancora: "Quella carta ti conoscerà solo per un momento".

 "Puntiamo ad appendere le nostre poesie su almeno 1.000 toilette pubbliche", dichiara Ryusuke Nagahara, rappresentante del Japan Toilet Labo, che poi aggiunge: "Ci siamo chiesti cosa mai potessimo fare per l'ambiente nel bagno. La risposta è stata di risparmiare carta e acqua". Con questa insolita iniziativa il gruppo dei 'poeti da bagno' spera di ridurre gradualmente lo spreco di carta igienica, che negli onnipresenti bagni pubblici nipponici è utilizzata in grande quantità - a differenza che nelle case - in quanto gratuita.

Un esempio di poesia italiana dedicata al GABINETTO.

....... Se quando seduti nell'intimità improvvisamente guardando il rotolo della carta igenica vi sentirete ispirati.....
ricordatevi di condividere qui sotto le vostre poesie.
Tutti la fanno pochi ne parlano!
 
Di cagio (del 17/07/2007 @ 21:32:04 in generale, linkato 2495 volte)
Dopo più di quattro mesi con lo stesso sondaggio penso che sia giunta l'ora di fornire qualche spiegazione in più al riguardo. Infatti più che un sondaggio vero e proprio è un po' l'argomento di riserva che avevo preparato per il blog. Immaginavo che sarebbe arrivato un momento con scarsità di argomenti ed eccomi qua con la spiegazione del sondaggio-indovinello-trabocchetto.
Umhh... non è che non ci sarebbe altro da dire, ma lo fanno già i giornali e mi sembra che sul tema viabilità il blog abbia già dato un bel contributo alle discussioni, e poi mi sembrerebbe eccessivo oliare un vetro su cui già c'è chi fatica abbastanza ad arrampicarsi!
E allora via con l'argomento che un anno fa mi ha fatto stare un paio di cene sullo stomaco ed è stato uno dei motivi ispiratori per la realizzazione del blog.
Andiamo con ordine: il sondaggio; qualcuno se n'è accorto e qualcun altro l'ha immaginato: a parte l'ipotesi dei lavori in via Roma il cui costo è estremamente variabile a seconda del tipo di intervento per gli altri punti era impossibile indovinare una risposta esatta, per il semplice motivo che il valore (o meglio il costo) dei beni proposti è lo stesso! Già perché l'aumento della pressione fiscale comunale a carico dei cittadini con un reddito comporterà un aumento di gettito per il nostro Comune di 80mila euro, proprio come il costo di un alloggio che era in vendita quando ho messo on line il sondaggio, e proprio come il macchinone da esibizionista o un trattore super attrezzato per lo sgombero neve ed altri usi... e proprio come quell'oggetto di forma e dimensioni simili ad un apecar acquistato come mezzo polifunzionale da usare anche nelle emergenze* che volgarmente io ed altri zotici chiamiamo “motoscopa”. Speravo mi passasse, ma a vedere usati i fondi che il governo destina alla protezione civile per far fronte con uomini preparati e mezzi efficienti ad emergenze di varia natura e a far si che le squadre locali si adoperino in prevenzione, beh... a vederli spesi in uno spazzolone con le ruote, anche dopo più di un anno, continuo a rimanerci male.
Magari non avrò capito le motivazioni dell'acquisto, non percepirò le reali necessità della comunità, ma pensare che 50 euro dei miei sono andati a finire nella motoscopa mi ha fatto riflettere. Anche 50 euro dei tuoi sono andati lì se sei di Piasco ed hai un reddito.
Adesso sarebbe l'ora di inserire un altro sondaggio, ma il caldo mi ha portato via la fantasia.
*così sta scritto, evidentemente sono previste emergenze che io non immagino ed in cui una spazzatrice può rivelarsi determinante
 
Di Dulce (del 02/03/2011 @ 21:30:24 in Eventi, linkato 2289 volte)


IL 5 MARZO 2011 A FOSSANO (CN) CONFERENZA PROMOSSA DA ENERGOCLUB, SOLARE COLLETTIVO ONLUS E RETENERGIE PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE IN TEMA DI NUCLEARE E DELLE PROMETTENTI ALTERNATIVE.

Ospiti dell'evento: Roland Desbordes, Presidente del criIRAD, e Massimo Ippolito, ideatore del 'KiteGen', la tecnologia all'avanguardia che sfrutta l'eolico d'alta quota. Domenica 6 marzo, visita guidata all'impianto KiteGen Stem



Si tiene sabato 5 marzo 2011, alle ore 17, presso il Castello degli Acaja di Fossano, in provincia di Cuneo, la nuova tappa del ciclo di conferenze promosso da Energoclub Onlus nell'ambito della Campagna di sensibilizzazione 'Scoprire il nucleare' lanciata lo scorso maggio a Firenze con un convegno internazionale. L'evento e' organizzato in collaborazione con la Cooperativa Retenergie e la partecipazione di Fondazione Culturale Responsabilita' Etica.

Quanto sanno i cittadini italiani della scelta fatta dal Governo di adottare il nucleare come nuova fonte di energia per il Paese? Sono informati correttamente? La Campagna mira proprio a illustrare, grazie all'intervento di docenti ed esperti del settore, le possibili ripercussioni dell'opzione nucleare su ambiente, salute, sicurezza, indipendenza energetica, a valorizzare le fonti rinnovabili e a favorirne il ricorso.

In particolare, il 5 marzo a Fossano interverra' Roland Desbordes, Presidente della criIRAD, la Commissione di Ricerca e d'Informazione Indipendenti sulla Radioattivita', per parlare de "Gli impatti ambientali della filiera nucleare, dalla miniera di uranio ai rifiuti radioattivi". La criirad fu fondata in Francia nel 1986, in seguito all'incidente di Chernobyl, con l'obiettivo di informare la popolazione sull’inquinamento radioattivo, di controllare il rispetto delle regole di radioprotezione vigenti e di favorirne il miglioramento.

Massimo Ippolito, Ricercatore e Direttore Tecnico della Sequoia Automation, aggiornera', invece, la platea sul rivoluzionario "KiteGen Stem", il sistema ad aquiloni in grado di sfruttare l'energia eolica d'alta quota per produrre energia elettrica pulita. Il primo campione preserie, della potenza di 3 MW, e' in fase di ultimazione in una discarica del Comune di Sommariva Perno ed entrerà presto in esercizio. Una volta a regime l’impianto lavorera' per 6.000 ore all’anno e sara' in grado di soddisfare la domanda di energia elettrica di circa 30.000 famiglie. E' gia' prevista la realizzazione di 50 macchine in serie, con ordini provenientida varie parti il mondo.

"Se vogliamo veramente mettere mano al problema del riscaldamento del pianeta – sottolinea Gianfranco Padovan, Presidente di Energoclub - vivere in un ambiente salubre e preservare le risorse per le future generazioni, dobbiamo agire con urgenza perche' in realta' i primi risultati concreti si vedranno solo tra 30 anni. E' questo uno dei motivi per cui il nucleare non rientra tra le soluzioni. Consentirebbe infatti di produrre il primo kWh di energia non prima del 2020 e nel frattempo impegnerebbe enormi capitali e risorse che potrebbero essere utilizzate per la diffusione capillare delle rinnovabili."

"È importante che ognuno di noi si renda bene conto delle conseguenze che le scelte fatte adesso avranno sulle generazioni future, sopratutto in campo energetico" dichiara Marco Mariano, Presidente di Retenergie, "ed è per questo che un'informazione oggettiva è fondamentale per poter operare scelte consapevoli".

Domenica 6 marzo sarà organizzata una visita guidata al KiteGen di Sommariva Perno. Per informazioni scrivere a info@retenergie.it

Scarica il volantino 

Per informazioni:
Sara Capuzzo
Resp. Comunicazione Energoclub Onlus
www.energoclub.org

Marco Mariano

Retenergie Soc Coop
 
Di nicola 4 (del 14/05/2009 @ 21:28:44 in Solidarietà, linkato 4642 volte)
“Mani Silenziose” è il diario di una giovane donna che, all’improvviso, scopre di essere seriamente malata.
Tutto pare crollare intorno a lei ed ogni progetto o sogno futuro deve, ormai, rappresentarsi con la nuova realtà.
Nel suo animo si scontrano e si fondono sensazioni contrastanti, quali lo stupore, il senso d’ingiustizia, la rabbia, la voglia di lottare, lo scoramento, la gratitudine.
Ilaria si aggrappa a tutto, alle persone che incontra nel suo cammino di dolore, alla natura che osserva con occhi nuovi, alle esperienze che fa per rafforzare il suo corpo e il suo spirito, e da tutto riesce a trarre un aiuto ed un conforto
E il testo rispecchia questo stato d’animo: le pagine, infatti, appaiono scritte di getto, dove i sentimenti faticano a trovare ordine nello svolgersi del periodo.
E’ un crescendo che aggredisce il lettore, prima di quietarsi nella chiusura finale, dove la speranza rinasce, poiché come ribadisce Ilaria, “ Domani è un nuovo giorno”.
Il libro è in vendita a 7euro presso
Ilaria Dalmasso -3479672177
Sede "Società operaia", tutti i mercoledì dalle 15.30 alle 16.30
"Segnavia" Brossasco
 
Di Dulce (del 01/11/2010 @ 21:28:40 in NO alla centrale, linkato 1851 volte)
 
Di dottore (del 31/03/2009 @ 21:26:29 in Eventi, linkato 1967 volte)

GITA DI PASQUETTA:
SUPERGA E COLLINE TORINESI

RITROVO: h. 8.15
PARTENZA: h. 8.30
MATTINO: Passeggiata lungo i sentieri della collina Torinese con
PRANZO AL SACCO
POMERIGGIO: Relax e Visita alla Basilica, salita alla Cupola e Tombe Reali
CENA: un “BOCCONE” in compagnia al Parco del Valentino
RIENTRO: previsto per le h. 21.00

COSTI:

  • Autobus + ingresso cupola e tombe = 15 euro
  • Ingresso cupola e tombe = 5 euro (per chi viene in auto propria)
  • Possibilità di ridiscendere dalla collina della Basilica con CREMAGLIERE al costo di 3,50 euro (facoltativo)

IScriZIONI
Nei soli 04-05 aprile prima e dopo le Messe in Cappella invernale con ACCONTO di 5 euro
Per chi viene in auto è OBBLIGATORIA l’iscrizione per la visita guidata con CAPARRA di 3 euro

Se non riesci ad iscriverti negli orari stabiliti rivolgiti ad Enrica Mattio
In ogni caso bisogna iscriversi entro il 05 aprile

IN CASO DI PIOGGIA LA GITA VERRA’ FATTA UGUALMENTE CON ALCUNE VARIAZIONI

 
Di Marta (del 26/11/2007 @ 21:20:00 in generale, linkato 2003 volte)
Negli ultimi giorni il Bangladesh ha occupato le prime pagine dei giornali, quindi ho deciso di dire la mia, essendoci stata per sette mesi quest'anno.
Questa nazione è il punto d'incontro di alcuni grandi fiumi che scendono dall’Himalaya tra cui il Gange (che entrando in Bangladesh dal confine Indiano occidentale prende il nome di Podda), il Brahmaputrae e il Meghna dalla cui congiunzione nascono una miriade di fiumi e canali, che si estendono fino all’Oceano Indiano.
L’abbondanza d’acqua è per un verso una benedizione, essendo il Bangladesh un Paese prevalentemente agricolo; d’altra parte - durante la stagione dei monsoni - può tramutarsi in una tragedia, poiché la gran pioggia, non riuscendo a defluire, inonda gran parte del Paese.…In questi casi si può proprio dire che piove sul bagnato, come purtroppo è successo qualche giorno fa, con il disastroso passaggio dell’uragano Sidr.
Il Bangladesh è uno di quei molti stati di cui si sente parlare solamente quando è colpito da calamità naturali, la nera miseria quotidiana non basta, ci vogliono le tragedie per fare notizia. Non a caso infatti, quando ho vinto il Bando del Servizio Civile Italiano all’estero -l’ex Obiezione di Coscienza aperto a maschi e femmine dai 18 ai 28 anni, dopo l’abolizione della leva obbligatoria- per questa destinazione, ho accettato d'impulso, e poi mi son chiesta: “…ma dove è il Bangladesh?”

Il Bangladesh è situato nella sezione nordorientale del subcontinente indiano, nell'Asia meridionale. Confina a ovest, a est e a nord con l'India, a sudest con la Birmania e a sud si affaccia sul golfo del Bengala. E' uno Stato esteso su 144.000 km², con una popolazione di 147.000.000 abitanti (di cui il 40% vive con meno di 1 dollaro al giorno) con densità di 889 ab/km².
La capitale è Dhaka. Il clima è sub tropicale monsonico. La religione principale è quella musulmana, professata dall'85% della popolazione. Il 12% dei bengalesi sono invece di religione indù mentre il restante 3% appartiene alle religioni cristiana (0,6%), buddista (2%) o animista (0,4%).
Storicamente era una regione del Pakistan, da cui ottenne l'indipendenza nel 1971 in seguito ad una serie di conflitti di carattere religioso, legati al problema della partizione tra India e Pakistan, avvenuta il 15 Agosto 1947. L’ultimo governatore inglese della regione, Sir Frederick Burrows, commentò tale evento dicendo: ”Se si dividerà in tal modo il Bengala senza annettergli Calcutta si creerà la più grande topaia rurale della storia.”. A 60 anni di distanza non possono che apparire parole profetiche.

La mia casa nella terra di Sandokan era una missione dell'Associazione Papa Giovanni XXIII, situata a Chalna, villaggio di campagna raggiungibile solamente in barca o con il carro trainato da…uomini!
In vero spirito di condivisione abitavo con tre missionari italiani e circa un centinaio di persone tra cui bambini abbandonati o orfani e disabili fisici e mentali.
La missione rivolge la sua attenzione ai più poveri tra i poveri, concentrandosi soprattutto sull’istruzione e sull’assistenza sanitaria; io infatti ho lavorato come fisioterapista.

Per chi fosse interessato a sapere qualcosa di più sul Bangladesh e sulla mia esperienza in particolare, inserisco qui sotto i collegamenti a tre articoli che ho scritto quest'anno per il sito di informazione alternativa: www. antennedipace. org - molto interessante perché raccoglie articoli di volontari in tutto il mondo!


www.antennedipace.org/antennedipace/articoli/art_575.html

www.antennedipace.org/antennedipace/articoli/art_592.html
www.antennedipace.org/antennedipace/articoli/art_728.html

Leggerli spero aiuti a capire il contesto in cui una catastrofe ambientale che si sta trasformando in tragedia è diventata emergenza umanitaria.
 
Di Geo (del 16/01/2008 @ 21:16:24 in Notizie, linkato 2519 volte)
Ieri sul notissimo Blog di Beppe Grillo è uscito un articolo che parlava dei finanziamenti dati ai giornali da parte dello Stato (cioè da noi).

Leggendo il post e, meravigliandomi riga dopo riga su quanti soldi vengono dati  "a gratis" ai giornali, mi sono soffermato su una cifra: 80000 €...no insignificante ovviamente.. ma sapete a chi vanno questi 80000 €??? ebbene... vanno tutti e 80 mila al "Corriere di Saluzzo"... non l'avrei mai detto!! cioè, un giornale locale, credo letto da moltissimi piaschesi, che finisce su un blog letto in tutto il mondo?? Pazzesco..

Dopo essermi ripreso dallo shock iniziale a freddo ho pensato e fatto un sempice calcolo...cioè 80000 copie vengono pagate 2 volte: una prima volta le paga lo Stato (cioè noi) e una seconda le paghiamo noi [(ri)comprando il giornale dal tabachin]..non so ma forse qualcosa non funziona..booooooo?????

Corriere spiegateci voi come funziona la storia!!!!!! Non vorrei aver capito male...

A scanso d'equivoci riporto l'articolo del blog di Grillo (preso dal sito: www.beppegrillo.it) qui sotto cosicchè tutti possano leggerlo e farsi un opinione propria sulla questione.

La Casta dei giornali/ La Chiesa

Più di 100 giornali o periodici cattolici sono finanziati dallo Stato.
Ma non erano sufficienti l'otto per mille e l'esenzione degli immobili religiosi dall'ICI? Le nostre tasse contribuiscono a "La Voce dei Berici della Diocesi di Vicenza" e a "La Valsusa della Stampa Diocesana Segusina". Imperdibili per i fedeli più devoti. "Le testate percettrici di contributi diretti, relativi all’anno 2003, risultavano dunque 386, divise in otto categorie... QUARTA CATEGORIA: in pratica, monopolio di testate facenti capo, direttamente o indirettamente, alla Chiesa cattolica (diocesi, arcidiocesi, ordini religiosi, conventi, associazioni e opere pie, confraternite, ecc.). Fra i 106 «periodici editi da cooperative, fondazioni o enti morali ovvero da società il cui capitale sociale sia detenuto da cooperative, fondazioni o enti morali» si contavano sulla punta delle dita di una sola mano quelli editi da organizzazioni non cattoliche come l’Istituto Buddista e non religiose come l’ANMIL (Associazione dei Mutilati e Invalidi del Lavoro) e la Federazione Orticoltori. A primeggiare era la Società San Paolo. Fondata nel 1914 da don Giacomo Alberione, opera in trenta nazioni «e in molteplici campi di attività: editoria libraria, giornalistica, cinematografica, musicale, televisiva, radiofonica, audiovisiva, multimediale, telematica; centri di studio, ricerca, formazione, animazione». I Paolini sono impegnati programmaticamente e sistematicamente «nella diffusione del messaggio cristiano utilizzando i mezzi che la tecnologia mette a disposizione dell’uomo di oggi per comunicare». E la Periodici San Paolo, in particolare, riusciva a utilizzare puntualmente anche i contributi messi a disposizione dallo Stato italiano, assommando con sei testate una cifra superiore al miliardo delle vecchie lire: Famiglia cristiana (210 mila euro), Il Giornalino (210 mila), Jesus (49 mila), Vita Pastorale (34 mila), Famiglia Oggi (5 mila) e Letture (5 mila). A parte la San Paolo, la gran parte delle testate di questa categoria si accontentavano di contribuzioni sotto i 50 mila euro: la più bassa in assoluto, meno di duemila euro, quella assicurata alla Impresa Tecnoeditoriale Lombarda per la Rivista Diocesana Milanese. Solo quindici riviste riuscivano ad aggiudicarsi un aiuto pubblico compreso fra i 50 mila e i 100 mila euro: L’amico del Popolo (102 mila), Città Nuova della Pia Associazione Maschile opera di Maria (94 mila), Toscana Oggi (89 mila), La Vita del Popolo dell’Opera San Pio X (82 mila), Corriere di Saluzzo (80 mila), Verona Fedele (74 mila), Il Popolo dell’Opera Odorico da Pordenone (65 mila), La Vita Cattolica (64 mila), L’Azione della Diakonia Ecclesiale (63 mila), La Difesa del Popolo (61 mila), La Voce dei Berici della Diocesi di Vicenza (57 mila), Adista «fatti, notizie, avvenimenti su mondo cattolico e realtà religiose» (56 mila), La Voce del Popolo «settimanale di informazione della cultura cattolica di Brescia. Documenti e informazioni sulla Diocesi e sulla Curia Vescovile» (56 mila), Il Nuovo Rinascimento dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (52 mila) e La Valsusa della Stampa Diocesana Segusina (51 mila). Nel 2004 queste testate passeranno da 106 a 115, per una contribuzione complessiva di 3 milioni 674 mila."  Beppe Lopez, La Casta dei giornali, ed. Nuovi Equilibri Saluti a tutti!!!

Geo
 
Di Dulce (del 27/02/2009 @ 21:15:33 in Politica, linkato 1987 volte)

ROMA - Via libera alla riforma degli scioperi nei trasporti. Le nuove regole, che di fatto rendono più difficile la possibilità di incrociare le braccia, hanno ottenuto l'ok dal Consiglio dei ministri, con l'approvazione all'unanimità del disegno di legge delega. Un "percorso molto cauto", ha sottolineato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che lascia spazio ad un "ulteriore coinvolgimento" delle parti sociali. Unanime invece non è stata la risposta del fronte sindacale, con le sigle di base che bocciano senza appello il provvedimento e le confederazioni ancora una volta divise tra loro.

Da Cisl, Uil e anche Confindustria è arrivato un giudizio sostanzialmente positivo, mentre la Cgil con il leader Guglielmo Epifani è tornata a lanciare l'avvertimento ad evitare "rapporti di forza" e svolte "autoritarie". Non c'é stato alcun autoritarismo, ha replicato Sacconi: "Tutte le critiche pregiudiziali" sono "assolutamente fuori luogo", ha detto, chiedendo tuttavia di continuare il dialogo. La riforma, che comunque prima di essere operativa dovrà vedere il compimento della delega e dei successivi decreti delegati con il passaggio in Parlamento, senza l'esclusione del recepimento anche di eventuali avvisi comuni tra le parti, fissa una serie di paletti ai conflitti. Il fine è garantire "una più efficace conciliazione tra il sacrosanto e tutelato diritto di sciopero e il diritto alla libera circolazione" delle persone, ha sottolineato Sacconi, spiegando di essersi "limitati al settore del trasporto" perché "in tale ambito si sono manifestate le criticità maggiori".

Di qui, dunque, le nuove regole che vanno dalla soglia del 50% di rappresentatività dei sindacati per poter proclamare uno sciopero, all'obbligo di referendum preventivo per le sigle che invece hanno almeno il 20% di rappresentatività e che, per scendere in piazza, devono ottenere almeno il 30% dei consensi allo stop tra i lavoratori. Le norme mirano a mettere fine anche all'effetto annuncio, affidano la riscossione delle sanzioni ad Equitalia, rendendole "finalmente effettive", ha sottolineato il titolare del Lavoro. Giro di vite contro le proteste 'selvagge' (con multe sino a 5 mila euro), i blocchi della circolazione (con un divieto per chiunque di bloccare strade e aeroporti) ed i fermi dei tir (con la garanzia di servizi minimi e un limite alla durata dell'astensione). Allo stesso tempo si punta ad aumentare il ricorso a conciliazione e arbitrato nei poteri della rinnovata Commissione per le relazioni di lavoro. Arrivano anche l'adesione preventiva individuale e lo sciopero virtuale (che potrà essere obbligatorio se il servizio è necessario) che saranno disciplinati per via contrattuale. Proprio su questi due ultimi punti si sono più divisi i pareri, tra consensi e perplessità. Nel testo "ci sono cose che non vanno" bene, ha detto Epifani, riferendosi in particolare all'adesione preventiva e alla soglia del 20% che obbliga il referendum.

Il leader della Cgil ha bocciato anche lo strumento legislativo scelto: "Su una materia come questa è meglio non delegare niente a nessuno", ha detto. Al contrario il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni, si è detto "rassicurato" dal ddl delega visto che "é molto largo e rinvia alla contrattazione", mentre il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, ha promosso l'impianto, apprezzando soprattutto lo sciopero virtuale, ma non "l'imposizione" della dichiarazione preventiva. E' "l'inizio del percorso", ha commentato il leader dell'Ugl, Renata Polverini. Per il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, il ricorso al referendum potrebbe essere allargato anche ad altre categorie, oltre a quella dei trasporti. Sulla linea opposta i sindacati di base che parlano di norme incostituzionali. "Non ci riteniamo vincolati a osservarle", ha detto la Cub; "sono inapplicabili" per i Cobas. "Tutela e rispetta lavoratori e cittadini", ha detto il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri; mentre per l'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano (Pd) non va né il ricorso alla legge delega né, nel merito, la definizione delle soglie.  ANSA 2009-02-27 20:21

Attacco al diritto di sciopero: ultimo atto della tragedia

 

 
Di Dulce (del 19/04/2009 @ 21:11:27 in Eventi, linkato 2063 volte)

Oggi pioveva e c’è stato anche un terremoto perciò ho deciso di andare in un luogo sicuro e asciutto....
Invito anche voi a visitare la mostra davvero splendida che giustifica a pieno i 25 mila visitatori che ha avuto nel mondo.
Le opere esposte sono espressione della materia nelle sue molteplici forme colori e suoni  hanno suscitato in me emozioni ma quella che mi ha impressionato di più è stata dipinta con il sangue dell’artista che davvero sentiva la sua creazione come una parte di se stesso.
ENERGIE SOTTILI DELLA MATERIA
Castiglia - Castello dei Marchesi di Saluzzo
Piazza Castello - Saluzzo
 Fino al 10 maggio 2009
 Orari: Venerdì (15.00 – 19.00) sabato (15.00 – 23.00) e domenica
Ingresso 5 euro
Venerdì 24 e sabato 25 aprile  ingresso gratuito.
Possibilità di abbinare alla mostra d’arte la visita guidata alla Castiglia le sue celle e camminamenti.
 
Energie Sottili della Materia è una collettiva di scultura contemporanea che dal 3 aprile al 10 maggio presenterà le opere di oltre 30 artisti italiani in un percorso ideale che affiancherà i lavori di alcuni maestri riconosciuti come Melotti, Consagra, Zorio, Paolini, alle sculture di alcuni giovani emergenti meno noti al grande pubblico, con l’obiettivo di offrire al visitatore una possibile sintesi del sistema dell’Arte Contemporanea italiana degli ultimi decenni.
Selezionate dai curatori Marisa Vescovo e Alessandro Carrer, le opere che compongono “Energie Sottili della Materia” sono affiancate spesso da bozzetti e fotografie che illustrano le fasi più salienti del processo creativo di ciascun artista.
La collettiva, infatti, intende mostrare come, negli ultimi quarant’anni, le tecniche e le poetiche scultoree si siano progressivamente modificate ed abbiano subìto importanti trasformazioni, muovendo verso l’integrazione e la molteplicità dei generi: gli artisti hanno lavorato sui materiali, sullo spazio, sulla relazione con lo spettatore, disintegrando ogni volta le forme cristallizzate dell’arte per produrre nuove idee e nuovi mondi. Ciò che emerge è l’impossibilità di scegliere una risposta univoca, un vortice fatto di incroci ed attraversamenti disciplinari che produce un sistema articolato in cui ciascuno prova a conquistare una voce, un punto di vista, una sempre diversa organizzazione della forma e dell’idea. In questo processo il dialogo tra artista e “materia” subisce continue variazioni, ma resta la capacità per quest’ultima di liberare l’energia sottile, risultato e traccia palese di ogni processo creativo.
L’allestimento nello splendido complesso della Castiglia a Saluzzo segna la conclusione di un viaggio di oltre 20.000 km che ha portato le opere di Energie Sottili della Materia in alcuni tra i più importanti musei dell’Estremo Oriente: a Shanghai, a Pechino e a Shenzhen in Cina e a Seoul nella Corea del Sud. In queste occasioni, durante il 2008, il successo di pubblico è stato enorme, con oltre 25.000 visitatori.
Energie Sottili della Materia è allestita da IGAV – Istituto Garuzzo per le Arti Visive – un’associazione culturale senza scopo di lucro con sede a Torino, che dal 2005 organizza e gestisce collettive internazionali di Arte Contemporanea, con l’obiettivo di sostenere e valorizzare l’opera degli artisti italiani all’estero e nel nostro paese.

 

 
Di Dulce (del 12/12/2008 @ 21:05:55 in Raccolta differenziata , linkato 1926 volte)

                  

Anno nuovo e calendario nuovo. E perché no? ricette nuove in cucina.
Magari usando gli avanzi o scarti per non sprecare o peggio buttare via del cibo. L’idea è venuta a Slow Food e Comieco che hanno chiesto a 6 chef, delle vere star internazionali, di proporre ricette facili, già presentate allo scorso Salone del Gusto a Torino.
I piatti sono firmati da Davide Oldani, Aldo Trabalza, Rocco Iannone, Franca Checchi, Antonella Ricci, Riccardo De Prà che hanno profuso tutta la loro sapienza, com’è scritto nel comunicato stampa, per: riutilizzo degli avanzi di cibo, valorizzazione di ingredienti solitamente sottoutilizzati o scartati, armonizzazione della cucina per tendere alla minore produzione possibile di rifiuti/scarti alimentari, rispetto della stagionalità dei prodotti e della loro impronta ecologica. Questi i principi che hanno ispirato i nostri cuochi nella creazione di un ricettario amico del gusto, della qualità e delle risorse ambientali.
E gli chef si sono dimostrati geniali, come, ad esempio, Rocco Iannone, di Cava dè Tirreni che propone una zuppa di baccelli di piselli e pelle di triglia o Riccardo De Prà che suggerisce il sistema di riutilizzare il panettone avanzato dalle feste, trasformandolo in piccoli budini.
» Scarica qui il calendario Gusto Così 2009

 

 

 
Di dottore (del 06/10/2010 @ 20:56:11 in Associazioni, linkato 2270 volte)
DOMENICA 10 OTTOBRE 2010
ANCHE A PIASCO TORNA “UNA MELA PER LA VITA”


FERMA LA SCLEROSI MULTIPA. FAI ANDARE AVANTI LA RICERCA

E per sostenere la ricerca sulla sclerosi multipla fino al 13 ottobre sarà
possibile anche inviare un sms al 45593 da cellulare personale Tim,
Vodafone, Wind, 3 e Coopvoce e donare 1 euro, oppure chiamare lo
stesso numero da telefono fisso Telecom Italia e contribuire con 2 euro

4 milioni di mele saranno distribuite da AISM per sostenere la ricerca sulla
sclerosi multipla e il programma sanitario e sociale AISM “Giovani oltre la SM”.
“Una mela per la vita” è dedicato ai giovani, i più colpiti dalla malattia.
L’Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha pensato a tutti i giovani, dedicando loro
un concorso letterario in collaborazione con la prestigiosa Scuola Holden, offrendo
l’opportunità di vincere un corso di scrittura creativa.

L’elenco delle piazze di “Una mela per la vita” sarà disponibile su:
www.aism.it e www.unaproa.com

In Italia, sono 60 mila le persone con SM: circa il 50% sono giovani, cui spesso,
la malattia, viene diagnosticata tra i 20 e i 30 anni, nel periodo della vita più
ricco di progetti. Una malattia cronica, invalidante e imprevedibile; una delle più
gravi del sistema nervoso centrale che si manifesta con disturbi del movimento,
della vista e dell’equilibrio seguendo un percorso diverso da persona a persona.

Ed è proprio ai giovani che AISM dedica “Una Mela per la Vita”, giunta alla sua sedicesima
edizione. Sabato 9 e domenica 10 ottobre, anche nelle piazze di Cuneo e provincia verranno
distribuiti 3.400 sacchetti di mele a fronte di un’offerta di 8 euro ciascuno, fornite da Apo
Conerpo.

La manifestazione di solidarietà che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente
della Repubblica, è promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla
sua Fondazione, l’unica associazione che in Italia si occupa a 360° della sclerosi multipla:
promuove ed eroga servizi sia a livello nazionale sia locale, rappresenta e afferma i diritti delle
persone con SM e indirizza, promuovere e finanzia la ricerca scientifica. Insieme ad AISM
è promotrice dell’iniziativa anche UNAPROA, la principale Unione di organizzazioni
di Produttori Ortofrutticoli d’Europa. “Una mela per la Vita” ha anche il patrocinio di
Pubblicità Progresso Fondazione per la Comunicazione Sociale.

Gli atleti Gianluca Zambrotta, Massimiliano Rosolino, l’attore Gabriele Greco insieme a
Michela Andreozzi attrice e conduttrice televisiva e Antonella Ferrari, attrice e madrina
dell’Associazione, sono i personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo che insieme
all’AISM contribuiranno a sensibilizzare il pubblico a partecipare a “Una mela per la vita”.

L’iniziativa permetterà di raccogliere fondi per sostenere la ricerca scientifica, per
incrementare i servizi sanitari e sociali per garantire una maggiore qualità di vita alle
persone con SM, e per sostenere il Programma “Giovani oltre la SM”.

Alla raccolta fondi è legato l'sms solidale. Dal 1 al 13 ottobre basta inviare un
sms al 45593 dal proprio cellulare personale Tim, Vodafone, Wind, 3 e Coopvoce

donando così 1 euro, oppure chiamare lo stesso numero da telefono fisso Telecom Italia e
contribuire con 2 euro. I fondi con sms solidale andranno a sostenere nello specifico
il progetto di un nuovo protocollo per la diagnosi della CCSVI (insufficienza cerebro
spinale venosa cronica) e di validazione dell’associazione tra CCSVI e sclerosi
multipla.

E presso le oltre 700 filiali del Gruppo bancario Cariparma Friuladria sparse per tutta
l’Italia continua l’iniziativa “Aiutaci con una donazione a fermare la Sclerosi Multipla“,
sul territorio nazionale o tramite home banking sarà possibile effettuare un bonifico “zero
spese” sul conto corrente n. 49222234 intestato a FISM – Fondazione Italiana
Sclerosi Multipla.

Negli ultimi dieci anni molti progressi sono stati compiuti dalla ricerca sulla sclerosi multipla,
ma ancora non sono state trovate le cause e la cura risolutiva. Per questo AISM con la
sua Fondazione, FISM, promuove, finanzia e indirizza la ricerca d’eccellenza: oggi
i ricercatori italiani – tra i migliori al mondo – sono impegnati nello studio dei
meccanismi della malattia e di terapie innovative.

AISM è al fianco dei giovani con il programma “Giovani oltre la SM”, tramite il quale
l’Associazione intende dare supporto proprio a loro in tutti i progetti di vita: famiglia, lavoro,
studio, attraverso diversi strumenti come incontri, pubblicazioni, siti internet. Da questo
programma è nato un Gruppo Nazionali Giovani con SM che ha aggiunto un importante
tassello nell’approfondire la conoscenza di come i giovani vivano la SM, nel rafforzare con loro
il rapporto e coinvolgere altri giovani alla vita associativa.

Media sponsor è Lattemiele che in occasione di “Una mela per la vita” contribuirà con
spazi di informazione sulla malattia, sui giovani e sulla ricerca scientifica.

VOLONTARI: tante associazioni e 10 mila persone in 3.000 piazze italiane
Come ogni anno, saranno l'Associazione Nazionale Bersaglieri unita alla Protezione Civile,
all'Associazione Nazionale Carabinieri, all’Associazione Nazionale del Fante e a quella dei Vigili
del Fuoco ad affiancare i 10 mila volontari AISM nelle piazze italiane.

Un CONCORSO di parole per parlare di sclerosi multipla
Per la prima volta, in occasione di “Una Mela per la Vita”, AISM dedica soprattutto ai giovani un
concorso letterario, nato in collaborazione con la Scuola Holden.
“Le parole sono semi. Da cui nascono grandi frutti” è il titolo di questo concorso, che
vede AISM e la Scuola Holden uniti nel medesimo grande progetto: costruire un unico
grande laboratorio di parole… “parole che servono a crescere, parole che aiutano
a capire e a pensare, parole che insegnano a credere e che invitano all’ascolto…“.
Queste parole, accumulate negli anni, avranno l’intento di costruire un “vocabolario” attraverso
cui i giovani – soprattutto i giovani legati al movimento AISM - possano riuscire a raccontarsi
con occhi nuovi.

Per le modalità del concorso consultare il sito www.aism.it e www.scuolaholden.it

Per informazioni:

Sezione provinciale di Cuneo: tutte le mattine dalle 9 alle 12,30 e i pomeriggi del
lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 17,00

Via Vittorio Amedeo II°, 18 Tel. 0171/66398

Vice Presidente Sig.ra Rita Fiato Tel. 338/3478567
 
Di cagio (del 10/03/2008 @ 20:51:32 in Notizie, linkato 3184 volte)

Se i lettori del blog seguono anche un minimo i giornali locali si saranno accorti della quasi nascita a Piasco di un nuovo gruppo, affiliato alla onlus Verdi ambiente e società.

Per quasi nato intendo che il gruppo è in fase di costituzione ed i pionieri dell'idea sperano che molta gente li affianchi per rendere più attiva quest'associazione che lavorerà nel campo della sensibilizzazione ai problemi ambientali ma che si propone di fare alcuni interventi più diretti che per i singoli cittadini risultano di difficile attuazione.

Gli ideatori dell'iniziativa sono Eraldo Anghilante, Mauro Dalmasso, Giampiero Mattio, Paolo Mattio e Robero Salvatico. Qualcuno storcerà il naso a leggere i nomi, ma i 5 hanno assicurato che non c'è l'intenzione di fare politica o di usare l'associazione per qualche fine del genere. Se poi qualcuno ha dei dubbi vede che nei 5 c'è Roby Salvi, per cui ci si può fidare.

L'auspicio dei fondatori, che poi è anche il mio, è che dal blog arrivino oltre a suggerimenti e critiche anche volontari per l'attività del gruppo. Sarebbe logico succedesse visto la sensibilità dimostrata in più di un'occasione sul blog da diversi autori e commentatori verso i temi ambientali

Chi ha dei dubbi può chiedere senza esitare ad Eraldo Anghialnte (017579180) o Paolo Mattio (0175 797842)

Scusate se sono piuttosto vago ma mi sa che mi sto ammalando e non riesco a tenere gli occhi sul computer per più di mezzo minuto : - (

 
Di Dulce (del 01/03/2009 @ 20:48:49 in Eventi, linkato 2414 volte)
  

GIORNATA MONDIALE DELLA LENTEZZA
9 MARZO 2009

Ho deciso di rallentare. Con l’arrivo della bella stagione, mi è presa voglia di godermi le cose che mi piacciono. L’inverno non mi rallenta, in qualche modo mi congela e contemporaneamente mi fa accelerare perché voglio che passi presto.

La giornata della lentezza è ovvio che non cambierà il mio stile di vita, ma soffermarmi

ogni tanto  a pensare con più calma a quello che faccio dovrebbe farmi bene.

Prendo spunto dalla III° giornata della lentezza, ma anche da “Caos calmo”, che fa ripartire la vita dalla staticità di una panchina in cui si sta a riflettere.

A pensarci bene, dopo il primo impatto, non così strana modalità….

Qui da voi si dice…” a bocce ferme” quando si vuole prendere un attimo per riflettere senza ansia sulle cose. Beh,rallentare per vedere,per esempio,per cosa vale la pena di arrabbiarsi,non è un cattivo proposito...

Aderite numerosi su  http://www.vivereconlentezza.it/node/1194

I 14 comandalenti

I nostri primi 14 comandalenti, per trovare la velocità giusta nella vita

1) Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.
2) Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.
3) Se entrate in un bar per un caffè:ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell'uscita(questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in
ascensore)
4) Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara...
5) Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer...se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.
6) Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall'altra parte della città
7) Non riempire l'agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.
8) Non correte per forza a fare la spesa, senz'altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.
9) Anche se potrebbe costare un po' di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.
10) Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.
11) La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.
12) Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.
13) Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.
14)Smettiamo di continuare a ripetere:"non ho tempo". Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.

... e i 7 comandalenti in cucina

1) Il cibo è la tua prima medicina: insegna Ippocrate... crediamoci!

2) La poesia del cibo inizia quando facciamo la spesa: scegliamo prodotti di stagione e di qualità. Se vogliamo risparmiare diminuiamo la quantità: che è anche un'ottima scelta per controllare colesterolo e peso.

3) E' scientificamente provato che l'acqua non bolle prima se continuiamo a osservarla: quindi senza fretta appassioniamoci alla preparazione della nostra cenetta e apparecchiamo con cura la tavola, un fiore?

4) Utilizziamo tutti i nostri sensi per godere dei singoli ingredienti: la vista, il tatto, l'olfatto, il gusto ... anche l'udito (i rumori della cucina fanno tanto casa e calore!).

5) Gustiamo ogni forchettata e ogni piccolo sorso di quel vino che, anche se da incompetenti, avremo scelto con amore e cura.

6) Evitiamo il "due in uno"! Se mangiamo non telefoniamo, se telefoniamo non mangiamo.

7)Non precipitiamoci ... il cinema, la lavastoviglie, l'ultimo ritocco al computer, ecc. aspettano  

 

Vi segnalo la bella iniziativa organizzata dall'associazione Soroptimist di Cuneo 

Il Soroptimist Club di Cuneo, presieduto da Enrica Tavecchio Fulcheri, in collaborazione con il Museo Civico, intende celebrare la festa della donna aderendo alla terza giornata mondiale della lentezza giovedì 5 marzo alle 17 proponendo una 'passeggiata lenta' nel centro storico di Cuneo in compagnia degli aneddoti che il Prof. Piero Camilla ha raccolto nel suo celebre libro 'Cuneo: storielle e storie'. L’invito è rivolto a tutte le Socie del Club, alle Amiche di altre Associazioni ed a tutte le signore che vorranno regalarsi due ore di piacevole 'lentezza'. La partenza dello slow itinerario è fissata al centro di Piazza Galimberti alle 17 con prosecuzione a piedi fino al 'Pizzo' di Cuneo e ritorno.

La 'Giornata Mondiale della Lentezza' è nata da un’idea di Bruno Contigiani (che ha fondato l’Associazione 'L’arte del Vivere con lentezza') che nel libro omonimo afferma: “Si possono compiere piccole azioni che possono portare a grandi cambiamenti... perchè rallentare vuol dire cercare il giusto ritmo, il proprio tempo, diverso da persona a persona, trovare un equilibrio intelligente tra il nostro CORRERE QUANDO DOBBIAMO ed il nostro FERMARCI QUANDO POSSIAMO, in una parola dobbiamo RALLENTARE per vivere meglio". Molte sono le città italiane e straniere coinvolte nell’avvenimento con iniziative spontanee e legate alla creatività; l’importante è capire che vale la pena, soprattutto per le donne, di fermarsi un attimo per riflettere e per imparare, piano piano, a farlo tutti i giorni.

A seguire, alle 20, per Socie ed Ospiti, LA CENA LENTA IN GIALLO con lettura e commento dei COMANDALENTI tratti dal libro 'Vivere con lentezza' di Bruno Contigiani.
 

http://www.soroptimist.it/dettaglio.asp?id=256

 
Di cris (del 29/05/2009 @ 20:46:57 in Politica, linkato 2047 volte)
Faccio semplicemente da tramite, pubblicando queste poche righe di Giorgio! ciao cris Ciao a tutti, sono Giorgio Barbero e ho deciso di “sottopormi” al blog di Piasco dove scrivono molte persone che conosco e molti amici. Come ormai quasi tutti sanno sono candidato come consigliere alla provincia di Cuneo per una lista civica che si chiama “Cuneo provincia Grande” la quale sostiene la candidatura alla presidenza di Mino Taricco. Qualche settimana fa ho ricevuto una telefonata da un segretario di Taricco che mi proponeva la candidatura dicendo che aveva avuto il mio nominativo da alcune persone di Piasco che erano state contattate. Subito ho pensato di rifiutare per via dei miei già molti impegni e perché proprio nei giorni delle elezioni diventero papà per la terza volta. Mentre stavo per rifiutare mi sono però venute alla mente le parole di papa Paolo VI il quale dice che la politica è la più alta forma di carità e il risultato del sondaggio della Boulè che mi vedeva al secondo posto (seppur con pochi voti) dietro all’attuale Sindaco. Ho così deciso di prendere tempo e di incontrare queste persone per saperne di più. Nel primo contatto che ho avuto ho chiarito che avrei potuto dedicare pochissimo tempo alla campagna elettorale, non avevo soldi da investire e volevo vedere i contenuti. Avute queste rassicurazioni, visto il programma che mi è parso semplice e concreto come anche il candidato presidente che sarei andato a sostenere ho deciso di buttarmi e accettare dopo essermi ovviamente confrontato con mia moglie. Fino ad oggi la mia campagna elettorale si è ridotta a due serate: una a Fossano per la presentazione della lista e una a Verzuolo dove Mino ha presentato i candidati del collegio Verzuolo e Valle Varaita. Sabato 30 Maggio dovrebbe esserci un ultimo incontro in vallata al quale non so se potrò partecipare. Spero di poter approfittare dello spazio del Blog di Piasco per poter ricevere domande, critiche, suggerimenti alle quali cercherò di rispondere soprattutto la sera sul tardi. Se qualcuno volesse sostenermi (per esempio distribuendo volantini) ne sarei molto felice. Il mio indirizzo mail è giori.ba@tiscali.it il cell. 3498906171. Grazie per il tempo che mi avete dedicato. Ciao giorgio
 
Di Marta (del 21/07/2009 @ 20:45:31 in Eventi, linkato 2001 volte)
E' estate: è tempo di vacanza,
sta arrivando agosto: sta arrivando il CAMPEGGIO a Castello di Pontechianale!!!!

Per chi lo ama da quando è bambino,
per chi non c'è mai stato, ma ne ha sentito parlare,
che chi ci torna sempre volentieri,
per chi non lo conosce
ma chi si fida che è bello ...

quindi

Anche quest’anno, a grande richiesta, in quel di PONTECHIANALE(frz Castello):

 

CAMPO GIOVANI 2009

 

Per chi: è aperto a tutti dalla prima superiore (fatta!!!!! ) in su (qui non ci son limiti!!!)

 

Requisiti minimi: nessuno! A parte voglia di impegnarti, di condividere una bella settimana, di riflettere , di parlare, di giocare …..

Siete tutti invitati!!!

 

Tema del campo:

EDUCHIAMOCI ALLA NON VIOLENZA PER COSTRUIRE LA PACE

 

Quando: il campo inizia domenica 9 agosto ore 17 circa e finisce venerdì 14 agosto dopo il pranzo.

 

Iscrizioni: entro e non oltre il 30 luglio da don Rocco

 

Costi: l’intera settimana: 60 euro

         

 

 NON PUOI MANCARE!

 

Per dubbi o chiarimenti:  luisa:   3403649946                          

                     marta:  3407871846    martagarnero@gmail.com

 
Di Dulce (del 14/01/2012 @ 20:39:05 in Politica, linkato 1779 volte)


Punto per punto gli effetti della burla anti referendum

GEAPRESS – Il caos sovrano. Questo secondo il Comitato Promotore del Referendum Regionale contro la caccia, l’effetto dell’incredibile emendamento voluto dall’Assessore Claudio Sacchetto (vedi articolo GeaPress). In tal maniera verrebbe cancellata, tutta di un colpo, la legge regionale sulla caccia piemontese. L’Assessore regionale Agricoltura, Caccia e Pesca avrebbe, secondo il Comitato Promotore, così pensato di reagire al non più derogabile impedimento (dopo un quarto di secolo di attesa) messo in atto per non fare svolgere il referendum regionale che vorrebbe abolire alcune importati disposizioni contenute nella norma venatoria piemontese. In modo particolare limitazione dei privilegi venatori concessi alle aziende faunistico-venatorie, riduzione delle specie cacciabili da 29 a 4, divieto di caccia la domenica e in terreno coperto di neve. Per evitare il referendum basterebbe, in effetti, solo modificare la legge accogliendo quanto in oggetto alla richiesta referendaria. Sacchetto, invece, ha proposto di abolire la legge. Salterebbe così il referendum ma, secondo il Comitato Promotore, prima della prossima apertura della stagione venatoria il Piemonte approverebbe un’altra legge ancora più permissiva.

Il Comitato promotore affila le armi e per lunedì prossimo ha indetto alle 14.30 presso la sede del Consiglio Regionale del Piemonte di via Alfieri, una conferenza stampa la quale avverrà contemporaneamente ad un presidio popolare indetto di fronte lo stesso Consiglio Regionale.

La strategia, piuttosto grossolana, che imporrebbe l’eventuale approvazione dell’emendamento Sacchetto è abbastanza ovvia. Si creerebbe una situazione di caos che sarebbe rimediabile con una nuova legge approvata in fretta e furia prima della prossima stagione venatoria, magari ancora più permissiva di quella attuale che, una volta abrogata, avrebbe il solo scopo di fare saltare il referendum.

A dimostrazione di tutto, sempre il Comitato Promotore, snocciola tutte le conseguenze dell’emendamento Sacchetto. Una situazione, forse, più in linea non tanto con il caos, ma con la non molto invidiabile stima che i cittadini hanno dell’attività dei politici. Ecco, secondo il Comitato, cosa verrebbe a crearsi:

Scomparirebbero i criteri per l’attività tassidermica, quelli per l’istituzione delle zone di protezione, delle aziende private di caccia, degli ATC e dei CA, delle zone di allenamento e gare dei cani da caccia, delle zone di ripopolamento e cattura, degli allevamenti di fauna selvatica e le relative norme di gestione. Scomparirebbero organismi importanti che sovrintendono la gestione della fauna selvatica nella regione Piemonte come l’Osservatorio regionale sulla fauna selvatica ed i Comitati regionali e provinciali di coordinamento delle politiche venatorie. Sparirebbero persino gli esami e le commissioni d’esame per l’abilitazione venatoria.

Le specie cacciabili passerebbero dalle attuali 29 alle 48 delle legge nazionale. I periodi dell’attività venatoria si allungherebbero ulteriormente. I giorni di caccia passerebbero dagli attuali tre a cinque. Il carniere giornaliero e stagionale dei cacciatori, buttato nel cestino, consentirebbe di abbattere animali in numero illimitato. Vent’anni di politiche di tutela verrebbero cancellati con un colpo solo.

Alcune deleghe amministrative date alle Province tornerebbero in capo alla Regione. Tra queste ricordiamo il contenzioso amministrativo da pochi mesi trasferito alle Province con enormi difficoltà di riorganizzazione del
servizio e costi esorbitanti. Tutta fatica per nulla.

La legge nazionale affida alle regioni il compito di sanzionare molti comportamenti illeciti. Le sanzioni per questi comportamenti verrebbero cancellate dall’emendamento di Sacchetto.

Non sarebbe più sanzionato:
- cacciare in ambito di caccia diverso da quello assegnato
- cacciare l’avifauna migratoria a meno di 1.000 metri dai valichi montani
- l’uso dei cani nella caccia gli ungulati
- cacciare da appostamento a meno di 200 metri dalle zone di divieto
- addestrare i cani a meno di 100 metri dai luoghi dove la caccia è vietata
- causare volontariamente spostamenti della fauna selvatica per allontanarla dalle
zone di protezione
- cacciare con fonti luminose
- produrre, vendere e detenere trappole per la fauna selvatica e reti da uccellagione
- l’uso della caccia con i richiami vivi
- cacciare senza tesserino venatorio
- cacciare a rastrello
- superare i limiti di carniere
- non recuperare i bossoli delle cartucce
- effettuare il tiro a volo su uccelli
- allevare specie selvatiche senza autorizzazione
- lasciare i cani liberi di vagare ovunque
- oltrepassare il limite numerico dei cani durante la caccia
- oltrepassare il limite delle giornate di caccia
il che causerebbe una gravissima deregolamentazione dell’attività venatoria con
distruzione del nostro patrimonio naturale.

Non sarebbe più sanzionato:
- cacciare senza licenza
- cacciare senza essere accompagnati per i cacciatori neoabilitati
- cacciare nelle ore notturne
- trasportare nei centri abitati ed a bordo di veicoli armi cariche (per questa
violazione oggi è prevista addirittura la confisca dell’arma)
il che causerebbe gravi pericoli per la pubblica incolumità.

Copyright GeaPress – http://www.geapress.org/

 
Di cagio (del 08/05/2007 @ 20:35:56 in generale, linkato 2115 volte)
Ultimamente sto trascurando abbastanza il blog, e non dovrei, visto che mi sono preso quest'impegno, ma tra lavoro, università, proloco e tutto il resto fatico a trovare il tempo per leggere la posta... figuriamoci scrivere qualcosa.
Per fortuna che c'è Marta che ci scrive da lontano, buona lettura!

Achabua- Chalna bazar , domenica 29/4/2007
Sono le 7,20 ora locale del 24 aprile quando atterro a Dacca per la seconda volta nella mia vita.
Dopo venti giorni passati a casa in Italia, visto scaduto in Bangladesh equivale a rimpatrio e non a rinnovo del suddetto, riprende la mia avventura bengalese.
Uscita dall’ aereo vado immediatamente in bagno, vengo colpita inaspettatamente dai rumori della strada che entrano da una piccola finestra: urla, clacson di auto pulman e camion, lo sferagliare di mezzi do ogni tipo che procedono aldilà di qualsiasi legge meccanica e dell’ usura.
“...bangladesh!” penso. E di colpo mi assale l’emozione e anche il timore di tornare in questo paese orientale che per questo anno sarà “casa”.
All’ ufficio immigrazioni assaporo il particolare atteggiamento riservato dai bengalesi agli occidentali, misto di riverenza, gentilezza e ostentata efficenza/inflessibilità: un poliziotto fa spostare una lunga fila di uomini bengalesi per far passare prima al controllo 4 donne “bianche”(compresa io). In modo tale che in pochi minuti vengo catapultata fuori, tra la ressa dei parenti e amici urlanti venuti ad attendere i nuovi arrivati, stipati contro i cancelli perchè a loro è vietato l’ingresso all’ aereoporto per ragioni di sicurezza.
Il calore della gente non e’ l’unico, infatti il clima sub tropicale si fa sentire nella sua estate torrida e umida, il cielo e’ velato di foschia e in un attimo sono madida di sudore.
Il tasso di umidita’ allarmante e’ lo spiacevole compagno che non ti abbandona mai; di giorno ti stordisce e di notte ti impedisce di dormire, e i ventilatori presenti ovunque in case e uffici risultano piuttosto inefficaci a sconfiggere il caldo.
Fortunatamente individuo subito Gilbert che e’ venuto ad attendermi, saliamo su un taxi e attraversiamo Dhacca diretti alla stazione degli autobus, dove prenderemo il pulman per Khulna.
Mancano ancora sette ore di bus e trenta minuti di barca prima di arrivare a destinazione.
Fatico a tenere una soddisfacente conversazione in inglese con Gilbert , perche’ sono stordita dal viaggio e soprattutto dalla terrificante guida del nostro autista.
Caratterizza infatti la maggir parte degli autisti bengalesi una guida “sportiva ”e nervosa, fatta di continue accelerate e inchiodate. D’altronde mi chiedo come sia possibile guidare su queste strade super affollate dove non esistono troppe regole se non la prepotenza del piu’ grande, con l’aggravante dell’attraversamento pedonale selvaggio: infatti la gente non attende che il traffico rallenti e attraversa la strada di corsa rischiando la vita.
Spesso a bordo strada ci sono dei mendicanti di ogni eta, essi attendono che il traffico si fermi e poi si incollano letteralmente ai finestrini delle auto chiedendo l’elemosina, le madri sporgono i bambini, i malati sventolano le ricette mediche e gli storpi non esitano a mettersi in mostra pur di ottenere qualcosa.
Notando un’occidentale all’interno la nostra macchina viene presa d’assalto ad ogni stop, mi maledico per aver lasciato i soldi nella valigia senza mettermi in tasca gli spiccioli, e non posso far altro che sperare che il viaggio finisca presto perche’ restare impassibili davanti a certe scene e’ veramente impossibile.
Finalmente arriviamo e salgo sul pulman, mi colpisce come sempre l’odore della gente, pungente e dolciastro, tipico di chi mastica la “foglia di pam”, usanza diffusissima paragonata al vizio del fumo.*
La mia vicina di posto mi chiede come mi chiamo, da dove vengo e soprattutto se sono sposata e dove e’ mio marito, le classiche domande di conoscenza che ho imparato a capire e rispondere in bengalese.
Anche chi ti ferma per strada chiede se sei sposato, infatti l’essere single in questa cultura non esiste, ed il nubilato e’ riservato a chi e’ disabile e povero.
Inoltre una donna a 24 anni e’ gia’ sposata almeno da 4 anni! Insomma per questo paese esco decisamente dagli schemi.
Partiamo, inizialmente siamo ancora imbottigliati nel traffico di van, rishio, camion e pulman fatiscenti, ma dopo poco ci inoltriamo nella periferia.
Gli alti palazzoni del centro, precocemente corrosi dalle piogge acide e dall’umidita, si alternano ora a baracche di latta.
Dacca e’ una citta’ in continua espansione , ovunque si vedono case in costruzione con impalcatura in bambu sbilenca e decisamente precaria, dove lavorano dei muratori funamboli.
I miei occhi colgono cose diverse dalla prima volta che ho attraversato questa citta’ e poi la campagna che sembra un’ unica immensa risaia.
La prima volta avevo visto solamente il caos, la folla rumorosa e il traffico disordinato, tanto da rimanerne disorientata e quasi spaventata; ora riesco a cogliere un certo ordine in tutto cio’ e mi colpisce soprattutto la sensazione di fermezza della compagna profusione della tranquillità e lentezza dei suoi abitanti.
Probabilmente mi sto abituando alla proverbiale folla bengalese ( il Bangladesh e’ il paese con la piu’ alta densita’ di popolazione al mondo,843 ab per km2), la sensazione di essere sempre in compagnia di qualcuno sconosciuto o conosciuto che sia, l’impossibilita’ di trovare un attimo di solitudine e di fare una passeggiata da sola.
Sono seduta sull’ autobus e mi chiedo che cosa ci faccio qui e perche’ dentro di me da sempre coltivo il sogno di essere in “missione”.
Le risposte sono profonde e nascoste dentro di me cosi’ la stanchezza vince e mi addormento. Spero pero’ di riuscire un poco a capire il ritmo e in parte l’essenza di questo paese che sento cosi’ lontano per mentalita’ e geografia.
Quando Gilbert mi sveglia siamo gia’ a Khulna ormai vicino alla missione.
Mi godo il viaggio in barca, con il vento che mi sbatte sulla faccia e mi obbliga a socchiudere gli occhi. Navigare sul Gange e’ un emozione grande e farlo al tramonto e’ impareggiabile.
Oltrepasso i cancelli della missione in sordina, senza i bambini, la musica e le ghirlande di fiori che attendevano gli altri viaggiatori e me la scorsa volta.
Mi piace arrivare cosi’ come se fossi semplicemente uscita qualche ora prima per andare a lavorare come faccio di solito.
Rubo qualche scena di normale vita di missione all’imbrunire, poi butto giu’ la malinconia di casa mia...qualcuno infatti mi ha notato e mi viene incontro per salutarmi.
* la foglia di pam si mastica con calce, spezie e noci; lenisce la fame ma corrode denti e gengive colorando di rosso labbra e bocca. Le donne in Bangladesh non fumano sigarette come gli uomini ma sia uomini che donne soprattutto i poveri masticano questa foglia.
 
Di cagio (del 30/08/2010 @ 20:28:48 in generale, linkato 2450 volte)
A settembre è tempo di guardarsi attorno e valutare un po' come andrà la ripresa delle attività, di tutte le attività. Negli ultimi mesi a Piasco si è parlato molto della GrandeStufa di Molino Varaita e non si è ancora ben capito come andrà a finire, ma di certo non è l'unica cosa in un paese a ridosso della pianura, delle industrie e che ha sempre dimostrato una certa vitalità. A meno che Piasco non stia diventando il dormitorio dei paesi vicini!
A distanza di 16 mesi si può già dire qualcosa sull'amministrazione comunale, adesso un po' di tempo l'ha avuto, giusto? Quali sono i primi giudizi? Come valutano i lettori del blog quanto è stato fatto? Ci sono delle idee in cantiere?
Siccome conosco la poca propensione ad esporsi dei piaschesi inizio io:
Federalismo fiscale a la buna. Quanti piaschesi hanno fatto la conoscenza dell'autovelox in questi mesi? E dove? Alcuni di noi hanno lasciato punti e soldi sulla circonvallazione in pieno giorno a velocità attorno ai 70 km/h, altri? Personalmente non trovo sia servito a molto, almeno io non ho notato delle differenze significative, chi vive nelle zone dove le strade sono più pericolose ha visto dei miglioramenti?
Feste popolari. C'è stata la festa della Lega Nord ad agosto, cosa ne pensate della partecipazione? Io non riesco a quantificare se i presenti fosseto tanti o pochi, non sono un frequentatore dei politici. Però ho molto apprezzato la musica, e mi ha anche divertito, soprattutto le ultime due canzoni, una di Luciano Ligabue, (che fece per qualche tempo politica nel suo comune, con Rif Com o PDCI) e dei Nomadi. Alle feste non è richiesta coerenza musicale, per fortuna, e la musica bella è di tutti e di nessun colore, però mi ha fatto sorridere.
E delle altre feste cosa si dice? Piaciute le feste estive? Suggerimenti agli organizzatori (solo suggerimenti che le critiche arrivano da sole)
Scuole. Novità dal cantiere, chi abita in zona cosa dice? C'è movimento?
Scatenatevi, voglio vedere il grafico delle visite ai livelli di 18 mesi fa, come minimo!
 
Di Polin (del 15/02/2010 @ 20:27:33 in Eventi, linkato 2891 volte)

Quello che verrà proposto mercoledì 17 febbraio a Sampeyre sarà un modello di scuola lontano dai vecchi stereotipi.

Gli alunni infatti parteciperanno ad una lezione tenuta  dal noto meteorologo Luca Mercalli.

Essi, però, non saranno i soli a beneficiare di questo insegnante d’eccezione, poiché saranno collegati in videoconferenza i plessi di Venasca e Piasco (facenti anch’essi parte dell’Istituto Comprensivo di Venasca), la scuola di Paesana e, dalla sede del Parco delle Alpi Marittime, la scuola di Valdieri: tutti loro potranno seguire e interagire direttamente con Sampeyre.

Questa particolare occasione, affiancandosi  a diverse altre avvenute fino ad ora, si inserisce  all’interno di un importante progetto promosso dalla Regione Piemonte, con la partecipazione di Piemonte Parchi che, nel caso specifico di Sampeyre, vede la collaborazione del Parco delle Alpi Marittime.

“Parola di albero- Vivere i nostri luoghi con gli occhi del futuro" propone agli alunni della scuola primaria un percorso, che ogni istituto può ampiamente personalizzare e caratterizzare, volto alla scoperta delle piante.

A Sampeyre la scelta intrapresa dai docenti, sotto la guida e la supervisione del personale del Parco delle Alpi Marittime, è stata quella di compiere un viaggio alla scoperta delle caratteristiche e dell’importanza delle piante nel proprio territorio, in particolare in relazione all’affascinante tema neve e valanghe, che tanto coinvolge i ragazzi della Valle, soprattutto negli ultimi anni, caratterizzati da abbondanti precipitazioni invernali.

Il progetto, che si svolge nel corso dell’intero anno scolastico, ha  visto il coinvolgimento di diverse figure esperte tra cui: geologi, appassionati conoscitori e frequentatori abituali della montagna, abitanti del luogo quali portatori di una propria cultura fatta di esperienze e conoscenze tramandate anche attraverso detti e proverbi.

Mercoledì, dunque, sarà la volta della meteorologia: gli alunni dalle diverse scuole della Valle Varaita e della Valle Po chiederanno a Luca Mercalli di spiegare loro cosa sono le perturbazioni  nevose, come si formano e come le si prevedono.

Tutta l’iniziativa è promossa dalla Scuola di Sampeyre e coordinata dall’insegnante piaschese Serena Margaria   

La lezione si terrà dalle ore 10.00 alle 12.00 e sarà inoltre trasmessa sul sito:

 http://www.segnavia.piemonte.it/

Eccovi il video completo della lezione di Mercalli ai ragazzi 

 


 
Di Pitta (del 11/06/2009 @ 20:24:37 in Politica, linkato 1958 volte)

Buongiorno a tutti!

Come gran parte di voi saprà le recenti elezioni hanno decretato un cambiamento dell’amministrazione comunale. Pertanto il sottoscritto è entrato a far parte di quest’ultimo e, come promesso nella prima serata di presentazione della lista, cercherò di tener informata ed aggiornata, mediante questo mezzo di comunicazione, la popolazione piaschese su  questo nuovo consiglio comunale.

Inizio comunicandovi la data del primo consiglio comunale: Martedì 23 Giugno alle ore 20,30.

 

Si metterà agli atti la costituzione del nuovo consiglio e della giunta e si parlerà delle problematiche più urgenti da risolvere.

Porgo il mio sollecito a partecipare e mi congedo salutandovi.

Luca Pittavino

 
Di didacum (del 14/01/2009 @ 20:16:10 in Notizie, linkato 1924 volte)
Ogni tanto sapere un pò di quel che succede in giro per il mondo ci fa bene! Per questo motivo pubblico qui sotto l'appello di Alex Zanotelli.
Spesso ci dimentichiamo che in giro per il "mappamondo" c'è chi sta molto peggio di noi e non riesce a spiegarsene il perchè... penso che questa lettura possa se non altro aiutarci a riflettere su quello che succede in terre a volte neanche troppo lontane.


12 gennaio 2009 - Alex Zanotelli
Le comunità cristiane in Italia hanno appena celebrato il Natale, una festa così carica di messaggi di pace. La stessa Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio) è venuta ad accentuare questo tema per i credenti. Ma noi cristiani ci accorgiamo di quello che stiamo celebrando? Come facciamo a proclamare la pace in chiesa mentre non ci accorgiamo che la neghiamo con le scelte violente sia nostre che dei nostri governi?
Come possiamo celebrare il Natale, la festa della vita ,con il massacro dei bimbi palestinesi,vera strage degli innocenti?
Come possiamo celebrare il Natale senza che questo "urlo" di sofferenza umana, dei palestinesi come anche di tanti altri popoli (dai congolesi ai ceceni), non venga a disturbare le nostre coscienze addormentate di cristiani di Occidente?
Ci rendiamo conto che tanta di questa sofferenza è dovuta alle scelte militaristiche dei nostri governi?
Un esempio incredibile è l'annuncio fatto poco prima di Natale dal nostro Ministro degli Esteri Frattini, che AFRICOM, il supremo comando Americano per le truppe di terra e di mare per l'Africa, troverà posto a Napoli e a Vicenza. Africom, creato nel 2007 dal presidente Bush e inaugurato il primo ottobre 2008 a Stoccarda (Germania), è guidato oggi dal generale afro-americano William "Kid" Ward. Il generale ha speso il 2008 a cercare una base per questo Comando in Africa. Ma la forte azione diplomatica del Sudafrica contro la presenza di Africom nel continente, ha impedito agli USA di trovarla.
Come ultima chance gli americani hanno pensato di trovarla nel paese più vicino all'Africa, la Spagna ed esattamente a Rota (Cadice), ma Zapatero si è opposto. Non rimaneva che l'Italia! E il governo Berlusconi è stato ben felice di dare il benvenuto ad Africom a Vicenza e a Napoli .(Nel 2008 il comitato campano Pace e Disarmo aveva scritto un libro dal titolo profetico: Napoli chiama Vicenza, che descrive la pesante militarizzazione del territorio campano dotato di sette basi militari: USA e NATO!).
Il ministro Frattini ha anche detto che si tratta di "strutture di comando che operano nel quadro NATO". Bugia! Il comando Africom è uno dei sei comandi unificati del Pentagono. Frattini ha anche dichiarato che non ci sono truppe da combattimento, ma solo componenti civili. Altra bugia!
Africom è il comando unificato militare statunitense che ha come scopo la lotta al terrorismo e l'addestramento dei militari africani oltre alla protezione degli enormi interessi americani in Africa.
E proprio per potenziare Africom, gli USA hanno costituito due nuovi corpi: i Marines per l'Africa (MAFORAF) e il Diciassettesimo Stormo dell'aeronautica militare USA con il nome di AFAFRICA. Quest'ultimo opererà soprattutto da Vicenza e Sigonella, oggi la più grande base aerea nel Mediterraneo. Le forze armate USA hanno fatto già sapere che 750 militari verranno assegnati a Napoli e a Vicenza. Frattini ha anche detto che la scelta del governo è stata presa dopo aver informato i paesi africani che hanno espresso grande supporto per questa decisione! Strana democrazia quella del governo Berlusconi che tiene nascosta una tale decisione al Parlamento e consulta invece i governi africani!
Il nostro Governo dando il suo consenso a Washington contribuisce alla nuova operazione di stampo coloniale mirante al controllo delle aree strategiche dell'Africa.
Le domande che sorgono sono molte e inquietanti sia per il nostro governo e parlamento, sia per le amministrazioni della Campania e di Napoli, sia per la chiesa italiana.
Governo e parlamento
In quali sedi e con quali procedure è stata presa questa decisione di grande importanza strategica?
Perché il Parlamento italiano non è stato informato e non c'è stato nessun dibattito parlamentare?
Il PD ha qualcosa da dire a riguardo?Oppure c'è un accordo bipartisan su tutto questo?
Regione Campania e Comune di Napoli
La regione campana, nella persona del suo presidente Bassolino, è stata almeno consultata?
E la sindaca di Napoli, Rosa Iervolino, è stata almeno interpellata, dato che Africom sarà posizionato a Napoli?
Chiesa italiana
Come mai che la CEI non ha alcuna parola da dire su scelte militaristiche così scellerate?
Come mai gli istituti missionari e le realtà missionarie laicali come la FOCSIV non reagiscono a decisioni militaristiche così gravi?Come facciamo ad inviare missionari, suore, laici in Africa se non denunciamo scelte come queste che rendono l'Africa sempre più schiava e sfruttata?Se , come missionari, vogliamo proclamare buona novella ai poveri, dobbiamo avere il coraggio di denunciare con forza queste virate militaristiche del nostro governo.Non e' questa la missione globale a cui come missionari siamo chiamati?
Mi aspetto una presa di posizione pubblica da parte degli istituti missionari operanti in Africa.
A tutti chiedo di inviare una mail al Ministro degli Esteri Frattini e al Ministro della Difesa La Russa , protestando per la scelta di Africom a Vicenza e a Napoli.

Alex Zanotelli


Napoli, 6/01/2009

Appello da inoltrare, firmandolo, ai seguenti indirizzi:


 
Di cagio (del 17/04/2008 @ 20:14:59 in Eventi, linkato 2447 volte)
Con colpevole ritardo pubblico il programma dei fil che vengono proiettati ad isasca il giorno dopo che al festifal della montagna a Cuneo. Personalmento invito gli amanti della montagna a farsi un giro a Cuneo, ma per correre piu' sere in citta' Isaca e' senz altro piu' comodo!

La rassegna culturale della Comunità Montana Valle Varaita prosegue con una intensa settimana di proiezioni cinematografiche. L’inziativa della “Settimana del cinema di montagna” è realizzata in collaborazione con il Festival della Montagna di Cuneo in occasione del quale verranno presentate numerose e interessanti pellicole che trattano aspetti e problematiche della montagna non solo italiana, ma europea: la guerra, la solitudine, l’avventura, il cambiamento, la musica.
Ad Isasca presso il Centro Servizi ogni sera alle ore 21 da mercoledì 16 aprile a sabato 19 e domenica 20 aprile al pomeriggio (h. 14.30) verranno proiettate le pellicole presentate la sera precedente a Cuneo, corredate dei dibattiti e delle presentazioni effettuate dai singoli registi e protagonisti.
Al termine della proiezione saranno consegnate delle schede per votare il film preferito e dare così il proprio contributo alla nomina del vincitore del Filmfestival per d’edizione 2008.

L’ingresso e libero e gratuito.

LA MONTANHA: IER, ENCUEI E DEMAN

Settimana del cinema di montagna
in collaborazione con il Festival della montagna di Cuneo.
Nella sala del Centro Servizi di Isasca saranno proiettate le riprese effettuate la sera precedente a Cuneo comprensive di films e dibattiti.

ISASCA, MERCOLEDI’ 16 APRILE, H. 21

L’ISOLA DESERTA DEI CARBONAI
di Andrea Fenoglio
(Italia, 2007)
durata: 72 minuti
Attraverso l’azione degli ultimi due carbonai della Val Lemina, in provincia di Torino, si scopre come dal legno si possa ottenere carbone. Il film non solo illustra in modo didascalico una serie di azioni produttive, ma con i racconti dei carbonai e le immagini dei boschi e delle borgate abbandonate, scopre un territorio “desertificato” che pur senza l’uomo, reca le tracce del suo stanziamento, della sua scomparsa e del suo possibile ritorno.
IL REGISTA
Esordisce nel 2005 con "Scritti di Pietra". "L’isola deserta dei Carbonai" è la sua seconda opera, con la quale è premiato nel 2007 nei festival di Trento e Valtournenche. Con la Fondazione Nuto Revelli sta realizzando una serie di documentari dove, partendo dalle testimonianze de “Il mondo dei vinti” e de “L’anello forte”, raccoglie una serie di “nuove” testimonianze dei discendenti, trattando gli stessi temi in tempi e luoghi diversi.

NANI DI PIETRA GIGANTI DI CARTA
di Fabio Gianotti e Silvia Bongiovanni
(Italia, 2006)
durata: 21 minuti
L’incontro con Cesarìn, Margherita e Venanzio, ultimi abitanti di una piccola borgata della Valle Stura, testimoni di un modo di vivere diverso, pratico, misurato, lento ma forte, si contrappone al modo frenetico di guardare alla vita tipico della società moderna. Con l’aiuto di alcune riflessioni del meteorologo Luca Mercalli, raccolte durante una delle sue conferenze, il film si propone di delineare alcuni possibili percorsi per iniziare a cambiare rotta e cercare una nuova via di sviluppo.
I REGISTI
Fabio Gianotti, laureato al D.A.M.S. di Torino, e Silvia Bongiovanni, psicologa, realizzano insieme dal 2005 film e documentari sperimentali; tra questi “Nani di pietra, giganti di carta”, premiato nel 2007 a Cinemambiente di Torino. Attualmente stanno lavorando al progetto “Le due guerre” per la realizzazione di un museo multimediale della Valle Stura in guerra, nel comune di Valloriate.


ISASCA, GIOVEDI’ 17 APRILE, H. 21

PRIMAVERA IN KURDISTAN
di Stefano Savona
(Francia/Italia, 2006)
durata: 79 minuti
Il regista intraprende un viaggio sul confine tra Iraq e Iran, insieme a un’unità di combattenti del PKK, per raggiungere la frontiera con la Turchia. L’intero viaggio è narrato dal punto di vista
di Akif, curdo figlio di emigrati in Germania, che ha lasciato l’Europa per ricercare le proprie origini e lottare per il suo popolo. I suoi pensieri, i dubbi, le speranze, le paure e le discussioni con i compagni di viaggio danno una visione intima del dramma che da decenni coinvolge un intero popolo e le grandi nazioni mediorientali che lo ospitano.
IL REGISTA
Stefano Savona, dapprima archeologo e antropologo, nel 1995 inizia a lavorare come fotografo indipendente e dal 1999 come documentarista. Tra le sue opere “Roshbash Badolato” e “Un Confine di Specchi”, premiato al Torino Film Festival. Con “Primavera in Kurdistan”, pluripremiato, ha ricevuto anche una nomination ai David di Donatello.

ZA KIM ZVONO ZVONI
PER CHI SUONA LA CAMPANA
di Dzemal Sabic
(Bosnia, 2006)
durata: 9 minuti
“... non chiedere mai per chi suona la campana: essa suona per te” (J. Donne).
Un cortometraggio sul male della solitudine e della morte provocato dalla guerra. La vecchia Ana negli ultimi 29 anni si è occupata di far suonare la campana del suo paese, nel centro della Bosnia. Nel 1993, durante la guerra, tutti gli abitanti del villaggio abbandonano le loro case e emigrano in diverse parti del mondo. Ana invece rimane, resiste, per combattere contro il male.
IL REGISTA
È nato nel 1976 a Sarajevo, dove si è laureato in giornalismo con la tesi "Il film documentario come illusione della realtà“. Lavora dal 2000 come regista e sceneggiatore al dipartimento programmi documentari presso la Federal TV B&H. Ha realizzato numerosi film e documentari, tra i quali i pluripremiati “Cor(n)e(r) of the matter”, “Per chi suona la campana” e “Due sorelle”.

ISASCA, VENERDI’ 18 APRILE, H. 21
REVOLUZIUN
di Urs Frey
(Svizzera, 2005)
durata: 42 minuti
La rivoluzione del ‘68 ha lasciato la sua traccia anche nei Grigioni, in Svizzera. Si era contro l’establishment, si voleva cambiare il mondo. L’amore libero, esperimenti di droga, capelli lunghi, eventi di musica e d’arte facevano parte del nuovo stile di vita. Dove sono oggi, questi ex-rivoluzionari? Vedono il mondo come allora? A cosa hanno rinunciato e dove sono rimasti fedeli a se stessi? Tentano una risposta il contadino e montanaro Niculìn Gianotti, la moglie, la figlia ed altri amici del ‘68.
IL REGISTA
Pedagogo museale, esperto di geografia culturale, storia paesaggistica e agraria, giornalista, regista e produttore. Vive in Engadina occupandosi di vari progetti nei suoi ambiti di specializzazione. Nella sua filmografia i pluripremiati “L’è uscia”, “La scola da Soj”, “Chaus e muntognas” e il provocatorio “Donne a caccia”, presentato a Cuneo nella scorsa edizione del Festival.

EIGER NORDWAND
EIGER, PARETE NORD
di Gerhard Baur
(Germania, 2000)
durata: 45 minuti
Nel 1983, Holger e Thomas, alpinisti di 18 e 19 anni, conoscono sulla parete nord dell’Eiger il confine tra la vita e la morte.
Impegnati nella scalata, a causa di un improvviso cambiamento delle condizioni meteorologiche e al conseguente verificarsi di una incredibile catena di eventi, lottano in quell’inferno per nove giorni. Vent’anni più tardi Thomas racconta il dramma che ha cambiato del tutto la sua vita.
IL REGISTA
Alpinista e regista, comincia a scalare montagne nel 1959 con il padre e, dal 1965, con la macchina da presa. Realizza nel 1968 il suo primo film e già nel 1976 vince il Gran Premio del Filmfestival di Trento col film “Kangchendzonga”. Guadagna ulteriore fama internazionale con le ricostruzioni storiche delle drammatiche prime salite dell’Eiger e le Grandes Jorasses: “Der Weg ist das Ziel - Die Grandes Jorasses Nordwand” e “Der Weg ist das Ziel – Die Eiger Nordwand”.

ISASCA, SABATO 19 APRILE, H. 21
SIACHEN, UNA GUERRA PER IL GHIACCIO
di Fulvio Mariani e Mario Casella
(Svizzera, 2005)
durata: 82 minuti
La storia e la quotidianità della più alta, meno conosciuta e più assurda guerra del pianeta: il conflitto in atto dal 1984 sul ghiacciaio del Siachen, nel cuore dell’Himalaya, all’estremo nord del confine indo-pakistano. In un luogo in cui nessuna telecamera fino ad oggi aveva mai potuto illustrare gli eccessi di una guerra moderna, condotta in condizioni primitive da due stati in via di sviluppo, il documentario trasmette un potente messaggio di pace e denuncia la futilità degli argomenti spesso addotti per motivare un’entrata in guerra.
I REGISTI
Mario Casella è giornalista, guida alpina, autore di documentari e libri. Dagli anni ’80 lavora per la TSI, dove è stato capo della redazione esteri del TG e corrispondente dagli USA. Nel 2004 pubblica il libro “Cime di guerra” sul conflitto indo-pakistano. Ora realizza documentari per la TSI e come indipendente.

Sognando GROZNY DREAMING
Presentazione in anteprima assoluta di alcuni brevi estratti della nuova opera di
Fulvio Mariani e Mario Casella
durata: trailer di 3 minuti
Un’orchestra da camera i cui componenti provengono da tutte le repubbliche del Caucaso vuole dimostrare come si possa convivere e lavorare anche tra etnie, culture e religioni diverse. I musicisti vorrebbero chiudere la tournée con un sogno: un concerto a Grozny, la capitale cecena rasa al suolo da 10 anni di guerra. Il documentario racconterà la genesi, i retroscena, le gioie e i dolori di un progetto musicale le cui note risuonano tra le montagne del Caucaso, teatro da secoli di guerre, massacri e tensioni interetniche.
I REGISTI
Fulvio Mariani inizia la carriera nel 1981. Nell’83 partecipa ad una spedizione all’Everest dove realizza il suo primo documentario. Nel 1985 filma la prima salita solitaria al Cerro Torre realizzando il film pluripremiato “Cumbre”. Crea la sua casa di produzione “Icebergfilm”, con la quale realizza decine di documentari premiati nei festival di tutto il mondo.

ISASCA, DOMENICA 20 APRILE, H. 14.30

DIE ENTSCHEIDUNG
LA DECISIONE
di Gerhard Baur
(Germania, 1985)
durata: 10 minuti
Franz Seeberger, alpinista e sciatore esperto, scala da solo il pilastro est del Piz Palü. Ha legato gli sci allo zaino e continua a fermarsi per guardare oltre il pericoloso ghiacciaio pensile vicino al pilastro: vuole scendere per la prima volta con gli sci dalla vetta, attraversando la ripida parete di ghiaccio. Si imprime nella mente i singoli passaggi della pericolosa discesa; il rischio è grande, ma deve decidere.
IL REGISTA
Ha realizzato più di 60 documentari. Vincitore di due medaglie d’oro al Festival Internazionale per film e televisione di New York oltre ai numerosi riconoscimenti in tutti i maggiori Festival del Cinema di Montagna del mondo. Nel 2002 l’International Alliance for Mountain Film gli ha assegnato il premio alla carriera. Ha lavorato anche per produzioni internazionali quali “Il grido di pietra” di Werner Herzog dove è stato operatore per le riprese in montagna.

DAS KALB IN DER KUH UND DAS KORN IN DER KIST
IL GRANO NELLA CASSA E IL VITELLO NELLA VACCA
di Josef Schwellensattl
(Germania, 2006)
durata: 89 minuti
I fratelli Luis e Wascht, con l’anziana madre Zilla, si trasferiscono in estate a malga Tufer, 2000 metri, e in agosto falciano il prato attorno anche ai sassi più piccoli. D’inverno, il fieno viene caricato sulle slitte e legato con le corde ricavate da pelle di vacca, costruite pazientemente dai fratelli stessi. La discesa delle slitte è una festa. Un tempo le ragazze sceglievano il ragazzo con la slitta più bella e si ballava, tutti insieme. Ora, invece, non si balla più: mancano le ragazze.
IL REGISTA
Nato in Val d’Ultimo, in un maso poco distante da quello raccontato nel film. Dopo il diploma alla Scuola d’Arte di Ortisei, si trasferisce a Monaco dove frequenta la Hochschule für Film un Fernsehen. Dal 1981 è autore e regista per la Bayerisches Fernsehen.
Ha realizzato circa 70 documentari.

L’ABISSO
di Alessandro Anderloni
(Italia, 2006)
durata: 75 minuti
Due anni di riprese e oltre 70 speleologi coinvolti raccontano la storia delle esplorazioni nella Spluga della Preta, sui monti Lessini, la più esplorata e celebre grotta del mondo. Alessandro Anderloni, che ha pure scritto le musiche del film, ha realizzato personalmente le riprese diventando appositamente un esperto speleologo e percorrendo lui stesso gli stretti cunicoli dell’abisso fino alla Sala Nera, a più di 800 metri di profondità, che è stata qui ritratta per la prima volta in video.
IL REGISTA
Autore e regista di cinema e di teatro, compositore, direttore di coro, direttore artistico del Film Festival della Lessinia, fondatore de “Le Falìe”, associazione culturale diventata un caso nazionale in quanto ne sono parte attiva quasi tutti i 700 abitanti di Velo Veronese, paese in cui è nato e in cui vive, sui monti Lessini. Con “L’Abisso” ha vinto più di dieci premi internazionali.
L'ABISSO, IL LIBRO
In occasione della presentazione del film "L'Abisso", verrà presentato al pubblico anche il libro "L'Abisso, ottant'anni di esplorazioni nella Spluga della Preta", scritto da Francesco Sauro, già protagonista, soggettista e sceneggiatore del film di Anderloni. Francesco Sauro, uno dei più assidui frequentatori dell'abisso veronese, presenterà personalmente il libro al termine della proiezione del film.
 
Di cagio (del 02/10/2007 @ 20:13:53 in Eventi, linkato 2647 volte)

In questi giorni di preparazione per la sagra ho avuto poche occasioni per scrivere sul blog, quindi invito i lettori a guardare il programma della sagra e soprattutto a dare un occhiata alle news che Dottore ed io pubblichiamo quasi quotidianamente (appena ci sono news in pratica)

Da Udine il Gruppo del Carnevale delle Valli del Natisone
C'è poco da dire: saranno da vedere e basta! Quando capita a Piasco avere
ospiti dalla Mitteleuropa? Sarà un vero onore per la Pro Loco, nonché un bel vanto per chi come me andato a Pulfero quest'inverno.

Ecosagra, ecco come
Un'iniziativa che farà parlare per la sua modernità (mi auguro), il passo successivo vorrei fosse quello che alle feste si abolisse l'acqua in bottiglia, ecco perché secondo altraeconomia  Se poi ritenete questo parere troppo progressista, leggete quello di un repubblicano: se lo dice
Bloomberg... 

 
Di dottore (del 23/02/2009 @ 20:13:42 in Ambiente, linkato 2112 volte)
Ecco di seguito i risultati ARPA dei sopraluoghi richiesti dal VAS, pubblicati sul sito del comune di Piasco il 20/02/09 all'indirizzo:
http://www.comune.piasco.cn.it/html/pannello/visualizza_file.asp?categoria=Comunicazioni


20/02/2009 - NOTE CONCLUSIVE ARPA A SEGUITO DEL SOPRALLUOGO 28/10/2008

IN MERITO ALLE ANALISI CONDOTTE SUL CAMPIONE DI SUOLO PRELEVATO IN OCCASIONE DELLE VERIFICHE, GLI ESITI NON HANNO PERMESSO DI STABILIRE SE SIA PRESENTE UNA CONTAMINAIZONE DI ORIGINE ANTROPICA E DI INDIVIDUARE EVENTUALI FONDI, ANCHE IN CONSIDERAZIONE DEL FATTO CHE L'AREA RISULTA OGGETTO DI SISTEMATICI E SIGNIFICATIVI ABBANDONI DI RIFIUTI DI NATURA DOMESTICA, ANCHE PERICOLOSI. IN CONSIDERAZIONE DI QUANTO SOPRA QUESTA AGENZIA SI RISERVA DI EFFETTUARE ULTERIORI ACCERTAMTNI DA EFFETTUARSI IN CONDIZIONI METEOROLOGICHE PIù FAVOREVOLI, ED UNA VOLTA SGOMBERATA L'AREA DAI RIFIUTI PRESENTI, AL FINE DI ACCERARE LA PRESENZA DI EVENTUALI CONTAMINAZIONI ED INDIVIDUARE LE CAUSE.


20/02/2009 - NOTE CONCLUSIVE ARPA A SEGUITO DEI SOPRALLUOGHI DEI GIORNI 23/06 - 22/07 - 04/09 - 03/10 E 29/10/2008.

PER QUANTO RILEVATO E RIPORTATO NELLA PRESENTE GLI INQUINAMENTI SEGNALTATI RISULTEREBBERO IN PARTE RICONDUCIBILI A FENOMENI NATURALI ED IN PARTE AD EVENTI DI ORIGINE ANTROPICA; DI QUESTI ULTIMI NON è STATO POSSIBILE INDIVIDUARE LE CAUSE SE NON FORMULANDO DELL IPOTESI. IN MERITO ALLE EX DISCARICHE PER RIFIUTI URBANI DEI COMUNI DI PIASCO E ROSSANA, ATTIVE PRIMA DELL'ENTRATA IN VIGORE DELL'EX DPR 915/1982, RISULTEREBBE OPPORTUNA QUANTOMENO LA LORO LOCALIZZAZIONE IN MODO INQUIVOCABILE, CON INDIVIDUAZIONE DELLA PRESNUTA ESTENSIONE E DEGLI ESTREMI CATASTALI DELLE AREE INTERESSATE. QUANTO SOPRA AL FINE DI FAVORIRE EVENTUALI ULTERIORI ACCERTAMENTI ED INDIVIDUARE CON CERTEZZA DUE SITI CHE, ALMENO TEORICAMENTE, RAPPRESENTANO DELLE POTENZIALI FONTI DI INQUIDAMENTO/CONTAMINAZIONE PER LE MATRICI AMBIENTALI.
 
Di Dulce (del 18/05/2010 @ 20:11:19 in Eventi, linkato 1874 volte)

Mini rassegna saviglianese dal titolo “Una proposta per non consumare più suolo agricolo saviglianese… e iniziare la decrescita felice”.
Due incontri organizzati dal gruppo saviglianese “Stop al consumo di territorio” e dal Movimento per la decrescita felice, in collaborazione con il comune di Savigliano e l’associazione di Savigliano Kerigma:
- venerdì 21 maggio, h.21. Amministratori, associazioni, cittadini a confronto. Interverranno Domenico Finigiuerra, sindaco del primo comune a crescita zero, Sergio Soave, sindaco di Savigliano, Coldiretti, CIA.
- lunedì 24 maggio, h. 21. Incontro pubblico “Decrescita felice, per uscire dalla crisi”. Interverranno Maurizio Pallante, presidente del Movimento per la decrescita felice, Kerigma, Tam Tam, Gruppo d’acquisto solidale fotovoltaico.

Le ragioni della mostra “Savigliano: dal Maira al Varaita?” e degli incontri pubblici con Finiguerra e Pallante

Visita la mostra!

 
Di Dulce (del 13/06/2009 @ 20:07:55 in Eventi, linkato 2470 volte)

Quest'estate, salvo imprevisti, i volontari della Guardia Nazionale Italiana (Gni) dovrebbero iniziare a pattugliare le strade delle città italiane in applicazione del disegno di legge sulla sicurezza del governo Berlusconi (approvato dalla Camera lo scorso 14 maggio, ora all'esame del Senato) che all'articolo 3 (commi 40-44) prevede il concorso di "associazioni di cittadini non armati" al presidio del territorio (le cosiddette ronde).
Sono ex appartenenti alle forze armate e alle forze dell'ordine e normali cittadini "patrioti e nazionalisti" pronti a "servire la nostra terra e il popolo italiano" svolgendo attività di vigilanza "per potenziare la sicurezza nei centri urbani" ma anche di "protezione civile" e di "promozione e divulgazione della storia, delle lingue e delle tradizioni Italiane con particolare riferimento all'Impero Romano".
Hanno un Comandante Generale, il colonnello dei carabinieri in congedo Augusto Calzetta, di Massa Carrara, e un Presidente Nazionale, il giovane ex alpino Maurizio Correnti, di Torino (città in cui si trova anche la loro sede nazionale: le sedi operative sono, per ora, a Sarzana, Reggio Calabria e Siracusa).
Indossano una divisa: camicia grigia (inizialmente era prevista kaki) con cinturone e spallaccio neri, cravatta nera, pantaloni grigi con banda nera laterale nera, basco o kepì grigio con il simbolo della Gni: l'aquila imperiale romana.
Il loro equipaggiamento completo prevede elmetto, anfibi neri, guanti di pelle e una grossa torcia elettrica di metallo nero.
Al braccio portano una fascia nera con la "ruota solare", simbolo del Partito Nazionalista Italiano (Pni): la nascente formazione politica che sta dietro alla Gni.
Il sito del PniAnche i membri del Pni avranno un'uniforme: la stessa della Guardia Nazionale Italiana. Il programma politico del Pni, di stampo statalista e collettivista, prevede tra l'altro la pena di morte per "gli usurai, i profittatori e i politicanti", la lotta "contro il parlamentarismo corruttore" e la creazione di "un forte potere centrale dello Stato" e di "camere sindacali e professionali", il diritto di cittadinanza e l'accesso alle cariche pubbliche "solo per chi sia di sangue italiano", lo stop a "ogni nuova immigrazione di non-italiani" e l'immediata espulsione forzata di "tutti i non-italiani che sono immigrati in Italia dopo il 31 dicembre 1977", il divieto di pubblicazione di "giornali che contrastano con l'interesse della comunità" e l'abolizione di tutte le organizzazioni e istituzioni "che esercitano un influsso disgregatore sulla nostra vita nazionale".
La divisa grigia del Pni e della GniI paramilitari del colonnello Calzetta e le camicie grigie del Pni debutteranno ufficialmente il 13 giugno mattina (ore 11) a Milano, al numero 5 di via Chiaravalle, angolo via Larga, in occasione del congresso nazionale del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale di Gaetano Saya, che nella sua pagina internet personale si dichiara "l'ispiratore politico" della Guardia Nazionale Italiana".
Estimatore di Berlusconi e acerrimo nemico di Fini, Saya, che dopo il recente scioglimento di Alleanza Nazionale è rimasto l'unico depositario del simbolo dell'Msi di Almirante, è l'ex agente segreto della Nato ed ex 'gladiatore' legato al Sismi, che già nel 2003 provò a creare un gruppo paramilitare di 'camice grigie' (i Reparti di Protezione Nazionale) e che nel 2005 venne arrestato per l'oscura vicenda dei ‘servizi paralleli' (il Dssa, Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo, diretto da Gaetano Saya e Riccardo Sindoca): una "banda di pataccari" secondo l'allora ministro degli Interni Pisanu, che però risultò avere rapporti con i vertici degli apparati di sicurezza dello Stato, in particolare con i servizi segreti militari.
PeaceReporter ha intervistato Gaetano Saya per capire qualcosa di più sulla Guardia Nazionale Italiana e sul Partito Nazionalista Italiano. Ecco cosa ci ha detto.

Gaetano SayaSaya, una breve digressione prima di cominciare: com'è finita la storia del Dssa?

L'inchiesta contro di me fu avviata per gettare fumo negli occhi, per sviare l'attenzione dai veri servizi deviati, quelli che facevano e fanno tuttora capo a Marco Mancini, l'allora dirigente del controspionaggio del Sismi. Proprio nei giorni del mio arresto, nel luglio 2005, Mancini e soci stavano rischiando grosso per la vicenda del rapimento di Abu Omar: erano i giorni in cui il capocentro della Cia a Milano, Robert Seldon Lady, lasciava precipitosamente il territorio nazionale per sfuggire alla giustizia italiana.
Io e la Dssa siamo stati usati come capro espiatorio, sono stato vittima di una trappola, una cospirazione orchestrata dagli agenti deviati di Mancini, come il giornalista Renato Farina, l'agente ‘Betulla', che su Libero scrisse che io e la Dssa eravamo coinvolti nel rapimento di Omar.
Dopo che, nel 2006, Mancini, Pollari, Pio Pompa, Tavaroli e Cirpiani sono finiti nei guai per il caso Abu Omar e per lo scandalo Telecom-Sismi, la persecuzione contro di me non serviva più e quindi è finita nel nulla. Salvo scoprire, proprio pochi giorni fa, che la Procura di Genova ha chiesto la riapertura del caso. Stavolta questi magistrati e poliziotti eversori, legati ai servizi deviati di cui sopra e appoggiati dalla sinistra, ma anche da Gianfranco Fini, vogliono colpire me per colpire il governo Berlusconi. Ci ha già provato, senza riuscirci, la Procura di Torino, cercando di criminalizzare la Guardia Nazionale Italiana per far naufragare il decreto sicurezza del governo: pochi giorni prima della sua approvazione alla Camera, la Digos di Cuneo è andata a casa mio figlio Dario accusandolo di far parte della Gni e di detenere illegalmente armi. Speravano di scatenare un putiferio. Ma le armi erano tutte regolarmente detenute, inoltre mio figlio non ha nulla a che fare con la Guardia Nazionale Italiana. Adesso, dopo questo buco nell'acqua della Procura di Torino, torna alla carica quella di Genova con la Dssa...

La fascia con la 'ruota solare'Saya, veniamo alla Guardia Nazionale Italiana. Sembra tanto un gruppo paramilitare fascista: le divise, i riferimenti al patriottismo, l'aquila imperiale romana...

Queste sono tutte stupidaggini! La Guardia Nazionale Italiana non c'entra niente con il fascismo. Io stesso non sono fascista. Sono di destra, sono un conservatore, un nazionalista: chiamatemi come volete, ma non sono fascista. Se fossi vissuto nel 1943 e avessi visto i fascisti che rastrellavano e fucilavano dei cittadini italiani mi sarei ribellato. Ho appena visto al cinema il film ‘Vincere', che dà una visione molto negativa di Mussolini e del fascismo, e le posso dire che mi è piaciuto molto. Io mi considero un cittadino fedele, un difensore della Costituzione del 1948, sulla quale ogni membro della Guardia Nazionale Italiana dovrà giurare. Io ho sempre avuto ottimi rapporti con il governo d'Israele e i suoi servizi segreti: pensa che se fossi fascista gli israeliani lavorerebbero con me? Sulle divise, sa che le dico? Se devono suscitare tutto ‘sto clamore, vorrà dire che magari le cambieremo (dopo quest'intervista, la camicia kaki ha lasciato il posto alla camicia grigia, n.d.r.). L'aquila imperiale romana? Bisogna essere ignoranti per non sapere che è un simbolo storico della nostra patria, visibile su tanti monumenti di Roma, e che non c'entra nulla con il fascismo.
La Guardia Nazionale Italiana è un'associazione apolitica nella quale può entrare chiunque si riconosca in questa iniziativa: si figuri che hanno aderito perfino dei comunisti, persone di Massa Carrara.

Stento a crederlo. La nostra Costituzione repubblicana si fonda sull'antifascismo, ma sul gruppo Facebook della Guardia Nazionale Italiana, il Presidente Nazionale, Maurizio Correnti, scrive ai sostenitori: "Si prega di astenersi con lo scrivere ‘camerati' ecc ecc, comunque frasi e slogan tipici di altri tempi. Con questo - precisa Correnti - non vogliamo assolutamente dichiararci antifascisti, sia ben chiaro". C'è qualcosa che non torna...

Questo lo ha scritto lui, ognuno è libero di scrivere ciò che pensa. Nella Guardia Nazionale Italiana ci sono fascisti e non fascisti.

Neonazisti UsaQuesto, però, lo ha scritto lei, sulla sua pagina Internet personale, lo scorso febbraio, alla vigilia della creazione della Guardia Nazionale Italiana. Cito testualmente: "Migliaia di prostitute straniere schedate e non espulse. Migliaia di zingari che commettono furti nella totale impunità. Milioni di clandestini che si aggirano impunemente nelle città. Migliaia di stranieri che spacciano, rubano, stuprano, uccidono. Un aumento dell'80 percento di scioperi e di occupazione di uffici pubblici e privati. Centinaia di assalti armati contro la proprietà privata commessi da stranieri. Attentati contro la proprietà dello Stato. Gruppi di giovani sovversivi che agiscono al di fuori dei limiti parlamentari. Deputati e Senatori della Repubblica che istigano all'insurrezione armata contro i poteri dello Stato, un ministro dell'Interno dichiaratamente secessionista. Un numero indescrivibile di riviste e programmi televisivi politici che invitano alla rivolta. Giullari e saltimbanchi che oltraggiano e vilipendono i Ministri e il Governo. L'uso della libertà minaccia da tutte le parti i poteri e le autorità costituite. (...) Il popolo è minorenne, la Nazione malata; ad altri aspetta il compito di curare e di educare. A noi il dovere di reprimere, la repressione è il nostro credo. Repressione e Civiltà". E ancora: "Noi vogliamo ripulire l'Italia dal marcio che vi si annida, vogliamo riportare una ferrea disciplina in tutta la Nazione". "La Destra snuda la sua spada per tagliare i troppi nodi di Gordio, che irretiscono e intristiscono la vita Italiana. Chiamiamo Iddio sommo e lo Spirito immortale delle migliaia di morti a testimoni che un solo impulso ci spinge, una sola volontà ci raccoglie, un solo pensiero ci infiamma: contribuire alla grandezza e alla salvezza della Patria. Uomini della Destra di tutta Italia, tendete gli spiriti e le forze, bisogna vincere e con l'aiuto di Dio vinceremo!!!".

Ma questi sono solo degli slogan, che faccio un po' qua e un po' là! Allora, chiariamo una cosa: gli immigrati sono l'ultimo dei problemi. Non sono loro il nostro obiettivo. Se proprio vuole saperla tutta, per noi il vero pericolo per l'Italia è rappresentato dai secessionisti della Lega Nord. Loro sì che sono contro la Costituzione! Loro che vogliono distruggere la nostra unità nazionale, che offendono continuamente i simboli della nostra patria, che creano impunemente governi provvisori secessionisti e arruolano gente nella formazione anticostituzionale della Guardia Nazionale Padana. E' questa gente che dovrà fare i conti con la nostra Guardia Nazionale Italiana: se vedremo un leghista che brucia un tricolore lo faremo arrestare! Che la Lega stia attenta a dove va. E' per contrastare la Lega Nord che alle prossime elezioni ci presenteremo al nord con il Partito Nazionalista Italiano.

La sala ufficiali del castello di WewelsburgQuello che per simbolo ha lo schwarze sonne, il sole nero utilizzato da tanti gruppi neo-nazisti? Quella specie di svastica a dodici braccia, antico simbolo pagano germanico, che adorna il pavimento della sala principale del castello di Wewelsburg, il quartier generale delle Ss?

Non diciamo sciocchezze! La ruota solare non ha nessun legame provato con il nazismo, tant'è vero che in Germania essa non è vietata, come lo è invece la svastica, e viene liberamente utilizzata come logo commerciale. Questo simbolo, di cui io detengo la proprietà in Italia, è in realtà un simbolo magico dei Maya che evoca il potere...

Scusi se la interrompo, ma come appassionato di cultura Maya e mesoamericana le posso garantire che nel simbolismo di quel popolo non c'è traccia di qualcosa di simile.

Ma come no! Faccia una ricerca su Google con le parole ‘terra cava'!

Maria Antonietta Cannizzaro con BerlusconiTorniamo al Partito Nazionalista Italiano: ce ne può parlare? Abbiamo capito, dal simbolo e dalle divise comuni, che è legato alla Guardia Nazionale Italiana. Ma in che relazione sta con lei e con il suo Msi?

Il Partito Nazionalista Italiano, Pni, nascerà ufficialmente a Milano il prossimo 13 giugno, in occasione del congresso nazionale del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale. Quel giorno, io lascerò la presidenza dell'Msi-Destra Nazionale a mia moglie, Maria Antonietta Cannizzaro, che è in ottimi rapporti con il capo del governo. Il sottoscritto diventerà quindi presidente del nuovo Partito Nazionalista Italiano, che alle prossime elezioni politiche nazionali si presenterà nelle regioni settentrionali, dove la fiamma tricolore non tira molto, per contrapporre al nazionalismo padano il nazionalismo italiano. Nelle regioni centrali e meridionali, invece, si presenterà l'Msi-Destra Nazionale con il suo simbolo storico. Entrambi, spero, come alleati del Pdl di Berlusconi: se poi qualcuno ce lo impedirà, correremo da soli.

Saya, è vero che già duemila persone si sono iscritte alla Guardia Nazionale Italiana?

Abbiamo superato ampiamente le duemila adesioni. Ogni giorno ne arriva una valanga di nuove, soprattutto ex appartenenti alle forze dell'ordine. La invito al congresso del 13 giugno, al quale abbiamo invitato anche il presidente Berlusconi, così si renderà conto con i suoi occhi: noi non abbiamo nulla da nascondere.

FONTE

http://it.peacereporter.net/homepage.php

http://it.peacereporter.net/articolo/16046/Arrivano+le+ronde+nere

 

 

 
Di cagio (del 01/03/2007 @ 20:05:29 in Carnevale, linkato 2318 volte)

In queste settimane di carnevale è in circolazione a Piasco, un po' ovunque il dépliant dei Magnin e del Carro allegorico. Nelle prime pagine dell'opuscolo si può leggere la storia di come nascono i Magnin di Piasco, maschera che non ha nulla a che vedere coi “magnin” degli altri paesi, poveri ed “enmagninà”.

Leggendo la storiella ci si imbatte in Re Carlin, personaggio che appare come uno squattrinato donnaiolo, personaggio che ha acceso subito la mia curiosità, in fondo siamo simili (almeno per i fondi :-/ ). Ho deciso allora di informarmi meglio su questo personaggio ed a colpi di google e wikipedia salta fuori che Re Carlin fosse Carlo Emanuele III e non IV come scritto sul libretto del carnevale 2007. oltretutto Carlo E. IV regnò pochissimo e nel periodo tra la Rivoluzione Francese e Napoleone, periodo infelice per andare in giro ai carnevali; inoltre questo sovrano fu particolarmente legato alla moglie ed al cattolicesimo, difficile immaginarlo in carrozza che va in gita con la marchesa di Saluzzo.

Quindi preferirei che ad aver nominato i magnin cavallieri sia stato un re più festaiolo e se vogliamo anche importante sotto il profilo storico politico, già proprio come re Carlin (Carlo E. III). Quest'uomo infatti riveste una grade importanza per il Piemonte, sotto il suo regno venne coniato l'appellativo di “Bogia nen”, il Regno di sardegna acquistò importanza a livello europeo partecipando alle guerre di successione di Polonia ed Austria, Cuneo comandata dal “Barun Litrun” resistette al più duro degli assedi mai subiti (come leggenda vuole grazie anche all'aiuto dei buschesi che rifornivano il pane di nascosto, da cui nascono Micon e Miconètta)

Non pago delle mie ricerche ho consultato entrambe le edizioni del libro “Piasco, un paese di fondovalle” ed ho forse capito da dove nasce l'equivoco: infatti nella poesia in piemontese che entrambe le pubblicazioni riportano si parla del re che “as ciamava Emanoel – e 'dco Carlo numer trè” e che “ L'ha ficà so pà en perzon – e a virolè l'è 'ndait”, quindi indubbiamente Carlo Emanuele III, che fece imprigionare il padre Vittorio Amedeo, che dopo aver abdicato tentava di tornare al trono. Sulla nuova edizione del libro su Piasco compare però anche Carlo Emanuele IV nell descrione dei Magnin, perché? Io propendo per una svista degli autori, ma non posso esserne certo: Aldo Ponso, Yoko, Fusta avete una spiegazione? Io non posso continuare a non dormire la notte per questa questione! E meno male che Carlo Emenuele II pare non fosse molto attratto dal gentilsesso altrimenti qua non se ne capiva più nulla!

Pensate se un Savoia attuale passasse in questi giorni a Piasco ed avesse un guasto all'automobile. Come ripagherebbe Luca e Franco Corrado per la riparazione? Meglio non pensarci!!!


storiCagio
 
Di Dulce (del 17/11/2011 @ 19:56:12 in Eventi, linkato 1828 volte)


L’associazione Tatawelo

Semina, raccoglie e distribuisce non solo chicchi di caffè ma di giustizia, dignità, uguaglianza e autonomia. Il caffè 100% arabica biologico viene prodotto dalle comunità zapatiste in Chiapas Messico. Durante la serata verrà presentata la campagna prefinanziamento 2012 e un documentario su come viene prodotto il caffè.

Seguirà l’auspicabile ritorno del GAS per il caffè e non solo.. tra le mura della Società Operaia.

Cosa sono i Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.)?
Un gruppo d’acquisto e' formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro.

Si ma... perché si chiama solidale?
Un gruppo d’acquisto diventa solidale nel momento in cui decide di utilizzare il concetto di solidarieta' come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarieta' che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente, ai popoli del sud del mondo e a colore che - a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze - subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo.

Perché nasce una G.A.S.?
Ogni GAS nasce per motivazioni proprie, spesso però alla base vi è una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale ora imperante, insieme alla ricerca di una alternativa praticabile da subito. Il gruppo aiuta a non sentirsi soli nella propria critica al consumismo, a scambiarsi esperienze ed appoggio, a verificare le proprie scelte.

Come nasce un G.A.S.?
Uno comincia a parlare dell’idea degli acquisti collettivi nel proprio giro di amici, e se trova altri interessati si forma il gruppo. Insieme ci si occupa di ricercare nella zona piccoli produttori rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, di raccogliere gli ordini tra chi aderisce, di acquistare i prodotti e distribuirli... e si parte!

criteri solidali per la scelta dei prodotti
I gruppi cercano prodotti provenienti da piccoli produttori locali per avere la possibilita' di conoscerli direttamente e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto. Inoltre si cercano prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro.

 
Di didacum (del 20/11/2007 @ 19:55:52 in Notizie, linkato 3138 volte)
crivo questo articolo (sotto forma di articolo ai piaschesi) non è quello di chiedere perdono a qualcuno ne tanto meno di dimostrare a qualcun’altro che ho paura di qualcosa!
Il mio unico scopo è quello di spiegare il significato delle parole che ho scritto e che, forse a causa di un semplice fraintendimento, sono alla base dello scandalo che si è venuto a creare (detto in modo poetico: la goccia che ha fatto traboccare il vaso).


Ciao a tutti!
Con la presente ho intenzione di cercare di chiare una spiacevole situazione venutasi a creare a mia insaputa e di cui (malgrado tutto) mi sento e sono l’unico colpevole.
In data 09/09/2007 è comparso su questo blog (per intenderci quello presente su www.piasco.net portale che ospita anche il sito della pro loco e dell’oratorio di piasco) un mio commento all’articolo “consigliabile” di Cagio nel quale facevo giustamente (a mio avviso) riferimento alla necessità di rendere di dominio pubblico attraverso commenti e post, le decisioni assunte dal Consiglio Comunale nelle sue sedute.
Premesso tutto ciò e partendo dal fatto che mi prendo tutte le responsabilità di ciò che ho fatto, scritto, detto e pensato, ritengo che sia doveroso da parte mia dare alcune spiegazioni su ciò che intendevo esternare attraverso le mie espressioni.
Per iniziare vorrei ripetere per intero la frase a mio modesto avviso travisata:
[Dato che le decisioni che prendono i nostri “rappresentanti” sono di importanza pubblica cerchiamo anche di renderle di DOMINIO PUBBLICO ed è importante che ognuno di noi scriva in seguito i suoi commenti in modo che chi ci rappresenta sappia veramente quello che vogliamo ed inizi a lavorare un po’ meno per i propri interesse ed un po’ di più per quelli della collettività…]
(scritta tra l’altro con un lessico mostruoso dovuto alla fretta!)
Con queste parole non avevo alcuna intenzione di accusare nessuno in modo informale ne tanto meno di colpevolizzare qualcuno in particolare, la mia UNICA e vi garantisco UNICA intenzione era quella di spronare tutti i cittadini a partecipare maggiormente alla vita amministrativa della nostra comunità ed alla vita politica in generale.
Attraverso la frase che ho riportato non volevo sentenziare accuse di peculato, falso in atto pubblico o qualsiasi altro reato nei confronti di nessuno, intendevo solamente colpire il lettore (sperando che ce ne fossero tanti) e trasmettergli un messaggio chiaro, ovvero che se non si prende parte con interesse attivo a certe cose (in questo caso alle decisioni di chi abbiamo ritenuto valido per rappresentarci) poi non si ha nessun diritto di lamentarsi di ciò che è stato realizzato.
Il mio polemico “…un pò meno per gli interessi personali…” non voleva colpevolizzare (ripeto) nessuna amministrazione od amministratore in particolare!!
Si tratta di parole sorte da una semplice riflessione su ciò che succede ogni giorno nel mondo e che mi ha portato a pensare al “politico” che si occupa di politica per auto-acclamazione, per sentirsi importante, o che semplicemente quando viene chiamato ad esprimere un proprio parere non sempre pensa a ciò che può pensare tutta la comunità e si limita ad esprimere un parere proprio.
Non vogliatemene per questo mio pensiero però, partendo dal fatto che io personalmente mi rivolgevo alla politica in senso lato e non all’amministrazione comunale piaschese in particolare, non si può negare che i mezzi d’informazione quotidianamente ci portano a conoscenza di fatti di questo tipo.
Per concludere (dato che penso anche di avervi già stufato) voglio quindi chiedere scusa a chiunque si sia sentito parte offesa dal mio commento e voglio dire che le poche volte che ho pubblicato qualcosa (articoli, commenti, ecc..) su questo blog, ho sempre cercato di farlo nel massimo rispetto (valore in cui credo profondamente) delle persone, cose ed argomenti trattati.
Perdonatemi se in questo non sono riuscito, ma errare si sa è umano…
Spero infine che questa mia risposta alla delibera 110/07 sia servita a far comprendere meglio, anche senza essere davanti ad un giudice di pace o qualsiasi altra figura giudiziaria, quella parte di frase che, sicuramente, estrapolata dal proprio contesto potrebbe risultare offensiva ed ingiuriosa ma che presa con il giusto senso ed interpretazione ( e perché no: spirito ) non ha nulla di così speciale da meritarsi un’azione “penale” il cui costo anche se insignificante per le casse comunali vada a gravare sulle spalle di tutti gli altri piaschesi onesti. Riassumendo il tutto con una frase (non mia che però riassume tutto quanto da me finora detto) non mi resta che dire che:

“NON TUTTO CIO CHE PUO’ ESSERE CONTATO CONTA E NON TUTTO CIO’ CHE CONTA PUO’ ESSERE CONTATO” Albert Enistein

Diego Botta
 
Di Dulce (del 24/12/2009 @ 19:53:24 in Eventi, linkato 1752 volte)

GoAnimate.com: Buon Natale & Feliz Navidad 2009 by kimako

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A tutti quelli che passano da qui auguriamo un

FELICE NATALE E UN LUMINOSO 2010

Walter  Melissa  Rodrigo Dulce

 

 
Di Marta (del 11/06/2009 @ 19:32:07 in Politica, linkato 2258 volte)
C'è un po di confusione solo nella mia testa o anche nella vostra?

sperando di fare un po' di chiarezza:

I referendum sulla legge elettorale
Di Giovanni Guzzetta

1° Quesito
Modulo colore Verde

Premio di maggioranza alla lista più votata CAMERA DEI DEPUTATI

2° Quesito
Modulo colore Bianco

Premio di maggioranza alla lista più votata
SENATO

3° Quesito
Modulo colore Rosso

Abrogazione delle candidature multiple

     

Il 1° e il 2° quesito: premio di maggioranza alla lista più votata e innalzamento della soglia di sbarramento

Le attuali leggi elettorali di Camera e Senato prevedono un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Tale premio è attribuito su base nazionale alla Camera dei Deputati e su base regionale al Senato. Esso è attribuito alla “singola lista” o alla “coalizione di liste” che ottiene il maggior numero di voti.

Il fatto che sia consentito alle liste di coalizzarsi per ottenere il premio ha fatto sì che, alle ultime elezioni, si siano formate due grandi coalizioni composte di numerosi partiti al proprio interno. E la frammentazione è notevolmente aumentata.

Il 1° ed il 2° quesito (valevoli rispettivamente per la Camera dei Deputati e per il Senato) si propongono l’abrogazione del collegamento tra liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni di liste.

In caso di esito positivo del referendum, la conseguenza è che il premio di maggioranza viene attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi.

Un secondo effetto del referendum è il seguente: abrogando la norma sulle coalizioni verrebbero anche innalzate le soglie di sbarramento. Per ottenere rappresentanza parlamentare, cioè, le liste debbono comunque raggiungere un consenso del 4 % alla Camera e 8 % al Senato.

In sintesi: la lista più votata ottiene il premio che le assicura la maggioranza dei seggi in palio, le liste minori ottengono comunque una rappresentanza adeguata, purché superino lo sbarramento.

All’esito dell’abrogazione, resteranno comunque in vigore le norme vigenti relative all’indicazione del “capo della forza politica” (il candidato premier) ed al programma elettorale.

Gli effetti politico-istituzionali del 1° e del 2° quesito

Il sistema elettorale risultante dal referendum spingerà gli attuali soggetti politici a perseguire, sin dalla fase pre-elettorale, la costruzione di un unico raggruppamento, rendendo impraticabili soluzioni equivoche e incentivando la riaggregazione nel sistema partitico. Si potrà aprire, per l’Italia, una prospettiva tendenzialmente bipartitica. La frammentazione si ridurrà drasticamente. Non essendoci più le coalizioni scomparirà l’attuale schizofrenia tra identità collettiva della coalizione e identità dei singoli partiti nella coalizione. Con l’effetto che i partiti sono insieme il giorno delle elezioni e, dal giorno successivo, si combattono dentro la coalizione.

Sulla scheda apparirà un solo simbolo, un solo nome ed una sola lista per ciascuna aggregazione che si candidi ad ottenere il premio di maggioranza.

Le componenti politiche di ciascuna lista non potranno rivendicare un proprio diritto all’autonomia perché, di fronte agli elettori, si sono presentate come schieramento unico, una cosa sola. Nessuno potrà rivendicare la propria “quota” di consensi. E sarà molto difficile spiegare ai cittadini eventuali lacerazioni della maggioranza. Lo scioglimento del Parlamento una volta che è entrata in crisi una maggioranza votata compattamente dagli elettori potrebbe essere politicamente molto probabile.

L’eliminazione di composite e rissose coalizioni imporrà al sistema politico una sterzata esattamente opposta all’attuale. Piuttosto che l’inarrestabile frammentazione in liste e listine, minacce di scissioni e continue trattative tra i partiti, il nuovo sistema imporrà una notevole semplificazione, lasciando comunque un diritto di rappresentanza anche alle forze che non intendano correre per ottenere una maggioranza di Governo, purché abbiano un consenso significativo e superino la soglia di sbarramento.

Il 3° quesito: abrogazione delle candidature multiple e la cooptazione oligarchica della classe politica

Un terzo quesito referendario colpisce un altro aspetto di scandalo. Oggi la possibilità di candidature in più circoscrizioni (anche tutte!) dà un enorme potere al candidato eletto in più luoghi (il “plurieletto”). Questi, optando per uno dei vari seggi ottenuti, permette che i primi dei candidati “non eletti” della propria lista in quella circoscrizione gli subentrino nel seggio al quale rinunzia. Egli così, di fatto, dispone del destino degli altri candidati la cui elezione dipende dalla propria scelta. Se sceglie per sé il seggio “A” favorisce l’elezione del primo dei non eletti nella circoscrizione “B”; se sceglie il seggio “B” favorisce il primo dei non eletti nella circoscrizione “A”. Nell’attuale legislatura, questo fenomeno, di dimensioni veramente patologiche, coinvolge circa 1/3 dei parlamentari. In altri termini: 1/3 dei parlamentari sono scelti dopo le elezioni da chi già è stato eletto e diventano parlamentari per grazia ricevuta. Un esempio macroscopico di cooptazione!

E’ inevitabile che una tale disciplina induca inevitabilmente ad atteggiamenti di sudditanza e di disponibilità alla subordinazione dei cooptandi, atteggiamenti che danneggiano fortemente la dignità e la natura della funzione parlamentare. Inoltre i parlamentari subentranti (1/3, come si è detto) debbono la propria elezione non alle proprie capacità, ma alla fedeltà ad un notabile, che li premia scegliendoli per sostituirlo.

Con l’approvazione del 3° quesito la facoltà di candidature multiple verrà abrogata sia alla Camera che al Senato.


per chi volesse approfondire: http://www.referendumelettorale.org/dettaglio/64285
/Domande_e_risposte_sul_Referendum


qualcuno è per il si:http://www.gadlerner.it/2009/06/09/bossi-di-pietro-la-strategia-dei-ricatti-paralleli.html

qualcuno è per il no:http://www.messinanotizie.it/referendum-21-giugno-lappello-del-comitato-del-no.html

a noi l'ardua sentenza...

 
il comitato boulè

 
Di dottore (del 28/04/2011 @ 19:29:27 in Eventi, linkato 1818 volte)

La POLISPORTIVA PIASCHESE con gli ORATORI di PIASCO E S. ANTONIO propongono per DOMENICA 1° MAGGIO 2011 una GITA ESCURSIONISTICA IN VALLE ROYA (Francia), un percorso senza difficoltà e accessibile a tutti.

Inoltre sempre la Polisportiva organizza a Piasco un Corso di Fitwalking in 10 lezioni di 1 ora che sarà tenuto da un istruttore abilitato con la supervisione dei fratelli Damilano.


Vediamo in dettaglio i 2 appuntamenti:

GITA ESCURSIONISTICA IN VALLE ROYA
PERCORSO ESCURSIONISTICO DI TRASFERIMENTO SENZA DIFFICOLTA’,
ACCESSIBILE A TUTTI CON MEDIO/BASSO DISLIVELLO.
R
ITROVO h. 6,45, PARTENZA IN AUTOBUS CON DESTINAZIONE BREIL, ESCURSIONE FINO AL PAESE DI AIROLE CON PRANZO AL SACCO DURANTE IL PERCORSO, RIENTRO A CASA IN AUTOBUS NEL POMERIGGIO.
QU
OTA DI IScriZIONE: EURO 15.00 A PARTECIPANTE (Con minimo 30/35 iscritti).
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI ENTRO E NON OLTRE GIOVEDI' 28 APRILE 2011 PRESSO:
MATTIO GIANPIERO 347/2666475 - MONGE PAOLO 349/4459895
Maggiori info: http://www.piasco.net/escursione.asp

CORSO DI FITWALKING
Il corso pratico si svolgerà in 10 lezioni di 1 ora ciascuna e sarà tenuto da un istruttore abilitato con la supervisione dei fratelli Damilano. La cadenza sarà bi-settimanale: lunedì e mercoledì dalle 18.30 alle 19.30. Il costo è di 100,00 €. Prima lezione lunedì 2 maggio 2011.
Il corso permette a tutti i partecipanti di acquisire la base di una corretta tecnica di cammino e di fitwalking per avviarsi verso una camminata veloce di tipo sportivo.
Durante le 10 lezioni verranno eseguiti 2 test di funzionalità cardiocircolatoria (uno di base ad inizio corso ed uno di comparazione al termine) eseguiti secondo il protocollo studiato con il centro di Ricerca Biomedica dell’Università di Ferrara.
L’appuntamento per le iscrizioni è fissato alla palestra comunale per lunedì 2 maggio 2011 alle ore 18.00. Per informazioni Polisportiva Piaschese Tel. 380/4686684

Maggiori info: http://www.piasco.net/corso_fitwalking.asp 

 
Di Dulce (del 18/07/2009 @ 19:17:16 in Eventi, linkato 2397 volte)

POTETE VEDERE LA DIRETTA DELLA MANIFESTAZIONE IN STREAMING SU

http://www.electricmotornews.eu/index.html

 

 SOLAR CHALLENGE 2009 AVIGLIANA

La gara internazionale di barche solari, Memorial Gian Mario Bertolino, è giunta nel 2009 alla sua settima edizione. L’evento non si caratterizza solo come manifestazione sportiva che richiama appassionati e amatori anche d’oltre frontiera, ma vuole essere spunto di riflessione su temi ambientali e di sviluppo per un turismo eco-compatibile.

La manifestazione, organizzata dal Parco naturale dei Laghi di Avigliana, in collaborazione con il Comune di Avigliana, nacque nel 2001 grazie alla passione del dott. Gian Mario Bertolino.

Medico dentista, alla fine degli ani ‘90 il dottor Bertolino mise a punto a punto un’imbarcazione che utilizzava esclusivamente propulsori a energia fotovoltaica. Quindi si adoperò affinché anche in Italia, come già all’estero, si svolgessero manifestazioni incentrate sull’utilizzo, anche competitivo, di natanti mossi da energia fotovoltaica. Iniziò così la collaborazione col Parco naturale dei Laghi di Avigliana e con Comune di Avigliana che si concretizzò in varie iniziative, la più significativa delle quali è la gara internazionale di barche solari.

Alla gara oggi partecipano equipaggi provenienti da altre parti dell’Italia dalla Germania, dalla Svizzera e dalla Francia, dove, negli ultimi anni, sono aumentati gli amatori e alcune imbarcazioni a propulsione solare vengono utilizzate per il trasporto di persone (circa venti passeggeri a veicolo).

Il programma della gara si articola sempre in due giornate: una prima dedicata alla riflessione e seminario su temi ambientali, tutela e utilizzo oculato di energia e risorse del pianeta; la seconda dedicata alla competizione.

I temi del rispetto dell’ambiente e del risparmio energetico sono oggi molto frequenti, Spesso, però, si limitano a rappresentare luoghi comuni influenzando ben poco, soprattutto nel concreto, la mentalità della gente.

Perciò le giornate dedicate alla riflessione e al dibattito sono sempre mirate a trasferire nella pratica principi di utilizzo sostenibile, fornendo anche esempi facilmente applicabili. Nel 2008, ad esempio, il seminario - dal titolo “Il carbonio al suo posto” - ha trattato il tema delle emissioni di carbonio e sul suo potere inquinante. Poco spazio al nozionismo ma riflessioni che partivano da domande concrete: Cosa serve al cittadino? Cosa serve a una famiglia per vivere una vita confortevole? Ogni individuo necessita di nutrirsi, muoversi e scaldarsi, ma quale impatto ambientale hanno questi semplici gesti quotidiani?

La riflessione sul carbonio non viene a caso, mangiare, produrre calore, spostarsi per le attività giornaliere, fanno alzare i livelli di carbonio presenti sulla terra, in modo considerevole, provocando alti livelli di inquinamento. Sembra di parlare di cose scontate, eppure semplici accorgimenti che potrebbero migliorare la situazione attuale, non vengono adottati con facilità. Caldaie a condensazione, impianti solari, lampade a basso consumo, diminuzione dell’utilizzo delle auto, compostaggio domestico, riduzione del consumo di carne e molto altro ridurrebbero significativamente le emissioni di carbonio in atmosfera, oltre a consentire un risparmio di 4500 euro all’anno per famiglia, elemento non trascurabile.

Messaggio che il comune di Avigliana ha tradotto in un programma di “buone pratiche energetiche” che va in direzione di uno sviluppo sostenibile a livello ambientale.

Ha approvato infatti un regolamento edilizio per ridurre i consumi, corredandolo di un allegato energetico – ambientale, e ha migliorato e potenziato la raccolta differenziata e il biocompostaggio domestico. Ad Avigliana, infine, sono già operanti due strutture alberghiere certificate ECOLAB e l’edificio comunale utilizza solo energia proveniente da fonti rinnovabili. Perciò, rispondendo adeguatamente ai 135 criteri previsti, la città ha ricevuto la bandiera arancione marchio di qualità Turistico Ambientale del Touring Club Italiano.

Dunque, la gara di barche a energia solare acquista in questo contesto un significato ancora più importante.

Le imbarcazioni sono semplici barche che ogni amatore ha munito di panelli fotovoltaici che collegati a batterie danno energia al motore.

La tecnologia negli anni è rimasta pressoché invariata, la migliore resa delle imbarcazioni dipende dal voltaggio delle batterie, dall’aerodinamica, dall’idrodinamica e dall’abilità del pilota. La velocità massima che si raggiunge è di circa 20 chilometri orari, ma ciò non toglie nulla all’agonismo dell’evento.

La gara si svolge ogni anno presso il centro velico al Lago Grande di Avigliana ed è composta da tre momenti: fondo (un percorso di trenta chilometri), slalom e velocità.

Lo spettacolo offerto non lascia puzze di benzina o rombo di motori. Le barche scivolano sull’acqua senza turbare la calma del lago e la vita degli uccelli acquatici che incrociano le scie dimostrando che uomo e natura possono coesistere.


Calendario gare 2009


  • 15-20 giugno Zeeland Zonneboot Race

Fiandre e Zelanda, Paesi Bassi

www.zonnebootrace.nl


  • 27-28 giugno Solar Event

Chambery, Savoie Technolac, Francia

www.solar-event.com


  • 4-5 luglio Solarboot-Cup

Koblenz, Germania

www.solarboot-cup.de


  • 11-12 luglio Lago Maggiore Solar Challenge

Arona, Angera, Ispra, Italia

www.ecowiki.it/solarchallenge


  • 19 luglio Lago di Avigliana Solar Challenge

Lago Grande di Avigliana, Italia

www.parks.it/parco.laghi.avigliana


  • 25-26 luglio Havelberger Solarboot-Cup

Havelberger, Germania

www.solarboot-cup.de


Le gare consistono in un percorso di resistenza di 30/35 km, una prova di velocità e una di manovrabilità. Sono aperte alla partecipazione di scuole, istituti di ricerca, industrie e privati che vogliano dimostrare il loro impegno per l’ambiente e la mobilità sostenibile.

In tutte le gare europee si utilizzerà lo stesso regolamento e la classifica generale sarà aggiornata dal Parco dei Laghi di Avigliana

Classi


  • Euro Classe : SPERIMENTALI

Sviluppo di tecnologie innovative e avanzate, barche fino a 1 kWp fotovoltaico e un pilota.


  • Euro Classe: EFFICIENTI

Efficienza energetica per il trasporto su acqua fino a 2 kWp fotovoltaico e più di una persona


  • Euro Classe: ELETTRICHE

Uso prevalente della batteria, fino a 200 Wp


  • Euro Classe: Open

Tutte le imbarcazioni elettriche e solari che non ricadono nelle precedenti categorie.


Regolamento completo su www.ecowiki.it/solarchallenge

fonte http://www.parconaturalelaghiavigliana.eu/

 

 
Di Dulce (del 07/05/2009 @ 19:15:54 in Eventi, linkato 1835 volte)

NUCLEARE?

La più  pericolosa delle alternative

venerdì 8 maggio 2009 ore 20,45

Saluzzo

Antico Palazzo Comunale

Interviene:

 Gianpiero Godio 

responsabile settore energia

Legambiente  Piemonte - Valle  d’Aosta

incontro su:

                        rischi delle centrali esistenti e in costruzione

                                         problema delle scorie

                                  costi del kilowattora nucleare

riserve di combustibile e livelli di consumo energetico da soddisfare

                      contenimento di emissioni di anidride carbonica

                                       problemi di localizzazione

Al pubblico sarà consegnato  un questionario su cui annotare l’opinione sul nucleare

 

           

          

! NON LASCIAMO CHE GLI ALTRI DECIDANO PER NOI !

UNA STRADA ALTERNATIVA CHE STIAMO PERCORRENDO

! ASSOCIATEVI !

WWW.RETENERGIE.IT

   
 
Di cagio (del 20/10/2009 @ 19:14:17 in Politica, linkato 4408 volte)
In realtà qualcosa in più, perché non tutti gli abitanti di Verzuolo e Costigliole Saluzzo sono cittadini della ex Comunità Montana Valle Varaita, ma voglio estender anche a loro il diritto ad essere risarciti. Già perchè se la sentenza di primo grado nei confronti di Silvano Dovetta dovesse essere confermata anche nei gradi successivi di giudizio e lo Stato stabilirà un pena per chi ha fregato circa 90k€ alla CMVV, nessuno restituirebbe il “mal tolto”, o i soldi rubati per essere chiari. La possibilità ci sarebbe anche stata ma giunta e consiglio dell'ente decisero di non costituirsi parte civile nel processo.
Adesso è il momento di battere cassa, siamo circa 18.500 persone dal Colle dell'Agnello a Falicetto, e ognuno di noi può scegliere da chi farsi restituire i sui 4,50 € abbondanti. Io consiglio di andare a chiedere agli ex componenti della giunta che adesso sono il lizza per la Grande Comunità del Monviso come:

da una parte:
- Alberto Anello, ex assessore a commercio, turismo, attività produttive, candidato alla presidenza ed “ex amico” di Dovetta e negli ultimi mesi principale rivale politico;

dall'altra:
- Bernardino Matteodo, ex Vice Presidente con delega ad iniziative comunitarie, cultura e istruzione, bilancio e programmazione e da sempre l' “eminenza grigia” della CM, storico braccio destro di Dovetta, nonostante si dice che dovrebbe essere uno di sinistra. Avesse i baffi verrebbe da fare il paragone con un'altra coppia di pelato e baffuto, ma non ha i baffi.
- Giuseppe Moi, ex assessore ai lavori pubblici, viabilità, servizi associati ed attualmente sindaco di Valmala.
- Alessandro Bianco di Pontechianale, ex assessore a caccia e pesca.

Quando poi avremo raggiunto la cifra che la Giustizia stabilirà che manca dalle casse decideremo cosa farne, ci sono un mucchio di possibilità: dalla seggiovia o il chiosco sul lago a Pontechianale, a finanziare i giovani imprenditori della valle, alle proloco, alla Croce Rossa... Sempre che la sentenza di appello non smentisca il Tribunale. Se invece dovesse intervenire la prescrizione io i soldi li voglio indietro lo stesso, anche perché Dovetta a suo tempo dichiarò che voleva dimostrare la propria innocenza, e non allungare i tempi per mandare tutto a monte.
Se vi capita chiedete a questi signori, e agli assessori e consiglieri uscenti dalla CM, se la pensano ancora come allora, se sostengono che il giudice si sia sbagliato, o se vogliono metterceli di tasca loro i soldi che non vollero chiedere indietro al loro “capo”. I loro nomi li trovate sul sito della CM Valle Varaita.
 
Di cagio (del 29/10/2011 @ 19:10:04 in Eventi, linkato 2358 volte)
Sabato 12 Novembre 2011 alle ore 21 arriva a Piasco l'ultima produzione (per il momento) del Teatro del Marchesato di Saluzzo: “I DUE GEMELLI VENEZIANI” (di Carlo Goldoni).
Il ricavato della serata verrà devoluto in benificenza alla Cooperativa il Casolare, che da anni opera sul territorio piaschese e la cui attività di grande rilevanza sociale necessita sempre di aiuto da parte di tutti. Noi proviamo a fare la nostra parte recitando a Piasco una pièce che a Saluzzo ha fatto il tutto esaurito otto sere su otto, incontrando anche i favori della critica, sicuramente molti dei lettori la faranno comprando il biglietto (alla misera cifra di 5 Euro)
Ma la commedia? Un capolavoro del teatro comico mondiale! È uno dei più grandi successi teatrali di tutti i tempi! È la storia di due gemelli: uno, Zanetto, è tonto e sciocco (un simpatico e rozzo Zanni); l’altro, Tonino, è intelligente e simpatico, (un vero cortigiano come Goldoni). Questo espediente, che affonda le sue radici nelle origini del teatro, permette un a...lternarsi di situazioni spassose e buffe, di gag e doppi sensi, assolutamente divertentissime.
Perché è pura magnifica Commedia dell’Arte, con i suoi intrecci
gustosamente complicati, gli irresistibili lazzi comici, la pluralità del linguaggio, le felici assurdità della trama.
La commedia è magnifica! Divertentissima! La comicità è delirante! Impetuosa e travolgente. È da vedere assolutamente!!! Non potete perderla!!!

In Scena:
ZANETTO Bisognosi - DECOSTANZI Alberto
TONINO Bi
sognosi - DECOSTANZI Alberto
Il Dottor BALANZONI - OREGLIA A
lessandro
ROSAURA - CALICE Valentina
PANCRAZIO - NARDO Lionello
LELIO - SALVATICO Riccardo
BEATRIC
E - PAPA Ilaria
FLORINDO - CIRASO Giovanni
BRIGHELLA - RAINERO Jacopo
COLOMBINA - CALVETTI Irene
ARLECCHINO - CARPANI Andrea
Sig.ra TIBURZIO - SASSONE Laura
BARGELLO - ROSSO Matteo
BIRRO - CAGIONI Luigi

Prevendita bigl
ietti:
Tabaccheria Tallone Davide (Piasco),
Tabaccheria del Borgo (Fr. Sant’Antonio – Piasco),
Tabaccheria Brugiafreddo (Costigliole Saluzzo)
Palestra Fatti di Fitness (Venasca)
 
Di Dulce (del 15/04/2009 @ 19:09:26 in Ambiente, linkato 2600 volte)

Venasca

carabinieri sequestrano discarica abusiva

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Vinadio

sotto il fossato 3 metri di bottiglie PET della Sant'Anna

E’ stato denunciato alla Procura delle Repubblica di Saluzzo il 67enne proprietario di un terreno agricolo situato a 15 metri dal torrente Varaita adibito a discarica abusiva. A scoprire un ingente quantitativo di materiali edili di risulta, sotterrati nell’appezzamento i carabinieri della stazione di Venasca comandati dal Maresciallo Capo Luigi Matrone. Gli accertamenti hanno consentito di appurare che l'attività illecita era stata avviata già da alcuni anni e che nel sottosuolo erano stati interrati nel tempo una considerevole quantità di rifiuti dello stesso genere. L'area, di circa 400 mq, sottoposta anche a vincolo paesaggistico, è stata sequestrata. Le indagini continuano per verificare la provenienza dei rifiuti speciali non pericolosi e le modalità con cui sono stati scaricati.    (fonte targatocn.it)

.....e se non fossero SOLO rifiuti speciali non pericolosi?

intanto a Vinadio

Vinadio: sotto il fossato del Forte 3 metri di bottiglie PET

Sabato scorso avevamo dato notizia dell'autorizzazione (il link in fondo alla pagina), concessa dal Demanio, a procedere con gli scavi nei pressi del Forte di Vinadio, in particolar modo nella zona del fossato, sotto il quale si sospettava fossero seppelliti ingenti quantitativi di bottiglie d'acqua minerale piene. La segnalazione era partita da un gruppo di cittadini costituitisi in 'Comitato Spontaneo' nel luglio del 2008. Il Comitato aveva presentato un esposto informale indirizzato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Dipartimento della Protezione Civile, alla Regione Piemonte - Assessorato ai Beni Culturali, alla World Health Organization Svizzera, all’European Civil Protection Office di Brusselles e ovviamente al Dipartimento della Protezione Civile, all’ Autorità di Bacino del Fiume Po, al Comando Provinciale Carabinieri e a quello di Vinadio, all’Azienda Sanitaria Locale CN1 e infine al sindaco del Comune di Vinadio Angelo Giverso.

Lo scavo è stato eseguito questa mattina alla presenza del Demanio, proprietario del terreno, della Sovraintendenza ai Beni Culturali, del personale dell'Università di Torino che ha effettuato i rilievi, della Guardia di Finanza, che per prima aveva dato seguito alle segnalazioni del Comitato, di una serie di cittadini, del capogruppo di minoranza, del Sindaco Angelo Giverso e di alcuni membri del Comitato stesso. Lo scavo ha confermato la presenza di uno strato di 3 metri circa di bottiglie PET interrate, oltre a materiale di provenienza edilizia, come cemento e piastrelle. Le bottiglie sono etichettate Sant'Anna e gli anni di riferimento sono il 1999 e il 2000.

Lo scorso 3 aprile c'era stata la prima ispezione, condotta da un Professore della Facoltà di Idrogeologia dell'Università di Torino Domenico De Luca. Attraverso un'indagine geoelettrica, erano state rilevate delle anomalie dovute alla presenza di materiale di vario tipo, che alterava, appunto, l''equilibrio elettrico' della zona. Sempre nel corso della stessa ispezione, erano emersi una serie di abusi edilizi a ridosso del forte, edificati su terreno demaniale, una discarica sulle sponde del fiume, il subaffitto di terreni demaniali per usi privati, un ingente quantitativo di roulotte posteggiate all’interno del forte e altro ancora. Da qui l'autorizzazione a procedere con lo scavo per determinare la natura del materiale sotterrato.

Il sindaco di Vinadio, Angelo Giverso, presente questa mattina durante gli scavi, ha confermato la presenza delle bottiglie e di materiale di altro genere ma ha sottolineato come non sussista alcun pericolo per la salute pubblica. "C'era già stata un'ispezione, condotta dai tecnici dell'Arpa e dall'Asl - precisa - che aveva escluso pericoli di natura ambientale o per la stabilità del terreno. In questa zona non ci sono falde che possano venire inquinate. Il terreno è stabile. Quanto scoperto stamattina è riprovevole, ma ci sono sicuramente molte aree in giro piene di rifiuti interrati. Sono Sindaco dal 1983, ed è solo dal 1984 che il Comune di Vinadio possiede un compattatore per portare i rifiuti alla discarica di Borgo San Dalmazzo. Non è da tanti anni, infatti, che si è iniziato a prestare attenzione a queste cose. Prima si sotterrava di tutto. Comunque in paese si sapeva delle bottiglie, ma solo da qualche mese è diventato un problema."

L'azienda Fonti di Vinadio, tramite il suo ufficio stampa, conferma quanto espresso nel comunicato diramato ieri, cioé la totale estraneità ai fatti e soprattutto la volontà di chiarire la situazione. Così dichiarava infatti, ieri, l'azienda: "Fonti di Vinadio non ha mai sotterrato materiale plastico né dato mai incarico ad alcuno di farlo per suo conto. Per lo smaltimento degli scarti di produzione l’azienda si avvale infatti, ovviamente, della collaborazione di fornitori specializzati. Qualora qualcuno abbia agito in modo scorretto e doloso utilizzando il nostro prodotto, saremo i primi a chiedere che venga fatta chiarezza sui fatti, procedendo inoltre ad una richiesta di risarcimento per i gravi danni di immagine che ne potrebbero conseguire".

La Guardia di Finanza, presente sul posto al momento degli scavi, preferisce, almeno per il momento, non rilasciare dichiarazioni a riguardo.

 
La data concordata è martedì 21 aprile alle 10.30. Alla presenza del Demanio, della Sovraintendenza ai Beni Culturali, della Guardia di Finanza e di alcuni membri del Comitato Spontaneo dei Residenti di Vinadio, si darà seguito allo scavo test all'interno del fossato del Forte di Vinadio, di proprietà del Demanio appunto, sotto il quale sarebbero stati interrati ingenti quantitativi di bottiglie di plastica contententi acqua minerale. La vicenda risalirebbe a circa 8 anni fa ma solo a luglio del 2008 è scattata l'azione del comitato, capitanato da un imprenditore della zona. E' infatti del 21 luglio scorso il primo esposto informale proveniente dalla frazione Bagni di Vinadio, nel quale viene denunciato il deturpamento di un bene demaniale e artistico – il forte di Vinadio – ad opera di un probabile sotterramento di un ingente quantitativo di bottiglie di plastica.

Una lettera con destinatari eccellenti: in primis indirizzata al Ministero dei Beni e delle Attività Cuturali, e per conoscenza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Dipartimento della Protezione Civile, alla Regione Piemonte - Assessorato ai Beni Culturali, alla World Health Organization Svizzera, all’European Civil Protection Office di Brusselles e ovviamente al Dipartimento della Protezione Civile, all’ Autorità di Bacino del Fiume Po, al Comando Provinciale Carabinieri e a quello di Vinadio, all’Azienda Sanitaria Locale CN1 e infine al sindaco del Comune di Vinadio Angelo Giverso.

Dopo otto mesi è scattata l'indagine della Guardia di Finanza di Cuneo, su sollecitazione del Comandante della brigata di Vinadio maresciallo capo Antonio Merlino. Che vi fossero delle bottiglie seppellite nel fossato del Forte era notizia nota a tutti in paese ma nessuno aveva mai denunciato la cosa alle autorità competenti. Il comitato, nel farlo, si è appellato al d.lgs n. 490 del 1999, che si riferisce alla modifica strutturale di un bene culturale, reato ascrivibile al danneggiamento di un bene paesaggistico e ambientale. Il fossato, dunque, secondo il comitato, doveva rimanere tale e non essere riempito. Inoltre, i cittadini temono che vi possa essere inquinamento ambientale.

La fortificazione di Vinadio è fra gli esempi di architettura militare più significativi dell'intero arco alpino. I lavori di costruzione della fortezza, voluta da Re Carlo Alberto, iniziarono nel 1834 e si conclusero solo nel 1847. Nonostante una breve interruzione, dal 1837 al 1839, in soli undici anni si realizzò un vero capolavoro dell'ingegneria e della tecnica militare e per la sua costruzione in alcuni momenti furono impegnate 4000 persone. Un bene prezioso per Vinadio, dal punto di vista storico, turistico ed economico, al quale i residenti tengono particolarmente. Proprio per questo affetto nei confronti del Forte, i residenti hanno deciso di costituirsi in comitato, autotassarsi e commissionare un’indagine geoelettrica all’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Scienze della Terra, che, attraverso una serie di ricerche scientifiche in loco, ha redatto una dettagliata relazione in cui dichiara che nel fossato è fondata l’ipotesi ci siano sotterrati materiali che per consistenza è verosimile siano delle bottiglie di Pet.

Lo scorso 3 aprile c'è stata la prima ispezione. Sarebbero emersi una serie di abusi edilizi a ridosso del forte, edificati su terreno demaniale, una discarica sulle sponde del fiume, il subaffitto di terreni demaniali per usi privati, un ingente quantitativo di roulotte posteggiate all’interno del forte e molto altro ancora. È stato quindi redatto un verbale e disposta l’autorizzazione ad effettuare uno scavo test per verificare la presenza delle bottiglie. Tale scavo verrà effettuato martedì prossimo.

Il sindaco di Vinadio, Angelo Giverso, dal canto suo dichiara che il Demanio ha pieno diritto di effettuare le verifiche del caso, essendo la zona di sua proprietà. "A quanto mi risulta -precisa- c'è già stata un'indagine della Procura, chiusa in quanto non era emerso alcun pericolo né ambientale né per la stabilità del terreno. Forse il Demanio non ne è a conoscenza e per questo ha disposto lo scavo. Che ci fossero bottiglie lo si sapeva da molti anni. E' un atto riprovevole, certamente, ma non giustifica l'attuale allarmismo, a maggior ragione perché la cosa risale a molti anni fa e solo da pochi mesi se ne parla. Mi chiedo perché".

questi due articoli fanno riflettere come anche qui nel profondo nord le discariche abusive ci siano e a volte vengano a galla anche grazie a dei comuni cittadini come quelli ci Vinadio che nel 2008 si sono costituiti come comitato spontaneo.
Anche nel nostro paese si è formato un gruppo di cittadini sotto il nome del VAS con le stesse intenzioni.
Invito tutti a collaborare loro perchè eventi come questi non devono accadere e sono successi nel corso degli anni sarebbe opportuno denuciarne la presenza.
Non è mai troppo tardi per salvare la nostra terra anche perchè non ne abbiamo una di ricambio.


 
Di Mirko Sil (del 09/01/2010 @ 19:06:57 in Eventi, linkato 2312 volte)
Manifestazione a passo di cammino di km 6, o km10. 7° FITWALKING DEL CUORE Domenica 24 gennaio 2010 a Saluzzo partenza ore 10,15 da piazza Cavour Si è pensato di partecipare nuovamente ( come donatori sangue a.d.a.s. e anche simpatizzanti, amici, parenti, ecc. più siamo, …..) a questa camminata visto la buona riuscita del 2009 raggiungendo come associazione la 5° posizione in classifica come numero di partecipanti….. mi raccomando chi partecipa (come donatore) indossare il nostro giubbotto rosso grazie ………….. Quindi partecipiamo numerosi!! La quota di iscrizione che è pari a 5 euro, per i donatori sara’ pagata interamente dalla nostra associazione, i gruppi più numerosi riceveranno un premio in denaro che verrà interamente devoluto o in beneficenza o per l’acquisto, all’ospedale di Saluzzo, di una sedia per le donazioni di sangue. Termine per l’iscrizione: 21 gennaio 2010 Sempre al sottoscritto Silvestro Mirko Tel. 0175/797062 Cell. : 3478276568 email : silmirk@alice .it
 
Di Dulce (del 11/06/2010 @ 19:01:03 in Eventi, linkato 2181 volte)
mondiali al contrario
 
Sono iniziati oggi ma
 

Appello alle autorità sudafricane: giustizia e diritti a partire dai poveri nel Sudafrica dei Mondiali

Ecco il testo di un appello inviato all’ambasciatrice sudafricana in Italia, primi firmatari Alex Zanotelli e Carta, dopo il successo della campagna Mondiali al contrario. Inviate la vostra adesione a carta@carta.org con oggetto «Appello Sudafrica» e indicando nome e cognome, città, eventuale qualifica professionale e o organizzazione di appartenenza. Il numero e i nomi degli aderenti saranno riportati su carta.org. Un resoconto periodico sull’andamento della raccolta di adesioni sarà trasmesso all’ambasciata del Sudafrica a Roma. Importante: la campagna mira alla raccolta del massimo numero possibile di adesioni nei primi giorni dei Mondiali, con termine entro domenica 20 giugno.

Appello alle autorità sudafricane: giustizia e diritti a partire dai poveri nel Sudafrica dei Mondiali

Sua Eccellenza Ambasciatrice Thenjiwe Mtintso,
siamo associazioni, movimenti di base, singoli cittadini. Tutti noi abbiamo a cuore la storia del Sudafrica, la grande lotta del movimento di liberazione che in esso si è sviluppato negli scorsi decenni e il destino delle popolazioni oppresse che di quelle lotte sono state protagoniste. Riteniamo centrale nella
costruzione del nuovo Sudafrica la promozione dei diritti e del ruolo sociale e politico dei poveri.

In particolare, siamo oggi preoccupati per il trattamento subito dagli abitanti delle baraccopoli e dai venditori di strada in occasione della Coppa del mondo. Gli abitanti delle baraccopoli vengono forzatamente sfrattati e fatti vivere in “transit camps”, mentre ai venditori di strada è stato proibito
di vendere la propria merce durante tutta la durata della Coppa del mondo. Ai poveri non è stato concesso di partecipare alla costruzione di un percorso comune che portasse verso la Coppa del mondo. Al contrario la Coppa del mondo è divenuta l’occasione per ristrutturare le città secondo criteri che favoriscono solo le élite. I poveri vengono spinti fuori, lontani dagli occhi dei turisti e dei giornalisti. Peraltro, le misure di sicurezza adottate in occasione dei Mondiali limitano fortemente il diritto dei cittadini a esprimere democraticamente il dissenso rispetto a questo stato di cose.

Il movimento di base Abahlali baseMjondolo, costruendo ogni giorno una democrazia reale, diretta e partecipata, sta cercando da anni di opporsi a tutto questo e lotta per il riscatto dei più poveri, per il diritto alla terra, alla casa, ai servizi di base e a un’esistenza dignitosa. Noi condividiamo le lotte di questo straordinario movimento e siamo al suo fianco.

Il movimento è stato oggetto di azioni di repressione e di attacchi violenti, il più grave dei quali si è verificato nel settembre 2009 nell’insediamento informale di Kennedy Road a Durban per opera di decine di persone armate, ed ha causato alcuni morti, la distruzione di case e beni dei membri di Abahlali e la
fuga di molti di loro per sottrarsi alle violenze. Ciò nonostante, sono state arrestate 13 persone tra quelle che avevano subito l’attacco. Abahlali baseMjondolo e molti osservatori tra cui leader religiosi, associazioni, ONG, accademici e semplici cittadini denunciano il ruolo ambiguo svolto dalla polizia locale e dai dirigenti locali dell’African National Congress (ANC). Questi ultimi hanno dichiarato alla stampa che l’insediamento di Kennedy Road era stato “liberato” dalla presenza di Abahlali baseMjondolo.

Il 31 maggio una delegazione di Abahlali che era in Italia nel corso della campagna “Mondiali al contrario” è stata ricevuta all’ambasciata sudafricana a Roma. Durante l’incontro è stato chiesto che la Sua ambasciata si facesse portavoce delle richieste del movimento presso il governo sudafricano. Ci
uniamo anche noi alle richieste di Abahlali baseMjondolo e per Suo tramite chiediamo alle Autorità sudafricane:

- che il Presidente Jacob Zuma risponda al Memorandum presentato da Abahlali baseMjondolo il 22 marzo 2010;
- che i “transit camps” vengano aboliti e che i poveri possano avere pieno diritto a vivere nelle città;
- che sia istituita una commissione credibile e indipendente per indagare sui fatti avvenuti a Kennedy Road nel settembre 2009;
- che vengano immediatamente rilasciati Khaliphile Jali, Stutu Koyi, Zandisile Ngutshana, Siyabulela Mambi e Samukeliso Mkhokhelwa, le 5 persone ancora detenute ingiustamente a Westville a seguito dell’attacco a Kennedy Road e non ancora informate, dopo 9 mesi, sulle motivazioni della loro incarcerazione;
- che le Autorità sudafricane nazionali e locali si impegnino a garantire il pluralismo politico, il diritto di associazione e di espressione del dissenso in tutti gli insediamenti informali così come nelle città interessate dalle manifestazioni sportive della Coppa del mondo.

Certi che vorrà dare alla nostra comunicazione il peso che merita, Le porgiamo distinti saluti.

Primi firmatari:
Alex Zanotelli, missionario comboniano, Napoli
Filippo Mondini, missionario comboniano, Castel Volturno
Antonio Bonato, missionario comboniano, Castel Volturno
Pierluigi Sullo, direttore di Carta, Roma
Gianluca Carmosino, redazione di Carta, Roma
Michele Citoni, giornalista e videomaker, Roma
Francesco Gastaldon, ricercatore, Verona
Valentina Iacoponi, ricercatrice, Roma
Fulvio Tortora, volontario, Castel Volturno

La firme raccolte sono su

http://www.carta.org/campagne/migranti/clandestino/19618

Reportage Video


mondiali al contrario

Reportage di Giusi De Angelis per Rainews24 sulla campagna mondiali al contrario

 

 
Di cagio (del 30/06/2008 @ 18:55:36 in Eventi, linkato 2072 volte)
Giochinsieme Il ritorno dei giochinsieme, “scomparsi con le lire”, sarà il preludio della tre giorni di eventi organizzata dalla Pro Loco di Piasco in collaborazione con la polisportiva. I Giochinsieme, si terranno venerdì 11 maggio e la sfida coinvolgerà la squadre degli 8 rioni piaschesi. In questi giorni si stanno organizzando le squadre e c'è attesa di conoscere giochi che la polisportiva proporrà ai partecipanti, per ora si sa che dovrebbero essere sei, di cui tre in piscina. Chi fosse intenzionato a partecipare può mettersi in contatto coi capitani delle squadre che sono: per Santa Brigida Maria cristina Corrado, Confraternita Francesco Mach, Centro Monica Fina, Madonnina Alessandro Daquino, Madonna del Carmine Luca Pittavino, San Paolo Gianmarco Marino, San Giuseppe Diego Botta, Sant Antonio Ivan Garnero.
 
Di beppe.olivero (del 20/11/2009 @ 18:45:00 in Ambiente, linkato 2514 volte)
Lunedì 16 novembre ho assistito da spettatore al Consiglio Comunale di Scarnafigi, nel quale la maggioranza del sindaco Mario Lovera rispondeva ad una interrogazione della minoranza in merito alla centrale a biogas che la Siram ha in progetto di costruire nel comune dei fratelli Damilano. L'ho fatto perché mi interessava approfondire direttamente un caso di cui avevo sentito parlare in modo sommario e per capire fino a che punto le logiche del business a tutti i costi avessero contagiato anche questo progetto. Devo dire che ne sono uscito ancor più sconfortato e deluso (ed incavolato) di quanto lo sia già dopo aver seguito fin dall'inizio la vicenda della centrale a biomasse di Rossana. Non c'è niente da fare, il miraggio di un nuovo e succulento business (i certificati verdi pagati, tra l'altro, con le nostre tasse) ci ha privato anche di quel po' di buon senso contadino che era rimasto, per non parlare del rispetto verso il prossimo e per l'ambiente in cui viviamo che qualcuno è sempre pronto a calpestare in ossequio al dio denaro. Provo a descrivervi quello che ho capito sperando che, altri più preparati di me, possano chiarire i punti più oscuri A Scarnafigi, dove l'allevamento del bestiame è una componente socio -economica importante del paese, hanno il problema dello smaltimento dei reflui zootecnici. L'amministrazione comunale con un atto di indirizzo programmatico, alla fine dell'anno scorso, si era attivata per favorire l'insediamento di una centrale a biogas nel proprio territorio. In pratica si era dichiarata disponibile ad accogliere l'investimento di qualche società privata che risolvesse l'annoso problema dei reflui zootecnici delle aziende agricole locali. Fin qui niente di male, anzi, se si può trasformare in risorsa un vecchio problema siamo tutti contenti. Le grane, però, iniziano quando si deve passare dalle buone intenzioni ai fatti. Pochissimi giorni dopo il pronunciamento dell'amministrazione comunale di Scarnafigi, sul tavolo del Sindaco è già bello che pronto un progetto ad hoc della Siram S.p.a di Milano, una società italiana leader nel settore dell'energia. Un cittadino normale di un paese normale, cosa si aspetta dai propri amministratori in un caso come questo? Si aspetta che siano almeno in grado di valutare cosa serve veramente al paese. Invece non è così. Il primo progetto della Siram è per una centrale di quasi 9 MWe. Qualcuno ha fatto i conti evidenziando che i reflui zootecnici necessari si sarebbero dovuti reperire in tutta la Provincia. Successivamente la Siram ridimensiona il progetto dell'impianto a circa 5MWe, una potenza che, secondo chi contesta l'impianto, è almeno 5 volte maggiore all'effettiva necessità del paese e del suo circondario. E' evidente il tentativo della ditta proponente di “ottimizzare” al meglio l'investimento trasformando Scarnafigi nel paese dove si brucia il “sughet” di tutta la pianura. E chissenefrega di chi in quei paraggi vive e abita tutto l'anno, che sarà costretto a subire camion carichi di merda che vanno e vengono, operazioni di scarico e stoccaggio consistenti tali da “profumare” l'area per diversi km, emissioni in atmosfera decuplicate rispetto all'effettiva esigenza del paese. Per non parlare, in tema ambientale più generale, dello scarsissimo recupero dell'ingente produzione di energia termica. La cosa che sconcerta più di tutto, però, è la totale sottomissione dell'amministrazione comunale di Scarnafigi alle volontà della Siram. E' il Sindaco il padrone di casa ed è il Sindaco che dovrebbe mettere dei paletti ai privati che vengono ad investire nel suo Comune. Invece Lovera se ne lava le mani come Ponzio Pilato, lasciando la patata bollente al Servizio di Valutazione Impatto Ambientale della Provincia. Io mi sarei aspettato da Lovera almeno qualche giustificazione politica o economica, invece niente. Il Servizio di Valutazione Impatto Ambientale è un organo tecnico, non politico. Potrà valutare se l'impianto è conforme alla Legge oppure no, ma non potrà mai dire, a meno che non sia espressamente previsto dalle normative, se è sovradimensionato rispetto al contesto locale. Così anche un principio giusto come la valorizzazione e lo smaltimento dei liquami zootecnici rischia di trasformarsi in un boomerang a livello ambientale e non solo per chi abita nei paraggi. I Comuni vicini si sono espressi contro la decisione dell'amministrazione di Scarnafigi, soprattutto per l'aggravio del traffico pesante. Il neonato Vas di Scarnafigi sta tentando in tutti i modi di sensibilizzare l'opinione pubblica informando correttamente i cittadini. Il rischio in questi casi è che si accettino le condizioni del primo che arriva perché non si conoscono ( o si fa finta di non conoscere) i termini della questione. In Germania le centrali a biogas sono una realtà consolidata. Ne esistono a migliaia con una potenza che va da 100 KWe a 2,5MWe, la media si aggira attorno al mezzo MWe perché i crucchi non sono scemi e gli impianti li fanno piccoli là dove ce n'è bisogno e non trasportano il liquame per decine di km solo perché fa comodo a qualcuno.
 
Di Anna76 (del 22/12/2008 @ 18:41:15 in Notizie, linkato 1743 volte)
Siccome a Natale sono tutti più buoni : - D, ho deciso di ritornare a scrivere le mie opinioni sul blog! E lo so, qualcuno non sarà mica contento, però la legge dei blog è che ognuno può dire la sua!!!!!!!! Ovviamente con un po' di cugnisiun.... e senza offendere nessuno. Scherzi a parte, mi sembra che questo clima natalizio sia l'occasione giusta per farsi un esame di coscienza (io compresa) e tornare ad avere un confronto più sereno. Questo è l'augurio del 2009: che ognuno possa scrivere la sua opinione senza aggredire / offendere / essere geloso verso qualcun altro. Auguri sinceri a tutti. Anna Paseri
 
Di cagio (del 25/11/2009 @ 18:31:43 in Politica, linkato 3097 volte)
Ricevo e molto volentieri pubblico questa lettera di Maurilio Paseri, in riferimento al mio post del 20 ottobre "quattro euro e mezzo"
Mi scuso con l'autore per i tempi, non proprio tempestivi, della pubblicazione; in ogni caso quanto scrive non ha scadenza e rimarrà attuale ancora per un bel po'.
Sono felice che il blog sia seguito e partecipato anche fuori Piasco.



Leggo con molto ritardo l’intervento di Cagio sulla vicenda Dovetta – Centro di Isasca.

Devo dire che apprezzo molto il lavoro che fate sul blog, che è diventato un grande contenitore di discussione democratica e veramente partecipata.

Non è vero che non esiste più, a mio modo di vedere, partecipazione civica e il dibattito, solo che non funzionano più le formule classiche come convegni, riunioni politiche ma strumenti come il vostro.

Venendo all’articolo in questione devo però dire, in tutta franchezza, che con condivido la parte finale, dove si indicano tutti i Consiglieri della Comunità Montana (ormai ex) come “corresponsabili nella vicenda o quanto meno “silenti”.

Così non è stato perché:

* ho personalmente firmato un documento, con il gruppo di minoranza, che chiedeva al Consiglio di riunirsi per decidere di costituirsi “parte civile” nel processo; la cosa sarebbe stata fondamentale proprio per recuperare, nel caso di sentenza definitiva, l’eventuale danno subito dall’Ente;
* la maggioranza non ha aderito alla richiesta e l’argomento non è stato nemmeno messo all’ordine del giorno;
* ancora ad aprile Dovetta è andato in Consiglio a richiedere di nuovo la fiducia, che è stata concessa dai Consiglieri di maggioranza; il nostro gruppo non solo ha votato contro ma ha fatto mettere a verbale che, non essendo più all’epoca Dovetta Consigliere, la cosa non era per noi legittima;
* in questi ultimi anni più volte con interpellanze abbiamo sollevato il caso di Isasca (ed anche tante altre questioni), che non dobbiamo dimenticarci, non si limita alla sola vicenda penale ma riguarda la costruzione di un complesso costato 2 milioni di Euro, più le attrezzature, e che adesso è un contenitore vuoto di cui nessuno sa cosa fare; di questo grande flop qualcuno dovrà rispondere politicamente o no ? ricordiamoci che Matteodo ha condiviso in pieno tutto il percorso politico di Dovetta (lo avete chiamato “eminenza grigia” e mi pare perfetto, adesso sarà il nuovo Vice-Presidente della Comunità Montana del Viso, buona fortuna);
* due anni fa il nostro gruppo di minoranza aveva convocato una riunione pubblica a Brossasco, con la presenza di Bruna Sibille( allora Assessore Regionale) per porre il problema di come gestire (in positivo) la situazione e venire incontro alle giuste istanze degli artigiani della Valle; venimmo, di fatto, indicati da Matteodo e C. come distruttori dell’immagine della Val Varaita....
* tutte queste, ed altre cose, non sono state quasi riportate dalla stampa locale ed in particolare dal Corriere di Saluzzo che, quasi tutte le settimane, ci propinava la foto di Dovetta con relative “odi”.

Ho voluto riportare questi fatti perché qualcuno in questi anni ha provato a portare avanti un opposizione, molte volte costruttiva, in Comunità Montana; il tutto forse con non grandi risultati, ma vi assicuro che non è stata cosa facile.

Per onore di cronaca i Consiglieri di Piasco (tutti, maggioranza e minoranza) dell’ultima quinquennio sono sempre stati schierati con il duo Dovetta/Matteodo; liberi ognuno di prendere le proprie decisioni ma, anche, di condividere le responsabilità politiche della gestione.

Saluti.

Maurilio Paseri - Melle
 
Di didacum (del 11/12/2007 @ 18:31:31 in generale, linkato 2424 volte)
Ciao a tutti son tornato (un pò come lucignolo) e sto per pubblicare una lettera "articolo" inviatami dal nostro geo con cortese richiesta di pubblicazione.
Ora mentre aspetto che il grande Cagio faccia anche a lui un profilo da autore (penso che abbia molto da dire) ho deciso di fare da portavoce.
Penso sia una lettera che può far riflettere molto non solo il destinatario ma tutti noi!!! Una sola domanda! Siamo proprio sicuri di trattare nel migliore dei modi i beni pubblici? ovvero non nostri!

Per concludere mi allaccio all'articolo del Geo (alias Gabriele Marchetti, via Dante 12026 Piasco --> perchè neanche lui non ha paura di firmarsi) per far riflettere coloro che hanno letteralmente imbrattato con nomi e scritte in indelebile la panchina sotto l'ala del comune!!!

...era un bel murales...

L'altro giorno passeggiavo per le vie del paese e, passando in via Guglielmo Marconi (quella dietro l'asilo, per intenderci), qualcosa ha attirato la mai attenzione sul quel bel murales ormai un po' sbiadito che qualche anno fa un buon gruppo di bambini/ragazzi aveva messo anima e corpo nel farlo...”Raffe e Daniele.. tre metri sopra il cielo.. ti amo da morire” scritta con una bomboletta dorata proprio su quel muro...pazzesco!!

Ebbene, vorrei proprio rivolgermi a quel emerito deficiente* (che forse mi fa anche un po' pena, poverino..) che ha avuto questa brillante idea... appunto perchè mi fai pena e per te provo quasi compassione vorrei farti alcune domande:
come cavolo ti è venuta in mente un idea simile?! ti rendi conto di ciò che hai scritto!?
ti sei fregato da solo poveraccio... metti che tra una settimana cambi idea?! cosa fai?
torni lì su quel muro e riporti alla luce il bel disegno che c'era sotto?!
e poi scusa.. io non ti conosco, non so chi sei e non voglio nemmeno saperlo però permettimi di darti qualche piccolo consigli da amico così, se ti ricapita di fare un' altra scritta simile forse, migliori leggermente e fai anche più bella figura: se vuoi fare un bel lavoro usa almeno due o tre colori magari evita l'oro (siamo sì sotto Natale ma daiii.. fa un po' schifo!!), scrivi bene (magari anche dove il muro non gira, cioè, un metro e mezzo più in là da dove hai scritto tu), fai un disegnino (qualcosa anche solo piccolino in fondo o di fianco..), firmati in modo decente, per la miseria!! in modo che tutti capiscano chi è che scrive, metti che diventa un' opera d'arte e te la valutano migliaia di euro?! non sanno neanche chi l'ha fatta..e poi...un po' di gusto ragazzo!! Lo sai, anche l'occhio vuole la sua parte... o no?

Vorrei ancora dirti due cosette... la prima: se proprio la tua mente non ti permette di elaborare scritte fantasiose, al limite della decenza ti consiglio di andare su internet, google, immagini, scrivere per esempio: tre metri sopra il cielo oppure murales e vedrai che qualcosa salta fuori (es. http://www.sangiorgioweb.it/images/murales1.jpg http://thea.altervista.org/fotomie/murales.jpg);

la seconda:
SE PROPRIO TI PIACE ScriVERE SUI MURI FALLO A CASA TUA NELLA TUA CAMERETTA E NON SU UN MURO DI TUTTI!!!

Spero proprio chi ha scritto con quella bomboletta schifosa su quel muro si faccia vivo, pulisca e la prossima volta ci pensi una, due, tre volte prima di imbrattare qualcosa.. e ti ricordo ancora un ultima cosa... se ti beccano in flagranza di reato e ti possono anche denunciano per danni al decoro urbano... sono poi tutti c**** tuoi...io te l'avevo poi detto!!

*deficiente in senso buono cioè: mancante di qualcosa.

saluti a tutti...

Colgo anche l'occasione per per augurare a tutti un Buon Natale e un felice 2008!!
Gabriele
 
Di Marta (del 03/04/2008 @ 18:29:22 in generale, linkato 2689 volte)
FANTA PIASCO
 Ispirata da un recente convegno di Maurizio Pallante *e da uno degli ultimi commenti del blog (di Pauligno), che chiede chiarimenti sulle future scuole, mi lancio in alcune riflessioni, più o meno personali e provocatorie, sull’ urbanistica piaschese e in particolare sulle fantomatiche nuove scuole medie, di cui si parla da 15 anni (chissà se le vedranno i nostri bis-bis nipoti!)
Premetto che non sono una esperta di urbanistica, né un architetto o geometra, ma ammetto di essere parecchio galvanizzata (sto cercando di informarmi e capirci qualcosa) da efficienza energetica , riciclo, riutilizzo, rispetto dell’ambiente, per cui mi avventuro nella …Fantapiasco .
Secondo me, urbanisticamente parlando, il nostro paese è in ritardo di anni, soprattutto dal punto di vista del rispetto dell’ambiente, e dei suoi abitanti di conseguenza; ne è limpido esempio la cementizzazione selvaggia dell’ ultimo decennio.
Oltretutto basta guardarsi attorno per vedere che le strutture di cat A in base al risparmio energetico (ed economico del suo abitante) sono assolutamente sconosciute a Piasco.
 Essere in ritardo non è necessariamente una colpa, può essere un vantaggio, in quanto possiamo solo migliorare, guardandoci attorno per imparare dagli errori altrui, ad esempio delle grandi città. Insomma, siamo sicuri che tra qualche anno il nostro paese non avrà l’aspetto e la scarsa vivibilità di una periferia torinese, quando i nuovi palazzoni odierni avranno perso la lucentezza dei primi anni???? Io sinceramente vedo molti presupposti …
Oltretutto per legge europea entro il 2020 si dovranno attuare misure per ridurre l’emissione di Co2, che ci coinvolge in ogni aspetto quotidiano dalla casa, al trasporto,viaggi, stile di vita. Per cui è bene portarsi avanti , prevenendo misure drastiche a cui saremo obbligati per legge e per forza.

 Ma ora basta criticare, passiamo alle… proposte:
Le nuove scuole medie dovrebbero sorgere in via Mario del Pozzo, dietro la palestra, in uno spazio che risulta ormai parecchio angusto. Il risultato sarà una scuola piccola (sufficiente?Piasco cresce..), senza un cortile (per la pausa dell’intervallo etc.), con pochi parcheggi (tutti in bici almeno!), con al massimo 2 arbusti di recinzione (se no il pollice verde del paese si lamenta!).
Il nuovo quartiere di via Mario del Pozzo è a mio avviso già sufficientemente saturo di cemento e asfalto, assolutamente privo di verde e irrispettoso dell’ ambiente, con i suoi bei giardinetti tappabuchi (e coscienze) da guardare ma non toccare.
 E i bimbi dove giocano? Nei giardinetti no, sotto i portici no, nel parcheggio di cemento no ( ci sono i camper, furgoni etc)… a sì, IN STRADA!

Allora perché non fare dietro la palestra un bel parco da vivere, calpestare, giocare, respirare per tutti con panchine, alberi e prato e un bel campo da gioco???( questo era già apparso in un commento sul blog) .
Si guadagnerebbe dal punto di vista estetico, ma soprattutto di salute, e di conseguenza di umore!

 Per la scuole medie proporrei di riutilizzare il sito dove già si trovano. Di posto ce n’è da vendere, perlopiù in quel luogo un campo sportivo regolamentare non si può fare perché la metratura non è sufficiente. (x curiosità il campo sportivo “vero” dovrebbe essere in via Tivoletto, come da piano regolatore)
Quindi si potrebbe ristrutturare (impresa ardua credo), rivalutare, ottimizzare, riciclare la vecchia struttura scolastica o perlomeno sfruttarne l’area in modo intelligente.
L’ideale sarebbe costruire una scuola secondo i principi del risparmio energetico, con pannelli solari, aule adeguate (numericamente e qualitativamente), senza barriere architettoniche etc… ovvero una scuola funzionale ed economica.
 Con il vantaggio di avere una valvola di sfogo nel prato di fronte.
La palestra non serve, già c’è quella supermegafantastica del comune, che è comodamente raggiungibile a piedi!

Una proposta è quella di coinvolgere nel progetto istituti, quali ad esempio il Politecnico con la Facoltà di Architettura, indicendo un concorso per nuove idee, magari fresche e moderne!
Piasco all’ avanguardia , dai!!! I

n conclusione anche il paese ci guadagnerebbe, perché via Mario del Pozzo sarebbe più vivibile e si eviterebbe di mantenere in piedi il rudere spettrale delle vecchie scuole inutilizzate, o peggio di vedere sorgere un altro palazzone al suo posto.

Chiaramente i problemi logistici ci sono, ma tutti risolvibili con un po’ di buona volontà.

Insomma, abbiamo il centro del paese poco utilizzato, con vecchie case potenzialmente belle trascurate, e si continua a costruire costruire costruire altrove. La logica del produrrre a consumare ci divora, ma siamo sicuri che nuovo sia sinonimo di utile, funzionale, di rispetto ?

Vorrei sapere da voi se questa è solo una mia idea bislacca o siamo in molti a condividere lo stesso ideale di luogo in cui vivere.

*Maurizio Pallante è saggista, laureato in lettere ha svolto lavori di consulenza per il Ministero dell'Ambiente riguardo l'efficienza energetica. È stato tra i fondatori del Comitato per l’uso razionale dell’energia (CURE) nel 1988, ha svolto l'attività di assessore all'Ecologia e all'Energia del comune di Rivoli. Svolge attività di ricerca e di pubblicazione saggistica nel campo del risparmio energetico e delle tecnologie ambientali. Collabora con Caterpillar per la festa della Decrescita felice, di cui è il principale ispiratore. È membro del comitato scientifico di "M'illumino di meno".
 
Di Pitta (del 17/09/2010 @ 18:25:48 in Politica, linkato 2505 volte)

Ciao a tutti,

 

volevo dare alcune informazioni riguardanti le attività comunali:

 

- il 28/09/10 alle ore 20,30 ci sarà il consiglio comunale sempre nel salone comunale.

 

- stiamo entrando nella fase calda del cambiamento da raccolta dei rifiuti denominata "stradale" a raccolta "porta a porta" (con noi altri 45 comuni del saluzzese). Il servizio entrerà ufficialmente in vigore dal primo novembre ma in questi mesi antecedenti si provvederà ad informare esaustivamente le persone (o almeno spera). La ditta Aimeri, vincitrice dell'appalto fatto dal consorzio CSEA, ha programmato una campagna di informazione credo ottima che si svilupperà nel seguente modo. In primis vi verrà recapitato a casa tramite posta un opuscolo comprendente la maggior parte delle notizie relative a come si fa la raccolta ed in cosa consiste il cambiamento. In un secondo momento passerà domiciliarmente per consegnare il calendario dove sarà specificato quando e cosa si raccoglie, il kit indispensabile per il servizio e un centalogo dei rifiuti più comuni e la loro sistemazione appropriata. Inoltre Mercoledì 13 ottobre alle ore 18.00 nella sala polivalente si terrà una serata pubblica dove si spiegherà ulteriormente tutto il processo.

 

Oltre a ciò, il sottoscritto stava pensando di programmare una serata verso metà gennaio per raccogliere tutti i dubbi o problemi sorti all'inizio dell'attività e possibilmente risolverli.

 

Inizio già da ora a chiedere pubblicamente la massima disponibilità a tutti, è un cambiamento necessario, giusto e obbligatorio. L'amministrazione si impegnerà al massimo per cercare di evitare più disagi possibili ma sicuramente all'inizio i problemi ci saranno e solo con il buon senso e la razionalità potremo risolverli repentinamente.

 

-invito tutti voi a consultare il sito del comune di piasco che è stato reso più funzionale, ora son pubblicate le news, i documenti scaricabili e tante altre informazioni utili.

 

Grazie a tutti.

 

 
Di Dulce (del 25/02/2009 @ 18:23:34 in Raccolta differenziata , linkato 3208 volte)

 

Michela ne aveva parlato http://blog.piasco.net/dblog/articolo.asp?articolo=234 in occasione della visita di Paul Connett a Cuneo il 3 febbraio ma era necessario ampliare il discorso a seguito della foto al cassonetto fatta da Alessio http://blog.piasco.net/dblog/articolo.asp?articolo=243

Il principale teorico e sostenitore della strategia rifiuti zero è il professor Paul Connett , che negli ultimi mesi ha partecipato a moltissimi convegni e seminari in tutta la penisola per diffondere le sue idee e sensibilizzare le amministrazioni sull’opportunità di un cambiamento.
Il professore statunitense ha illustrato i passaggi salienti della sua teoria, che si basa sulla concreta differenziazione (porta a porta) dei rifiuti mediante un’azione sinergica di cittadini ed istituzioni. Connett ha parlato, infatti, di non sostenibilità delle tecniche di incenerimento e di problemi connessi all’incenerimento dei rifiuti: emissioni tossiche, smaltimento delle ceneri, costi finanziari, spreco di energia, opposizione dell’opinione pubblica. “Viviamo – ha detto - come se avessimo a disposizione un altro pianeta su cui trasferirci. Non si può continuare a vivere secondo la filosofia usa e getta, secondo la filosofia del fast food su un pianeta che ha delle risorse finite”. L’obiettivo, dunque, è quello di risolvere le questioni legate agli inceneritori e alle discariche, smettendo di produrre rifiuti gradualmente entro il 2020 anche attraverso una migliore strategia industriale.
Dopo San Francisco, Los Angeles, San Jose-Silicon Valley, San Diego, Oakland, Seattle, Toronto, Canberra e tante altre città negli Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda anche l’Italia si affaccia alle nuove Politiche Sostenibili a RIFIUTI ZERO.
In Toscana, più precisamente a Capannori (Lucca), il primo comune italiano a rifiuti zero. Entro il 2020 Capannori riciclerà praticamente il 100% dei suoi rifiuti.
Alessio Ciacci, Assessore all’Ambiente di Capannori spiega come funziona il progetto. RIFIUTI ZERO sebbene sembri un progetto utopico è una realtà della provincia lucchese. Una realtà fortemente proiettata verso il futuro al fine di evitare una grave emergenza e, ovviamente, migliorare la vita di se stessi e del pianeta.
RIFIUTI ZERO significa molteplici cose. E’ prima di tutto raccolta differenziata spinta -porta a porta- (65% in estensione) che riesce ad arrivare a 26000 dei 45000 abitanti del comune.
RIFIUTI ZERO è anche, e soprattutto, riduzione dei rifiuti.Una filosofia di vita che tende al compostaggio domestico della frazione organica; alla distribuzione del latte alla spina per ridurre imballaggi e avere una filiera corta del latte fresco locale; all’eliminazione dell’acqua minerale e degli imballaggi dalle mense scolastiche con accordi con grandi distributori ed istallazione di distributori alla spina di acqua (e anche di detersivi nel caso dei supermercati); agli accordi con i grandi gestori delle sagre estive al fine di limitare i prodotti usa e getta; a costruire politiche legate alla riduzione dei rifiuti. RIFIUTI ZERO tende fortemente a ridurre la filiera e punta ad una partecipazione attiva e piena dei cittadini.
Obiettivo: eliminare inceneritori e discariche. Entro il 2020 il comune di Capannori si propone di superare l’80 % della raccolta differenziata e di ridurre i rifiuti anche nella parte indifferenziata (il 20% dei prodotti indifferenziati è composto da pannolini. RIFIUTI ZERO promuoverà una politica di sensibilizzazione dedicata alle famiglie al fine di incentivare l’utilizzo di pannolini ecologici).
Alessio Ciacci racconta così l’esperienza del piccolo comune toscano:innanzitutto deve funzionare in maniera capillare la raccolta porta a porta abbinata ad una politica di informazione rivolta a tutte le famiglie e incentivi economici per cui chi produce meno rifiuti meno paga. E i cittadini di Capannori oltre a differenziare rifiuti, autoproducono compost (è il 96% a farlo e a cui viene riconosciuto un ulteriore 10% di sconto sulla TARSU) che viene poi immesso in tre filiere: in agricoltura, per la produzione di terriccio o come fertilizzante e anche la plastica viene a sua volta suddivisa in trasparente, azzurrata, blu, verde e ad alta densità per riciclarla meglio, e gli scarti  invece sono usati per la produzione di pancali in materiale riciclato. E se già i cittadini sono stati abituati a differenziare anche quelle bombe ecologiche che sono i pannollini per bambini (a livello nazionale ogni giorno vanno in discarica 6 milioni di pannolini usa e getta al giorno e 2 miliardi in un anno), dal 10 settembre è partita una sperimentazione che coinvolge 50 famiglie a cui è stato fornito un kit di pannolini riciclabili. Il Comune invece si è impegnato nell’e-Procurement aderendo alla procedura GPP (Green Public Procurement) dando una preferenza a quelli prodotti con materiale riciclato come ad esempio le cartucce dei toner che sono raccolte assieme ad altri rifiuti speciali e avviati alla rigenerazione. Altro fiore all’occhiello di Capannori è l’uso massiccio di acqua pubblica grazie ad una campagna mirata che ha informato i cittadini.
A chiare lettere  elenca qualche dato sulle conseguenze di questa drastica riduzione dei rifiuti conferiti in discarica a Capannori:
Grazie alla sola raccolta differenziata della carta nel 2007 si è risparmiato l’abbattimento di 100.000 alberi, il consumo di 2.85 milioni di litri di acqua, l’emissione di 9.100 tonnellate di CO2. Per un termine di paragone 2,85 milioni di litri di acqua risparmiati equivalgono al risparmio idrico del consumo annuo di ben 31.647 cittadini.
Grazie al riciclo del vetro e della plastica, la mancata emissione in atmosfera di CO2 è stata pari a ben 821.200 kg. Grazie all’utilizzo di sfalci e potature si è ottenuto un risparmio di 1.074.500 kg di CO2.
Sommando questi dati si ottiene la mancata emissione di 1.904.800 tonnellate di CO2 in atmosfera, dato che coincide con il mancato consumo di 676.204 barili di petrolio.
Nel 2007 sono state raccolte 15.723 tonnellate di materiale differenziato. In Provincia di Lucca il costo medio di conferimento dell’indifferenziato è di 160 euro alla tonnellata. Se queste 15.723 tonnellate fossero finite nel circuito dei rifiuti indifferenziati sarebbero stati necessari ben 2.515.680,00 euro per il loro smaltimento.
La spesa di conferimento agli impianti di riciclaggio di queste 15.723 tonnellate è stata invece di 507.688 euro. Inoltre, occorre considerare che la carta è una risorsa. Infatti, dalla vendita delle 6.439 tonnellate di carta raccolta nel 2007, sono stati ricavati ben 340.010 euro.
Andando dunque a sottrarre il costo di smaltimento dei materiali differenziati, al ricavo ottenuto con la vendita della carta, si ottiene un costo complessivo per le 15.723 tonnellate di rifiuti differenziati di 167.678 euro.
Se confrontiamo questo dato con il costo che sarebbe derivato dallo smaltimento nel ciclo dell’indifferenziato, il risparmio nel conferimento agli impianti è dunque pari a 2.348.000 nel solo 2007. Speriamo che il futuro veda molti altri esempi di comuni come Capannori e Piane Crati, pronti a mettere in pratica le idee del professor Connett, in un paese come l Italia dove i fondi per le energie rinnovabili vengono spesi per costruire inceneritori  pardon,termovalorizzatori.
 
Vivere in un mondo più pulito non è poi un’impresa impossibile. L’importante è iniziare e Capannori mi sembra un ottimo esempio.
 
Immaginate una città che non produce RIFIUTI
Sembra un sogno: anche i più appassionati fautori della raccolta differenziata si trovano ad avere a che fare con materiali di natura dubbia che dopo lunghe elucubrazioni finiscono per trovare inevitabilmente il proprio posto nell’indifferenziato.
Invece non è un’utopia, è la strada su cui si stanno piano piano avviando in molti.
Qualcuno c’è anche già riuscito.
Il primo paese a RIFIUTI ZERO del mondo si chiama Kamikatzu , si trova in Giappone e conta circa duemila abitanti.
Racconta Domu:
Dal 2003 dividono i loro rifiuti, dopo averli lavati e asciugati,in 34 contenitori diversi e in cambio del loro lavoro ricevono biglietti della lotteria.
Per i rifiuti organici invece, ogni cittadino fa da sé, provvedendo al compostaggio in casa. Il lavoro necessario a riciclare tutti i rifiuti è notevole, ma la cittadinanza sembra accettarlo bene. Secondo un sondaggio fatto tra la popolazione locale, il 60% degli intervistati si dichiara d’accordo con l’iniziativa.
Un’esperienza simile non nasce a caso in Giappone. E non dipende solo dal fatto che qui ci sono già leggi molto severe sul tema dell’inquinamento e del rispetto ambientale ma anche da fattori culturali e sociali.
Certo, paragonare un caso simile alla situazione italiana può risultare sconfortante, ma sorprendentemente ci sono punte di eccellenza in questo settore anche nel nostro paese.
Uno di queste è Piane Crati, un comune in Calabria in cui si riciclano il 93% dei rifiuti.
Scrive Blogeko : niente più cassonetti in strada, rifiuti ritirati solo ed esclusivamente a casa e tanti vantaggi per tutti.
Innanzitutto perché pochissimo materiale di scarto finisce in discarica - quindi meno problemi logistici e ambientali - ma soprattutto tanti vantaggi economici per tutti, dal Comune ai cittadini.
Fino a qualche anno fa l’amministrazione portava in discarica oltre 40 tonnellate di monnezza ogni mese, per un costo complessivo intorno ai duemila euro.
Negli ultimi tempi invece è cambiato tutto, i volumi si sono ridotti a meno di due tonnellate, con benefici economici facilmente quantificabili.
Il motore dell’iniziativa? I bambini. Gia, proprio loro, attraverso una campagna di informazione rivolta alle scuole, hanno permesso di far decollare l’iniziativa trasmettendo concetti come riduzione, riuso, riciclaggio.
 
Dal momento che il buon esempio per avviare la strategia RIFIUTI ZERO dovrebbe venire in primis dai leader politici mi ha fatto piacere leggere questo: http://my.barackobama.com/page/group/ReduceReuseRecycle 
Non mi aspetto che l’attuale governo coltivi la stessa idea di Obama ma i cittadini e le amministrazioni dei comuni italiani potrebbero fare la differenza seguendo l’esempio di Capannoni e Piane Crati.
 
1° gennaio 2010 l’Italia recepirà la normativa europea EN13432 che vieta la produzione e commercializzazione dei sacchetti di plastica per la spesa.
Si fa presente come ogni cittadino italiano faccia uso ogni anno di circa 30 kg di buste di plastica, con l’aggravante che molto spesso vengono buttate e non riutilizzate, contribuendo a far bruciare tonnellate e tonnellate di petrolio per produrne di nuove.
Non si potrebbe a Piasco avviare in anticipo l’applicazione di questa normativa distribuendo a ciascun cittadino una o più borse di stoffa e sensibilizzarne l’utilizzo iniziando dai commercianti?
 
Per Finire ,sono orgogliosa che il mio Comune sia arrivato nella classifica del Consorzio Sea
La strada per raggiungere i RIFIUTI ZERO è ancora lunga......
non parlatemi di utopia iniziamo a camminare insieme.
 
Il pensiero di Paul Connett espresso a Cuneo è scaricabile nella mia pagina di condivisione:
Alcuni video di chi sta lavorando per un mondo migliore:
 

Aggiungo con piacere questo link su segnalazione nei commenti augurandomi di vedere presto il nostro comune nella lista degli aderenti.

Associazione dei Comuni Virtuosi

http://www.comunivirtuosi.org/

http://www.comunivirtuosi.org/index.php/strategia-rifiuti-zero

 

 

 
Di Dulce (del 05/03/2009 @ 18:18:59 in Agricoltura, linkato 2495 volte)

 

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campagna popolare per una legge che
 
RICONOSCA L’AGRICOLTURA CONTADINA
 
E LIBERI IL LAVORO DEI CONTADINI DALLA BUROCRAZIA 
 
ESISTE un numero imprecisato di persone che praticano un’agricoltura di piccola scala, dimensionata sul lavoro contadino e sull’economia familiare, orientata all’autoconsumo e alla vendita diretta; un’agricoltura di basso o nessun impatto ambientale, fondata su una scelta di vita legata a valori di benessere o ecologia o giustizia o solidarietà più che a fini di arricchimento e profitto; un’agricoltura quasi invisibile per i grandi numeri dell’economia, ma irrinunciabile per mantenere fertile e curata la terra (soprattutto in montagna e nelle zone economicamente marginali), per mantenere ricca la diversità di paesaggi, piante e animali, per mantenere vivi i saperi, le tecniche e i prodotti locali, per mantenere popolate le campagne e la montagna.
 
Per quest’agricoltura che rischia di scomparire sotto il peso delle documentazioni imposte per lavorare e di regole tributarie, sanitarie e igieniche gravose,
 
per ottenere un riconoscimento che la distingua dall’agricoltura imprenditoriale e industriale, per ottenere la rimozione degli ostacoli burocratici e dei pesi fiscali che ostacolano il lavoro dei contadini e la loro permanenza sulla terra,
 
CHIEDIAMO CHE
 
punto 1
 
Chi coltiva un appezzamento di terra, qualunque sia la sua dimensione, per l’autoconsumo familiare e per la vendita diretta e senza intermediari, possa liberamente:
 
a.    trasformare e confezionare i propri prodotti nell’abitazione o nei suoi annessi, attraverso le attrezzature e gli utensili usati nella consueta gestione domestica;
 
b.    vendere i propri prodotti agricoli (comprese le sementi autoriprodotte), alimentari e di artigianato manuale ai consumatori finali, senza che ciò sia considerato atto di commercio.
 
punto 2
 
I contadini che, come occupazione prevalente, praticano la coltivazione del fondo e del bosco o l’allevamento o la raccolta di erbe e frutti spontanei, esclusivamente per l’autoconsumo familiare e per la vendita diretta ai consumatori finali e agli esercenti locali di vendita al dettaglio e ristorazione, e che non siano anche lavoratori dipendenti o liberi professionisti né abbiano dipendenti, salvo eventuali avventizi impiegati in attività di raccolta
SIANO ESONERATI DA
 
a.   il regime Iva, la tenuta di registri contabili, l’obbligo di iscrizione alla camera di commercio; ogni imposta o tassa relativa all’occupazione prevalente, alla propria abitazione e al fondo, comprese quelle di registrazione e proprietà relativa all’acquisto di terreni confinanti con i propri e confinanti tra loro;
 
b.   l’applicazione del sistema HACCP e, più in generale, le norme vigenti in materia di igiene e sicurezza degli alimenti;
 
c.    i vincoli progettuali e urbanistici per:
 
-    la costruzione di stalle, serre e altri annessi sui propri terreni e per l’esclusiva occupazione prevalente, purché realizzati con una dimensione massima di 30 mq e a un piano fuori terra, secondo tipologie bene inserite nel contesto ambientale, con strutture solo rimovibili e senza possibilità di cambio della destinazione d’uso;
 
-     la ricostruzione di manufatti preesistenti in terra, in legno o in pietra a secco;
 
ABBIANO DIRITTO DI
 
d.    macellare direttamente nel proprio fondo il bestiame nato e allevato nel podere, limitatamente a un numero di capi proporzionati ai membri della famiglia e ai propri ospiti, e seppellirne i resti secondo le consuetudini locali, fatti salvi gravi motivi sanitari o la non idoneità dei terreni;
 
e.   esercitare nella propria abitazione e sul proprio fondo attività di ospitalità rurale, fino a un massimo di dieci coperti e posti letto, senza necessità di autorizzazioni e senza essere soggetti a regole fiscali e sanitarie;
 
f.     pagare i minimi contributi assistenziali e previdenziali;
 
g.     ricevere, attraverso le regioni, servizi gratuiti a domicilio di:
 
-  assistenza veterinaria e agronomica;
 
-  assistenza burocratica e ricezione per qualunque domanda, dichiarazione, denuncia o modulistica di altro genere a qualunque titolo richiesta dall’amministrazione pubblica o comunque dovuta per legge.
 
punto 3
 
I contadini definiti nel punto 2 siano registrati in uno specifico albo del comune di residenza e possano attestarsi con autocertificazione, vera fino a prova di falso.
 
punto 4
 
Il lavoro prestato ai contadini definiti nel punto 2, nel loro fondo, gratuitamente o come apprendistato o come scambio di opere, sia assimilato al volontariato e – salvo l’uso di scale o di macchine e attrezzature elettriche o a motore - non sia assoggettato a obblighi contributivi e previdenziali.
 
punto 5
 
Siano abolite le limitazioni sui contratti agrari in natura, purché favorevoli ai conduttori per una misura non inferiore al 70% del raccolto.
 
 
 
 
In che modo puoi partecipare anche tu alla campagna popolare:
innanzitutto firmando e facendo firmare la petizione web in questa pagina;
puoi raccogliere firme stampando questo modulo e facendolo firmare; se hai un'attività aperta al pubblico    potresti organizzare un punto fisso di raccolta dove far trovare i moduli cartacei da firmare; puoi segnalarlo tramite questa pagina;
discuti sulla Campagna Popolare in queste pagine; ogni punto della petizione è stato riportato suddividendoli nelle pagine del sito lasciando aperta la possibilità di commento; puoi commentare anche senza iscriverti al sito e dalla discussione possono emergere i punti di vista che aggiungono maggiore valore alla proposta;
lascia in "Di la tua" la tua proposta per il futuro della campagna: questa campagna non è un punto di arrivo ma di partenza e noi che la stiamo promuovendo sappiamo molto bene che i punti della campagna non sono sufficienti ma da qualche parte occorre cominciare; lancia la tua proposta e sarà vagliata con attenzione;
linkaci al tuo sito: se hai un tuo sito esponi un nostro link per farci arrivare visitatori; vedi i banners disponibili in questa pagina;
se fai parte di una organizzazione proponile di entrare anch'essa fra i promotori di questa campagna per portare questa petizione a diventare legge; per aderire leggi questa pagina
 
 

17 gennaio - 11 novembre 2009
da sant'Antonio abate (patrono dei contadini e degli animali rurali)
a san Martino (termine dell'annata agraria)


PROMOTORI

 

civcont

IL
COMPASCUO
 
  Civiltà Contadina
associazione
nazionale
Rete Bioregionale
rete
nazionale
Corrispondenze
Informazioni Rurali

nazionale
Consorzio della Quarantina
Appennino ligure
Antica Terra Gentile
associazione
Lessinia
 

SOSTENITORI

Circolo Matteotti
circolo
Sestri Levante
critical Wine
collettivo
Genova
Rete Ruralpina
rete
Alpi e prealpi
AAM Terra Nuova
rivista
nazionale
Sorgente del Vino
agenzia
Piacentino
Filiera Zero
associazione
Roma
Officina Enoica
associazione
Milano

 
Di Geo (del 24/01/2009 @ 18:16:08 in Notizie, linkato 3065 volte)
Ecco a voi il rendering del progetto per la sistemazione viaria della SP8 (parte) più precisamente del tratto interessato dalle vie Vittime di Bologna, Dante e Giolitti (per chi non avesse ancora capito: dalla rotonda della Pace alla rotonda di Rossana).





L'intervento interesserà particolarmente il tratto di strada in via Dante ma a trarne innumerevoli benefici saranno anche le vie Vittime di Bologna e Giolitti.

I lavori consisteranno: nell' istallazione di una tribuna in acciaio zincato di circa 30 posti a sedere, nella predisposizione di n. 1 corsia box, nel parziale rifacimento della segnaletica orizzontale e nella costruzione di n. 1 struttura metallica per l'elevazione di giudice di gara, adattamento semaforo esistente.

In dettaglio:

la tribuna in acciaio zincato di circa 30 posti a sedere verrà posizionata nel giardino di fronte alla pizzeria (via Dante civici 4, 6, 8). Per assistere alle gare automobilistiche, motociclistiche, camionistiche basterà prendere posto sui seggiolini in plastica di colore rosso-arancione a qualsiasi ore del giorno 24h/24. Il costo per ogni posto a sedere sarà pari a € 0,00. Al momento non sono stati previsti abbonamenti o sconti comitiva.

La corsia box avrà circa 8 garage per le varie scuderie. Ogni garage sarà collegato con lo storico distributore esistente.

La segnaletica orizzontale verrà adattata ai sensi della normativa in vigore riguardante la segnaletica degli autodromi. Verranno cancellate le strisce pedonali (semi)esistenti in quanto inutili, al posto di queste verrà disegnata la linea di partenza/traguardo. Tale linea taglierà la carreggiata perpendicolarmente e sarà lunga all'incirca 1,00 m.; sarà disegnata a scacchiera.

La struttura metallica utilizzata dal giudice di gara sarà posizionata 1,00 m. dopo la linea di partenza/traguardo. Il commissario di gara potrà da quella posizione sventolare la bandiera a scacchi e decretare così il vincitore.

In ultimo il semaforo,tutto l' intervento sarà finalizzato a far si che con la luce semaforica rossa qualsiasi veicolo dotato di motore sia realmente fermo, immobile. La squalifica immediata dalla gara sarà infatti la penalità che il pilota dovrà “subire” se, e solo se, il suo veicolo dovesse inavvertitamente muoversi a luce semaforica rossa. La luce di colore arancione verrà eliminata in quanto inutile (prima e dopo l'intervento).

I lavori inizieranno prossimamente con l'arrivo della bella stagione.
Le opere saranno eseguire dalla Silverstone autodrome buildings.

Non verranno rilasciati moduli d'iscrizione o di partecipazione alle gare, sarà infatti il primo circuito free al mondo (tutt'oggi innumerevoli piloti testano le prestazioni sia del tracciato sia del proprio veicolo su queste vie ancora non adibite a pista).


Sfogo sotto forma scherzosa non autorizzato da parte di chi la SP8 la deve attraversare tutti i giorni 365 giorni l'anno (l'anno scorso 366 gg.) più volte al giorno con il rischio di farsi asfaltare sia che schiacci sia che non schiacci il semaforo. Ho ormai collezionato una lunga lista di insulti di automobilisti che NON VEDENDO il semaforo passano mentre io (o altri) attraverso la strada e, per non fare un giro sotto le ruote, mi devo fermare e lasciare la precedenza al p.....lota di turno che vedendosi indicare il semaforo (solitamente gli faccio notare che esistono le strisce e che sopra di lui c'è un semaforo con una luce rossa accesa) trombetta energicamente e (se possibile) urla o gesticola in maniera poco simpatica. Ieri il pilota di una bravo bianca in arrivo dalla vallata mi ha guardato stupito come per dire:<> stavo semplicemente esplicitando un mio diritto: quello di avere la precedenza sulle strisce pedonali!

Con la speranza, ma senza l'assoluta certezza, che non succeda mai niente di grave saluto gli amici del blog.
 
Di Dulce (del 01/01/2009 @ 18:12:57 in Eventi, linkato 1514 volte)
 
L'Anno Nuovo
 
Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto, o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo del lunedì
avrà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.

 
Insieme
facciamo di quest’anno un anno migliore
Felice e luminoso 2009
 
 
Di Dulce (del 26/09/2010 @ 18:10:51 in Politica, linkato 2557 volte)
Il programma per l'Anno Scolastico 2010/2011 prevede che

23/09/2010
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In Lombardia un protocollo tra il ministero della Difesa e quello dell’Istruzione riporta nelle scuole quello che era uscito dalle caserme: la leva

Disciplina, spirito di corpo, sana competizione: valori sportivi e militari. Sembra un filmino dell’Istituto Luce, direttamente dal ventennio, invece è il programma ‘Allenati per la vita’, realtà dal 2007, materia di studio nella scuola superiore lombarda.
Sono tre anni che il Pirellone e il Comando militare regionale siglano un protocollo d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale che “si articola in due progetti”, spiega a PeaceReporter il colonnello Affini, Capo Ufficio Comunicazione del Comando regionale Lombardia dell’esercito Italiano.
 
Il progetto porta le firme del generale Camillo De Milato, comandante militare Esercito della Lombardia, nonché precedente comandante Reclutamento e forze di completamento della stessa regione, e del dott. Giuseppe Colosio, direttore scolastico per la Lombardia.
Tuttavia l’interesse dei due ministeri competenti è palese, dal momento che la circolare diramata dal comando militare per la Lombardia parla di ‘connubio tra i due dicasteri (Difesa e Istruzione) per la formazione ed educazione dei giovani’.

“I due progetti in cui si articola il protocollo” spiega il colonnello Affini “sono un ‘Concorso civico culturale’ e il programma ‘Allenati per la vita’. Il concorso civico prevede un bando diffuso tra tutte le scuole della regione su base provinciale, al quale gli studenti partecipano con un elaborato scritto, i primi dieci ricevono una borsa di studio. Nell’anno scolastico 2010 - 2011 il tema sarà il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, mentre lo scorso anno il tema era: ‘Lettera ad un amico impegnato in operazioni di pace’

Ma  il vero pezzo forte del protocollo è il programma ‘Allenati per la vita’ che prevede esercitazioni pratiche di tipo militare e dà anche crediti formativi agli studenti. “Il progetto comprende attività extracurriculari” specifica il capo Comunicazione per la Lombardia dell’esercito “da svolgersi fuori dai normali orari di lezione. Scopo del programma è avvicinare i ragazzi al mondo sportivo militare. Sono previste esercitazioni pratiche, esercizi ginnici  ma anche aspetti teorici come un’educazione alla legalità e al diritto costituzionale, con lezioni in aula. Temi cari al ministro Gelmini”, ci tiene a specificare il colonnello.

Resta il fatto che tra le varie attività oggetto di studio e di pratica, come si può leggere già nel documento di realizzazione del 2009 emanato dalla regione Lombardia, c’è cultura militare, difesa nucleare, batteriologica e chimica, trasmissioni, armi e tiro, mezzi dell’esercito e sopravvivenza in ambienti ostili.

Il colonnello Affini replica affermando “che la realizzazione pratica del progetto era ed è affidata ad associazioni varie, che forniscono gli istruttori” tra le quali spicca l’Unuci, l’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, che ha fornito alcuni degli istruttori del programma, ex ufficiali dell’esercito.
“Le principali attività tendono a diffondere quei valori come la disciplina, lo spirito di corpo e la sana competizione che sono utili nella vita.
Non a caso alla fine il programma prevede una giornata di gare in cui i ragazzi sono divisi in squadre composte da quattro elementi, e si devono cimentare con una serie di prove pratiche”.

Il colonnello parla di squadre, ma nel documento del 2009 si trova il termine ‘pattuglie’: “pattuglie è un termine militare, ma in questo caso è più corretto dire squadre” precisa comunque Affini.

Fra questi propositi “encomiabili” spicca addirittura il tiro con armi ad aria compressa, in poligono.
“L’attività di tiro non è stata realizzata sempre, dipende dalla disponibilità economica dei distretti scolastici provinciali coinvolti. C’è una serie di linee guida che noi diamo, di carattere generale, all’interno delle quali i distretti scolastici che aderiscono possono scegliere le attività da realizzare. Il tiro si è svolto sempre in poligoni autorizzati e questi hanno un costo” continua Affini “non dobbiamo soffermarci sul tiro ma vedere cha al fianco di queste attività c’è per esempio l’educazione al primo soccorso. Tutto questo è un potente antidoto al bullismo, in quanto educa al rispetto delle regole e al rispetto degli altri”.

Nel corso dell’anno scolastico il rischio è quello di realizzare un vero e proprio addestramento militare, quasi un mini servizio militare spalmato nell’anno e con tanto di benestare del sistema pubblico di istruzione.
Il colonnello da parte sua nega il coinvolgimento del ministero della Difesa e del ministro La Russa, a livello di progettazione “il protocollo è esclusivamente regionale” precisa. “È chiaro che il ministero ne è a conoscenza, non potrebbe essere altrimenti, ma che io sappia non c’è nessuna intenzione di renderlo nazionale”. Eppure, negli stampati del 2009 il simbolo dei ministeri c’è.

Ultimo dubbio: è un modo di farsi pubblicità per l’esercito e per spargere un po’ di fertilizzante nelle scuole? Il colonello Affini smentisce: “L’esercito usa altri canali per il reclutamento, ci sono uffici appositi e materiale di propaganda che viene diffuso secondo altri canali, compresa la pubblicità. In realtà non sono militari gli istruttori che realizzano la fase pratica del progetto, ma membri competenti di associazioni varie”.
Associazioni varie che sono sempre, per lo più, di ex militari.

Alessandro Micci

FONTE:  http://it.peacereporter.net/articolo/24331/Libro+e+moschetto,+italiano+perfetto

Scuola, educazione militare

Non si spengono le polemiche sul corso che prevede la divisione degli studenti in "pattuglie", lezioni di tiro con la pistola ad aria compressa e percorsi "ginnico-militari".

25/09/2010
I ministri Gelmini, La Russa e Tremonti.
I ministri Gelmini, La Russa e Tremonti.

Si chiama “allenati per la vita”. E’ il corso teorico e pratico, valido come credito formativo scolastico (alla sua quarta edizione), rivolto agli studenti delle scuole superiori, frutto di un protocollo tra Ufficio scolastico lombardo, Comando regionale dell'esercito, ministero dell’Istruzione e della Difesa (per la prima volta c'è l'investitura ufficiale dei due ministeri). E che cosa serve a un ragazzo per allenarsi per la vita? Esperienze di condivisione sociale, culturale e sportive , informa la circolare del comando militare lombardo rivolta ai professori della regione. Dopo le lezioni teoriche “che possono essere inserite nell’attività scolastica di “Diritto e Costituzione” seguiranno infatti corsi di primo soccorso, arrampicata, nuoto e salvataggio e “orienteering”, vale a dire sopravvivenza in ambienti ostili e senso di orientamento, (ma l’autore della circolare scrive orientiring, coniando un neologismo). Non solo, ma agli studenti si insegnerà a tirare con l’arco e a sparare con la pistola (naturalmente ad aria compressa). E in più “percorsi ginnico-militari”.

Gli istruttori sono militari in congedo (un centinaio). Gli allievi, tutti volontari, l'anno scorso sono stati 900.Il perché bisogna insegnare la vita e la Costituzione a uno studente liceale facendolo sparare con una pistola ad aria compressa viene spiegato nella stessa circolare: “Le attività in argomento permettono di avvicinare, in modo innovativo e coinvolgente, il mondo della scuola alla forze armate, alla protezione civile, alla croce rossa e ai gruppi volontari del soccorso”. Secondo il progetto Gelmini-La Russa, che ha già sollevato perplessità tra i professori che hanno ricevuto la circolare, “la pratica del mondo sportivo militare, veicolata all’interno delle scuole, oltre ad innescare e ad instaurare negli studenti la “conoscenza e l’apprendimento” della legalità, della Costituzione, delle istituzioni e dei principi del diritto internazionale, permette di evidenziare, nel percorso educativo, l’importanza del benessere personale e della collettività attraverso il contrasto al “bullismo” grazie al lavoro di squadra che determina l’aumento dell’autostima individuale ed il senso di appartenenza ad un gruppo”. Seguirà, a fine corso, “una gara pratica tra pattuglie di studenti (il termine è proprio pattuglie, recita la circolare, termine che ha fatto storcere il naso a molti docenti, ndr)”. Intanto si è aperto il dibattito: è giusto inserire all'interno della scuola pubblica iniziative da collegio militare? O è solo un'opportunità in più per i ragazzi di conoscere meglio il mondo della cooperazione e delle missioni internazionali di pace e di avvicinarsi a organismi e istituzioni come protezione civile, esercito e croce rossa? La circolare ha suscitato un vivacissimo dibattito in Rete avviando numerosi blog e forum di discussione, arrivando fino in Parlamento, attraverso interpellanze del Pd e dei radicali. Anche la Tavola della pace è intervenuta. "E' giusto che l'esercito entri in questo modo nelle scuole superiori?", si è chiesto Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola.

Sulla vicenda è intervenuto per gettare acqua sul fuoco il ministero della Pubblica istruzione. «Le polemiche nate dopo la firmadel protocollo Allenati per la vita sono assolutamente infondate efinalizzate solo alla distorsione del progetto», recita il ministero di viale Trastevere in una nota. "Il progetto non è stato firmato dai ministriGelmini e La Russa, come erroneamente riportato da alcuni giornali. Iministri sono stati semplicemente invitati a partecipare ma non eranopresenti‚ né alla firma né alla cerimonia. L'attività, nata in maniera sperimentale cinque anni fa, è stata ufficializzata con il primo protocollo nel settembre 2007, sotto il governo di Centrosinistra». 

Per il ministero si tratta di «un' attivià sportiva complessa e articolata che ha come primoobiettivo la conoscenza di se stessi, la capacità di lavorare in gruppo edi cooperare e l'acquisizione di competenze nei settori della protezione civile e del soccorso. Non è affatto finalizzata all'esaltazione della culturamilitare, come riportano alcuni organi della stampa. Alla firma delprotocollo infatti, erano presenti enti come la Croce Rossa e Associazionidi volontariato a vario livello, che poi parteciperanno alla realizzazionedelle attività», prosegue la nota.  «Uno degli aspetti del progetto, e non il più importante, sono le prove di tiro con l'arco e con la carabina ad aria compressa. Non sono attivitàparagonabili a tecniche militari, bensì sono le stesse che si svolgono alivello olimpionico. Sono dunque da respingere tutte le interpretazioni finora avanzate, dettate solo dalla volontà di infangare un'iniziativa a cui aderiscono esclusivamente ragazzi e ragazze volontari, nell'ambito dell'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione», conclude il comunicato del ministro.
 
Le perplessità, però, per moltissimi docenti e studenti rimangono, come testimoniano le centinaia di blog, forum e articoli di giornale che hanno dedicato spazio alla vicenda, per non parlare dei siti pacifisti. Perché, ad esempio, tra le tante discipline olimpioniche esistenti, dalla canoa alla corsa a ostacoli, nell'ambito dell'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione si è scelto proprio il tiro con la pistola? E perché mescolare salvataggio, nuoto, roccia, assistenza, orientamento con attività militaresche tipo i "corsi di sopravvivenza in ambienti ostili", le "pattuglie di studenti", vestiti in mimetica, e via dicendo? Il ministro La Russa ha precisato che, pur avendo condiviso e quindi rinnovato l'iniziativa, probabilmente la sopprimerà il prossimo anno per concentrare le risorse sulla "mini-naja". Che però è rivolta a studenti maggiorenni.


Francesco Anfossi
Fonte: http://www.famigliacristiana.it/Informazione/News/articolo/scuola--educazione-militare.aspx



 
Di beppe.olivero (del 30/06/2012 @ 18:07:47 in Ambiente, linkato 2884 volte)

Il progetto della Variante Strutturale al Piano Regolatore Generale del Comune di Piasco va avanti.


Giovedì 14 giugno 2012 si è tenuta a Cuneo la 2^ conferenza di pianificazione con i tecnici della
Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo incaricati di vagliare il Progetto.
Nei giorni che hanno preceduto l'incontro il Sindaco di Piasco Roberto Ponte aveva negato al
Gruppo Vas l'autorizzazione a partecipare alla conferenza.
Con una nota scritta il Sindaco di Piasco aveva motivato la sua decisione sulla scorta del fatto che le
problematiche ambientali del Progetto erano già state ampiamente trattate nelle sedute precedenti.
L'esclusione dalla conferenza di pianificazione, naturalmente, non è stata ben accolta in seno
al gruppo che, in primavera, aveva raccolto il supporto di 1042 concittadini nella petizione
promossa per chiedere all'amministrazione comunale di stralciare il punto 3 dalla Variante,
ovvero di non trasformare in residenziale l'area dell'attuale campo sportivo. "Constatiamo con
rammarico - dichiarano quelli del Vas- che per il nostro Sindaco non sono sufficienti 1042 firme
in un paese di 2800 anime per ritornare sui propri passi e rivedere drasticamente il Progetto. A
Fossano l'amministrazione comunale, è cronaca di questi giorni, pare abbia rinunciato ad una scelta
simile riguardo al campo sportivo Vallauri quando in città erano state raccolte 1350 firme su una
popolazione di circa 25000 persone".
Il Progetto relativo alla zona del campo sportivo di Piasco, in ogni caso, è stato leggermente
modificato rispetto al disegno originario ed ora prevede di occupare con l'area residenziale circa
la metà dello spazio complessivamente disponibile (campo + scuola) e salvaguardarne l'altra metà
come area verde. La conferenza di pianificazione del 14 giugno è stata di carattere interlocutorio, in
quanto i tecnici di Regione Piemonte e Provincia di Cuneo si sono riservati di valutare attentamente
le modifiche apportate alla Variante prima di esprimere un parere definitivo nella conferenza di
pianificazione conclusiva, prevista per il prossimo mese di agosto.

CLICCA E LEGGI

IL RIFIUTO DEL SINDACO

ARTICOLO CAMPO SPORTIVO FOSSANO

 

 

 

 

 
Di Dulce (del 11/11/2010 @ 18:05:32 in Eventi, linkato 1593 volte)
http://2.bp.blogspot.com/_gBUwzYPMThE/S2fTlTDfmkI/AAAAAAAABUg/xGpUL-mFBQg/S700/banner-psychedelic.png

SAMIZDAT 
VILLAFALLETTO 19 NOVEMBRE - 2 DICEMBRE
La necessità di libertà, l’amore per la letteratura e la poesia e la convinzione che la scrittura e la trasmissione di quei testi potesse essere il modo per difendere quei valori irrinunciabili. Migliaia di persone, di notte forse e comunque in situazioni clandestine, intente a copiare a mano o con una macchina da scrivere un testo che poi passava di mano in mano evitando la censura del regime. Fu grazie a questi testi soprannominati SAMIZDAT (che in russo significa: edito in proprio) che, negli anni '50 e '60, il dissenso diffondeva in Unione Sovietica e in Europa orientale documenti di ogni genere: proteste, appelli, versi, romanzi e saggi filosofici...

Il medesimo spirito ha ispirato le seguenti iniziative:

VENERDI' 19 NOVEMBRE ore 21.00
"Oikos Pianeta Casa": la ricerca di nuovi stili di vita, per un migliore rapporto tra essere umano e natura, in un'unica grande casa: LA TERRA.
Spettacolo a cura del laboratorio teatrale “Fuori x Caso

VENERDI' 26 NOVEMBRE ore 21.00

proiezione del film “Mare Dentro" di A. Amenabar

GIOVEDI' 2 DICEMBRE ore 21.00
"Omeopatia: terapeutica dell'individuo unico"
Convegno sull'omeopatia con la Dott.ssa Rosalia Grande


Tutte le serate si terranno presso il Salone Comunale "Tavio Cosio" in P.zza Mazzini, Villafalletto (CN)

INGRESSO GRATUITO
 
Di Dulce (del 30/03/2010 @ 18:05:29 in Cultura, linkato 2138 volte)

Ricordando questi bellissimi momenti Caro/a Amico/a,

ci fa piacere invitarti

all’incontro del gruppo “Amici del mondo”, nato dalla felice esperienza del “Mondo nel piatto” che ha inaugurato la Sagra d’Autunno lo scorso ottobre a Piasco.

Mercoledì 31 marzo alle ore 21 ci troviamo

nei locali della Società Operaia in Salita Castello, 2.

Una riunione fra amici senza nessuna differenza, per conoscerci, parlare, sognare e progettare attività comuni.

Ti aspettiamo!

Per informazioni:

 Walter Hipolito tel  3468834389

Rosso Alessio  tel   3200655948

 
Di Dulce (del 11/05/2009 @ 18:01:41 in Eventi, linkato 2002 volte)

 

Un caro amico dopo aver fatto il volontario l'anno scorso per questa associazione ha organizzato questa serata.

Si parlerà di progetti sociali

ma anche di un modo diverso di viaggiare e fare vacanza.

Associazione Urubamba Onlus    http://www.urubamba.org/sito/index.php

URUBAMBA ONLUS è un’associazione di volontariato senza fini di lucro con sede a Torino, Via Bava 19. Nasce dall’iniziativa di un gruppo di operatori che da molti anni lavorano in campo scolastico, psicologico e socio-assistenziale con lo scopo di promuovere attività di sensibilizzazione ai problemi di bambini ed adolescenti che vivono in condizioni di povertà assoluta sia economica che culturale.

L’Associazione ispirandosi ai principi della solidarietà umana si prefigge come scopo di aiutare bambini e adolescenti in stato di disagio, povertà e abbandono con attività dirette “sul campo” e di operare ai fini della divulgazione e sensibilizzazione anche “a distanza”.

In particolare per la realizzazione dello scopo prefisso e nell’intento di agire a favore di tutta la collettività, l’Associazione si propone di:

- Favorire la sensibilizzazione al tema dell’assistenza a bambini e adolescenti in stato di disagio, povertà e abbandono attraverso seminari, convegni, mostre, realizzazione di documentazione (fotografica, video, ecc.) e di materiale divulgativo, attività editoriali, pagine web e per mezzo di attività e incontri nelle scuole finalizzati a sviluppare un’educazione interculturale.

- Promuovere la nascita di “case famiglia” e “centri diurni di accoglienza” destinati a bambini e adolescenti in stato di disagio, povertà e abbandono.

- Formare e gestire gruppi di volontari e porli in grado di prestare la loro opera nell’assistenza all’interno di “case famiglia”, “centri diurni di accoglienza” o altre strutture analoghe, per assicurare condizioni ambientali e psico-pedagogiche tali da offrire una risposta globale ai bisogni fisici, emozionali, psicologici e pedagogici degli ospiti accolti.

- Istituire programmi di sostegno a distanza per bambini, adolescenti e famiglie in stato di necessità.

- Instaurare rapporti di cooperazione con organizzazioni o associazioni nazionali ed internazionali che perseguano gli stessi scopi.

- Gestire ogni altra attività direttamente o indirettamente funzionale alla realizzazione degli scopi dell’Associazione.

- Raccogliere fondi per le finalità associative.

Il primo impegno dell’Associazione, ispirandosi ai principi per i quali si è costituita, è stato quello di far nascere e sostenere dal 2001 il progetto culturale ed educativo della casa famiglia “Mosoq Runa” attraverso la sensibilizzazione, la promozione e la raccolta fondi destinati unicamente alla realizzazione del Progetto.

PERUETICO  Agenzia Viaggi Etici

http://www.peruetico.com/index.php?idioma=it 

La storia
Piccola Locanda nasce nel marzo del 2004 come ostello a Cusco in Perù. Si occupa da subito di solidarietà, diventando sede ufficiale per il Perù dell'Associazione Magie delle Ande di Vicenza. Partecipa attivamente al progetto Huaro, una scuola per bambini differentemente abili e dopo un breve periodo instaura un'altra preziosa collaborazione con la Casa Famiglia per bambini in abbandono Mosoq Runa.

L'ostello diventa rapidamente punto d'incontro per le persone che vogliono dare una mano attiva a queste iniziative: volontari ed anche semplici viaggiatori.

Vengono organizzati dei tour dove gli ospiti oltre a visitare i principali luoghi turistici, pranzano nelle Case Famiglia passando alcune ore con i bimbi e con i responsabili dei progetti.

L'iniziativa ha un successo straordinario, grazie alle donazioni dirette ed ai proventi dei tour le cose migliorano a vista d'occhio. Da cosa nasce cosa, qualcuno si ferma come volontario, altri inviano fondi e materiale, si riescono a coprire le necessità basiche dei bambini.

Per questo nel novembre 2004, dall’incontro fra Matteo e Emanuele nasce PeruEtico S.r.l. operatore di viaggi peruviano, regolarmente iscritta al Ministero del Turismo e dotata di tutte le licenze e i permessi necessari per operare ai termini di legge.

Nel 2005 nasce un'altra preziosa collaborazione con Maruja e Daniela del Ceprof (Centro di promozione familiare) di Lima.

Nel 2006 vengono posti parametri etici molto più selettivi nella scelta delle agenzie con cui collaborare sul territorio nazionale e si consolida l'appoggio all' “Hogar de las Estrellas”, Casa Famiglia di Cusco che ospita bambini in abbandono e differentemente abili.

Nello stesso anno Peruetico diventa socia AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile.

Nel 2007 siamo diventati la “Famiglia della Piccola Locanda”, un consorzio etico che comprende oltre all'agenzia, l'ostello Piccola Locanda e il ristorante “Osteria della Locanda”. Le tre strutture agiscono compatte nella raccolta dei fondi destinati ai progetti dedicandogli una chiara percentuale sul guadagno.

E per il 2008 ??? Abbiamo aperto la sezione “Viaggi equo-solidali” in collaborazione con Minka Fair Trade, una rete di organizzazioni di produttori rurali che commerciano con l’Italia attraverso le Botteghe del Mondo; altra novità importante sarà la nascita dell’Associazione Peruetico (tutta italiana), con lo scopo di promuovere il turismo responsabile, il commercio equo-solidale e ovviamente i progetti che ad essa si appoggiano.

Eccoci, questo è Peruetico, una struttura dinamica, con tante idee e tanto entusiasmo e con la ferma convinzione che il turismo in Perù non sia solo il Machu Picchu ma anche una terra fatta di volti, suoni e colori…

 

 

 
Di didacum (del 15/12/2008 @ 17:55:26 in generale, linkato 2536 volte)
Pubblico la comunicazione di un convegno che si svolgerà a Cuneo Venerdì e che optrebbe interessare a Qualcno


19 dicembre  a Cuneo seminario sui nuovi studi del CNR in ambito montano
> .I PROBLEMI IDROGEOLOGICI DEI TERRITORI MONTANI.
> PREVISIONE DEI RISCHI, GESTIONE DEI DISSESTI, ORGANIZZAZIONE DELLA
> SICUREZZA.
>
>
> Una nuova visione della Comunità montana non può prescindere dal
> potenziamento delle funzioni primarie di gestione e manutenzione del
> territorio, che in montagna sono di fondamentale importanza. La
> situazione idrogeologica - dalla previsione dei rischi alla gestione
> degli interventi per fronteggiare e mitigare i dissesti - sarà il tema
> dell.incontro che si terrà a Cuneo il 19 dicembre prossimo,
> organizzato dall.Uncem con la collaborazione della Provincia di Cuneo,
> della sede torinese del CNR-IRPI (Istituto per la Protezione
> Idrogeologica), della Comunità montana Alta Valle Elvo, dell.A.Di.S e
> della Regione Piemonte.
>
> Una  giornata a carattere di seminario destinata ad amministratori,
> tecnici e professionisti del territorio,  in cui il CNR illustrerà le
> nuove metodologie di studio nella valutazione del potenziale
> detritico, messe a punto per l.Alta Valle Elvo, così come spiega
> Domenico Tropeano, responsabile del progetto: .Si tratta di
> un.indagine finalizzata al riconoscimento e alla rappresentazione
> delle criticità territoriali connesse alla geomorfologia dei versanti
> e dei bacini idrografici, con l.individuazione del grado di
> pericolosità connesso alla potenziale interazione dei corsi d.acqua
> con nuclei abitati. Nell.ambito della ricerca sono stati effettuati
> specifici sopralluoghi per l.identificazione dei caratteri
> morfologici, dei condizionamenti antropici e naturali, nonché per una
> valutazione di possibili scenari di evento. Un esempio concreto di
> manutenzione programmata del territorio..
>
> .Gli eventi alluvionali e i dissesti idrogeologici nella nostra
> regione . afferma Lido Riba, presidente dell.Uncem Piemonte - si
> mangiano quasi 500 milioni di euro all.anno. Non si potrebbe
> utilizzare una parte di questi soldi per prevenire anziché
> ricostruire? Per questo l.Uncem è impegnata a sostenere tutte le
> ricerche e i progetti volti ad assicurare e garantire la sicurezza del
> territorio, che tra l.altro . sottolinea Riba . rientra nelle
> competenze che la legge 1102 del .71 attribuisce alle Comunità
> montane, qualificandole quali enti di bonifica..
>
> L.incontro si terrà presso la Sala Falco della Provincia di Cuneo .
> corso Nizza 21 . dalle ore 9.30 alle 16.00.
>
> Tra gli interventi previsti: Alberto Valmaggia, sindaco di Cuneo,
> Silvano Dovetta,  assessore alla Montagna Provincia di Cuneo, Bruna
> Sibille, assessore regionale alla Montagna; Vito Debrando, dirigente
> responsabile Settore idraulica forestale e tutela del territorio
> Regione Piemonte, Federico Gregorio, assessore alla Protezione Civile
> Provincia di Cuneo, Agostino Bonino, componente di Giunta Uncem
> Piemonte, Laura Turconi, ricercatrice CNR-IRPI Sezione di Torino,
> Davide Fogliatti, responsabile Ufficio tecnico Comunità montana Alta
> Valle Elvo, Livio Quaranta, presidente Comunità montana Valle Stura,
> Carlo Giraudo, dirigente regionale settore decentrato OO.PP. e difesa
> assetto idrogeologico di Cuneo, Giorgio Cacciabue, referente regionale
> Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio.
 
Di Dulce (del 01/12/2009 @ 17:54:52 in Associazioni, linkato 2702 volte)

Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all'unanimità le legge 109/96. Si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre, aveva pagato con la propria vita l'impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente.

Oggi quell 'impegno rischia di essere tradito. Un emendamento introdotto in Senato alla legge finanziaria, infatti, prevede la vendita dei beni confiscati che non si riescono a destinare entro tre o sei mesi. E' facile immaginare, grazie alle note capacità delle organizzazioni mafiose di mascherare la loro presenza, chi si farà avanti per comprare ville, case e terreni appartenuti ai boss e che rappresentavano altrettanti simboli del loro potere, costruito con la violenza, il sangue, i soprusi, fino all'intervento dello Stato.

La vendita di quei beni significherà una cosa soltanto: che lo Stato si arrende di fronte alle difficoltà del loro pieno ed effettivo riutilizzo sociale, come prevede la legge. E il ritorno di quei beni nelle disponibilità dei clan a cui erano stati sottratti, grazie al lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura, avrà un effetto dirompente sulla stessa credibilità delle istituzioni.

Per queste ragioni chiediamo al governo e al Parlamento di ripensarci e di ritirare l'emendamento sulla vendita dei beni confiscati.
Si rafforzi, piuttosto, l'azione di chi indaga per individuare le ricchezze dei clan. S'introducano norme che facilitano il riutilizzo sociale dei beni e venga data concreta attuazione alla norma che stabilisce la confisca di beni ai corrotti. E vengano destinate innanzitutto ai familiari delle vittime di mafia e ai testimoni di giustizia i soldi e le risorse finanziarie sottratte alle mafie. Ma non vendiamo quei beni confiscati che rappresentano il segno del riscatto di un'Italia civile, onesta e coraggiosa. Perché quei beni sono davvero tutti "cosa nostra"

don Luigi Ciotti
presidente di Libera e Gruppo Abele

IL NOSTRO INVITO A TUTTI I LETTORI DEL BLOG A FIRMARE LA PETIZIONE ALLA PAGINA

http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1780

INOLTRE INVITO L' AMMINISTRAZIONE DI PIASCO E ALTRI COMUNI A DISCUTERE IL SEGUENTE ORIDINE DEL GIORNO COME AVVERRA' A  IN CONSIGLIO COMUNALE A CUNEO IL 15 E 16 DICEMBRE.

( HO INVIATO UNA COPIA DI QUESTO AI COMUNI DI PIASCO E COSTGLIOLE)

Ordine del Giorno contro la vendita dei beni confiscati alle mafie

 

Il Consiglio Comunale di Cuneo

Ricordato che

 

Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all'unanimità le legge 109/96. Si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre , aveva pagato con la propria vita l'impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente.

 

Preso atto che

 

Il 13 novembre, nell’ambito del maxi emendamento presentato dal governo alla Legge Finanziaria, l’Aula del Senato ha approvato a maggioranza il provvedimento che introduce la possibilità di vendere i beni confiscati alla criminalità mafiosa

 

Il nuovo provvedimento stabilisce che se trascorsi i 90 giorni che devono intercorrere tra la data della confisca e quella dell’assegnazione – previsti dalla legge 575/65 – i beni non sono stati assegnati, essi possono essere venduti.

 

La competenza viene affidata al dirigente del competente ufficio del territorio dell'Agenzia del demanio che dovrà espletare il procedimento di vendita entro sei mesi. In questo modo la competenza in materia di beni confiscati passa dal Ministero dell’Interno al Ministero dell’Economia, per evidenti ragioni di natura economico-finanziaria: le risorse incamerate dalla vendita andranno a finanziare i bilanci del Ministero degli Interni e del Ministero della Giustizia.

 

Ritenuto che

 

Il provvedimento approvato dal Senato indebolisce la lotta alle mafie in quanto genera uno stravolgimento inaccettabile di quanto previsto dalla legge 646 del 1982 – Legge Rognoni – La Torre e del principio di utilizzo sociale dei beni sottratti alla criminalità organizzata previsto dalla legge 109/96.

Condanna

Questo grave atto: confiscare i beni ai mafiosi e utilizzarli per finalità di carattere sociale è fondamentale se si vuol portare avanti una seria e concreta lotta alle mafie da parte di uno Stato credibile e autorevole. Fondamentale perché si sottrae quella ricchezza illecita e quel consenso sociale che sono due pilastri portanti della forza e della prepotenza mafiosa.  

 

 

 

 

L’uso sociale dei beni confiscati è uno strumento formidabile di grande valore e impatto simbolico, utile sia per costruire un tessuto sociale e istituzionale capace di riconoscere realmente i diritti dei cittadini, liberandoli dall’oppressione mafiosa, sia per porre le basi di uno sviluppo economico legale concreto, come testimonia il lavoro delle Cooperative sociali del circuito Libera – Terra.

La vendita dei beni confiscati alle cosche, così come prevista dal provvedimento approvato dal Senato, non garantisce pienamente che ad impossessarsene non saranno più i mafiosi. È notorio, infatti, come da tempo queste organizzazioni criminali, dotate di ingenti risorse finanziarie, si avvalgano di prestanome incensurati per infiltrarsi nel tessuto economico-produttivo-finanziario legale: questo non solo nel Mezzogiorno ma a livello nazionale.

Chiede

Al governo e al Parlamento di ripensarci e di ritirare l'emendamento sulla vendita dei beni confiscati.

 

Auspica

La costituzione di un’apposita Agenzia nazionale che si occupi in modo specifico della materia, riducendo sensibilmente i tempi che intercorrono tra la fase di sequestro, confisca, assegnazione e destinazione dei beni, favorendone il loro uso sociale, 

 

Dispone

l’invio del presente Ordine del Giorno al referente provinciale, regionale e nazionale dell’Associazione Libera, ad Avviso Pubblico (associazione contro la delinquenza organizzata in cui si raccolgono le amministrazioni e istituzioni di tutto il paese), ai Sindaci della provincia di Cuneo, ai Consiglieri Regionali del Piemonte, ai Parlamentari eletti in provincia.

 

 

 Non pensate che è un problema del sud

http://liberapiemonte.it/geobeni/

........................................................................................

Anche se la nostra amministrazione non ha approvato l'ordine del giorno

sono state

RACCOLTE OLTRE 200.000 FIRME. LIBERA CONTINUERA' LA SUA CAMPAGNA CON UN PRESIDIO E UN MONITORAGGIO PERMANENTE SUI TERRITORI PER SEGUIRE L'ITER DELLA VENDITA E PER EVITARE CHE I BENI POSSANO TORNARE IN MANO ALLA criMINALITA' ORGANIZZATA.

http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1780

 

 

 

 

 

 
Di Dulce (del 29/05/2008 @ 17:54:07 in Notizie, linkato 2532 volte)

..... e continua a piovere 

 

Po e Varaita in piena, domani scuole chiuse a Sampeyre

Non invita all’ottimismo l’ultimo bollettino emesso dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. La previsione di precipitazioni forti e persistenti per le prossime ore rende infatti ancor più precaria la situazione nelle vallate alpine. Il rischio idrogeologico elevato è ora associato a gran parte delle località alpine e prealpine della Granda con un codice 3 (il massimo della scala) per le valli Varaita, Maira, Stura e Po. Le grandi quantità di acqua scese ad alta quota gonfiano fiumi e torrenti.

In uno scenario in costante evoluzione, la situazione è al limite in valle Varaita dove il torrente scende impetuoso lambendo gli argini. A Sampeyre e Frassino si fa il possibile per rimuovere alberi caduti ed altri ostacoli al deflusso delle acque. Pochi minuti fa, il Sindaco Renato Baralis ha emesso per domani l’ordinanza di chiusura per tutte le scuole di ogni ordine e grado per le difficoltà causate dal maltempo alla circolazione stradale. Si segnalano già piccole esondazioni in aree non abitate tra Pontechianale e Chianale e piccole frane sulle strade. Ad Acceglio parte del ponte sul rio Mollasco - chiuso da questa mattina per il rischio di crollo - è crollato. Apprensione anche in valle Po .A Paesana sono stati chiusi in via precauzionale due ponti in frazione Ghisola, mentre a crissolo nel fiume è caduta parte della ‘scogliera’ del piazzale della Seggiovia. ( fonte targatocn)

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Giovedì, 29 Maggio 2008 - 16:24

SITUAZIONE ATTUALE - Nel corso delle ultime 6 ore si sono registrate precipitazioni nei settori alpini nord-occidentali con valori molto forti in Val Chisone, Valle Susa, Valle Orco e valori forti in Val Sesia e Valle Anzasca con superamenti delle soglie di elevata criticità in particolare a Ceresole 83 mm, Balme 94 mm, Massello 112 mm, Val Clarea 75 mm. I livelli idrometrici sono cresciuti, nei settori alpini e prealpini dei bacini compresi tra il Toce e lo Stura di Demonte, con generalizzati superamenti dei livelli di attenzione. I Torrenti Chisone e Dora Riparia hanno superato il livello di criticità elevata rispettivamente a San Martino, Avigliana e Susa.

PREVISIONE PER LE SUCCESSIVE 12 ORE - Un flusso di correnti umide e calde meridionali, alimentate da una area di bassa pressione attualmente sul canale di Sicilia ed in risalita verso nordest, sta interessando il nordovest italiano. Il minimo di bassa pressione risalirà verso il Golfo Ligure nelle prossime 12 ore, alimentando ancora il flusso perturbato e determinando un ulteriore peggioramento delle condizioni meteorologiche in particolare dalle ore pomeridiane. Pioggia: sono previste precipitazioni diffuse, anche a carattere temporalesco, di intensità mediamente moderata con massimi locali forti o molto forti sulle zone montane e pedemontane alpine.

CORSI D'ACQUA - Nelle prossime ore si prevede il transito della piena della Dora Riparia a valle di Susa e di quella del Chisone in Pellice. Significativi innalzamenti dei livelli idrici, fino ai valori di moderata criticità, di Varaita, Maira, e Stura di Demonte.Ulteriore crescita dei livelli fino a valori di elevata criticità sono attesi dal pomeriggio di oggi, e nella nottata, in particolare nelle valli del Piemonte Occidentale e nel Po a monte di Torino. Innalzamenti dei livelli idrici, fino ai valori di moderata criticità, nei bacini del Toce e del Lago Maggiore.

Le precipitazioni persisteranno anche per la giornata di domani. Alle 18.00 è previsto l'aggiornamento del bollettino del rischio idrogeologico ed idraulico scaricabile all'indirizzo: http://www.arpa.piemonte.it/upload/dl/Bollettini/bollettino_allerta.pdf     (fonte Arpa Piemonte)

ASPETTANDO CHE TORNI IL SERENO

 
Di Muraglia.Lo (del 08/12/2008 @ 17:53:36 in Eventi, linkato 1547 volte)
Quest'anno per il giorno di Santo Stefano, l'oratorio propone, come già gli scorsi anni, di passare una giornata in amicizia su al campeggio. Il programma è: - Ritrovo alle ore 8 davanti alla chiesa per vedere quante macchine ci sono e quindi dividerci sui vari mezzi per la partenza; - Nella mattinata chi lo desidera può andare a sciare da qualche parte oppure stare in campeggio a farsi 2 risate sul bob (e perchè no, magari anche a preparare pranzo =D) come gli altri anni; - A mezzogiorno ritrovo in campeggio per pranzo probabilmente a base di polenta; - Nel pomeriggio di nuovo neve in libertà, e quando vi sembrerà il caso tutti a rintanarsi nel caldo delle proprie case =D Iscrizioni aperte a tutti (ovviamente i ragazzi fino alla terza media devono essere accompagnati) dal sottoscritto Lorenzo Muraglia muraglia.lo@hotmail.it tassativamente entro e non oltre domenica 21 dicembre così sappiamo già i numeri e di conseguenza potremo comprare la pappa... Ovviamente se le nostre care mammine avessero la gentilezza di preparare qualche buon dolce... è sempre una cosa molto gradita =D
 
Di cagio (del 03/10/2009 @ 17:50:44 in Politica, linkato 2822 volte)
Ricevo e pubblico due testi che Iveta Kadlecova, consigliere comunale, mi ha inviato. Le sue dichiarazioni sono state anche pubblicate dai giornali e sono agli atti del Comune, quindi, dopo aver concordato con Dottore il contrario, le pubblico integralmente. E' complicato il ruolo di Dottore come webmaster di piasco.net, infatti è il solo responsabile di quanto viene pubblicato, anche non da lui, e se qualche buontempone irascibile decide di denunciare il primo ad avere problemi e lui. Non se lo merita perché ha lavorato molto perchè ognuno possa esprimersi liberamente. Anyway quello che pubblico è depositato in comune, quindi Doc, “stai in 'na bote de fero”
Mi scuso anche con chi voleva leggere prima queste cose, ma non lavoriamo per il blog, ne Dottore, ne io, ne altri. Non lavoriamo nemmeno per la Sagra, anche se ore che in queste settimane spendiamo per preparare un evento che sta diventando sempre più complicato da gestire, e con sempre meno gente disposta a prendersi delle responsabilità, stanno ormai superando sia quelle che dedichiamo ai nostri mestieri che ovviamente quelle che andrebbero dedicate al riposo. Se qualcuno invece ha pensato, anche solo per un nanosecondo che il pezzo non sia stato pubblicato prima perché potremo aver subito qualche pressione dovrebbe, in ordine:
  1. vergognarsi;
  2. pensare un attimo al fatto che c'è gente non ricattabile, e siamo tra quelli;
  3. pensare che chi ha il sospetto ha il difetto;
  4. rispettare chi ha sempre avuto il coraggio di scrivere e firmare quello che molti borbottano sottovoce, ricevendo complimenti da molti ma anche non vedendosi più salutare da alcuni, e peggio sentendosi, se pur vagamente, minacciato, non certo nella sua incolumità, ma di ricevere in qualche caso un trattamento, un po' meno uguale degli altri.
Oggi c'è una manifestazione sulla libertà di stampa, figuratevi se mi perdo l'occasione di pubblicare qualcosa di fastidioso ;)
Ecco i due pezzi inviatimi da Iveta:

Buona sera a tutti       Piasco 29/09/09

1) Concedetemi solo due parole, non voglio annoiarvi.Tutto quello che ho da dire,nel dettaglio lo troverete scritto nel documento che consegnerò al termine del consiglio da allegare al verbale della serata.
Chiedo innanzi tutto scusa a tutti i piaschesi ,che in campagna elettorale mi avevano avvertita: non ti fidare, quella non è una lista civica ma una lista politica ben mascherata. Prima o poi la sua vera "NATURA" verrà fuori, ma ero in buona fede.

2) Ora mi rivolgo ai componenti della maggioranza:so che in questi giorni avete cercato di rimettere insieme i cocci, voi pensate di averlo fatto per il bene del paese. Secondo me vi sbagliate. Sapete benissimo che in questi pochi mesi il sindaco ha agito da solo, informando solamente chi voleva lui. Esempio : sulla nomina di alcuni componenti della casa di riposo, sia io che alcuni di voi non ne sapevano nulla,non so gli altri, è vero o non è vero?...Oppure: la gaffe con il marito della dottoressa Manfredi ,quando era alla disperata ricerca del nuovo segretario comunale. Se voi lo sostenete senza ragionare con la vostra testa, alzando solamente la mano in consiglio comunale,come succedeva prima, la prossima volta che andremo a votare, i piaschesi se lo ricorderanno.(Ricordiamoci che la gente voleva il cambiamento anche per quello).

3) Faccio solo un cenno ai fatti più importanti che hanno portato al mio esonero.
Casa di riposo: il sindaco mi da il mandato per convincere la sig,Bruna Ballatore a rimanere al suo posto.Dopo che sono riuscita in questo incarico mi dice , bene un problema in meno. Poi improvvisamente di testa sua cambia tutto senza dire niente a nessuno. Voi dite che avete preso le mie difese e vi ringrazio, ma il sindaco ha fatto comunque come ha voluto, e da quel momento non mi ha più rivolto la parola quasi per una settimana ed il nostro rapporto rimasto compromesso.

4) Seconda questione: le scuole medie appaiono degradate e non hanno l'agibilità. Ho chiesto all'ufficio tecnico di fare le verifiche per poter mandare i bambini a scuola in sicurezza. Il sindaco non era per niente entusiasta di questa mia richiesta.
Quando si tratta della sicurezza dei nostri ragazzi non possiamo fare finta di niente. Forse lui non lo sa, ma se succede qualcosa il sindaco ne risponde. Invece di ringraziarmi, mi toglie le deleghe. BRAVO! COMPLIMENTI!!
Vorrei ricordare che quello che sono riuscita a fare in questi mesi è sotto gli occhi di tutti, e mi dispiace di non poter portare avanti i miei progetti, specialmente quello per il doposcuola e tutti gli altri in ambito sociale, che comunque lascio in buone mani all' assessore Luca Giraudo.

5) Voglio precisare che in seguito a questi fatti, io intendo di assumere in questa sala un ruolo di consigliere indipendente. Mi sembra la cosa più corretta nei confronti dei cittadini che mi hanno votata e non voglio schierarmi con la minoranza.Dico subito che il mio impegno sarà quello di informare la gente su tutto quello che combina o non combina l'amministrazione. Vi posso garantire che in questo compito mi impegnerò al massimo,anche se da quando mi sono state tolte le deleghe, per me è diventato più difficile accedere ai documenti.Molto probabilmente cè lo zampino di qualcuno ! Ma io non mi scoraggio per questo, chi mi conosce sa che sono decisa.
Riconosco che a volte non sono stata diplomatica,ma era molto difficile esserlo nelle situazioni in cui mi sono trovata. Non credo alla stima che il sindaco dice di avere nei miei confronti,perchè ,da parte sua,non c'è stato nessun tentativo di dialogo. Io invece la stima che avevo l'ho persa e penso che non sia assolutamente all'altezza del compito che gli è stato affidato, NON E' CAPACE DI FARE IL SINDACO
Grazie e buona sera a tutti.
Iveta Kadlecova


CRONISTORIA

Questione cellulari

Appena assunte le cariche di assessore e di vicesindaco, mi veniva dato in dotazione un telefonino tipo Motorola RAZR, che nella passata amministrazione veniva usato dal sig. Barberis. Dopo pochi giorni, in Comune, mi chiedevano l'apparecchio per sostituirlo con un modello di ultima generazione HTC DIAMOND.
A me sembrava uno spreco e l'ho rifiutato. A questo punto volevo vederci chiaro. Venivo pertanto a conoscenza, che nel comune di Piasco, tutti i dipendenti hanno in dotazione dal 2001 i telefoni cellulari.
Ho preso informazioni presso altri comuni della zona, e anche della provincia di Torino e questo non succede praticamente da nessuna altra parte.Visto che tra i punti del nosto programma c'erano la trasparenza e la lotta agli sprechi,ne ho parlato in una riunione del gruppo.I pareri, sulla questione erano diversi, e si decideva di attendere il nuovo segretario prima di prendere una decisione.A questo punto c'è stata una fuga di notizie e alcuni commenti apparsi sul blog,
(articolo :Tutto rinnovato 29-07). Io mi sono sentita in dovere di far chiarezza, e ho risposto, sempre sul blog, in data 19-08.
Forse questa mia iniziativa non è piaciuta, ma fa lo stesso.
Faccio presente che oggi esistono, a costi contenuti, tecnologie che permettono alle aziende e quindi anche ai comuni di non addebitare i costi delle chiamate personali dei dipendenti sul conto del comune, al fine di evitare abusi e privilegi.

Questione Casa di Riposo

Martedì 30 giugno veniva illustato alla maggioranza, dal geom.Dalmasso, il progetto della nuova scuola media. Al termine della serata, il sindaco ribadiva alla sottoscritta la necessità di convincere la signora Bruna Ballatore,(presidente della casa di riposo), a rimanere al suo posto.
Mercoledì 01/07/09 mi recavo presso la casa di riposo accompagnata dallo stesso sig. Dalmasso.
Riuscivamo ad ottenere dalla presidente la disponibilità a proseguire nell’incarico per un anno ancora.
Questo allo scopo di terminare le attività di ampliamento della struttura. L’accordo prevedeva di affiancarle una persona di fiducia dell'amministrazione comunale, come richiesto dal sindaco che, al termine dell'anno indicato, le sarebbe subentrata nella carica insieme a tre nuovi membri.
In quella sede la sig.Ballatore chiedeva anche di poter ultimare il lavoro iniziato, con la collaborazione dei signori Bruno Margaria e Remo Monge Roffarello.Pochi minuti dopo il sindaco, nel proprio negozio, commentava: bene un problema in meno per il paese. Quindi parlavamo qualche minuto sulla persona da affiancare alla presidente. Il giorno dopo veniva proposto al sindaco dal consigliere Luca Giraudo il nome di Natale Monge come candidato, ottenendone il consenso .
Giovedì 02/07/09 insieme al sig. Luca Giraudo, e il sig.Mauro Dalmasso incontravo il sig. Natale Monge che ci garantiva la propria disponibilità alle condizioni concordate con la Presidente Ballatore Bruna. Lo stesso sindaco, avuta la notizia lo invitava personalmente nell’incontro del gruppo di maggioranza, che si sarebbe tenuto il successivo 10 luglio.
Venerdì 10/07/09 avveniva l'incontro previsto e il sindaco, a sorpresa, dichiarava di aver cambiato idea in merito, sostenendo di aver trovato lui tutti i membri per la nuova gestione, e chiedeva al sig. Monge di accettare da subito l'incarico. Lui rifiutava, dichiarando che accordi presi con la sottoscritta e con Luca Giraudo non erano quelli.
In guella sede tra il sindaco e me avveniva una discusione molto accesa, dove io, minacciando le dimissioni, dichiaravo di non accettare di essere presa in giro, e che si sarebbe assunto tutta la responsabilità di questo ripensamento. Con il senno di poi credo che, già da quel momento, il sindaco avesse deciso di esautorarmi.
Sabato 11/07/09 si teneva, presso la mia abitazione, un'incontro richiesto dal sig. Luca Corrado, nell'intento di trovare un accordo. Era presente anche il sig. Dalmasso
In quella sede ribadivo con forza di aver semplicemente agito dietro mandato del sindaco e non di mia spontanea iniziativa, come si voleva far credere.Veniva quindi ipotizzata la soluzione che portasse a sette i consiglieri della casa di riposo, in modo che potessero essere compresi i due membri proposti dalla sig.Ballatore, e i quattro
membri proposti dal sindaco. Per poter fare questo bisognava accertarsi che lo statuto dell'ente lo prevedesse.
Al termine dell'incontro il consigliere Luca Corrado assicurava che ogni decisione in merito si sarebbe presa collegialmente, durante la riunione prevista per il 17/07/09.
Lunedì 13/07/09 Accompagnata dal sig. Mauro Dalmasso,verso le ore 9,30, mi recavo presso la casa di riposo per ritirare copia dello statuto da dare a Luca Corrado. Li venivo informata dalla sig.ra Ballatore che il sindaco in persona, un'ora prima, le aveva comunicato la sua decisione di rinnovare totalmente il direttivo dell'ente.
E la riunione prevista per il 17/07/ allora?
A questo punto ero intenzionata a dimettermi, ma il sostegno manifestato da tutto il gruppo, ad eccezione del sindaco che non mi parlava più, mi ha convinta a desistere.

Questione scuole

Venerdì 07/08/09 alle nove del mattino veniva da me in comune il presidente della scuola materna sig. Davide Monge, che mi chiedeva un aiuto per ottenere i certificati di agibilità dell'immobile, che lui domandava da anni. Mi recavo presso l'ufficio
tecnico dove venivo informata che nessun edificio scolastico a Piasco era provvisto dei certificati di agibilità.
Durante la riunione della giunta, nel pomeriggio, chiedevo spiegazioni a riguardo al tecnico comunale geom.Ponza, che mi rispondeva in modo vago, dicendo, che in passato non serviva. A questo punto presentavo richiesta scritta e protocollata ,
(allegato n°2 ) verifiche di tutti gli edifici scolastici comunali. In quella sede sia il sindaco che l'assessore Barbero non mi hanno appoggiata.Sostenevano la tesi che la mia reazione era esagerata, che non c'era da preoccuparsi troppo, che le scuole strutturalmente erano sicure.Comunque, alla fine, si decideva di contattare un professionista per le verifiche necessarie per ottenere l'agibilità. Purtroppo eravamo ad agosto e l'ingegnere era in ferie, (professionista di fiducia del geom.Ponza )
Primo settembre riunione in comune, presenti il sindaco, l'assessore Barbero, il geom.Ponza, l'ing. di Centallo ed io. Tutti minimizzavano il problema dicendo che c'erano comunque scuole anche più malmesse. Io ribadivo il concetto che noi dovevamo preoccuparci delle nostre e non di quelle degli altri. Ma ero sola contro tutti. In quella sede è stata letta la lettera dei genitori preoccupati dello stato di degrado delle scuole medie. Siamo rimasti d'accordo che questo studio di Centallo avrebbe fornito un preventivo di spesa sui lavori da fare ed il loro onorario.In seguito non sono stata più informata di nulla.
Il 03/09/09 si è tenuto un incontro in comune con la nuova preside delle scuole medie. Presenti: il sindaco, la sig.Chiara Monge Rofarello, il geom.Ponza ed io. In quella sede ho parlato della mia richiesta di verifiche del fabbricato in funzione della sicurezza, viste le preoccupazioni mie e dei genitori. Ci siamo recati con la preside a fare un sopralluogo e, appena visionato l'edificio, la prof.Basso ha immediatamente deciso di chiedere le verifiche necessarie.
A seguito di questa visita alla scuola, ho presentato richiesta scritta e protocollata ( allegato n°3), al sindaco ed al tecnico comunale, per sollecitare il rilascio di un documento di agibilità provvisorio,che permettesse il regolare inizio dell'anno scolastico. Su questa mia iniziativa il sindaco non era d'accordo, ma ripeto, nel ruolo di assessore ai servizi scolastici, mi sentivo in dovere di intervenire. Segue la risposta dell'uff. tecnico,(allegato 4).
08/09/09 ispezione da parte della ASL in presenza della Preside, del sindaco, dell'ass.Barbero, del tecnico comunale,dei
professori Rivoira e Bertone, e della sottoscritta.
10/09/09 ispezione da parte dei vigili del fuoco con la presenza delle stesse persone indicate sopra.
Dopo l'ispezione c'è stata una discussione tra il sindaco e la sottoscritta, dove venivo accusata di remare contro, e per questo motivo mi avrebbe tolto tutti gli incarichi.
Concludendo: io penso , di aver agito sempre per il bene della comunità e ho la coscienza a posto.


Piasco, 29/09/09
Iveta Kadlecova
 
Di Anna76 (del 20/12/2007 @ 17:47:12 in generale, linkato 1904 volte)

Nel forum precedente (Piasco, che luce hai?) si accennava in un commento alle strade strette che non si possono più allargare perché i lati sono occupati da case (regolarmente costruite e approvate dai piani regolatori).

Vorrei chiedere la vostra opinione in merito: Secondo voi, ha senso un piano regolatore che consenta di costruire in un paese (Piasco, Verzuolo, Manta, … Frassino, …) le case ovunque, senza un minimo di ordine e criterio?

Mi spiego meglio: Io ho sempre inteso che un paese si debba espandere possibilmente dal concentrico verso l’esterno, lasciando ampi spazi di verde pubblico (giardinetti, parchi giochi, …), eventuali parcheggi e perché no piste ciclabili. Il nostro paese di Piasco mi sembra che sia cresciuto bene (c’è un bellissimo viale, ci sono molti spazi di respiro tra le varie costruzioni, …), ma se devo essere sincera (ed è un mio commento personale) mi dispiace che si continui a costruire alla sinistra della provinciale (salendo da Verzuolo a Venasca), perché secondo me converrebbe prima fare due cose:

1) costruire il nuovo nelle parti ancora edificabili (soprattutto zona S. Antonio) alla destra della provinciale

2) in mancanza di posti o di cifre troppo onerose da sostenere (w il caro mutui X - |), ristrutturare le tante case vuote che ci sono a Piasco.

Non è una presa politica la mia, ma un ragionamento che faccio molto liberamente, perché a forza di costruire a ridosso delle strade, non ci sarà più spazio per eventuali marciapiedi, piste ciclabili, …. Insomma, non vorrei che Piasco tra qualche anno avesse lo stesso problema di Frassino, ossia:

1) il problema dei cittadini che devono attraversare la strada da sinistra a destra per entrare in paese, con conseguente pericolo di incidente

2) traffico rallentato nei week end e non solo.

Mi piacerebbe sapere il vostro parere al riguardo.

La condivisione è una delle forme di cultura più bella che ci sia, perché ci da il modo di scambiarci idee e opinioni, accrescendo il nostro bagaglio culturale.

Buona giornata a tutti.

 
Di Dulce (del 25/03/2010 @ 17:32:02 in Eventi, linkato 1876 volte)

 

«Sono tempi difficili. Se tutti vogliono il potere,
chi renderà tacito servizio?»
(M.K. Gandhi)

 

La redazione RAIPERUNANOTTE ha rilasciato i codici ed invitato tutti i bloggers a trasmettere live dal proprio sito.
Aderiamo in difesa della libertà di espessione ricordando che
 
Potete seguire la trasmissione qui http://www.raiperunanotte.it/ oppure sulle televisioni in Piemonte

 

Current TV

Sky TG 24

Rai News 24

YouDem TV

Repubblica TV

RedTV

Telestudio

Quinta Rete

Sesta Rete

Telecuneo

Televenaria

Libera 924 Sky

Altaitalia Tv

 
Di Dulce (del 11/08/2009 @ 17:30:35 in NO alla centrale, linkato 13777 volte)

 

 

aggiornato con articoli di

Targato CN

 

 

Chi è il Stefano Montanari?

http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=1246&Itemid=72

 

 

Dal momento che non si tratta della vostra stufa perchè:

brucerà nella migliore delle ipotesi PCI 2500 kcal/kg

778,56 quintali  al giorno x 8000 ore  259520 quintali di legna all'anno

producendo

22,80 quintali al giorno  x 8000 ore 9600 quintali  di ceneri all'anno

 

**************************** 

La provincia alle richieste dei Sindaci

 risposta della Provincia

 ****************************

 

 

 

Targato CN

 

Piasco: la futura centrale a biomasse allarma i cittadini

 

Se l’intento degli organizzatori della serata era quello di fornire il maggior numero di notizie possibili – pro e contro – all’insediamento della centrale a biomasse in regione Molino Varaita a Rossana e farle pervenire ad un gran numero di persone l’intento è stato raggiunto. Nel salone polivalente 'Serra' di Piasco, ieri sera, davanti ad un pubblico numerosissimo e quasi tutto schierato per il ‘no’ alla centrale è stata sviscerata la questione che da mesi anima i dibattiti dei residenti di Piasco e Rossana. In apertura di serata il piaschese Giampiero Mattio , del gruppo Vas (Verdi, ambiente e società) ha detto: “Quando siamo venuti a conoscenza del possibile insediamento della centrale ci siamo resi conto che nessuno era al corrente dei rischi che una tale installazione avrebbe comportato. Ci siamo attivati subito contattando il sindaco di Rossana Marco Carpani il quale ci ha indirizzati alla Provincia. Abbiamo quindi ottenuto la documentazione necessaria e ci siamo mossi, perché era nostro preciso dovere farlo, per comunicare ed informare i cittadini”.

Due gli schieramenti presenti: quelli favorevoli all’impianto e quelli contrari. Tra i primi il titolare della ditta Benarco Energy Adolfo Pastorino e il progettista dell’impianto Riccardo Tabaldi, nonché il dirigente della Provincia Marco Fino. Tra i favorevoli è stato inserito anche il nome del sindaco di Rossana Marco Carpani assente alla serata per impegni amministrativi la cui assenza –giustificata dal primo cittadino con una lettera – è stata contestata nemmeno troppo velatamente. Nettamente contrari, invece, gli esperti dell’associazione Magna Charta invitati a Piasco dagli organizzatori. Adolfo Pastorino ha sostenuto che “con un camion al giorno la centrale produrrebbe energia ad un prezzo contenuto e che le piccole dimensioni dell’impianto garantiscono una produzione che è classificata energia rinnovabile. Inoltre non va dimenticato che il legno utilizzato sarebbe per la quasi totalità acquistato in zona con una positiva ricaduta nell’economia locale”.

Il dirigente della Provincia Marco Fino ha invece evidenziato che “ci sono state tre conferenze dei servizi in cui tutti i soggetti intervenuti hanno espresso parere favorevole all’impianto”. Fino ha poi aggiunto: “Su richiesta della ditta il rilascio della concessione è attualmente sospeso in quando la ditta stessa, attraverso campionature su impianti analoghi, sta valutando la possibilità di diminuire ulteriormente i livelli emissivi”. Molto applaudito dai presenti è stato l’intervento dell’urbanista dell’associazione Magna Charta Mino Marchetti il quale ha sostenuto che “nessun intervento può essere realizzato senza la partecipazione della gente. Un impianto – ha sostenuto - va pensato, programmato e pianificato ma sempre attraverso il coinvolgimento della gente. Si vive sul territorio 365 giorni l’anno e il territorio è di tutti, non solo di chi propone impianti. Dire sì all’impianto senza che la gente abbia avuto la possibilità di esprimersi è una palese violazione alla legge”.

Il medico Gianmarco Lege, sempre dell’associazione Magna Charta, ha parlato dell’impatto sulla salute provocato degli impianti a biomasse con particolare riferimento al benzene (cancerogeno nell’uomo e negli animali) e alla diossina e sui diossidi di azoto che provocano piogge acide e diminuiscono le difese polmonari al punto che, se esposti a concentrazioni superiori ai 400 mg/mc, possono provocare la morte per fibrosi polmonare. Ovviamente le circostanziate parole del medico hanno provocato apprensione in sala e fatto aumentare la contrarietà dell’impianto di Rossana tra i presenti, che hanno manifestato tutto il loro disappunto. Una buona conoscenza del ciclo produttivo di una centrale alimentata a cippato e legno di non grandissime dimensioni (quella di Rossana è di 1 MW) sarà fondamentale per capire rischi e pericoli, ma anche gli aspetti positivi, di un insediamento come quello rossanese.

Una cosa è però emersa in modo chiaro ieri sera: con il gruppo Vas è sorto anche il gruppo ‘Comitato valle sostenibile’: entrambi saranno costantemente impegnati non solo ad informare la popolazione ma anche a provare ad impedire con tutti i mezzi democratici che la centrale venga realizzata. “Siamo solo all’inizio – ha ricordato Giampiero Mattio – e chi vuole sostenerci e stare al nostro fianco può iscriversi al gruppo versando una piccola quota associativa. Soldi che serviranno a proseguire nella nostra lotta contro l’insediamento di Molino Varaita”.

Rosso su centrale: "Sono state dette alcune inesattezze"

Caro Direttore,
ero presente ieri sera (mercoledì 30 settembre, ndr) al
convegno indetto dal Comitato VAS di Piasco e la descrizione fatta dall’articolo apparso sulla Vostra testata rispecchia solo parzialmente la realtà del dibattito che si è protratto fino a tarda ora. La posizione presa dal comitato relativa alla poca chiarezza delle procedure intervenute in fase autorizzativa e sulla poca pubblicità data alla richiesta autorizzata, sono state ampiamente smentite dai fatti e dalle dichiarazioni fatte durante al dibattito dal Ing. Fino della Provincia e dal Vostro collega giornalista Rossanese. Il primo elencava tutte le date e le procedure previste dagli attuali decreti normativi ampiamente rispettate e notevolmente migliorate sia in fattore di sicurezza che di emissioni e tempi procedurali. Elencava inoltre tutte le competenze implicate in fase decisionale da tute le funzioni pubbliche preposte alla procedura ed i tempi della stessa dilatati in tre conferenze distribuite nell’arco di un anno dalla data di presentazione. Il secondo faceva notare come gia nell’autunno 2007 in una riunione pubblica tenutasi a Rossana e con ampio riscontro giornalistico, era stata presentato il progetto proposto e nel 2008 in una seconda riunione pubblica, anche questa con rilievo sulla stampa,veniva definito il progetto. In ambo i casi erano presenti rappresentanti delle amministrazioni locali vicine ed alcuni degli organizzatori del Comitato VAS.

Inoltre il presidente del Comitato Vas dichiara di essere venuto in possesso di tutta la documentazione presentata già all’inizio del mese di maggio, quindi precedentemente alla conclusione del procedimento autorizzativi conclusosi solo alla fine di giugno 2009, e quindi con tutto il tempo necessario per presentare qualsivoglia osservazione prima del termine del procedimento. Al di fuori dei dati formali inoltre gli interventi dei professionisti invitati dal Comitato non portavano a conoscenza alcun dato specifico sulla centrale in progetto a Rossana ma dati riferiti ad emissioni e impatti inquinanti di impianti di dimensioni decisamente superiori di circa 50 volte a quello in progetto ed inoltre per loro stessa ammissioni non di centrali a legno ma di impianti ti termovalorizzazione che utilizzano rifiuti come combustibile e quindi sicuramente non confrontabili.

Gli interventi inoltre sulla provenienza della materia prima non tenevano in alcuna considerazione il fatto che il potenziale di produzione di Cippato da legna delle foreste locali e di gran lunga superiore alle necessità della centrale, ed il quantitativo della legna che già oggi prende la strada della Liguria e della Toscana di produzione locale è ampiamente sufficiente al fabbisogno. Non bisogna inoltre dimenticare che le emissioni della centrale equivalgono in quantità a quelle emesse da n. 2, dico due, TIR e che quindi il solo evitare il trasporto della legna stessa compensa in valore e quantità le emissioni della centrale. Molti interventi poi hanno evidenziato come la creazione di un mercato locale del cippato non può che agevolare la filiera di produzione del legname , la valorizzazione e la manutenzione dei boschi e che la creazioni di nuove attività e posti di lavoro sicuramente non sono dannosi all’economia locale, specialmente in questi periodi.

L’unico dubbio che mi resta è che tali centrali possano nascere ed esistere solo grazie agli incentivi statali e che quando gli stessi cesseranno con tutta probabilità si spegneranno anche le centrali.
Discorso totalmente diverso è quello relativo alle centrali di riscaldamento a cippato che da subito, senza incentivi, permettono un effettivo risparmio economico e tempi di ritorno dell’investimento di soli tre o quattro anni. Se inoltre si tengono in conto le incentivazioni fiscali, sono convenienti da subito. Il taglio dato dagli interventi dei professionisti invitati dal Comitato VAS metteva ingiustamente in cattiva luce una fonte importante come il legno per la produzione dell’energia da fonti rinnovabili evidenziando quindi una posizione preconcetta a qualsivoglia progetto e propensi a dare una cattiva informazione, per non dire disinformazione, al fine unico di creare una posizione di diritto di Veto a qualsivoglia iniziativa al di fuori di qualsivoglia regola di buona convivenza civile e rispetto delle regole e di chi cerca nel modo migliore di applicarle, con impegno e serietà
Mario ing. Rosso

 

 Bosco: "Su Rossana alcune affermazioni non del tutto esatte"

 

Egregio Direttore,

Leggo sulla Sua testata l'intervento (all'indirizzo
http://www.targatocn.it/it/internal.php?news_code=72607&cat_code), a firma dell'Ing. Rosso, alcune affermzioni non del tutto esatte, almeno per due motivi principali:

1) sugli impianti 50 volte più grandi: se il collega si riferisce alla potenza termica, 50 volte il progetto di Rossana (9,4 MWt) significano 470 MWt e, né in Italia, né in tutto il mondo esistono centrali a biomasse, né inceneritori, così grandi (A2A di Brescia non arriva a 300). Se invece parla di potenza elettrica (1,67 MWe) superiamo gli 80 MW, troppi anche per gli inceneritori più grandi (tra i 60 e i 62, es. Silla 2, A2A, Milano).

2) sulla quantità di cloro nel legno e su micro e macro inquinanti non è sufficiente affermare, come spesso succede, "il caminetto inquina di più perché non ha filtri" e "l'inceneritore inquina di più perché brucia di tutto". Le centrali a biomasse hanno filtri meno evoluti rispetto agli inceneritori e devono selezionare attentamente i combustibili per poter competere. Il caminetto inquina di più, ma brucia meno combustibile e non 24 ore su 24 e i risultati richiamati nelle presentazioni e negli interventi dei medici provengono da lavori accettati e pubblicati nelle riviste
scientifiche internazionali più prestigiose, dove i meccanismi di selezione sono severissimi.

In sintesi le prestazioni ambientali di un impianto a fonti rinnovabili non sono automaticamente migliori, ma devono essere anch'esse dimostrate con calcoli e numeri esatti e verificabili, che purtroppo non leggo nella Sua replica, né ho visto presentare durante la serata da parte degli altri intervenuti.

Noi non abbiamo preconcetti e per questo non ci piacciono quelli altrui, ma per stabilire chi ha ragione occorrono le prove e l'indicazione delle fonti, dimostrando totale indipendenza da eventuali conflitti di interesse che possano far sorgere dubbi sull'imparzialità ed obiettività.

Sono sicuro che tali norme deontologiche sono note al collega. Dunque, invece di dilungarmi, preferisco ricordare che le fonti di quanto presentato nelle nostre relazioni sono a completa disposizione di tutti gli interessati.

Cordiali saluti
Ing. Massimiliano Bosco

 

Marchetti : " Considerazioni ulla serata "

Egregio Direttore,

leggiamo con interesse la cronaca della serata svoltasi nel Salone Polivalente di Piasco il 30 settembre scorso e riteniamo opportuno puntualizzare alcuni aspetti non precisi che si desumono dall’articolo.

 

Vorremmo iniziare dalla definizione degli schieramenti presenti, in particolare dell’Associazione Magna Charta, che non era presente con il ruolo di opporsi alla Centrale in questione, ma con quello di informare i partecipanti sui pericoli che l’insediamento della stessa costituisce per il territorio, attraverso dati di tipo tecnico e sanitario inconfutabili. La presenza dei nostri esperti era quindi legata ad un momento di informazione ai cittadini e  a sollecitarne la partecipazione informata, operazione quest’ultima che avrebbe dovuto avvenire prima delle scelte delle varie amministrazioni, così come stabilito dalla Convenzione di Aarhus. Gli interventi tecnico-scientifici e sanitari dei nostri esperti tendevano proprio a dare nel modo più ampio possibile queste informazioni, unitamente a quelle di tipo urbanistico. Proprio queste ultime hanno tratto le conclusioni sulla compatibilità dell’insediamento di tale impianto con gli indirizzi programmatici di un territorio come quello della Val Varaita che ha grandi valenze i di tipo paesaggistico ed ambientale oltre ad interessi turistico-residenziali da non sottovalutare.

I principi di interesse collettivo sono quelli che devono prevalere per le  scelte di programmazione e di pianificazione di un territorio, rispetto a quelli di prevalente interesse privato, evidenziati da alcuni interventi individuati come favorevoli dall’articolo.

Era pertanto necessario chiarire tali concetti prima di indicare gli  schieramenti a favore o contro.

Vogliamo quindi ribadire che l’interesse dell’Associazione era ed è assolutamente motivato dall’opportunità di iniziare un processo di partecipazione informata.

Cordiali saluti.

 

Il Presidente di Magna Charta

 

Rossana: centrale a biomasse. I Piaschesi non la apprezzano

Da qualche settimana a questa parte è uno degli argomenti più dibattuti a Piasco e dintorni. La costruzione di una centrale a biomasse in regione Molino Varaita, in un’area confinante, ubicata nel Comune di Rossana, sarà pure il tema di un confronto che un gruppo di cittadini piaschesi ha organizzato per mercoledì 30 settembre alle 20 e 45 nella Sala Polivalente Francesco Serra. Ma quali sono le criticità che il gruppo di oppositori o 'scettici' avanza di fronte all’opera? In primo luogo, i promotori dell’incontro lamentano lo scarso coinvolgimento della comunità piaschese nel processo decisionale che, attraverso tre conferenze dei Servizi, ha portato alla concessione del ‘nulla osta’ per la realizzazione dell'opera da parte degli uffici competenti della Provincia di Cuneo alla ditta ligure Benarco Energy. Il gruppo di cittadini piaschesi sostiene poi che la centrale avrà una resa molto inferiore rispetto ad impianti dello stesso tipo, che gran parte dell’energia termica prodotta andrà persa poiché non è previsto un collegamento ad una rete di teleriscaldamento e che, infine, il legname da bruciare nella centrale non proverrà dalla valle Varaita, ma da località molto più distanti.

Il Sindaco di Rossana Marco Carpani risponde alle obiezioni facendo presente che il percorso seguito “è quello previsto dalla legge. Ci sono state delle conferenze sei Servizi cui hanno partecipato la Regione, l’ARPA ed il nostro Comune. La verifica dei parametri di emissione ha appurato il rispetto dei valori previsti. Ovviamente – prosegue – nessuno nega che Rossana abbia interesse nei confronti di un impianto che permette ai contadini di valorizzare una risorsa come il legname che marcisce nei boschi. La resa dell’impianto è un problema del privato che investe. Immagino che anche in questa circostanza l'imprenditore abbia interesse a guadagnare.” Il Sindaco di Rossana non ritiene fondata nemmeno l’obiezione riguardante la provenienza del legname da bruciare nella centrale. “Anche qui, penso sia interesse dell’imprenditore reperire delle risorse sul territorio per risparmiare sulle spese di trasporto. So che sono state avviate delle trattative con diverse aziende del posto e che un grosso produttore di legno di Rossana si è già accordato per fornire la materia prima. D'altra parte l'imprenditore coinvolto è uno dei più importanti produttori di legname del Nord Italia ed ha rapporti con molti clienti

La centrale a biomasse, che produrrà energia elettrica tramite vapore, cedendo acqua calda, verrà costruita in’un area in cui il Comune di Rossana ha deciso di concentrare lo sviluppo produttivo del paese. Tra i progetti, vi è quello quello di utilizzare l’acqua calda ed il vapore per servire le attività industriali ed artigianali che si insedieranno in zona e di scaldare alcune serre in cui verranno coltivati e raccolti primizie e prodotti ortofrutticoli anche in pieno inverno. “ non bisogna dimenticare – prosegue Carpani – che con le sue attività produttive Rossana crea l’80% dell’occupazione della valle Varaita. Indipendentemente dalla centrale, avevamo deciso di spostare l’area industriale dalla zona in cui si trova attualmente. Potendo disporre di acqua calda per i loro cicli produttivi a prezzi più vantaggiosi, è probabile che molti imprenditori siano interessati a trasferirsi.” Il primo cittadino di Rossana non ritiene poi che il progetto della centrale a biomasse sia stato portato avanti all’insaputa delle comunità confinanti. “Ci siamo sempre confrontati con i Comuni vicini e le leggi sono state rispettate rigorosamente. Di fronte a certe obiezioni si fa in modo che l’unica soluzione per produrre energia sia quella di bruciare il petrolio tante sono le contrarietà sorte attorno alle biomasse, all’idroelettrico o all’eolico.” Carpani parteciperà all’incontro del 30 settembre a Piasco? “Perchè no? Non  abbiamo nulla da nascondere. Tutto è stato fatto alla luce del sole e siamo pronti al confronto.” 

Piero Lunati
 

 

 

 

 

 
Di dottore (del 10/01/2011 @ 17:27:50 in Eventi, linkato 2798 volte)

A. T. Pro Loco di Piasco - Comunicato Stampa

Ripartono le proiezioni alla Sala Polivalente di Piasco con la nuova Rassegna Cinema Gennaio – Aprile 2011.

Con l’ormai classica formula “10 film a 10 €” sono in vendita le tessere per la nuova rassegna cinematografica piaschese che inizierà il 27 e 28 gennaio con il film “Mangia Prega Ama” che vede protagonista una scrittrice newyorkese di successo interpretata da Julia Roberts che lascia marito e lavoro in cerca di se stessa tra Roma, Delhi e Bali. La rassegna prosegue con il film di Claudio Bisio “Benvenuti al Sud” (3-4 febbraio), il film di animazione “Cattivissimo Me” (10-11 febbraio), la commedia italiana “Maschi Contro Femmine” (17-18 febbraio) con un cast di grandi attori tra cui ricordiamo: Paola Cortellesi, Fabio De Luigi, Alessandro Preziosi, Nicolas Vaporidis, Claudio Bisio, Luciana Littizzetto e Emilio Solfrizzi. Si passa poi a film più drammatici come “Una Vita Tranqilla” (24-25 febbraio) e “Stanno Tutti Bene” (10-11 marzo) con Robert De Niro. Il 17-18 marzo tornerà la commedia italiana con “La donna della mia vita” e il 24-25 marzo l’ultimo film di Silvio Muccino: “Un altro mondo”. Concluderanno la rassegna i film “Somewhere” (31 marzo – 01 aprile) e “La solitudine dei numeri primi” (7-8 aprile). Visto il buon risultato di partecipazione alle precedenti rassegne si è pensato di aumentare i luoghi di prevendita delle tessere che sono: Tabaccheria Tallone Davide (Piasco), Tabaccheria del Borgo (Fr. Sant’Antonio – Piasco), Tabaccheria Brugiafreddo (Costigliole Saluzzo) e Palestra Fatti di Fitness (Venasca). Le tessere saranno in vendita sino al 27 gennaio ’11 e saranno anche acquistabili presso la cassa del cinema le sere della prima proiezione. Maggiori informazioni e le trame dei film sono disponibili sul sito www.piasco.net  

 
Di Dulce (del 07/02/2009 @ 17:19:21 in Eventi, linkato 4445 volte)

 

 

Questo era Piasco la sera del 13 febbraio
i risultati sono stati evidenti come testimonia questa notizia ansa:
CLIMA: BUIO IN ITALIA E NEL MONDO CONTRO FEBBRE PIANETA/ANSA
M’ILLUMINO DI MENO, RISPARMIATI 500 MW, COME 8 MLN LAMPADINE 
(ANSA) - ROMA, 13 FEB – Dalla Costiera amalfitana a San 
Pietro a Roma, passando per Westminster a Londra fino alla Cabot 
Tower dell’isola di Terranova. Il buio e’ sceso all’unisono in 
migliaia di comuni italiani e decine di citta’ nel mondo, in 
occasione della quinta campagna internazionale all’insegna del 
risparmio energetico ‘M’illumino di meno’, lanciata dalla 
trasmissione radiofonica Caterpillar di Radiodue. 
Il black out volontario, alla vigilia del compleanno del 
protocollo di Kyoto che si festeggia lunedi’, vuole dare un 
segnale concreto per fermare la febbre del Pianeta causata dai 
mutamenti climatici.  
Contando solo l’Italia, Terna alle 18 ha registrato un taglio 
di 500 MW, pari ad un consumo di 8 milioni di lampadine, mentre 
l’anno scorso la riduzione era stata di 400 MW. A girare 
l’interruttore per alcuni minuti sono stati monumenti, piazze, 
palazzi: Colosseo, Pantheon, Fontana di Trevi, le facciate del 
Quirinale, del Senato e della Camera, del ministero 
dell’Ambiente, dello Sviluppo economico, della Giustizia e della 
Farnesina, oltre a basilica di Superga e Mole Antonelliana a 
Torino, piazza San Marco a Venezia, Palazzo Vecchio a Firenze, 
il Maschio Angioino a Napoli, piazza Maggiore a Bologna, il 
Duomo e piazza della Scala a Milano, il castello del 
Buonconsiglio a Trento. 
Per la prima volta si e’ spenta la cupola di San Pietro, 
insieme alla Basilica di Assisi e a quella di Loreto. Oltre a 
tutte le ambasciate italiane all’estero, il black out volontario 
ha interessato anche le sedi del parlamento europeo a Bruxelles 
e a Strasburgo, Westminster a Londra, e le sedi del Parlamento 
in Grecia, Bulgaria, Slovenia e Lituania. Dalla Costa azzurra 
con Mougins (paese sopra Cannes) e le piazze delle cittadine 
della Provenza in Francia, fino alle strade di Sidone in Libano, 
il tam tam energetico e’ arrivato in Grecia, Spagna, Germania, 
Romania, Lettonia, ma anche a Malta e Cipro.  
Iniziative a tappeto hanno percorso l’Italia, con oltre 1.000 
comuni partecipanti alla campagna, ciascuno a modo suo, senza 
dimenticare i singoli cittadini. C’e’ chi ne ha approfittato per 
osservare le stelle con Unione astrofili italiani e Veneto 
stellato, oppure ha mangiato nei tanti ristoranti con menu ‘a 
risparmio energetico’, a lume di candela. 
Decisamente ”aerea” l’iniziativa di Aosta, con la partenza 
di una mongolfiera: il suo bruciatore ha illuminato la piazza e 
il comune rimasti al buio. A Verona intanto, i ”ciclisti” 
della Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab), hanno 
pedalato con la luce delle dinamo 220 volte (come 220 Volt) 
intorno all’Arena spenta. E a Genova, di fronte al Palazzo 
Ducale al buio, l’associazione ‘In forma di luce’ ha invitato i 
cittadini a formare un’enorme lampadina con 1.000 bicchieri di 
plastica biodegradabile in cui galleggiavano cubetti al Led. 
Significative le adesioni delle scuole, come quelle di 
Alghero, riunite a leggere favole nell’Auditorium a luce di 
candela, oppure in Costiera amalfitana, con circa 500 istituti 
riuniti a Scala, nel borgo piu’ antico. ‘M’illumino di meno’ 
quest’anno ha avuto tra i suoi partecipanti anche le carceri di 
Secondigliano (Napoli) e Bollate (Milano). Il sacro si e’ unito 
al profano: mentre si sono confermate numerose le parrocchie, 
con l’adesione tra l’altro della Conferenza episcopale italiana, 
per la prima volta ha partecipato anche il Casino’ di Sanremo. 
Tra le novita’ di quest’anno, le adesioni di numerose aziende 
italiane e internazionali (come la sponsor Eni, e poi Vodafone, 
Coop, Ibm, Ikea Milano, Epson Italia, Mc Donald’s, gli Accor 
Hotel), ma anche musei, societa’ sportive, associazioni e 
sindacati (da Anci e Agesci a Legambiente, Lipu, Lav e Wwf 
Italia, e poi Federparchi, Cgil, Cisl e Uil, da Coldiretti e Cia 
a Slowfood), universita’, commercianti e artigiani. E non sono 
mancate adesioni dai gruppi politici, dal Pd all’Idv. (ANSA).
 
PIASCO HA CONTRIBUITO ATTIVAMENTE AL SUCCESSO!
perchè non sia un evento di una sera ...
continuiamo insieme nelle seguenti date:
21 MARZO
Spegniamo le luci e…… guardiamo le stelle
Tutti in piazza guidati da esperti astrofili
Ore 21 Piazza Biandrate
 
24 APRILE
Spegniamo le luci e…… accendiamo il falò
Tutti in piazza con canti, balli, racconti e riflessioni
Ore 21 Piazza Martiri della Liberazione

 

Anche la Regione Piemonte invita alla continuità di questa manifestazione con il seguente comunicato
Comunicati della Giunta Regionale
12 Febbraio 2009 15:45
AMBIENTE
UN CLICK PER IL CLIMA - RISPARMIAMO ENERGIA, MIGLIORIAMO L'AMBIENTE
DE RUGGIERO: DA DOMANI SEI SETTIMANE PER IL BENE DELLA TERRA 
“Lo spegnimento di piazza Castello non sarà un momento d’arrivo, ma il punto di partenza di “Un click per il clima” , un lungo fil rouge tra il 13 febbraio di “M’illumino di meno” ed il 28 marzo , giorno di “WWF Heart Hour”, in cui il mondo intero, 1000 città, almeno un miliardo di persone, spegnerà le proprie luci per sensibilizzare tutti sulla necessità di intervenire contro il cambio climatico in corso. E un grazie caloroso va a Caterpillar e alla sua iniziativa, che da anni coinvolge e rende consapevoli gli ascoltatori per consumare meno energia”. Nicola de Ruggiero , assessore all’Ambiente e alla promozione del risparmio energetico, lancia così l’idea che animerà per sei settimane il Piemonte e “Uniamo le Energie” , la sfida lanciata nel 2008 dalla presidente Mercedes Bresso per diventare il motore ecologico d’Italia e raggiungere per primi gli obiettivi energetici richiesti entro il 2020 dall’Europa: meno 20 % di emissioni, meno 20 % di utilizzo di carburanti fossili, più 20 % di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Con UN CLICK PER IL CLIMA - Risparmiamo energia, miglioriamo l’ambiente la Regione Piemonte promuove un periodo dedicato alla valorizzazione dei piccoli e grandi gesti etici in materia di risparmio energetico e di buone pratiche ambientali.

“Per questa ragione - aggiunge de Ruggiero - chiediamo a tutti, enti locali, musei, scuole, università, imprese, associazioni e cittadini piemontesi, di promuovere, in particolare nelle prossime sei settimane, azioni di risparmio energetico (attraverso lo spegnimento quotidiano e per un’ora di un’illuminazione); l’attivazione di azioni di animazione, informazione e approfondimento in materia di risparmio energetico in base al principio: non produciamo materiali, ma divulghiamo informazioni e conoscenza; l’adesione alla sfida “Uniamo le Energie” segnalando sul portale dedicato le proprie buone azioni e i suggerimenti di risparmio energetico quotidiani”.

Tutta l’iniziativa sarà documentata sul portale “Uniamo le energie” - www.regione.piemonte.it/energia - verso il quale sono tutti invitati a segnalare le proprie buone pratiche di risparmio energetico, scrivendo a energia@regione.piemonte.it.

“Il miglioramento della qualità dell’ambiente in cui viviamo - conclude l’assessore - deve essere patrimonio di ogni persona. E Il risparmio energetico è la migliore fonte di energia rinnovabile disponibile. Quindi è bene che le buone pratiche per mantenere il nostro mondo pulito, energeticamente rinnovabile, con meno rifiuti prodotti alla fonte e con il recupero di più materie possibili da quanto buttiamo via, siano un modo di agire consolidato fin dalla più tenera età e dall’adolescenza. Non è difficile essere ambientalmente corretti, basta avere la costanza e la volontà di farlo tutti i giorni”.
 

http://www.regione.piemonte.it/energia/un-click-per-il-clima.html

 

 
Earth Hour 2009. UN MILIARDO DI PERSONE POSSONO BASTARE!



Nel 2007 l’Ora della Terra è suonata solo a Sidney dove 2,2 milioni di persone hanno compiuto il semplice gesto di spegnere la luce in casa, per strada, negli uffici, a teatro, nei supermercati. Tanto semplice e significativo da contagiare 370 città di 35 paesi nel 2008. Un click che ha unito 50 milioni di persone dalle isole Fiji a New York, passando per Manila, Bangkok, Roma, Copenhagen, Toronto, Chicago, San Francisco. In Italia il 29 marzo dell’anno scorso si sono spenti il Colosseo a Roma e Cà Farsetti sede del comune di Venezia, città simbolo dei cambiamenti climatici. Per dire ai leader del Pianeta che contro i cambiamenti climatici occorre agire subito!

Per il 2009 l’ambizione è grandissima
e si mira a coinvolgere un miliardo di persone e 1000 città. A 53 giorni dall’Earth Hour sono oltre 400 le città che parteciperanno, il numero cresce di ora in ora e in Italia siamo a quota 70 con grandi e piccoli comuni, tra cui Venezia, Milano, Torino, Genova, Roma, Napoli, Palermo, dove simbolicamente verranno spenti i monumenti più rappresentativi. Guarda la lista con tutte le città >>
Conferma che ci sarai anche tu, partecipa all'Ora della Terra! A registrazione completata, riceverai strumenti utili e suggerimenti per entrare a far parte della grande mobilitazione Earth Hour >>

Chiedi al sindaco della tua città di aderire, facendo spegnere un edificio pubblico che tutti conoscono!  (Scrivi a r.runza@wwf.it).

Guarda il video di Massimo Cacciari, sindaco di Venezia,
Boris Johnson, sindaco di Londra racconta cosa farà esattamente per l’Earth Hour… scoprilo!
 

  Fate della Cena a lume di candela un evento periodico

E' un occasione per stare insieme, stimola il dialogo e non solo

Menù a lume di candela

Insalata sedano e noci

Cous Cous alla libanese

Ceviche alla messicana

Carpaccio di vitello in citronette

Caprino alla melograna

Amoretto

I piatti descritti  possono essere preparati senza l’uso di fonti energetiche.

L’unica fonte di energia siete voi.

il menù vuole essere fonte di ispirazione

ma siamo sicuri che siete a conoscenza

di altre portate a basso consumo.

Le ricette

Insalata sedano e noci

120 gr. di sedano bianco

50 gr. di noci

1 Mela Verde

1 Limone

Olio D oliva

Sale

Pepe

Tagliate il sedano a listerelle sottili e la mela a cubetti

metteteli in un'insalatiera insieme e irrorate con il succo di mezzo limone e mescolate.

Aggiungete il prezzemolo tritato e metà dei gherigli di noci spezzettati. In una ciotola

preparate una vinaigrette con olio, sale, pepe e succo di limone.

Incorporate i rimanenti gherigli di noci tritati e versate nell'insalatiera.

Cous Cous alla libanese

200gr di cous cous

6 pomodori ramati

2 cipollotti

1/2 limone

Olio d’oliva extravergine

menta fresca e prezzemolo.

Si tiene il cous cous  in bagno in acqua fredda per un'ora.

Si tagliano i pomodori a piccoli dadini, si sminuzzano le cipolle, si lava asciuga e trita

grossolanamente abbondante menta fresca e abbondante prezzemolo. Si spreme il succo di limone.

Poi si mescola tutto insieme, si condisce con olio e volendo con del pepe macinato e si lascia insaporire.

 Solo poco prima di servire si aggiunge il sale, si gira il cous cous 

e si serve sopra delle foglie di lattuga romana (in Libano usano le foglie di vite).

Ceviche alla messicana

4 filetti di pesce bianco

6 pomodori ramati

2 cipolle rosse di troppa

4 limoni

coriandolo fresco o prezzemolo

peperoncino

Affettare il filetto di pesce a cubetti  e la cipolla e marinarli per

4 ore con il succo di limone e un pizzico di sale in recipienti separati.

Scolarli e unirli ai pomodori tagliati a cubetti.

Cospargere il tutto con coriandolo fresco o prezzemolo.

Correggere con il sale se necessario.

Peperoncino macinato grossolanamente a piacere.

Carpaccio di vitello in citronette

300 gr di fettine per carpaccio

succo di 1/2 limone

un pizzico di sale e pepe

olio d’oliva extra in q.tà uguale al succo di limone

cuori di carciofo affettato finemente

In una ciotola unire il succo di limone (utilizzare un limone con una bella scorza

profumata, leggermente verde) con il sale, il pepe e l'olio extra. Utilizzare una piccola

frusta per montare la citronette. Lavorarla sino ad ottenere una salsa legata.

Sistemare nei piatti e condire con due cucchiai di citronette, e

completare con i cuori di carciofo.

Caprino al melograno

250 gr di caprino

50 gr di mascarpone

1 melagrana

Stemperare il caprino amalgamandolo col mascarpone. Sgranare la melagrana

mescolare metà dei grani al caprino schiacciandoli in modo che rilascino il succo.

Amalgamare bene e acconciare in una terrina. Decorare cospargendo con i restanti

grani di frutto

Amoretto

6 uova

1,2 etto  di  zucchero

500 gr mascarpone

50 gr di  panna da montare

1,5 etti di  amaretti

1 bicchierino di Amaretto  di  Saronno

1 scatola di  lingue di gatto o tegole

Dividere  tuorli   e albumi. Montare a spuma i  tuorli  con lo zucchero  e a neve

fermissima i  gli  albumi,  montare la panna, ridurre gli  amaretti  in polvere finissima.

Aggiungere ai  tuorli  il  liquore, il  mascarpone la panna montata gli  amaretti  in

polvere, infine incorporare gli albumi usando  un  cucchiaio  di legno. Raffreddare in

una capiente terrina in  frigo  e servire in  delle coppe con i biscotti.

Queste dosi sono per 8 persone. In frigo  dura almeno  due giorni.

 

 
Di cagio (del 08/09/2007 @ 17:14:58 in generale, linkato 2369 volte)
Spesso la gente mi chiede informazioni per cose che non sono proprio di mia competenza, ma quando sono informato non nego mai una risposta. Certo che quando mi chiedono informazioni riguardanti la vita del comune sono un po' in difficoltà. Non posso sapere quando sarà ultimata la stazione del tramway o la rotonda dalla piscina! Allora spesso la mia risposta è: "Hai provato a leggere i giornali o l'albo pretorio? Magari c'è qualcosa."
Infatti leggendo i giornali e l'albo si viene a sapere che martedì 12 c'è il Consiglio Comunale, quindi tutti i cittadini che sono interessati possono assistere all'assemblea e farsi un'idea più precisa di quella che possono riportare blog e giornali, che per ovvie necessità sono obbligati a sintetizzare e non possono descrivere le espressioni di chi partecipa alla discussione.
Visto che questa primavera Diego ed io ci siamo divertiti a scrivere le nostre cronache sui consigli propongo un gioco: chi vuole scrive la sua cronaca e poi le pubblichiamo sul blog e nel sondaggio si potrà votare qual'è la preferita, magari includendo anche quelle dei tre giornali saluzzesi.
A martedì, adesso andiamo a Cuneo, oggi è il V-Day
 
Di Geo (del 14/02/2008 @ 17:03:03 in generale, linkato 4544 volte)
13 febbraio 2008 - temperatura gradevole, cielo azzurro, sole, niente vento, poco da studiare, voglia di rimanere rinchiusi in casa davanti a un computer pari a zero...cosa fare??? un bel giro in mountain bike...ovviamente...sono salito al Bau in direzione “casa di cris” in cerca di un sentierino che mi portasse a tetti Avena, ho costeggiato i ruderi del castello medioevale, dopo un po' sono sbucato in un campo di actinidia, ho continuato su una strada probabilmente battuta da mezzi agricoli, ho raggiuto due o tre fabbricati rurali e senza saper bene dove fossi ho continuo a pedalare sulla stessa strada..
un altro fabbricato, un cancello aperto, continuo, un altro cancello (aperto), poi a un certo punto, ho iniziato a intravedere una piccola borgata eeeeeee...sorpresa!!

un bel CANCELLO CHIUSO con lucchetto e FILO SPINATO!!

Dopo aver esultato alcuni minuti non mi è rimasta altra soluzione se non quella di scavalcare il bel cancello di colore verde chiaro con tanto di filo spinato sperando (anche perchè di tornare indietro non avevo alcuna voglia)...prima la bici e poi il sottoscritto..quasi una faticaccia..

Riuscito nell'impresa sono risalito in sella e ho continuato su quella strada che nel frattempo da salita era diventata discesa...sono sbucato sulla strada che porta a tetti Avena, non proprio dove volevo arrivare io ma è andato bene lo stesso (a parte il cancello!)..il mio itinerario si è poi concluso con successo.. maaaa...
che senso ha mettere un cancello chiuso con lucchetto alto più di 2 metri su una strada dove al massimo passano tre o quattro persone a settimana (a dir tanto) dietro il quale non c'è nulla e ripeto NULLA da prendere e, anche se ci fosse qualcosa basterebbe fare il giro dalla parte opposta, rubare quello che c'è da rubare e andarsene indisturbati???? Secondo me non ha alcun senso!!!
I cancelli blindati, le recinzioni, i fili spinati (o addirittura elettrici) non servono a nulla! Negano solo a tutti il diritto di fare una bella e tranquilla passeggiata in mezzo alla natura..

Secondo me, inoltre, chi fa un giro in bici o a piedi (o in moto) su uno dei numerosi sentieri piaschesi, non può far altro che valorizzaziare il sentiero stesso, contribuendo, col passaggio, alla pulizia e impedendo alle cosiddette RUNSE di invaderlo completamente.

Quindi....TOGLIETE I LUCCHETTI e I FILI SPINATI!!!


commentete...commentate!!

Geo
 
Di Dulce (del 12/10/2009 @ 16:57:08 in NO alla centrale, linkato 3176 volte)

 GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE
alle
1000
persone ci hanno dato il loro sostegno e fiducia
 firmando la petizione
per bloccare la costruzione della centrale a biomasse

  Non hai firmato?  

Guardati il video il blog e leggi il documento

    ti aspettiamo!  

 
Sicuri che si faranno portavoce invitando altri che ancora non hanno firmato ad aderire
 
La vostra firma
è importante per fare sentire la nostra voce in provincia
 
La vostra firma
non vi creerà mai problemi di carattere giuridico
 
La vostra firma
vi eviterà problemi gravi di carattere ambientale ed economico a voi e a tutte le generazioni che verranno.
  
 
La vostra firma
potete farla in qualsiasi momento
a Piasco nei seguenti negozi a cui diciamo grazie
 
BAR DEL CENTRO
BAR COFFEE
COOPERATIVA CASOLARE
TABACCHERIA PIASCO
TABACCHERIA S'ANTONIO
PAOLETTI MOTO
SALUMERIA BERTAINA
ALIMENTARI MURAGLIA
MACELLERIA BERTAINA
PANETTERIA ZAMPERLIN
PANETTERIA CAVALLO
PANETTERIA DEMARIA
LA CREMERIA
 
a Costigliole
PRESSO L’UFFICIO ANAGRAFE
 
 
 
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...
 
Dal momento che lo scopo del comitato è fare una giusta informazione
voglio pubblicare qui sotto una delle lettere che l’ing Rosso   
 
e la risposta ufficiale del Comitato Valle Sostenibile con allegati i pareri ARPA che verrà pubblicata a breve.
 
 
Gentilissimo Direttore,
Vorrei rispondere alla lettera dell’Ing. Mario Rosso comparsa sul Suo sito ieri, il quale afferma che è amareggiato in quanto noi del Comitato Valle Sostenibile, del Vas sezione di Piasco e dell’associazione Magna Charta stiamo tentando di distorcere i dati circa le emissioni della costruenda Centrale a Biomasse di Rossana, per creare allarmismo e paura. L’ing. Rosso sostiene poi ancora che ci siamo appellati più volte alla Convenzione di Aarhus, ma siamo i primi a disattenderla in quanto non stiamo dando un’informazione trasparente e puntuale.
Ci chiediamo come mai da quando abbiamo organizzato la serata del 30 settembre, per sensibilizzare la gente, l’ing Rosso abbia scritto più lettere cercando di scardinare quanto abbiamo cercato di dire senza alcun allarmismo, ma facendo presenti le criticità della centrale che sono le stesse sollevate dagli enti quale l’Arpa che ha partecipato alle 3 commissioni dei servizi che si sono svolte in Provincia. Il Signor Rosso ha forse paura che la gente sia troppo informata? Che si faccia troppi interrogativi sulla centrale?
Troviamo poi decisamente grave l’insinuazione che la costituzione del Comitato Valle Sostenibile sia stata fatto allo scopo di reperire i soldi dalle mamme e dalla gente da noi terrorizzata. A forza che pensiamo solo ai soldi, noi del comitato e del VAS, per organizzare la serata ci siamo autotassati. Quindi pregherei il Sig Rosso prima di fare certe dichiarazioni di informarsi adeguatamente e poi se parliamo di trasparenza il meno trasparente è proprio lui, che tenta di minimizzare in tutti i modi l’impatto ambientale che avrà l’impianto, perché ovvio come presidente della Cooperativa Alpiforest ha tutto l’interesse a che venga bruciata più legna possibile nell’impianto. Non nascondiamo dietro a false ragioni di tutela del bosco, interessi economici ben più consistenti. Poi questi riferimenti ai meccanismi pubblicitari sono veramente ridicoli. Il tanto studio diurno e notturno sarebbe meglio applicarlo per altre cause molto più importanti invece che per scardinare le ragioni concrete della gente della bassa Valle Varaita che non è disposta ad accettare un impianto a basso rendimento, inquinante e che non da nulla in contraccambio alla popolazione che deve subire le emissioni. Poi certe dichiarazioni non meritano neanche commenti e visto che l’ing. Rosso ci dice che siamo poco trasparenti e non ci basiamo su dati tecnici puntuali, ma informazioni generiche e provenienti da altri impianti, Le chiediamo gentile Direttore di pubblicare il Parere dell’Arpa (Agenzia Regionale di Protezione Ambientale) della terza Conferenza dei Servizi tenutasi in Provincia il 24 giugno scorso che inviamo in allegato.
Da questo documento pubblico emerge una verità che stride con le tesi dei proponenti  e dell'ing. Rosso. Decideranno i lettori a chi credere.
Ricordiamo soltanto che gli interessi economici in gioco rendono meno credibili le tesi di chi minimizza e trascura i danni per l'ambiente e la popolazione locale.
E' per questo che ribadiamo il nostro NO ALLA CENTRALE e, per chi non lo avesse ancora fatto, Vi invitiamo a firmare in massa la petizione contro la costruzione della centrale presso il GAZEBO CHE SARA’ ALLESTITO A PIASCO IN OCCASIONE DELLA PROSSIMA SAGRA D’AUTUNNO http://www.sagradautunno.it/  DOMENICA 11 OTTOBRE a cui Vi invitiamo a partecipare numerosi.
Vi invitiamo anche a seguire le opinioni circa la centrale a biomasse sul blog al seguente indirizzo
GRAZIE
Cordiali Saluti
Paolo Carpani a nome del COMITATO VALLE SOSTENIBILE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Di Marta (del 07/06/2008 @ 16:57:03 in Notizie, linkato 2363 volte)
Oggi su Repubblica è comparsa questa intervista a Jeremy Rifkin, attivista del movimento pacifista ed ambientalista spesso impegnato negli Stati Uniti, anche politicamente, a sostegno dell'adozione di politiche governative "responsabili" in diversi ambiti sia relativi all'ambiente ma anche alla scienza ed alla tecnologia. Ho copiato e incollato spudoratamente l’articolo, ma penso sia per una buona causa. Per non credere ciecamente a tutto ciò che ci viene propinato dai nostri politici, o per lo meno farlo dopo esserci opportunamente informati e aver formulato criticamente una nostra opinione personale.
Le centrali sono una "soluzione di retroguardia" e non risolveranno il problema Dopo l'incidente di Krsko il guru dell'economia all'idrogeno spiega perché l'Italia sbaglia
Rifkin, l'energia fai-da-te così ci salveremo dal nucleare
di RICCARDO STAGLIAN
UNA fatica inutile. Perché se anche rimpiazzassimo nei prossimi anni tutte le centrali nucleari esistenti nel mondo, il risparmio di emissioni sarebbe comunque un'inezia. Un quarto di quel che serve per cominciare a rimettere le briglie a un clima impazzito. Jeremy Rifkin non ha dubbi: quella atomica è una strada sbagliata, di retroguardia. Come curare malattie nuovissime con la penicillina. E non c'è neppure bisogno dei campanelli di allarme tipo Krsko per capirlo. Basta guardare i numeri senza le lenti dell'ideologia. Proprio l'attitudine che, in Italia, scarseggia di più per il guru dell'economia all'idrogeno. Si vedrebbe così che l'uranio, come il petrolio, presto imboccherà la sua parabola discendente: ce ne sarà di meno e costerà di più. E che il problema dello smaltimento delle scorie è drammaticamente aperto anche negli Stati Uniti dove lo studiano da anni. "Vi immaginate uno scenario tipo Napoli, ma dove i rifiuti fossero radioattivi?" è il suo inquietante memento. Meglio puntare su quella che lui chiama la "terza rivoluzione industriale".
L'incidente all'impianto sloveno arroventa il dibattito italiano, a pochi giorni dall'annuncio del ritorno al nucleare. Cosa ne pensa?
"Ho parlato con persone che hanno conoscenza di prima mano dell'incidente, e mi hanno tranquillizzato. Non ci sono state fughe radioattive e il governo ha gestito bene tutta la vicenda. Ho lavorato con l'amministrazione Jan%u0161a e posso dire che hanno sempre dimostrato una leadership illuminata nel traghettare la Slovenia verso le energie rinnovabili. Non posso dire lo stesso di tutti i paesi europei, ma posso lodare le politiche energetiche di Ljubljana.
 Superata questa crisi, in generale possiamo sentirci sicuri?
"Il problema col nucleare è che si tratta di un'energia con basse probabilità di incidente, ma ad alto rischio. Ovvero: non succede quasi mai niente di brutto, ma se qualcosa va storto può essere una catastrofe. Come Chernobyl".
 Il governo italiano ha confermato l'inizio della costruzione delle nuove centrali entro il 2013. Coerenza o azzardo?
 
"Non capisco i termini della discussione in corso in Italia. Amo il vostro paese, lo seguo da anni ma questa volta mi sento davvero perso. I sostenitori dicono: il nucleare è pulito, non produce diossido di carbonio, quindi contribuirà a risolvere il cambiamento climatico. Un ragionamento che non torna se solo si guarda allo scenario globale. Oggi sono in funzione nel mondo 439 centrali nucleari e producono circa il 5% dell'energia totale. Nei prossimi 20 anni molte di queste centrali andranno rimpiazzate. E nessuno dei top manager del settore energetico crede che lo saranno in una misura maggiore della metà. Ma anche se lo fossero tutte si tratterebbe di un risparmio del 5%. Ora, per avere un qualche impatto nel ridurre il riscaldamento del pianeta, si dovrebbe ridurre del 20% il Co2, un risultato che certo non può venire da qui".
 Un finto argomento quindi quello del nucleare "verde"?
"Non in assoluto, ma relativamente alla realtà, sì. Perché il passaggio al nucleare avesse un impatto sull'ambiente bisognerebbe costruire 3 centrali ogni 30 giorni per i prossimi 60 anni. Così facendo fornirebbe il 20% di energia totale, la soglia critica che comincia a fare una differenza. C'è qualcuno sano di mente che pensa che si potrebbe procedere a questo ritmo? La Cina ha ordinato 44 nuove centrali nei prossimi 40 anni per raddoppiare la sua potenza produttiva. Ma si avvia ad essere il principale consumatore di energia...".
 Ci sono altri ostacoli lungo questa strada?
"Io ne conto cinque, e adesso vi dico il secondo. Non sappiamo ancora come trasportare e stoccare le scorie. Gli Stati Uniti hanno straordinari scienziati e hanno investito 8 miliardi di dollari in 18 anni per stoccare i residui all'interno delle montagne Yucca dove avrebbero dovuto restare al sicuro per quasi 10 mila anni. Bene, hanno già cominciato a contaminare l'area nonostante i calcoli, i fondi e i super-ingegneri. Davvero l'Italia crede di poter far meglio di noi? L'esperienza di Napoli non autorizza troppo ottimismo. E questa volta i rifiuti sarebbero nucleari, con conseguenze inimmaginabili".
Ecoballe all'uranio, un pensiero da brividi. E il terzo ostacolo?
 "Stando agli studi dell'agenzia internazionale per l'energia atomica l'uranio comincerà a scarseggiare dal 2025-2035. Come il petrolio sta per raggiungere il suo peak. I prezzi, quindi, andranno presto su. Ciò si ripercuoterà sui costi per produrre energia togliendo ulteriori argomenti a questo malpensato progetto. Aggiungo il quarto punto. Si potrebbe puntare sul plutonio. Ma con quello è più facile costruire bombe. La Casa Bianca e molti altri governi fanno un gran parlare dei rischi dell'atomica in mani nemiche. Ma i governi buoni di oggi diventano le canaglie di domani".
 Siamo arrivati così all'ultima considerazione. Qual è?
 
"Che non c'è abbastanza acqua nel mondo per gestire impianti nucleari. Temo che non sia noto a tutti che circa il 40% dell'acqua potabile francese serve a raffreddare i reattori. L'estate di cinque anni fa, quando molti anziani morirono per il caldo, uno dei danni collaterali che passarono sotto silenzio fu che scarseggiò l'acqua per raffreddare gli impianti. Come conseguenza fu ridotta l'erogazione di energia elettrica. E morirono ancora più anziani per mancanza di aria condizionata".
Se questi sono i dati che uso ne fa la politica?
 "Posso sostenere un dibattito con qualsiasi statista sulla base di questi numeri e dimostrargli che sono giusti, inoppugnabili. Ma la politica a volte segue altre strade rispetto alla razionalità. E questo discorso, anche in Italia, è inquinato da considerazioni ideologiche".
In che senso? C'è un'energia di destra e una di sinistra?
"Direi modelli energetici élitari e altri democratici. Il nucleare è centralizzato, dall'alto in basso, appartiene al XX secolo, all'epoca del carbone. Servono grossi investimenti iniziali e altrettanti di tipo geopolitico per difenderlo".
E il modello democratico, invece?
 "È quello che io chiamo la "terza rivoluzione industriale". Un sistema distribuito, dal basso verso l'alto, in cui ognuno si produce la propria energia rinnovabile e la scambia con gli altri attraverso "reti intelligenti" come oggi produce e condivide l'informazione, tramite internet".
 Immagina che sia possibile applicarlo anche in Italia?
"Sta scherzando? Voi siete messi meglio di tutti: avete il sole dappertutto, il vento in molte località, in Toscana c'è anche il geotermico, in Trentino si possono sfruttare le biomasse. Eppure, con tutto questo ben di dio, siete indietro rispetto a Germania, Scandinavia e Spagna per quel che riguarda le rinnovabili".
Ci dica come si affronta questa transizione.
"Bisogna cominciare a costruire abitazioni che abbiano al loro interno le tecnologie per produrre energie rinnovabili, come il fotovoltaico. Non è un'opzione, ma un obbligo comunitario quello di arrivare al 20%: voi da dove avete cominciato? Oggi il settore delle costruzioni è il primo fattore di riscaldamento del pianeta, domani potrebbe diventare parte della soluzione. Poi serviranno batterie a idrogeno per immagazzinare questa energia. E una rete intelligente per distribuirla".
Oltre che motivi etici, sembrano essercene anche di economici molto convincenti. È così?
"In Spagna, che sta procedendo molto rapidamente verso le rinnovabili, alcune nuove compagnie hanno fatto un sacco di soldi proprio realizzando soluzioni "verdi". Il nucleare, invece, è una tecnologia matura e non creerà nessun posto di lavoro. Le energie alternative potrebbero produrne migliaia".
A questo punto solo un pazzo potrebbe scegliere un'altra strada. Eppure non è solo Roma ad aver riconsiderato il nucleare. Perché?
 
"Credo che abbia molto a che fare con un gap generazionale. E ve lo dice uno che ha 63 anni. I vecchi politici, cresciuti con la sindrome del controllo, si sentono più a loro agio in un mondo in cui anche l'energia è somministrata da un'entità superiore".
 
Di beppe.olivero (del 13/03/2010 @ 16:57:03 in Politica, linkato 2133 volte)


Ora che li abbiamo incontrati e sappiamo chi sono quelli del Movimento a 5 Stelle la prima impressione,almeno per i candidati della lista provinciale, è che
ci troviamo di fronte a persone normali che in politica possono sembrare “dilettanti allo sbaraglio”, tanto sono lontani dallo stereotipo dell'uomo politico italiano stile “So tutto Io” degli ultimi decenni.
 
La percezione, all'inizio, disorienta un po' tanto siamo abituati alla (finta) democrazia delegativa che in Italia ci ha portato alla situazione di oggi. I “professionisti” della politica è vero, in campagna elettorale, sanno fare ben di più. Tutti slogan e certezze rassicurano le “pecorelle smarrite” con i loro programmi fatti sempre di più: più lavoro, più salute, più educazione, ecc.ecc. In campagna elettorale, sembra quasi una parola d'ordine tra i politici di mestiere, guai ad essere pessimisti oppure semplicemente realisti.
Peccato che, appena superato lo scoglio dell'urna, tutti o quasi tutti si dimenticano delle promesse fatte. I contatti con gli elettori diventano sporadici o superflui.
La “delega” a governare li fa chiudere nei palazzi, sordi alle istanze della gente specie quando queste si vanno a scontrare con gli interessi delle “famiglie potenti” che si sono impossessate di tutti (o quasi) i partiti.

L'alternativa di Davide Bono e di Piemonte 5 stelle richiede innanzitutto uno sforzo culturale. Occorre passare da un modello di democrazia delegativa ad uno di democrazia partecipativa dove ognuno, nella propria sfera di competenze ed interessi, si occupa o meglio si preoccupa di migliorare il mondo intorno a se.

Non esistono alternative se vogliamo costruire un futuro migliore.
Il modello lo abbiamo già sperimentato a Piasco, negli ultimi anni, in campo ambientale o in quello sportivo-ricreativo. Associazioni e gruppi di cittadini, collaborando con l'assessore o l'amministratore di riferimento, hanno fatto fare dei passi avanti alla nostra comunità.
La filosofia politica alla base del Movimento a 5 stelle ora la conosciamo. In due parole l'ha riassunta Fabrizio Ghirardi di Alba quando ha fatto cenno all'ideologia della Decrescita Felice di Maurizio Pallante.

Il sito dedicato la riassume così: La decrescita è la consapevolezza che non c’è progresso senza conservazione; indifferenza alle mode e all’effimero; attingere al sapere della tradizione; non identificare il nuovo col meglio, il vecchio col sorpassato, il progresso con una sequenza di cesure, la conservazione con la chiusura mentale; non chiamare consumatori gli acquirenti, perché lo scopo dell’acquistare non è il consumo ma l’uso; distinguere la qualità dalla quantità; desiderare la gioia e non il divertimento; valorizzare la dimensione spirituale e affettiva; collaborare invece di competere; sostituire il fare finalizzato a fare sempre di più con un fare bene finalizzato alla contemplazione. La decrescita è la possibilità di realizzare un nuovo Rinascimento, che liberi le persone dal ruolo di strumenti della crescita economica e ri-collochi l’economia nel suo ruolo di gestione della casa comune a tutte le specie viventi in modo che tutti i suoi inquilini possano viverci al meglio. In quest'ottica, capite bene, che la contrapposizione politica con gli schieramenti dominanti (ma anche, purtroppo, con la cultura) è fortissima.

Un esempio? Il problema energia.
La ricetta degli schieramenti politici dominanti è pressoché uguale. Puntare sulle biomasse (Bresso) oppure sul nucleare (Cota) per produrre più energia in modo alternativo alle fonti fossili. Gli effetti collaterali, naturalmente, sono minimizzati o nascosti in ossequio al grande business che si va a creare. Bono ed il Movimento di Beppe Grillo propongono invece il risparmio energetico, la riqualificazione energetica degli edifici, l'autoproduzione di energia con il sole, l'acqua , il vento sicuramente anche con le biomasse a patto che sia fatto in modo sensato e sostenibile.

Utopie? Forse, peccato che sia già un modello sperimentato con successo da anni in Germania ed Austria. Gli effetti collaterali: una ricaduta in termini di occupazione onesta e dignitosa incredibile in questi tempi di crisi ed un grosso passo avanti nella battaglia per un ambiente più pulito e sano in cui vivere Mi fermo qui augurandomi che altri proseguano ed integrino il discorso sul nostro blog.

Concludo, invece, riportando una lettera pubblicata sul Corriere di Saluzzo che riassume in modo esemplare il dubbio riscontrato in tanti cittadini sull'opportunità di dare il proprio voto ad uno schieramento che, se va bene, arriverà a percentuali ad una cifra eleggendo pochi candidati, virus della democrazia partecipativa, nel Consiglio Regionale.

I furbetti del "voto utile" La correttezza dell’informazione non è propriamente uno dei punti di forza della democrazia italiana. Ma sotto le elezioni, da qualche tempo a questa parte, tutti diventano dei signori, nella premura di garantire a TUTTI i candidati lo stesso spazio a disposizione. A TUTTI?
Beh, no, forse non proprio a tutti... diciamo ai rappresentanti dei due più grandi partiti, dei due osannati Monoliti della politica italiana, e alle rispettive coalizioni.
La cosiddetta “par condicio” è dovuta a loro, che, grazie agli enormi poteri economici che rappresentano e li sponsorizzano (notoriamente legati anche giornali e televisioni), monopolizzano il mercato e detengono il primato delle preferenze. Poi, ci sono anche altre liste, certo, ma... lasciate perdere, ci dicono neanche troppo tra le righe i mezzi d’informazione: votate i Monoliti, tanto vincerà uno di loro.
E i Monoliti godono. Da anni, da decenni (anche se sono nati dopo, hanno ereditato solide ceneri dai loro predecessori) fondano il loro consenso proprio sul “voto utile”, sulla finta democraticità delle campagne elettorali, dove di fatto può vincere solo chi detiene già un’ampia fetta di potere, perché degli altri non si parlerà praticamente nulla.
E i due Colossi, pur cantandosele sonoramente in campagna elettorale per mettere in mostra le differenze, diventano di fatto sempre più simili, in modo che sia sempre garantita una continuità al sistema italiano, con tutti i suoi annessi e connessi che tutti ormai dovremmo conoscere. Insomma, alle elezioni, di fatto, “possiamo cambiar tutto, a patto che si lasci tutto come era”. A meno che... a meno che i cittadini Italiani non comincino, uno dopo l’altro, a guardarsi intorno, valutando TUTTI i programmi, visionando TUTTI i candidati, e non solo quelli che si riferiscono ai Monoliti.
E inizino, sempre in maggior numero, ad assumersi la fatica e la responsabilità di informarsi personalmente, e non solo tramite i Grandi Giornali e le Grandi Televisioni. Perché quella del “voto utile” è una grandissima stupidaggine, che può esistere solo in grazia di un sistema d’informazione malato e dell’assuefazione degli elettori. Che devono rivendicare, proprio attraverso il voto, la loro vera libertà, che è quella non di scegliere quello che si ritiene “il male minore”, ma la lista che veramente, fra tutte, li rappresenta meglio. Una libertà che, se si vogliono veramente cambiare le cose, deve avere il coraggio di rischiare.
Giorgio Perino
 
Di Dulce (del 09/07/2009 @ 16:50:40 in Eventi, linkato 2291 volte)

 

 

 

Dopo il grande successo dello scorso anno a Sant’Anna di Roccabruna, i ragazzi del presidio provinciale di Libera (“Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", associazione nata il 25 marzo 1995 su iniziativa di don Ciotti) hanno deciso di continuare l’iniziativa anche quest’estate.
Si svolgerà dal 22 al 26 luglio, a Madonna del Colletto (Valdieri), luogo simbolo della Resistenza al nazi-fascismo e sarà dedicato alla libertà d’informazione, perché “si deve far capire alla gente quanto sia importante avere un’informazione seria e indipendente che racconti i fatti così come stanno e badi soltanto al bene dei cittadini” dicono alcuni ragazzi del presidio. Senza contare che quella italiana è una vera e propria tragedia, “con 9 giornalisti ammazzati negli ultimi anni e oltre una decina tuttora sotto scorta”.
Dopo lunghi mesi passati a organizzare l’evento, grazie anche alla collaborazione dell’A.N.P.I. (associazione nazionale partigiani italiani), del Comune di Cuneo e quello di Valdieri e dei ragazzi dell' Associazione Culturale 33Giri.

IL PROGRAMMA DEFINITIVO

Mercoledì 22

Primo pomeriggio: “Chiamala, se vuoi, coscienza civile”, con:

Don Ciotti: sacerdote che si batte da anni per la giustizia e l’impegno civile. Fondatore di Libera e del Gruppo Abele.

Andrea Scanzi: giovane e brillante firma di MicroMega e La stampa. Autore del best-seller “Elogio dell’invecchiamento”. Il suo ultimo libro è “Ve lo do io Beppe Grillo”.

Giovedì 23

Mattina: “Per non morire di mafia”

Marco Nebiolo: giornaliste della rivista di approfondimento politico-sociale Narcomafie.

Stefano Fantino: giornalista di Liberainformazione (Osservatorio nazionale sull’informazione per la legalità e contro le mafie).

Pomeriggio: “Cittadini, non sudditi. Giornalisti, non servi”, con:

Carlo Vulpio: Giornalista. Inviato del Corrire della Sera. E’ autore di Roba Nostra e La città delle nuvole. Viaggio nel territorio più inquinato d’Europa. Gli è stato tolto, perché i suoi articoli erano troppo scomodi, l’incarico di seguire come cronista le inchieste del pm De Magistris.

Piero Ricca: Giornalista e famoso blogger (www.pieroricca. org). Dicono di lui:
“Che io sia un mafioso è incerto, mentre è certissimo che lei sia uno stronzo!” Marcello Dell’Utri
“Se la gente facesse come lui, molti ipocriti dovrebbero espatriare” Beppe Grillo

Pino Maniaci: ovvero l’informazione senza bavaglio come strumento di lotta alla mafia. Davanti alle telecamere della sua Telejato, piccola e indomita emittente siciliana di Partitico, da anni Pino Maniaci ci dà lezioni di buon giornalismo.

Sera: “Gaza, Palestina: strage continua”, videocollegamento con: Vittorio Arrigoni, giornalista inviato di guerra del Manifesto.

Venerdì 24

Mattina: “Diventare giornalisti” con:

Paolo Gerbaudo: giornalista de Il Manifesto. Scrive di politica, ambiente e società.

Pomeriggio: “Noi giochiamo pulito. Presentazione de Il fatto Quotidiano”, con:

Antonio Padellaro: Giornalista. E’ stato direttore de l’Unità. Tra i fondatori, con Marco Travaglio, e futuro direttore de Il fatto Quotidiano. Il suo ultimo libro è “Io gioco Pulito”.

Oliviero Beha: giornalista radiotelevisivo e della carta stampata in prima linea anche nella difesa della libertà dell’informazione. Cura una rubrica di sport e società su Tg3. I suoi ultimi libri sono “I Nuovi Mostri” e “Italiopoli”.

Sera: “Prove tecniche di trasmissione: le radio resistenti”

Giulio Cavalli: è un attore, drammaturgo e regista italiano. L’ultima sua produzione è il recente Do ut Des, spettacolo teatrale su riti e conviti mafiosi. A causa delle minacce ricevute gli è stata assegnata una scorta.

Sabato 25
Mattina: “Se il giornalista resta solo…”

Alberto Spampanato: Quirinalista dell’Ansa, fratello di Giovanni, il corrispondente del quotidiano L’Ora ucciso a Ragusa nel 1972 mentre pubblicava inchieste sui gruppi eversivi neofascisti e su un oscuro omicidio. Autore del saggio Se il giornalista resta solo.

Carla Rostagno: sorella di Mauro Rostagno, sociologo e giornalista italiano. È stato uno dei fondatori del movimento politico Lotta Continua. Ucciso dalla mafia.

Pomeriggio: “La libera informazione italiana, questa sconosciuta”

Luca Telese: giornalista parlamentare. Scrive su Il Giornale. Autore di numerose trasmissioni televisive. I suoi ultimi libri sono “Qualcuno era comunista” e il best-seller “Cuori Neri”.

Fabio Bovi: tra i fondatori, insieme a Giulietto Chiesa, di PandoraTv (la web-tv completamente libera dai poteri forti). www.pandoratv. it

Domenica 26

Mattina: Camminata sui sentieri partigiani
Pomeriggio: “1943-2009. La Resistenza continua”, incontro finale con

Livio Berardo: membro dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo.

Attilio Martino: presidente provinciale A.N.P.I. (associazione nazionale italiana partigiani)

Andrea Olivero: presidente nazionale A.C.L.I.

Don Aldo Benevelli: prete partigiano, tra i fondatori di Lvia (Associazione Internazionale di Volontariato Laico).

 LE SERATE RESISTENTI

Eccovi il programma delle serate del campeggio..ricordo che si puo venire anche solo la sera e che la birra costerà 2.50€:

FESTIVAL RESISTENTE:

MERCOLEDI 22: CONCERTO
REIZEN www.myspace.com/reizenpark
CAP LEVAT www.myspace.com/caplevat

GIOVEDI 23: TEATRO
STORIE DI PIRATI a cura de “L’interezza non è il mio forte” www.interezza.it
Prima ci sarà un videocollegamento con Gaza con VITTORIO ARRIGONI

VENERDI 24 TEATRO e CONCERTO
RADIOMAFIOPOLI di GIULIO CAVALLI attore teatrale sfuggito a vari attentati mafiosi www.giuliocavalli.net/
DAVIDE VIETTO E I RISVOLTI www.myspace.com/davidevietto

FABRIZIO SCOLLETTA www.myspace.com/fabrizioscolletta

SABATO 25: CONCERTO OCCITANO
SIR MESSER a cura dell’associazione Geghebaba

DOMENICA 26: MAXIMEGACONCERTO FINALE
TLO Traffic Light Orchstra
ARTURO PIAZZA from Colorado Cafè www.arturopiazza.it 

“Gli incontri” ci tengono a precisare i ragazzi di Libera “saranno alternati a concerti, balli occitani, dibattiti, spettacoli teatrali e di giocoleria per ricordare che si può essere impegnati nel sociale anche divertendosi”.
Il costo è di 50 € per tutto il campeggio, compresi i pasti. Chiunque voglia partecipare (anche solo per alcune giornate) non deve far altro che compilarel’apposito modulo presente nel sito del campeggio

http://www.campeggioresistente.org/?page_id=2

 e portarsi la tenda……… se intendete dormire sul posto.

 

 

 

 

 

 

L’anno scorso io e Dulce abbiamo partecipato a 3 giorni di incontri senza fermarci a dormire ciò è possibile anzi vorrei consigliarvelo se non potete fare altrimenti. 

Telefonate a Gianluca Serale (3473300525) per avvisare del vostro arrivo e se intendete condividere  pranzo o cena che con un contributo finanziano il campeggio.

ULTIMA NOVITA'

Prima del campeggio ci sarà anche una cena di autofinanziamento in concomitanza con l’anniversario della strage di Via D’Amelio sabato 18 luglio aperta a tutti, presso il Parco della Resistenza a Cuneo. Per prenotarsi e pe avere ulteriori informazioni a riguardo si può scrivere a campeggio.resistente@libero.it o parlare col referente del presidio Gianluca Serale (3473300525).

 

 

 

 

 

 

     

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Di Anna76 (del 23/01/2009 @ 16:49:40 in Notizie, linkato 2497 volte)

Riporto fedelmente quanto scritto sul sito di Caterpillar.

Un'iniziativa a cui aderisco da alcuni anni, e che ritengo degna di essere segnalata.

Se poi qualcuno volesse, può aderire non solo in questo preciso giorno, ma anche in alcune altre giornate durante l'anno.

 http://milluminodimeno.blog.rai.it/

"M'Illumino di meno - I lighted Down - Me ilumino menos

Giornata del risparmio energetico - Energy saving day - Día del ahorro energético

Per il quinto anno consecutivo Caterpillar , il noto programma di Radio2 in onda tutti i giorni dalle 18 alle 19.30, lancia per il 13 febbraio 2009  M'illumino di meno , una grande giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico.

Dopo il successo delle passate edizioni, i conduttori Cirri e Solibello chiederanno nuovamente ai loro ascoltatori di dimostrare che esiste un enorme, gratuito e sotto utilizzato giacimento di energia pulita: il risparmio.

L'invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili il 13 febbraio 2009 dalle ore 18."

Concludo dicendo: Il nostro pianeta Terra è ricco di risorse, ci da tutto quello di cui abbiamo bisogno a livello materiale, cerchiamo di amarlo anche noi un po' di più. Buon risparmio energetico a tutti! ; - )

 
Di Dulce (del 22/03/2010 @ 16:26:51 in Eventi, linkato 2017 volte)

Oggi è la Giornata Mondiale dell’acqua e la situazione per quanto riguarda il diritto di accesso al prezioso liquido è complessa. Se in molte parti del Pianeta l’acqua non è per tutti, in altre lo è ma a costi esorbitanti; in altre ancora i Governi si organizzano per rendere l’acqua un business simile ad un altro. E’ il caso dell’Italia che ha visto recentemente l’approvazione di una legge che ne privatizza la gestione. Ieri, dunque si è tenuta ieri a Roma una manifestazione enorme: in 200mila sono scesi in piazza per chiedere che sia abolito il decreto Ronchi che di fatto ha travisato quelle che erano le disposizioni europee in materia.

Il Forum italiano dei movimenti per l’acqua sta promuovendo la raccolta di firme per la richiesta di un referendum abrogativo. La raccolta procede bene e all’attivo ci sono già 400mila firme. La campagna proseguirà anche per il prossimo aprile. A Parigi, intanto, dopo 25 anni di disastrosa gestione privata, l’acqua torna a essere pubblica.

Acqua: Hasta la victoria!

Questo è l’anno dell’acqua, l’anno in cui noi italiani dobbiamo decidere se l’acqua sarà merce o diritto fondamentale umano.
Il 19 novembre 2009, il governo Berlusconi ha votato la legge Ronchi, che privatizza i rubinetti d’Italia. E’ la sconfitta della politica, è la vittoria dei potentati economico-finanziari. E’ la vittoria del mercato, la mercificazione della ‘creatura’ più sacra che abbiamo: ’sorella acqua’.
Questo decreto sarà pagato a caro prezzo dalle classi deboli di questo Paese, che, per l’aumento delle tariffe, troveranno sempre più difficile pagare le bollette dell’acqua (avremo così cittadini di serie A e di serie B!). Ma soprattutto, la privatizzazione dell’acqua, sarà pagata dai poveri del Sud del mondo con milioni di morti di sete.
Per me è criminale affidare alle multinazionali il bene più prezioso dell’umanità (‘l’oro blu’), bene che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici (scioglimento dei ghiacciai e dei nevai) sia per l’incremento demografico.
L’acqua è un diritto fondamentale umano, che deve essere gestito dai Comuni a totale capitale pubblico, che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione per tutti al costo più basso possibile.
Purtroppo, il nostro governo, con la legge Ronchi, ha scelto un’altra strada, quella della mercificazione dell’acqua.
Ma sono convinto che la vittoria dei potentati economico-finanziari si trasformerà in un boomerang.
E’ già oggi notevole la reazione popolare contro questa decisione immorale. Questi anni di impegno e di sensibilizzazione sull’acqua, mi inducono ad affermare che abbiamo ottenuto in Italia una vittoria culturale ,che ora deve diventare politica.
Ecco perché il Forum italiano dei Movimenti per l’acqua pubblica, lancia ora il Referendum abrogativo della Legge Ronchi, che dovrà raccogliere, fra aprile e luglio 2010, circa seicentomila firme. Non sarà un referendum solo abrogativo, ma una vera e propria consultazione popolare su un tema molto chiaro :o la privatizzazione dell’acqua o il suo affidamento ad un soggetto di diritto pubblico.
Le date del referendum verranno annunciate in una grande manifestazione nazionale a Roma il 20 marzo, alla vigilia della Giornata Mondiale dell’acqua (22marzo).
Nel frattempo chiediamo a tutti di costituirsi in gruppi e comitati in difesa dell’acqua, che siano poi capaci di coordinarsi a livello provinciale e regionale.
E’ la difesa del bene più prezioso che abbiamo (aria e acqua sono i due elementi essenziali per la vita!). Chiediamo a tutti i gruppi e comitati di fare pressione prima di tutto sui propri Comuni affinché convochino consigli monotematici per dichiarare che l’acqua è un bene di non rilevanza economica. Questo apre la possibilità di affidare la gestione dell’acqua ad un soggetto di diritto pubblico.
Abbiamo bisogno che migliaia di Comuni si esprimano. Potrebbe essere questo un altro referendum popolare propositivo.
Solo un grande movimento popolare trasversale potrà regalarci una grande vittoria per il bene comune. Sull’acqua ci giochiamo tutto, anche la nostra democrazia.
Dobbiamo e possiamo vincere. Ce l’ha fatta Parigi (la patria delle grandi multinazionali dell’acqua ,Veolia, Ondeo ,Saur che stanno mettendo le mani sull’acqua italiana) a ritornare alla gestione pubblica. Ce la possiamo fare anche noi.        Alex Zanotelli

Nell'attesa vi consiglio vivamente di visitare il sito

http://www.acquabenecomune.org/index.php

e di rivedere la trasmissione Presa Diretta http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-72131396-1d22-4147-858e-488f68e410d8.html

Cosi quando vi troverete davanti ad un banchetto pro referendum non avrete dubbi

CHIUDETE IL RUBINETTO E PREPARATE LA MATITA!

 
Di beppe.olivero (del 01/06/2011 @ 16:25:07 in Ambiente, linkato 2255 volte)

Venerdì 3 giugno alle 21.00, presso l'Ala della Pace, il Gruppo Vas di Piasco organizza una serata sul tema “Acqua T.V.B (ti Voglio Bere)”. Protagonista principe dell'incontro sarà uno studio delle acque sorgive cuneesi effettuato dai ragazzi del Liceo Scientifico Peano di Cuneo, coordinati dal Prof. Giacomo Olivero. Il Gruppo Vas di Piasco qualche mese fa, dopo aver lanciato la proposta di installare una Casetta dell'Acqua all'amministrazione comunale piaschese, aveva sollecitato al Liceo Peano le analisi sulle sorgenti più conosciute e frequentate della bassa Valle Varaita. Nel corso della serata ed alla presenza di diversi amministratori locali saranno resi noti e discussi gli esiti e le proprietà dei rilievi sulla Fonte Olivetta a Rossana, Santa cristina a Costigliole Saluzzo, Isasca e Venasca Centro e della Frazione Serravalle, Tetti Avena e Fontana Barale nel comune di Piasco. Lo studio, in ogni caso, ha ribadito l'assoluta buona qualità di gran parte delle fonti in questione così come dell'acqua del rubinetto di casa. Ritorna di attualità, dunque, la proposta di installare le Casette dell'Acqua ( che erogano anche acqua frizzante) nei nostri comuni così da offrire un servizio utile a tutta la popolazione ed ottenerne un significativo beneficio sia a livello economico e sia dal punto di vista ambientale. Tra l'altro oggi c'è la possibilità di installare queste “casette” a costo zero per le casse comunali.
La serata, inoltre, sarà un'occasione in più per sottolineare l'importanza della posta in gioco nei Referendum del 12 – 13 giugno.

Proprio oggi la Corte di Cassazione ha confermato il Referendum sul nucleare allontanando lo spettro del mancato raggiungimento del quorum. Il Comitato Referendario per l'acqua di Cuneo, attraverso la proiezione di alcuni brevi cortometraggi e la mostra “Fino all'ultima goccia”, proporrà qualche ulteriore riflessione sull'importanza dell'elemento acqua quale bene comune, bene che la “casta” di dx, sx e centro sta tentando di “rubare” ai comuni cittadini. La mostra “Le nostre Sorgenti”che riassume tutto lo studio degli allievi del Liceo Scientifico Peano, infine, sarà esposta presso la Porta di Valle di Brossasco dal 2 al 5 giugno 2011, nell'ambito della popolarissima manifestazione culturale “dOCumentarsi”.
 
Di Dulce (del 15/01/2009 @ 16:23:53 in Notizie, linkato 2453 volte)

*Firma anche tu. Click sulla scritta che scorre*

NON SI PUO' RIMANERE A GUARDARE

C'è un modo per evitare il massacro di civili. C'è un modo per salvare il popolo palestinese. C'è un modo per garantire la sicurezza di Israele e del suo popolo. C'è un modo per dare una possibilità alla pace in Medio Oriente. C'è un modo per non arrendersi alla legge del più forte e affermare il diritto internazionale:

> CESSATE IL FUOCO IN TUTTA L'AREA
> RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE ISRAELIANE
> FINE DELL'ASSEDIO DI GAZA
> PROTEZIONE UMANITARIA INTERNAZIONALE

Facciamo appello a chi ha responsabilità politiche e a chi sente il dovere civile perché sia rotto il silenzio e si agisca. Le Nazioni Unite e l'Unione Europea escano dall'immobilismo e si attivino per imporre il pieno rispetto del diritto internazionale
L'Italia democratica faccia la sua parte.

Le nostre organizzazioni si impegnano, insieme a chi lo vorrà, per raccogliere e dare voce alla coscienza civile del nostro paese:

ACLI, ARCI, LEGAMBIENTE, CGIL, AUSER, LIBERA, RETE LILLIPUT, Associazione ONG Italiane - Piattaforma Medio Oriente, Fondazione Angelo Frammartino, Beati i Costruttori di Pace, FIOM, CGIL Funzione Pubblica, Un ponte per, AIAB, CIES, GRUPPO ABELE, CIPAX - Centro Interconfessionale per la pace, Donne in Nero, A Sud, FAIR, Fairtrade Italia, Forum Ambientalista, UCODEP, Terres des Hommes International, Armadilla Onlus, SDL Intercategoriale, Tavola Sarda per la pace, Famiglia di Angelo Frammartino, Luigi Ciotti, Flavio Lotti, Luciana Castellina, Giuliana Sgrena, Enzo Mazzi - Isolotto Firenze, Luisa Morgantini, Vittorio Agnoletto, Giovanni Berlinguer, Sergio Staino, tanti gruppi locali, docenti, amministratori locali, pacifisti e pacifiste, cittadini e cittadine (un primo elenco è consultabile anche su www.arci.it)


Non si può rimanere a guardare! Campagna di raccolta fondi a sostegno della società civile palestinese impegnata nell'assistenza dei civili

In contemporanea con le varie iniziative sostenute dalla nostra associazione a favore della pace nella Striscia di Gaza, Arci ha lanciato una campagna di raccolta fondi per sostenere il partner locale REC (Remedial Education Center) nell'affrontare le conseguenze degli attacchi israeliani in particolare a favore dei minori.


NON SI PUò RIMANERE A GUARDARE!!

ARCI, e tutta l'Italia civile, si sta attivando per fermare il massacro di Gaza con appelli, raccolta firme, iniziative ecc.
Per dire:
CESSATE IL FUOCO IN TUTTA L'AREA
RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE ISRAELIANE
FINE DELL'ASSEDIO DI GAZA
PRETEZIONE UMANITARIA INTERNAZIONALE

Per far fronte all'emergenza socio-sanitaria che questi giorni di guerra hanno molto aggravato, Arci lancia una campagna di raccolta fondi a sostegno della società civile palestinese impegnata nel sostegno ai civili.

In particolare, con i fondi raccolti, Arci sosterrà lo sforzo del REC (Remedial Education Center), con cui collabora da diversi anni nella fornitura di servizi e strumenti ai minori palestinesi della Striscia di Gaza con l'obiettivo di combattere l'isolamente in cui sono costretti e cercare di garantire un livello minimo di normalità per le giovani generazioni, nell'assistenza ai minori principali vittime del conflitto israelo-palestinese e di questa nuova ondata di violenza. Ad oggi il nuovo attacco ha provocato più di 1.000 morti tra cui più di 300 minori, che come in ogni altra guerra, sono le prime vittime dirette e indirette della violenza.

Anche tu puoi aiutarci a sostenerli con contributi da versarea:

ARCI CULTURA E SVILUPPO
CAMPAGNA ATTIVARCI
CAUSALE - EMERGENZA GAZA

Banca Popolare Etica
IBAN IT96 N050 1803 2000 0000 0508 080

oppure direttamente on-line con carta di credito nell'apposita
sezione di questo sito
REMEDIAL EDUCATION CENTER (REC) - GAZA
Il Remedial Education Center (REC) è una ONG palestinese nata nel 1993 che rivolge il suo operato a bambini con situazioni problematiche ed attualmente conta circa 500 iscritti. I minori provengono da famiglie che, oltre a dover fronteggiare ogni giorno le criticità della situazione contingente, si trovano in condizioni di particolare povertà e disagio, hanno problemi di socializzazione, chiusura, esagerata timidezza, difficoltà di concentrazione e apprendimento con conseguente caduta della rendita scolastica, fobie, incubi ed enuresi notturne.
Gli operatori del REC sono uomini e donne palestinesi supportati, in maniera occasionale da Volontari provenienti soprattutto dai paesi Europei, legati a progetti i cooperazione internazionale. Le attività vengo portate avanti grazie a contributi finanziari provenienti per lo più dai paesi occidentali e tramite gli affidi a distanza.
Il REC opera in una struttura a tre piani in cui ci sono aule didattiche, laboratori vari, un teatrino, aule per il recupero dei disabili.
I REC persegue da sempre una politica innovativa e controcorrente se si considera il luogo in cui viene attuata e che gli operatori che ci lavorano sono anch'essi palestinesi. I bambini e le bambine infatti, svolgono collettivamente ogni attività e le classi formate da non più di 20 bambini comprendono alcuni portatori di handicap. Il recupero psichico e fisico dei disabili è infatti un'altra tipicità del REC che li segue grazie ad un gruppo di psicologi ed operatori qualificati in un paese in cui sarebbero lasciati a loro stessi senza supporto.
Tra le attività del Centro possiamo inoltre evidenziare quelle didattico-educative di sostegno alla scolarità, quelle ricreazionali, i programmi di guida e supporto alle famiglie, quelli di ricerca e sviluppo, i laboratori musicali, i programmi di sostegno alle madri. In particolare si realizzano programmi di educazione personale vera e propria, attraverso la cura all'igiene individuale, dell'alimentazione, di educazione al linguaggio ed alla non violenza nelle relazioni interpersonali.
Attraverso programmi annuali inoltre, avvalendosi della collaborazione di Associazioni estere, il REC organizza campi estivi in paesi Europei (Summer Camp). Alcuni bambini che versano in situazioni di particolare disagio psichico e comportamentale, vengono quindi inseriti in un programma semestrale che serve a prepararli psicologicamente ad affrontare l'impatto con una realtà, quella occidentale, molto diversa dalla loro.
In Europa quindi i bambini acquisiscono la consapevolezza dell'esistenza di una realtà differente che li porta a confrontarsi con i coetanei occidentali e ad aumentare la propria autostima e conoscenza delle proprie potenzialità.
Collaborazione ARCI-REC
Attraverso programmi annuali e avvalendosi della collaborazione di Associazioni estere, il REC organizza campi estivi in paesi Europei (Summer Camp). Alcuni bambini che versano in situazioni di particolare disagio psichico e comportamentale, vengono inseriti in un programma che serve a prepararli psicologicamente ad affrontare l'impatto con una realtà, quella occidentale, molto diversa dalla loro. In Europa quindi i bambini acquisiscono la consapevolezza dell'esistenza di una realtà differente che li porta a confrontarsi con i coetanei occidentali e ad aumentare la propria autostima e conoscenza delle proprie potenzialità. Negli ultimi anni, l'ARCI ha gestito i Summer Camp del REC nella Città di Grottaglie stringendo così i rapporti di collaborazione con il REC e facendosi promotore di campagne di finanziamento insieme ad alcune Associazioni Laziali e Lombarde e con il coinvolgimento degli Enti locali.
Prima della chiusura della striscia di Gaza, che ha di fatto bloccato la possibilità di continuare a sviluppare le attività, la sede del REC è stata visitata dalla delegazione nazionale dell'ARCI giunta in Palestina con l'obiettivo di espandere la conoscenza riguardo alla situazione politico-sociale della Palestina e dei suoi rapporti con lo stato Israeliano.
La metodologia prescelta per il lavoro comune sino ad oggi svolto è quella di laboratori tematici, che utilizzino varie forme di espressione, e che abbiano come filo conduttore la convenzione sui diritti dell'infanzia dell'Onu del 1989. Tale scelta è stata suggerita dal partner sulla base della propria esperienza pluriennale in questo tipo di lavoro.
La chiusura della Striscia di Gaza da parte di Israele e il riacuirsi del conflitto hanno costretto, nell'ultimo anno, a sospendere le attività progettuali programmate, mentre in questa fase vi è urgenza di affrontare la tragica situazione creata dalla nuova situazione di emergenza causata dal conflitto.

Quello che non sapete su Gaza

Il NYTimes di oggi pubblica un articolo interessante di Rashid Khalidi, professore di studi arabi alla Columbia, autore di 'Sowing crisis: The Cold War and American Dominance in the Middle East'.
* * *
Quello che non sapete su Gaza
di Rashid Khalidi (NYTimes, 7-1-09)
Quasi tutto quello che siete stati portati a credere su Gaza è sbagliato. Alcuni punti essenziali sembrano mancare dal discorso, svoltosi per lo più sulla stampa, circa l'attacco di Israele alla striscia di Gaza.
Il popolo di Gaza
La maggioranza di chi vive a Gaza non è lì per scelta. Un milione e cinquecentomila persone stipate nelle 140 miglia quadrate della striscia di Gaza fanno parte per lo più di famiglie provenienti dai paesi e dai villaggi attorno a Gaza come Ashkelon e Beersheba. Vi furono condotte a Gaza dall'esercito israeliano nel 1948.
L'occupazione
Gli abitanti di Gaza vivono sotto l'occupazione israeliana dall'epoca della Guerra dei sei giorni (1967). Israele è tuttora considerata una forza di occupazione, anche se ha tolto le sue truppe e i suoi coloni dalla striscia nel 2005. Israele controlla ancora l'accesso all'area, l'import e l'export, e i movimenti di persone in ingresso e in uscita. Israele controlla lo spazio aereo e le coste di Gaza, e i suoi militari entrano nell'area a piacere. Come forza di occupazione, Israele ha la responsabilità di garantire il benessere della popolazione civile della striscia di Gaza (Quarta Convenzione di Ginevra).
Il blocco
Il blocco della striscia da parte di Israele, con l'appoggio degli Stati Uniti e dell'Unione Europea, si è fatto sempre più serrato da quando Hamas ha vinto le elezioni per il Consiglio Legislativo Palestinese nel gennaio 2006. Carburante, elettricità, importazioni, esportazioni e movimento di persone in ingresso e in uscita dalla striscia sono stati lentamente strozzati, causando problemi che minacciano la sopravvivenza (igiene, assistenza medica, approvvigionamento d'acqua e trasporti).
Il blocco ha costretto molti alla disoccupazione, alla povertà e alla malnutrizione. Questo equivale alla punizione collettiva -col tacito appoggio degli Stati Uniti- di una popolazione civile che esercita i suoi diritti democratici.
Il cessate-il-fuoco
Togliere il blocco, insieme con la cessazione del lancio dei razzi, era uno dei punti chiave del cessate-il-fuoco fra Israele e Hamas nel giugno scorso. L'accordo portò a una riduzione dei razzi lanciati dalla striscia: dalle centinaia di maggio e giugno a meno di venti nei quattro mesi successivi (secondo stime del governo israeliano). Il cessate-il-fuoco venne interrotto quando le forze israeliane lanciarono un imponente attacco aereo e terrestre ai primi di novembre; sei soldati di Hamas vennero uccisi.
crimini di guerra
Colpire civili, sia da parte di Hamas che di Israele, è potenzialmente un crimine di guerra. Ogni vita umana è preziosa. Ma i numeri parlano da soli: circa 700 palestinesi, per la maggior parte civili, sono stati uccisi da quando è esploso il conflitto alla fine dello scorso anno. Per contro, sono stati uccisi 12 israeliani, per la maggior parte soldati. Il negoziato è un modo molto più efficace per affrontare razzi e altre forme di violenza. Questo sarebbe successo se Israele avesse rispettato i termini del cessate-il-fuoco di giugno e tolto il suo blocco dalla striscia di Gaza.
Questa guerra contro la popolazione di Gaza non riguarda in realtà i razzi. Né riguarda il 'ristabilire la deterrenza di Israele', come la stampa israeliana vorrebbe farvi credere. Molto più rivelatrici le parole dette nel 2002 da Moshe Yaalon, allora capo delle Forze di Difesa israeliane:'Occorre far capire ai palestinesi nei recessi più profondi della loro coscienza che sono un popolo sconfitto.'
Il boomerang di Gaza
di Nicholas Kristof (NYTimes, 7-1-09)
In un momento in cui Israele sta bombardando Gaza cercando di schiacciare Hamas, vale la pena di ricordare che Israele stesso aiutò ad allevare Hamas.
Quando Hamas fu fondata nel 1987, Israele era per lo più preoccupata del movimento Fatah di Yasser Arafat e pensò che una organizzazione religiosa palestinese avrebbe aiutato a indebolire Fatah. Israele calcolò che tutti quei fondamentalisti musulmani avrebbero passato il loro tempo a pregare nelle moschee, così diede un giro di vite a Fatah e permise a Hamas di crescere come forza alternativa.
In Medio Oriente stiamo assistendo alla sindrome del boomerang. Il terrorismo arabo ha creato un appoggio ai politici israeliani di estrema destra, che hanno reagito duramente contro i palestinesi, che hanno risposto con altro terrorismo, ecc. Gli estremisti di entrambe le parti si sostengono a vicenda e l'assalto terrestre eccessivo di Israele a Gaza creerà verosimilmente altri terroristi nel lungo periodo. (...)
(il resto dell'articolo qui.)
 
Di Mirko Sil (del 15/01/2011 @ 16:11:20 in Solidarietà, linkato 2293 volte)

-FIDAS - A.D.A.S.

associazione donatori autonomi del sangue

Di Saluzzo e sue Valli
Gruppo di Piasco


 
AVVISI :
  • Domenica 23 gennaio donazione di sangue sala comunale dalle ore 8.00 alle 11,30 ……..VENITE NUMEROSI!!

  • Domenica 23 gennaio ci sarà anche 8° camminata di fitwalking a Saluzzo. L’iscrizione e di € 5 devoluti per un progetto di solidarietà, come già gli anni scorsi (la quota verrà pagata dall’ associazione ADAS per tutti i donatori).

La partenza (prevista per le ore 10,15) e l’arrivo si terranno a Saluzzo in Piazza Cavour. E’ possibile iscriversi sino a giovedì 20 gennaio 2011 e anche il giorno della manifestazione sino a mezz'ora prima della partenza; la borsa gara è garantita ai primi 4.000 iscritti. Iscrizioni al sottoscritto ……

L’iniziativa, senza dubbio molto importante, non deve compromettere la buona riuscita della donazione che è la cosa principale della giornata!

  • Congresso nazionale fidas a Parma : anche quest’anno si propone a chi è interessato (donatori e simpatizzanti ) la possibilità di partecipare al congresso di domenica 15 maggio con una gita di 2 giorni con la Cacao viaggi di Cuneo. Partenza da Saluzzo sabato 14 maggio alle ore 7.00

Ore 14.00 visita guidata di Cremona (Pernottamento Salsomaggiore terme)

Domenica 15 maggio sfilata a Parma, Santa Messa per i donatori, pranzo e visita guidata di Parma e rientro in serata. Costo € 200 a persona.


Durante la donazione di domenica ci saranno anche le schede per le votazioni del rinnovo del direttivo di Piasco (un massimo di 6 persone) TRIENNIO 2011-2013.
Le schede saranno già pre-compilate e ognuno darà le proprie preferenze.
 
 
Di cagio (del 20/03/2007 @ 16:03:37 in generale, linkato 1882 volte)
Per questa sera alcuni membri della Pro Loco siamo stati convocati ad una riunione con la Giunta Comunale e la Commissione Cultura.
Non so bene di che cosa si parlerà ma ci sarò anch'io, ci sarà qualcuno più dentro di me all'organizzazione del carro di carnevale (Davide), qualcuno con le idee ben chiare sulla situazione del Cinema e qualche tuttofare.
Devo dire che mi fa molto piacere che i nostri delegati alla gestione della cosa pubblica ci chiamino per una riunione. Davide, Diego, Eugenio, Matteo, io e gli altri partecipanti non saremo certo avari di opinioni e di consigli dai nostri (modesti) punti di vista..
Domani scriverò com'è andata e di che cosa abbiamo parlato, prometto!
 
Di beppe.olivero (del 22/11/2009 @ 15:52:35 in Politica, linkato 2188 volte)
Da inguaribile ottimista e da cittadino italiano che non vuole rassegnarsi al degrado politico e sociale di questi ultimi vent'anni da tempo mi guardavo attorno per vedere se da qualche parte spuntava qualche progetto concreto per cambiare le cose, pronto naturalmente a fare la mia parte. Il blog di Beppe Grillo con i suoi meetup qualcosa avevano già smosso. Mi chiedevo, però, dov'era finita la parte dell'Italia migliore, quella che ogni giorno si alza al mattino per contribuire ad un mondo più giusto ed umano. Le associazioni di volontariato, le cooperative sociali, i gruppi e movimenti cattolici, i comitati che sorgono spesso qua e là per rimediare ai disastri della politica. Realtà diverse e frastagliate che, però, se si unissero diventerebbero una forza importante. Oggi ho trovato sulla rete una risposta esemplare di Jacopo Fo e Roberta Lombardi che stanno cercando di mettere assieme tutte queste realtà con il Movimento Etico Popolare. Lo pubblico sul nostro blog per alimentare il dibattito convinto che stiamo vivendo un momento storico importante e delicatissimo dal quale possiamo uscirne solo se sappiamo mettere in campo le energie migliori. Invito tutti a farlo girare in rete, attraverso i propri contatti. Nello scenario agonizzante di questo inizio millennio italiano sta succedendo qualche cosa di grosso? Anche noi avremo a breve un effetto Obama? Sta per cominciare una rivoluzione politica che ridara' alla gente la gioia di lottare e vincere? Impossibile? Se si guardano i telegiornali certamente, ma se si vive nel Movimento dei piccoli gruppi che praticano l’alternativa si assiste a una continua crescita di iniziative e successi. Ovunque fioriscono circoli della Decrescita Felice, del Movimento della Transizione, gruppi d’acquisto, botteghe del commercio equo, feste, concerti, cooperative sociali, imprese ecologiche, filiali di Banca Etica. Un fenomeno enorme che ha poca visibilita' nel suo complesso ma che a furia di piccoli passi sta modificando casa per casa il panorama politico culturale e sociale. Una realta' che crea lavoro, risparmio energetico, imprese solidali in tutto il mondo. Migliaia di pasti cucinati ogni giorno per i disperati del pianeta, migliaia di alberi piantati, pannelli fotovoltaici finanziati e costruiti, cibi biologici prodotti, milioni di litri d’acqua e kilowatt risparmiati. E una cultura diversa che cresce non sui discorsi di chi e' bravo a parlare in pubblico ma grazie all’abilita' delle mani, alla fantasia e al sudore (quello della fronte non quello della lingua). In Italia, nonostante i Veltroni, i D’Alema, i Rutelli, il Presidente e tutte le sue vallette ucraine vestite da babbo natale in bikini, migliaia di persone si alzano ogni mattina e si chiedono: “Come posso far avanzare di un centimetro il mondo migliore?” e si mettono giu' a spremersi il cervello per creare un nuovo conto corrente ribelle, isolare un tetto, vendere un chilo di caffe' che ha dentro la speranza di un contadino peruviano, far arrivare un piccolo mulino a vento nel Kalahari. E ci riescono! Questa gente meravigliosa, questi che non sono crollati psicologicamente neanche di fronte all’ultimo disastro elettorale, se si mettono assieme cosa potrebbero combinare? Pensa per un attimo se questo Movimento del fare si saldasse con i circoli degli amici di Beppe Grillo, con i comitati di lotta contro gli inceneritori e le industrie inquinanti, con componenti di base dei verdi e della sinistra. Pensa se fosse capace di parlare anche alla gente di buon senso che oggi vota a destra perche' non vede alternative. Siamo tanti, anche se siamo divisi e incapaci di far nascere una strategia comune. Ma in questi anni abbiamo imparato a usare mezzi nuovi come il web, a organizzarci a rete, a fare impresa e costruire concretamente nuovi mestieri, attivita' commerciali, installare pannelli solari, lampioni ad alta efficienza e caldaie ecologiche, andando oltre la denuncia del marcio nel sistema. Bello ma impossibile? E se ti dicessi che qualcuno ci sta pensando? Sono stato cinque ore con Fabio Salviato, presidente di Banca Etica, Alfredo Giacon che ha fatto il giro del mondo in barca a vela come ambasciatore del movimento solidale italiano e Piera Marsilio, scrittrice e musicista. Abbiamo parlato del neonato Movimento Etico Solidale. Parlare oggi di un nuovo movimento politico puo' sembrare una follia. Ma la cosa non spaventa i fondatori di questo gruppo che credono che sia proprio questo il momento per chiamare all’unita' su obiettivi concreti il popolo che sta opponendosi con i fatti allo sfascio nazionale. Salviato mi racconta che in Francia le associazioni delle signore che amano i cani, gli ecologisti della prima ora, gli amanti dell’ambiente bucolico, i terrorizzati dalla catastrofe ambientale, i gruppi etici e solidali e i comitati spontanei di difesa del territorio sono riusciti a fare un patto che e' partito dal basso e che ha permesso al movimento ecologista-etico di ottenere un risultato formidabile: oggi sono il terzo “partito” con il 16% dei voti, solo un pelo al di sotto del Partito socialista. Perche' non facciamo lo stesso? Uniamo il Movimento del fare, dei piccoli passi, dei piccoli circoli locali, la gente concreta che non ama le chiacchiere e ha a cuore i risultati! Mentre scrivo stanno arrivando i dati sulle elezioni regionali in Germania. Anche li' una nuova sinistra ha ottenuto risultati notevoli, un segnale che qualche cosa si sta muovendo a livello internazionale. Quello che mi affascina del Movimento Etico Solidale e' il rifiuto per le divisioni ideologiche, la partenza cercando di portare idee semplici, proposte concrete. Salviato inizia dicendo che sogna un movimento che misuri l’impegno dei propri militanti con il numero di pannelli solari installati, con la quantita' di combustibile fossile risparmiato. Oggi sarebbe possibile trasformare in fatti le nostre proposte. Abbiamo decenni di esperienza e le tecnologie sono mature. Possiamo immaginare di proporre finalmente nuovi strumenti di risparmio, permettendo alle famiglie italiane di investire in modo sicuro e vantaggioso nelle fonti di energia rinnovabile, estendere la logica dei gruppi di acquisto a servizi complessi come la telefonia o le assicurazioni, far risparmiare le famiglie e valorizzare le imprese etiche. E possiamo perfino dimostrare che un comune che ha bisogno di 3 milioni di euro per costruire una scuola puo' ottenerli dando vita a un progetto globale di razionalizzazione delle risorse energetiche. Cambi le lampadine e i regolatori di flusso della corrente e tagli l’80% dei costi dell’illuminazione stradale, produci biogas dai rifiuti urbani organici, tagli del 50% i costi del riscaldamento isolando gli immobili, copri i tetti e i parcheggi con pannelli fotovoltaici, dove puoi installi generatori di elettricita' eolici, idrici, a scarti di legno. Con una semplice operazione di prefinanziamento e grazie ai finanziamenti dello Stato puoi realizzare gli investimenti senza sborsare un euro e ottenere contemporaneamente i 3 milioni di euro per la scuola, facendoti anticipare i risparmi ottenuti e gli utili provenienti dalla produzione diretta di elettricita'. Oggi possiamo non limitarci a dirlo, il Movimento contiene le professionalita' e l’esperienza per trasformare questa possibilita' in un’azione politica diretta. In campagne di riconversione dell’economia dei Comuni. Far vivere la nostra propaganda politica sulle esperienze. Quando avremo realizzato simili interventi in 10 Comuni avremo dimostrato di avere un progetto vero per la rinascita economica, ecologica e culturale dell’Italia. Non chiacchiere. Il fatto di trovarmi per la prima volta di fronte a un’organizzazione politica che si muove su questa linea di pensiero mi ha entusiasmato. E credo che sia importante in questo momento aprire una discussione su questi temi. Ben sapendo che non sara' facile, non sara' comodo ma potrebbe essere un’esperienza straordinaria di cambiamento. Vogliamo farlo? Possiamo farlo? Come? abbiamo molto parlato in questi giorni ed il sogno europe ecologique da costruire qui in italia è una sfida che ci piacerebbe vincere. un primo incontro c'è stato ad alcatraz da jacopo a metà ottobre ed hanno iniziato ad aderire tutta una serie di associazione e realtà che lavorano quotidianamente nella solidarietà, nella filiera corta, nelle energie rinnovabili. per ora hanno aderito al progetto Lifegate Planet Associazione Alcatraz El Tamiso Brio Ecor NaturaSì Cooperativa Immigrazionisti Associazione Mairi e Soliles Unaretedamore Coscienza in Rete Associazione Impronta Leggera e noi che facciamo? sì lo so, c'è il movimento a 5 stelle e le regionali, ma una cosa non esclude l'altra... ANZI l'amplifica enormemente! beppe e jacopo hanno parlato di questa cosa più volte e jacopo si è messo in contatto con i ragazzi di campania ed emilia che stanno lavorando al progetto liste civiche regionali. penso sia in contatto anche con voi. noi nel lazio stiamo anche lavorando con i ragazzi di PBC... ma voi non li sentite i passi di una MOLTITUDINE INARRESTABILE che inizia a camminare insieme verso la stessa direzione????? vogliamo fare rete con chi abbiamo vicino ogni giorno: chi fa la raccolta differenziata perchè vuole rifiuti zero, chi compra dalla filiera corta ed in modo critico, chi ha un conto in banca etica, chi si fa da solo la sua energia rinnovabile, chi vuole che l'acqua rimanga pubblica, chi coltiva l'orto di quartiere...? perchè dall'incontro di cue persone che quotidiamente tentano di migliorare il mondo si crea un legame saldo ed insieme siamo una moltitudine inarrestabile!
 
Di Sara G (del 01/09/2011 @ 15:48:07 in Associazioni, linkato 1537 volte)
Hola a todos queridos hermanos! Vi sollecito all'attenzione questo scambio giovanile che si terrà a fine settembre sul tema dell'immigrazione e della interculturalità. Mi sembra una interessante opportunità per conoscere nuove persone e il loro mondo e idee, il tutto non lontano da casa e a costi modesti (conoscendo la Comunità Papa Giò..) Avete ancora un po di tempo per iscrivervi! http://www.odcpace.org/index.php?option=com_content&task=view&id=478&Itemid=302 Ciao piaschesi!
 
Di Marta (del 24/06/2008 @ 15:34:35 in generale, linkato 2708 volte)
Spiacente ma torno su un vecchio argomento: sentieri in collina, i "nostri" in quel di Piasco.

Sabato 21 giugno, tradizionale festa a S. Bernardo, con messa, benedizione, distribuzione dei "micun".... Tradizione vuole che si salga alla cappella con trattore e "tamagnun"(ormai pochi a farlo), e in pellegrinaggio, quindi a piedi( forse si dovrebbe anche pregare).

Non so in quanti siano partiti da Piasco a piedi, in quanti abbiano fatto un pezzo in macchina, comunque si era un bel numero a messa.
io e il mio babbo siamo partiti da casa a piedi, e a un certo punto abbiamo avuto la strada sbarrata da mucchi di legna appena tagliata.
Mi spiego meglio: dopo Tetti Avena si lascia la strada sterrata per prendere sulla destra il sentiero per il bosco, tale sentiero dopo qualche centinaio di metri si trasforma nel famigerato vertical race( più' volte contestato), quella cosa verticale senza curve, senza ombra, delimitato da un lato da una rete( in basso elettrica ??) per intenderci.
Tale sentierino era ostruito da svariati cumuli di legna appena tagliata, aggirabili solo risalendo la scarpata e passando nel bosco abbastanza fitto.
Non so quante persone l'abbiamo percorso quel tratto, visto che una volta l'anno(per la festa appunto) si ha la possibilita' di percorrere il sentiero storico che porta a san Bernardo ( che si trova nella "cinta") e giustamente molti hanno preferito un bel sentiero al vertical race strozza fiato!

Questa e' una polemica trita e ritrita, ma mi sembra che ostruire il passaggio proprio il giorno della festa sia, per poca sensibilita' o poca attenzione, provocazione e attirarsi volutamente critiche.

Oltretutto e' sparito un cartello indicatore (di quelli in legno a pois colorati) proprio in quel posto. Quello che indicava il sentiero in salita da prendere dalla strada sterrata, ma non accuso nessuno, forse se ne e' andato lui di sua spontanea volonta', per vergogna, a indicare un sentiero che meriti tale nome.

Ancora una volta rilancio i soliti interrogativi: come possiamo tutelare il nostro territorio? A chi dobbiamo rivolgerci? Vi sono già dei responsabili in questo senso? Siamo nel far west o vi sono leggi che regolano queste cose? Chi ha ragione , chi a torto?

 Marta camminatrice frustrata
 
Di Dulce (del 02/12/2010 @ 15:30:11 in Eventi, linkato 1896 volte)


Il popolo dell'acqua torna in piazza

CANCUN - TORINO : 4 DICEMBRE 2010

Per la giustizia sociale e ambientale, per l'acqua e i beni comuni

Dal 26 novembre al 10 dicembre ha luogo a Cancun (Messico) la 16-ma Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico. In queste due settimane si manifesta in tutto il mondo per la giustizia climatica. L'Acqua è il primo elemento attraverso il quale il cambiamento climatico influenza l'ecosistema terrestre.

In Italia i movimenti per l'acqua pubblica tornano in piazza in tutte le regioni dando vita a nodi pulsanti di una rete che, da nord a sud, intende preservare un bene primario come l'acqua e difenderlo dalla privatizzazione.

Il Comitato Referendario Cuneo e Provincia partecipa alla

manifestazione regionale del 4 dicembre a TORINO con Programma

ore 14 ritrovo alla Fontana Angelica in PIAZZA SOLFERINO dove confluirà il corteo degli Studenti partito da Piazza Arbarello

ore 15 corteo fino a PIAZZA CASTELLO e MANIFESTAZIONE con i Comitati Piemontesi per l'Acqua Pubblica, con artisti, scrittori e musicisti, con Beppe Grillo e con il prof. Ugo Mattei

La partenza da Cuneo è prevista con il treno delle ore 12.03 con raccolta degli aderenti a

Centallo 12.15 ,Fossano 12.25 ,Savigliano 12.36 ,Cavallermaggiore 12.42 e Racconigi 12.50

Per informazioni

Cuneo Fossano: Oreste Delfino 3201425545  Alberto Collidà 3479802622

Mondovì : Rosa Pesa 3495372854

Savigliano Saluzzo: Walter Vassallo 3200552443    Gianluca Sasia 3336010470


A Piasco il ritrovo è previsto alle ore 11.45 in Piazza Biandrate
 al fine di organizzare il trasporto a Savigliano.


L'ACQUA NON SI VENDE L'ACQUA SI DIFENDE

MUOVITI ADESSO





 
Di Dulce (del 10/07/2011 @ 15:22:05 in Eventi, linkato 2409 volte)

http://www.campeggioresistente.org

http://www.facebook.com/pages/Campeggio-Resistente/115979365110311 

DOVE E QUANDO

Il filo conduttore del Campeggio Resistente di quest’anno sarà legato alla ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia. L’iniziativa si terrà nel Comune di Valloriate dal 26 al 31 luglio e il percorso dei dibattiti seguirà differenti tematiche: lavoro, immigrazione, mafie, economie alternative, satira...

Il programma ideato e organizzato dai ragazzi del presidio cuneese di Libera “Daniele Polimeni”, delle associazioni 33Giri e LiberaVoce ripercorrerà in buona parte quanto fatto negli anni scorsi, introducendo alcune novità.

IL PROGRAMMA

MARTEDI' 26 Luglio

Dalle ore 10.00 alle 14.30. Sistemazione e accoglienza campeggianti. (pranzo al sacco da casa)

Ore 15. Presentazione del Campeggio Resistente 2011 con Autorità, Organizzatori e promotori.

Ore 17. Inizio “Gioco delle bande partigiane e della Resistenza” nei boschi e delle frazioni limitrofe a Valloriate.

Ore 21.30. Gran falò e balli occitani

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MERCOLEDI' 27 Luglio

Dalle 9 alle 11.30. Laboratori a gruppi: attività teatrali, giornalismo e video-making, sistemazione sentiero partigiano e lavori sociali con la popolazione.

Ore 11.30. Incontro/dialogo: “La politica e la religione. Tra eretici, Chiesa e vicende italiane

Relatori: Paolo Giaccone (storico, autore di "C'è una croce sullo scudo – Le basi cattoliche della DC Cuneese"), Pier Paolo Simonini (studioso di teologia e storia, professore di religione al Liceo Scientifico di Cuneo G. Peano),  Alberto Romussi (studioso di diritto, Pastore del Circolo Evangelico cuneese).

Ore 13. Pranzo presso il salone Polivalente.

Ore 15. Conferenza-dialogo. “L'ancella d'Italia. 150 anni di mafia, da fenomeno criminale di territorio a impresa mafiosa

Relatore: Isaia Sales (docente di Storia della criminalità Organizzata dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, ex parlamentare e consigliere regionale della Regione Campania)

Ore 18. Conferenza-discussione. “Non c'è più il futuro di una volta. Un dialogo sulle passioni che muovono (ancora?) la politica

Relatori: Emilio Carnevali (giornalista di MicroMega) e Luca Telese (giornalista de Il Fatto Quotidiano, scrittore e conduttore su La7).

Ore 20. Cena presso il salone Polivalente.

Ore 21.  Incontro. “Langhe Doc - Storie di eretici nell'Italia dei capannoni: tra sviluppo economico e tutela del territorio”.

Relatori: Paolo Casalis (regista di Langhe DOC), Federico Ferrero (autore del libro Langhe DOC), Fabio Gianotti e Silvia Bongiovanni (registi di “Nani di pietra, giganti di carta”)

Ore 22.30. Spettacolo teatrale: “Che bella gente” (tributo al grande Giorgio Gaber) Compagnia teatrale “L'Interezza non è il mio forte” (Torino).

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GIOVEDI' 28 Luglio

Dalle 9 alle 11.30. Laboratori a gruppi: attività teatrali, giornalismo e video-making, sistemazione sentiero partigiano e lavori sociali con la popolazione.

Ore 11.30. Incontro/dialogo: “La vita e il lavoro nell'era del turbo capitalismo. Lentezza e soddisfazione: si può conciliare lavoro e salute ai nostri tempi?”.

Relatori: Federico Baccomo (ex-avvocato d'affari, ora scrittore di successo. Autore di “Studio Illegale” e “La gente che sta bene”, sulla sua esperienza nell'olimpo della finanza), Alessandra Re (docente di psicologia del lavoro all'Università di Torino).

Ore 13. Pranzo presso il salone Polivalente.

Ore 15. Tavola rotonda. “Orientarsi sulle strade della cooperazione. Storia, Filosofia, Progetti

Relatori: Roberto Schellino (Coordinamento Contadino Piemontese – piccoli produttori del territorio), Enrico Zaninetti (Banca Etica), Peppe Pagano (Libera Terra Campania), Marco Mariano (coop. Retenergie – Solare Collettivo – energie rinnovabili), Luca Gioelli (coop. Libero Mondo – equo solidale e sociale).

Ore 18. Conferenza-dialogo. “Il lavoro. Si scrive posto fisso, si legge utopia

Relatori: Giorgio Airaudo (segreteria nazionale sindacato FIOM), Filippo Taddei (docente universitario di macroeconomia al Collegio Carlo Alberto di Torino).

Ore 20. Cena presso il salone Polivalente e concerto de “Succulents

Ore 21. Presentazione progetto “I Granai della Memoria” (interviste alla popolazione locale).

Ore 21.30. Spettacolo e letture poetiche: “Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare” di e con Vincenzo Costantino, detto Chinaski (poeta narratore e interprete milanese)

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VENERDI' 29 Luglio

Dalle 9 alle 11.30. Laboratori a gruppi: attività teatrali, giornalismo e video-making, sistemazione sentiero partigiano e lavori sociali con la popolazione.

Ore 11.30.  Incontro/dialogo. “Le migrazioni, tra sofferenza e desideri. Una prospettiva glocale

Relatori. Lele Viola (editorialista del La Guida), Valentina Ferrai (associazione MondoQui), ragazze palestinesi del Campo profughi di Jenin (testimoni diretti della questione israelo-palestinese).

Incontro/dialogo. “Uno sguardo sull'Italia e sul Risorgimento” con Daniela Bernagozzi (docente di storia e filosofia presso il Liceo Scientifico G. Peano di Cuneo)

Ore 13. Pranzo presso il salone Polivalente.

Ore 15. Grande assemblea e dibattito collettivo tra i Campeggianti: “E ora che si fa? Alla ricerca di una prospettiva d’azione e di nuovi desideri”.

Ore 17.30. Conferenza. “La vergogna e la fortuna. Storie di migranti e di mafie”.

Relatore: Bianca Stancanelli (giornalista e scrittrice. Inviato speciale del settimanale Panorama. Autrice di “La vergogna e la fortuna. Storie di rom” e “A testa alta. Don Giuseppe Puglisi: storia di un eroe solitario”).

Ore 18.30. Spettacolo teatrale: “La spremuta” (sulla rivolta degli immigrati africani di Rosarno) di e Con Beppe Casales.

Ore 20.  Cena presso il salone Polivalente.

Ore 21. Concerti musicali e allegria.

TRAFFIC LIGHTS ORCHESTRA http://www.myspace.com/tra​fficlightsorchestra
EVA MON AMOUR http://www.myspace.com/eva​monamour

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI http://www.myspace.com/tre​allegriragazzimorti
dj set

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SABATO 30 Luglio

Ore 9.00 – Ore 12,30: mattinata sportiva (arrampicata, canoa, equitazione con pony, camminata in montagna)

Ore 13. Pranzo presso il salone Polivalente.

Ore 15. Conferenza-discussione. “La satira (e l'Italia) ai tempi del Bunga Bunga

Relatori: Francesca Fornario (giornalista satirica dell'Unità), Alessandro Bonino e Stefano Andreoli (ideatori e curatori del celebre sito di satira Spinoza.it), redazione del Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano).

Ore 18. Conferenza-dialogo. “Le mafie nel nord Italia: nomi, numeri e fatti di una realtà”.

Relatori. Giampiero Rossi (caporedattore della Rizzoli, autore di “Mafia a Milano”, “I boss di Chinatown. La mafia cinese in Italia”), Marco Nebiolo (giornalista di Narcomafie), Giuseppe Catozzella (giornalista collabora con L'Espresso, autore di “L'alveare” sulle mafie al nord), Enzo Ciconte (docente di storia della criminalità organizzata a Firenze, autore di “'Ndrangheta padana”). Modera: Stefano Caselli (giornalista de Il Fatto Quotidiano)

Ore 20. Cena presso il salone Polivalente.

Ore 21. Concerti musicali e allegria.

GUIDO CATALANO http://www.guidocatalano.i​t/

IL CIELO DI BAGDAD http://www.ilcielodibagdad.it

DOT VIBES http://www.myspace.com/dot​vibes

ANTITEQ http://www.myspace.com/antiteq
DJ GRISSINO http://www.myspace.com/djg​rissino

-----------------------------------------------------------------------------------------------

DOMENICA 31 Luglio

Ore 9. Ore 10. Partenze per camminata sui sentieri partigiani con guida storica: Valloriate – Paraloup

Ore 12. Inaugurazione mostra artistica di Marco Cordero, a Paraloup (in collaborazione con la Fondazione Nuto Revelli)

Ore 13. Pranzo al sacco a Paraloup.

Ore 15. Incontro/dialogo a Paraloup. “L'Italia e il disagio dell'inciviltà: tra delusioni, passioni e desideri”.

Relatori. Marco Revelli (sociologo e professore presso l'Università del Piemonte Orientale, autore di “Poveri, Noi”,  “Controcanto”), Laurana Lajolo (scrittrice, sociologa e docente presso l’Università del Piemonte Orientale), Franco Chittolina (Presidente di APICE: Associazione per l'incontro delle culture in Europa), On. Attilio Martino (partigiano, presidente provinciale ANPI).

Ore. 17.  Conferenza conclusiva Campeggio Resistente 2011, a Paraloup.

Intervengono: gli organizzatori del Campeggio Resistente 2011, Maria José Fava (referente regione Piemonte di Libera), Valentina Sandroni (coordinatrice provincia Cuneo di Libera), Autorità cittadine.

Ore 18.30. Ritorno a Valloriate sui sentieri partigiani.

Ore 20. “Ultima Cena” presso il salone Polivalente.

Ore 21. Concerti musicali e allegria.

BANDA FRATELLI http://www.bandafratelli.it
REIN
http://www.rein99.it/
Domino Tepp Dj set

Gli organizzatori ringraziano per la collaborazione e il supporto:

Comune di Valloriate

Comune di Cuneo

ANPI - Cuneo

ARCI - Cuneo

Comunità Valle Stura

Sono aperte le iscrizioni compila il modulo !

https://spreadsheets.google.com/spreadsheet/viewform?hl=it&pli=1&formkey=ckxLZk5jVG1mX1d5bmZtamhubGQ5WWc6MA..#gid=0

 

 
Di cagio (del 28/01/2007 @ 15:16:05 in Carnevale, linkato 3410 volte)
Scarica l'inno ufficiale del carro 2007 cliccando qui! oppure ascoltala nel podcast qui sotto!

Un bel paese col cielo blu
col cavaliere delle TV
sul carro Silvio ci può aiutare
neanche Luserna ci potrà fermare.

Piasco ritorna più grande che mai
per tutti gli altri saranno guai
noi non temiamo di gareggiare
e chi ha paura si è dovuto ritirare.

SIAMO NOI QUELLI DI PIASCO SIAMO
SIAMO NOI QUELLI DA VOTARE SIAMO
SIAMO NOI QUELLI DI PIASCO SIAMO
SIAMO NOI SIAMO IL CARNEVALE.

Povero Silvio non corre più
il suo cavallo non ce l'ha più
un giorno a Piasco lui è passato...
uno coi baffi gliel'ha sequestrato!

Mio caro Silvio non sentirti giù
se le elezioni non le hai vinte tu
sul nostro carro potrai salire
ma poi se vinci non pensar di governare.

SIAMO NOI QUELLI DI PIASCO SIAMO
SIAMO NOI QUELLI DA VOTARE SIAMO
SIAMO NOI QUELLI DI PIASCO SIAMO
SIAMO NOI SIAMO IL CARNEVALE.

Vorrei sapere chi vincerà
quello che conta è la lealtà
Di Piasco tutto potete dire
speriamo solo di farvi divertire!

SIAMO NOI QUELLI DI PIASCO SIAMO
SIAMO NOI QUELLI DA VOTARE SIAMO
SIAMO NOI QUELLI DI PIASCO SIAMO
SIAMO NOI SIAMO IL CARNEVALE.

*****************************************************

Questa canzone ha avuto origine da quattro leggendarie “menti” (Michele, Cagio, Rizzo e Pitta, in rigoroso ordine di età) che, in una fredda notte di martedì sera, nella torre del castello si son trovati.

Meritano menzione per la tecnologia applicata e le doti orchestrali i signori Flax e Massimo, non che tutte le coriste e soliste affascinanti ed intraprendenti che fino alle prime luci dell’alba hanno cantato con noi.

L’ultimo verso dell’ultimo ritornello può essere modificato a vostro piacere, ad esempio Michele ha pensato:

Siamo noi e vinciamo il carnevale!

Pitta ha pensato una cosa che non sta bene scrivere ma finisce anche in “ale”

Scrivete i vostri finali nei commenti ed i migliori di ogni settimana saranno premiati prima di ogni sfilata dagli autori della canzone

clicca qui per scaricare la canzone

Cagio e Rizzo

 
Di cagio (del 29/08/2007 @ 15:14:22 in generale, linkato 3963 volte)
il versante sud del MonvisoIn questi giorni si sono verificati due incidenti mortali sulle montagne del cuneese; l'alpinismo da sempre ha molti appassionati tra i piaschesi, da chi va una volta l'anno ai laghi blu a chi è stato sull'Himalaya, sulle Ande, sul Kenya o Kilimanjaro; probabilmente dalle nostre parti è lo sport che è praticato da più persone. Luca Dalmasso ha scritto queste considerazioni nella speranza che facciano riflettere un po' di gente e che magari stimolino una discussione su un tema spesso sottovalutato.

Di incidenti in montagna ce ne sono sempre stati, e ce ne saranno sempre.
Succedono in tutte le parti del mondo, perché qualcuno dice che "la montagna è assassina". A volte, però succede che incidenti mortali capitano vicino a casa, su montagne conosciute, magari su cui ci si è saliti tante volte, magari una montagna simbolo per una grandissima parte di persone: il Monviso. Negli ultimi anni (come probabilmente anche nei "penultimi" anni, e anche quelli prima ancora...) sono successi diversi incidenti mortali, che hanno colpito tutti, giovani, vecchi, donne, alpinisti espertissimi, escursionisti della domenica...
Quella gran persona che ha tirato fuori la famosa frase "la montagna è assassina" forse dovrebbe fermarsi un attimo a riflettere. Ma soprattutto dovremmo fermarci TUTTI a riflettere: dall'alpinista più bravo del mondo, a un cazzone come me, fino all'escursionista meno esperto del mondo che va in montagna a fare una passeggiata una volta ogni 5 anni. La montagna non è un gioco. Non è andare in piscina, andare a spasso sotto i portici. Tutte le cose nella vita andrebbero sempre fatte usando la testa, ma questo mondo ci sta portando a usarla sempre meno. Per tante cose non fa niente. Per esempio per giocare alla Play Station, o per guardare un reality, se si usa poco la testa non crea nessun problema (anzi, credo che se si usasse la testa manco li farebbero sti programmi... non me ne vogliano i fanatici del GF o di qualche sperduta isola che improvvisamente diventa famosa....). Ma in montagna non si può andare senza usare la testa. Credo che se ne parli sempre troppo poco di questo discorso, ma la gente DEVE sapere, deve farsi un'idea di che cosa vuol dire e le differenze che ci sono tra salire una cima, arrampicare su una parete, fare una passeggiata in un bosco o su una pietraia, o salire una cascata di ghiaccio, cosi come fare 2 passi sulla neve.... non è tutto banale come la gente crede, ho sentito con le mie orecchie (che notoriamente sono pure grandi) mille volte dire che quella passeggiata è banale, che quella salita è talmente facile che non merita nemmeno farla, soprattutto ho sentito tante volte che la normale al Viso fa ridere, è per principianti. Nonostante sia poco tempo che frequento la montagna, credo di avere un minimo, una piccola base di esperienza, e credo di avere salito molte vie e montagne più difficili della normale al Monviso. Ma porto un rispetto incredibile per quella via, (così come per tutte le cime, le vie e i sentieri), che non ritengo banale per niente al mondo: mi piacerebbe sapere quante persone tra le decine e decine che salgono la normale in questo periodo, sanno quali pericoli oggettivi può avere quella parete, quanti salgono con un casco sulla testa, quanti si informano sulle condizioni della via prima di salire, quanti si portano dietro un pezzetto di corda (non si sa mai cosa può succedere), quanti si son allenati un minimo prima di provare questa salita. Credo che chi può rispondere a tutte queste domande si conti sulle dita di una mano.
Basta accusare, a valle è facile dirne di tutti i colori su un incidente capitato in montagna: ogni volta si sente dire "ha rischiato troppo, se l'è cercata, non avrebbe dovuto andare". Ogni volta che succede un incidente (mortale o no) sento ste frasi e sempre da persone poco o per nulla esperte, che davanti alla Tv si permettono di giudicare. Invece di gridare allo scandalo tutte le volte che ci scappa un morto, pensiamoci prima. E soprattutto facciamo funzionare il cervello, invece di lasciarcelo rubare
dalla Tv....
la montagna merita più rispetto...
 
Di Dulce (del 11/03/2009 @ 15:13:30 in Eventi, linkato 2962 volte)
Locandina Come un uomo sulla terra 
LUNEDì 6 APRILE ORE 21 CINEMA MONVISO CUNEO
 
Per la prima volta in un film, la voce diretta dei migranti africani sulle brutali modalità con cui la Libia controlla i flussi migratori, su richiesta e grazie ai finanziamenti di Italia ed Europa.
 
 
Dag studiava Giurisprudenza ad Addis Abeba, in Etiopia. A causa della forte repressione politica nel suo paese ha deciso di emigrare. Nell’inverno 2005 ha attraversato via terra il deserto tra Sudan e Libia. In Libia, però, si è imbattuto in una serie di disavventure legate non solo alle violenze dei contrabbandieri che gestiscono il viaggio verso il Mediterraneo, ma anche e soprattutto alle sopraffazioni e alle violenze subite dalla polizia libica, responsabile di indiscriminati arresti e disumane deportazioni. Sopravvissuto alla trappola Libica, Dag è riuscito ad arrivare via mare in Italia, a Roma, dove ha iniziato a frequentare la scuola di italiano Asinitas Onlus punto di incontro di molti immigrati africani coordinato da Marco Carsetti e da altri operatori e volontari. Qui ha imparato non solo l’italiano ma anche il linguaggio del video-documentario. Così ha deciso di raccogliere le memorie di suoi coetanei sul terribile viaggio attraverso la Libia, e di provare a rompere l’incomprensibile silenzio su quanto sta succedendo nel paese del Colonnello Gheddafi.

“Come un uomo sulla terra” è un viaggio di dolore e dignità, attraverso il quale Dagmawi Yimer riesce a dare voce alla memoria quasi impossibile di sofferenze umane, rispetto alle quali l’Italia e l’Europa hanno responsabilità che non possono rimanere ancora a lungo nascoste. Il documentario si inserisce in un progetto di Archivio delle Memorie Migranti che dal 2006 l’associazione Asinitas Onlus, centri di educazione e cura con i migranti (www.asinitas.net) sta sviluppando a Roma in collaborazione con ZaLab (www.zalab.org), gruppo di autori video specializzati in video partecipativo e documentario sociale e con AAMOD – Archivio Audioviso Movimento Operaio e Democratico. Le attività della “scuola di italiano” Asinitas Onlus sono portate avanti con il sostegno della fondazione Lettera 27 e della Tavola Valdese. Il film è stato prodotto da Marco Carsetti e Alessandro Triulzi per Asinitas Onlus e da Andrea Segre per ZaLab. Si ringrazia per la collaborazione al progetto Mauro Morbidelli.
 

http://comeunuomosullaterra.blogspot.com/

Petizione On Line - On Line Petition

 
Se vuoi raccoglirere le firme su carta nella tua città clicca qui per scaricare una versione Pdf.
Una volta raccolte le firme,
contattaci via mail (comeunuomosullaterra@zalab.org) e ti diremo come e dove spedirle.

Oppure firma la petizione on line direttamente in questa pagina


A: Presidenti Camera dei Deputati della Repubblica Italiana - On. Gianfranco Fini

Presidente Senato della Repubblica Italiana - On. Renato Schifani

Presidente Parlameno Europeo – Mr. Hans G. Poettering

Presidente della Commissione Europea – Josè M. Barroso

Commissario per Giustizia, Libertà e Sicurezza e Vice-Presidente Commissione Europea – Mr. Jacques Barrot

Alto Commissario UNHCR – Mr. António Guterres

Dopo aver ascoltato o letto (anche grazie al documentario COME UN UOMO SULLA TERRA) le storie di rifugiati africani residenti in Italia sui viaggi attraverso la Libia,

noi sottoscritti

Riteniamo sia necessario fermare le violenze inflitte a migliaia di esseri umani arrestati e deportati dalla polizia libica, al fine di fermarne l’emigrazione verso l’Europa.

Riteniamo sia anche necessario chiarire le responsabilità italiane rispetto a questa situazione. Visti i noti e successivi accordi bilaterali con cui il Governo italiano sin dal 2004 sostiene finanziariamente e tecnicamente la Libia nel “controllo dei flussi di immigrazione clandestina”.

Pertanto con questa petizione chiediamo a

PARLAMENTO ITALIANO e PARLAMENTO EUROPEO

COMMISSIONE EUROPEA

UNHCR

1. di promuovere:

Una commissione di inchiesta internazionale e indipendente sulle modalità di controllo dei flussi migratori in Libia in seguito agli accordi bilaterali con il Governo Italiano.

Inchiesta che sia anche finalizzata a chiarire le responsabilità italiane dirette o indirette, al fine di bloccare eventuali rinnovi degli accordi bilaterali, riconducendo la collaborazione con la Libia ad un quadro europeo ed internazionale.

2. di avviare rapidamente, vista l’emergenza della situazione,

Una missione internazionale umanitaria in Libia per verificare la condizione delle persone detenute nelle carceri e nei centri di detenzione per stranieri.
 
 
Il film sta girando le sale cinematografiche in autonomia perchè  Rai, Istituto Luce, Lucky Red, Fandango si sono rifiutate di distribuirlo.
Questo succede ai film "scomodi",per fortuna in Italia esistono delle persone sensibili che vogliono confrontarsi con questa realtà.
 

organizza una presentazione

 
Per organizzare una presentazione questa è la procedura:
1. Tecnicamente bastano un videoproiettore, uno schermo, un lettore dvd e un impianto audio. Se avete a disposizione una sala più professionale il film è disponibile anche in MiniDv o in BetaSP.
2. Appena avete individuato un luogo e un periodo contattateci a comeunuomosullaterra@zalab.org e fisseremo insieme la data in cui qualcuno degli autori potrà raggiungervi.
3. Economicamente i costi non sono eccessivi e siamo sempre disposti a stabilire insieme le condizioni caso per caso. Tariffe agevolate per proiezioni in luoghi particolari come scuole, università, associazioni, corsi di formazione.

Grazie.
Più il film girerà e più potremo sperare di abbattere il muro di silenzio che copre la realtà degli accordi Italia/Libia per fermare i migranti africani.
 
 
Di Dulce (del 04/05/2011 @ 15:08:57 in Eventi, linkato 2045 volte)


CAPAREZZA
venerdi 27 maggio in concerto gratis
organizzando il bus dalla Valle Varaita




Venerdì 27 maggio 2011
in occasione del festival Collisioni di Novello
andremo a incontrare CAPAREZZA grande difensore dell' ACQUA BENE COMUNE

Dalla Valle Varaita è previsto un bus da 53 posti
al prezzo indicativo di 12 euro
che si sta riempendo velocemente.

Affrettatevi a prenotare l'appuntamento è imperdibile!

Info line e prenotazioni
Maria Silvestri 347 77 64 572
maria@boero.info
 
Di Geo (del 23/05/2009 @ 15:01:49 in Politica, linkato 2119 volte)




In occasione delle prossime elezioni amministrative, il comitato la Boulè di Piasco aveva organizzato il dibattito tra i candidati sindaci delle due liste “Uniti per il progresso” di Bergiotti Mauro e “Per un paese migliore” di Ponte Roberto.

Il regolamento della serata inviato via raccomandata (much expensive...) a entrambi i candidati, era volto a garantire la massima trasparenza e imparzialità. Avremmo infatti censurato le domande contenenti insulti, rivolte a un solo candidato, riguardanti soltanto le cose fatte dalla passata amministrazione e quelle anonime.

Il nostro intento era quello di dare la possibilità a tutti voi (noi) cittadini di mettere a confronto nello stesso posto e nello stesso momento le due liste con le domande.

Noi del comitato la Boulé siamo molto dispiaciuti che non ci sia stata questa possibilità perchè pensiamo che nella nostra società si stia perdendo il valore del confronto: quello sereno e costruttivo non solo fatto di propaganda e attacchi.

La serata sarebbe stata diversa dalle altre proposte in questo particolare periodo perchè era la popolazione a invitare i candidati e non viceversa. Siamo inoltre particolarmente dispiaciuti perchè è nello statuto della Boulé promuovere il confronto-incontro tra i cittadini e i loro rappresentanti.

Ma perchè tutto questo non è potuto avvenire??

La lista Uniti per il progresso di Bergiotti Mauro ha detto che sarebbe stata disponibile a condizione che al dibattito fosse presente anche la lista Per un pese migliore di Ponte Roberto. Tale lista ha però negato la sua partecipazione alla serata con la seguente motivazione:

perché i nostri impegni concomitanti, già assunti prima d’ora, consentono una buona e completa informazione alla popolazione circa il nostro programma e prevedono ampie possibilità d’incontro, anche personale, con qualsiasi persona interessata.

Non siamo pertanto inclini a partecipare a serate che potrebbero risultare eccessivamente competitive e conflittuali, quindi non in linea con il nostro spirito di armonia per il bene e la prosperità di tutta la Cittadinanza Piaschese.”

Dobbiamo però sottolineare che la lista di Ponte ci ha fatto avere la risposta via mail (come da regolamento) entro il termine da noi fissato (venerdì 22 maggio) mentre la lista di Bergiotti ci ha contattati verbalmente entro i termini ma la risposta scritta ci deve ancora pervenire. Come comitato ammettiamo la colpa di aver accettato la risposta verbale senza pretendere immediatamente la risposta scritta.

Resta il fatto che la popolazione piaschese è stata privata di una grande occasione.

Un particolare ringraziamento va all' Associazione Impegno e Partecipazione Civile di Cuneo per l'aiuto e la disponibilità data.

 

comitato la Boulé


Per la massima trasparenza pubblichiamo qui gli inviti alle liste e il regolamento della serata.

regolamento della serata

lettera inviata alla lista "Uniti per il progresso" di Mauro Bergiotti

lettera inviata alla lista "Per un paese migliore" di Ponte Roberto

 

P.S.: è pervenuta stamattina (25/05) la risposta via e-mail della lista "Uniti per il progresso". Riportiamo di seguito entrambe le rsposte.

risposta della lista "Per un paese migliore"  di Ponte Roberto.

risposta della lista "Uniti per il progresso"  di Mauro Bergiotti.

 

 

 
Di Dulce (del 19/01/2010 @ 14:59:54 in Ambiente, linkato 3722 volte)

Oggi ho sentito il mio amico Marco Ballestra http://www.beveraedintorni.com che mi ha confermato quanto ho letto sul suo blog.
Pastorino e Tebaldi sono almeno 15gg che provano ad accendere la centrale ma il comunicato è giunto alla stampa solo oggi.   ( Tebaldi se leggi il blog potresti invitare il Comitato Valle Sostenibile a visitare il tuo gioiello della tecnica )

L'ultima persona

19 gennaio 2010
ciminiera.jpgParte la Centrale a biomasse di Bevera e chiaramente il sindaco Scullino deve dire la sua.
Perdendo ancora una volta un'occasione d'oro per tacere.Cito un breve passo dall'articolo de Il Secolo XIX in edicola l'altro ieri:
.... il sindaco Scullino conferma il suo costante impegno per la buona riuscita di questo progetto....in quanto é suo irrinunciabile obiettivo migliorare la qualità della vita nel rispetto dell'ambiente e della salute della cittadinanza.
In un'intervista dei giorni scorsi egli invocava la collaborazzione dell' Istituto Tumori di Genova e del Prof.Federico Valerio, per assicurare tutte le garanzie del mondo ai cittadini e soprattutto, per  cercare di salvare la faccia di fronte ai cittadini.
Tenete conto che lo stesso Prof.Valerio da lui invocato, nella pubblica riunione del 18 febbraio 2008 aveva avvisato pesantemente  il sindaco e sodali sulle  gravi conseguenze derivanti da questo insediamento.
Alla fine di questo incontro,  il sindaco si impegno' a  "rivedere l'oppurtunita di consentire tale realizzazione".
Chiaramente non fece nulla anzi, tenne un comportamento  di bassissimo  profilo per sostenere  in tutti i modi questa opera.
Dopo Anselmo Genovese, anch'io andai dai Carabinieri, denunciando  il sindaco per mancata tutela della salute pubblica.
In seguito, presentai un esposto (del quale non ho saputo piu nulla) alle Procure della Repubblica di Sanremo ed Imperia.
Recentemente il sindaco ha sferrato un duro attacco ai Carminati alla Cave ed alla Centrale.
Chissa come mai?
Qualcuno di Voi puo' avere un'idea concreta che gli sfiora il cervello?
Ora, in occasione dell'inaugurazione, Sullino si mette addosso la pelle dell'agnello alla ricerca della verginità perduta.
Senza voler tornare allo scomputo  degli oneri della Centrale, che se fossero veramente dei parcheggi all'interno del recinto della Energy Greeen si tratterebbe di un autentico furto all città.
Non tornando suegli altri aspetti sqallIdi della vicenda.
Dico solo che il sindaco Gaetano Antonio Scullino é l'ultima persona titolata a parlare di tutela ambientale e di interesse dei cittadini.
L'ultima.

Leggi l'articolo..

Biomasse
Ventimiglia: inizia la sperimentazione centrale a biomasse E' previsto per oggi l’inizio dell’attività di sperimentazione della Centrale elettrica a biomasse verde nella frazione di Bevera che ha lo scopo di fornire una fonte di energia pulita ed efficace alternativa ai combustibili fossili normalmente adoperati. L’impianto, autorizzato dalla Provincia di Imperia, aveva creato forti perplessità e preoccupazioni nella popolazione residente nella zona e per questo l’Amministrazione comunale si è fatta carico, affianco ai cittadini, di richiedere, con successo, una serie di tutele assolutamente dovute e necessarie. Tra le richieste avanzate dall’Amministrazione comunale, a tutela della salute pubblica, è stata avviata una stretta collaborazione tra l’Istituto Mario Negri di Milano, uno dei più qualificati e conosciuti centri di ricerca italiani, che ha nel Dott. Marco Lodi il suo rappresentante, con lo scopo di sovrintendere al controllo dell’impatto ambientale e sanitario della centrale. Intervento quest’ultimo ritenutosi importante anche dopo gli interventi qualificati fatti sull’argomento dal prof. Federico Valerio, dell’IST di Genova, che svolge attività di assistenza sanitaria e di ricerca biomedica e sanitaria, di tipo clinico e traslazionale in ambito oncologico. "L’Amministrazione comunale, dice il sindaco Gaetano Scullino - conferma il suo costante impegno per la buona riuscita di questo progetto che coinvolge diverse strutture ed enti locali in quanto è suo irrinunciabile obiettivo migliorare la qualità della vita nel rispetto dell’ambiente e della salute della cittadinanza. Tale intento, continua il Dott. Matteo Scriva, consigliere comunale e responsabile del reparto di chirurgia dell’ospedale di Bordighera - è altresì garantito dal rispetto dell’accordo di collaborazione stipulato con la ditta Energy Green e per l’attuazione del quale è stata nominata una Commissione di controllo composta, oltreché dal sottoscritto come coordinatore, dai consiglieri comunali Mario Fucile e Franco Paganelli". "A breve termine, concludono il sindaco Gaetano Scullino ed il consigliere comunale Matteo Scriva - sarà indetta un’assemblea pubblica nella quale sarà illustrato il Protocollo di Monitoraggio per l’Ambiente e la Salute che consentirà di procedere con metodo scientifico a correggere o eliminare eventuali anomalie che possano verificarsi nel corso dell’attività della centrale e per porre quindi in assoluta sicurezza e tranquillità la cittadinanza da ogni forma di rischio e pericolo per la salute. Noi siamo per la nuova tecnologia e per le fonti alternative di energia pulita, ma se sorgessero dubbi, ci schiereremo nuovamente a totale fianco della cittadinanza che abita la zona interessata dal nuovo impianto a biomasse verdi". Carlo Alessi Lunedì 18 Gennaio 2010 ore 09:14

 



Dal momento che si parla del Professor. FEDERICO VALERIO vi lascio un suo video dove parla della combustione delle biomasse


 
Di dottore (del 29/01/2007 @ 14:59:51 in Eventi, linkato 2746 volte)
Come purtroppo abbiamo potuto notare, davanti alla Sala Polivalente di Piasco sono scomparsi i poster pubblicitari dei Film. Questa è stata una decisione sofferta, ma "obbligata", per la Pro Loco. Purtroppo quest'anno non ha avuto molti titoli che hanno fatto incassi record un po' in tutta Italia, quindi anche da noi non è che la gestione sia stata molto redditizia, anzi... Ma questo non è il nostro scopo, infatti abbiamo tirato avanti anche se la decisione stava già prendendo piede prima del Natale, proprio perché questo è un servizio che la Pro Loco vuole dare alla popolazione e non essere una macchina da soldi, perché nessuno di noi vuole ingrassare a spese della Pro Loco. Il problema si è posto proprio ora con l'inizio della rassegna teatrale, per noi eliminare il sabato, vuol dire eliminare la serata che porta più gente la cinema, quindi ridurre drasticamente gli incassi, pur mantenendo gli stessi costi.. Facendo due conti la cosa non può reggere, anche perché la pro loco non ha basta soldi per poter sostenere queste spese che togliendo l'incasso del sabato diventano troppo onerose. Questo il motivo della fine della rassegna cinematografica. Ora parte una mia critica personale a tutte quelle persone che non hanno fatto niente perchè questo non accadesse. Infatti è stato chiesto e ribadito più volte di poter usufruire della sala anche il sabato e di spostare la rassegna al venerdì, ma nessuno ci è mai venuto incontro. Per carità è giusto che si facciano anche altre cose a Piasco e la Pro Loco non è proprietaria della Sala (anzi paga l'affitto al comune per proiettare i cinema), quindi via libera come tutti gli anni alla rassegna. Un'altra soluzione era quella della proiezione dei film il venerdì sera, una via di mezzo, naturalmente non avremmo avuto gli incassi del sabato, ma qualcosa è meglio di niente! Purtroppo ci sono arrivate voci per vie traverse che se avessimo occupato la sala al venerdì ci saremmo trovati sputtanati (scusate il termine, ma rende l'idea) su tutti i giornali perchè non avremmo permesso le prove dei teatri, quindi avremmo fatto saltare la rassegna. Secondo me il direttivo Pro Loco è stato fin troppo buono a lasciare la sala libera, perchè le prove si potevano benissimo fare da lunedì a giovedì, BEN 4 SERE! La cosa che mi dispiace di più è che molti se la prendono con il gestore della sala, che dicono che non ha più voglia di dare i film, che lo fa per ripicca, o se la prendono con la Pro Loco. Questo non è giusto, perchè la gente deve sapere come vanno veramente le cose, ed è per questo che ringrazio cagio che ha avuto la brillante idea di questo Blog. Penso di parlare a nome di tutti quando dico che la decisione di chiudere è stata difficile da prendere, e ci dispiace moltissimo per tutte quelle famiglie che potevano vedere in questo servizio un modo per passare coi loro figli un sabato sera diverso senza correre fino a Saluzzo, Savigliano o Cuneo (Borgo), e per tutti quei giovani che potevano tranquillamente venire al cinema senza doversi far scarrozzare con le macchine per più di 20 km, e di poter usufruire dello sconto tesserati che permetteva l'ingresso a soli 3 € (6,50€ Saluzzo e Savigliano - 7€ Borgo S.Dalmazzo). Dottore (Matteo Dalmasso)
 
Di Dulce (del 01/06/2009 @ 14:52:01 in Politica, linkato 2849 volte)
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Stop al consumo di territorio from luca olivieri on Vimeo.   (Grazie ai grillicuneesi per il video! Walter)

Il VAS ha consegnato alle due liste durante le serate di presentazione dei programmi alla collettività il questionario della campagna STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO. 

Ecco le risposte.

Lista

"Per un paese migliore" 

Roberto Ponte candidato Sindaco

 

Lista

"Uniti per il progresso"  

Mauro Bergiotti Candidato Sindaco

 

 

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http://www.stopalconsumoditerritorio.it/index.php?option=com_frontpage&Itemid=37

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Due interventi del Sindaco di Cassinetta di Lugagnano

http://www.comune.cassinettadilugagnano.mi.it/template.php?pag=1

svoltosi il 24 gennaio 2009 durante la Campagna Nazionale Stop al Consumo di Territorio

 

Anche Report si è occupato del problema

IL MALE COMUNE

di Michele Buono, Piero Riccardi
In onda domenica 31 maggio ore 21.30
ll promo della trasmissione

 
La popolazione mondiale delle città ha superato di gran lunga quella delle campagne. Qualsiasi strategia economica, sociale, ambientale, energetica deve necessariamente passare dalla città. Cemento e asfalto continuano a divorare territorio, a volte legalmente a volte aggirando le leggi, altre volte ancora, le leggi si cambiano per sanare. Non ci sarebbe nulla di male se si mantenesse un equilibrio. Così però non è, almeno a giudicare da quello che è avvenuto negli ultimi anni. Da Nord a Sud la situazione è sempre la stessa: la città, anche se la popolazione non cresce o cresce di poco, si sviluppa mangiando terreni agricoli, che se producono agricoltura o sono semplicemente paesaggio valgono poco. Se invece si decide di costruirci sopra, valgono di più. E così all’improvviso la vita costa di più: case, affitti, cibo. Alla fine della partita è la destinazione del territorio che determina il valore della comunità che ci sta sopra. Cosa succede per esempio quando si rompe il rapporto tra quanto guadagniamo in stipendio o pensioni e il valore della casa dove viviamo? Cioè quando il valore immobiliare supera quello della comunità? E il “bene comune” che fine ha fatto? Report è andata a vedere anche come si comportano in Francia e in Germania.

Non avete potuto assistere alla puntata? siete interessati?Dispiaciuti?

Un click QUI per conoscere.

 

 

 
Di Dulce (del 01/12/2010 @ 14:46:26 in Eventi, linkato 2822 volte)


Un'intensa storia di emigrazione vista attraverso gli occhi di un bambino e adatta a tutta la famiglia.
Non mancare!


PIASCO – Sarà proiettato martedi 7 dicembre alle ore 21 presso la sala polivalente il film Solo Andata di Fabio Caramaschi, intensa storia di emigrazione vista attraverso gli occhi di un bambino.

Sidi è un giovane Tuareg, erede degli "uomini blu" del deserto del Sahara, che è emigrato assieme alla sua famiglia a Pordenone, nel cuore del nord-est industriale italiano.Dopo avere vissuto metà della sua vita in Africa e metà in Italia, la sua identità adolescente è divisa fra il desiderio di integrarsi nella realtà italiana e la nostalgia della vita semplice e libera dell’infanzia africana negli immensi spazi della sua terra. Per affrontare i suoi dubbi e le sue paure, Sidi impugna lui stesso la telecamera, un mezzo che progressivamente impara ad usare durante il film per scoprire il nostro mondo e contemporaneamente rivelare a noi il suo.

L’ “inchiesta” di Sidi raggiunge un fondamentale punto di svolta quando finalmente il padre riesce a vincere la sua battaglia contro la burocrazia italiana e ottiene i documenti per fare venire in Italia anche il fratello più piccolo di Sidi, Alkassoum, che aveva dovuto abbandonare per anni in Niger a causa delle leggi italiane sul ricongiungimento. Mentre il loro nonno e gli ultimi custodi della tradizione, che non hanno abbandonato il loro deserto, lo percorrono ancora una volta in carovana, i due fratelli in Italia affrontano uniti una non facile integrazione in un mondo dove sembrano essere necessari, ma non sempre voluti. “Ho incontrato i protagonisti di questa storia quasi dieci anni fa in Niger e il rapporto di amicizia e di fiducia reciproca che si è instaurato tra noi è l’elemento fondamentale che ha permesso la realizzazione di questo progetto  – afferma il regista - Grazie a un paziente lavoro di avvicinamento, la mia telecamera è diventata per i giovani protagonisti Sidi ed Alkassoum, non solo un compagno di viaggio cui rivelare confidenze e desideri, ma anche un utile alleato in un difficile percorso di comprensione e di riaffermazione della propria identità Tuareg. Il fatto che sia lo stesso Sidi a filmare parte delle immagini e delle interviste diventa parte delracconto e si intreccia con le vicende dei personaggi”.

Il film ha riscosso importanti riconoscimenti all’African Film Festival di New York e all’IDFA di Amsterdam.

L’iniziativa è organizzata da Ciastralet e si inserisce all’interno di un percorso di sensibilizzazione sul tema dell’immigrazione avviato sul terriorio dal gruppo in collaborazione con l’associazionismo locale. Anche la proiezione di un film può essere occasione per riflettere su una questione importante e contribuire alla costruzione di una cultura diffusa dell’accoglienza e dell’integrazione, al di là dei luoghi comuni e delle speculazioni politiche di stampo razzista.

L' Ingresso è libero.
 
Di Michela (del 17/08/2008 @ 14:38:33 in Notizie, linkato 4260 volte)

Notizie dell’ ultima ora …

  • Agosto 2008 La regione ha assegnato un contributo per la nuova scuola media di 693.000 euro

  • Il Comune di Rossana intende trasferire la sua sede nel palazzo Garro , l’antico municipio recentemente ristrutturato, e quindi tutto l’edificio che oggi ospita anche le scuole elementari rimarrà completamente libero e l’Amministrazione comunale di Rossana lo mette a disposizione per le scuole medie.

Queste due notizie sensazionali aprono diverse possibilità:

  • La prima …. Con il contributo della regione è possibile pensare concretamente alla realizzazione della nuova scuola media.

    Vediamo in dettaglio cosa comporterà per le casse del comune: 1.700.000euro è la spesa prevista, 700.000 i contributi assegnati , 150.000 la cifra già a disposizione , 850.000 euro la cifra da recuperare ancora per completare l’opera. Penso che con i tempi che corrono, con i tagli alla spesa pubblica, con la crisi economica che avanza non sia una cosa facile.

  • La seconda….. le scuole di Rossana sono a completa disposizione, gli interventi per metterla nelle condizioni ottimali per accogliere gli alunni delle scuole medie sono di modesta entità, quindi il risparmio di 3 miliardi delle vecchie lire è assicurato. Non mi sembra una cosa da sottovalutare.

    A questo proposito mi viene in aiuto un’idea fantastica di Maurizio Pallante che parla di scambio inteso come dare , ricevere e restituire il di più..
    Da tempo immemorabile i ragazzi delle medie di Rossana vengono ospitati nelle scuole di Piasco. Perché non accettare l’ospitalità che l’Amministrazione di Rossana ci offre e trasferire le scuole medie nell’ edificio di Rossana?
    Da alcuni anni un buon numero di bambini di Piasco frequentano le scuole elementari di Rossana , perché non ospitare tutti gli alunni delle elementari di Rossana nelle scuole di Piasco che hanno aule spaziose e locali idonei, formando un polo scolastico unico?
    Sarebbe un’esperienza scolastica notevole, con ripercussioni decisamente positive sul piano organizzativo e didattico.
    Le scuole di Piasco sarebbero in grado di accogliere gli alunni di Rossana, con la suddivisione di un'aula grande predisposta per questo intervento e il recupero dei locali della mensa.
    Se poi vogliamo pensare alla grande, c’è tutto lo spazio sul terrazzo che non è utilizzato e potrebbe permettere la creazione di ulteriori aule, laboratori ed eventualmente un locale per la mensa.

Certo che per scegliere questa seconda via bisogna uscire da una visione campanilistica ed entrare in un’ottica di condivisione delle risorse che forse non è ancora molto diffusa.
Se abbiamo dato ospitalità per una quarantina di anni agli alunni di Rossana, non vedo perché non possiamo accettare l’ospitalità che ci offrono gli amministratori di Rossana , tanto più che questo ci farebbe risparmiare una cifra enorme di denaro pubblico.

Questo denaro pubblico potrebbe servire per affrontare finalmente in modo serio le problematiche quali la viabilità , potrebbero dare più respiro ad iniziative in campo sociale e ambientale.
Con le risorse risparmiate (una scuola in meno da gestire ogni anno) si potrebbe garantire il servizio gratis di trasporto alunni e il servizio mensa, se non gratis, ridotto ai minimi termini) questo sarebbe un aiuto concreto a quelle famiglie che hanno sempre maggiori difficoltà a giungere a fine mese.
Il trasporto effettuato da mezzi pubblici ridurrebbe l’inquinamento e il traffico stradale nelle ore di punta e anche questo aspetto non è da sottovalutare.

Che cosa ne dite?

 

 
Di Polin (del 18/03/2011 @ 14:35:52 in NO alla centrale, linkato 2534 volte)

Il Cordinamento NO Biomasse Piemonte organizza il 22 Marzo alle ore 21.00 a Vinovo una serata per affrontare insieme ad esperti e amministratori locali i rischi per la salute e le possibili soluzioni legati alla realizzazione di Centrali a Biomasse

Tutti i dettagli li potete trovare al seguente link:

http://blog.piasco.net/public/dblog/Brochoure_Vinovo_22_mar_11.jpg

REGISTRAZIONE DELLA SERATA DI MARTEDI’ 22 MARZO



Free video chat by Ustream
 
Di nicola 4 (del 07/01/2008 @ 14:29:30 in Carnevale, linkato 2067 volte)
Argomento quello del carro senz’altro più leggero rispetto agli importanti temi trattati ultimamente sul blog (leggermente monopolizzato)…..ma che ricopre la sua importanza nelle varie attività piaschesi sia perché impegna una dozzina di giovani (e uno meno giovane) per ben 6 mesi l’anno sia perché attira persone che vogliono far parte del gruppo coreografico da tutto il saluzzese e non solo…..a proposito ad oggi sfioriamo i 300 iscritti e dato che siamo buoni accettiamo ancora eventuali ritardatari…quindi chi volesse può ancora iscriversi ma….datevi una mossa! Domenica 13 gennaio si svolgerà l’ultima delle 4 prove del balletto in programma ed esorto chi non ha ancora effettuato neppure una prova a parteciparvi dato che come ogni anno puntiamo moltissimo sulla coreografia. Nonostante quest’anno i tempi siano veramente ristretti anche la costruzione del carro è a buon punto e a guardarlo bene direi che abbiamo fatto proprio un bel carro (oltre ad esserci fatti un bel c…),ma del resto uno che deve solo più portare la brandina in quel capannone come potrebbe dire il contrario! Abbiamo corso e stiamo ancora correndo per riuscire a rispettare la data della presentazione ufficiale Domenica 20 gennaio a Piasco…..ora confidiamo nelle buone condizioni del tempo! Mi giungono voci che anche la nuova canzone del carro verrà incisa a breve grazie all’ausilio di alcune fervide menti piaschesi! Chissà cosa ci aspetta quest’anno! Bene ora chiudo e vi invito a venirci a vedere oltre che a Piasco anche a Pinerolo o Luserna o Saluzzo…….non a Racconigi perché sfiliamo in quaresima e fa pecà! Ciao Quattro di “Quelli che…. il carro” PS: il carro scorso sometimes qualche fanciulla ci deliziava la sera con torte e thè caldo, durante la costruzione di questo sembra si sia persa un po’ la buona abitudine….comunque avete ancora 2 settimane di tempo per farvi perdonare……
 
Di Dulce (del 28/03/2011 @ 14:28:13 in Eventi, linkato 1893 volte)


FRASSINO
DOMENICA 3 APRILE 2011

IL GIORNO DEL TOMINO E DELLE BUONE ERBE 5 EDIZIONE


Anche quest’anno torna la tradizionale presentazione primaverile del Tomino, che si terrà domenica
3 Aprile a partire dalle h 9,30 presso la sala pro loco del Comune di Frassino.
Nella prima edizione, quattro anni fa, fu Giampiero Boschero, studioso di cultura occitana e
tradizioni locali, e autore del primo studio sul toumin, a riproporre la storia di questo particolare
formaggio e furono due delle piccole produttrici a mostrare i semplici strumenti della sua
produzione, svelando qualche segreto.
Per la seconda edizione è stata realizzata e proposta una mostra fotografica (“Il tomino ieri e oggi”),
conservata presso i locali pro loco, che illustra con alcune foto antiche e altre recenti la produzione
del toumin.
Nel terzo appuntamento è stata distribuita una poesia dedicata al tomino.
L’anno scorso, il Vicepresidente dell’Onaf , Elio Ragazzoni, ha accompagnato la degustazione di
tomini freschi e più stagionati di differenti produttori locali e il tomino, in un nuovo menu è stato
abbinato poi anche alla frutta (mela e kiwi).
L’edizione di quest’anno abbina il tema del formaggio alle erbe, le aromatiche coltivate e le buone
erbe spontanee.
Durante la mattinata si prevede una breve passeggiata guidata nei dintorni con l’accompagnamento
di una persona esperta, cristina Bargis, che ha già tenuto corsi di riconoscimento e utilizzo di erbe e
fiori.
La partecipazione a tale attività è gratuita.
Le erbe e i fiori troveranno successivamente posto anche in cucina.
Verso le 13 si terrà il tradizionale pranzo “Tuttotomino” (dodici euro per gli adulti con gratuità per i
bambini) che propone la possibilità di una variante, “Senzatomino”, un menu senza formaggio.
Si consiglia la prenotazione ai seguenti numeri entro domenica 27 marzo:
Elena (328 4038421) Francesca (338 7682540) Maria (347 7764572)

IL MENU'

Antipasto
(fantasia di tomini erbe e fiori)
Cannelloni con tomino
e salvia sclarea
Rotolo di frittata
con erbe aromatiche e tomino
Dolcetomino (semifreddo)

o, in alternativa

Menu Niente Tomino
Antipasto ( misto crudo
con erbe e fiori)
Cannelloni
con salvia sclarea
Rotolo di frittata
con erbe aromatiche
Semifreddo

Costo pranzo 12 Euro
(bevande escluse)
Gratuità per i bambini
 
Di Dulce (del 11/07/2008 @ 14:20:09 in Eventi, linkato 2273 volte)
Un seminario formativo su mafia, resistenza, costituzione e legalità. Sono questi i temi dell'iniziativa del Comune di Cuneo in collaborazione con l’Associazione Libera giunta a conclusione di un’annata intensa di lavoro con i giovani delle scuole e delle associazioni cuneesi che si terrà dal 24 al 27 luglio a Sant’Anna di Roccabruna.
Dopo il 'Treno della memoria', la fiaccolata per ricordare le vittime di mafia, gli incontri pubblici per ricordare Peppino Impastato, ecco il campeggio estivo a S. Anna di Roccabruna, piccola borgata in cui sorse, durante la II Guerra Mondiale, uno dei primi rifugi partigiani.
 
Per non dimenticare, ma soprattutto per comprendere ciò che veramente significò la lotta partigiana, le associazioni coinvolte organizzeranno una serie di incontri e dibattiti con esponenti del mondo politico, religioso e civile. Il tema centrale del seminario, oltre alla resistenza è il sessantesimo anniversario dell'entrata in vigore della costituzione italiana, una carta nella quale dovrebbe riconoscersi ogni cittadino.
  
 
Ecco nel dettaglio il programma:

Giovedì 24 Luglio
Arrivo e sistemazione, assemblea di apertura del campo e presentazione dell’iniziativa da parte di ospiti delle varie associazioni che aderiscono. Cena conviviale e serata musicale sul tema 'l’Italia una e indivisibile' con CapLeVat (gruppo occitano) e A67 (giovani napoletani di Scampia che denunciano la camorra con la musica)

Venerdì 25 Luglio
'l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro'. Interverranno: Cesare Damiano (ex ministro del lavoro), Antonio Bocuzzi (operaio della TyssenKrupp, scampato dalla strage che ha scosso l'italia), Caparezza (autore di un album musicale sulle problematiche del lavoro per i giovani). Lavori a gruppi. 'Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione'. Interverranno Beppe Giulietti (presidente nazionale dell'associazione art.21 sulla libertà di informazione), Marco Nebiolo (giornalista di narcomafie, rivista d'inchiesta sulle organizzazioni mafiose). In serata concerto di Caparezza al Nuvolari di Cuneo e per l'occasione i ragazzi scenderanno da Roccabruna in pullman.

Sabato 26 Luglio
'L'Italia ripudia la guerra come strumento d'offesa'. Interverranno Rosario Crocetta (sindaco di Gela che si è accollato in prima persona l'onere della guerra alla mafia) e personaggi che ci racconteranno di situazioni belliche dimenticate, come quella del Kosovo e quella dell'Iran. Lavori a gruppi e videocollegamento con giovani cuneesi impegnati in operazioni umanitarie in Kosovo. In serata proiezione del film 'Biutiful Cauntri' sulla situazione dei rifiuti campani con possibile incontro con il regista, a seguire musica e spettacolo teatrale.

Domenica 27 Luglio
Passeggiata sui sentieri partigiani che circondano il rifugio con letture e testimonianze dirette per ricordare gli orrori del fascismo in Italia. Nel pomeriggio incontro con i responsabili delle varie associazioni cuneesi per prendersi l’onere di testimoniare con l’impegno sociale i valori fondanti della resistenza. Assemblea conclusiva con Don Luigi Ciotti (presidente di Libera e del gruppo Abele). Serata musicale con gruppi emergenti.

I partecipanti dormiranno nelle loro tende e, in caso di pioggia, sarà possibile utilizzare il rifugio partigiano, di cui è stato appena terminato il restauro grazie all’A.N.P.I. Il costo è di 5 euro al giorno, comprensivo dei pasti e della partecipazione agli incontri per un totale di 20 euro.
Per iscrizioni e informazioni:
Gianluca: cell. 3473300525; mail: liberacuneo@libero.it;
Informagiovani di Cuneo: tel. 0171444421; mail: Informagiovani@comune.cuneo.it
 
 
  
 
 
Di dottore (del 08/06/2009 @ 14:19:07 in Politica, linkato 2362 volte)

Provincia di CUNEO
Comune di PIASCO



Elettori 2.377  
Votanti 1.886 79,34 %


Schede bianche 84 4,45 %
Schede nulle 67 3,55 %
Schede contestate e non assegnate - -


Sezioni scrutinate Presidente 3 su 3
Consiglio provinciale 3 su 3




Candidati presidente e gruppi Voti  % 
 
GANCIA GIANNA 823 47,43
  IL POPOLO DELLA LIBERTA' IL POPOLO DELLA LIBERTA' 350 21,72
  LEGA NORD LEGA NORD 317 19,67
  LISTA LOCALE - LISTA COSTA LIBERALI PER LA GRANDA LISTA LOCALE - LISTA COSTA LIBERALI PER LA GRANDA 62 3,84
  LISTA LOCALE - DONNE PER LA GRANDA LISTA LOCALE - DONNE PER LA GRANDA 15 0,93
  LISTA LOCALE - IL POPOLO DEL FUTURO LISTA LOCALE - IL POPOLO DEL FUTURO 12 0,74
  DEMOCRAZIA CRISTIANA - LIBERTA' - DC DEMOCRAZIA criSTIANA - LIBERTA' - DC 10 0,62
  MOVIMENTO PER L'ITALIA MOVIMENTO PER L'ITALIA 6 0,37
    Totale 772 47,92
 
TARICCO GIACOMINO DETTO MINO 514 29,62
  LISTA LOCALE - CUNEO PROVINCIA GRANDE TARICCO PRESIDENTE LISTA LOCALE - CUNEO PROVINCIA GRANDE TARICCO PRESIDENTE 216 13,40
  PARTITO DEMOCRATICO PARTITO DEMOCRATICO 195 12,10
  MODERATI MODERATI 26 1,61
  LISTA LOCALE - PROGETTO CUNEO TARICCO PRESIDENTE LISTA LOCALE - PROGETTO CUNEO TARICCO PRESIDENTE 17 1,05
  SINISTRA - PER LA PROVINCIA DI CUNEO SINISTRA - PER LA PROVINCIA DI CUNEO 17 1,05
  PARTITO SOCIALISTA E LIBERALE PARTITO SOCIALISTA E LIBERALE - -
    Totale 471 29,23
 
DELFINO TERESIO 245 14,12
  UNIONE DI CENTRO UNIONE DI CENTRO 225 13,96
  LISTA LOCALE - INDIPENDENTI PER LA GRANDA LISTA LOCALE - INDIPENDENTI PER LA GRANDA 7 0,43
    Totale 232 14,40
 
PONSO TULLIO 56 3,22
  DI PIETRO ITALIA DEI VALORI DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 53 3,28
 
CARPANI MARCO 49 2,82
  PARTITO SOCIALISTA PARTITO SOCIALISTA 37 2,29
 
DI GIAMBATTISTA IVANO 27 1,55
  RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI 25 1,55
 
CURETTI LUCIANO 14 0,80
  PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI 14 0,86
 
CHIARENZA PAOLO 7 0,40
  LA DESTRA LA DESTRA 7 0,43
 
Totale voti ai candidati presidente 1.735  
Totale voti ai gruppi 1.611  

Fonte: http://elezioni2009.interno.it/amministrative/amm090607/P0271660.htm
 
Di cagio (del 20/04/2007 @ 14:11:13 in Eventi, linkato 2504 volte)
Fortunato Depero - Il Ciclista Attraversa la città. 1945Dal 20 al 29 aprile ci sono le giornate per la sicurezza stradale: i politicanti fanno delle dichiarazioni, l'aci appende degli striscioni che stimolano la gente a toccarsi i “gioiellini”, in qualche locale si distribuiscono foto scioccanti ed alcoltest portatili con cui i più “feroci” possono sfidarsi a chi regge di più.
Non viviamo in una grande città e molti critical Mass non hanno idea di cosa sia. A me come idea piace un casino: tanta gente insieme che in bicicletta si riappropria della strada, mettendo in crisi chi ha scelto l'automobile! Da noi non si può pretendere di arrivare a tanto, ma una sera si può fare una bella festa tutti assieme: si esce in bici (con le luci, mi raccomando), ci si ritrova da qualche parte e poi semplicemente si va in qualche pub, bar o cosa si preferisce. In pratica una serata normale per uno scandinavo.
L'abbiamo già fatto il 4 novembre 2006, in 4 e ci siamo divertiti per 16! Io, che ho una calamita per le “grane”, ce l'ho anche fatta a litigare con primate addetto alla sicurezza di un locale (cioè un buttafuori) perché non mi lasciava parcheggiare la mountan bike dove volevo io, poi per fortuna Daffy mi ha salvato; lo ringrazio ancora adesso.
Che ne pensate? Se la cosa vi piace proponete la serata e qualche idea su dove andare nei commenti e fate girare il messaggio!

Qua sotto trovate il testo di quello che potrei chiamare “critical mass zero” visto il numero di partecipanti, o “beta test del CM”. Michele, Sonia e Daffy hanno detto che la “beta girava bene, funzionava, era solo da implementare”... rilasciamo la versione ufficiale?

Sabato 4 novembre 2006 ore 21,30
Piasco – Costigliole Saluzzo – Verzuolo

PRIMO criTICAL MASS CUNEESE

  • dedicato a quelli che dicono faccia freddo e stanno fuori dai locali a fumare nel tempo in cui noi facciamo, con calma, ben più di un chilometro
  • dedicato a quelli che sostengono come unica causa degli incidenti stradali la poca responsabilità dei giovani, e che in sessanta anni non sono riusciti a far altro che creare una società basata sull'auto, creando i miti della velocità e dei grandi consumi come simboli di virilità
  • dedicato a chi crede che i problemi della Terra si risolvano rottamando alcune carrette non “Euro 4”
  • dedicato a chi per rilassarsi o per pensare si fa un giro in macchina
  • dedicato a chi vuole la sua stradina illuminata dal comune ma non pensa alla sicurezza di strade statali e provinciali (che tradotto vuole dire: non sarebbe l'ora di fare della piste ciclabili?)
  • dedicato a chi sponsorizza le squadre ciclistiche e poi va al lavoro a 1600 metri da casa con l'ammiraglia
  • dedicato a chi preferisce prendere la sua auto così torna quando vuole ed evita di parlare con chi gli sta antipatico
  • ...
 
Di Dulce (del 03/05/2011 @ 14:10:30 in Ambiente, linkato 1587 volte)


ma dove posso trovarli?
Spero presto nella farmacia sotto casa ma nel frattempo....

CHEWING GUM ECOLOGICI, BIODEGRADABII AL CENTO PER CENTO IN VENDITA ALLA FARMACIA COMUNALE DI CAPANNORI
Ciacci: “Un’altra buona pratica realizzata nell’ambito della Strategia Rifiuti Zero”. Si chiamano Chicza e sono a base di  gomma organica prodotta nella foresta pluviale dello Yucatan.

Per l’acquisto rivolgersi alla Farmacia Comunale Tel: 0583/933260 oppure potete ordinarli a chicza.italia@libero.it

foto_productshot

 
Di Geo (del 20/06/2008 @ 14:09:59 in Eventi, linkato 2561 volte)
Vigili urbani, Polizia, Croce Rossa, Protezione Civile, AIB, guardia forestale...cosa sarà mai successo in piazza mercoledì 18 giugno??? sicuramente un ATTENTATO!?!?!?!?
Noooo...niente di grave...tranquilli!! Si è solamente svolta la giornata “S.O.S. in piazza” organizzata nell'ambito delle attività di Estate Ragazzi.

Si era già fatto, qualche anno fa un pomeriggio simile quindi non è stato una vera e propria novità ma, visto l'interesse avuto dai bambini/ragazzi quel giorno, a distana di 4-5 anni si è pensato di riproporre l'evento con l'obbiettivo di coinvolgere più persone possibile.

Come si dice in questi casi la macchina organizzativa si è messa in moto e dopo domande scritte, lettere, telefonate, inviti è riuscita ad ottenere un buon numero di risposte positive.
Dalle 14:30 di mercoledì 18 giugno le piazze Martiri e Tommaso Rosso sono state dunque invase da uomini (e donne) in divisa pronti a spiegare ai ragazzi quale fosse il loro compito all'interno della società.

La Polizia Stradale di Saluzzo ha fatto vedere l'etilometro e l'autovelox, la protezione civile le idrovore e altri strumenti, la cri l'ambulanza, le barelle e, coinvolgendo alcuni ragazzi ha simulato un intervento, l'AIB ha rinfrescato un po' la giornata annacquando un po' i ragazzi e gli animatori, i Vigili (anzi le vigilesse) hanno spiegato come muoversi con sicurezza sulle strade del paese e soprattutto some attraversare la strada e la forestale ha parlato dei fiori delle piante e degli animali tutti noi possiamo incontrare sulle nostre montagne. Il Soccorso Alpino si sarebbe volentieri calato dal campanile ma purtroppo un intervento in val Po non gli ha permesso di arrivare a Piasco..peccato...rinnoveremo l'invito l'anno prossimo.

Il suono delle sirene degli automezzi ha poi concluso gioiosamente la giornata...




A nome dell'Oratorio di Piasco e di tutti gli animatori ringrazio tutti i corpi e gruppi che hanno partecipato alla giornata S.O.S. in piazza.

Foto: http://blog.piasco.net/dblog/fotogallery.asp?fotografia=43

Geo
 
Di beppe.olivero (del 22/04/2011 @ 14:07:00 in Politica, linkato 2156 volte)
Nei giorni in cui il Governo Italiano, sempre più disorientato, sta cercando di “stoppare” i referendum del 12-13 giugno apportando modifiche, probabilmente “temporanee”, ai decreti legislativi su acqua e nucleare mi sembra giusto tornare a ribadire sul nostro nostro blog lo scenario che si andrebbe a realizzare in Italia con la privatizzazione dell’acqua. Recentemente “AltroConsumo” ha pubblicato un articolo di Diego Parasole Riccardo Pifferi che descrive con efficace ironia cause ed effetti della corsa all'oro blu. Eccolo: Date da bere agli assetati (purché abbiano la carta di credito) È primavera, stagione della rinascita, della vitalità. Marzo è pazzerello col suo carattere instabile, un po’ variabile, che un giorno decide che piove, un giorno che c’è il sole: chissà per quanto tempo ancora sarà MARZO a deciderlo, e non qualche multinazionale che si è comprata anche le nuvole. È già successo che una multinazionale si sia comprata tutta l’acqua di un paese: quella dei laghi, dei fiumi… anche l’acqua piovana. Voi direte: “Ma dove l’hai letto? Su Topolino? E chi è che l’ha comprata? Paperon de Paperoni?”. E invece sì, è successo qualche anno fa in Bolivia, a Cochabamba, dove anche i contadini più poveri dovevano pagare persino l’acqua piovana. Poi, dopo una rivolta popolare, l’acqua è tornata un bene comune, pubblico, ma ci sono continuamente tentativi di rendere privata una cosa così indispensabile. L’acqua è il business del futuro. Ormai è quotata in borsa e un investitore che ha fatto “un buco nell’acqua” è uno che sta facendo un sacco di soldi. Sì, perché qualcuno, quell’acqua, primo o poi, la comprerà. E al prezzo che decideranno loro. Con conseguenze non proprio piacevoli. Per esempio, in Gran Bretagna, quando Margaret Thatcher decise di affidare l’acqua ai privati, due milioni di famiglie si trovarono a non avere i soldi per pagarsi le bollette. Poi dicono che gli inglesi si lavano poco e non hanno neanche il bidet! Per forza, con quel che costa lavarsi! E anche qui in Italia, nelle città dove l’acqua è stata privatizzata, ci sono dei problemi. Come a Latina, dove sono arrivate anche bollette da due o tremila euro. Ci sono anziani che han visto la bolletta e han detto: “Tremila euro di acqua? Mi suicido con gas che costa meno!”. Se continua così come finiremo? “Ciao! Dove vai?” “Vado in tintoria, a ritirare mio marito!” “ Anche tu lo lavi a secco?” “Eh, sì: eran tre settimane che lo smacchiavo in casa, ma ormai… era così conciato che l’ho portato in tintoria!”. Oppure, per risparmiare acqua, in famiglia faremo la doccia solo quando si mangia la pasta: uno cucina, l’altro si insapona. Poi il primo scola e l’altro si sciacqua. Irrigare il giardino sarà fantascienza. Niente alberi, niente ombra: i giardini avranno solo piante grasse. E i sette nani in canottiera per il caldo. Quando qualcuno avrà un mancamento, per strada, sentiremo: “Presto, un bicchiere d’acqua!” “Ma sei matto?!Dagli due schiaffoni e speriamo bene!!” La gente andrà a Lourdes… ma più che altro per bere gratis. E ogni volta che ci riuscirà, dirà: “Miracolo!”. E anche andare in bagno sarà un problema: lo sciacquone rappresenta il 30-40% di acqua che consumiamo, 10-15 litri ogni volta. E quando l’acqua costerà troppo… Useremo la cassettina del gatto, col gatto che ci guarderà un po’ seccato perché useremo il suo water… Ma non è niente rispetto a come ci guarderà quando cominceremo a lavarci come lui: slinguazzandoci le ascelle. Cosa possiamo fare per non arrivare a questo? Anche se nessuno ne parla – e chi dovrebbe farlo continua a tenere ostinatamente l’“acqua in bocca” – dobbiamo assolutamente andare a votare SI’, quando ci sarà il referendum contro la privatizzazione dell’acqua. Poi, se anche questo sarà inutile… Smetteremo di lavarci e organizzeremo un grande sciopero. Come quelli dei metalmeccanici degli anni Settanta. Con una differenza: loro scioperavano incrociando le braccia, noi, smetteremo di lavarci per due settimane, andremo in comune con le braccia alzate e faremo sentire la voce delle nostre ascelle. Combatteremo la privatizzazione con l’unica arma biologica ed eco sostenibile allo stesso tempo. Ricordatevi: l’acqua è come l’amore, ti rendi conto di quant’è importante quando non ce l’hai più!!
 
Di Dulce (del 23/01/2011 @ 14:06:21 in Ambiente, linkato 2236 volte)
A quando nel paese dei kiwi?


Riporto volentieri questo articolo estratto da LA STAMPA di Giovedì 20 Gennaio.
Faccio notare che il Nostro paese e il VAS al quale appartengo vengono citati da una giornalista a noi sconosciuta che è si è interessata  del Blog e riporta le nostre richieste.
Se gli argomenti che vengono trattati sul Blog di Piasco sono di interesse e ispirazione per altri c'è sicuramente da esserne fieri e continuare a scrivere per migliorarci ogni giorno.
 
Di granet (del 29/10/2010 @ 13:55:35 in Ambiente, linkato 1483 volte)
è possibile sfogliare on line
il numero di novembre di Lou Courage,
sui beni comuni:
acqua pubblica
scuola
salute (centrale di rossana)

all'indirizzo:

http://issuu.com/granet/docs/loucouragebenicomuni2novembre2010


buona lettura


(mi sarebbe piaciuto riuscire a inserire direttamente la pubblicazione, ma non vi sono riuscito, se qualcono potesse darmi qualche dritta, magari al prossimo giro..)
 
Di Pitta (del 21/09/2009 @ 13:55:04 in Politica, linkato 2593 volte)

Buongiorno,

vi comunico che il 29 Settembre alle ore 20,30 presso la Sala delle Adunanze della Casa Municipale, si terrà il consiglio comunale.

a seguito l'ordine del giorno:

1) Lettura e approvazione verbali seduta 22/09/2009

2) Salvaguardia degli equilibri di bilancio - Ricognizione stato attuale dei programmi.

3) Assestamento del bilancio di previsione per l'esercizo 2009 e variazione alla relazione previsionale programmatica 2009/2011

4) Modifica regolamento edilizio

5) Approvazione nuovo statuto Consorzio Bacino Imbrifero Montano del Po

6) Comunicazione del Sindaco in merito alla revoca di Assessore e Vicesindaco - Presa d'atto.

7) Comunicazione del Sindaco in merito alla nomina di Assessore e del Vicesindaco.

8) Comunicazione delle nomine effettuate

9) 2 interpellanze a risposta orale presentate dal gruppo consigliare di minoranza.

Saluti.

Ho allegato la risposta della Provincia in merito alla lettera inviata dal sottoscritto su cui chiedevo spiegazioni in merito alla centrale a biomasse.

 
Di Dulce (del 14/05/2010 @ 13:55:04 in Ambiente, linkato 2078 volte)

In questi tempi in cui l'acqua è un tema discusso il VAS ha il piacere di rendere pubbliche le analisi dell'acquedotto di Piasco 2009 2010 con lo scopo di informare ma soprattutto nella speranza che si riduca l'uso dell'acqua in bottiglia.


http://www.4shared.com/file/P01lcRFS/analisi_h2O_piasco_2009-2010.html

 

 
Di cagio (del 27/09/2008 @ 13:53:25 in generale, linkato 2570 volte)
Il 24 settembre c'è; stato il Consiglio Comunale, e come promesso ecco un piccolo report di com'è; andata.
Inizio coi presenti perché; oltre a tutti i consiglieri c'era anche, finalmente un bel po' di pubblico che riassumo:
un Cagioni, un Botta, Un Dalmasso, due Olivero, quattro Mattio, due Mattio e qualcun altro che non ricordo; non male!
E' Stato un consiglio dibattuto fin dal primo punto all'odg, e qui chiederei a qualcuno dei presenti di illustrare meglio com'è; andata perché sono arrivato tardi.
I primi due punti (anzi il secondo ed il terzo), sul bilancio, sono stati illustrati e votati senza grandi colpi di scena e come al solito hanno lasciato ben poco: purtroppo l'argomento è estremamente burocratico e non comprensibile per dei non addetti ai lavori. Sicuramente andrebbe spiegato in un modo più comprensibile, magari accorpando diverse voci di bilancio che riguardano argomenti simili ma su capitoli contabili diversi, in modo che consiglieri e presenti riescano a farsi un'idea di ciò che si sta dibattendo, magari proiettando delle slide che semplifichino la cosa.
Sul quarto punto l'opposizione si è schierata compatta sul no insistendo particolarmente: si parlava del "recupero" cioè dell'abbattimento di una vecchia casa del centro, di fianco alla panetteria Zamperlin, dietro a cui verrà creata una piazzetta con una decina di posti auto. A parole è difficile da spiegare ma spero che sarà pubblicato il progetto che l'amministrazione manderà in Regione, comunque in sintesi al posto del fabbricato attuale si vuole fare un portico (quindi molto più; basso) che consenta il passaggio alla piazzetta ed i volumi abitabili verranno recuperati facendo delle case, o un piccolo palazzo, dietro quello attuale.
Poi tutto tranquillo fino alle comunicazioni del sindaco e divertente bagarre tra maggioranza e minoranza: il primo cittadino comunica che è arrivato un contributo regionale per asfaltare delle strade e spiega l'intenzione di sistemare finalmente via Venasca, che è piena di buche, la minoranza fa notare che su quel tratto di strada di strada bisognerebbe intervenire per migliorare la sicurezza in quanto molti cittadini si lamentano per la velocità delle auto, abitano famiglie con bambini e verrà sistemato anche un piccolo parco in via Monviso. I toni si accendono subito: l'assessore Reynaudo sostiene che non sia il caso e che nessuno vorrebbe dei dossi in quel tratto di strada; dal fondo del tavolo Olivero e Allasia ribattono che la questione va affrontata e non esistono solo i dossi, portando l'esempio degli attraversamenti pedonali rialzati che garantirebbero una maggiore sicurezza per bambini ed anziani e ridurrebbero la velocità dei veicoli che entrano in Sant Antonio. Reynaudo, dall'altro capo del tavolo ribatte «Non possiamo rovinare la viabilità per un parco giochi!» e sostiene che in sostanza si sta parlando di dossi, la minoranza attacca ancora sostenendo che molta gente ha chiesto di fare qualcosa per la sicurezza di quel tratto di strada e l'assessore torna a rispondere «lo so, li conosco tutti per nome e cognome, sono una minoranza esigua, io li ci abito da 40 anni». Da metà tavolo Barbero (maggioranza) torna a proporre l'autovelox come soluzione e viene osteggiato dall'opposizione e dai suoi colleghi di lista, acceso ribatte «Si vuole che la gente vada piano ma non i dossi e non l'autovelox». Dopo minuti di batti e ribatti Reynado, particolarmente attivo in questa fase della seduta va alla carica: «Davanti a nosta ca' l'è nen ca sa sia el masim» e se prima il dibattito era caldo adesso è infiammato e non basta l'uscita di Margaria (anche lui assessore) «La gente dice che i dossi vanno bene purché non li facciano vicino a casa mia» a riportare la calma. Dai tempi di Brugiafreddo e Rinudo non ricordavo un "dibattito" del genere! Il Sindaco ha non poche difficoltà a riportare il dialogo su toni più moderati (gli tocca pure fare il Veltroni, o il Cicchito!)
Alla mezza la seduta si chiude, ma nessuno credo l'abbia trovata noiosa.
Penso sarebbe utile, per chi non può assistere ai consigli che le sedute fossero registrate o filmate e rese pubbliche, ma questo purtroppo non è possibile senza modificare il regolamento del Consiglio. Spero che qualcuno colga la proposta, così da evitarmi lo sbattimento di raccogliere le firme per presentarla come mozione popolare. E spero che apprezziate la mia cronaca, ho focalizzato un attimo di più su quello che difficilmente verra scritto sui giornali e che non sarà possibile leggere all'albo pretorio,sperando anche questo possa interessare. Alla prossima, con l'invito a partecipare sempre numerosi agli atti pubblici della vita del nostro paisot
 
Di Polin (del 06/12/2007 @ 13:53:03 in Notizie, linkato 2385 volte)

Il nostro ciclista professionista piaschese Miculà Dematteis, è comparso ieri sul sito della Gazzetta dello Sport, con un intervista che vi invito a leggere. Ciò dimostra che andando contro corrente spesso si paga di persona,ma il cambiamento in ogni campo passa proprio attraverso persone che non mollano e vanno controcorrente pagando di persona. Quindi io dico a Miculà: "Non mollare, tieni duro, spero davvero che tu possa trovare un ingaggio, e se ciò non avvenisse, avrai sempre la coscienza pulita e non ti potrai mai recriminare nulla perchè i risultati che hai ottenuto sono scaturiti dal sudore e dalla fatica e non da qualche trucchetto chimico

Eccovi il link dell'articolo della Gazzetta dello Sport: http://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_Piano/2007/12_Dicembre/05/dematteis_0512.shtml     

 
Di dottore (del 24/02/2007 @ 13:51:12 in generale, linkato 2562 volte)

Posto per intero la mail che ha inviato Beppe Olivero rispondendo all'articolo di Cagio riguardante il Consiglio Comunale di Piasco. ((S)consiglio)

Ecco la mail:

L’intervento sul blog di Gigi Cagioni, in merito al pezzo del C.C. piaschese di gennaio pubblicato sul Corriere di Saluzzo, mi “costringe” alla replica se non altro perché mi vede direttamente tirato in ballo.

L’amico Cagio si sorprenderà quando, tanto per cominciare, lo ringrazio per la risposta all’intervento di Silver. Al Corriere, con tutti i limiti di questo mondo, non abbiamo “padroni” politici quindi le cronache a “gentile richiesta” proprio non ci toccano.

Forse Cagio si sorprenderà ancora di più quando gli rispondo che condivido al cento per cento anche la sua conclusione “altrochè seconda repubblica qui non siamo nemmeno usciti dal feudalesimo”. La situazione in Italia, purtroppo, è questa qua e non da ora ma da decenni!!!! Basta guardarsi attorno e vedere dove sono finiti tanti finanziamenti pubblici. Report, circa un anno fa, ha dedicato una trasmissione intera all’argomento. Non so se Cagio l’ha vista, di certo so che mi sono incazzato sul serio anch’io.

Premesso questo posso affermare in tutta onestà che, nonostante il partito dell’onorevole monregalese sia lontano anni luce dalle mie posizioni politiche, ho interpretato nel modo diametralmente opposto a Cagio la “visita” di Costa agli amministratori piaschesi. A mio modo di vedere, e forse mi sbaglio per troppo buonismo, mi è parso un tentativo di avvicinare le istituzioni alla gente. Incontrare pubblicamente chi gestisce la vita amministrativa di un paese, mi è sembrato un modo trasparente per conoscere da vicino e, magari, farsi carico dei problemi reali di tutti i giorni. Ho interpellato qualche collega della carta stampata con più esperienza di me ed ho avuto la conferma che, se non unica, un’iniziativa come quella del giovane onorevole del centro destra è piuttosto rara.

Sono convinto che se tanti parlamentari di maggioranza ed opposizione si ricordassero della gente comune anche lontano dai periodi elettorali l’Italia sarebbe un pochino più giusta.

In un particolare fondamentale non concordo per niente su quanto scritto da Cagio, un po’ maliziosamente, nel suo intervento sul blog. Il deputato non ha promesso un interessamento diretto nella questione del finanziamento della nuova scuola media anche perché, ha precisato, l’edilizia scolastica è di competenza della Regione. Mi sembra, invece, che si sia dichiarato disponibile a seguire la vicenda per offrire un’informazione tempestiva e dei consigli sulle nuove opportunità di finanziamento che via via si presenteranno.

Tutto sempre alla luce del sole, senza accordi sotto banco. Se è vero che siamo ancora al medioevo, perlomeno è un modo un po’ meno arbitrario di gestire la cosa pubblica.

Sono d’accordo di nuovo con Cagio quando scrive che, in fondo, le cose più interessanti nel consiglio in questione sono arrivate dalle relazioni di Monge e Gherzino sul Consorzio Monviso Solidale e sulla sala Polivalente. Tanto interessanti da meritare qualcosa in più di due semplici righe di commento, quindi ho rimandato ai numeri successivi un pezzo per ciascuno dei due argomenti.

Nelle settimane seguenti, purtroppo, è mancato lo spazio perché sono entrati in scena il Carnevale con il nostro fantastico Carro ed il Museo dell’Arpa, ma sugli argomenti prometto che ci ritornerò, magari nella Quaresima periodo un po’ meno ricco d’avvenimenti.

Il problema del finanziamento della Nuova Scuola Media su cui ho centrato il pezzo in questione, del resto, è destinato a diventare di grand’attualità già nei prossimi giorni quando i nostri amministratori saranno costretti a fare scelte difficili e dolorose per le nostre tasche.

Concludo qui anche se sul ritorno all’epoca del feudalesimo ci sarebbe da scrivere un torrente di parole. Se pensiamo che dopo cinque anni di governo del partito che ha fatto del federalismo la sua bandiera ci ritroviamo, non solo senza aver fatto un minimo passo avanti, ma anche privati della scelta diretta dei nostri rappresentanti in Parlamento allora diciamo tutto.

Cordialmente Beppe Olivero corrispondente da Piasco del Corriere di Saluzzo

Ps Complimenti per la realizzazione del blog. Consiglio a tutti quelli che bazzicano da queste parti di frequentare qualche volta il blog: www.beppegrillo.it per trovare un informazione veramente alternativa e molto spesso “illuminante”.

 
Di cagio (del 02/06/2007 @ 13:49:29 in generale, linkato 2143 volte)

La nuova Pro Loco come c'era da aspettarsi non sta perdendo tempo e l'organizzazione di “slpash” 2007 sta procedendo piuttosto bene, a parte qualche intoppo di “poco conto”
Visto che però come sempre non si naviga nell'oro ci servono alcune cose che magari chiedendo in giro possiamo cavarcela a costo zero:

- Linoleum
A cosa ci servono 20 -30 metri lineari (per una larghezza di almeno un paio) di linoleum lo scoprirete a fine giugno, oppure in anteprima se riuscite a trovarci qualcuno che ce lo impresta o regala. Visto l'uso che ne andremo a fare non ha senso che lo compriamo, e non c'è bisogno che sia bello nuovo e perfetto, l'importante è che sia un po' liscio. Poi se non è linoleum ma è polietilene o policarbonato va bene lo stesso.

- Linux
Visto che i lavori in quella che era la piazza vicino alla rotonda procedono alacremente ; - ) e quindi verosimilmente a breve la Pro Loco avrà una sede avremo bisogno di un computer per gestire un minimo la contabilità ed archiviare files di domande, permessi, comunicazioni, etc... E, visto sempre che i soldi non li facciamo sulla tazza, e che non ci serve una gran macchina, non penso sia il caso di comprarlo. Infatti con Linux riusciamo tranquillamente a recuperare un pc anche piuttosto datato e farne l'uso che ci interessa. Quindi mi rivolgo a privati o ditta che vogliono sostituire le loro apparecchiature (magari perché non abbastanza potenti per vi$ta o icspì... argh!)
'Non buttate via niente!!! regalate il computer vecchio alla Pro loco ed avrà nuova vita!'
Poi se invece di uno ne arrivano di più... no problem! C'è sempre un gran bisogno di macchine per i corsi che organizza la commissione cultura, e con un bel live cd di Ubuntu piuttosto che altre distro ancora più leggere qualunque computer può andare sul web, gestire la posta, scrivere e far di conto

- Libertà di organizzare
siamo nominati da una settimana ed incontriamo i primi problemi, non male. A parte una percentuale molto piccola di persone che, con una visione piuttosto limitata, riescono a lamentarsi per il rumore, per il fumo, per la strada chiusa... (e che IMO sono le stesse che si lamenterebbero se non si facesse niente), che è comunque fisiologica e del tutto trascurabile, torniamo ad avere i “soliti” problemi burocratici... sempre i soliti da una decina d'anni (o più, ma non ero ancora in Pro Loco). Già per noi non è semplice organizzare eventi in un paese senza piazze, e vi assicuro che far stare palco piscine, calcio balilla umano, cucine, servizi e mille altre cose in quel fiorire di marciapiedi-pali-lampioni delirio di geometri e architetti schizofrenici che è piazza nuova non è affatto semplice, se poi ci troviamo ancora dei funzionari che si sentono investiti di potere decisionale diventa veramente poco piacevole. Comunque anche stavolta ce la caveremo, anche perché oltre ad essere giovani e decisi, conosciamo anche noi le leggi ed i regolamenti, per cui di certe cose ce ne facciamo un baffo anzi... un paio!

 
Di cris (del 20/07/2008 @ 13:49:18 in Eventi, linkato 1867 volte)
Ciao giovani! Vi scrivo per segnalarvi che anche quest'anno torna il campo giovani nella settimana di ferragosto al nosstro amato campeggio di Castello di Pontechianale. Quindi, per chi è nato nel 1993 e anni precedenti, la proposta è di una settimana all'insegna dell'amicizia, del divertimento, del confronto, dell'impegno, insomma...della condivisione! I vari ingredienti li porterà chi sarà presente al campo: l'importante è partecipare con un sacco di voglia di mettersi in gioco! Il campo inizierà con la cena di domenica 10 agosto e terminerà con il pranzo di sabato 16 agosto. Non sveliamo i particolari, perchè l'aspetto sorpresa fa sempre un certo effetto... A partire dai prossimi giorni saranno disponibili in oratorio i volantini per le iscrizioni, che vanno effettuate entro domenica 3 agosto inserendo il tagliando nella buca delle lettere di don Rocco. Il prezzo è di 60 euro per l'intera settimana e di 15 euro al giorno per chi può essere presente solo uno o qualche giorno. E allora...partecipate gente, partecipate! ci si vede in campeggio! cris
 
Di dottore (del 20/07/2007 @ 13:44:39 in generale, linkato 2309 volte)

Duello West prodotto da Polin
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Come qualcuno ben sa sabato scorso c’è stato il matrimonio di Alby e Lu'.
In occasione del matrimonio alcuni amici hanno dato a vita ad un filmato che racchiude al suo interno più filmati i quali rifacendosi a film famosi riproducono la storia degli sposi.
Nella costruzione del filmato il mitico Polin si è occupato di parte delle riprese e del montaggio.
Visto che la casa produttrice del software che ha usato per il montaggio ha indetto un concorso, Polin ha deciso di parteciparvi, inserendo parte del filmato che hanno prodotto.
E' un'occasione per chi si è perso il video di vederlo e farsi due risate, e poi se vi va, potete anche votarlo, seguendo il link sotto il filmato in modo da contribuire (Speriamo!) alla vittoria del concorso.
 
Di Geo (del 20/05/2009 @ 13:41:53 in Politica, linkato 2839 volte)
Dibattito in Provincia...






 
L'Associazione Impegno e Partecipazione Civile di Cuneo (in collaborazione con il comitato la Boulé..di Piasco) organizza per la serata di giovedì 28 maggio 2009 il dibattito tra i candidati alla Presidenza Provinciale.

Saranno presenti alla serata tutti e otto i candidati ai quali sarà possibile esporre domande riguardanti i loro impegni/obbiettivi provinciali futuri.

Le domande (esclusivamente in forma scritta e firmate) potranno essere fatte da tutti i cittadini con le seguenti modalità:
 - la sera stessa del dibattito
 - inviandole tramite e-mail all'indirizzo elezioni.provinciali@impaci.org

A rigor di logica le domande dovranno avere una valenza per il territorio e le tematiche a cui i candidati sono direttamente interessati.

Per chi non potesse partecipare alla serata potrà seguirla in videostreamingtv su www.cuneocronaca.it, in diretta dall’ emittente Radio Stereo 5 (FM 100.600) ed in audiostreaming su www.radiostereo5.info.

L'invito a partecipare è quindi rivolto a tutti i cittadini della Provincia di Cuneo:
giovedì 28 maggio presso la
"sala B" della Provincia di Cuneo alle ore 20:45.




diffondete la voce!!

ciao a tutti

Geo

P.S.: ultimo dettaglio: ingresso libero.

scarica il volantino - sfondo arancione

scarica il volantino - sfondo bianco
 
Di dottore (del 31/10/2007 @ 13:41:31 in Informatica, linkato 2419 volte)
Ciao a tutti, non è un articolo che centra molto con tutto ciò che fin ora è stato scritto sul blog, ma sono certo che questa notizia renderà felici molti di voi utenti ADSL di Alice!

Ecco il comunicato stampa di Telecom Italia:

 


TELECOM ITALIA: AUMENTA A 7 MEGA LA VELOCITA’ DI ACCESSO AD INTERNET DI ALICE FLAT

A partire da domani, con la nuova offerta base Alice Flat, aumenta per i clienti Residenziali e Business la velocità di accesso ad Internet da 2 a 7 megabit al secondo, senza costi aggiuntivi

Grazie alla maggiore velocità di connessione sarà possibile fruire con più efficienza di contenuti e servizi web
 
A partire da domani, con la nuova offerta base Alice Flat per la clientela Residenziale e Business aumenta la velocità di accesso ad Internet da 2 a 7 megabit al secondo senza costi aggiuntivi.  Le nuove offerte flat “Alice 7 Mega” per la clientela Residenziale e “Alice Business Flat” per la clientela Business consentiranno di navigare ad una velocità quasi quadruplicata ed accedere a tutti i contenuti ed i servizi del Web con una maggiore efficienza e qualità.

Le nuove offerte ADSL “Alice 7 Mega” e “Alice Business Flat” propongono un collegamento ad Internet senza limiti di tempo con una velocità di download fino a 7 megabit al secondo senza variazioni di costo rispetto alle precedenti offerte flat a 2 megabit al secondo.  La maggiore velocità di connessione permetterà ad esempio una migliore fruizione dei contenuti di Rosso Alice, il Portale ADSL di Telecom Italia.  Il nuovo profilo consentirà inoltre di effettuare l’upload di contenuti alla velocità di 384 kilobit al secondo, permettendo così di entrare nel mondo del Web 2.0 e condividere on line contenuti come audio, video ed immagini. Infine con “Alice 7 Mega” e “Alice Business Flat” è possibile attivare le offerte Alice Voce e Alice Business Voce che consentono di sfruttare tutte le potenzialità della connessione ADSL anche per telefonare in modalità VoIP.

A partire dai prossimi mesi, anche gli attuali clienti Alice Flat con il profilo a 2 Mega potranno beneficiare della nuova velocità, senza costi aggiuntivi e senza dover fare alcuna richiesta. E’ infatti previsto sia per i clienti Residenziali che per i clienti Business il progressivo passaggio dal precedente profilo alla nuova offerta a 7 Mega.

 

Milano, 29 ottobre 2007

 
Di cagio (del 14/04/2007 @ 13:40:43 in generale, linkato 2954 volte)
cagiorsonwellsHo fatto parlare Piasco di energia per una settimana. Non male, anzi decisamente più di quanto mi aspettassi.
Ho giocato a fare l'Orson Wells della Val Varaita, ma il mio non è uno scherzo finalizzato al diventare famoso, ne un pesce d'aprile in ritardo. Non è in progetto nessun inceneritore, ma le premesse rimangono: consumiamo energia che fanno altri e facciamo un mucchio d'immondizia che altri “smaltiscono”. Ma l'idea di diventare autonomi sotto questo profilo con un inceneritore non è gradita. Il titolo del post “Not im my back yard” è stato quanto mai azzeccato, infatti come qualcuno ha scritto nei commenti “vogliamo l'uovo, la gallina ed il culo caldo”.
Chi fino a qualche giorno fa, a Piasco, parlava di risparmio energetico o di raccolta differenziata veniva da molti etichettato come un fanatico, un hippy in ritardo col '68, un fondamentalista dell'ambiente, uno va contro il progresso. Adesso qualcuno parla dei tumori causati da micro e nano particelle. Ho creato il panico ma forse qualcuno avrà pensato cosa sia meglio fare:
a) continuare a fare comodamente come fa e beccarsi una malattia mortalmente moderna e figlia del progresso*
b) cambiare registro e fare uno uso razionale dell'energia e di ciò che non può più riutilizzare?
Secondo me è già qualcosa, poi quando tutti capiranno che chi fa la raccolta differenziata come si deve, a gennaio sta in casa col maglione e non in t-shirt, beve l'acqua del rubinetto o della fontana e non quella in plastica, sostituisce le lampadine ad incandescenza, spegne le luci e chiude i rubinetti al momento giusto, va in bici, e magari usa anche Linux, TROMBA molto di più, e soprattuto mooolto meglio, degli sfigati che buttano l'erba sfalciata del giardino nella pattumiera e pensano ancora che faccia fighi far le accelerate a vuoto al semaforo e farsi un giro in macchina per rilassarsi, beh... allora a quel punto i problemi si risolveranno da soli; per il momento noi ci godiamo l'esclusiva ; - )
Mi spiace invece constatare che in una settimana ho solo avuto UNA richiesta di chiarimento (da una persona del '78, grande annata!), mentre molta gente, oltre a non verificare la veridicità del testo che contiene anche degli errori tecnici bestiali, è andata direttamente a rompere le balle a Bergj ed amministratori vari. Cacchio ma prima di andare a far perdere tempo al sindaco, che ha anche altro (molto altro) da fare, telefonatemi, leggete l'albo pretorio, pensate, porca miseria, se un'opera parte a maggio avrà ben avuto una concessione edilizia o ci sarà stata una delibera che la autorizza! Ci si fida un po' troppo di chi da informazioni, di chi le riporta e di chi al bar o al mercato le modifica-ingigantisce-adatta; in un paese all'ottantesimo posto al mondo per la libertà di stampa questo è preoccupante; mi fermo altrimenti ne scrivo un libro.
Ah, se qualcuno se ne stesse dimenticando il 4 maggio alla Polivalente si parlerà di energie rinnovabili, risparmio energetico, incentivi pubblici, pannelli solari termici e fotovoltaici e tutte quelle cose tanto care ai talebani dell'ambiente ma anche, come si è visto questa settimana, a quelli che non gradiscono l'idea che in futuro, magari tra 5 o 10 anni si costruisca, qualche inceneritore o centrale a carbone dalle nostri parti. Non si sa mai, alle volte la realtà supera la fantasia.

* piccola digressione filosofica sul progresso: il progresso è quella cosa che ci fa rubare il petrolio in Africa e Medio Oriente, così possiamo produrre di tutto il più in fretta possibile con migliaia di morti all'anno sul lavoro, per comprarci una bela macchina potente con cui suicidarci; inoltre grazie al progresso possiamo finalmente bere l'acqua vecchia di tre mesi nella bottiglie di plastica, perché i nostri nonni che la prendevano alla fontana erano dei pirla.
 
Di Anna76 (del 31/12/2007 @ 13:38:30 in Notizie, linkato 2072 volte)

Vi rubo un minuto di tempo per informarvi che i meetup di Beppe Grillo del Cuneese (tra cui il meetup di Saluzzo) hanno inviato ieri mattina i file ad ogni singolo Comune (quindi anche Piasco), con alcune richieste in merito all'iniziativa Comuni a 6 stelle.

In breve chiediamo ad ogni Comune di indicarci come si comporta su 6 temi: Energia, Rifiuti, Esposizione finanziaria (eventuale indebitamento del Comune), Acqua, Connettività e Servizi per cittadini (asili, scuole, impianti sportivi, medici di base, farmacie, parchi pubblici, parcheggi, ...)

Ecco il testo della lettera inviata al nostro Comune:

Egregio sig. Sindaco del Comune di Piasco

Spettabile Amministrazione Comunale

In allegato alla presente ci permettiamo di inviarVi una lettera di presentazione e una breve descrizione relativamente ad una iniziativa che come Meetup della Provincia di Cuneo abbiamo deciso di intraprendere. Così come in oggetto specificato si tratta di schede che vi richiediamo cortesemente di compilare e che riguardano 6 attività che riteniamo strategiche per lo sviluppo del nostro territorio.

Entro i primi 15 giorni del mese di Gennaio, sul nostro sito ( http://beppegrillo.me... ) e sui siti dei meetup della nostra Provincia che avranno aderito all'iniziativa, sarà pubblicato un'elenco di nominativi delegati per interfacciarsi con i Comuni al fine di coaduivarvi per risolvere eventuali problematiche che riscontraste nel rispondere alle domande riportate sulle schede inviate. Il programma prevede che per ogni scheda sia sufficiente una tempistica di due mesi (sulla lettera di istruzioni è specificato l'ordine ed il cronoprogramma) in modo da poter raccogliere i dati ed interpretarli nel modo più corretto possibile entro la fine del 2008.

Confidiamo sulla Vostra gentile collaborazione con lo spirito e la filosofia che, Democrazia sia anche e soprattutto Partecipazione dei Cittadini e che sia nostro Dovere informarci, comprendere e proporre eventuali soluzioni derivanti dalla esperienza e dalla professionalità che ognuno di noi possa avere maturato. Nel ringraziarvi anticipatamente della collaborazione che vorrete dedicarci, vi auguriamo i nostri migliori auguri di un sereno e collaborativo 2008.

Vi aggiornerò appena avremo le risposte.

Buon anno nuovo a tutti i piaschesi!

 
Di Dulce (del 13/01/2009 @ 13:36:42 in Notizie, linkato 5390 volte)
COMUNE DI PIASCO


Martedì 13 gennaio 2009 - Ore 21:00
Piasco - Sala Polivalente


Presentazione alla Popolazione
del progetto della

NUOVA SCUOLA MEDIA
Progetto realizzato da:
- Ing. Gaudenzi di Bologna
- Arch. Bachiorrini di Saluzzo
 
Costo Stimato dell'opera: 1.700.000,00 €
Contributi già erogati:
- Governo Italiano 150.000,00 €
- Regione Piemonte 693.000,00 €

Mutuo di 825.000,00 €
già accordato dalla Cassa Depositi e Prestiti
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il progetto completo lo potete scaricare qui
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Sicuramente lo sapevate ma ho deciso di postarlo nel blog
con la speranza che questa sera il progetto sia almeno simile
a questi che riporto qui sotto.
 
Edifici scolastici
La scuola Gebhard-Müller di Biberach (Germania)Il centro scolastico di Biberach (Germania) è stato costruito negli anni Settanta come progetto di modello scolastico con tre differenti scuole sotto lo stesso tetto. Uno dei principali requisiti richiesti è stato quello che il nuovo fabbricato a tre piani doveva soddisfare è stato quello di offrire una struttura spaziale delle aule facilmente variabile. Nel nuovo edificio sono inoltre combinate diverse tecnologie innovative, una delle quali è lo sfruttamento geotermico del suolo. Una pompa di calore estrae energia dalla falda idrica allo scopo di riscaldamento e raffreddamento dell’edificio. Il riscaldamento e il raffreddamento degli locali avviene per mezzo di solai termoattivi alimentati con acqua a bassa temperatura.....more
4a Architekten -  Riedbergschule
Una scuola elementare a Francoforte s.M.
Nel quartiere Riedberg di Francoforte sul Meno, si sta attualmente svolgendo il più grande intervento di urbanizzazione della Regione Assia. Secondo le previsioni, entro il 2012, vi dovranno abitare fino a 15.000 persone. Sono previste dodici scuole d’infanzia e quattro nuove scuole. Una di queste è stata costruita come edificio passivo....more 
 
 
Scuola „passiva“ di Waldshut (Germania) 
A Waldshut, non lontano dal Lago di Costanza, è stata realizzata una delle prime scuole secondo il concetto dell’edificio passivo. Tramite lo sfruttamento di masse inerti, l’uso di un sistema di ventilazione controllato con recupero di calore e un forte isolamento termico dell’involucro edilizio, il fabbisogno termico dell’edificio risulta inferiore a 15 kWh/m²a. Lo standard energetico è stato certificato dal Passivhaus-Institut di Darmstadt.....more
 
Prima scuola “passiva” certificata
Il terzo corpo di ampliamento della scuola Waldorf di Brema è il primo edificio scolastico tedesco certificato secondo lo standard di edificio passivo. Il fabbisogno termico è di 14,7 kWh/(m²a) e quello di energia primaria ammonta a 103,5 kWh/(m²a). Gli impianti alimentati con energia geotermica ed energia solare sono osservabili da docenti e studenti in quanto fanno parte dell’attrezzatura didattica della scuola. Gli studenti controllano e misurano i consumi energetici e, nell’ambito delle lezioni di fisica, si assumono anche parte della manutenzione.....more
 
Ristrutturazione energetica della biblioteca universitaria di Brema
Riduzione del 70% del consumo di energia primaria; miglioramenti energetici, architettonici, impiantistici ed ergonomici; impianti indipendenti di riscaldamento, ventilazione e di raffreddamento.....more   
 
Centro di Informatica della TU Braunschweig (D) L’edificio del Centro di Informatica ha sei piani ed è contiguo all’edificio a torre dell’Università Tecnica (TU) di Braunschweig. Il fabbisogno termico specifico dell’edificio ammonta a 39 kWh/m2 anno (calcolato secondo la legge del 95). Attualmente è in esecuzione un ampio programma pluriennale di monitoraggio.....more
 
Zentrum für Umweltbewusstes Bauen - Kassel
Il Zentrum für Umweltbewusstes Bauen e.V. - ZUB - è l'istituto interdisciplinare di edilizia ecologica dell’Università di Kassel (Germania).....more
 
 
Solar-Campus-Jülich (Germania)
Il Solar-Campus Jülich ospita l’Istituto per l’Energia Solare (SIJ), un reparto dell’Istituto Tecnico (Fachhochschule) di Aachen (Aquisgrana). Con il progetto si è voluto dimostrare che un complesso architettonico a basso consumo energetico, adeguatamente progettato, non comporta costi supplementari o quasi.....more
 

 !!PARTECIPATE NUMEROSI !! PARTECIPATE NUMEROSI !!

Dopo tutti questi esempi dalla Germania volevo inserire anche questo nostro gioiello italiano

che si trova a LAION in val Gardena un paese di 2410 abitanti

http://www.4shared.com/file/80450799/7c3f41ce/ScuolaPassiva.html

 

  • Commitente: Comune di Laion
  • Progettista: arch.TV
  • D.L.: Dr.Arch. Johann Vonmetz
  • CasaClima ® Gold+
  • Consumo energetico 9kWh/m2a
  • Impianto solare: 18,00 m2a
  • Luglio 2004 - Luglio 2006
  • Costi totali: 1.500.000,00 €
  • Superf. utlie: 624,90 m2  su due piani
  • Cubatura tot.: 2.823,53 m3

PKE

 

Ringrazio Alessio per averci messo a conoscenza del progetto di Mussotto d’Alba e ho deciso di renderVi partecipi postando l’articolo foto e prezzo di questa realizzazione.

 
Costruzione di un fabbricato ad un solo piano fuori terra di circa 1200 mq, con i seguenti locali scolastici:
• n. 9 aule con antistanti zone filtro e guardaroba (di cui 3 con finitura al rustico);
• n.2 laboratori multifunzionali ed accorpabili, segreteria;
• sala insegnanti;
• servizi igienici per normodotati e per disabili;
• segreteria;
• ripostiglio- magazzino;
• bidelleria;
• ampio spazio ricreativo comune centrale.
Il fabbricato, alla luce del sempre maggiore interesse sociale per il rispetto dell’ambiente, è pensato con l’utilizzo di materiali ecocompatibili e riciclabili, nel pieno rispetto della natura, quali pietra, legno, acciaio e vetro. Inoltre l’acqua calda, il riscaldamento e l’energia elettrica potranno essere prodotte in gran parte da energie alternative.
 
Ripartizione Opere Pubbliche - Settore Programmazione e Progetti strategici e Settore Lavori Pubblici ed Edilizia Scolastica
Responsabile Unico del Procedimento: Arch. Daniela ALBANO
Progettisti: Arch. Daniela ALBANO e Geom. Maurizio CAUDA
Collaboratori esterni: ing. Francesco Gobino (per la parte impiantistica) e arch. Giorgio Sordo (per la parte strutturale e coordinazione sicurezza)
€1.300.000,00

http://www.comune.alba.cn.it/COMUNE/Servizi_Uffici/Opere_Pubbliche/LavoriPubblici/da%20Ripartizione%20Opere%20Pubbliche/Scuole%20ed%20edifici%20comunali/Nuova%20Media%20Mussotto/Media%20Mussotto.htm

 

 
Alba: una scuola con i muri di lana, edificio ecocompatibile
 
Nel 2006, la scuola Media 'Macrino' di Frazione Mussotto ad Alba, subì un maldestro tentativo di furto, che causò una dispersione delle fibre di amianto contenute nei pannelli dell’edificio. La scuola venne tempestivamente chiusa e le lezioni trasferite in una sede provvisoria. Mentre la struttura prefabbricata veniva demolita ed il luogo completamente bonificato, partì l’idea di costruire un nuovo edificio, che tenesse conto dei dettami dell’architettura bio-compatibile ed eco-sostenibile. A distanza di un anno dall’inizio dei lavori i traguardi sono stati raggiunti e la Città di Alba è pronta ad inaugurare la nuova scuola 'ecologica'. Martedì 27 gennaio alle 11, in Via Cesare Delpiano 5, verrà tagliato il nastro e benedetta la struttura, mentre il Sindaco, Giuseppe Rossetto, l’Assessore all’Ambiente ed ai Lavori pubblici, Alessandro Pelisseri, e l’Assessore all’Istruzione, Ivana Brignolo Miroglio, illustreranno al Direttore didattico Michele Cauda ed agli studenti, le caratteristiche che rendono speciale la loro scuola.

La progettazione ha seguito i principi dell’architettura naturale: pannelli fotovoltaici, terrazzini pensili verdi, riscaldamento a pavimento, materiali ecocompatibili e riciclabili, nel pieno rispetto della natura, quali pietra, legno, acciaio e vetro ecc.
I muri perimetrali sono stati realizzati con mattoni ottenuti esclusivamente da miscele di argilla, evitando di utilizzare tecniche artificiali di alleggerimento, quali l’inserimento nell’impasto di polistirolo, fanghi o atri rifiuti di lavorazioni industriali. Come isolante termico è stato invece scelto un materiale tanto singolare, quando naturale: la lana di pecora.
La lana è un materiale completamente bio-compatibile in quanto non si polverizza, non provoca reazioni allergiche, non genera polveri irritanti ed è la fibra più igroscopica che esista, cioè assorbe l’umidità per restituirla molto lentamente equilibrando l’aria.
Indispensabile il potere mitigante dei 'ponti termici' dei fogli di sughero naturale. Il tetto, in legno lamellare di abete, è invece coibentato con pannellature in fibra di legno, non trattate chimicamente, per evitare di immettere nella produzione e nell’ambiente sostanze nocive per la salute. Le fibre impiegate derivano dagli scarti della lavorazione delle conifere delle segherie che, riciclati, ritornano ed essere un indispensabile ed ecologico materiale edile. E’ in fase di realizzazione una centrale termica a biomasse, un’esperienza pilota per la realtà cittadina, segnale della crescente sensibilità verso il risparmio energetico.
L’impianto verrà alimentato a biomasse legnose e riscalderà tre plessi scolastici e l’impianto sportivo della frazione, consentendo l’eliminazione delle vetuste centrali esistenti. A breve verrà completato un sistema di raccolta delle acque piovane che, convogliate in appositi serbatoi, saranno utilizzate per l’irrigazione del verde. La Regione Piemonte ha lodato questa iniziativa, ammettendola ad un finanziamento. Il nuovo fabbricato, di circa 1.200 metri quadrati, ospita nove aule, due laboratori multifunzionali con annessa segreteria, la sala insegnanti, i servizi igienici, la segreteria didattica, un magazzino-ripostiglio, la bidelleria ed un ampio spazio ricreativo comune centrale.

Alessandro Pelisseri – Assessore ai Lavori Pubblici e all’Ambiente commenta: “I criteri di ecosostenibilità, costituiscono uno degli elementi fondanti di una serie di progetti che la città di Alba vuole portare avanti. In questi anni si è fatta molta campagna a favore delle energie alternative e dell’utilizzo di materiali ecologici. Le Amministrazioni comunali devono dare il buon esempio ai cittadini, progettando edifici che rispondano alle nuove esigenze di risparmio energetico e di tutela dell’ambiente". Ivana Brignolo Miroglio – Assessore all’Istruzione commenta: “La scuola del Mussotto rappresenta un progetto pilota che ha aperto le porte ad nuovo modo di concepire le strutture pubbliche. Una struttura luminosa, ariosa, confortevole ed ecologica, non solo sostiene nel miglior modo i ragazzi nello studio, ma insegna loro a rispettare l’ambiente".

 

 
Di cagio (del 14/08/2008 @ 13:33:37 in Cultura, linkato 2301 volte)

La settimana di ferragosto è sempre un buon momento per starsene tranquilli, riflettere, apprezzare l'estate ed il clima mite, magari stare fuori fino a tardi ed osservare il cielo: la luna quasi piena, Giove, le stelle cadenti ( o Perseidi), stare con qualcuno a cui si vuole bene, gustarsi un buon bicchiere di vino o di birra, un buon sigaro per chi fuma... E per la poesia, perché c'è poco di più poetico delle sere d'agosto. Io, che sono un grezzo nutro una grande ammirazione per chi ama la poesia (mi piace, ma lo ammetto, non sono mai andato oltre Spoon River Anthology, originale + traduzione), e per chi oltre ad amarla la fa. Mi fa veramente piacere che due piaschesi, giovani, nel giro di meno un anno abbiano la fortuna di vedere pubblicate le loro poesie, e non perché hanno dei parenti editori, ma perché apprezzati dalle giurie di concorsi nazionali! Brava Cinzia e bravo Massimo! Cinzia e Massimo sono stati così gentili da inviarmi alcune delle loro liriche da mettere sul blog, e, visto che l'ho chiesto a Massimo di sabato sera tardi e non ci guadagnano niente potevano anche dimenticarsi : - )

Godetevele, e se volete ovviamente, commentate.


Cinzia Degiovanni
LUNA

Della diletta luna non so che dire
Di sollievo in sollievo lascia strisce di seta
All’azzurro
Di passaggio in passaggio mostra il suo volto
Quieta
Sull’abisso mi sporgo appena
E anche se ogni altra cosa è perduta
Splendi mia luna
E ritorna
In eterno



Massimo Garnero

Le sere passate

La luna rimane rossa.
Poi c’ho passato
una pennellata
attorno,
altrettanto
per non darle
solitudine.
Chissà se dormirà
stanotte
con crisi di personalità.
Qualcosa
ha permeato
la pelle
fino in fondo,
fino a sfiatare
ogni sgregolato
distacco di presenza.
C’è il controsenso
e la personalità
dell’inseguire
o stare a guardare per troppo.
L’asfalto
ammorbidiva
le ore
che la luna
non passava
a riflettere.
 
Di cagio (del 24/05/2008 @ 13:33:07 in Notizie, linkato 2230 volte)

La squadra Prodi non mi ha di certo entusiasmato per quello che ha combinato nei 2 anni di governo, a partire dall'indulto, ma qualcosina di buono l'aveva anche fatto, piccolezze come la possibilità di recuperare una bella parte della spesa fattta per l'acquisto di materiali per rendere più efficiente le nostre case o per produrre energia. Però un finale così cancella tutto quello che ha fatto di buono e di decente per non peggiorare la nostra (fragile IMHO) democrazia. Con un “simpatico decreto infatti ha imposto il segreto di stato su discariche e de altri siti:

Il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 16 aprile 2008, numero 90. Prevede che: "Nei luoghi coperti dal segreto di Stato le funzioni di controllo ordinariamente svolte dalle aziende sanitarie locali e dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, sono svolte da autonomi uffici di controllo collocati a livello centrale dalle amministrazioni interessate che li costituiscono con proprio provvedimento".

"Le amministrazioni non sono tenute agli obblighi di comunicazione verso le aziende sanitarie locali e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco a cui hanno, comunque, facoltà di rivolgersi per ausilio o consultazione".

"Sono suscettibili di essere oggetto di segreto di Stato le informazioni, le notizie, i documenti, gli atti, le attività, i luoghi e le cose attinenti alle materie di riferimento".

L'articolo 261 del Codice penale prevede per chi rivela un segreto di Stato una pena non inferiore ai cinque anni di reclusione. Per cui se un sindaco dovesse divulgare ai suoi cittadini l'esistenza di una discarica di scorie nucleari nel suo comune finirebbe in galera ma se un sindaco non informasse i cittadini tradirebbe il suo mandato nei loro confronti.


In pratica, se un giorno dal ministero, dopo attenti studi che non saranno mai verificabili perché segretati, qualcuno decidesse che nella ex cava di ghiaia alle Rocche ci potrebbero stare, oltre ai fanghi delle cartiere, anche rifiuti tossici, pericolosi, radioattivi, e quant'altro, beh... dal giorno dopo potrebbero iniziare a stoccarli a nostra insaputa!

Alla faccia della crescente attenzione dei cittadini ai problemi ambientali!

Approfitto del blog per chiedere scusa Pejo (Giampiero Mattio): Gli avevo promesso che avrei sottoscritto il foglio in cui attestavo il mio interessamento alle iniziative del Vas, lui si è sbattuto a manddarmelo ed io mi sono dimenticato! Non ho scuse. Allora esprimo qua il mio parere e quello di miei parenti ed amici che pur non avendo firmato il foglio che è stato presentato in Comune ritengono l'iniziativa importante, degna di attenzione ed anche ovviamente di aiuto se ne avrà bisogno. Visto che il blog è molto letto invito chi non avesse firmato il foglio del vas a commentare qua sopra, non sarà la stessa cosa ma fa sempre un po' di effetto. Anzi siccome qua è pubblico e tutti possono leggere di effetto ne fa parecchio.

 
Di dottore (del 30/06/2009 @ 13:06:31 in Eventi, linkato 2201 volte)
Anche quest'anno in occasione di Splash tornano i più divertenti tornei dell'estate:

- SPLASH VOLLEY
- GALDIA GOAL
- DAMA BIRRAIA UMANA

Di seguito, le date dei tornei e i dati utili per fare una squadra, e poi.. IScriVETEVI!!!

Splash-Volley

Sabato 11 luglio dalle 14:30

Pallavolo in piscina
Squadre da 2 persone
Costo iscrizione squadra: 20,00 €

 

Gladia Goal

Domenica 12 luglio dalle 14:30

Calcetto 2 contro 2
Squadre da 3 persone
Costo iscrizione squadra: 30,00 €

 

Dama Birraia Umana

Sabato 11 luglio dalle 14:30 per Pub e Birrerie
Domenica 12 luglio dalle 14:30 per Tutti

Le pedine siete voi e al posto di mangiare la pedina si beve la birra all’avversario!!
Squadre da 7 persone + 1 mossiere
Costo di iscrizione squadra: 80,00 €

IScriZIONI ENTRO IL 10 LUGLIO 2009
TEL. 348 76.34.844 - tornei@splashfest.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot, abilitare Javascript per vederlo  

 
Di didacum (del 20/09/2007 @ 13:05:42 in Notizie, linkato 6820 volte)

Ciao a tutti con questo articolo (se così si può definire)esordisco anch'io come autore del blog. Ne approfitto di questo mezzo per rendere pubblico un comunicato stampa fatto da alcuni colleghi tedeschi guide di MTB che operano in Valle Maira e che verrà pubblicato su alcune testate estere. L'articolo riguarda la questione dell'asfaltatura e sistemazione della strada dei cannoni (per intenderci quella che dal colle della Capra sopra Valmala porta al colle di Sampeyre percorrendo la cresta tra Valle Varaita e Valle Maira) e di alcune strade di accesso alla stessa. Martedì sera si è infatti svolta una Riunione a S.Anna di Rocca Bruna sulla questione che da tempo era nell'aria e da qui è emerso che le Comunità Montane Valle Varaita e Maira in collaborazione con alcune altre amministrazioni pubbliche hanno intenzione di spendere circa 1.000.000 di € per realizzare quella che loro hanno battezzato "la più alta pista ciclabile d'Europa". Il problema è che l'intervento prevede in teoria l'asfaltatura completa di alcune strade sterrate di accesso alla Strada dei Cannoni (normalmente percorse durante l'anno da molti escursionisti e bikers) e la risistemazione del piano viabile di quest'ultima in modo da renderla accessibile oltre che alle biciclette da corsa anche ai mezzi motorizzati. Ora questa notizia ha avuto poca risonanza sui quotidiani locali, ma sta nascendo una vera protesta in quanto si sta cercando di compiere un vero e proprio scempio della natura e come se non bastasse si sta cercando di mascherare il tutto e farlo apparire agli occhi delle persone come un favore a chi adora immergersi nella natura con la propria 2 ruote!! Vi posso garantire che quest'estate quelle strade le ho percorse più e più volte; li sopra ho incontrato decine di turisti di almeno 2 o 3 nazionalità diverse (oltre ai local naturalmente) e tutti erano entusiasti dei tracciati proprio per la loro condizione di "natura selvaggia". Ora che vi ho introdotto la situazione (spero senza aver creato troppa confusione) allego il comunicato stampa che mi è stato inoltrato e nella speranza che una volta tanto anche qualche amministratore locale si esponga a dirci la propria opinione vi invito a riflettere su quel che sta capitando proprio vicino a "casa nostra".

La strada dei cannoni non deve essere asfaltata!

Propongono di asfaltare la strada ex-militare dei cannoni e si dice che questo progetto “avrà notevole rilievo ed importanza, oltre che per la viabilità del territorio, per il turismo religioso, enogastronomico e ambientale; un’opera che darà certamente un forte contributo alla crescita turistica del territorio…” L’intervento costerà circa 1 milione di Euro, senza contare i costi annuali per la manutenzione.

I mountainbiker dalla Svizzera, rappresentati da Lukas Stöckli e Peter Vogt, che passano da anni parrecchi giorni in Valle Maira vedono le cose totalmente diverse e sono molto preoccupati per questo progetto. Sono convinti che questo progetto non sia un “forte contributo alla crescita turistica” ma al contrario sarà un investimento dannoso e controproducente.

 

La maggioranza dei turisti che passano alcuni giorni in Valle Maira (vuol dire pernottan-do)sono camminatori e mountainbiker, sopratutto dalla Germania, dalla Svizzera, dall’Austria, dall’Olanda. In valle forse sono circa 20 000 pernottamenti all’anno. Si trovano anche ciclisti da strada che fanno i colli(Colle d’Esischie, Colle dei Morti, Colle Sampeyre). Questi sono prevalentemente Cuneesi e fanno escursioni di un giorno. Per i camminatori e per i mountainbiker una strada asfaltata non fa piacere, di solito loro evitano l’asfalto. In questo contesto scriveno Boggia/Pellegrino nella Guida”La Valle Maira” Ambiente-Cultura-Escursioni”, Edizioni L’Arciere, 2006, pag.146 “La recente asfaltatura della strada che scende dal Colle del Preit nel vallone omonimo ha reso questo itinerario meno interessante dal punto di vista escursionistico” e quest’ itinerario non è più proposto! Ecco. La Strada dei Cannoni è ottimo come percorso mountain bike e molto apprezzato dei biker (parecchi mountainbiker vengono dall’estero in Valle Maira esclusivamente per fare questa strada) ed è anche meta di molti camminatori. Asfaltare la strada dei cannoni sarebbe una forte svalutazione per questi gruppi di turisti(che fanno la maggioranza dei pernottamenti). E per i ciclisti da strada? A prima vista sarebbe un vantaggio per loro ma devono purtroppo pagare questo con un aumento di traffico motorizzato, su questa strada stessa e sulle strade di collegamento come Colle d’Esischie e Sampeyre già adesso frequentati dei ciclisti. Una chiusura della strada dei Cannoni asfaltata per il traffico motorizzato(non sappiamo se questo è previsto) invece sarebbe un vantaggio per loro, ma non per i camminatori e i mountainbiker. Il gruppo dei turisti che fanno tours con mezzi motorizzati è di poco valore per la Valle, sono turisti che fanno in gran parte picnic(con alimenti portati da casa, lasciando spesso rifiuti), non pernottano, inquinano l’ambiente. Non vediamo nè enogastronomia nè rispetto per l’ambiente. Non lasciano soldi in Valle. L’asfaltatura della Strada dei Cannoni e anche di altre strade ancora sterrate attira questo tipo di turisti. Dov’è dunque la crescita turistica per il territorio? Inesistente, al contrario un abbandono della clientela che pernotta sarà la conseguenza. E in più si fanno investimenti considerevoli per produrre questo danno! Assurdo.

 Per uno sviluppo di un turismo persistente e sostenibile in Valle Maira si dovrebbero prendere le misure seguenti. I costi sono di sicuro molto minori che asfaltare la strada dei cannoni, ma hanno un effetto positivo per l’economia della valle e per la tutela dell’ambiente.

­Chiusura per il traffico motorizzato delle strade sterrate ex-militari: strada dei Cannoni dal Colle della Ciabra al Colle Bicocca; Strada del Altopiano della Gardetta dal Colle del Preit al Colle della Bandia.

­Non asfaltare le strade sterrate ex-militari ma garantirne una manutenzione minimale (ripristinare zone franate e dissestate). 

 

­Tenere aperte le strade di accesso già asfaltate come sul Colle d’Esischie, sul Colle dei Morti e sul Colle Sampeyre dal 15 maggio al 30 ottobre(per prolungare la stagione turistica) e ripristinare regolarmente la pavimentazione.

 ­Edizione di una carta geografica dei sentieri attendibile, precisa e aggiornata, scala 1:25000, che comprenda tutta la Valle Maira da Busca fino al confine con la Francia.

Lukas Stöckli, Stans, Svizzera, professionista di mountain bike

Peter Dott. Vogt, Zürich, Svizzera, promotore della Valle Maira all’estero

 

 

 

 
Di dottore (del 07/04/2007 @ 13:00:00 in generale, linkato 1565 volte)

Dall'uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: "Vado,

mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio".
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
"Viva la pace,
abbasso la guerra".

Dall'uovo di Pasqua
Gianni Rodari
 

I più sinceri auguri di una felice e serena Pasqua a tutti! 

 
Di dottore (del 09/04/2009 @ 13:00:00 in Associazioni, linkato 4086 volte)
Ciao a tutti!
circa due settimane fa ho incontrato Ilaria, che avete già anche visto commentare sul blog, e mi ha fatto scoprire una nuova associazione piaschese  di cui non sapevo l'esistenza: l'A.CU.MA.R.

ho letto il volantino e ho pensato che forse, come me, altri non conoscono ancora quest'associazione, allora vi sintetizzo un po' qui di seguito chi sono, cosa fanno, come si possono contattare e anche come possiamo dare una mano...


A.CU.MA.R. onlus
ASSOCIAZIONE CUNEESE MALATI REUMATICI



Chi Siamo?

L'A.CU.MA.R. onlus è l'Associazione Cuneese Malati Reumatici apartitica che persegue come fine istituzionale primario la difesa dei diritti dei malati reumatici.

Che cosa sono le malattie reumatiche?

Sono un grande gruppo di malattie che:
  • Interessano soprattutto le articolazioni, ma talvolta anche altri organi, come il cuore, il cervello, il rene, la pelle, gli occhi, ecc.
  • Possono diventare CRONICHE.
  • Hanno spesso un'origine sconosciuta.
  • Possono manifestarsi a qualunque età.
  • Sono molto più diffuse di quantoo si pensi comunemente.

Si distinguono in due grandi gruppi:
  • Quelle DEGENERATIVE, causate da un deterioramento (invecchiamento) delle articolazioni, come l'ARTROSI.
  • Quelle INFIAMMATORIE, causate da una infiammazione delle articolazioni (ARTRITI) o di vari organi (CONNETTIVITI, VASCULITI).

Le malattie reumatiche, soprattutto se non curate, possono provocare INVALIDITA' (rappresentano la PRIMA causa di invalidità permanente nella popolazione).

Da ciò derivano:
  • Problemi economici: costi sanitari, pensioni di invalidità, astensioni dal lavoro, ecc.
  • Problemi sociali: assistenza al malato, adeguamento degli ambienti (casa, lavoro ecc.), supporto psicologico a chi è affetto da malattia cronica e ai suoi familiari.


PERCHE' L'A.CU.MA.R.?

  • Per sensibilizzare le autorità competenti e la popolazione al vasto problema delle malattie reumatiche.
  • Per organizzare momenti di informazione e di incontro tra malati reumatici e gli operatori sanitari del settore.
  • Per creare un punto di ascolto per chi soffre per una malattia reumatica e per i suoi familiari.
  • Per promuovere iniziative volte al sostegno della ricerca scientifica sulle malattie reumatiche e alla necessità di cura e assistenza dei malati.

L'associazione A.CU.MA.R. onlus è un'organizzazione non lucrativa di utilità sociale, che si può sostenere con:
  • BONIFICO BANCARIO:
    IBAN IT 87 S 06906 10200 000000014205 UBI BRE BANCA Agenzia P.zza Europa, 1 - CUNEO
  • ASSEGNO N.T. intestato a A.CU.MA.R. ONLUS
  • DESTINANDO IL 5 x MILLE della dichiarazione dei redditi indicando il n. di Codice Fiscale: 96037340047
Le donazioni sono fiscalmente deducibili.


CONTATTI:

A.CU.MA.R. o.n.l.u.s.
Sede Legale:
Corso Francia n. 10 - 12100 CUNEO
Uffici Operatìvi:
Via M. del Pozzo n. 40 - 12026 PIASCO
Cell. 348 45.19.636

Per maggiori informazioni potete contattare Ilaria per mail: ilariaepiero@libero.it
 
Di cagio (del 03/03/2007 @ 12:40:44 in generale, linkato 2001 volte)

Pubblico questa email che ho ricevuto da Marta Garnero che attualmente sta trascorrendo un periodo di volontariato in Bangladesh

Ovviamente mi ha dato il permesso di farlo!


Ciao bellissimi tutti!!!!!!!!!!

Finalmente mi faccio viva...

E vergognosamente con una mail comunitaria.

Purtroppo ho la possibilità di navigare in internet circa una volta al mese,...sul Gange è decisamente più facile, meno costoso(sigh)  e avventurosamente spettacolare.

Innanzitutto vi ringrazio uno ad uno con un abbraccio per le tante mail che ho ricevuto. È un tuffo al cuore vedere il vostro nome sulla letterina. Leggo ogni lettera due o tre volte , anche se in differita di quasi un mese gli auguri di compleanno hanno lo stesso commovente sapore.

Scrivetemi ogni cazzata che vi possa per la testa, gli scoop, pettegolezzi vari, cosa fate ...

Non posso risp a uno ad uno perchè ogni minuto di navigaz satellitare vale oro , ma vi assicuro che leggo tutto con voracità perchè mi fa sentire un po’ a casa.

Scusate se pretendo di ricevere info senza darle...bella presuntuosa eh!!! 

Notizia bomba....mi hanno miracolosamente rinnovato il visto!!!!!!

Non sapete che avventura nei sudici uffici bengalese prima di strappare a un invisibile (qui son tutti bassi e magri) funzionario dell’ ambasciata  il tanto agognato timbretto  sul passaporto. Costo del tutto 50 dollari di una tassa non tanto ben identificata e una giornata di contrattazione, ora si aspetta la visita della polizia che si deve accertare  se sono una persona come si deve per confermare la validità del suddetto timbrino. Sicuramente una tazza di te  più biscottini e una bella mancetta  faranno ricordare al capo poliziotto del villaggio che mi ha già controllato a gennaio  e febbraio, ed era tutto a posto (sun na brava fia dle noste).

Con la promessa di non andare vestita di sacco e cilicio per la strada a fare conversioni, e controllata a vista da Rudi e c. sull’ integrità della mia condotta morale, potrò restare fino al 6 aprile. Miracoli della contorta burocrazia bengalese...

Poi si spera nella provvidenza. 

Qui lavoro tantissimo.

Ogni giorno arrivano nuovi pazienti. Dovremmo moltiplicare le ore del giorno per seguirli tutti. Arriva gente in certi stati che da noi neanche si può sopravvivere così. Non c’è veramente la cultura di andare dal medico.Innanzitutto il male deve passare da solo, poi si contattano i santoni, infine se proprio non si resiste e si è in punto di morte, si bussa alla porta della comunità . perchè andare direttamente in ospedale vuol dire avere i soldi per il viaggio fino in città.

Ieri è arrivata una signora incinta di sette mesi, in coma. Il marito l’ha portata fino al nostro cancello su un carrettino.

Mi sto inventando esercizi e costruendo ausili con tutto ciò che mi viene a tiro (il che non è molto) ma stiamo iniziando a costruire dei girelli con un fabbro. Per ora escono tutti sbilenchi e poco bilanciati, quando ci metti sopra un paziente devi tenere in piedi sia il paziente che il girello...ma non ci arrendiamo. Spero di cavarne qsa di buono da questa foga che mi è presa di costruire ausili.

Rudi mi ha chiesto di riorganizzare un po’ il servizio di riabilitazione , ma per ora mi da che sto disorganizzando e incasinando ancora di più le cose. Ogni tanto i 3 fisioterapisti qui mi guardan9o allibiti. Il mio primo lavoro concluso è stata una semplice cartella clinica per classificare i pazienti, ma ora che la uso mi vien già voglia  di rifarla da capo...

Cmq poco per volta qualcosa esce di buono. 

Sto dando libero sfogo alla mia creatività comunicativa. Ora parlo banglingleseitalianico di tutto rispetto.

Il bengalese è un delirio e non ho ancora iniziato a studiarlo per cui non lo imparerò mai.

Però sono diventata la maestra di italiano per i pvv ,  3 volte a settimana ci ritroviamo per un ora di delirio organizzato. Ridono come pazzi probabilm perchè non capiscono niente. Però abb imparato a cantare sapore di sale che se vieni in Italia è una cosa fondamentale da sapere. 

Mattina e pomeriggio lavoro, alle 18,30 tutti i giorno prego i vespri bengalese e poi cucino per gli italiani presenti. Nei ritagli di tempo gioco, leggo poco e vado un po a spasso. 

Con i bimbi è un delirio, però mi fanno divertire un sacco.

Presi a piccole dosi di mezz’oretta sono la cura ideale per le piccole tristezze. La domenica gioco con loro per combattere la mia voglia di montagna che inizia a farsi sentire. 

Sono abbatsnza tranquilla e serena. Con rudi sto veramente bene, quando lo vedo....conduce una vita sparata ai 100 all’ora. Con l’altra missionaria Sara le cose sono più faticose, è una tipa molto sfuggente di carattere.

Le due volontarie robi e manu arrivate con me sono diventare i miei angeli custodi  e mi coccolano . c’e un via vai spaventoso di volontari dall’ italia , son arrivati certi rompicoglioni che non vi dico, ma grazie al cielo i  4 peggiori oggi hanno preso l’aereo del ritorno. 

Sono le 23 e sto crollando di sonno.

Scusate la poca fluidità della lettera ma sono stanca. Appena posso vi faccio un quadretto della difficile situazione politica  e amministrativa locale e nazionale, che in questa lettera vi ho risparmiato per la poca freschezza mentale mia.  

Vi abbraccio tanto stretto

Vi penso

E vi voglio bene. 

Balo acio, nee!!!! 

Fate girare sta mail perchè di qualcuno tipo pa e ma non ho l’indirizzo giusto. 

Marta tatta from bangladesh


 
Di Dulce (del 16/11/2009 @ 12:37:19 in Eventi, linkato 2254 volte)



Venerdi 20 Novembre
dalle 15 alle 23 si svolgerà a Cuneo un approfondimento sulle questioni legate al cambiamento climatico e alla crisi energetica.
PRESSO
LA FACOLTA' DI AGRARIA DI CUNEO (piazza Torino, ex-macello)

L'evento è promosso da Pronatura, Legambiente, Consumatori e Isde.
 
Tra gli interventi:


FRANCESCO PASTORELLI (Cipra Italia)  

ELLEN BERMAN (Transition Towns Italia) 
http://transitionitalia.wordpress.com/

PAOLO HUTTER (Eco dalle città)  
http://www.ecodallecitta.it/

ALESSANDRO MORTARINO (Stop al Consumo di Territorio)
http://www.stopalconsumoditerritorio.it

FRANCESCO COMOTTO (Comuni Virtuosi)
http://www.comunivirtuosi.org

GUIDO LERDA (Assessore Ambiente Comune di Cuneo)
http://www.comune.cuneo.it/ambiente/

LUCA COLOMBATTO (Assessore Ambiente Provincia di Cuneo) 


In serata
Buffet a Kilometri Zero


Presentazione del libro "No auto"     Marcel Robert 
http://noauto.wordpress.com/

Proiezione in anteprima del film:
The age of the stupid.  
 
 

                   The Age of Stupid Global Trailer w/Italian subtitles from Age of Stupid on Vimeo.



Sabato 21 Novembre dalle 15 alle 17

Sala del Consiglio Comunale di Cuneo Via Roma 28 – 1 piano

Incontro pubblico del Piano Strategico “Cuneo 2020” sul tema

 “Acqua: bene comune da salvaguardare

Riflessioni sulla normativa europea e nazionale e sulle conseguenze

del decreto legge 135/09 art. 15, approvato dal Senato il 5 novembre scorso”

introduce e modera i lavori il Prof. Bruno Cattero, coordinatore del Piano Strategico “Cuneo 2020”

 
Di Dulce (del 22/04/2008 @ 12:28:17 in Notizie, linkato 2068 volte)

Support Ecoogler.com, The ecological search engineVi piacerebbe contribuire al riforestamento del pianeta volevo segnalare questa splendida iniziativa che fa riferimento alla seguente pagina web http://www.ecoogler.com/

Sarebbe utile che tutti coloro che utilizzano GOOGLE come motore di ricerca cambiassero per il motore Ecoogler che è un motore di ricerca utilizzando la tecnologia di Google e quindi non cambia nulla al fine della ricerca in web ma cambia tutto nel futuro della nostra Madre Terra.

Quando sto scrivendo con ECOOGLER abbiamo piantato 781 alberi che sono pochi in confronto con quelli tagliati ogni giorno. diffondiamo l'uso di ecoogler c'è un mondo di lavoro da fare.

Dulce.

 
Di Dulce (del 05/12/2012 @ 12:27:40 in Associazioni, linkato 3069 volte)









logo tatawelo

Prefinanziamento 2013

Adesione entro il 15 dicembre 2012

Cari/e amici, amiche e sostenitori del Progetto Tatawelo, 
sulle montagne del Chiapas stanno nuovamente maturando i frutti rossi del caffè.

I soci della cooperativa Ssit Lequil Lum in Chiapas (come anche gli amici del Guatemala) si apprestano a raccoglierli e noi invitiamo nuovamente tutti voi a sostenere questa raccolta, partecipando al prefinanziamento. 

C’è tempo fino al  15 Dicembre per ordinare il caffè che i produttori raccoglieranno nei prossimi mesi.

I termini, le condizioni e il modulo d’ordine per partecipare al prefinanziamento sono compilabili a questo indirizzo: 


https://docs.google.com/spreadsheet/ccc?key=0Au-mBLWrM6uSdFdFa3pNbF9nV1gxQlZfbFFISnBYb3c#gid=0


Cosa vuol dire partecipare al prefinanziamento

Aderire alla Campagna di Prefinanziamento significa sostenere i produttori durante i mesi della raccolta e permettere all’Associazione Tatawelo di inviare l’anticipo ai produttori nel momento della definizione del contratto d’acquisto.

Il prefinanziamento è uno dei cardini del commercio equo solidale. Significa costruire una filiera trasparente che collega produttori del Sud e consumatori del Nord in una rete di solidarietà e significa rompere i classici meccanismi di indebitamento, di prestiti e interessi bancari, nel Sud e nel Nord del Mondo.

Attraverso il prefinanziamento del Cafè Tatawelo è possibile prenotare entro il 15 dicembre 2012 una certa quantità di caffè, acquistandolo ad uno sconto del 25%, mettendo così a disposizione dei produttori di caffè e dell'Associazione Tatawelo le risorse per sostenere il raccolto e sviluppare il progetto.

Il caffè, prenotato e pagato al momento dell’ordine, sarà consegnato ai prefinanzianti nell’estate 2013, dopo essere stato raccolto, lavato, asciugato, ammassato e selezionato dai produttori, spedito in Italia e qui macinato, tostato e impacchettato.

 

Referenze ordinabili attraverso il prefinanziamento


E' possibile prefinanziare le seguenti referenze di caffè:


 
Ø      Tatawelo Café Excelente (pacchetto giallo)

Prodotto dall’Associazione Tatawelo, unisce due arabiche provenienti rispettivamente dai Municipi Autonomi Zapatisti del Caracol 5 Roberto Barrios, in Chiapas (Messico) e dal Guatemala. Pregi e caratteristiche delle due varietà si uniscono armoniosamente, donando alla miscela “Excelente” gusto e aroma particolarmente equilibrati.
Il pacchetto, invece di essere sottovuoto, ha una valvola unidirezionale "intelligente" che consente il parziale sfogo dei gas naturalmente prodotti dal caffè, assicurandone la conservazione ottimale. Il caffè appena tostato e macinato viene confezionato nel sacchetto con valvola "salvaroma", che impedisce all'aria di entrare e ossidare la miscela. Il pacchetto resta morbido, mentre il caffè prosegue così la maturazione nei propri aromi, salvaguardando la purezza originaria del gusto.


Oltre al "pacchetto giallo" è possibile ordinare le referenze della linea "Café Progetto Tatawelo", prodotte dalla Cooperativa Libero Mondo in collaborazione con l'Associazione Tatawelo:


 Ø      Cialde (e cialde decaffeinate)

Le cialde vengono prodotte a partire dall'arabica del Messico (Ssit Lequil Lum) e dal Guatemala (El Bosque), e dalla robusta, proveniente dalla Tanzania (coltivata dalla coop. Kagera).


 Ø      Café espresso

Caffè proveniente dal 100% arabica Chiapas,  appositamente macinato per la  macchina espresso.


 Ø      Café decaffeinato

Proveniente dall'arabica messicana, viene decaffeinato con un metodo naturale: il processo di estrazione della caffeina avviene mediante l'utilizzo di vapore acqueo e acetato di etile, sostanza organica presente già in origine nel chicco di caffè. Il contenuto residuo di caffeina è inferiore allo 0,10%.


 Ø      Café miscela 

Miscela arabica-robusta che unisce il profumo dell’arabica messicana alla corposità della robusta africana (caffè prodotto dalla Coop Kagera in Tanzania), correttamente dosati per ottenere un gusto forte, pieno e armonioso.


 Ø      Café Chiapas arabica monorigine

Caffè monorigine coltivata nelle Comunità Zapatiste del Chiapas (Messico).  Il caffè del Chiapas è riconosciuto come una delle migliori arabiche al mondo. Il suo gusto delicato  mantiene la peculiarità aromatica dell’area di provenienza, con un equilibrio nei toni di acidità e dolcezza e un aroma fruttato e floreale.


 Ø      Grani (500 gr.)

Caffé miscela in grani 70% arabica, proveniente dal Messico, 30% robusta proveniente dalla Tanzania.


Come si partecipa al prefinanziamento

Per aderire al prefinanziamento:

Come lo scorso anno abbiamo formato un gruppo di sostenitori Tatawelo

il caffè lo ordiniamo insieme e il prossimo anno condivideremo un momento di festa dove avverrà la distribuzione del raccolto.

il modulo di ordine si compila online a questo indirizzo

https://docs.google.com/spreadsheet/ccc?key=0Au-mBLWrM6uSdFdFa3pNbF9nV1gxQlZfbFFISnBYb3c#gid=0

il pagamento avverrà preferibilmente con il lancio della campagna in occasione di un evento pubblico

del 13 dicembre quando al Circolo Culturale Arci Ratatoj in via ML Alessi in Saluzzo alle ore 21 ci potrete incontrare

assaggiare il caffè TATAWELO e vedere in prima visione il film

BLACK GOLD    http://vimeo.com/25666594   

Black Gold analizza l’itinerario che segue il mercato del caffè, portandoci sulle tracce di un bene la cui presenza nel nostro quotidiano è data per scontata. Già acclamato in numerosi festival, il film denuncia la drammatica situazione dei coltivatori di caffè in Etiopia. Sono gli effetti della globalizzazione: mentre le multinazionali dell’alimentazione continuano ad aumentare i loro profitti, le raccolte di caffè vengono pagate sempremeno e i coltivatori etiopi sono costretti ad abbandonare le loro coltivazioni un tempo floride.


Per Informazioni

walter vassallo e dulce chan cab

per l'associazione Tatawelo

kimako@gmail.com

0175 79311    320 055 24 43



Aumento del prezzo vendita

L'analisi dei costi componenti il Prezzo Trasparente per le varie referenze prefinanziabili, di cui alcune soltanto ipotizzabili in questo momento, ha determinato una "ridefinizione" del prezzo di vendita. Il Tatawelo Café Excelente passerà dagli attuali 3,80 a 3,90 (variazione di poco meno del 3%), i Grani arriveranno a 7,95 dagli attuali 7,50 (variazione del 6%), mentre per le altre 6 referenze verranno mantenuti i prezzi attualmente in vigore.

Queste "contenute" variazioni di prezzo sono dovute alle condizioni specifiche di produzione che ogni referenza ha, principalmente per l'aumento dei costi vivi di lavorazione, materiali di confezionamento e trasporto.
Sul sito www.tatawelo.it potete trovare la scheda del Prezzo Trasparente del Tatawelo Café Excelente.


Novità dal Chiapas:

caffè autocertificato dalle Giunte di Buon Governo zapatiste

certificazione organica
zapatista


La grande novità di quest’anno è l’autocertificazione del caffè prodotto dalla Cooperativa Ssit Lequil Lum.

Le autorità zapatiste hanno riconosciuto che si tratta di un caffè organico e di alta qualità, rilasciando alla cooperativa una certificazione.

I produttori chiapanechi non riconoscono l’efficacia dei sistemi di certificazione internazionale, che trovano eccessivamente cari e poco seri. Hanno scelto quindi, nell’ambito del loro percorso di autonomia, di dotarsi di una serie di criteri nella raccolta e lavorazione del caffè, che tutti i soci devono rispettare.

Una commissione di soci della cooperativa (cosiddetti tecnici locali e municipali), che ricevono una formazione costante dalla Ong messicana Desmi, si fanno carico della formazione degli altri soci e della verifica del loro lavoro.

Visitano annualmente le piantagioni di tutti i soci, valutano il rispetto dei criteri adottati dalla cooperativa, e danno indicazioni correttive sulle tecniche di coltivazione organica del caffè (semina, potatura, tecniche di concimatura, utilizzo di alberi per ombra, ecc..), nonché sulla coltivazione degli altri alimenti destinati al consumo quotidiano. 

L’autocertificazione rilasciata dalle autorità zapatiste è il risultato di un lavoro iniziato quasi 10 anni fa (dal momento stesso della costituzione della cooperativa), e che premia la cura e l’amore per la Madre Terra dimostrata quotidianamente dai nostri produttori.


 

Novità dal Guatemala:


I soci della Cooperativa Nueva Esperanza del Bosque continuano il processo di conversione alla coltivazione organica, anche grazie alla sensibilizzazione dei volontari italiani, con l'ente certificatore Mayacert; il loro percorso punta alla salvaguardia, al mantenimento della biodiversità e alla tutela del territorio, duramente colpito dai ripetuti uragani degli ultimi anni, che hanno causato la distruzione di intere coltivazioni.

In Guatemala non esistono autorità o enti autonomi che possano certificare o seguire un processo di autocertificazione, pertanto da quest'anno il nostro partner italiano per l'importazione del caffè da commercio equo, la nuova cooperativa Shadhilly (nata dalla cooperativa Mondo Solidale per dedicarsi esclusivamente al caffè ed ai progetti a questo collegati) ha deciso di iniziare la collaborazione con Adisque, un'associazione di Quetzaltepeque, che intende promuovere lo sviluppo delle popolazioni locali sostenendo principalmente l'istruzione degli adulti con i proventi del caffè di qualità certificato organico, prodotto ed elaborato nella zona, contrastando inoltre il riciclaggio di denaro proveniente dal narcotraffico per la compravendita del caffè attraverso i coyotes. 

---

Per maggiori informazioni sul Progetto e l'Associazione Tatawelo  visita il sito: www.tatawelo.it

 
Di Geo (del 29/11/2012 @ 12:15:23 in Natale, linkato 1593 volte)

Ricevo e pubblico:


Anche quest'anno tornano i panettoni ed i pandori di "Christmas for Africa", associazione legata ai Missionari della Consolata.

Saranno in vendita dopo le Messe festive di sabato sera (1 dicembre) e domenica mattina (2 dicembre).

Il prezzo è di 7 euro.

Non sono, invece, disponibili i dolci al cioccolato raffigurati nella locandina.

Grazie a tutti coloro che acquisteranno i panettoni e i pandori!!!

cris

 
Di Geo (del 04/03/2010 @ 12:12:52 in Cultura, linkato 1757 volte)
Mi è arrivata una mail per un incontro
venerdi sera 5 marzo a Saluzzo
a sostegno della campagna contro il turismo sessuale
.


Copio e incollo quello che c'era scritto nella mail.

Incontro venerdì 5 marzo a Saluzzo 2010 (Antico Palazzo Comunale)
Si partirà dalla proiezione di un filmato girato nell'estate del 2008 in un quartiere di Fortaleza, una città nel nordest del Brasile diventata negli ultimi anni una delle mete principali del turismo sessuale in Brasile, per poi provare ad affrontare insieme questo discorso, a vedere come tocca le nostre vite o come riesca a restarne fuori pur riguardandole e infine provare a capire quali siano i modi in cui si può agire per intaccare questo meccanismo.

Di Brasile si parlerà, ma sarebbe sbagliato circoscrivere questa problematica al nome di una città o di una nazione perchè il turismo sessuale va al di là di una precisa realtà culturale e spesso sfrutta i pregiudizi culturali come inconsce giustificazioni di atti che sono universalmente intollerabili.
Se avete tempo e vi interessa ci vediamo venerdi alle 9, all'Antico Palazzo  comunale di Saluzzo.







scarica la locandina


Spargete la voce!


Geo
 
Di Dulce (del 05/06/2012 @ 12:11:28 in Associazioni, linkato 1761 volte)


Solarecollettivo Onlus www.solarecollettivo.it
promotore del percorso "Ambientiamoci",
educazione ambientale svolta presso diverse scuole della Provincia di Cuneo,
con l'intento di condividere rivolgendosi ad un pubblico adulto organizza
Martedì 12 giugno ore 21 
Stazione FS   Costigliole Saluzzo (cn) presso sede Carpe Diem Onlus

SAPONE E DINTORNI
(corso autoproduzione di saponi e cosmetici naturali
)


euro 20 con prenotazione ai numeri 017579311 - 3200552443


Programma:
  • Introduzione al sapone e ai cosmetici naturali.
  • Come leggere una etichetta INCI ed analisi degli ingredienti presenti in un prodotto industriale.
  • Riconoscimento degli ingredienti più adatti,degli strumenti da utilizzare e dove reperirli.
  • Dimostrazione della preparazione di un balsamo labbra e di un eco-deodorante spray.
  • Descrizione delle fasi salienti della saponificazione col metodo a freddo.
  • Guidati dal nostro formatore ogni partecipante preparerà 1 Kg di sapone per il corpo all’olio di oliva bio.
  • Le materie prime le portiamo noi, a voi resteranno i prodotti e le ricette.

Partecipare all'incontro vi consentirà di vedere tutte le fasi di lavorazione, conoscere le norme di sicurezza e , potrete tornare a casa con il VOSTRO sapone.
Ci sono tantissimi vantaggi e buoni motivi per produrre in casa il sapone:
  • è salutare: rispetta la nostra pelle evitando l’uso di molti prodotti chimici, che spesso la danneggiano e provocano allergie.
  • è ecologico: non produce scorie tossiche per l’ambiente e permette di evitare prodotti inquinanti, consentendo il riuso/riciclo di numerosi contenitori di plastica; sono a Km Zero impedendo l’inquinamento da trasporto,
  • è economico: gli ingredienti base sono poco costosi e facilmente reperibili, la spesa non è aggravata dai costi di tutti i passaggi della filiera commerciale e della pubblicità.
  • è etico: l’autoproduzione permette di non comprare più detergenti commerciali, prodotti soprattutto da multinazionali a discapito di ambiente, animali e altri uomini.
  • è facile e divertente: basta una semplice attrezzatura da cucina, un po’ di preparazione e di prudenza.... e un pizzico di creatività!
 
Di beppe.olivero (del 28/04/2010 @ 12:03:04 in Ambiente, linkato 1784 volte)



 
Di Dulce (del 07/04/2010 @ 11:57:19 in Eventi, linkato 2014 volte)

GIOVEDI’ 8 APRILE 2010  BOVES Teatro BORELLI ore 20.45

 DON PAOLO FARINELLA

prete genovese, biblista e scrittore

Chi è Don Paolo Farinella?.......

Il mio nome è Paolo Farinella, di professione faccio il prete e mi piace farlo: lo farò - spero, penso e prego - fino alla fine della mia vita. Ho 62 anni, vengo dal millennio scorso e oggi mi trovo qui: è la prima volta che partecipo a un’assemblea veramente politica e per me è un onore e un orgoglio, perché ritengo che la politica sia l’arte più nobile che una persona possa esercitare nella propria vita, in quanto.. perché è il servizio che si avvicina più a quello che dovrebbe essere il servizio del prete, ossia un servizio disinteressato per gli altri.

 

Sig. Presidente «pro tempore»
del Consiglio dei Ministri
Silvio Berlusconi,
Palazzo Chigi
00100 Roma


Lettera di ripudio

Il mio nome è Paolo Farinella, prete della Chiesa cattolica residente nella diocesi di Genova. Come cittadino della Repubblica Italiana, riconosco la legittimità formale del suo governo, pur pensando che lei abbia manipolato l’adesione della maggioranza dei pensionati e delle casalinghe che si formano un’idea di voto solo attraverso le tv, di cui lei ha fatto un uso spregiudicato e illegittimo. Lei in Italia possiede tre tv e comanda quelle pubbliche nelle quali ha piazzato uomini della sua azienda o a lei devoti e proni. Nel mese di agosto 2009 ha inaugurato una nuova tv africana, Nessma, a cui ha fatto pubblicità sfruttando illecitamente la sua posizione di presidente del consiglio e dove ha detto il contrario di quello che opera in politica e con le leggi varate dal suo governo in materi di immigrazione. Se lei è pronto a smentire, come è suo solito, ecco, si guardi il seguente filmato e giudichi da lei perché potrebbe trattarsi di Veronica Lario travestita da lei:
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http://www.youtube.com/watch?v=Se3yqycsMyg&feature=video_response >.
Faccia vedere il video ai suoi amici leghisti e nel frattempo ascolti cosa dice il sindaco di Treviso, lo sceriffo Giancarlo Gentilini del partito di Bossi, ad un raduno del suo partito xenofobo dove ha esposto «Il vangelo secondo Gentilini» con chiarezza diabolica: «Voglio la rivoluzione contro gli extracomunitari … Voglio la rivoluzione contro i bambini degli immigrati … Ho distrutto due campi di nomadi e ne vado orgoglioso. Voglio la rivoluzione contro coloro che vogliono le moschee: i musulmani se vogliono pregare devono andare nel deserto, ecc. ecc. Questo è il Vangelo secondo Giancarlo Gentilini (sindaco di Treviso): “Tutto a noi e se avanza qualcosa agli altri, ma non avanzerà niente”». Questo il link con la sua voce in diretta; si prepari ad ascoltare il demonio in persona:
<
http://www.youtube.com/watch?v=_WCZNQJkV3E&feature=related >.

Legittimità elettorale e dignità etica
Riconoscere la legittimità del suo governo, con riserva etico-giuridica, non significa riconoscere anche la sua legittimità morale a governare il Paese perché lei non ha alcuna cultura dello Stato e delle sue Istituzioni, ma solo quella di difendere se stesso dalla Giustizia e i suoi interessi patrimoniali che sotto i suoi governi prosperano alacremente. Il conflitto di interessi pesa come un macigno sulla Nazione e la sua economia, ma lei è bravo ad imbrogliare le carte, facendolo derubricare nella coscienza della maggioranza che ne paga le conseguenze economiche e democratiche. Cornuti e mazziati dicono a Napoli.
Quando la sua maggioranza si sveglierà dall’oppio che lei ha diffuso a piene mani sarà troppo tardi e intanto il Paese paga il conto dei suoi avvocati, nominati da lei senatori, cioè stipendiati con soldi pubblici. Allo stesso modo stiamo pagando i condoni fiscali che lei si è fatto su misura sua e della sua azienda, sottraendo denaro al popolo italiano. In morale questo viene definito come doppio furto.
Da quando lei «è sceso in campo», l’Italia ha iniziato un degrado inesorabile e costante che perdura ancora oggi, codificato nel termine «berlusconismo» che è la sintesi delle maledizioni che hanno colpito l’Italia sia sul piano economico (mai l’economia è stata così disastrata come sotto i suoi governi), su quello sociale (mai si sono avuti tanti poveri, disoccupati e precari come sotto i suoi governi), e su quello civile (mai come sotto i suoi governi è sorta la categoria del «nemico» da odiare e da abbattere). Lei, infatti, usa la menzogna come verità e la calunnia come metodo, presentandosi come modello di furbizia e di utilizzatore finale di leggi immorali e antidemocratiche come tutte quelle «ad personam».
Nei confronti dell’ultima illegalità, che grida giustizia al cospetto di Dio, il decreto 733-B/2009, che segna una pietra miliare nel cammino di inciviltà e di negazione di quelle radici cristiane di cui la sua maggioranza ama fare i gargarismi, sappia che siamo cento, mille, diecimila, milioni che faremo obiezione di coscienza all’ignobile e illegale decreto, pomposamente detto «decreto sicurezza»: diventeremo tutti clandestini e sostenitori dei cittadini di altri Paesi, specialmente africani, in quanto «persone», anche se clandestini, a costo della nostra vita. Dobbiamo ubbidire alla nostra coscienza piuttosto che alle sue leggi razziali e disumane. La legge che definisce l’immigrazione come illegalità è un insulto a tutte le Carte internazioni e nazionali sui «diritti», un vulnus alla dottrina sociale della Chiesa e colloca l’Italia tra le nazioni responsabili delle stragi degli innocenti, perseguitati e titolari del diritto di asilo.


Essere «alto» ed essere »grande»
Lei non è e non sarà mai uno «statista» se sente il bisogno di fare vedere alle sue donnine i filmati che lo ritraggono tra i «grandi». Per essere «grande», non basta rialzare le suole delle scarpe, ma occorre avere una visione oltre se stesso, una visione «politica» che a lei è estranea del tutto, incapace come è di vedere oltre i suoi interessi. Per potere emergere dallo squallore in cui lei è maestro, ha profuso a piene mani il virus dell’antipolitica, il qualunquismo populista, trasformando la «polis» da luogo di convergenza di ideali e di interessi a mercato di convenienza e di sopraffazione. Lei, da esperto di vecchio pelo, ha indotto i cittadini ad evadere il fisco che in uno Stato democratico è prevalentemente un dovere civile di solidarietà e per un cristiano un obbligo di coscienza perché strumento di condivisione per servizi essenziali alla corretta e ordinata convivenza civile e sociale. Durante il suo governo le tasse sono aumentate perché incapace di porre un freno alla spesa pubblica che anzi galoppa come non si è mai visto. Non faccia confusione tra «essere alto» e «essere grande», come insegna Napoleone che lei ben volentieri scimmiotta, senza riuscire ad eguagliare l’ombra del dittatore.
Lei non può negare di essere stato piduista (tessera n. 1816) e forse di esserlo ancora, se come sembra, con il suo governo cerca di realizzare la strategia descritta nei documenti sequestrati al gran maestro Licio Gelli, a Castiglion Fibocchi (Comunicato Ansa del 17 marzo 1981 ore 12:18, da cui emerge il suo numero di tesserato; cf intervista di Licio Gelli su Repubblica.it del 28-09-2003).

La maledizione italiana
A lei nulla importa dei valori religiosi, etici e sociali, che usa come stracci a suo comodo esclusivo, senza esimere di vantarsi di essere ossequioso degli insegnamenti etici e sociali della Chiesa cattolica, di cui si è sempre servito per averne l’appoggio e il sostegno. Partecipa convinto al «Family-Day» in difesa della famiglia tradizionale, monogamica formata da maschio e femmina e poi ce lo ritroviamo con prostitute a pagamento che registrano la sua voce nel letto di Putin; oppure spogliarelliste che lei ha nominato ministre: è lecito chiedersi, in cambio di cosa? Come concilia questo suo comportamento con le sue dichiarazioni di adesione agli insegnamenti della Chiesa cattolica? La «corrispondenza d’amorosi sensi» tra lei, il Vaticano e la gerarchia cattolica è la maledizione piombata sull’Italia ed una delle cause del progressivo e costante allontanamento dalla Chiesa delle persone migliori. I prelati, come sempre nella storia, fanno gli affari loro e lei che di affari se ne intende si è lasciato usare ed ha usato senza scrupoli offrendo la sua collaborazione e cercando quella della cosiddetta «finanza cattolica» legata a doppia mandata con il Vaticano. Se volesse avere la documentazione di legga il molto istruttivo saggio di Ferruccio Pinotti e Udo Gümpel, «L’unto del Signore», BUR, Rizzoli, Milano 2009.
Gli ecclesiastici, da perfetti «uomini di mondo, hanno capito che con lei al governo potevano imporre al parlamento leggi e decreti di loro interesse, utilizzandolo quindi come braccio secolare. Per questo obiettivo, devono però rinunciare alla loro religiosità e adeguarsi alla paganità del potere che esige la contropartita. Lei, infatti, è sostenuto dall’Opus Dei, da Comunione e Liberazione e da tutte le organizzazioni e sètte cattoliche che si lasciano manovrare a piacimento con lo spauracchio dei «comunisti» e con l’odore satanico dei soldi.
Il Vaticano e i vescovi, non essendo profeti, ma esercenti gestori di una ditta pagana, non hanno saputo o voluto cogliere le conseguenze nefaste che sarebbero derivate al Paese da questo connubio incestuoso; di fatto sono caduti nella trappola che essi stessi e lei avevate preparato. L’incidente di Vittorio Feltri, da lei, tramite la famiglia, nominato direttore del suo «Il Giornale» con cui uccide sulla pubblica piazza Dino Boffo, direttore di «Avvenire» portavoce della Cei, va oltre le vostre intenzioni e come un granellino si sabbia inceppa il motore. Oppure, secondo l’altra vulgata, tutto sarebbe stato progettato da lei e Bertone per permettere a questi di mettere le mani sulla Cei e a lei di fare tacere un sussurro appena modulato di critica sui suoi comportamenti disgustosi. Senza volersi arrampicare sugli specchi forse si è verificato un combinato disposto, non nei tempi e nelle forme da voi progettato.
Il giorno 7 agosto 2009, in un colloquio riservato con il cardinale Angelo Bagnasco, lo misi in guardia: «Stia attento – gli dissi – e si prepari alla guerra d’autunno perché con la nomina di Feltri al Giornale di Berlusconi (20-07-2009), la guerra sarà totale e senza esclusione di colpi. Berlusconi non può rispondere alle domande di la Repubblica e non può andare in tv a dare spiegazioni. Può continuare a negare sulle piazze per gli allocchi, ma nemmeno lui, menzognero di professione potrebbe negare davanti a domande precise e contestazioni puntuali. Per questo non lo farà mai, tanto meno in Parlamento. Non ha che un mezzo: sguazzare nel fango facendolo schizzare su tutti e su tutto, in base al principio che se tutto è infangato, nessuno è infangato». Il cardinale mi guardò come stupito e incredulo, reputando impossibile la mia previsione. Credo che ora si morda le labbra.
Eppure credo anche che lei sia finito: per la finanza internazionale e per gli interessi di coloro che lo hanno sostenuto, Vaticano compreso, lei ora è ingombrante e impresentabile e deve essere sostituito, ma lei non cadrà indenne, farà più danni che potrà, un nuovo Sansone in miniatura. Lei sa che deve andarsene, ma sa anche che passerà alla storia non come quel «grande, immenso» presidente che è stato lei, ma come «l’utilizzatore finale di prostitute che altri pagavano per conto suo». Non c’è che dire: lei è un grande in bassezza e amoralità.

Spergiuro
Nella trappola non è caduto il popolo di Dio, formato da «cristiani adulti» che tanto dispiacciano al papa «pro tempore» Benedetto XVI: lei non potrà mai manipolarli come non potrà mai possedere le coscienze dei non credenti austeri, cultori della laicità dello Stato che lei vilipende e svende, sempre e comunque, per suo inverecondo interesse. Lei ha la presunzione ossessiva di definirsi liberale, ma non sa cosa sia il liberismo, mentre è l’ultima caricatura di promettente e decadente comunista sovietico di stampo breshnieviano, capace di usare il popolo per affermare la propria ingordigia patologica di potere. D’altronde il suo amico per la pelle non è l’ex «kgb» Vladimir Vladimiroviè Putin, nella cui dacia è ospitato secondo la migliore tradizione comunista italiana?
Dal punto di vista della morale cattolica, lei è uno spergiuro perché ha giurato sulla testa dei suoi figli, senza pudore e alcuni giorni dopo il «ratto di Noemi», ha dato dello stesso fatto diverse versioni differenti, condannando se stesso e la testa dei suoi figli alla pena dello spergiuro che già Cicerone condannava con la «rovina» e l’esposizione all’umana infamia: «Periurii poena divina exitium, humana dedecus – La pena divina dello spergiuro è la rovina e l’infamia/il disprezzo degli uomini» (De legibus, II, 10, 23; cf anche De officis, III, 29, 104;in CICERONE, Opere politiche e filosofiche, a c. di Leonardo Ferrero e Nevio Zorzetti, vol. I, UTET, Torino, 1974, risp. p. 489 e p. 823). Anche il Diritto Canonico, per sua informazione, riserva allo spergiuro «una giusta pena» (CJC, can. 1368), demandata all’Autorità, in questo caso il papa, che avrebbe dovuto comminarle la pena canonica, invece di indirizzarle una lettera diplomatica per il g8 e i suoi «deferenti saluti». Non ci può essere deferenza, tanto meno papale, per un uomo che ha toccato il fondo della dignità politica e morale.
Gli ultimi fatti di Villa Certosa e Palazzo Grazioli hanno sprofondato lei (non era difficile), ma anche l’Istituto Presidenza del Consiglio in un letamaio senza precedenti. Mai l’Italia è stata derisa nel mondo intero (ormai da quattro mesi continui) a causa di un suo presidente del consiglio che, su denuncia della moglie, frequenta le minorenni e sempre per ammissione della moglie che lo frequenta da oltre trent’anni, per cui si presume lo conosca bene, è malato e come un dio d’altri tempi esige per la sua perversione, sacrifici di giovani vergini per nascondere a se stesso i problemi del tempo che inesorabilmente passa, nonostante il trucco abbondante.

Affari privati o deriva di Stato?
Lei dice di volere difendere la sua privacy, ma non c’è privacy per uno che ha portato i suoi fatti «privati» in tv attaccando indecorosamente la sua stessa moglie che ha intrapreso la strada del divorzio. Forse lei ha dimenticato che sull’immagine della sua «felice famiglia italiana» lei ha costruito se stesso e la sua fortuna politica ed economica. Lei si comporta per quello che è: uno spaccone che in piazza si vanta di tutto ciò che non ha mai fatto e poi pretende che nessuno ne parli. Se lei mette il segreto di Stato sulle sue ville, queste diventano ipso facto «affare politico» perché lei le usa anche per incontri istituzionali e quindi fanno parte dell’Istituzione della presidenza del consiglio. Lei non ha diritto alla vita privata, quando si comporta da uomo pubblico e promette carriere tv o posti in parlamento a donnine compiacenti che la sollazzano nel suo «privato». Non è lei che ha detto in una intercettazione, parlando con Saccà che «le donne più son cattoliche più son troie»? Può spiegare, di grazia, il significato di queste parole altamente religiose e rispettose delle donne e indicarci a chi si riferiva? C’entrano le due donne che siedono nel suo governo e che si vantano di essere cattoliche: la Carfagna e la Gelmini?
Lei e suoi paraninfi continuate a dire che si tratta di questioni private senza rilevanza pubblica, sapendo di mentire ancora e senza pudore. Sarebbero affari privati se Silvio Berlusconi non fosse presidente del consiglio che alle donnine che gli accompagnano anche a pagamento, non promettesse incarichi in aziende pubbliche (tv) o posti in parlamento se non addirittura al governo. Vorrei chiederle per curiosità: quali sono i meriti e le benemerenze delle ministre Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini per essere assurte, non ancora quarantenni, a posti di rilievo nel suo governo? Perché Mara Carfagna posava nuda o la Gelmini prendeva l’abilitazione in Calabria?
Le sue ville sono ancora sotto la tutela del segreto di Stato e quindi guardate a vista da polizia, carabinieri, esercito? A spese di chi? Può ancora dire che sono residenze private? Fu lei in persona ad andare dal suo devoto suddito Bruno Vespa a rispondere pubblicamente a suo moglie, Veroni Lario, rendendo pubblici i fatti che la riguardavano e attaccando sua moglie senza alcuna pietà, facendo pubblicare dal suo «killer mediatico» le foto di sua moglie a seno nudo di quando faceva l’attrice. Non credo che lei possa dire che le sue vicende sono private perché ci riguardano tutti, come cittadini e come suoi «sovrani» costituzionali perché una cosa è certa: noi non abdicheremo mai alla nostra dignità di cittadini sovrani figli orgogliosi della nostra insuperabile Costituzione. Noi non permetteremo mai che lei diventi il «padrone» della nostra dignità.
Per lei è cominciato l’inizio della fine perché il suo declino è iniziato nel momento stesso in cui è andato nella tv di Stato compiacente e, senza contraddittorio, alla presenza del solo cerimoniere e maggiordomo fidato, ha cominciato a farfugliare bugie, contraddizioni, falsità che non hanno retto l’urto dei fatti crudi. Se lei fosse onesto, anche solo per una parte infinitesimale, dovrebbe rassegnare le dimissioni, come aveva promesso nel suddetto, compiacente recital.

Strategie convergenti
Lei può fare affari col Vaticano e chiudere nel cassetto morale e dignità, ma sappia che il Vaticano non è la Chiesa, per nostra fortuna e per sua e vostra disgrazia. Noi, uomini e donne semplici, vogliamo onorare e difendere la nostra dignità e la nostra fede, contro ogni tentativo di manipolazione e di incesto tra altare e politica. Purtroppo lei, supportato da parte della gerarchia, ha fatto scadere la «politica» da arte a servizio del bene comune a mercimonio di malaffare e a sentina maleodorante. Le istituzioni cattoliche che lo hanno appoggiato ne portano, con lei, la responsabilità morale, in base al principio giuridico della complicità.
Strana accoppiata: i difensori della moralità ufficiale, costretti a tacere per mesi di fronte a comportamenti indegni e a leggi inique, perché lautamente ricompensati o in vista della mancia promessa. Trattasi solo di un baratto di cui i responsabili dovranno rendere conto. I vescovi hanno ritrovato la parola quando si sono visti attaccare, inaspettatamente, da lei con avvertimenti di stampo mafioso (per interposta persona). La gerarchia, in genere felpata e compassata, in questo frangette è risorta come un sol uomo, arruolando anche il papa alla bisogna, ma cogliendo anche l’occasione per dare corpo alle vendette interne e regolare i conti tra ruiniani e bertoniani. Come insegna l’amabile Andreotti «la vendetta è un piatto che si gusta freddo». Strategie convergenti che hanno sprigionato il disgusto del popolo cattolico e dei cittadini che ancora pensano con la propria testa.

Ripudio
Io, Paolo Farinella, prete mi vergogno della sua presidenza, per me e la mia Nazione e, mi creda, in Italia siamo la maggioranza che non è quella elettorale, ottenuta da una «legge porcata» che ben esprime l’identità della sua maggioranza e del governo e di lei che lo presiede (o lo possiede?). Lei potrà avere il sostegno del Vaticano (uno Stato estero) e della Cei che con il loro silenzio e le loro arti diplomatiche condannano se stessi come complici di ingiustizia e di immoralità.
Per questi motivi, per quanto mi concerne in forza del mio diritto di cittadino sovrano, non voglio più essere rappresentato da lei in Italia e all’Estero, io la ripudio come politico e come presidente del consiglio: lei non può rappresentarmi né in Italia e tanto meno all’estero perché lei è la negazione evidente di tutto quello in cui credo e spero di vedere realizzato per il mio Paese. sia perché non mi rappresenta sia perché è indegno di rappresentare il buon nome dell’Italia seria, laboriosa e civile e legale che amo e per la quale lotto e impegno la mia vita. Non importa che lei abbia la maggioranza parlamentare, a me interessa molto di più che non abbia la mia coscienza
Io, Paolo Farinella, prete ripudio lei, Silvio Berlusconi, presidente pro tempore del consiglio dei ministri e tutto quello che rappresenta insieme a coloro che l’adulano, lo ingannano, lo manipolano e lo sorreggono: li/vi ripudio dal profondo del cuore. in nome della politica, dell’etica e della fede cattolica. La ripudio e prego Dio che liberi l’Italia dal flagello nefasto della sua presenza.

Genova 09 settembre 2009

Paolo Farinella, prete


 
Di dottore (del 18/06/2007 @ 11:55:32 in Notizie, linkato 2326 volte)
Pubblico questo articolo che mi è stato inviato via mail da Alessio Rosso:

Vorrei cominciare con la descrizione cronologica degli avvenimenti.pino sradicato in via marconi la notte tra il 16 e 17 giugno
Trovandomi a passare poco dopo le 17 in Via Marconi, per intenderci quella che passa davanti alla Scuola Materna, di provenienza dal Camposanto, dove avevo assistito alle esequie del compianto compaesano Pier Ettore Agasso, ho notato un assembramento di persone nei presi della piccola area verde all’imbocco dello scivolo che porta in via Mario Delpozzo.
Fra le persone presenti, la “collega” consigliere Olivero Michela che mi ha informato brevemente e con palese senso d’impotenza sull’accaduto.
Uno dei pini, o abete (non chiedetemi la varietà), quello più prossimo alla Scuola Altra immagine del pino abbattutoMaterna è stato decapitato e abbattuto.
L
’eroica impresa è stata compiuta nella notte fra Sabato 16 e Domenica 17 Giugno, con il favore delle tenebre, l’azione vigliacca di alcuni individui che non voglio appellare diversamente,si è accanita contro un innocente esemplare della Natura che per fortuna  ancora ci circonda e ci consente  una vita vivibile.
Purtroppo l’oggetto delle angherie, per sua natura non ha potuto in alcun modo difendersi e tanto meno darsi alla fuga, facendo diventare più “eroica” l’azione di questi “vigliacchi individui”.
Il motivo che mi spinge a evidenziare questi fatti e personali considerazioni sul Blog  di Piasco.net è perché credo, così facendo, di raggiungere quella fascia d’età in cui si nascondono i responsabili di tali mirabili imprese.
Voglio precisare che non sto accusando nessuno, tanto meno i famigerati “giovani”, adolescenti allo sbando, per colpa di chi?
Ogni tanto dovremmo anche farci degli esami di coscienza!

A questo punto mi sembra anche doveroso chiarire la mia posizione pubblica  nei confronti di Piaco.net; per quanto mi riguarda lo trovo il sito più informato e che da più informazioni sulla nostra realtà locale e proposte di intrattenimenti.
Cosa che non succede con il nostro sito ufficiale del Comune, ma non è il posto e il momento per polemizzare……
IL BLOG…. è tutt’altra storia, personalmente mi piace e penso di essere uno dei lettori più assidui, anche se non sempre condivido il linguaggio goliardico e irriverente nei confronti delle “autorità”, sarà però un  fatto di età o ….. per dirla con i (sempre Grandi) Nomadi, …ormai fuori dal mito e fuori età!!!!!!
Come amministratore credo che le pungolature degli articolisti del blog, spogliate degli aspetti troppo folkloristici vadano interpretate come spinta a migliorarci e avere un orecchio più sensibile nei confronti di chi volontariamente opera per dare vitalità al nostro paese, senza logiche di parte  o calcoli di voti.

Concludo questa divagazione – precisazione per tornare alla questione in essere; sono sicuro che alcuni lettori del blog conosceranno gli individui sopra citati, perchè la loro stupidità li porterà a vantarsene nei bar o addirittura (appoggiandosi a tecnologie moderne) fotografandosi o filmandosi con i cellulari per poi condividere con gli amici le gesta eroiche di una notte brava!
Con questo non voglio dei delatori e non chiedo a nessuno di fare la “spia”, confido nell’intelligenza di molti di voi che conosco e apprezzo personalmente, e che saprete come riportare sulla retta via questi eroi molto negativi!!!!!! 

Grazie,
spero di non essere stato troppo noioso. 

Rosso Alessio.

 
Di dottore (del 08/06/2009 @ 11:52:42 in Politica, linkato 2306 volte)

Italia
I CIRCOScriZIONE: ITALIA NORD-OCCIDENTALE
Regione: PIEMONTE - Provincia: CUNEO
Comune: PIASCO


Elettori 2.362  
Votanti 1.891 80,05 %


Schede bianche 95 5,02 %
Schede nulle 86 4,54 %
Schede contestate e non assegnate - -


Sezioni pervenute 3 su 3   100,00 %


Liste   Voti %
 
Visualizza elenco candidati LEGA NORD 465 27,19
 
Visualizza elenco candidati IL POPOLO DELLA LIBERTA' 417 24,38
 
Visualizza elenco candidati PARTITO DEMOCRATICO 276 16,14
 
Visualizza elenco candidati UNIONE DI CENTRO 259 15,14
 
Visualizza elenco candidati DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 122 7,13
 
Visualizza elenco candidati LISTA MARCO PANNELLA - EMMA BONINO 58 3,39
 
Visualizza elenco candidati RIFOND.COM. - SIN.EUROPEA - COM.ITALIANI 30 1,75
 
Visualizza elenco candidati SINISTRA E LIBERTA' 26 1,52
 
Visualizza elenco candidati PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI 16 0,93
 
Visualizza elenco candidati FORZA NUOVA 10 0,58
 
Visualizza elenco candidati AUTONOMIE LIBERTE' DEMOCRATIE 10 0,58
 
Visualizza elenco candidati LA DESTRA-MPA- PENSIONATI -ALL.DI CENTRO 10 0,58
 
Visualizza elenco candidati FIAMMA TRICOLORE 8 0,46
 
Visualizza elenco candidati LIBERAL DEMOCRATICI - MAIE 3 0,17
 
Visualizza elenco candidati VALLEE D'AOSTE - -
 
  Totale 1.710  

Fonte: http://elezioni2009.interno.it/europee/euro090607/EI1010271660.htm
 
Di dottore (del 28/05/2007 @ 11:52:25 in generale, linkato 2592 volte)

Mirko e TeoIl nostro amico Mirko (che vediamo in questa foto, è quello di destra, per chi non l'avesse capito!), ci ha mandato un po' di materiale per porre l'attenzione su di una realtà che è il gruppo di donatori di sangue di piasco.

Speriamo che con questo post, possiamo chiarire e togliere i dubbi a tutte quelle persone che sono un po' titubanti, ed a invogliare nuovi donatori a farsi avanti!

Inoltre ricordo che Domenica 17 giugno 2007 ci sarà la  GIORNATA NAZIONALE DEL DONATORE DI SANGUE (Iscrizioni entro il 30 Maggio) 
Clicca qui per il programma >>>

Il Gruppo di Piasco
Questa associazione di donatori volontari è nata nel 1962 per merito di quattro uomini di buona volontà e di grande spirito: GERARDI ANTONIO (capogruppo), OLIVERO GIOVANNI (vice capogruppo), FINA PIERINO e GERARDI FRANCESCO che già da due anni donavano il proprio sangue a chi ne aveva bisogno ( in casi di emergenza si donava “braccio a braccio” cioè dal donatore all’ammalato). Oggi il sangue viene conservato in sacche speciali contenenti un liquido anti-coagulante.
Il simbolo dei donatori di sangue di Piasco è un labaro (stendardo) la cui madrina (dal 1962) era la signora BENIGNO Giacomina;deceduta ( purtroppo) durante il suo suo 40° anniversario del suo mandato il 02-10-02.
L’ A.D.A.S. è una associazione di volontari che ha lo scopo di propagandare la “coscienza” del DONO del sangue in forma gratuita e anonima. Il nostro gruppo conta n. 210 donatori di cui 105 attivi (almeno una donazione all’anno).

Perchè donare?
Il sangue, elemento di vita, non si può fabbricare. E’ indispensabile per gli interventi chirurgici, in genere, ed interventi di elezione come quelli cardiochirurgici e per il trapianto di organi nonché di malattie quali leucemia talassemia etc. Donare il sangue è il più bel gesto che un uomo possa fare ad un altro uomo, è una partecipazione alla sofferenza altrui, esprime solidarietà disinteressata e un’opera di dedizione amichevole.
Oggi servono 40.000 unità di sangue intero per ogni milione di abitante, quindi in totale sono necessarie circa 2.300.000 unita di sangue intero e 1.770.000 litri di plasma l’anno perché il nostro paese abbia quanto occorre.
Se ogni persona in grado di donarlo contribuisse anche con una minima quantità di sangue in un anno, tutti i problemi sarebbero risolti.

Il beneficio
I controlli sui donatori sono molto accurati, al fine di evitare prelievi a persone che non sono nelle migliori condizioni fisiche. La quantità di sangue che viene prelevata è molto limitata, e viene ricostituita in pochi giorni dall’organismo. Inoltre,diventare un donatore periodico - cioè sottoporsi al prelievo almeno un paio di volte all’anno - offre molti vantaggi, perchè il donatore e il suo sangue vengono frequentemente controllati, offrendo l’opportunità di cogliere molte malattie al loro sorgere. Aumentare il numero dei donatori periodici è l’unico sistema per evitare la speculazione o il rischio di contagio.

Chi può donare il sangue?
Ogni individuo sano di età compresa fra i 18 ed i 65 anni, di peso corporeo non inferiore ai 50 kg. Al momento della donazione devono essere nella norma, cioè nei limiti previsti dalla legge: la temperatura corporea, la pressione arteriosa , la frequenza cardiaca e l’emoglobina.

Dove si può donare?
Presso il centro di raccolta fisso dell’Ospedale Civile di Saluzzo*.
Presso il centro Trasfusionale dell’ospedale di Savigliano**.
Presso i centri mobili della Banca del Sangue e del Plasma della città di Torino.

*con decorrenza dal mese di gennaio i prelievi festivi saranno effettuati nella seconda domenica nei mesi dispari dalle ore 8.00 alle ore 10.00. Durante la settimana il LUNEDI’ – MERCOLEDI’ – VENERDI’ dalle ore 8.00 alle ore 10.00.
**prelievi domenicali effettuati nella seconda domenica sia dei mesi dispari che nei mesi pari dalle ore 8.00 alle ore 10.00. Durante la settimana TUTTI I GIORNI dalle ore 8.00 alle ore 10.00.

 
Il Sangue: com’è fatto e a che serve
Il sangue è un liquido che rappresenta il 7% del nostro corpo. E’ responsabile delle più importanti funzioni vitali. Si compone di una parte liquida, il plasma, e di minuscoli corpi invisibili ad occhio nudo,ma numerosissimi e attivissimi ed instancabili nel purificare e difendere il corpo umano: si tratta dei globuli bianchi, dei globuli rossi e delle piastrine.Il sangue in base a particolari sostanze presenti nei globuli rossi si differenzia in quattro tipi fondamentali: gruppo A gruppo B ,gruppo AB e gruppo O . Conoscere il proprio gruppo sanguigno è molto importante.
Riassumendo: i globuli rossi ossigenano l’organismo, i bianchi ci difendono dalle infezioni e le piastrine sono essenziali per la coagulazione.Insomma il sangue testimonia lo stato di salute del nostro corpo e ci è indispensabile per vivere.

Per informazioni
rivolgersi a SILVESTRO Mirko Tel. n. 0175/797062 n.3478276568 silmirk@libero.it

 
Di cagio (del 09/07/2008 @ 11:45:48 in Eventi, linkato 1857 volte)
Volete passare una domenica eccitante, rinfrescante, divertente, abbronzante?
A copacabana adesso è inverno quindi
DOMENICA 13 LUGLIO...abbiamo la soluzione per voi...
SPLASH VOLLEY!!!
 
Cos'è??? pallavolo in acqua
 
Dove??? campo sportivo di Piasco
 
Ore??? dalle 14.00
 
Squadra composta da 3 persone
 
Partite a tempo da 15 minuti - ogni squadra deve garantire anche l'arbitraggio di alcune partite (secondo calendario).
 
iscrizioni entro e non oltre sabato 12.07.08 alle ore 17.00 a Silvia 348-7634844 e Kizzo 346-7416574...
dovrete comunicare nome squadra e nomi componenti.
 
Divertimento assicurato alla modica cifra di 30€ a squadra!!
 
Di Dulce (del 08/02/2010 @ 11:40:31 in Eventi, linkato 1908 volte)

DECOLONIZZARE L’IMMAGINARIO

Il mito  della crescita economica  ha caratterizzato  i paesi industrializzati  a partire dalla fine della 2°guerra mondiale.  Dalla metà degli anni ’80,  l’assunzione delle ideologie di libero mercato, deregulation e globalizzazione,  ha impresso un’accelerazione sfrenata allo sviluppo che, drogato dalla finanza speculativa e da un eccesso sovraproduttivo, è entrato nella più profonda crisi economica della sua storia. Le soluzioni messe in campo dai governi statali, supportate da vaghe promesse di regole certe e controlli rigorosi, svelano la cecità e la malafede dei politici, marionette manovrate dal vero Potere che domina le nostre esistenze: IL PENSIERO ECONOMICO DEL PROFITTO!

Per la sua perpetuazione, oltre alle ben note devastazioni ambientali, sociali e politico-economiche, anche  il nostro immaginario è stato  colonizzato: un processo inesorabile e pervasivo, che informa per non far conoscere, allieta per non far pensare, democratizza per non far scegliere e persuade al sovraconsumo dell’inutile.

“In quale misura ciascuno di noi è pronto a resistere, nella propria vita quotidiana, alla colonizzazione dei bisogni socialmente costruiti?” La domanda  dello scrittore iraniano Majid Rahnema, ci invita a mettere in discussione il domino dell’economia sulla vita, nella teoria e nella pratica, ma soprattutto nelle nostre coscienze.Si tratta di svincolarci dall’ossessione del PIL che considera positive  tutte le produzioni, anche inutili e nocive come il Nucleare; di mettere in discussione il  volume esagerato degli spostamenti di persone e merci sul pianeta, come la TAV , e il relativo impatto negativo sull’ambiente; la pubblicità ossessiva che sottilmente induce al consumo; l’obsolescenza accelerata dei prodotti, concepiti col metodo usa e getta, e le conseguenti montagne di rifiuti e i termovalorizzatori inquinanti. Uscire da questo modello di sviluppo, e le sue nefaste conseguenze, non è impresa semplice, perché la gigantesca megamacchina capitalistica ha invaso ormai tutto l’esistente. La presa di coscienza, però, non è rimandabile.Occorre liberarci dall’indifferenza bulimica in cui trascorre la nostra quotidianità e cominciare a capire cosa sta succedendo intorno a noi, dal locale al globale.

TAV, centrali Nucleari e a Biomasse, sono progetti che non hanno nessun ritorno di benessere sulla popolazione, né in termini economici, né sociali, né tantomeno di salute: sono esclusivamente investimenti di capitale con alti valori di profitto per coloro che realmente detengono il Potere economico. E’ indispensabile mettere in discussione i valori su cui si basa l’attuale modello di crescita economica per arrivare alla decolonizzazione dell’immaginario, necessaria per concepire e volere una società in cui l’economia riassume il suo ruolo come semplice mezzo della vita umana e non come fine ultimo ed unico. L’iniziativa organizzata dal gruppo Ciastralet (nome di una borgata della resistenza partigiana in Val Varaita) si propone di andare in questa direzione:  informare sulla nuova avventura nucleare e i suoi aspetti speculativi;  recuperare quel gusto della convivialità a basso consumo energetico, che i rapporti socio-economici attuali, con la loro frenesia mercantilistica, hanno dimenticato. Buona convivialità a tutti

                                                                                                   Ciastralet

http://www.myspace.com/fabrizioscolletta 

 
Di Dulce (del 25/02/2009 @ 11:28:42 in Eventi, linkato 3078 volte)

28 FEBBRAIO 2009

DRONERO: ore 10,30

inaugurazione Mostra di Pittura presso la sala Tripoli, via Mazzini angolo via Roma; ore 17,30 conferenza su “Trifase, un sistema italiano” presso il Centro G. Giolitti, via XXV Aprile 25.

1 MARZO 2009 

DRONERO: ore 9

presentazione di cicli ferroviari presso la Stazione ferroviaria; ore 11,30 trasferimento a Villar S. Costanzo.

VILLAR S. COSTANZO: ore 12

visita al parco dei “Ciciu” con aperitivo e possibilità di pranzare presso la locanda omonima (è gradita la prenotazione);
ore 14,30 visita alla cripta della chiesa di S. Pietro in Vincoli (XI sec.).

BUSCA: ore 9

apertura mostra filatelica a tema presso la Stazione ferroviaria;

ore 12 arrivo, da Savigliano, del treno speciale a vapore del Museo Ferroviario Piemontese con la locomotiva N° 3;

ore 15 corsetta del treno speciale da Busca a Saluzzo e ritorno;

ore 18 partenza del treno speciale per Savigliano.

Informazioni: A.F.T.V.M.Gian Piero Fissore, tel. 0171 918239 -Pietro Zitano, tel. 0175 79533


  

 

E' stata una bellissima giornata ,credo che turisticamente i treni a vapore abbiano un futuro perchè ho visto molto entusiasmo nei volti dei viaggiatori e molta passione nelle persone che hanno organizzato l'evento.

Spero che non sia una volta l'anno ma che presto rivedremo camminare treni come questo che hanno davvero molto da offrire. Un' esperienza unica. un elogio alla lentezza in un mondo che corre.

 
Di Geo (del 06/06/2009 @ 11:16:09 in Politica, linkato 1901 volte)
Ci siamo! si votaaaa!! ma quanto e come???


Quando?                                                                                   

Oggi Sabato 6 giugno, dalle ore 15.00 alle ore 22.00, e domani domenica 7 giugno, dalle ore 7.00 alle ore 22.00.

Come?

ELEZIONI EUROPEE

L’elettore, all’atto della votazione, riceverà un’unica scheda, di colore diverso a seconda della circoscrizione elettorale nelle cui liste è iscritto: grigio per l’Italia nord-occidentale (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia); marrone per l’Italia nord-orientale (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna); rosso per l’Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio); arancione per l’Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria); rosa per l’Italia insulare (Sicilia, Sardegna).
Il voto di lista si esprime tracciando sulla scheda, con la matita copiativa, un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta.
I voti di preferenza − nel numero massimo di tre, tranne che per le liste di minoranza linguistica collegate ad altra lista per le quali può esprimersi una sola preferenza − si esprimono scrivendo nelle apposite righe, tracciate a fianco e nel rettangolo contenente il contrassegno della lista votata, il nome e cognome o solo il cognome dei candidati preferiti, compresi nella lista medesima; in caso di identità di cognome tra candidati, deve scriversi sempre il nome e cognome e, ove occorra, data e luogo di nascita. Non è ammessa l’espressione del voto di preferenza con indicazioni numeriche.

ELEZIONI PROVINCIALI (SCHEDA GIALLA)


Ciascun elettore può votare:
 -  per uno dei candidati al consiglio provinciale, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di consigliere provinciale, sia al candidato alla carica di presidente della provincia collegato;
- per uno dei candidati alla carica di presidente della provincia, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per uno dei candidati al consiglio provinciale ad esso collegato, tracciando anche un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di consigliere provinciale corrispondente al contrassegno votato, sia al candidato alla carica di presidente della provincia;
- per un candidato alla carica di presidente della provincia, tracciando un segno sul relativo rettangolo; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di presidente della provincia.

Per le elezioni provinciali non è ammesso il “voto disgiunto”, cioè il voto per un presidente della provincia di un gruppo o di un gruppo di liste e per un candidato al consiglio provinciale di un altro gruppo o gruppo di liste.

Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.

ELEZIONI NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 15.000 ABITANTI DI REGIONI A STATUTO ORDINARIO (SCHEDA AZZURRA)
(omiss...)

ELEZIONI NEI COMUNI CON POPOLAZIONE SINO A 15.000 ABITANTI DI REGIONI A STATUTO ORDINARIO (SCHEDA AZZURRA)


L’elettore, con la matita copiativa, potrà esprimere il proprio voto:
-  tracciando un solo segno di voto sul nominativo di un candidato alla carica di sindaco;
-  tracciando un solo segno di voto sul contrassegno di una delle liste di candidati alla carica di consigliere;
-  tracciando un segno di voto sia sul contrassegno prescelto che sul nominativo del candidato alla carica di sindaco collegato alla lista votata.
In tutti i predetti casi, il voto si intenderà attribuito sia in favore del candidato alla carica di sindaco sia in favore della lista ad esso collegata.
L’elettore potrà altresì manifestare un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale, segnando sull’apposita riga stampata sulla scheda il nominativo (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) del candidato preferito appartenente alla lista compresa nel medesimo riquadro, senza dover apporre alcun altro segno di voto sul relativo contrassegno. In tal modo, il voto si intenderà attribuito, oltre che al singolo candidato a consigliere comunale, anche alla lista cui il candidato medesimo appartiene nonché al candidato alla carica di sindaco collegato con la lista stessa.

E lo scrutinio???

Lo scrutinio dei voti per il Parlamento europeo inizierà a partire dalle ore 22.00 di domenica 7 giugno, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti; lo scrutinio dei voti per le consultazioni amministrative avrà inizio alle ore 14.00 di lunedì 8 giugno, dando la precedenza allo spoglio delle schede per le elezioni provinciali, comunali e, eventualmente, circoscrizionali.



Buon voto a tutti!!









Comitato la Boulé





   
 
Di nicola 4 (del 08/11/2007 @ 11:06:45 in Carnevale, linkato 5504 volte)
Ciao a tutti è un po’ presto per parlare di carnevale ma dato che quest’anno si comincia a sfilare il 20 di gennaio, dobbiamo accorciare i tempi soprattutto per confezionare i costumi! Le iscrizioni per il carro 2008 sono ufficialmente aperte! I riferimenti come al solito sono DAVIDE: 3489187939 e NICOLA: 3495131062. Il limite massimo per iscriversi è il 4 gennaio data in cui cominceranno le prove per il balletto. Le altre date per le prove, quelle delle sfilate ed eventuali informazioni usciranno ufficialmente verso fine novembre. Intanto cominciamo a fare un po’ di rumore perché i tempi stringono! Ah dimenticavo il tema del carro è……..col c…..che ve lo dico! I lavori al capannone intanto proseguono a ritmo sostenuto! Posso dire che ci stiamo impegnando a creare una meraviglia! Soprattutto ci stiamo sforzando (come tutti gli anni) affinché non piaccia alla giuria di Luserna……perché in caso contrario starebbe a significare che sfiliamo con un carro mediocre conoscendo i loro parametri di valutazione…….ops sono stato polemico?…..scusate mi viene proprio spontaneo! Mi rifarò vivo per nuovi aggiornamenti! Saluti Quattro “Quelli che il…..carro”
 
Di Dulce (del 04/11/2009 @ 10:55:45 in NO alla centrale, linkato 2375 volte)

 

The final countdown to Benarco con le riprese

di Paolo Carpani 

 

Sindaco Carpani vuoi sorridere?

 
Di Dulce (del 23/01/2010 @ 10:43:42 in Eventi, linkato 2311 volte)

Nel 2008 vi avevo segnalato la rassegna CINEMIGRANTE http://blog.piasco.net/dblog/pubblicazioni.asp?d=20081112

Avevo anche scritto :

“Una grande iniziativa di integrazione che mi piacerebbe

fosse proposta anche nel nostro paese”

Copio e incollo il programma forse stavolta a qualcuno viene la voglia di tentare……

Terminata da poco la VI edizione di CINEMAinSTRADA che ha registrato ben 3.500 spettatori, l’Associazione Culturale i313 ha avviato dal 14 novembre 2009 la II edizione di CineMigrante la cui seconda parte si svolgerà fino al 13 febbraio 2010 nei Comuni di Bagnolo Piemonte e Barge. Da quest'anno CineMigrante rientra nel circuito del Festival Itinerante di Cinema di Comunità, un progetto dell'Associazione i313 suggerito e sostenuto dalla Regione Piemonte che unisce le manifestazioni CINEMAinSTRADA e CineMigrante, inserendole in una dimensione territoriale più ampia che coinvolge diverse località del territorio piemontese ad alta densità migratoria ispirandosi alla filosofia del cinema di comunità, che coniuga la dimensione artistica e culturale con quella sociale, relazionale e comunitaria.

Le specificità di CineMigrante consistono nella proiezione gratuita di film in lingua originale sottotitolati in italiano e nel coinvolgimento delle comunità locali sia nella scelta delle pellicole che nella organizzazione e promozione dell’evento. Ne scaturisce una rassegna eclettica e originale che mescola lingue e paesaggi, generi e stili, proponendo film popolari, italiani e internazionali, rappresentativi delle comunità più numerose residenti nei due Comuni cuneesi. La scelta partecipata dei film si è svolta attraverso un’inchiesta-video sul territorio realizzata nei mesi precedenti la rassegna dall’Associazione i313 con la collaborazione dei ragazzi del doposcuola di Barge 'La formica'. Durante questa fase un gruppo di giovanissimi di varie provenienze nazionali ha affiancato la troupe sul territorio intervistando gli abitanti sui loro gusti cinematografici. Con le riprese realizzate è stato prodotto un divertente video che documenta il lavoro di indagine e che sarà proiettato ogni sera prima dei film.

La programmazione è divisa in due parti da 4 proiezioni l’una. La prima parte si è svolta dal 14 novembre al 4 dicembre 2009 ed ha registrato la partecipazione di un folto pubblico. Le pellicole sono provenienti da Cina, Hong Kong, Taiwan, Italia, Francia e Argentina, sono soprattutto all'insegna della commedia (Una vita difficile, Cercando una stella, Generazione 1000 euro, Conversationes con mamà) ma non mancano i film d'amore (Cercando una stella e Secret) e di avventura (La foresta dei pugnali volanti e La battaglia dei tre regni). In linea con una composizione demografica caratterizzata da una forte presenza di giovani famiglie si è voluta dedicare un'attenzione particolare alle tematiche giovanili (Generazione 1000 euro, Cercando una stella e Secret) e femminili (Insh'Allah Dimanche e Conversationes con mamà). L'apertura e la chiusura della rassegna sono dedicate alla Cina, paese dal quale proviene la maggior parte dei migranti dei due comuni, con due film che sono all'insegna dell'epica e delle arti marziali, elementi fortemente apprezzati dal pubblico cinese. Il primo, La foresta dei pugnali volanti del mostro sacro Zhang Ymou, ha conseguito un enorme successo sia in Asia che nei paesi occidentali; l'ultimo, La battaglia dei tre regni del celebre John Woo, uscito da poco nelle sale italiane dopo aver riempito quelle del continente asiatico. Il cinema viene utilizzato come strumento trasversale e universale capace di raccontare storie e culture che possano contrastare i pregiudizi sulle popolazioni migranti. La migrazione è intesa come occasione di conoscenza reciproca e di scambio culturale e non come fenomeno di emergenza sociale.

TUTTE LE PROIEZIONI SONO GRATUITE E IN VERSIONE ORIGINALE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO

PROGRAMMA:

Ogni sera sarà proiettato anche un divertente video che documenta il lavoro di indagine svolto nei mesi precedenti la rassegna per la realizzazione della scelta partecipata dei film con gli abitanti dei due paesi coinvolti.

Sabato 23 gennaio 2010 – BAGNOLO PIEMONTE Teatro Silvio Pellico, via Marconi 1
ore 20:45 Apertura e rinfresco a cura del Comune di Bagnolo Piemonte
ore 21:15 'Cercando una stella' di Andrew Lau - HONG KONG 2009, 117', V.O. con sott. it. Con Andy Lau Tak-Wah, Shu Qi, Denise Ho Wan-Si, Zhang Hanyu, Lam Ka-Wah, Zhang Xinyi, Maria Cordero, ecc. Una raffinata commedia incentrata sulla domanda se le differenze di classe sociale abbiano o meno un ruolo nelle storie d’amore, Andy Lau ritorna al genere sentimentale, dopo una parentesi epica, sotto la direzione di Andrew Lau.

Sabato 30 gennaio 2010 – BARGE – Cinema Comunale – via Cavallotta
ore 21.00
Generazione 1000 euro di Massimo Venier, ITALIA 2009, 101’
con Valentina Lodovini, Carolina Crescentini, Paolo Villaggio, Natalino Balasso, Francesco Mandelli, Alessandro Tiberi, Francesco Brandi, Francesca Inaudi, Roberto Citran, Lucia Ocone. Una commedia ambientata a Milano sulle figure di diversi trentenni alle prese con il problema del precariato occupazionale tra mancate prospettive di carriera, l'affitto da pagare e amori che sembrano risentire della stessa incertezza dell'ambito lavorativo.

Sabato 6 febbraio 2010 – BAGNOLO PIEMONTE Teatro Silvio Pellico, via Marconi 1
ore 21.00
Conversaciones con mamà (Conversazioni con mamma) di Santiago Carlos Oves, ARGENTINA 2004, 90', V.O. con sott. it. con China Zorrilla, Eduardo Blanco, Ulises Dumont, Silvina Bosco. La crisi in Argentina attraverso il rapporto tra Jaime, cinquantenne di successo e l'anziana madre che vive una seconda giovinezza. Commedia brillante.

Sabato 13 febbraio 2010 – BARGE – Cinema Comunale – via Cavallotta
ore 21.00
La battaglia dei tre regni di John Woo, CINA 2008, 125', V.O.con sott. it., titolo originale Chi bi; Con Tony Leung, Takeshi Kaneshiro, Zhang Fengyi, Chen Chang, Wei Zhao. Ottanta milioni di dollari fanno del film la produzione più costosa della storia del cinema cinese; un epico kolossal sulla battaglia di Red Cliff

 

(fonte TargatoCN)

http://www.associazione313.org/index.html

 
 
Di Dulce (del 26/05/2011 @ 10:42:26 in Eventi, linkato 2202 volte)


In occasione della festa di S. Filippo Neri  del  28-29 maggio 2011 il cui programma completo lo trovate qui

ll Vas Circolo di Piasco organizza l’accoglienza della carovana Balacaval

proponendo:

-  il 28 maggio passeggiata con partenza da Verzuolo – palestra tennis tavolo - alle ore 8.00 percorrendo lentamente strade bianche e campi si raggiungerà la periferia di Piasco con ritrovo alle ore 10.00 circa presso piazzale Dao / Rivoira (strada delle Gaide) nei pressi di via Europa;

- accoglienza della carovana da parte dell’amministrazione comunale, popolazione e associazioni che si aggiungeranno al corteo ;

seguirà breve sosta con saluto agli anziani della Casa di Riposo e per finire arrivo all’Ala della pace con momento conviviale  e rinfresco.

Seguite il blog della carovana http://carovanabalacavalit.wordpress.com/


 
Di Dulce (del 19/11/2008 @ 10:42:18 in Notizie, linkato 1983 volte)
Con grande indignazione vi voglio parlare della legge "AMMAZZABLOG" che in questi giorni viene vergognosamente riproposta
    
  
Roma - Era ottobre 2007. Il consiglio dei ministri approvava il cosiddetto "DdL Levi-Prodi", disegno di legge che prevedeva per tutti i blog l'obbligo di registrarsi al Registro degli Operatori di Comunicazione e la conseguente estensione sulle loro teste dei reati a mezzo stampa.

La notizia, scoperta del giurista
Valentino Spataro e rilanciata da Punto Informatico, fece scoppiare un pandemonio. Si scusarono e dissociarono i ministri Di Pietro e Gentiloni, ne rise il Times, Beppe Grillo pubblicò un commento di fuoco sul suo blog. Il progetto subì una brusca frenata e dopo un po' le acque si calmarono. Cadde il governo Prodi.

Un anno dopo: novembre 2008. Un altro giurista, Daniele Minotti, si accorge che il progetto di legge gira di nuovo nelle aule del nostro Parlamento, affidato in sede referente alla commissione Cultura della Camera (
DdL C. 1269).
Minotti ne fa una breve analisi sul proprio blog, marcando le diversità fra il nuovo testo e quello precedente. Abbiamo tuttavia alcune differenze di interpretazione. Diamo insieme un'occhiata ai punti salienti del progetto di Legge per capire cosa possono aspettarsi i navigatori e i blogger italiani:
Art. 2.
(Definizione di prodotto editoriale).

1. Ai fini della presente legge, per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso.

Qualsiasi blog rientra in questa definizione.

Art. 8.
(Attività editoriale sulla rete internet).

1. L'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale sulla rete internet rileva anche ai fini dell'applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa.

3. Sono esclusi dall'obbligo dell'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un'organizzazione imprenditoriale del lavoro.

All'apparenza il comma 3 escluderebbe la maggioranza dei blog dall'obbligo di registrazione e dai correlati rischi legali. Ma non è così. Ecco alcuni esempi pratici.

Il blog di Beppe Grillo ha una redazione, ha banner pubblicitari, vende prodotti. In parole povere: sia secondo il Codice Civile, sia secondo la comune interpretazione dell'Agenzia delle Entrate, fa attività di impresa. Se il progetto di legge fosse approvato, perciò, Beppe Grillo avrebbe con tutta probabilità l'obbligo di iscriversi al ROC. Non solo: sarebbe in questo modo soggetto alle varie pene previste per i reati a mezzo stampa.

Affari suoi, diranno forse alcuni. Eppure non è l'unico a doversi preoccupare. Nella stessa situazione si troverebbero decine, probabilmente centinaia di altri ignari blogger. Infatti: chiunque correda le proprie pubblicazioni con banner, promozioni, o anche annunci di Google AdSense, secondo la comune interpretazione dell'Agenzia delle Entrate, fa attività di impresa.

Il ragionamento è semplice. L'apposizione di banner è un'attività pubblicitaria continuativa che genera introiti; una prestazione continuativa è un'attività di impresa; chi fa impresa grazie alle proprie pubblicazioni deve registrarsi al ROC; chi è registrato al ROC può incorrere nei reati di stampa. Chi invece è in questa situazione e non si registra al ROC, può essere denunciato per stampa clandestina (ricordiamo un caso recente).

Per quanto in nostra conoscenza, manca ancora un pronunciamento strettamente ufficiale dell'Agenzia delle Entrate (interpello) se l'uso di qualche banner rientri nelle attività dell'impresa (ma l'orientamento è piuttosto chiaro: banner = attività lucrosa continuativa; attività lucrosa continuativa = impresa).

Per questa ragione, se il progetto di Legge venisse approvato come è ora proposto, saremmo nel migliore dei casi di fronte ad una legge passibile di più interpretazioni e quindi potenzialmente molto pericolosa. Facciamo un esempio di fantasia, ambientato a Paperopoli.

Rockerduck: "Se non cancelli l'articolo sul tuo blog che parla male di me, ti trascino in tribunale per diffamazione a mezzo stampa."
Paperino: "Ma il mio blog non è una testata!"
Rockerduck: "Però hai un banner pubblicitario, quindi potresti essere un'impresa, e quindi devi iscriverti al ROC. Anzi, se non togli l'articolo ti denuncio pure per stampa clandestina."
Paperino: "Ok. Sob."

Provate a sostituire "Rockerduck" con "picciotto" e "Paperino" con "cittadino" e il gioco è fatto.

Fonte Punto informatico

IL BLOG DI PIASCO RESISTE !!!!

 
Di Dulce (del 13/10/2010 @ 10:40:47 in Eventi, linkato 1542 volte)
L’Ottavo Forum dell’Informazione per la Salvaguardia della Natura si terrà sul tema “People Building Future. Confini e valori per un vivere sostenibile”. L’idea di base è quella di proporre un confronto di alto livello sui confini (fisici, biologici, psicologici, etici, filosofici, ecc.) entro i quali l’azione umana può esplicarsi al fine di produrre benessere diffuso. L’obiettivo del Forum in oggetto è quello di definire un quadro dei valori di riferimento per uno sviluppo sostenibile ed equo.  http://www.greencanal.eu/2010cuneo/home.htm  Guarda lo streaming

Watch live streaming video from greencanal at livestream.com
 
Di beppe.olivero (del 09/10/2010 @ 10:30:26 in Ambiente, linkato 1905 volte)
In occasione della 22^ sagra d'Autunno il Vas ed il Comitato Valle Sostenibile di Piasco continuano ad informare e sensibilizzare la popolazione in merito alla Centrale a biomasse di Molino Varaita. Il fatto che, la Centrale in questione, abbia ottenuto regolarmente tutte le autorizzazioni necessarie, infatti, non giustifica per niente un tipo di impianto che produce grossi danni al territorio senza dare nulla in cambio. E' evidente il puro intento speculativo dei proponenti i quali, approfittando di una normativa generale che incentiva giustamente le fonti rinnovabili di energia, in assenza di disposizioni più severe, lascia spazio ai soliti furbetti. L'assenza di spazi legali per impugnare il provvedimento autorizzativo per il Vas ed per il Comitato Valle Sostenibile ( e ci auguriamo per gran parte della popolazione di Piasco) non significa rassegnarsi ad un progetto scellerato. La nostra lotta ed il nostro impegno continuano perché ci sono ancora diversi presupposti per intervenire a livello politico. Chi segue le vicende pubbliche di questi ultimi mesi sa che la crisi economica ha spinto il governo a rivedere il meccanismo degli incentivi pubblici sulle fonti rinnovabili. Eliminare i certificati verdi sugli impianti non sostenibili che avvelenano gratuitamente l'aria crediamo sia la prima cosa da fare e lo vogliamo affermare con grande forza. Sempre in questi ultimi tempi lo Stato ha delegato alle Regioni il compito di disciplinare e mettere ordine in materia di fonti rinnovabili di energia. Il Veneto del leghista Luca Zaia sembra stia varando una riforma che, se non farà abortire immediatamente centrali a biomasse come quella di Rossana, le costringerà ad una alta efficienza energetica ed all'approvvigionamento in loco delle biomasse : guarda caso proprio i due punti più critici dell'impianto di Rossana che abbiamo più volte sottolineato. Partendo dalla considerazione, ormai chiara ed inequivocabile (alla faccia della “stufetta” con cui i proponenti cercavano di minimizzare l'impatto ambientale della Centrale) che anche gli impianti a biomasse legnose inquinano parecchio e, quindi, devono nascere soltanto in sostituzione di impianti a fonti fossili e sfruttare in primo luogo tutta l'energia termica, ecco qualche buon motivo per esporre le bandiere No Centrale che troverete presso lo stand del Comitato Valle Sostenibile durante la Sagra. 1)Alla Regione Piemonte chiediamo di mettere ordine in questa materia affinché ai piemontesi sia risparmiata la beffa di “incentivare” economicamente chi gli avvelena in modo sensibile l'aria che respirano con progetti che, tra l'altro, non sono sostenibili nel tempo senza il meccanismo “drogato” degli incentivi pubblici. 2) Al Sindaco di Rossana Marco Carpani vogliamo far sentire tutta la responsabilità di una scelta politica sbagliata per indurlo a porre dei correttivi al Progetto, affinché si incrementi in modo serio il recupero energetico dell'impianto magari con interventi che favoriscano veramente l'occupazione locale. 3) Agli organi preposti al controllo dell'impatto ambientale dell'impianto chiediamo di analizzare in modo approfondito la situazione precedente alla messa in funzione della Centrale per valutare con precisione e tempestività l'aggravio delle condizioni in particolare nelle immissioni che, per legge, non vengono nemmeno prese in considerazione come nel caso della diossina prodotta dalle centrali che non funzionano a dovere. 4) A tutti gli amministratori locali sino alla giunta regionale segnaliamo in contrapposizione ad un progetto scellerato come quello di Rossana un progetto serio e sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che socio economico, come il Progetto Gestalp realizzato dalla Fondazione Universitaria Cerigefas per conto del Comune di Sampeyre.
 
Di Dulce (del 11/04/2010 @ 10:29:30 in Eventi, linkato 1634 volte)
 
Di beppe.olivero (del 22/11/2010 @ 10:08:38 in Eventi, linkato 3184 volte)




La svolta epocale in materia smaltimento rifiuti che stiamo vivendo in questi giorni a Piasco con il passaggio alla raccolta porta a porta ( scelta di cui sono veramente grato all’amministrazione ed al nostro “mitico” assessore Luca Pittavino), la prima reazione che sta suscitando in tutti i cittadini di buona volontà è una maggior consapevolezza della “rumenta” che ogni giorno produciamo. Differenziare e riciclare in modo virtuoso, indubbiamente, è già un grosso passo avanti, perché non scarica vigliaccamente in casa d’altri il pericolo di una discarica o di un inceneritore. La questione di fondo però, secondo me,  rimane un’altra: se vogliamo un futuro veramente più sostenibile e vivibile dobbiamo, innanzitutto, produrre meno rifiuti e consumare di meno. Come fare però? Ormai le logiche di mercato ed il sistema economico impongono determinate scelte e stili di vita. Mettendo in campo un po’ di buon senso e tanta buona volontà, però, possiamo pian piano cambiare la realtà che ci circonda, magari guardando alle esperienze positive che nascono da altre parti. Una di queste è stata attuata recentemente dal Comune di Beinette e sta ottenendo, pare, un successo clamoroso.

Si tratta della Casetta dell’Acqua, una fontana pubblica che eroga acqua dell’acquedotto comunale depurata con un sistema evoluto di filtri e rilasciata in tre modi: naturale a temperatura ambiente, naturale refrigerata e refrigerata gassata, addizionata cioè di CO2.

Guardate qui cosa ci ha scritto in proposito l’assessore ai Lavori Pubblici di Beinette Valerio Garelli.

Il Vas sezione di Piasco, in questi giorni, ha presentato ufficialmente all’amministrazione comunale la richiesta di valutare l’opportunità di installare un impianto simile a Piasco.

Oltre ad una riduzione drastica nella produzione di rifiuti la casetta dell’Acqua costituirebbe pure un risparmio nella spesa mensile di ogni famiglia (anche nel caso l’amministrazione comunale decidesse di erogarla a prezzi “sostenibili” pari a qualche centesimo di euro a litro), elemento da non trascurare in tempi di vacche sempre più magre per tutti (o quasi).

L’acqua del Sindaco che, tra l’altro, da’ la possibilità di realizzare in casa in modo economico bibite naturali, ottimi surrogati di coca-cola, aranciata, limonata ecc.ecc, unita al distributore di latte crudo, i detersivi alla spina che già sono realtà nel nostro paese mi sembrano dei notevoli passi avanti verso un mondo più sostenibile. Cosa ne pensate??

 
Di cagio (del 07/02/2007 @ 10:01:44 in Carnevale, linkato 2222 volte)
A quanto pare la canzone del carnevale 2007 sta avendo un successone, scaricatissima, passata con bluetooth, infrarossi, schede di memoria, chiavette usb, cd, cassette e quant'altro possa essere utilizzato pur di poterla ascoltare sempre ed ovunque. A questo punto però sorge spontaneo il confronto con la canzone di 2 anni fa, scritta da Matteo Fina e Cagio in una serata al bar.
Ascoltatela, scaricatela e lasciate i vostri commenti!
 
Di Dulce (del 13/01/2011 @ 09:59:13 in Eventi, linkato 1651 volte)


COMUNICATO STAMPA


Sì della Consulta, adesso la parola ai cittadini


La Corte Costituzionale ha ammesso due quesiti referendari proposti dai movimenti per l'acqua. A primavera gli uomini e le donne di questo paese decideranno su un bene essenziale. La vittoria dei “sì” porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi idrici e più in generale su tutti i beni comuni.

Attendiamo le motivazione della Consulta sulla mancata ammissione del terzo quesito, ma è già chiaro che questa decisione nulla toglie alla battaglia per la ripubblicizzazione dell'acqua e che rimane intatta la forte valenza politica dei referendum.

Il Comitato Promotore oggi più che mai esige un immediato provvedimento di moratoria sulle scadenze del Decreto Ronchi e sull'abrogazione degli AATO, un necessario atto di democrazia perché a decidere sull'acqua siano davvero gli italiani.

Il Comitato Promotore attiverà tutti i contatti istituzionali necessari per chiedere che la data del voto referendario coincida con quella delle elezioni amministrative della prossima primavera.

Da oggi inizia l'ultima tappa, siamo sicuri che le migliori energie di questo paese non si tireranno indietro.


Roma, 12 gennaio 2011

 
Di Dulce (del 18/11/2009 @ 09:44:08 in Eventi, linkato 2019 volte)

baratta la llunaLa Settimana del Baratto | dal 16 al 22 novembre 2009

La crisi impazza? Il viaggiatore si evolve e fa di necessità virtù. Se è vero che la crisi ha inciso, in parte, nel capitolo spesa dei viaggi degli italiani, è altrettanto vero che c’è stata una inversione di tendenza che ha visto le mete italiane, le città d’arte, i piccoli borghi medievali, le riserve naturalistiche, i paesini di montagna, le località balneari, mettere in ombra i viaggi all’estero e le mete esotiche.

Una inversione di tendenza che ha investito anche le modalità dell’alloggio con una preferenza per i B&B e le strutture di microricettività, lontani dalla formalità degli hotel e vocati ad un tipo di ospitalità familiare e all’accoglienza tipica delle abitazioni private.

Per far conoscere e apprezzare tale ospitalità e per riproporre una antica, e quanto mai attuale forma di pagamento diventata una filosofia di vita, il portale www.bed-and-breakfast.it lancia una interessante e coinvolgente iniziativa. Dal 16 al 22 novembre migliaia di strutture affiliate al portale (che hanno accolto la proposta con entusiasmo e curiosità) aderiranno alla Settimana del Baratto. Avete sgranato gli occhi per la sorpresa? Sì, avete letto bene. Il Baratto, sul quale si è basata per secoli l’economia familiare, è tornato di moda arricchendosi di sfumature e sfruttando le potenzialità del web. Su Internet si sono moltiplicati i siti che propongono scambi senza circolo di denaro e dagli USA è arrivata la moda degli swap party, privati o pubblici, nei quali ci si ritrova per scambiarsi beni e servizi.

Nei giorni che vanno dal 16 al 22 novembre 2009 in tantissimi B&B italiani si potrà soggiornare gratuitamente, o meglio, barattando beni o servizi in cambio dell’ospitalità.

Volete qualche esempio? Preparate delle ottime conserve? Ottimo, potreste barattarle con un paio di pernottamenti inclusa colazione. Avete una enorme collezione di dvd o dvx e non trovate più lo spazio dove sistemarli? Perfetto, portateli in dono ai gestori di una struttura ricettiva in cambio di un indimenticabile weekend.

E se siete dei gestori … potreste barattare il pernottamento con delle lezioni di musica o, in alternativa, ospitare un idraulico o un giardiniere che elargiranno i loro servizi e dimostreranno la loro professionalità con piccoli lavori nella vostra struttura. In casa, si sa, c’è sempre qualche piccola riparazione da barattare con un pernottamento e una colazione.

Le possibilità di condivisione e scambio possono essere infinite, l’importante è non limitarsi, non avere imbarazzi e proporre lo scambio nella massima serietà, cortesia, curiosità, empatia, simpatia, originalità. E’ così che il “dovere” può diventare un piacere e vi darà la possibilità non solo di conoscere luoghi che non avete mai visitato ma anche di incontrare i gestori delle strutture che costituiscono il cuore pulsante del B&B italiano.

La settimana del Baratto sarà l’occasione per mettere in circolo viaggiatori, sensibilità, esperienze creando nuove relazioni di amicizia, stima e fiducia, oltre che un ottimo e inusuale modo per conoscere l’Italia e la sua gente.

Cos'è il BARATTO ?

In economia, il baratto è un'operazione di scambio bilaterale o multilaterale di beni o servizi fra due o più soggetti economici (individui, imprese, enti, governi, ecc.) senza uso di moneta. Nel diritto civile, il baratto viene classificato sotto la denominazione di permuta.

Esso è generalmente considerato la prima forma storica dello scambio commerciale di beni, ed è dunque ben anteriore alle forme di scambio monetario. Una delle ragioni è che è molto più difficile, in assenza di moneta, risparmiare una parte del reddito. Il risparmio può avvenire in un sistema basato sul baratto solo acquistando beni non deperibili, il cui valore non si riduca nel corso del tempo.

Nel baratto, il valore dei beni oggetto dello scambio viene considerato sostanzialmente equivalente fra le parti, senza ricorrere esplicitamente ad un'unità di misura di valore monetario dei beni stessi.

Il valore di equivalenza si raggiunge attraverso la considerazione qualitativa e quantitativa delle merci scambiate, secondo l'accordo delle parti, che talvolta può confidare negli usi, ma più spesso si richiama a fattuali ragioni di mutuo fabbisogno.

Anche nel baratto, dunque, il valore delle merci scambiate corrisponde al punto di incontro fra la domanda e l'offerta.

Si può distinguere tra baratto semplice (o baratto diretto), quando entrambe le parti desiderano procurarsi il bene o il servizio che ricevono in cambio del bene o del servizio ceduto, e baratto multiplo (o baratto indiretto), quando un soggetto cede un bene o un servizio ricevendone in cambio un altro bene o servizio che non desidera avere, ma che scambia per ottenere quanto desiderato (si dice che il bene ottenuto nello scambio è desiderato per il suo valore di scambio e non per il suo valore d'uso). Quest'ultimo è anche il caso in cui l'ottenimento del bene desiderato debba essere differito per ragioni di stagionalità o deperibilità.

Una forma speciale e specifica di baratto, è costituita dallo scambio di appartamenti nei periodi estivi, e dalle Reti di ospitalità mondiali; associazioni per lo più recenti nate negli ultimi anni, che offrono alloggio e pernottamento gratuito ai soci, o membri delle stesse.

Negli ultimi anni si stanno affacciando su internet portali o forum dedicati al baratto, molti dei quali completamente gratuiti, che offrono un servizio di scambio tra gli utenti e si ripropongono di diffondere lo spirito di tale modalità economica. Il baratto, ai giorni nostri, può rivestire un valore educativo in quanto forma di circolazione o riciclo sostenibile di beni e oggetti.

Il baratto su internet è detto anche "swapping", da swap, letteralmente scambio, ed è una forma sempre più popolare di baratto, generalmente informale, in cui singoli o gruppi di persone si spediscono beni e oggetti di valore comparabile, su base fiduciaria.

I beni scambiati possono essere i più svariati, dagli indumenti, ai DVD, ai CD musicali, ad ogni tipo di oggetto e gadget e possono essere già in possesso dei partecipanti allo swapping, acquistati appositamente o creati con svariate tecniche, spesso seguendo un tema predefinito. Esistono anche e-mail swap, nei quali in genere sono scambiate informazioni, opinioni o foto a tema.

ELENCO SITI DI BARATTO ON LINE

http://www.zerorelativo.it/

http://www.scambiamoci.it/

http://www.barattopoli.com/

http://www.suesu.it/suesu/index.jsp

 

 

 
Di Dulce (del 25/11/2009 @ 09:42:12 in Agricoltura, linkato 2178 volte)
Uno degli interventi che più mi ha colpito durante CUNEO 2020 è stato quello della rete TRANSITION ITALIA http://transitionitalia.wordpress.com/ che è un movimento culturale impegnato nel traghettare la nostra società industrializzata dall’attuale modello economico profondamente basato su una vasta disponibilità di petrolio a basso costo e sulla logica di consumo delle risorse a un nuovo modello sostenibile non dipendente dal petrolio e caratterizzato da un alto livello di resilienza. L’agricoltura è oggi fortemente dipendente dal petrolio ma qualcosa sta cambiando
Ecco un documentario della BBC sottotitolato in italiano che parla della possibile transizione

Vi segnalo inoltre il canale youtube http://www.youtube.com/user/transitionitalia dove da poco sono disponibili le lezioni sulla transizione sottotitolate in italiano.

 

 

 
Di beppe.olivero (del 14/05/2011 @ 09:34:04 in Urbanistica, linkato 2347 volte)
Sulla Variante Strutturale al Piano Regolatore, che la nostra amministrazione comunale sta discutendo ed approvando in queste settimane, il Gruppo Vas ha espresso (e scritto) la sua posizione “neutra” di cittadini piaschesi che si propongono di tutelare gli interessi di tutta la collettività. Lungi dall'essere una posizione definitiva e “chiusa” a nuove idee e proposte, il gruppo vuole sperimentare sul nostro blog un po' di democrazia partecipativa “dal basso” invitando tutti i piaschesi ad esprimere spontaneamente ed in forma palese (quindi non saranno presi in considerazione gli interventi anonimi) la propria opinione in proposito. Stiamo valutando anche la possibilità di effettuare un sondaggio serio online riducendo a 4-5 quesiti fondamentali la proposta della Variante che sarà discussa fra qualche settimana nella conferenza dei servizi con tutte le parti in causa. Il Vas ha chiesto di partecipare per contribuire a portare le istanze di tutta la popolazione. Pubblichiamo qui di seguito copia delle osservazioni e proposte inviate dal Vas all'amministrazione comunale e, per chi se lo fosse perso, l'articolo pubblicato sul Corriere con l'intervista al portavoce del gruppo Giampiero Mattio. Leggete, commentate e passate parola, quindi, in particolare giovani e famiglie giovani direttamente interessate dallo sviluppo futuro di Piasco.


All’attenzione del signor Sindaco del comune di Piasco Roberto Ponte a seguito del Consiglio comunale tenutosi mercoledì 30 marzo 2011 in cui è stata approvata la “Variante strutturale al piano regolatore – Documento programmatico art.31 TER L.R. 56/77 e art. 2 L.R. 1/2007 e documento tecnico di verifica V.A.S., desideriamo esprimere nuovamente il nostro punto di vista sugli interventi riguardanti: - la nuova piazza Biandrate ed il nuovo insediamento da 8000mc posto sull’attuale proprietà Isaia a pochi metri dalla proprietà della Casa di riposo; - destinazione d’uso/vendita delle attuali scuole medie e del relativo campo da calcio e la nuova area servizi da destinarsi sui terreni che fiancheggiano la strada provinciale nel tratto che va dalla rotonda per Costigliole fino al semaforo nelle vicinanze delle scuole elementari attualmente ad uso agricolo; Riflessioni: in merito alla nuova piazza Biandrate e al nuovo insediamento adiacente il VAS intende rimarcare il consenso a lavori che permettono di migliorare la vivibilità del nostro comune utilizzando spazi peraltro già urbanizzati (area Isaia), ci chiediamo se questo nuovo insediamento edilizio potrebbe essere sostituito da un’area verde adiacente alla piazza considerando che attualmente nel nostro comune sono già approvati almeno un centinaio di nuovi alloggi che non corrispondono alla crescita demografica del paese (vedi relazione arch. Rudella). In particolare per quanto concerne questo nuovo cantiere riteniamo sia opportuno pensare però all’avvenire garantendo più spazio possibile alla struttura della Casa di riposo in vista di futuri anche se attualmente impensabili nuovi ampliamenti. Area di servizi: considerato che già oggi abbiamo in centro un campetto che i nostri ragazzi possono usare liberamente e gratuitamente al pomeriggio, le chiediamo se un nuovo campo (qualora questo venisse smantellato)sarà un servizio per tutta la gioventù di Piasco o se sarà un’area riservata esclusivamente alle società calcistiche in quanto impianto sportivo da doversi mantenere in perfetta efficienza. Siamo del parere che si debba riflettere insieme se ne vale veramente la pena privare di un bene storico l’intera popolazione per favorirne una minima parte; resta certo il fatto che se il terreno dell’attuale scuola media con annesso campetto verrà venduto, si potrebbe valutare la possibilità di scambiare scuola e campo con l’ultimo lotto da costruire di via Mario del Pozzo confinante con il viale al fine di ricavarci un parco cittadino . Vantaggi che deriverebbero dall’usufruire dell’attuale area COESP: - si creerebbe un “polmone verde” in una zona fortemente urbanizzata migliorandone la qualità estetica; - facile accesso alla popolazione vista la centralità del sito (non si attraverserebbe la provinciale); - vicinanza con il polo scolastico /palestra; - si creerebbe uno spazio di cui gli alunni delle scuole (in primis le medie) potrebbero usufruire. Per quanto riguarda il nuovo campo da calcio riteniamo sensato che questo sia collocato nelle vicinanze del polo scolastico/sportivo quindi condividiamo la scelta di vincolare il terreno che fiancheggia la strada provinciale ad area servizi, siamo però convinti che vada posta sotto vincolo l’intera area di circa 40000mq (prima proposta) in quanto questo è l’unico strumento per salvarla dalla cementificazione futura che, come spiegato durante il Consiglio comunale dall’arch. Rudella proseguirà allineandosi al perimetro dell’attuale terreno vincolato. Siamo certi che quest’area dalle pregiate caratteristiche agricole vada tutelata con un vincolo che ne mantenga tale vocazione. Infine per quanto concerne la necessità di una sala festeggiamenti proponiamo di ricercare la soluzione fra i vari locali di cui il Comune dispone evitando di consumare nuovo territorio e risparmiando spese di realizzazione e gestione. In questo senso possono essere utili anche le esperienze e le scelte di buon senso adottate in Comuni vicini a noi (Busca ,Roccabruna). In conclusione , il VAS Circolo di Piasco ritiene prioritario che al più presto vengano definiti i limiti entro cui contenere il consumo di territorio fertile del nostro Comune anche per salvaguardare alle generazioni future un’area prossima al polo scolastico-sportivo da destinarsi alla creazione di un grande parco cittadino. L’idea che la crisi economica fermerà la corsa alla cementificazione, riteniamo non sia una garanzia sufficiente a tutelare il territorio di Piasco che non è illimitato, anzi, ben delimitato dalla morfologia del fondovalle. Se non modifichiamo l’attuale concezione di sviluppo, cosa lasceremo ai nostri figli e nipoti? Distinti saluti. Piasco, 7 maggio 2011 IL PRESIDENTE

http://blog.piasco.net/public/dblog/articolo%20variante0001.pdf
 
Di granet (del 20/11/2009 @ 09:28:55 in Eventi, linkato 1799 volte)

mostra di Marco Bailone al Segnavia di Brossasco



www.bailone.it
www.segnavia.piemonte.it


inserito da gra.net
www.autistici.org/cubcuneo
 
Di Dulce (del 12/06/2011 @ 09:24:38 in Eventi, linkato 1966 volte)

 


REFERENDUM NAZIONALE 12 E 13 GIUGNO 2011

SI VOTA DALLE ORE 8 ALLE ORE 22 DI DOMENICA E DALLE ORE 7 ALLE 15 DI LUNEDI'

PERCHE' IL REFERENDUM SIA VALIDO DEVONO VOTARE IL 50% + 1 DEGLI AVENTI DIRITTO

IL NUMERO MAGICO E' 25.209.345

IL VOTO E' UN DIRITTO

MENTRE NON LO E'  L'ASTENSIONE DAL VOTO

PERCHE' SI TRATTA DI UNA LIBERA SCELTA DI NON ESERCITARE UN DIRITTO

PIASCO CHIUDE I SEGGI CON IL 65,85% UN GRANDE RISULTATO

COME RAPPRESENTANTE DI LISTA DEL COMITATO REFERENDARIO CUNEESE 2SI PER L'ACQUA BENE COMUNE VOGLIO RINGRAZIARE PRESIDENTI E SCRUTATORI DEI SEGGI PER LA LORO DISPONIBILITA'

ABBIAMO VINTO TUTTI HA VINTO LA DEMOCRAZIA!

Per l'acqua questa vittoria è l'inizio di una nuova stagione cominceremo da mercoledì il tavolo di lavoro per una gestione partecipata dell'acqua e siete tutti invitati. continuate a seguirci su http://it.groups.yahoo.com/group/acquapub/   non siamo e non saremo mai un partito politico ma l'espressione di una cittadinanza attiva nella difesa dei beni comuni.

Gli aventi diritto al voto sul territorio nazionale sono 47.118.784 elettori - 22.604.585 maschi e 24.514.199 femmine - che potranno votare nelle 61.601 sezioni. Il corpo elettorale della circoscrizione estero, che si è già espresso, è pari a 3.299.905 elettori. Con questi, gli italiani che possono votare sono circa 50,4 milioni.
Perch��© il referendum sia valido bisogna raggiungere il quorum del 50% più uno, qualora non dovesse raggiungersi resterà la situazione attuale.

Acqua, nucleare, legittimo impedimento.

Cosa e come votare il 12 giugno

 


QUESITO NUMERO 1 SCHEDA ROSSA

�€ï¿½Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Abrogazione�€ï¿½

«Volete voi che sia abrogato l'art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall'art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonch��© in materia di energia" e dall'art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea" convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?»

VOTA SI': chi è contrario alla privatizzazione dell�€ï¿½acqua

VOTA NO: chi è favorevole alla privatizzazione dell'acqua

Con il quesito si propone infatti l�€ï¿½abrogazione dell�€ï¿½art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008 , relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica.

La normativa, approvata dal Governo Berlusconi, stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l�€ï¿½affidamento a soggetti privati attraverso gara o l�€ï¿½affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all�€ï¿½interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%. Non solo, la norma disciplina le società miste collocate in Borsa che, se vorranno mantenere l'affidamento del servizio, dovranno diminuire la quota di capitale pubblico al 40% entro giugno 2013 e al 30% entro il dicembre 2015.

QUESITO NUMERO 2 SCHEDA GIALLA

Il secondo quesito sul tema dell'acqua recita: �€ï¿½Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma�€ï¿½

«Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell�€ï¿½art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 �€ï¿½Norme in materia ambientale�€ï¿½, limitatamente alla seguente parte: �€ï¿½dell�€ï¿½adeguatezza della remunerazione del capitale investito�€ï¿½?».

VOTA SI': chi è contrario al ricarico del 7% sulla bolletta dei cittadini a compensazione del capitale investito da parte dell'azienda

VITA NO: chi è favorevole al ricarico del 7% sulla bolletta dei cittadini a compensazione del capitale investito da parte dell'azienda

Si propone infatti l�€ï¿½abrogazione dell�€ï¿½ï¿½€ï¿½art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell�€ï¿½Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto dell�€ï¿½ �€ï¿½adeguatezza della remunerazione del capitale investito�€ï¿½.

L'abrogazione parziale è legata alla parte di normativa che permette al gestore del servizio idrico di ottenere quindi profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a logiche di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio stesso.

QUESITO NUMERO 3 SCHEDA GRIGIO

Il titolo del referendum sul nucleare, riformulato dalla Corte di Cassazione alla luce delle norme introdotte con il decreto Omnibus, sarà:

«Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare». Il testo del quesito dice: «Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell�€ï¿½articolo 5 del dl 31/03/2011 n.34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?»

VOTA SI': chi è contrario al ritorno del nucleare in Italia

VOTA NO: chi è favorevole al possibile ritorno del nucleare in Italia

QUESITO NUMERO 4 SCHEDA VERDE

Cos'è anzitutto il �€ï¿½legittimo impedimento�€ï¿½? Nel diritto processuale penale italiano, il legittimo impedimento è l'istituto che permette all'imputato, in alcuni casi, di giustificare la propria assenza in aula. Il Senato ha approvato il ddl (disegno di legge) il 10 marzo 2010 che introduce il �€ï¿½legittimo impedimento�€ï¿½, tramite due voti di fiducia. La legge prevede che il presidente del Consiglio dei ministri possa invocare il legittimo impedimento a comparire in un'udienza penale, qualora imputato, in caso di concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni previste per leggi o dai regolamenti e delle relative attività preparatorie e consequenziali, nonch��© di ogni attività, comunque, coessenziale alle funzioni di Governo (art.1, comma 1). Per i ministri invece costituisce legittimo impedimento a comparire nelle udienze dei procedimenti penali quali imputati, l'esercizio delle attività previste da leggi e regolamenti che ne disciplinano le attribuzioni (art.1, comma 2).

Ma ecco il quesito:

«Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonch��© l'articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante "disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?».

VOTA SI: chi è contrario al legittimo impedimento

VOTA NO: chi è favorevole al legittimo impedimento


NON SOVRAPPONETE LE SCHEDE SONO COPIATIVE

 
Di Geo (del 29/11/2011 @ 09:23:55 in Associazioni, linkato 1629 volte)
Ricevo e pubblico
cristmas for Africa 2011.jpg" style="width: 471px; height: 646px;"
 
Di Dulce (del 17/01/2011 @ 08:13:20 in Eventi, linkato 1488 volte)
 
Di Michela (del 24/06/2009 @ 08:05:46 in Viabilità, linkato 2591 volte)
Ora che non sono più membro dell’Amministrazione comunale e son ritornata ad essere una semplice cittadina di Piasco , voglio parlarvi di come si vive su una rotonda disassata. La rotonda di cui parlo,per essere più precisi, è quella in via Verzuolo , perché di rotonde disassate a Piasco ce ne sono ben tre. Se prima della costruzione della rotonda molte macchine sfrecciavano ai cento all’ora davanti a casa mia, ora il numero degli automobilisti incoscienti si è ridotto , ma è aumentato il pericolo: infatti chi non rallenta sulla rotonda sovente rischia di sbandare e andare fuori strada e guarda caso” il fuori strada” è costituito dalla recinzione della nostra proprietà. E’ già successo un incidente circa sei mesi fa : un’automobile , alle dieci di sera, dopo aver sbandato e aver divelto un segnale stradale, è finita contro la nostra cancellata, fortunatamente senza grossi danni. Se qualcuno vuole una prova di ciò che ho detto può trovare, ancor oggi, il segnale di cui parlo, sul ciglio della strada,in prossimità della rotonda, di fronte alla nostra abitazione. Tutti i giorni però assistiamo a scene da brivido e non sto esagerando.Di notte poi non parliamone : il rumore assordante delle moto e delle macchine ci fa capire che non c’è il minimo rallentamento. Proprio in questo momento sta sopraggiungendo un camion rimorchio a velocità sostenuta, esco sul balcone, osservo, trasporta una mandria all’alpeggio, trattengo il fiato …..è andata bene. Per un attimo mi son vista una mandria di mucche nel mio cortile .Va beh! E vero che, nel recinto, ho Powa, un cane bovaro, ma non vorrei si trovasse a governare un’intera mandria dall’oggi al domani . Penso sia chiaro che il pericolo, dopo la costruzione della rotonda , per noi è aumentato. E’ aumentato anche l’inquinamento dell’aria perché durante l’accelerazione aumenta la produzione di gas. E’ aumentato di conseguenza l’inquinamento acustico e l’inquinamento luminoso. Pensate… ben undici lampioni sono stati installati su questa rotonda; il dodicesimo doveva essere proprio davanti al nostro cancello, nella nostra proprietà, in barba al risparmio energetico . Ci siamo opposti, naturalmente! L’inquinamento luminoso non solo ci impedisce di vedere le stelle, ma ci costringe a dormire d’estate con le tapparelle chiuse perchè la stanza non sia illuminata a giorno. Vorrei ancora descrivervi cosa succede quando rientriamo a casa. A parte il rischio che corriamo perchè sovente chi proviene da Verzuolo non rallenta,e questo è un problema comune a tutte le rotonde disassate ,noi siamo in pericolo anche quando dobbiamo svoltare a destra per rientrare nella nostra proprietà in quanto gli automobilisti impazienti, e ce ne sono veramente tanti, sono costretti a rallentare proprio quando vorrebbero accelerare. Da questa constatazione era nata una proposta da parte del gruppo dell’ex minoranza, di modifica dell’incrocio all’ingresso del paese che avrebbe permesso di evitare le problematiche ai residenti e avrebbe favorito enormemente anche la viabilità alternativa all’ingresso del paese( molti sono i ciclisti che percorrono questa strada), ma il mandato si è concluso e nulla è stato fatto La nuova Amministrazione ha dato molta rilevanza, in campagna elettorale, alla viabilità, spero quindi che le problematiche che ho evidenziato vengano prese nella giusta considerazione. Grazie!
 
Di cagio (del 06/07/2007 @ 07:52:23 in generale, linkato 1890 volte)
Visto che dottore ha detto che me la tiro piùu di ***** ****** vedo di dargliene un motivo:
Stasera Giovani, Canun ed io partiamo per Pamplona dove festeggeremo San Fermin, io ritroverò compagni di università in Danimarca, sarà Fiesta e correremo l'Encierro.
Visto che la tradizionale corsa si fa vestiti di bianco e rosso e con un giornale arrotolato come "portafortuna - difesa dai tori" ho pensato che non dobbiamo per forza correre col Diario di Navarra in mano, ma va bene anche qualunque altro giornale (Il Corriere di Navarra, Navarra Oggi, La Gazzetta di Navarra...) ; - )
A questo punto ci mettiamo all'asta: cosa guadagnamo a fare la foto con un giornale arrotolato al posto di un altro? Poi le foto le mettiamo sul blog, e visto che non capita tutti i giorni che tre piaschesi si facciano rincorrere per le vie di Pamplona con una giornale in mano, e le fotogallery sono piuttosto viste, possiamo essere dei semi testimonial... fate le vostre offerte!

Poi quando torno dalla fiesta scrivo anche qualcosa di serio... ho due o tre chicche pronte!
 
Di Dulce (del 07/06/2009 @ 06:22:07 in Politica, linkato 1403 volte)

Questa mattina andando a fare lo scrutatore al seggio mi è venuta in mente questa canzone

la dedico a tutti quelli che verranno oggi a votare ma lo potevano fare anche ieri e saranno felici di fare la fila.

 Walter

 
Di Dulce (del 23/04/2011 @ 01:43:23 in Eventi, linkato 1434 volte)
“Cari compagni, ora tocca a noi. Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia. Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella. Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile. Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care. La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio.
Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà” .

Giordano Cavestro (“Mirko"), 18 anni, studente di Parma, medaglia d’oro al valor militare, scrisse questa lettera appena prima di essere fucilato dai nazifascisti il 4 maggio 1944.
Il 25 aprile ha il suo nome.
Il 25 aprile ha il nome di tutti quei meravigliosi ragazzi e ragazze che immolarono la loro breve vita, senza alcuna esitazione, alla causa della liberazione del proprio Paese dalla tirannia nazifascista.

Il 25 aprile avremo i loro nomi nel cuore, nella coscienza, e li diffonderemo nelle piazze, ne faremo una ragione di impegno, ancora, per il futuro di una democrazia che, come sappiamo, come vediamo, non è data una volta per tutte, non vive di respiri propri, ma va irrobustita, vivificata,
giorno per giorno. Il 25 aprile diremo il nome di Giordano Cavestro a quei senatori della destra, che stanno tentando, con una ignobile proposta di legge, di abrogare la XII disposizione transitoria della Costituzione che vieta la riorganizzazione del partito fascista.

Diremo NO! E’ una vergogna, un oltraggio ai caduti per la libertà. All’Italia intera. Il 25 aprile diremo che dalla Liberazione non si torna indietro.
Da tutte le piazze, vie, scuole, caserme, mostreremo ancora una volta, e questa volta di più, il volto dell’Italia più bella e civile: quella che non dimentica. L’Italia democratica e antifascista.

Questo l'Appello del Comitato nazionale dell'Anpi per il 25 aprile, festa della Liberazione

saluti e resistenza

Walter Dulce Melissa e Rodrigo

 
Di Dulce (del 23/08/2010 @ 01:14:14 in Eventi, linkato 1689 volte)

La discriminazione razziale e la pena di morte sono temi tristemente attuali e anche se qui in provincia  quasi facciamo finta che BARTOLOMEO VANZETTI (Villafalletto, 11 giugno 1888 – Charlestown, 23 agosto 1927) non era cuneese.

Il 23 agosto di ogni anno si celebra in molte parti del mondo ed in Italia il SACCO E VANZETTI MEMORIAL DAY  fin dal 1977 quando  il governatore del Massachusetts, Michael s. Dukakis istituendolo scrisse che

“il processo e l’esecuzione di Sacco e Vanzetti devono ricordarci sempre che tutti i cittadini dovrebbero stare in guardia contro i propri pregiudizi, l’intolleranza verso le idee non ortodosse, con l’impegno di difendere sempre i diritti delle persone che consideriamo straniere per il rispetto dell’uomo e della verità”.

Chi erano Sacco e Vanzetti? 

"Sono così convinto di essere nel giusto, che se voi aveste il potere di ammazzarmi due volte ed io per due volte potessi rinascere, rivivrei per fare esattamente le cose che ho fatto."  

Bartolomeo Vanzetti (orgogliosamente italiano)

 
Di cagio (del 27/10/2010 @ 00:42:57 in Ambiente, linkato 3194 volte)

Polemiche ed entusiasmo, questo ha sempre portato la modernità, si tratti del primo treno a vapore o di aggeggio hi-tech o della raccolta porta a porta. Già, la prossima settimana si inizia! Spaventati? Preoccupati? Incazzati? Avete ragione! Ma non dovete prendervela col Comune o con chi ritira i rifiuti, loro non ne possono niente se siete un po' ”turulu” “'nter” “ndaré èd calota”... Comunque anche i più “gnoc” riescono a distinguere la carta dalla plastica, dal vetro e dalla roba che marcisce, altrimenti ci insegna Darwin, che non potrebbero esistere in quanto non saprebbero nemmeno cosa mangiare e morirebbero avvelenati in pochi giorni. Quindi non è difficile, ok che uno può avere dei dubbi, ma il più grosso del lavoro è di una banalità imbarazzante. E quindi pensavo: se il porta a porta è così facile ed a Piasco coi cassonetti facevamo il 50% di differenziata, se in media con questo sistema la quota di differenziata aumenta del 40 – 60% … 50 + 40 = 90 50 + 60 = 110!!! Vuol dire che come minimo se non siamo inferiori alla media, e non vedo perché dovremo visto che prima eravamo molto al di sopra, perché non porci direttamente l'obiettivo di essere il Comune con la più alta percentuale di raccolta differenziata in Italia? Si può fare, custa niente e fa bela figura!

Tutti hanno da guadagnarci, ma non per motivi ambientalistici che ormai sappiamo a memoria, guadagni molto più concreti! Ne elenco qualcuno:

  • Chi fa commercio a Piasco: un paese primo in classifica fa parlare di se, vuol dire che è vivo, attivo, sano, moderno. Ti vien voglia di farci un giro, ti fidi di più a comprare qualcosa e magari pensi che sia un buon posto dove abitare

  • Chi paga la tassa sui rifiuti: con una differenziata al 95% le spese di smaltimento sarano più basse, magari la tassa non scenderà ma il Comune avrà più soldi da investire

  • L'amministrazione comunale: con un successo del genere potrà dire realizzato uno dei punti che aveva in programma

  • La minoranza: che era maggioranza prima potrà dire che hanno dato il via loro al circolo virtuoso

  • il VAS di cui fanno parte esponenti della minoranza della passate amministrazione che potranno provare che tutto è partito grazie alla loro opera di sensibilizzazione

  • il sindaco ed il suo partito: un successo di un'amministrazione guidata da un leghista in ambito ecologista, territorio storicamente in mano alla sinistra, sarebbe un beneficio innegabile per l'immagine di un partito dove un giorno si e l'altro anche qualche rappresentante fa delle esternazioni da troglodita

  • i cristiani: fa molto più peccato lasciare un mondo schifoso alle generazioni future che tradire il coniuge. Nel primo caso si fa male a molte persone; nel secondo, non sempre, ad una o due o tre se proprio ci si fa beccare. (no differenziata = inferno, girone dei sudici)

  • i non cristiani ma di altre religioni: il vostro Dio è contento se lasciate un cesso di mondo? Non credo, quindi occhio! (no differenziata = castigo brutto o inferno zozzo, o reincarnazione in qualche animale da discarica o Gisa se ti va bene)

  • Atei ed agnostici: ci siamo evoluti diversamente da altre specie sviluppando una profonda coscienza che ci impesce di commettere dei soprusi sulle altre specie presenti sul pianeta, ed anche al seguito della nostra specie (no differenziata = morte col tormento di aver sprecato l'unica occasone di contribuire al miglioramento della tua specie e dell'universo, quindi essere stato un inutile ammasso di acqua, proteine e minerali semoventi.)

  • pastafariani: la facevamo già, al massimo ci scappava il tappo della birra col vetro. (no differenziata = inferno pastafariano, accettabile ma tremendo rispetto al paradiso)

Quindi non ci resta che tirare al record. Io ci sono.

 
Di Dulce (del 07/05/2010 @ 00:40:25 in Eventi, linkato 2419 volte)

 

Tradurrò la storica scrittrice Lizette Jacinto

che cercherà di descrivere un percorso critico e analitico dello sviluppo del movimento sociale più importante nell’ambito messicano.

Ezln primordialmente indigeno cerca lungo il suo percorso storico di creare ponti con la società civile messicana e con quella internazionale.

Il moto di questa campagna è “ un mondo dove possano convivere molti mondi” .

Questa relazione è un intento di svegliare una società dove c’è bisogno di portare avanti dei cambi strutturali e di coscienza dal basso,questo movimento non cerca il potere ma al contrario una trasformazione sociale e culturale del Messico e del mondo intero. 

Dulce Maria Chan Cab

 

 

Perchè della “altra campagna” Taibo e altri scrittori

Un mondo dove ci stiano tutti gli altri mondi

"L'altra campagna" Gianni Mina intrevista il subcomandente Marcos

Ester Cocopa

 
Di cagio (del 09/03/2007 @ 00:33:55 in Eventi, linkato 2147 volte)
Venerdì 16 marzo alle 21, presso la libreria - caffetteria Segnavia a Brossasco, Luca Dalmasso (un piaschese di quelli tosti) racconterà la sua esperienza in Nepal e presenterà le foto che ha scattato durante il suo trekking. Un appuntamento a cui gli amanti della montagna non possono mancare ma che può interessare anche a molti altri.
Viaggio in nepal ottobre/novembre 2006- il sogno di una vita che si
realizza... per un appassionato di montagna l'Himalaya è il Top assoluto, il massimo che uno possa sognare... montagne sconfinate, paesaggi fuori dal mondo, vette inaccessibili, la vista su un "Ottomila"... non c'è bisogno necessariamente di essere un grande alpinista per innamorarsi di cose del genere... fare trekking in questa regione non è sempre facile: la quota non scherza, il mal di montagna ti aspetta sempre dietro l'angolo.... puoi essere il più allenato e il più forte del mondo, ma se l'aria rarefatta decide di farti soffrire non ce n'è per nessuno...
17 giorni di trekking nella valle del Khumbu, famosa per essere la valle che "nasce" dalle pendici del tetto del mondo, l'Everest, che con i suoi 8848 metri domina ogni cosa... ma sopratutto la valle che regala emozioni intense grazie ai suoi abitanti, quel popolo unico al mondo che ama e rispetta la montagna, e che ha la capacità e la forza di sopportare le alte quote come nessun altro: gli Sherpa.
17 giorni di camminate in questa regione sono tanti, un'importante prova fisica, ma anche e sopratutto mentale... ma la vista di queste e vette, e di ben 4 Ottomila (Everest, Lhotse, Makalu e Cho Oyu) ripaga di qualunque cosa. E poi Kathmandu, una città che è impossibile descrivere. Un salto indietro nel tempo, con una strizzata d'occhio al futuro...
 
Di cagio (del 22/03/2007 @ 00:28:25 in generale, linkato 2403 volte)
Ieri mi sono sbilanciato dicendo che oggi avrei postato qualcosa sulla riunione di ieri sera in Comune, e visto che sono di parola eccomi qua, all'ultimo minuto come sempre.
Inizio con un'osservazione che con la riunione di ieri sera c'entra come Bruno Vespa in un programma d'informazione*: La sala del Consiglio Comunale era illuminata da lampadine a basso consumo! Lasciatemi credere che sia perché l'ho scritto sul blog nel post sull'ultimo Consiglio!
La riunione, a differenza della maggioranza delle riunioni che si fanno in giro per il mondo, ha dato degli spunti e dei suggerimenti per il futuro che ritengo importanti per la Proloco e per l'organizzazione di eventi in generale, e di questo va reso merito al Sindaco e ad Alessio, che (grazie anche all'autorità che gli conferiscono le loro cariche istituzionali, ed al luogo “importante” dove ci trovavamo) hanno saputo condurre le discussioni al raggiungimento di un buon (IMHO) compromesso
Ma di cosa abbiamo discusso? Anche qua ho il sospetto che il blog abbia la sua importanza, visto che abbiamo parlato della fine anticipata della stagione cinematografica in concomitanza con la rassegna teatrale.
La soluzione che ha trovato più o meno tutti d'accordo consiste nell'anticipare la rassegna teatrale in autunno, consentendo così al cinema di lavorare regolarmente nei periodi più favorevoli cioè gennaio e febbraio. Non sappiamo se la il teatro funzionerà bene come prima e se il cinema riuscirà a ritornare ai livelli di ingressi che ci auspichiamo, ma c'è la volontà di provare e questo è importante.
Abbiamo anche parlato di altri argomenti tra cui e altre feste in programma e gli ormai immancabili pannelli promozionali lungo le strade del paese, argomento quest'ultimo che riesce a mettere il mio cervello in stand-by e trasportarmi verso posti fantastici ed irreali... praticamente una sorta di peyote gratis, legale e sempre disponibile!
Questo per il momento è tutto, sono in ritardo perché pubblico dopo la mezzanotte e quindi non ho mantenuto la promessa, ma sono in tolleranza... in fondo siamo in Italia no? Mi spiace per chi sperava fossimo stati convocati per un qualche cazziatone o per un qualche scontro tra proloco, comune o altri enti associazioni, persone, eccetera... ma si sa, siamo persone per bene noi, e non facciamo di queste cose ; - )

*Scrivendo “cazzo" avrei fatto più in fretta ma sarebbe stato poco educato
 
Di cagio (del 06/04/2009 @ 00:27:23 in generale, linkato 2141 volte)

Sembra che il ritorno delle stagioni, o almeno delle ultime due ci stia mettendo non poco in difficoltà. Così ad ogni evento climatico i Comuni devono affrontare delle crisi, i Vigili del Fuoco intervengono a ritmo continuo, la protezione civile allerta, i volontari intervengono... e soprattutto, tutti assieme si assiste impotenti alla volontà della natura.Ma se le nevicate di quest'inverno avevano dell'eccezionale non si può dire lo stesso delle piogge che mettono a dura prova i nostri territori. E non possiamo nemmeno sperare che la situazione cambi, visto che con il riscaldamento globale si prevede che nelle nostre aree gli eventi alluvionali andranno aumentando di frequenza ed intesità.

Cosa potrà fare chi sarà chiamato ad amministrare nei prossimi anni per cercare di contenere i danni? Non è facile, e come spesso accade quando si ha a che fare con la natura, non è facile da digerire, perché spesso impopolare. Io che sono andato in tv, sono laureato e tutti mi conoscono* posso giocarmi un po' della mia popolarità per affermare alcuni punti:

  • la pulizia dei fiumi e dei rii laterali è di primaria importanza per la prevenzione delle alluvioni ma a patto che venga fatta con criterio. Un torrente senza anse, isolotti e vegetazione non è in grado di rallentare la velocità dell'acqua.

  • La vegetazione del fiume e dei torrenti va controllata, vanno estirpate anche dalla prossimità degli argini le piante con apparati radicali poco resistenti, in particolare i pioppi ma anche le robinie non fanno certo del bene alla salute del sistema. Vanno invece preservati gli ontani, le querce e le piante autoctone nate da seme, che negli ultimi eventi hanno fermato molti tronchi che arrivavano da monte. Ed è meglio se sono le piante degli isolotti a fermare il legname che i ponti.

  • Come accade più a valle, in tutta la pianura padana, è necessario prevedere, direi in ogni comune, delle zone di laminazione, dove i torrenti possano esondare senza fare danni, allagando quelle zone agricole che già storicamente avevano meno valore (“lo lì l'è na gravera” non è un complimento parlando di fondi rustici). Per questo la Regione ha già realizzato degli studi mi pare, e cercando sul catasto si individuerebbero facilmente le zone adatte, che spesso sono demaniali. Certo, c'è il rischio di avere qualche grana, ma nessuno può pretendere di avere i terreni in Varaita e di non essere allagato ogni tanto; sarebbe come mettere i kiwi a Fontanelle e pretendere che non gelino.

  • Bisogna riuscire a limitare l'acqua che finisce nei torrenti, altrimenti finiamo come a Genova, dove ad un temporale corrisponde un alluvione. Le superfici in grado di fare da spugna per le piogge sono diminuite moltissimo, e la tendenza non è a smettere. Allora una soluzione potrebbe essere imporre a chi costruisce su un terreno che prima era agricolo di utilizzare il più possibile pavimentazioni drenanti, prevedere delle vasche di raccolta delle acque piovane (che si potrebbero poi utilizzare per irrigazione di orti, lavaggio veicoli, toilette). Oppure una bella moratoria provinciale su certi tipi di costruzioni evitabili (residenziale quando nel raggio di 10 km esistono edifici recuperabili al momento vuoti, idem per l'artigianale quando non legato all'ampliamento di una attività esistente...)

Per il momento iniziamo a ringraziare la Regione che ha destinato dei fondi per ricostruire gli argini del Varaita dove sono stati distrutti l'estate scorsa, ma non illudiamoci che massi ciclopici e gabbionate diano in grado di contenere l'acqua. Bisogna che ci mettiamo in gioco e pensiamo a soluzioni che arrivino da monte, in tutti i sensi.

*citazione, di autore che non cito
 
Di cagio (del 17/05/2007 @ 00:18:17 in Eventi, linkato 2425 volte)
Caro piaschese ti scrivo
così ti coinvolgo un po'
e siccome sei spesso freddino
caldamente ti scriverò

Da quando c'è la Proloco
ogni tre anni la si rinnova
il direttivo vecchio è in scadenza già
e uno nuovo s'ha da votar...

Vi risparmio il resto della storpiatura, anche perché i fans di Dalla potrebbero aversene a male, ma il concetto rimane.

Da un bel po' di anni faccio parte del direttivo della Proloco e spesso sento che altri membri* ricevono lamentele e, più raramente proposte : - ( , sull'operato dell'associazione.
Ben vengano le critiche ma adesso è il momento per tutti di poter dare un'impronta al futuro della Proloco: martedì 22 maggio alle 21 ci sarà l'assemblea dell'associazione e tutti i tesserati potranno partecipare, sarà possibile anche fare la tessera sul momento, e votare i rappresentanti per il consiglio direttivo che “governerà” la Proloco per i prossimi tre anni.

E' importante che tutti i tesserati esprimano la loro scelta in quanto il direttivo che uscirà dal voto sarà molto più stimolato a lavorare bene se legittimato da un buon numero di elettori. Inoltre ritengo che sia molto importante che volti nuovi diano la loro disponibilità a lavorare in proloco; il gruppo uscente infatti, pur avendo dalla sua la compattezza e l'amicizia dei componenti, ha il limete di essere essenzialmente composto da maschi tra i 20 e i 40 anni. Ci vorrebbero le quote rosa anche in proloco! E poi, caso più unico che raro in Italia, ci vorrebbero le quote anziano-pensionato-con_tanto_tempo_libero.
Per cui signore, signorine, pensionati e tutti coloro che si vogliono dare da fare par far si che a Piasco non si muoia di noia: FATEVI AVANTI!

Un unico avvertimento: la Proloco Piasco in questi 20 anni è andata avanti abbastanza bene, IMHO, per due ragioni: 1) non è stata usata come strumento di questa o di quella corrente politica, ne come rampa di lancio per aspiranti politicanti; 2) è stata molte volte un po' anarchica e casinista, ma questo è il grande pregio della democrazia totale.
Quindi, aspiranti futuri sindaci e primedonne varie, se avrete l'onere di essere nominati nel direttivo 2007 – 2010 della Proloco, prendevi la responsabilità di non calpestare per i vostri fini ciò che di buono è stato fatto in questi anni, e magari date anche un'occhiata al cosa è successo alle proloco dei leader o dei politici nei paesi del circondario.

*non so perché ma a me nessuno viene mai a dire niente, e pensare che sono il segretario, si vede che non godo di sufficiente stima!

 
Di Polin (del 24/10/2009 @ 00:07:09 in NO alla centrale, linkato 3125 volte)

Per chi non era presente o per chi vuole approfondire la serata di sensibilizzazione del 30 settembre scorso sulla costruenda centrale a Biomasse di Rossana

 

 

 

 

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Di dottore (del 20/05/2007 @ 14:26:07, vista 5364 volte)
Adunata Nazionale Alpini di Cuneo. In alcune foto possiamo anche vedere gli alpini piaschesi nella sfilata di Domenica 13 Maggio. Ringraziamo per le foto: l'Alpino Dalmasso Giovanni (Piasco) e l'Alpino Bergese cristian (Dronero) ...
 
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